Repubblica - 19 febbraio 1993 - IL MATTONE SEGNA IL PASSO - RELOADED !!!
fonte:
Repubblica
Pochi soldi e domanda fiacca
va giù il mercato del mattone
MILANO - Si comprano meno case e il loro prezzo scivola verso il basso. Gli italiani frenano gli acquisti di immobili e, quando non possono farne a meno, sono selettivi e prudenti. Analizzano costi e qualità e scelgono dopo lunghe trattative, non di rado strappando qualche sconto. Il mattone è lo specchio della crisi generale: pochi soldi, domanda fiacca. E se i primi sei mesi del 2008 confermano il ristagno, le previsioni per l'intero anno lo rafforzano.
Un semestre quasi da dimenticare per il mercato immobiliare. I dati Tecnocasa diffusi oggi fotografano una realtà congelata al ribasso. L'offerta c'è, anzi aumenta. I compratori no, diminuiscono. Ottenere un mutuo è sempre più difficile e soprattutto costoso. Il tasso di riferimento è schizzato oltre il 6%, il livello più alto dal 2002. La crisi dei mercati finanziari, originata dalla bolla scoppiata negli Stati Uniti proprio nel mercato delle case, ha ristretto i rubinetti dei prestiti e paralizzato le compravendite. La stagflazione ha fatto il resto: crescita negativa e carovita.
Comprare casa in questo momento conviene a chi i soldi li ha. I prezzi sono calati ovunque, soprattutto nelle grandi città (-2,7%) e nell'hinterland (-1,9%), così come nei capoluoghi di provincia (-2,3%). A guidare i ribassi, Genova (-4.5%), Firenze (-3.3%) e Bologna (-3%). Poi Milano e Roma con una discesa del 2,2%, mentre Torino (-1,7%) e Palermo (-2,2%) registrano per la prima volta dal 1997 variazioni negative. Immobili meno costosi dunque (gli usati meglio dei nuovi) nelle località del Centro Italia (-3,7%), seguite dal Nord (-1,9%) e, novità, dal Sud (-1,6%).
A soffrire di più nell'acquisto della prima casa sono i nuclei monoreddito, le giovani coppie e gli immigrati: chi può chiede aiuto ai genitori, chi non può si arrangia con gli affitti, che nel frattempo sono calati (-0,8% per i bilocali, -1% per i trilocali). Gli altri, dal profilo economico più solido, spendono oltre i 250 mila euro, con un occhio al rapporto prezzo-qualità. L'appartamento tipo ha il box o il posto auto, piano alto, luminoso, riscaldamento autonomo, stanze ben disposte, terrazzi o giardini, condominio affidabile. E, a sorpresa, è spazioso. Crescono le domande per i grandi tagli (quattro e cinque locali). Nel mese di luglio i trilocali hanno raccolto il 37,1% delle preferenze, seguiti dai bilocali con il 26,7%. A Milano, Napoli e Bari la tipologia più apprezzata è il due stanze. A Roma per la prima volta il sorpasso: più tri che bilocali. Non a caso: i tagli piccoli rappresentano una parte ridotta dell'offerta nazionale, per un terzo concentrata sulle tre stanze.
Le trattative dunque si allungano e così i tempi di compravendita. Chi cede l'immobile è disposto a fare sconti pur di assicurarsi liquidità. Chi subentra guarda i dettagli, non compra a caso. L'acquisto per investimento è sempre più un ricordo. Gli italiani d'altronde, tra mutui e prestiti per i piccoli acquisti, sono indebitati per 311 miliardi di euro. Le banche erogano con il freno tirato. Il passaggio dal tasso variabile al fisso non è così indolore come annunciato. E allora prudenti e selettivi, come dice Tecnocasa.
come dicevamo anche qui:
non c'e' fretta, guardatevi bene intorno: C'E' L'IMBARAZZO DELLA SCELTA (quando l'ho detto all'agentino e' sbiancato)
fate visite nei quartieri che vi interessano, tenete d'occhio la vivibilita', i servizi, il traffico...
sparate prezzi a ribasso, sempre e comunque: pressing e contropiede!
ciao