San Lazzaro di Savena (BO) via Ca' Ricchi - costruzioni da tre anni senza abitabilità

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marco---
00sabato 13 febbraio 2010 17:49
Fonte: San Lazzaro News Magazine

Case in via Ca' Ricchi: pompe di aria per evitare una tragedia? (29/01/2010)

Un anonimo lettore del blog ha commentato ieri la notizia delle case costruite in via Ca’ Ricchi su terreni inquinati, dei quali l’Arpa già due anni fa aveva segnalato la non bonificabilità. Su quei terreni ora sorgono palazzi privi di abitabilità, ma nonostante tutto ciò, il Comune rilasciò licenza a edificare. Riteniamo di dover riproporre uno stralcio del commento dell’anonimo lettore, perché ci appare di una gravità inaudita, e si va a sommare ai gravissimi fatti già segnalati su queste pagine e timidamente sui quotidiani locali:
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“Si dice che, poco dopo l’inizio degli scavi di fondazione degli edifici, un cumulo di terra estratto dal terreno improvvisamente si fosse incendiato perché venne a contatto con una sigaretta accesa di un addetto al cantiere. Se quanto riferitomi dovesse corrispondere al vero ritengo che l’episodio potrebbe indicare l’esistenza di un tasso d’inquinamento del terreno particolarmente elevato.
Per questo motivo i lavori di costruzione furono sospesi, le probabilità di chiusura del cantiere erano piuttosto elevate, ma successivamente alle misurazioni del tasso d’inquinamento da parte di ARPA la "soluzione" fu quella d’installare pompe elettriche allo scopo di fare circolare aria nel sottosuolo, questo fu l’unico genere di "bonifica" effettuata su quel terreno. Ora, a distanza di due anni, le pompe sono ancora funzionanti, due delle quali installate al piano interrato degli edifici, la terza in superficie. Evidentemente il tasso d’inquinamento è ancora tale da non consentire la rimozione dell’impianto di bonifica.
Sembra anche che molti anni prima del cantiere, durante la rimozione dei serbatoi di carburante della società che gestiva il deposito di idrocarburi (Comet) che occupava tale terreno si fosse verificato un simile episodio d’incendio.”
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Se i fatti relativi all'azzonamento di via Ca’ Ricchi edificati su una vecchia fabbrica di idrocarburi fossero tali, sarebbero di portata gigantesca e tali da richiedere le immediate DIMISSIONI DEL PRIMO CITTADINO. E ci limitiamo a prospettare un quadro di responsabilità politiche, perché su altre possibili responsabilità (civili, penali, amministrative) probabilmente dovrebbe indagare o sta già indagando qualcuno.

Buona amministrazione a tutti.

Azzonamenti urbanistici in via Ca' Ricchi e Speranza: terreni inquinati e senza abitabilità? (29/10/2009)

I nuovi alloggi di via Speranza costruiti sull’area non bonificata dell’ex depuratore

Case su terreni inquinati

Le 50 famiglie residenti in causa con il costruttore

All’assemblea di ieri sera con Sindaco e Assessori sono saltati fuori molti problemi di cui uno grave, per le persone che vivono nella zona: la realizzazione di residenze su un terreno impregnato di inquinanti e idrocarburi. Per le oltre 50 famiglie che ci abitano «da un anno, ma senza abitabilità, la bonifica doveva essere fatta prima di costruire i palazzi; non dopo. Una questione che ci vede in causa col costruttore». Sull’argomento il sindaco, Marco Macciantelli, ha espresso l’intenzione «di verificare tutti i passaggi procedurali, tecnici e normativi per fare chiarezza su un problema che giustamente preoccupa gli abitanti della zona». Una questione più grave del fastidio degli sgradevoli olezzi del vicino ex depuratore e del retrostante collettore fognario. Col vicesindaco Giorgio Archetti, con delega al l’ambiente e ai lavori pubblici, che chiederà ad Arpa e Ausl una verifica del suolo per accertarne lo stato della bonifica e trovare soluzioni al problema. In tema inquinamento è stata poi sollevata la preoccupazione per i tetti, forse con eternit, dei capannoni del comparto costruiti oltre quarant’anni fa.

Poche brevi riflessioni a margine: in base a quanto riportato nell’articolo di stampa

1) 50 famiglie abitano in appartamenti senza abitabilità;

2) le case sono state costruite su terreni inquinati: chi ha reso quei terreni edificabili?

3) ci sono – “forse” – tetti dei capannoni con eternit; il Comune e la maggioranza targata PD+Idv ha pochi giorni fa bocciato la mozione del consigliere Di Oto (PdL) che chiedeva di monitorare tutte le zone a rischio amianto, dicendo che era tutto a posto e che il Comune ci stava pensando già. L’articolo parla di tetti di capannoni “costruiti oltre 40 anni fa”. Il Comune allora ha tutto sotto controllo?

Sicuri che il Primo Cittadino sarà altrettanto solerte a dare risposte ai cittadini, così come lo è nel dire che è sempre tutto a posto, ci lasciamo con questi pressanti interrogativi. Pressanti per la salute dei cittadini che, come forse il Comune sa, non è di destra o di sinistra. È di tutti.

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1 Response to "Azzonamenti urbanistici in via Ca' Ricchi e Speranza: terreni inquinati e senza abitabilità?"

Anonimo Says....
martedì, 01 dicembre, 2009
Mi limiterò a riportare informazioni che ho raccolto parlando con residenti incontrati in prossimità dell’area in questione, lascio quindi il più completo beneficio del dubbio rispetto a quanto esporrò di seguito, non fornisco pertanto alcuna garanzia e non accetto alcuna responsabilità in merito ai contenuti che seguono.

Si dice che, poco dopo l’inizio degli scavi di fondazione degli edifici, un cumulo di terra estratto dal terreno improvvisamente si fosse incendiato perché venne a contatto con una sigaretta accesa di un addetto al cantiere. Se quanto riferitomi dovesse corrispondere al vero ritengo che l’episodio potrebbe indicare l’esistenza di un tasso d’inquinamento del terreno particolarmente elevato.
Per questo motivo i lavori di costruzione furono sospesi, le probabilità di chiusura del cantiere erano piuttosto elevate, ma successivamente alle misurazioni del tasso d’inquinamento da parte di ARPA la "soluzione" fu quella d’installare pompe elettriche allo scopo di fare circolare aria nel sottosuolo, questo fu l’unico genere di "bonifica" effettuata su quel terreno. Ora, a distanza di due anni, le pompe sono ancora funzionanti, due delle quali installate al piano interrato degli edifici, la terza in superficie. Evidentemente il tasso d’inquinamento è ancora tale da non consentire la rimozione dell’impianto di bonifica.
Sembra anche che molti anni prima del cantiere, durante la rimozione dei serbatoi di carburante della società che gestiva il deposito di idrocarburi (Comet) che occupava tale terreno si fosse verificato un simile episodio d’incendio.

Di seguito riporto alcune fotografie satellitari prelevate in rete.

Il terreno prima delle costruzioni: Foto 1

Il terreno dopo le costruzioni: Foto 2

Sovrapposizione prima/dopo: sovrapposizione

Altre immagini: 02042008 aerea, 02042008 est, 02042008 nord, 02042008 ovest, 02042008 sud, 08032009 nord, 08032009 sud

Vedi anche:

Via Cà Ricchi e i signori delle mosche (21/10/2009)
L'ARPA aveva segnalato i terreni inquinati in via Ca' Ricchi già DUE ANNI FA. (30/10/2009)
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Riesplode lo scandalo Ca' ricchi, che Sindaco e Giunta minimizzavano (23/07/2010)
Scandalo Ca' Ricchi, coordinatore PDL voce (quasi) isolata (15/11/2012)
marco---
00mercoledì 17 febbraio 2010 09:30
A quanto pare siamo seguiti, hanno menzionato questo topic! [SM=g6963] ...e noi ricambiamo facendo un po' di pubblicità a loro! [SM=g6957]

San Lazzaro News on Facebook - San Lazzaro News Magazine

Marco
marco---
00mercoledì 17 febbraio 2010 20:25
Re: Per una maggiore chiarezza......
via.ca.ricchi, 2/17/2010 6:51 PM:

Sono residente in quella via e direttamente interessato alla questione della bonifica. Purtroppo, per motivi fin troppo chiari (elezioni regionali) si stà facendo una notevole strumentalizzazione politica di una situazione sicuramente delicata quale è una bonifica in corso, ma non certo drammatica come viene descritta.
Abito in quelle case da due anni e da vari mesi ho raccolto tutta la documentazione agli atti in comune. Errori ce ne sono stati (soprattutto da parte di chi ha venduti gli alloggi senza nemmeno informare, ne a voce ne su rogito, della bonifica in corso) ma, come evidenziabile dalle relazioni di ARPA e USL, non ci sono mai stati problemi per la salute. L'abitabilità è stata appena richiesta (il cantiere è stato chiuso a fine 2009) e non pare ci saranno problemi nell'ottenerla!

Riporto un link in cui le informazioni riportate sono, per quanto possibile, reali e non gonfiate da un interesse politico nel quale i residenti non vogliono essere coinvolti!!

Link facebook
...

Come scrivi tu può effettivamente esservi una strumentalizzazione politica della situazione in oggetto che però, a quanto mi pare di capire, non esclude affatto illeciti da parte da parte dei soggetti in questione. Mi auguro che in qualche maniera prima o poi si possa giungere a fare maggiore chiarezza in merito al problema, se riterrai opportuno tienici informati su eventuali sviluppi della questione.
In bocca al lupo per l'abitabilità! [SM=g6957]

Marco
SanLazzaroNews
00martedì 23 febbraio 2010 00:21
Da quanto si può notare, il sedicente residente di via Ca' Ricchi è sparito alla chetichella cercando (invano) di non lasciare tracce.
Le sue affermazioni che NON rispecchiavano quanto lamentato effettivamente dai residenti, ma che parevano tratte da un comunicato stampa dell'amministrazione comunale, sono sparite non solo dal vostro blog, ma anche da Facebook visto che la pagina non esiste più.
Che dire... sono bastati dei commenti riguardo al fatto della scarsa credibilità sul fatto che fosse un reale residente della zona ed un invito a parlare di persona con un giornalista di un periodico locale noto per dare spazio alle voci controcorrente per farlo desistere e fuggire nascondendo (male) la polvere sotto al tappeto -.-

Vista la sua affermazione: "Purtroppo, per motivi fin troppo chiari (elezioni regionali) si stà facendo una notevole strumentalizzazione politica di una situazione sicuramente delicata quale è una bonifica in corso, ma non certo drammatica come viene descritta." sorge il dubbio su chi sia a fare strumentalizzazione a fini politici, soprattutto questa repentina fuga una volta messo in dubbio il fatto che fosse realmente un residente ha sparso un notevole odore di bruciato. [SM=g10303]

Per coloro che volessero leggere l'articolo in proposito apparso sul quotidiano "Il Resto del Carlino" ecco il link: img651.imageshack.us/img651/9193/articolocarlino.jpg

Ai lettori l'ardua sentenza...
marco---
00martedì 23 febbraio 2010 09:52
Re:
SanLazzaroNews, 2/23/2010 12:21 AM:

Da quanto si può notare, il sedicente residente di via Ca' Ricchi è sparito alla chetichella cercando (invano) di non lasciare tracce.
Le sue affermazioni che NON rispecchiavano quanto lamentato effettivamente dai residenti, ma che parevano tratte da un comunicato stampa dell'amministrazione comunale, sono sparite non solo dal vostro blog, ma anche da Facebook visto che la pagina non esiste più...

Benvenuto nel forum! [SM=g6963]
Hai ragione, non avevo notato che il post fosse stato rimosso da questo 3D, io supponevo si trattasse di un residente fortemente preoccupato di non ottenere l'abitabilità del proprio appartamento. Grazie per l'articolo che hai proposto e che riporto di seguito, qualora in futuro avessi novità, sviluppi e quanto altro relativamente a questo problema e ti andasse, non esitare a scrivere in questo forum. Penso che tu abbia compreso "lo spirito" che anima questa community, non simpatizziamo ne' sponsorizziamo nessuna corrente politica, semplicemente ci occupiamo del mercato immobiliare e in particolare della speculazione immobiliare che ha caratterizzato l'Italia dell'ultimo decennio. Siamo dell'idea che dare visibilità a questo problema possa essere di utilità per chi si accinge all'acquisto di un immobile, nella speranza che chiunque possa effettuare questa importante spesa della vita nella piena consapevolezza di ciò che sta facendo.

Marco
SanLazzaroNews
00martedì 23 febbraio 2010 20:02
Grazie per il benvenuto, ma soprattutto grazie a voi per aver dato spazio a questa spinosa questione!

In realtà la posizione del "residente del mistero" riguardava il fatto che i residenti di via Ca' Ricchi non fossero preoccupati per la loro salute e che non fossero più di tanto preoccupati per il ritado delle concessioni dell'abitabilità che sarebbero state date secondo lui a breve. La pagina Fabebook che è sparita ci aveva incuriositi perchè ricalcava esattamente la posizione difensiva del sindaco riguardo la faccenda e che potete leggere nell'articolo che avete gentilmente condiviso.

Una nostra amica che a volte collabora con un periodico locale ha commentato nella pagina tale posizione esprimendo il suo stupore per affermazioni che stridevano con quelle degli altri residenti della stessa via, e per questo ha invitato questa persona a parlare con il suo responsabile che avrebbe volentieri pubblicato sul periodico anche questa opinione controcorrente rispetto alle altre. Fatto sta che dopo nemmeno un giorno la pagina è sparita da Facebook insieme al suo intervento in questa discussione al quale avete giustamente risposto che il fatto "non esclude affatto illeciti da parte da parte dei soggetti in questione." Questo fatto ci ha dato da pensare.

Chiunque fosse questa persona (e un'ideuzza ce la saremmo fatta) forse avrà capito (o glielo avranno detto tirandogli le orecchie) che non è il caso di fare a suo modo "contropropaganda" prendendo in giro persone che sulla carta hanno comprato appartamenti con vista su un parco da realizzare a breve, ma che sono ancora costretti a vivere in una situazione malsana a distanza di tutto questo tempo [SM=g1765139]

Grazie ancora per l'ospitalità e vi terremo aggiornati
marco---
00martedì 23 febbraio 2010 21:32
Re:
SanLazzaroNews, 2/23/2010 8:02 PM:

...Chiunque fosse questa persona (e un'ideuzza ce la saremmo fatta) forse avrà capito (o glielo avranno detto tirandogli le orecchie) che non è il caso di fare a suo modo "contropropaganda" prendendo in giro persone che sulla carta hanno comprato appartamenti con vista su un parco da realizzare a breve, ma che sono ancora costretti a vivere in una situazione malsana a distanza di tutto questo tempo [SM=g1765139]

Grazie ancora per l'ospitalità e vi terremo aggiornati

Mi auguro vivamente di sì, è inaccettabile speculare sui problemi di questo genere.

Marco
marco---
00mercoledì 28 luglio 2010 11:14
Riesplode lo scandalo Ca' ricchi, che Sindaco e Giunta minimizzavano (Fonte: San Lazzaro News Magazine - 23/07/2010)

Riesplode il caso di Via Ca’ ricchi, l’area comunale di San Lazzaro di Savena integralmente edificata in regime di edilizia convenzionata su di un’area inquinata.
Gli immobili, sorti su di un terreno impregnato di idrocarburi, furono consegnati e occupati dai malcapitati acquirenti senza che vi fosse l’abitabilità a causa di un veto all’utilizzo opposto da Arpa che tuttora valuta i valori presenti nel sottosuolo incompatibili con l’uso abitativo.
Le licenze edilizie, a pioggia, vennero concesse a più cooperative - si legge nei permessi - previa bonifica preliminare dei suoli.
Non vi fu alcuna bonifica preliminare e si ovviò al "problema" inserendo delle pompe d'aria nel piano interrato degli edifici per mitigare il tasso d'inquinamento e raggiungere la soglia utile ad ottenere l'abitabilità. Invano.
Alla conclusione delle edificazioni, gli immobili vennero consegnati con una festosa cerimonia alla presenza dell’attuale Assessore all’Urbanistica. Erano e sono tuttora occupate e prive di licenza di abitabilità senza che tanto abbia scalfito il buon esito del cerimoniale né lo scrupolo degli astanti.
Ne scaturì una insistita denuncia pubblica da parte della politica, in primo luogo da parte del consigliere regionale Vecchi, del Coordinatore locale del Pdl Avv. Samuele Barillà e dall'Avv. Giovanni Barillà.
Era il freddo febbraio 2010: occhio alle date.
Il Sindaco replicò sdegnato negando ogni addebito e asserendo in un comunicato stampa che: “C’è chi fa la campagna elettorale su idee e proposte e chi tenta di farla con le polemiche pretestuose. Questa mattina s’è tenuta una strana conferenza stampa, promossa dal consigliere regionale del Pdl Alberto Vecchi. Forse è l’annuncio di una nuova forma di centralismo regionale ai danni delle comunità locali.
Nel merito, l’allarme che evidentemente si intende provocare risulta non giustificato e se ne assume la responsabilità chi lo ha suscitato. Le cose stanno diversamente da quanto riferito. Provo a riassumerle.
Il parere di Ausl e Arpa, reso nell’ambito delle procedure di approvazione del piano particolareggiato dell’azzonamento 75, nonostante la necessità di bonificare il sottosuolo, ha consentito la realizzazione degli edifici in quanto le operazioni di bonifica, che si potevano protrarre nel tempo, non interferivano con i cantieri edilizi. Allo stato si rileva che le attività di bonifica, non ancora formalmente concluse, hanno messo in evidenza risultati sempre migliorativi rispetto alla situazione iniziale, che fanno presupporre la conclusione della fase di monitoraggio e conseguentemente la conclusione con esito favorevole del procedimento in capo alla Provincia. In merito alle richieste di conformità edilizia e agibilità degli alloggi pervenute successivamente alla fine dei lavori, è stata inviata specifica richiesta di parere ad Arpa, Ausl e Provincia di Bologna sulle eventuali condizioni per il rilascio dei certificati. Comunque è stato accertato che non vi sono problemi per la salute“.
Ecco le repliche sdegnate del Sindaco che negava ogni responsabilità e dissacrava la denuncia dei politici e dei cittadini considerandola strumentale alla imminente tornata elettorale ma non spiegava perché avesse permesso che si occupassero, senza sanzione a carico di alcuno, immobili privi di abitabilità per motivi di salubrità dei suoli.
Non vi era e non vi è la certificazione dell'ARPA ma vi è la rassicurazione del Sindaco se può bastare.
Oggi però, 22 luglio 2010 , la rivista VIVERE A SAN LAZZARO scrive un’altra pagina di deflagrante gravità che dovrebbe suggerire immediate valutazioni ad un qualsivoglia organo giudiziario.
L’11 novembre prossimo, gli acquirenti di quelle case – dove “tutto è in regola” – andranno a testimoniare alla terza udienza della causa promossa nell’aprile 2009.
Vi è una causa dunque della quale il Comune parrebbe essere stato pienamente consapevole già quando asseriva per bocca del Sindaco la regolarità delle opere e della propria condotta nel febbraio 2010.
Ma leggete il seguito. L’Avvocato Giampiero Veronesi, legale degli acquirenti di quelle case, spiega oggi al giornale che “l’inquinamento è tanto alto che ancora oggi l’edificio non ha l’abitabilità”.
Copalc, la coop chiamata in causa, avrebbe sottaciuto questo aspetto agli acquirenti. Nel rogito si richiamava un permesso a costruire subordinato al disinquinamento ma il documento non era allegato. Per la Coop gli acquirenti avrebbero dovuto informarsi presso il Comune ... non è una boutade ma quanto effettivamente accaduto e sostenuto dalla Coop costruttrice.
La Coop - secondo questa suggestiva ricostruzione - avrebbe scaricato l'incombenza di una simile informazione sugli acquirenti delle case i quali sarebbero stati tenuti ad informarsi sulla morfologia di quella piccola Chernobil su cui avevano investito i propri risparmi.
Ma sapendolo prima, avrebbero acquistato quelle case? Ne dubitiamo profondamente...

E il Comune avrebbe avuto interesse a divulgare tale dato riferibile a un terreno sul quale nessuno aveva vigilato fino al termine delle edificazioni?
Oggi, il legale dei proprietari chiede l’annullamento delle vendite (ogni immobile costa 250mila euro e contiamo almeno 20 alloggi edificati dalla sola Copalc senza contare quelli dell’omologa Coop Dozza in condizioni pressochè analoghe). Parliamo di cifre prossime ai 10 milioni di euro per una quarantina di immobili. Il Comune sarebbe citato in causa per SILENZIO OMISSIVO ci dice la Stampa.
Alla fine, a quanto pare, nessuno spiegò alcunché agli acquirenti.
Per disinquinare il terreno, ARPA avrebbe inoltre preteso l’utilizzo di pompe che iniettano ossigeno ma il livello di inquinamento aumenterebbe dopo le piogge, quindi un rebus di impossibile soluzione che il Sindaco indica al contrario in fase risolutiva con valori ormai alla soglia dell'agognato via libera da parte di Arpa. Giove pluvio permettendo.
Insomma questa parrebbe una storia di orrori amministrativi senza pari, l’ennesima.
Lasciamo ai lettori ogni valutazione personale sulle dichiarazioni del Primo Cittadino e sullo stato dei fatti.
Quando il Sindaco interviene, nel febbraio 2010, in una tremenda reprimenda contro il PDL vi è già una causa partita nell’aprile 2009 che egli tace alla comunità e di cui si ignorano i contenuti esatti.
Forse anche più di una causa che interessa più Cooperative edificatrici operanti su quel terreno.
Cronologicamente, quando il Sindaco sostiene la regolarità delle attività amministrative vi è già chi lo ha direttamente chiamato in causa. Da oltre un anno almeno.
Trattandosi di edilizia convenzionata e sovvenzionata da parte della Regione Emilia Romagna ci pare non sussistano dubbi sulla scabrosità delle vicende che vi narriamo.
Ma davvero in Emilia Romagna e a San lazzaro di Savena in particolare, l'edilizia popolare è il territorio di sconfinati illeciti? E' questa l'ennesima conferma? e perché nessuno invoca dimissioni politiche di Sindaci e Assessori? In altri luoghi meno compromessi, basterebbe meno, molto meno a indurre a dimissioni politici che tanto disinvoltamente presenziano alla consegna di case prive di abitabilità.
Qui il silenzio non è omissivo ma tombale ci pare di poter concludere. I fatti ancora una volta attendono che la Procura intervenga.
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