Crediti in sofferenza a 20 miliardi "Al limite dell'insopportabilità"
da larepubblica
Lo ha detto in un'audizione in Senato il presidente dell'Abi Corrado Faissola
Nonostante le difficoltà, l'associazione delle banche nega che in Italia si possa parlare di stretta sui prestiti: "Cresciuti più che nella media europea"
ROMA -
Le banche stanno accumulando sofferenze (cioè crediti difficilmente recuperabili) al limite del sopportabile e si avviano a chiudere il 2009 con un livello di rettifiche pari a 18-20 miliardi di euro.
Lo ha detto il presidente dell'Abi Corrado Faissola nel corso di un'audizione in Senato sulla Finanziaria 2010.
"I flussi delle sofferenze sono al limite dell'insopportabilità", ha detto Faissola.
"Nel primo semestre le banche hanno registrato 9 miliardi di rettifiche che, se rapportate sull'intero anno, fanno 18-20 miliardi", ha aggiunto Faissola.
Il presidente dell'Abi è tornato a contestare il regime fiscale sulla deducibilità delle sofferenze bancarie, chiedendo un intervento del governo. "Le perdite su credito possono essere dedotte entro lo 0,30%, il resto lo si recupera in 18 anni", ha osservato.
Nonostante le difficoltà dovute alla crisi, l'associazione delle banche italiane nega che in Italia si possa parlare di credit crunch: "Una forte riduzione del credito non c'è stata. Il credito non solo non è diminuito ma è cresciuto, la crescita tendenziale di agosto era superiore al 2%, nell'area euro era a +0,3%".
(8 ottobre 2009)