Reflazione: ancora droga per mercati tossici

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Roberto Ponziani
00domenica 28 dicembre 2008 05:46
www.trend-online.com/?stran=izbira&p=prp&id=204204&nopag=1



2008-12-26 | di TrendOnline.com - Borsaprof
Mancano poche giornate alla fine dell'anno borsistico ed i mercati non riescono a rialzare la testa in tempo utile per alleviare le sofferenze degli investitori.L'anno si accinge a chiudersi con la peggiore performance annuale del dopoguerra per tutti i principali listini, che galleggiano (si fa per dire!) tra il -35% da inizio anno per il Dow Jones americano ed il -50% per il nostro Mibtel.Questa constatazione, da sola, rivela quanto anomala sia la situazione che stiamo vivendo sui mercati e quanto pesante sia la sfiducia degli investitori.Una simile debacle non ha precedenti se non si vuole tornare indietro fino al '29.D'altra parte non solo le performances negative degli indici debbono essere classificate come "senza precedenti", ma anche molte altre cose che si stanno vedendo in queste settimane.Tra queste c'e ovviamente la durezza della frenata dell'economia mondiale avvenuta a partire dall'estate e che si prevede proseguira anche nel 2009. Alcuni temerari stanno parlando addirittura della possibilita che possano vedere qualche trimestre di crescita negativa persino i cosiddetti "BRIC", cioe Brasile, Russia, India e Cina, che ci avevano abituato negli anni passati a tassi di sviluppo vicini alla doppia cifra.Data la clamorosa drammaticita della situazione, abbiamo assistito nei giorni scorsi all'utilizzo di tutte le armi disponibili da parte della Federal Reserve americana. Anche questo e un evento che ha dell'inaudito. In un sol colpo sono stati praticamente messi in campo tutti gli strumenti disponibili per fronteggiare una situazione che sta scivolando verso la deflazione:1) azzeramento dei tassi di interesse ufficiali e comunicazione dell'intenzione di mantenerli a zero per un periodo abbastanza lungo;2) annuncio che sara creata moneta senza limiti, per tutta la quantita ritenuta necessaria,;3) annuncio dell'intensificazione delle operazioni di mercato aperto, tramite la possibilita di acquistare qualsiasi asset obbligazionario, eventualmente anche titoli di stato, per iniettare moneta nel sistema.Un simile spiegamento di forze antirecessive non si era mai visto. Gli esperti chiamano "reflazione" questo tentativo di impedire la deflazione.Evidentemente la Fed ha deciso di agire in modo aggressivo per shockare i mercati e dare quella sferzata di fiducia agli operatori terrorizzati dal blocco della produzione.Se volessimo tradurre tutto cio in un motto, questo sarebbe: "soldi a palate, gratis, per tutti".Bernanke ha cosi dato una specie di ultimatum agli operatori dell'economia e dei mercati, mostrando di voler fare tutto il possibile e senza risparmio di forze.Deve essere a tutti chiaro che le armi in mano alla FED saranno utilizzate tutte. Ora tocca agli altri.In primis il governo Obama, che avra la copertura del finanziamento del deficit se vorra mettere altre risorse sul terreno. Non dovra preoccuparsi di come fare per ottenere la sottoscrizione dei Bond: ci pensera la FED.Poi le banche, che, se vorranno ricominciare a fare un po' meno finanza creativa e un po' piu intermediazione creditizia, troveranno denaro da prestare all'economia in abbondanza.Infine i consumatori, che dovrebbero vedere un progressivo miglioramento delle condizioni, per riprendere a fare mutui e ad usare carte di credito per le loro spese.Ora gli operatori, effettivamente shockati dalle dimensioni degli armamenti utilizzati si fanno alcune domande:1) Era proprio necessario arrivare a tanto?2) Funzionera?3) Che cosa succedera se non dovesse funzionare?4) Che conseguenze avremo nel lungo periodo dopo questa "guerra nucleare"?Provo brevemente a rispondere io, ovviamente secondo il mio punto di vista.Alla prima domanda personalmenterispondo di no.La situazione in cui e finita la FED non e opera del destino cinico e baro e poteva essere evitata se si fosse usato un po' di buon senso.Ho gia scritto in passato che non riesco a credere che la FED e le principali banche centrali del mondo non sapessero dove era diretto il mondo dell'economia trascinato dalla locomotiva impazzita della finanza creativa. Qua e la negli anni passati alcune voci critiche, circa il proliferare della "bomba ad orologeria" rappresentata dai derivati di ogni specie, si sono levate, anche nell'establishment finanziario. Se questa locomotiva non e stata fermata prima dello schianto la responsabilita a qualcuno in alto bisognerebbe darla. Non e possibile pagare milioni di dollari l'anno Bernanke, Trichet, Draghi e tutta l'allegra brigata dei banchieri centrali che controllano l'economia mondiale per scoprire che nel migliore dei casi non sapevano nulla di quel che stava succedendo e nel peggiore lo hanno tollerato e favorito pur sapendo perfettamente come sarebbe andata a finire.Davvero pensiamo che il sistema piramidale costruito sui mutui immobiliari, un vero e proprio castello di carte a base rovesciata, ben rappresentato dalla figura a lato, si sia creato nell'assoluta ignoranza da parte dei controllori? Se e cosi mandiamoli a casa tutti, e subito.C'e poi un secondo errore madornale che e stato fatto dalle autorita americane: hanno curato il malato con la medicina sbagliata e piu costosa, inoltre piena di effetti collaterali.Ammettiamo pure che non si potesse intervenire in anticipo sulla bolla subprime per sgonfiarla senza farla esplodere. Non ci credo, ma ammettiamolo.Una volta saltato il sistema a causa dell'aumento delle insolvenze dei mutui subprime si e scelto di salvare le banche andando a comprare le cartolarizzazioni tossiche ed una parte dei derivati, addossando cosi sul bilancio pubblico il peso di un'enorme massa di cartaccia. Sarebbe costato molto meno e sarebbe stato sicuramente piu efficace ed equo, anzich¿ salvare i truffatori che hanno creato questo castello di carte false andando a comprarle come se fossero vere, salvare i titolari dei mutui subprime, rilevando i mutui insolventi e le relative unita immobiliari messe a garanzia e consentendo agli incauti proprietari di rimanerci in affitto fino al termine della crisi, per fornire poi la possibilita di riprendere a pagare il mutuo e tornare proprietari. Le autorita avrebbero cosi:1) Evitato la crisi di sfiducia che si e abbattuta sul sistema bancario perch¿ sarebbe stata garantita la base che sostiene tutto il resto. E' ovvio che poi, con un po' piu di calma ma senza indugio, avrebbe dovuto smontarsi tutto il castello, mettendo regole severe affinche tali scempi non possano piu capitare.2) Evitato di inondare il mercato immobiliare di milioni di unita abitative in vendita forzata a causa dei pignoramenti, e quindi si sarebbe contenuto il calo devastante dei prezzi delle abitazioni e bloccato il meccanismo che spinge i compratori ad attendere sempre ulteriori ribassi prima di comprare.3) Evitato di sbattere sul marciapiede centinaia di migliaia di americani, passati in pochi mesi dall'illusione della proprieta alla realta della poverta, ed attutito gli effetti recessivi del calo dei consumi.4) Speso molto meno di quanto occorre stanziare ora per tentare, senza sicurezza di riuscirci, di salvare il sistema. Se avessero rilevato il 50% dei mutui subprime, lo stanziamento sarebbe stato di circa 900 miliardi, meno di quel che e gia stato impiegato finora. Se addirittura e per assurdo si rilevassero tutti quanti i mutui subprime i 1.700 miliardi di stanziamento sarebbero comunque meno del conto finale che il bilancio pubblico USA paghera alla fine della crisi.5) Addossato sulle spalle dei responsabili il costo di rimediare alla frode delle banche d'affari USA, evitando che gli effetti perversi del crollo del sistema bancario contagiassero le banche europe e mondiali e la crisi, da americana, diventasse depressione mondiale.Ora comunque il latte e stato versato, per cui non serve piangercisopra oltremodo. Prendiamo comunque atto che ancora una volta il gioco dei potenti e stato pagato dai poveracci, illusi, fregati e in futuro tartassati per risanare il debito pubblico con le tasse che occorrera appioppare.Il secondo problema e che comunque non siamo affatto sicuri che inondare il sistema di moneta serva a far ripartire la fiducia, gli investimenti ed i consumi mondiali. Anche perch¿ per motivare l'ampiezza dei provvedimenti si e scatenato l'allarme che questa crisi dovrebbe essere piuttosto lunga e profonda.Allora se la crisi e lunga e profonda l'atteggiamento saggio e quello di spendere oppure quello di mettere da parte quel che si puo per fronteggiare il futuro?L'esperienza ha piu volte dimostrato, e l'ultimo caso eclatante e stato il Giappone, che portare i tassi a zero puo non esssere sufficiente. Se le aspettative sono quelle di una depressione e della deflazione, non e detto che dare soldi gratis serva a convincere a spenderli. Il Giappone ha vissuto un intero decennio di depressione negli anni '90, pur avendo portato i tassi praticamente a zero ed il debito pubblico al 130% del PIL.Ora gli USA stanno seguendo la stessa strada. I tassi sono a zero ed il debito pubblico e schizzato a circa il 100% del PIL, prima ancora delle misure di Obama, che lo faranno ulteriormente salire e di molto.La speranza e che gli americani siano per natura piu ottimisti dei giapponesi e non cadano nella "trappola della liquidita". Pero non ci sono certezze.Che cosa succedera se non dovesse funzionare la manovra della FED?Innanzitutto la palla passerebbe ai governi, che dovrebbero mettere in campo anch'essi ulteriori strumenti di rilancio di tipo fiscale, oltre a quanto hanno gia fatto. Il debito pubblico lievitera un po' dappertutto.Il dollaro potrebbe crollare di schianto, se il mondo realizzera pienamente che gli USA sono una potenza di carta e piena di debiti che paga con soldi stampati a gogo.L'Europa sarebbe messa di fronte al dilemma se abbandonare definitivamente ogni parametro di controllo dei bilanci oppure mantenere dritta la barra dell'equilibrio contabile. Nel primo caso l'euro verrebbe messo in crisi dalle differenti situazioni debitorie dei singoli stati e potrebbero crearsi spinte all'emarginazione dei paesi meno virtuosi (e tra questi c'e l'Italia: e questo l'incubo che agita le notti di Tremonti). Nel secondo caso l'euro potrebbe soffocare di troppa forza e sicuramente soffocherebbe l'economia europea che perderebbe competitivita e porterebbe il fardello della crisi piu pesante di altre are economiche.Insomma. La strada e molto stretta e potra essere percorsa solo se l'azzardo monetario funzionera e non si frapporranno ulteriori ostacoli.Se il mondo fosse popolato da cloni del nostro premier non avrei dubbi sull'esito positivo del bluff che stanno tentando le banche centrali. Purtroppo non e cosi.Se il mondo vincera la battaglia contro la depressione potra finalmente ripartire di slancio come se nulla fosse successo?A mio parere no, anche se temo che cercherebbe di farlo.Se lo stimolo monetario funzionera ed il mondo uscira dalla recessione il costo del riaggiustamente verrebbe spalmato sul futuro ma non potra essere evitato. Avremo due possibili alternative:1) Occorrera mettere mano al risanamento dei bilanci, con aumenti considerevoli alle tasse e stretta monetaria per drenare tutto quel denaro immesso in questi e nei prossimi mesi. Percio pagheremo in termini di bassa crescita futura l'aver evitato la depressione.2) Se non si drenera la moneta in circolazione avremo esplosione dell'inflazione, la creazione di nuove bolle speculative e l'alimentazione di nuove illusioni, che ci riporteranno dopo qualche anno a ripetere quel che stiamo vedendo in questi mesi. In questo caso si sarebbe sceltio di rinviare ulteriormente il riaggiustamento, con il risultato di perpetuare e potenziare lo squilibrio.Non dimentichiamo che oggi stiamo vedendo, ingigantita negli effetti speciali, la replica di quel che e successo nel 2003, quando si usci dall'ultima recessione inondando ilsistema di soldi facili. Si creo il carburante necessario per alimentare la bolla immobiliare che ci ha portato a dove siamo ora.Questa scena pero non si puo ripetere all'infinito perch¿ ogni volta gli effetti speciali saranno piu terribili della volta precedente.Il vero problema, a cui ora accenno soltanto, ripromettendomi di tornarci, e che va messo in discussione il mito della "crescita economica", che ora e rappresentata esclusivamente dalla crescita del PIL. Ci siamo abituati a considerare il benessere come sinonimo di continuo aumento dei consumi. In tal modo l'economia e diventata come un drogato, che deve continuamente aumentare la dose quotidiana per non cadere in crisi di astinenza.Quella che stiamo vivendo e una crisi di astinenza a cui si sta rispondendo con un aumento della dose di droga monetaria iniettata dai "medici" delle banche centrali.Se il paziente si riprendera dovra scegliere se disintossicarsi oppure continuare come e peggio di prima.Per disintossicarsi occorrera ripensare profondamente il significato stesso del termine "crescita economica" e trovare altre ragioni di benessere che non siano quelle di consumare sempre piu, perch¿ in questo modo stiamo anche esaurendo le risorse e creando squilibri irreversibili sul nostro pianeta.Questa crisi deve diventare una occasione di ripensamento dell'essenza del benessere. Come ora non possiamo piu continuare.Il mio timore e che invece questa crisi si esaurisca nel piangersi un po' addosso, autoassolversi erinviare ancora una volta le decisioni coraggiose ed i costi del riaggiustamento al futuro. Con la conseguenza di ritrovarci tra qualche anno a ripetere le stesse cose. E con sempre meno tempo per fermare la macchina della distruzione del genere umano.Mi rendo conto che non ho fatto un articolo un articolo molto "natalizio", nel senso tradizionalmente buonistico del termine.Spero che i lettori mi scusino. Tuttavia a Natale si ricorda una nascita. Ed e proprio una "rinascita" quella che ci serve, perch¿ il cambiamento dipende anche da ciascuno di noi. E magari il Natale ci puo fornirci l'occasione per ripensare e coltivare il nostro "benessere" vero, le cose "veramente" importanti per la nostra vita, come si deve fare nei momenti di crisi.Per questo auguro a tutti di trascorre un sereno e "riflessivo" Natale.Pierluigi Gerbinowww.borsaprof.it

laplace77
00domenica 28 dicembre 2008 12:29
Re:
Roberto Ponziani, 28/12/2008 5.46:

http://www.trend-online.com/?stran=izbira&p=prp&id=204204&nopag=1

...




articolo da leggere, per riflettere sul futuro...


damiX77
00domenica 28 dicembre 2008 12:58
Re:
Roberto Ponziani, 28/12/2008 5.46:

http://www.trend-online.com/?stran=izbira&p=prp&id=204204&nopag=1



Ottimo articolo. In particolare quando dice che invece di aiutare le banche con i soldi pubblici avrebbero dovuto aiutare il sistema ricomprando i mutui subprime alla gente indebitata consentendogli di rimanere a casa in affitto e contemporaneamente mettere dei freni a questo sistema assurdo di finanza creativa.

Non capisco però questa ostinazione a pensare al calo dei prezzi delle abitazioni come un evento negativo, MAI si dice che i prezzi hanno invece raggiunto dei valori assolutamente fuori luogo e che devono tornare al loro reale livello dato dalla capacità di spesa di chi ha veramente bisogno di un tetto. Non ci vuole Einstein per capirlo...

marco---
00domenica 28 dicembre 2008 13:34
Re: Re:
damiX77, 12/28/2008 12:58 PM:

Ottimo articolo. In particolare quando dice che invece di aiutare le banche con i soldi pubblici avrebbero dovuto aiutare il sistema ricomprando i mutui subprime alla gente indebitata consentendogli di rimanere a casa in affitto e contemporaneamente mettere dei freni a questo sistema assurdo di finanza creativa.

Non capisco però questa ostinazione a pensare al calo dei prezzi delle abitazioni come un evento negativo, MAI si dice che i prezzi hanno invece raggiunto dei valori assolutamente fuori luogo e che devono tornare al loro reale livello dato dalla capacità di spesa di chi ha veramente bisogno di un tetto. Non ci vuole Einstein per capirlo...

Concordo pienamente con te, in particolare su quanto evidenziato.
Non si può criticare banche, governi, strumenti finanziari e quanto altro senza riconoscere la dannosità dei prezzi stratosferici delle abitazioni, il quadro, così, sarebbe assolutamente incompleto.

Marco
grella
00domenica 28 dicembre 2008 17:01
Re:
Roberto Ponziani, 28/12/2008 5.46:

http://www.trend-online.com/?stran=izbira&p=prp&id=204204&nopag=1



2008-12-26 | di TrendOnline.com - Borsaprof
Mancano poche giornate alla fine dell'anno borsistico ed i mercati non riescono a rialzare la testa in tempo utile per alleviare le sofferenze degli investitori.L'anno si accinge a chiudersi con la peggiore performance annuale del dopoguerra per tutti i principali listini, che galleggiano (si fa per dire!) tra il -35% da inizio anno per il Dow Jones americano ed il -50% per il nostro Mibtel.Questa constatazione, da sola, rivela quanto anomala sia la situazione che stiamo vivendo sui mercati e quanto pesante sia la sfiducia degli investitori.

E magari il Natale ci puo fornirci l'occasione per ripensare e coltivare il nostro "benessere" vero, le cose "veramente" importanti per la nostra vita, come si deve fare nei momenti di crisi.Per questo auguro a tutti di trascorre un sereno e "riflessivo" Natale.Pierluigi Gerbinowww.borsaprof.it




Ha detto tutto e niente,.......... in particolare bisognerebbe chiedersi se il meccanismo dell' indebitamento statale che par sia la panacea di tutti i mali presenti e passati abbia ancor molta vita avanti a sè o se è l'inizio della fine di un sistema che è ormai compromesso oltre l'inverosimile!!!
Una sola cosa è certa, l'aver scaricato le responsabilità indebitando ulteriormente l'intera comunità non farà altro che aggravare la produttività (che è la sola cosa che può ripagare i debiti) in un momento in cui è in una delicata fase di transizione storica e la stessa storia ci insegna che queste fasi non sono mai rapide nè indolori!!!
Solo eventi o soluzioni traumatiche possono capovolgere nel breve le sorti dell' economia globale e non si sà neanche quanto si possa augurare che tutto questo avvenga!!!!! [SM=g10881]







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