Recessione e crisi del credito frenano la corsa del mattone

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dgambera
00giovedì 12 febbraio 2009 23:37
Ci stanno arrivando piano piano


Recessione e crisi del credito frenano la corsa del mattone

Recessione e stretta creditizia frenano la corsa del mattone nell'area euro. Lo certifica il Bollettino mensile della Banca Centrale Europea. Rispetto ai picchi del 2005 (quando le quotazioni degli immobili facevano segnare aumenti del 7,7%) nella prima metà del 2008 l'aumento è stato del 2,7%. Un dato che diventa negativo (-0,8%) se si tiene conto dell'inflazione.

In Italia, il terzo mercato nell'area euro, è tra i paesi in cui il rallentamento è stato più contenuto. Rispetto ad un aumento annuale medio del 7,5% (nel periodo tra il 1999 e il 2005) il 2008 ha fatto segnare un apprezzamento del 4,2%. In altri paesi, che hanno visto in passato registrare aumenti a due cifre, si è assistito ad un vero e proprio scoppio della bolla immobiliare. È successo soprattutto in Irlanda, che nel 2008 ha visto i prezzi delle case scendere del 9,4% dopo una crescita annuale media del 12,2%, tra il 1999 e il 2005. Più rilevante, in ragione del maggior peso del mercato, è la frenata dei prezzi in Spagna. Nella seconda metà dello scorso anno i prezzi sono scesi dell'1,4% a fronte di un aumento medio del 13,8%, tra il 1999 e il 2005. È interessante osservare poi l'andamento nei primi tre trimestri del 2008, in un mercato di peso come quello francese (il secondo dopo quello tedesco). L'aumento infatti passa dal 4,3% del primo trimestre allo 0,4% del terzo,

Quali sono le ragioni di questo raffreddamento? «C'è stato un calo della domanda dovuto a un'irrigidimento dei criteri per la concessione di mutui immobiliari» scrive la Bce. La recessione fa paura. Le banche colpite dalla crisi si fidano di meno e concedono i mutui immobiliari a tassi maggiori (secondo un'indagine dell'Eurotower è successo al 41% degli istituti europei nel quarto trimestre 2008). Per questo la domanda di prestiti per l'acquisto di case è fortemente calata (-63% e -64% nel terzo e quarto trimestre 2008). E lo stesso è successo al tasso di crescita dei prestiti erogati è sceso dal +12% del 2006 ad un misero +1,7% del di dicembre 2008. Questo non ha fatto altro che raffreddare le quotazioni del mattone soprattuto in quei paesi, come la Spagna e l'Irlanda in cui le banche si sono comportate in maniera più disinvolta nella concessione dei prestiti.

L'analisi è confermata anche dal centro studi di Tecnocasa, che quest'anno prevede un calo tra il 4 e l'1% dei prezzi delle case. «Nel 2009 - si legge nelle previsioni pubblicate il mese scorso - le banche si comporteranno ancora in maniera selettiva e prudenziale nella concessione dei mutui. A risentirne saranno in particolare alcune categorie come gli stranieri, le famiglie monoreddito o i lavoratori con contratti a tempo determinato».
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