Supertassa patrimoniale sugli immobili in arrivo

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immobiliarista
00sabato 29 gennaio 2011 17:13
Tra poco saranno veramente dolori per il mercato

Visto che tra breve scatterà al soglia dei 2000 miliardi di debito, visto che il nano del viagra è prossimo alla fossa politica ed anche a quella del cimitero, vista l'età, sarà il momento di improrogabili misure da stato dittatoriale, per evitare il default o almeno cercare di evitarlo.

Quindi si sta elaborando una supertassa sulle plusvalenze immobiliari che potrebbe colpire, a meno che caltagirone non gradisca e non ordini a Casini di far cadere il governo che la proporrà.
[URL=
ARTICOLO QUI]
www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/rassegna_stampa/pdf/201101261772...

[SM=g1780131]
laplace77
00lunedì 31 gennaio 2011 09:13
-------- riportato dal thread principale ----------

iandy73, 1/26/2011 4:19 PM:

http://it.finance.yahoo.com/notizie/Conti-Pubblici-Marcegaglia-No-adnkxml-269683702.html?x=0

Conti Pubblici: Marcegaglia, No a Patrimoniale, Cedere Immobili

Roma, 26 gen. (Adnkronos) - No a una patrimoniale, si' alla cessione degli immobili pubblici. ''In Giunta oggi abbiamo parlato molto del problema del fisco e del debito pubblico che e' troppo alto. La proposta di Pellegrino Capaldo che ho letto oggi sul Corriere della Sera noi la condividiamo'', dice il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, a margine della riunione della Giunta degli industriali.

''Si sta affermando questa idea che la soluzione del problema del debito pubblico debba venire da una patrimoniale, noi siamo in assoluto disaccordo. Noi pensiamo che invece venga dalla vendita di una parte del patrimonio pubblico, come dice Capaldo e come anche il nostro centro studi aveva evidenziato: ci sono 500 miliardi, di cui 385 di immobili vendibili''. Per Marcegaglia si tratta di ''un tema su cui lavorare. Noi saremo disponibilissimi se il governo ci contattera' o vorra' un supporto. Riteniamo questa cosa molto giusta e pensiamo sia una cosa su cui andare avanti''.

..ma ancora co sti capz..o de immobili! solo immobili! sempre immobili! ma chi capz..o li compra 500 miliardi de immobili!!? [SM=g9202]




andatela a leggere tutta, la La proposta di Pellegrino Capaldo che ho letto oggi sul Corriere della Sera noi la condividiamo

se non ho capito male, che ho letto al volo:

50% del debito pubblico da trasferire su ogni immobile, con una tassa del 12,5% del suo valore...

non sarebbe una patrimoniale perche' si puo' pagare in comode rate in 3-4 anni



se ho letto bene, e' la mattanza del parco buoi italiota (mattonaro), evidentemente le banche i cerini ormai li hanno smollati...

senno' pazienza: a voi la peer review, colleghi investigatori del mercato immobiliare...

INTERVISTA sul CORRIERE



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labottegadelfuturo, 1/26/2011 5:47 PM:



Una roba del genere non la faranno passare MAI

Porterebbe ad un tracollo dei valori immobiliari a mio avviso.




devo rileggere bene, ma mi pare che vogliano in sostanza ripristinare l'INVIM, visto che parlano di plusvalenze...

il che NON farebbe di per se' perdere valore al mattone, ma...

immaginate chi deve cambiare casa, magari per trasferirsi per esigenze lavorative: sulla sua vendita paga le tasse, l'INVIM appunto, e sul suo acquisto le tasse le paga l'altro venditore...

la quadratura del cerchio!!!

so' bestiali, niente da dire...


aggiungo che per chi deve cambiare casa, sarebbe non piu' indifferente bensi' vantaggioso un calo generalizzato dei prezzi, visto che non avrebbero piu' plusvalenze da pagare e potrebbero vendere e comprare a livelli complessivamente piu' bassi (diciamo 'umani')


PS: rinnovo l'invito ad analizzare il pdf, piuttosto che a rispondere ai miei commenti (un po' avventati, in prima battuta, ma ancora non ho letto bene tutto, senza contare il politichese)!!!

[SM=g10881] [SM=g10881] [SM=g10881]



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frank--, 27/01/2011 12.30:




La proposta di abbattimento del debito di Capaldo è senz'altro degna di attenzione ed eventualmente approfondita con criteri di equità.
In sostanza partendo da un dato innegabile che i valori degli immobili si sono al minimo raddoppiati negli ultimi 7/8 anni appare più che giusto che queste plusvalenze siano tassate.

Il proprietario di un immobile che nel 2000 valeva 300 milioni di lire ed adesso vale almeno 300 mila euro se non di piu (in alcune aree urbane anche 400/600 mila euro) è giusto che paghi per questo plus valore del suoi patrimonio immobiliare; plus valore che si è creato senza alcun intervento da parte sua, ma esclusivamente per la speculazione di cui abbiamo più volte parlato.

La proposta parla di una tassazione del 12,5% sul valore corrente dell'immobile, da pagare dilazionato in vari anni oppure all'atto di una futura vendita, per coloro che non hanno la possibilità di accollarsi tale imposta amche ripartita in piu anni.

Facciamo due calcoli
il proprietario dell'immobile di cui sopra che attualmente vale 300 mila euro dovrebbe pagare 37500 euro che ripsetto all'incremento avuto dell'immobile circa 150.000 euro è pari a circa al 25%.
Mi sembra piu che equa come tassazione considerando che il nostro
propriatrio incassa un'altro 75% pulito cioè ben 112.500 euro pari a circa 225 milioni di lire.
Se l'immobile si trova ad esempio nel centro di Roma è probabile che il valore sia di 450.000 euro. In questo caso il nostro proprietario pagherebbe 56.250 euro e avrebbe una plusvalenze netta d'imposta di oltre 240.000 euro.
Nella proposta giustamente si esclude dalla tassazione tutti quegli immobili acquistati di recente (presumo 4-5 anni) che ovviamente non hannno plusvalenze, ma al più minusvalenze.
L'unico problema di tale proposta sarebbe come attribuire il giusto valore corrente all'immobile.

Ritengo d'altronde che una tale proposta possa essere accettata e resa credibile solo se accompagnata da un drastico ridimensionamento della spesa pubblica parassitaria e di rendita, a partire dalla riduzione del numero e degli stipendi degli amministratori pubblici, sia a livelli di parlamento che a tutti i livelli inferiori fino ai comuni ed inoltre dal controllo serio di tutta la spesa pubblica dalla piccola fornitura comunale ai grandi appalti pubblici e dal taglio di tutte le consulenze ... di comodo.
Sto parlando del libro dei sogni .........
Per fare ciò ci vorrebbe una forza politica seria e credibile che al momento non pare che ci sia...




i problemi che vedo io sono 2:

1) ma come lo si stima il "valore corrente", ti fa una valutazione l'AI, si va sul borsino, si chiede all'AdT? quando faceva comodo, ogni immobile aveva una valutazione a se'...

2) per chi ha ristrutturato, gli facciamo pagare anche il plusvalore della ristrutturazione? e per chi aveva comprato un terreno edificabile e aveva poi costruito, che gli facciamo pagare?


cmq, a parte le problematiche, "l'importante e' che se ne parli", come della "patrimoniale"...

saro' banale, ma prevedo un repeat del 1994:
- da 0,5% fino a 1% sui CC;
- imposta straordinaria (ex ISI) e poi ripristino imposta comunale (ex ICI domani IMU) sugli immobili

[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]


d'altronde lo chiede confindustria, che sa chiedere sempre e solo 2 cose:
- soldi pubblici per fare impresa assistita (capitalismo accattone)
- meno tutele e salari piu' bassi per fare competitivita' sui prezzi

quando poi, ad esempio, il costo del lavoro su una automobile incide per il 5%, il resto sono pubblicita', costi di distribuzione, sprechi...

...questa economia non e' sostenibile...

[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]



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iandy73, 27/01/2011 16.27:




...te prova ad addebitare una famiglia con una tassa da 30.000/40.000/50.000 euro semplicemente xche' le case, e quindi quella dove la famiglia vive, sono aumentate di valore...poi vedi che rivoluzione Francese te ritrovi per le strade.....non stiamo parlando di speculatori ma di famiglie che verrebbero gravate di una tassa gigantesca, spesso insostenibile, fidati, questa strada non è perseguibile e non è neanche quella per l'esplosione della bolla.




l'alternativa, proposta da amato, era di far pagare al 30% piu' ricco il 30% del debito pubblico (circa: 30kEur a testa), con una patrimoniale "mirata"...



...il bello e' che quel 30% non avra' neanche bisogno di scendere in piazza per impedirlo...

...finira' come nel 1994, tranquilli...

[SM=g9128]



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FourCorners, 30/01/2011 20.52:

Si tratta di un lungo commento, espresso dal blogger Jonkind, sulla proposta del Prof. Capaldo.
Quella postata di seguito è solo una sintesi arbitraria della prima parte del post... che si chiude con «10 buoni principi che dovrebbero guidare una sensata ed efficace riforma dell'imposta immobilare», da leggere direttamente all'interno dell'articolo originale.

FourCorners


La patrimoniale dei matti
dal blog Jonkind - post del 30.01.2011
Il modo migliore per bruciare un'idea fiscale moderatamente intelligente è di gridarne la sua versione apocalitticamente idiota: in questo modo, sparandola grossa, comincia il pandemonio di reazioni e contro reazioni mentre la paura comincia a serpeggiare tra i possibili destinatari dell'imposta... Allora ti chiedi se non ci sia qualcuno che non finanzi nell'ombra, come un lobbysta, queste sparate, proprio per impedire che si faccia qualcosa di concreto.
In sintesi, la proposta del Professor Pellegrino Capaldo... è una follìa sia dal punto di vista politico che economico.
Dal punto di vista politico... "Comprarsi la casa" è una specie di preghiera giornaliera, addirittura assume i contorni di sogno perenne anche quando si tratti di bilocali spaventosi, figli della povertà di immaginazione di intere generazioni di geometri e dei pochi quattrini di palazzinari improvvisati. Da un lato c'è il (legittimo) desiderio di una base minima di proprietà reale... ma quello a cui assistiamo in Italia è una pulsione con tratti patologici, un riflesso condizionato di una povertà atavica da combattere con uno status primitivo e visibile en plein air, incoraggiata dalla diseducazione permanente fornita dai genitori e del loro trittico della morte giovane: "trovati un lavoro fisso/sposati/compra casa" (l'affitto? l'affitto?? ma scherziamo? soldi buttati via). La proposta di Capaldo prevede di tassare il possesso di case al giorno X con un'aliquota dal 5% al 20% del valore reale d'acquisto... Possibile una cosa del genere? Sulla casa, poi, il bene sacro per gli italiani come le vacche in India? ...ma per favore.
Dal punto di vista economico, diciamo tecnico, la proposta è ancora più folle... Una cifra liquida così grande da drenare provocherebbe un cataclisma sui consumi e sugli investimenti mobiliari e immobiliari... Preso dalla disperazione, il vecchietto prosciugherebbe i suoi magri risparmi di conto corrente... e alla fine, se proprio non vuole rinunciare del tutto a consumare come un cristiano... potrebbe anche pensare che è il caso di venderla, la casa comprata con i risparmi di una vita, per togliersi dalle spalle quella scimmia della patrimoniale, che poi magari ne mettono un'altra fra un po'. Ecco, se almeno un milione di pensionati la pensassero alla stessa maniera, sapete che botta per il mercato delle case un milione di appartamenti in vendita, tutti insieme? Drenare tutta la massa M1 dal mercato per pagare la Patrimoniale porterebbe a un crollo alla Kautski, con i consumi che cadono del 10% al 20%, i prezzi delle case che cadono almeno del 40%, la Borsa forse del 50%. Il PIL si avviterebbe come un missile rovesciato nella tazza del cesso e da qui in avanti non saprei fare più previsioni. Tutta la tenuta economica e civile del Paese verrebbe compromessa. Un disastro finanziario 10 volte più grande di un possibile default statale sul debito...
Per tagliare corto, la proposta di Pellegrino Capaldo è una vera sciocchezza. E finisce con il danneggiare un principio logico oltre che nobile: la necessità che il disastro del debito pubblico vada pagato per intero dai possessori di patrimonio e dagli evasori fiscali (dove finiscono generalmente i liquidi sottratti al fisco se non nelle case?)... Ma il rientro deve avvenire con un soft landing del mercato immobiliare, con un mix di provvedimenti contenuti nel valore unitario ma strutturali e continuati nel tempo, pilotando al ribasso i costi delle case e gli affitti... e nello stesso tempo garantendo entrate fiscali per ripianare il debito.





ricordo che a confindustria piacque



[SM=g9128]


fabio_c
00lunedì 31 gennaio 2011 17:10
Re: -------- riportato dal thread principale ----------
laplace77, 31/01/2011 9.13:



Così era sembrato, ma in seguito Emma Marcegaglia ha smentito di essere a favore della "versione Pellegrino Capaldo".

Oggi altre dichiarazioni in risposta ai ballon d’essai "Patrimoniale":
Ponzellini, «ogni sforzo per abbattere il debito pubblico va fatto»
Luigi Abete, «la patrimoniale non deve essere un tabù e va fatta nel quadro del riequilibrio delle imposte con una riforma fiscale»
Cipolletta, «Credo che sia una mossa più politica che economica - ha detto Cipolletta intervistato da Tmnews - e quindi ha un giudizio più politico che economico al fatto di trovare una sponda per poter continuare questa legislatura dato che molte nubi si addensano. Sulla patrimoniale io credo che ci sia un dibattito sbagliato in Italia nel dire 'patrimoniale sì o patrimoniale no'. Noi in maniera sciocca abbiamo eliminato l'Ici e adesso ci troviamo nella enorme difficoltà di finanziare i comuni con il rischio di mettere tasse assurde: bisognerebbe avere il coraggio di dire abbiamo sbagliato, rimettiamo l'Ici o una formula analoga sulla casa e finanziamo i comuni con questo. A questo punto il discorso sulla patrimoniale - ha aggiunto Cipolletta - sarebbe finito perché abbiamo già riguardato il 50% del patrimonio italiano. Questa dovrebbe essere la soluzione, ma mi sembra che questo governo abbia ribadito più volte che non tornerà indietro sulla casa e questo mi sembra un grosso errore»

fabio
FraMI
00lunedì 31 gennaio 2011 18:49
Re: Re: -------- riportato dal thread principale ----------
fabio_c, 31/01/2011 17.10:


Così era sembrato, ma in seguito Emma Marcegaglia ha smentito di essere a favore della "versione Pellegrino Capaldo".

Oggi altre dichiarazioni in risposta ai ballon d’essai "Patrimoniale":
Ponzellini, «ogni sforzo per abbattere il debito pubblico va fatto»
Luigi Abete, «la patrimoniale non deve essere un tabù e va fatta nel quadro del riequilibrio delle imposte con una riforma fiscale»
Cipolletta, «Credo che sia una mossa più politica che economica - ha detto Cipolletta intervistato da Tmnews - e quindi ha un giudizio più politico che economico al fatto di trovare una sponda per poter continuare questa legislatura dato che molte nubi si addensano. Sulla patrimoniale io credo che ci sia un dibattito sbagliato in Italia nel dire 'patrimoniale sì o patrimoniale no'. Noi in maniera sciocca abbiamo eliminato l'Ici e adesso ci troviamo nella enorme difficoltà di finanziare i comuni con il rischio di mettere tasse assurde: bisognerebbe avere il coraggio di dire abbiamo sbagliato, rimettiamo l'Ici o una formula analoga sulla casa e finanziamo i comuni con questo. A questo punto il discorso sulla patrimoniale - ha aggiunto Cipolletta - sarebbe finito perché abbiamo già riguardato il 50% del patrimonio italiano. Questa dovrebbe essere la soluzione, ma mi sembra che questo governo abbia ribadito più volte che non tornerà indietro sulla casa e questo mi sembra un grosso errore»

fabio




La Emma su Radio24 ha detto che ci sono 350mld che lo stato potrebbe incassare dalla vendita dei suoi assets, che vendesse quelli...

No, mi sa proprio che ha cambiato idea. Emma... [SM=g7626]
laplace77
00lunedì 31 gennaio 2011 19:03
Re: Re: -------- riportato dal thread principale ----------
fabio_c, 31/01/2011 17.10:


Così era sembrato, ma in seguito Emma Marcegaglia ha smentito di essere a favore della "versione Pellegrino Capaldo".

...

fabio




FraMI, 31/01/2011 18.49:




La Emma su Radio24 ha detto che ci sono 350mld che lo stato potrebbe incassare dalla vendita dei suoi assets, che vendesse quelli...

No, mi sa proprio che ha cambiato idea. Emma... [SM=g7626]






la marciagaglia ha fatto lo stesso errore di gmp: ha letto il titolo e ha frainteso...

la "privatizzazione" non faceva riferimento agli immobili, ma al debito pubblico, da "privatizzare" nel senso di farlo pagare col risparmio privato (in maniera meno paracula di come voleva fare tremonti per coprire i buffi delle banche)

[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]


che noi (tipo gmp) si legga frettolosamente e si fraintenda vabbe', ma noi mica ce l'abbiamo un ufficio stampa...

...pensa in mano a chi stiamo...

[SM=g9128]

laplace77
00martedì 1 febbraio 2011 09:43
purche' se ne parli...

fonte: ilfattoquotidiano

E ora tra i contribuenti si aggira
lo spettro della patrimoniale


Da Giuliano Amato a Pellegrino Capaldo. Passando per Walter Veltroni. Extrema ratio contro l’esplosione del debito, la tassa patrimoniale non piace né a Berlusconi né a Bersani. Ma viene continuamente rilanciata. E mentre il Pd si divide, l’ipotesi di una gigantesca manovra di risanamento non è più esclusa

Ufficialmente non la vuole (quasi) nessuno, eppure se ne continua a parlare con un’insistenza pressante, esagerata, probabilmente sospetta. Bocciata da Berlusconi così come da Bersani, la tassa patrimoniale torna al centro del dibattito economico e in fondo la cosa non sorprende. Un po’ perché, con le sue (teoricamente) enormi potenzialità risanatrici, evoca una possibile risoluzione al problema reale di un debito pubblico crescente. Un po’, al tempo stesso, perché nella sua aspra severità finisce per far sorgere il sospetto di una svolta contabile piena di amare sorprese. Ovvero un nuovo capitolo di ristrutturazione dei conti che sembra oggi decisamente più “dietro l’angolo” rispetto a qualsiasi apprezzabile prospettiva di crescita.

Nel giorno in cui Silvio Berlusconi lancia un invito alla collaborazione al segretario del Pd Bersani senza, per altro, riuscire a convincere nessuno – “E’ un appello strumentale pensato per distogliere l’attenzione dalle gravissime vicende personali del premier” dichiara Stefano Fassina, responsabile nazionale dell’economia per il Partito Democratico raggiunto telefonicamente in tarda mattinata – riecco agitarsi le acque nel marasma della finanza pubblica nazionale. Fa un certo effetto, occorre dire da subito, osservare il risveglio (per quanto impastato di secondi fini) del governo dopo mesi di paralisi in cui Giulio Tremonti si è cortesemente eclissato e i martellanti attacchi alla magistratura, all’informazione e ai villeggianti monegaschi di Rue Princesse Charlotte hanno scandito quelle stesse aste obbligazionarie che hanno sancito, per chi ancora non l’avesse notato, la triste realtà di un sistema economico in piena crisi. Il debito cresce tanto in termini assoluti quanto in rapporto a un Pil stagnante e il suo costante rifinanziamento tende a costare sempre di più (i tassi accordati nell’ultima collocazione sono i più alti degli ultimi due anni).

In una recente intervista al Corriere della Sera, Pellegrino Capaldo, ordinario di economia aziendale alla Sapienza, ha lanciato la sua controproposta. Una tassazione sulle rendite immobiliari da applicare in varie soluzioni. In pratica si tratterebbe di imporre un’aliquota sulla crescita del valore degli immobili che i proprietari hanno accumulato dal momento dell’acquisto. Un provvedimento che interesserebbe dal 5 al 20% del valore delle case e che potrebbe essere pagato, subito, in 3-4 anni, o a scadenza successiva (quando l’immobile verrà venduto, ad esempio). L’obiettivo, in sostanza, sarebbe quello di trasferire, de facto, circa la metà del debito pubblico – stimato attorno al 25% del valore degli immobili italiani – sulle spalle dei privati dimezzando tanto il disavanzo statale (toccando così la quota obiettivo del Patto di Stabilità, ovvero il 60% del Pil) quanto il deficit (da 80 a 40 miliardi di interessi pagati ogni anno dallo Stato). Ma anche questa proposta non convince i più.

Dalle pagine del suo Chicago Blog, Oscar Giannino parla di “furto ai danni di tutti i cittadini”, un progetto che rischia di “estendere la classe dei più ricchi agli almeno 6 milioni di italiani che hanno uno stock patrimoniale pari ad almeno 100 mila euro: azzerandoglielo o meglio intaccandogli ben sotto la soglia della povertà il reddito disponibile annuale”. Una critica feroce che trova, però, importanti punti di raccordo con il diffuso rifiuto che si è da tempo imposto sul tema nel centrosinistra. Per Stefano Fassina la ristrutturazione dei conti italiani passa da altre strade (“incentivi alla crescita, recupero dell’evasione, veri e propri piani industriali per la pubblica amministrazione”), non certo attraverso un’imposta patrimoniale “iniqua che colpisce in misura sproporzionata anche i redditi medi e quelli bassi”. Un’interpretazione che sarebbe poi quella approvata all’unanimità dal Pd l’8 e 9 ottobre scorso a Varese quando il partito ha redatto il suo piano per la riforma del fisco. Ma il condizionale è ovviamente d’obbligo.

A ricordarlo, implicitamente, è stato sabato scorso l’ex segretario Walter Veltroni dal pulpito torinese del Lingotto. La sua proposta – “istituire per il 10% più ricco della popolazione italiana un contributo straordinario per tre anni per far scendere il debito pubblico all’80 per cento” – crea una certa spaccatura nel partito ma inquadra anche un certo clima di fondo che, secondo alcuni, inizierebbe a diffondersi tra i Tremonti boys. E’ il sentimento colto in questi giorni dal quotidiano Milano Finanza secondo il quale “nelle retrovie dell’esecutivo” qualcuno starebbe “lavorando per mettere a punto una svolta in grado di dimezzare o quasi i 1.770 miliardi di debito pubblico”.

Ammesso che la notizia possa essere confermata, non è detto che l’eventuale maxi stangata abbia la medesima forma ipotizzata dai “patrimonialisti”. Ma non è escluso, in ogni caso, che di fronte a contingenze sempre più pressanti il governo (attuale o successivo) possa optare prima o poi per il temuto binomio lacrime & sangue da far ingoiare ai contribuenti di fronte allo spettro di un’uscita del Paese dall’euro. Piano fiscale estremo o no, teme Fassina, “il governo avendo sovrastimato il recupero dell’evasione dovrà intervenire nuovamente nei prossimi mesi per raggiungere i suoi obiettivi di debito”. E l’avverbio, in questo caso, è del tutto appropriato. La pressione fiscale è cresciuta ancora nell’ultimo anno e le tariffe pubbliche hanno subito gli immancabili aumenti. Tra il 2009 e il 2010, nel frattempo, l’evasione fiscale rilevata è cresciuta del 46%.


[SM=g9128]
fabio_c
00martedì 1 febbraio 2011 13:18
Re: purche' se ne parli...
laplace77, 01/02/2011 9.43:


fonte: ilfattoquotidiano

E ora tra i contribuenti si aggira
lo spettro della patrimoniale


Da Giuliano Amato a Pellegrino Capaldo. Passando per Walter Veltroni. Extrema ratio contro l’esplosione del debito, la tassa patrimoniale non piace né a Berlusconi né a Bersani. Ma viene continuamente rilanciata. E mentre il Pd si divide, l’ipotesi di una gigantesca manovra di risanamento non è più esclusa

...


[SM=g9128]


Ieri nel TG di Mentana delle 20 il servizio sulla "Patrimoniale" è iniziato con le foto di Marx, Lenin e Stalin. [SM=j7568]

(Della serie: "Avanti il prossimo!") Oggi, "versione Ichino".

«... Ma a convincerci della necessità di battere questa strada c’è soprattutto un terzo esercizio di fantasia: immaginare lo scenario, niente affatto impossibile con questi chiari di luna, della bancarotta dello Stato provocata dalla perdita della fiducia nella sua solvibilità da parte dei mercati finanziari. Tutti sanno che, nei paesi dove questo disastro si è verificato negli ultimi decenni, il valore degli immobili, delle azioni e delle obbligazioni si è ridotto enormemente: persino dieci volte rispetto all’incidenza della patrimoniale di cui si è parlato al Lingotto. Forse, allora, quella proposta è conveniente anche per il dieci per cento più ricco degli italiani: come una polizza di assicurazione contro una calamità non meno grave dell’incendio o dell’alluvione. Anche qui, se non per amor di patria, almeno per una oculata gestione e protezione del portafoglio.»


fabio
laplace77
00martedì 1 febbraio 2011 13:50
Re: Re: purche' se ne parli...
fabio_c, 01/02/2011 13.18:


Ieri nel TG di Mentana delle 20 il servizio sulla "Patrimoniale" è iniziato con le foto di Marx, Lenin e Stalin. [SM=j7568]

(Della serie: "Avanti il prossimo!") Oggi, "versione Ichino".

«... Ma a convincerci della necessità di battere questa strada c’è soprattutto un terzo esercizio di fantasia: immaginare lo scenario, niente affatto impossibile con questi chiari di luna, della bancarotta dello Stato provocata dalla perdita della fiducia nella sua solvibilità da parte dei mercati finanziari. Tutti sanno che, nei paesi dove questo disastro si è verificato negli ultimi decenni, il valore degli immobili, delle azioni e delle obbligazioni si è ridotto enormemente: persino dieci volte rispetto all’incidenza della patrimoniale di cui si è parlato al Lingotto. Forse, allora, quella proposta è conveniente anche per il dieci per cento più ricco degli italiani: come una polizza di assicurazione contro una calamità non meno grave dell’incendio o dell’alluvione. Anche qui, se non per amor di patria, almeno per una oculata gestione e protezione del portafoglio.»


fabio




c'e' pure la versione calderoli, pare:

13:38 - Federalismo: Pd, in testo Governo c'e' la patrimoniale

"Oltre ad un aumento delle tasse per tutti i cittadini"


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 01 feb - Il nuovo testo
del federalismo municipale predisposto dal ministro Roberto
Calderoli, "oltre a un aumento delle tasse per tutti i
cittadini, prevede per artigiani e commercianti quella
imposta patrimoniale che il presidente del Consiglio, per
pura propaganda, vorrebbe attribuire alla volonta'
dell'opposizione democratica
, che ha invece chiaramente
presentato le proprie proposte fiscali nella mozione
discussa e approvata dalla Camera nel mese di dicembre". E'
la posizione della segreteria nazionale del Pd che si e'
riunita questa mattina per esaminare i principali problemi
dell'agenda politica, tra i quali il federalismo.


patrimoniale ai commercianti e agli artigiani?

e che patrimonio hanno, lo stock di invenduto e le attrezzature?

[SM=g7728]


labottegadelfuturo
00martedì 1 febbraio 2011 14:20
Re: Re: Re: purche' se ne parli...
laplace77, 01/02/2011 13.50:




c'e' pure la versione calderoli, pare:

13:38 - Federalismo: Pd, in testo Governo c'e' la patrimoniale

"Oltre ad un aumento delle tasse per tutti i cittadini"


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 01 feb - Il nuovo testo
del federalismo municipale predisposto dal ministro Roberto
Calderoli, "oltre a un aumento delle tasse per tutti i
cittadini, prevede per artigiani e commercianti quella
imposta patrimoniale che il presidente del Consiglio, per
pura propaganda, vorrebbe attribuire alla volonta'
dell'opposizione democratica
, che ha invece chiaramente
presentato le proprie proposte fiscali nella mozione
discussa e approvata dalla Camera nel mese di dicembre". E'
la posizione della segreteria nazionale del Pd che si e'
riunita questa mattina per esaminare i principali problemi
dell'agenda politica, tra i quali il federalismo.


patrimoniale ai commercianti e agli artigiani?

e che patrimonio hanno, lo stock di invenduto e le attrezzature?

[SM=g7728]






Sta gente s'è fumata il cervello.
E' pura demagogia in questo momento voler accollare il tutto a commercianti e artigiani.
Vabbè...è il governo del fare...casini...

serafin.
00martedì 1 febbraio 2011 15:33
Re: Re: Re: purche' se ne parli...
laplace77, 01/02/2011 13.50:




c'e' pure la versione calderoli, pare:

13:38 - Federalismo: Pd, in testo Governo c'e' la patrimoniale

"Oltre ad un aumento delle tasse per tutti i cittadini"


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 01 feb - Il nuovo testo
del federalismo municipale predisposto dal ministro Roberto
Calderoli, "oltre a un aumento delle tasse per tutti i
cittadini, prevede per artigiani e commercianti quella
imposta patrimoniale che il presidente del Consiglio, per
pura propaganda, vorrebbe attribuire alla volonta'
dell'opposizione democratica
, che ha invece chiaramente
presentato le proprie proposte fiscali nella mozione
discussa e approvata dalla Camera nel mese di dicembre". E'
la posizione della segreteria nazionale del Pd che si e'
riunita questa mattina per esaminare i principali problemi
dell'agenda politica, tra i quali il federalismo.


patrimoniale ai commercianti e agli artigiani?

e che patrimonio hanno, lo stock di invenduto e le attrezzature?
[SM=g7728]





[SM=g6963] agli Artigiani possono anche amputare le mani
ma tanto il federlaismo non passerà mai ...ci ha pensato Ruby Rubacuori .. [SM=g1749711]


FourCorners
00giovedì 17 marzo 2011 09:53
Nuovi rumors...
Dal Fatto Quotidiano del 17 marzo 2011

FourCorners

(sylvestro)
00sabato 30 luglio 2011 10:30
laplace77
00martedì 2 agosto 2011 18:47
tic tac tic tac...

il fatto butta li' qualcosa dopo l'analisi politica,
beppe grillo e' proprio sfacciato...


fonte: il fatto quotidiano

Crisi, ora B. più della Lega teme i mercati

Il governo adesso rischia di crollare sul debito più che sulla crisi politica. Ai mercati piace l'ipotesi (difficile) di un governo tecnico guidato da Mario Monti. Al Cavaliere resta solo un giorno per dare una risposta credibile.

...

Intanto sulla stampa si torna a parlare di tassa patrimoniale. Come quella che, il 10 luglio del 1992, venne imposta dal governo Amato sui depositi bancari e postali dei risparmiatori italiani (in ragione del 6 per mille del totale). Lo stesso Giuliano Amato l’ha evocata per primo il 22 dicembre scorso in un’intervista al Corriere della Sera ed è tornato a sostenerla sabato scorso. “Se un’imposta sulla ricchezza una tantum può abbattere il nostro debito per qualche decina di punti e tranquillizzare i mercati non possiamo sottrarci”, ha dichiarato Amato.

In dicembre l’ex presidente del consiglio era stato sommerso da una pioggia di critiche bipartisan. Ma se dovessero continuare gli attacchi alle azioni e ai titoli di stato italiani, i tempi per una patrimoniale straordinaria potrebbero presto diventare maturi. “Gli investitori ora vogliono che l’Italia tassi la ricchezza dei suoi cittadini per portare il debito a livello sostenibile. I mercati si augurano una tassa patrimoniale una tantum di una certa dimensione”, scriveva ieri il Wall Street Journal (WSJ) in un commento, citando un asset manager milanese. “Un numero sempre maggiore di italiani si sta rassegnando all’idea di una tassa una tantum sui depositi”, continuava WSJ.

“Se le cose non miglioreranno la patrimoniale è inevitabile. Sarà approvata in tempi rapidi e avrà un gettito elevato”, avrebbe affermato – sempre secondo il Wall Street Journal – un funzionario della Banca d’Italia che ha scelto l’anonimato. “L’Italia ha un debito pubblico del 120% rispetto al PIL, ma le famiglie hanno asset finanziari pari al 180% del PIL e un patrimonio immobiliare non ipotecato che vale più del 300% del prodotto interno lordo”, osserva WSJ. “Una patrimoniale elevata potrebbe ridurre il debito pubblico di 200 miliardi di euro portando l’Italia all’80% del PIL, ai livelli della Germania”.

E nonostante il ministro dell’Economia Giulio Tremonti continui a insistere che “la patrimoniale è una follia”, l’idea sta guadagnando sempre più consensi. Ad Amato si è aggiunto negli scorsi giorni l’amministratore delegato del fondo infrastrutturale F2i (ed ex boiardo di stato in Eni, Stet e Sip) Vito Gamberale.

Ora Berlusconi ha meno di un giorno per presentarsi in Parlamento con una controproposta seria. Altrimenti l’odiata patrimoniale sarà inevitabile, forse già prima della fine dell’anno.

...



fonte: beppe grillo

Default morbido, quasi morbido, praticamente in mutande



Il default quando arriva, arriva. E poi? Cosa succederà? Immaginiamo tre scenari: "default morbido", "quasi morbido", "praticamente in mutande". Il default morbido prevede un prelievo dai conti correnti (stile Amato), un aumento generalizzato delle imposte indirette, la reintroduzione dell'ICI, l'innalzamento dell'età pensionistica, il blocco di ogni turn over delle assunzioni nella pubblica amministrazione, aumento delle tasse locali, dei trasporti, dell'acqua,dell'elettricità e del gas. Il default morbido è però improbabile con un debito pubblico maggiore di 1.900 miliardi e le banche che non valgono un soldo bucato con in pancia 220 miliardi di titoli di Stato, 85 miliardi di sofferenze e un immenso patrimonio immobiliare che prima o poi andrà svalutato. Per piazzare sul mercato i nostri titoli Tremorti deve riconoscere sempre maggiori interessi. Nel 2011 ne dovremo pagare tra gli 80 e i 90 miliardi. Forse aumentare gli interessi non basta più. L'asta pubblica dei titoli di Stato di metà agosto è stata annullata per il timore che andasse deserta.
Vediamo ora le conseguenze del default quasi morbido. Patrimoniale secca su beni mobili e immobili, eliminazione delle Province e accorpamento dei comuni sotto i 5.000 abitanti (misure queste meritorie), innalzamento della tassazione diretta, a iniziare dall'Irpef, aumento dei costi della Sanità, raddoppio tassazione delle rendite sui patrimoni finanziari, eliminazione agevolazioni fiscali alle regioni e province autonome, introduzione del "giusto contributo" del 5% per ogni reddito uguale o superiore ai 30.000 euro. Ovviamente a queste misure vanno aggiunte quelle del default morbido. In Italia ci sono 19 milioni di pensionati e circa 4 milioni di dipendenti pubblici che, tutti i 27 del mese, devono ricevere la pensione o lo stipendio. I disoccupati sono milioni e centinaia di migliaia le aziende che hanno chiuso. Meno gettito fiscale a parità di costi, finora coperto dal debito, dalla vendita di Bot e Btp, porta al collasso. La coperta dei titoli è diventata corta.
Passiamo quindi allo scenario praticamente in mutande. Blocco del rimborso dei titoli di Stato a scadenza per i cittadini italiani, fallimento di alcune banche, taglio degli stipendi nella Pubblica Amministrazione e delle pensioni del 20/30%, blocco temporaneo di accesso ai propri conti correnti con un prelievo massimo giornaliero di 100/200 euro, sospensione delle carte di credito, privatizzazioni delle quote Eni, Enel e di qualunque bene dello Stato che abbia un mercato. Misure che vanno aggiunte quelle di default morbido e quasi morbido. In ogni caso ci sarà un periodo di recessione e di crollo dei consumi, aumenterà la disoccupazione e le spinte secessionistiche, a Sud come a Nord. “Grande è la confusione sotto il cielo. La situazione è eccellente”, Mao Tse-Tung.



ri-quoto mao (quello senza zio): tra un po' si balla...

[SM=g1747522] [SM=g1747522] [SM=g1747522]
serafin.
00martedì 2 agosto 2011 20:00
Re: tic tac tic tac...
[SM=g1749711]
laplace77, 02/08/2011 18.47:





ri-quoto mao (quello senza zio): tra un po' si balla...

[SM=g1747522] [SM=g1747522] [SM=g1747522]




[SM=g1749711] [SM=g1749711] [SM=g1749711]


ho cambiato l'avatar per l'occasione [SM=g9128]
(sylvestro)
00martedì 2 agosto 2011 20:04
Re: Re: tic tac tic tac...
serafin., 02/08/2011 20.00:

[SM=g1749711]


[SM=g1749711] [SM=g1749711] [SM=g1749711]


ho cambiato l'avatar per l'occasione [SM=g9128]




Noooo, dai, un avatar con la mutanda! [SM=g7576]
labottegadelfuturo
00mercoledì 3 agosto 2011 16:36
Patrimoniale in arrivo ?
Patrimoniale in 3...2...1...
(sylvestro)
00mercoledì 3 agosto 2011 16:41
Re: Patrimoniale in arrivo ?
labottegadelfuturo, 03/08/2011 16.36:





[SM=g1749711] Ormai e' solo questione di tempo; e ce ne sara' per tutti [SM=g7591]
(sylvestro)
00mercoledì 3 agosto 2011 17:06
Gli italiani tornano ai beni rifugio

Qui si sostiene che e' difficile una patrimoniale sulla liquilita' ed e' probabile sugli immobili
serafin.
00mercoledì 3 agosto 2011 17:24
Il Meravigliao (B) parlerà in parlamento dopo la chiusra della Borsa



che ansia che ansia [SM=g1806253]

FourCorners
00mercoledì 3 agosto 2011 17:36
Re:

(sylvestro), 03/08/2011 17.06:

Gli italiani tornano ai beni rifugio Qui si sostiene che e' difficile una patrimoniale sulla liquilita' ed e' probabile sugli immobili


Così previde, del resto, anche Antonucci, un anno e mezzo fa (ben prima degli interventi di Capaldo e Amato), in un pezzo scovato dal buon Sylvestro.
E, a costo di sembrare un po' autoreferenziali, aggiungo anche un commento di grella del 2007.
Speriamo bene (siamo tutti nella stessa barca, mi sa). 
FourCorners


Finanza Immobiliare: pronti alla Patrimoniale salva-debito pubblico?
di Nicola Antonucci, 15 marzo 2010.

(sylvestro)
00mercoledì 3 agosto 2011 18:27
[SM=g2326585]
laplace77
00sabato 6 agosto 2011 11:52
anche idealista sulla patrimoniale...

fonte: idealista

patrimoniale in arrivo? una botta secca sulla casa e i conti bancari

Giovedì, 4 agosto, 2011 - 11:58

la manovra economica e i discorsi di berlusconi alle camere non saranno sufficienti a calmare i mercati. il nostro debito pubblico, il secondo in europa dopo la grecia, ci espone a rischi di attacchi speculativi che potrebbero compromettere il futuro dell'italia. non è un mistero che nelle prossime settimane ci saranno altri interventi d'urgenza per correggere i nostri conti e il corriere della sera chiede una "botta secca". tradotto, significa una patrimoniale e ad essere colpiti potrebbero essere seconde case e i depositi bancari superiori a 100mila euro

in un editoriale firmato dal direttore, ferruccio de bortoli, ieri il corriere della sera ha lanciato una allusione chiara all'unica ricetta possibile: "l'adozione di misure eccezionali, anche se dovesse comportare sacrifici per imprese e famiglie, sarebbe accettata a fronte di una ripresa degli investimenti e di prospettive meno incerte sul versante della crescita"

secondo il quotidiano libero ci sarebbe già allo studio un progetto top secret, che riguarderebbe le seconde case e i conti bancari superiori ai 100mila euro, sulla falsariga di quanto avvenne nel 1992 con il governo amato, in un contesto di gravità molto simile a quello attuale

nessuno vuole pronunciare per primo la parola patrimoniale, tranne lo stesso giuliano amato, che da febbraio scorso, sulle colonne de il sole 24 ore, la lanciò come l'unica prospettiva possibile per il nostro paese

gli altri preferiscono parlare di "spirito del 92", "coesione sociale", "sforzo di tutti", "botta secca" o "misura urgente e risolutiva". è assai probabile quindi che bisogna prepararsi ad una patrimoniale con un nome diverso, magari in inglese


tic tac tic tac...

[SM=g9128]
laplace77
00sabato 6 agosto 2011 12:24
riporto dalla discussione principale...

...a scopo di archivio, cmq sarebbe il caso di discuterne qui e non la'...


laplace77, 06/08/2011 12.17:



dubbioso1, 06/08/2011 11.52:




Ragazzi se ne parla tanto ma io ritengo altamente improbabile una 'patrimoniale secca' sulla casa... molto più facile una reintroduzione di ICI o altre tasse varie.
Scusate ma tanta gente che pur avendo casa, ha un mutuo da pagare oppure è rimasto disoccupato o 1000 altre disgrazie cosa deve pagare? Che deve fare se la deve vendere la casa per pagare la patrimoniale?
Ripeto molto più probabile ed intelligente (ma anche contrario all'idea del premier costruttore edile) è la reintroduzione dell'ICI ....




secondo me faranno entrambe, come fu nel 1992 con l'ISI poi diventata ICI...

sun internet si trovano ancora tracce di quel passaggio: ad esempio in un articolo propagandistico anti-ICI

Correva l'anno 1992, alla presidenza del Consiglio era tal Giuliano Amato. Il decreto legge n.333 del 11/07/1992, dal virtuoso titolo Misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica, all'articolo 7 così recitava: «Per l'anno 1992 è istituita una imposta straordinaria immobiliare sul valore dei fabbricati, e delle aree fabbricabili individuate negli strumenti urbanistici vigenti, siti nel territorio dello Stato, a qualsiasi uso destinati, ivi compresi quelli alla cui produzione o scambio è diretta l'attività dell'impresa, posseduti alla data di entrata in vigore del presente decreto». Si trattava dell'«effimera» ISI. che gli italiani dovettero, obtorto collo, trangugiare.

Effimera, l'ISI, lo fu davvero, nel senso che passarono solo 5 mesi che l'ineffabile governo presieduto dall'ineffabile Giuliano sfornò il Decreto Legislativo n.504 del 30/12/1992 che ci regalava, nefando augurio per l'anno nuovo, la stabilità, non di governo (Amato lasciò il posto a Ciampi a fine aprile del '93), bensì di tassa sugli immobili: l'ISI diveniva Ici. Una tassa tassativa, periodica e puntuale più dell'influenza. Era un'imposta patrimoniale e venne subito percepita come un odioso balzello. Essa si aggiungeva alle tasse già esistenti in gran numero.


la propaganda anti-ICI e' una schifezza, in puro stile propaganda:
i beni immobili, in particolare la casa di abitazione, rappresentano «una estensione fisica e un complemento necessario della persona che li possiede e li usa».

quando pero' si tratta di fare politiche dell'abitare, le proposte veramente valide (tipo quella del "democristiano buono" Fiorentino Sullo, certi discorsi propagandistici se li scordano, pensano piuttosto a tutelare gli interessi speculativi e l'illusione (sotto ricatto) della crescita

una imposta sugli immobili e' in teoria piu' che giustificata dai servizi pubblici di cui il proprietario dell'immobile usufruisce, ma se ne scorda:
- vigili del fuoco: in USA erano privati una volta, e se non eri assicurato, la casa te la spegnevi da solo;
- sicurezza: il diritto di proprieta' non e' tutelato dal pezzo di carta, ma dalle forze di pubblica sicurezza, pagate dallo stato;
- infrastrutture: l'immobile non sta sulla luna, nello spazio siderale o in cima a un monte, a casa tua ci arrivano strade, fogne, reti che qualcuno deve pagare per farle e manutenerle.


in sostanza tutta la polemica sulla "ingiusta ICI" e' solo propaganda di gente che pretende un "investimento e una rendita sicura, senza spese ed esentasse" (neanche se compri l'oro in lingotti ce l'hai) e che fa leva su quei 100-200 euro annui che l'italiota medio andrebbe a risparmiare...

...salvo poi dover pagare il conto, in mille altre forme, quando i comuni si ritrovano senza soldi (ma la miopia egoistica dell'italiota sarebbe materia di studio psichiatrico piu' che sociologico)


ora: vedi te se non siamo in un costesto tipo 1992, tra crisi economica e speculazione internazionale, poi considera che nel 2014 arrivera' l'IMU, poi chiediti se non e' plausibile un "anticipo ISU"...

suggerimento:
- ICI : C=comunale
- ISI : S=straordinaria
- IMU : M=municipale
- ISU : S=straordinaria

il valore dell'immobiliare e' molto soggetto a due righe scritte, un timbro e una firma, specie se nel piano regolatore o in gazzetta ufficiale...





sullo stesso tema:


laplace77, 06/08/2011 12.19:



lugg, 06/08/2011 11.56:



Lo hanno gia' detto: l'ICI la chiameranno IMU (nel 2013, mi pare) e alzando le aliquote. Vista la crisi, io credo che la reintrodurranno anche per la prima casa, ho gia' visto alcune uscite al proposito.




i rumors aumentano...

fonte: idealista

ici sulla prima casa sotto esame: torneremo a pagarla?

Martedì, 2 agosto, 2011 - 08:32

l'esenzione ici sulla prima casa, uno dei perni più importanti della politica del governo sulle abitazioni, è sotto esame dei tecnici del ministero delle finanze. la recente manovra economica potrebbe infatti non essere sufficiente e i tecnici del ministero hanno già stilato un documento delle misure tagliabili. un altra tegola sui proprietari di casa?

secondo delle indiscrezioni del quotidiano la repubblica la commissione del ministero avrebbe esaminato varie norme, divindendole in tre gruppi: non tagliabili, sotto esame e tagliabili

tra le non tagliabili ci sarebbero la detrazione per lavoro dipendente e pensione, le detrazioni per familiari a carico, l'esenzione di accisa per i carburanti aerei

sotto esame l'iva al 10%, l'iva al 4%, l'agevolazione acquisto prima casa

tra i tagliabili l'ici prima casa, la detrazione sul risparmio energetico (55%), la detrazione ristrutturazioni edilizie (36%)


[SM=g7574]





aggiungo: pagheranno sempre i soliti, i veri furbi spostano i soldi (e si comprano immobili) nei paradisi fiscali...


[SM=g9128]

fabio_c
00venerdì 19 agosto 2011 21:52
«Magistrale»

Ipotesi "Patrimoniale" per ora tramontata, ma riporto in proposito un commento dal Blog "Icebergfinanza" di Andrea Mazzalai.
Lo metto qui per non dilungarmi nella discussione principale.

---

#23 19 Agosto 2011 - 02:01

«e sempre a proposito di immobiliare (Italiano) ecco il link alla accorata e quantomai preoccupata lettera di Assoedilizia Lombarda ...

Paura di Crack ...

federlombardaedilizia.wordpress.com/...

ho postato questo commento ma non me lo hanno pubblicato... chissà perchè
un saluto ad andrea ed a tutti...

mio commento ad articolo su pericolo crack di Assoedilizia:

Beh alcune considerazioni su questo articolo... da cui si evidenzia una notevole (e ben sensata) paura del crollo immobiliare...

Il mercato Immobiliare è senz'altro in bolla semplicemente per 3 ragioni:
primo per la diminuita capacità di acquisto delle persone in particolare prima casa ( per non parlare dell'immobiliare commerciale...),

Secondo per il dietrofront generalizzato delle banche che non si sognano assolutamente di erogare mutui in particolare a lavoratori con situazioni precarizzate

Terzo perchè la casa è stata finanziarizzata ovvero è diventata un asset finanziario scollandosi dalla sua funzione di luogo-per-viverci-dentro, questo ne ha determinato un aumento di valore che è scollato da un principio economico basato sulla reali possibilità di acquisto.

Asserendo che l'immobiliare è il volano dell'economia si scambiano gli effetti per le cause, in questo momento l'immobiliare (a prezzi ancora altissimi grazie alla disinformazione generalizzata...) non è certo la garanzia di un benessere economico diffuso anzi è l'indicatore di un grosso rischio, in primis per le banche che non rientrano dal credito che hanno concesso proprio a individui che si sono indebitati per prezzi non congrui a un principio di realtà molto semplice... : la possibilità di pagare e mantenere un reddito costante..

L'unica strada per uscire dall'inghippo è quella deflattiva.. (deflattiva a 360 gradi non solo l'immobiliare) si spera non brusca proprio per evitare grossi contraccolpi come negli USA, quindi abbassare i prezzi, abbassare le pretese, e rendere il rapporto domanda - offerta sostenibile con la attuale prospettiva economica. oltre a "definanziarizzare" il prodotto immobile ...

In questo momento l'evoluzione sembra purtroppo piuttosto rapida, Certo non aiuta un governo che non governa, che continua a salvare cartelli e che ha i minuti contati..

Paolo Cogorno»

utente anonimo

---

#24 19 Agosto 2011 - 06:00

«Magistrale Paolo magistrale!»

icebergfinanza

---


Il Dott. Paolo Cogorno è l'autore dell'articolo "Considerazioni sparse su Coscienza Umana e Decennio Perduto 2000-2009" ("PsicologiAnalitica.it", Portale di Psicologia Analitica e Psicoanalisi Dialettica, Febbraio 2010) già citato da Andrea Mazzalai.

Testo un po' "indigesto". [SM=g2564972]

fabio
laplace77
00giovedì 25 agosto 2011 19:10
al lupo al lupo... (parte 1: governo e confindustria)

...che le stanno sparando tutte, le varie cazz... ehm le proposte per la "sistemazione dei conti" (ma non erano "in ordine"?) e "superamento della crisi" (ma non ne eravamo gia' fuori/mai entrati?)


fonte: repubblica

CRISI

Manovra, Lega inventa patrimoniale su evasione
Frondisti Pdl: "Riduzione 25% organici pubblici"


Calderoli annuncia un nuovo intervento contro chi non paga le tasse. Sulle pensioni avverte: "Quelle di chi ha lavorato non si toccano, ma si può vedere su accompagni e reversibilità". E definisce l'abolizione delle province una "castroneria". Crosetto contro la Lega: "Così andiamo a picco". Intanto da Confindustria arrivano critiche al provvedimento: "Da migliorare in fretta", dice il direttore generale Galli. Che aggiunge: "Un rischio lo spread a 290 punti dei titoli italiani".


Manovra, Lega inventa patrimoniale su evasione Frondisti Pdl: "Riduzione 25% organici pubblici" Il direttore generale di Confindustria Giampaolo Galli
ROMA - La manovra bis "va migliorata" per rafforzarne la credibilità internazionale, perché i rischi per l'Italia sui mercati finanziari sono ancora alti. Lo ha affermato durante un'audizione al Senato il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, , secondo cui "lo spread sui titoli italiani rimane ancora elevato, attorno ai 290 punti base. Questo è un segnale che i rischi per il nostro paese rimangono ancora elevati".

...

Negativo il giudizio sulla robin tax sul settore energetico, che "rischia di incrementare ulteriormente i costi dell'energia che già pesano enormemente sulla competitività delle imprese italiane". Per questo "Confindustria ritiene che questa tassa vada eliminata, ed
è anche fermamente contraria all'ipotesi che essa venga estesa ad altri settori economici".

Per Galli l'eliminazione della tassa che definisce "stortura", può essere realizzata attraverso l'aumento dell'Iva di un punto percentuale. Infatti, spiega, "a nostro avviso è necessario anticipare la clausola di salvaguardia, prevedendo un contenuto incremento dell'aliquota Iva ordinaria, dal 20% al 21%". Un simile aumento, precisa Galli, "determinerebbe un gettito aggiuntivo di circa 3,7 miliardi di euro".

Confindustria boccia anche il contributo di solidarietà: "E' profondamente ingiusto perché incide solo su coloro che dichiarano tutti i propri redditi e già contribuiscono sostanzialmente al benessere del paese, e non su chi è davvero più ricco", dice Galli. Meglio allora la patrimoniale: "Riteniamo che al riguardo possa essere meno iniqua un'imposta ordinaria progressiva sui grandi patrimoni immobiliari". Oltrettutto, dice ancora il direttore di Confindustria, "il contributo di solidarietà è un intervento non strutturale".

...

Sul fronte dei tagli agli enti locali, Calderoli ha promesso una riduzione. ...

Il ministro ha annunciato anche una tassa sull'evasione, una sorta di "patrimoniale anti evasori". "Non sono d'accordo sulla patrimoniale perché quelle persone sul patrimonio hanno già pagato le tasse, ma dico sì a una patrimoniale con detrazione per le tasse pagate prima che non colpisca chi ha già pagato le tasse", ha spiegato Calderoli.

A Calderoli risponde con un duro affondo il frondista del Pdl Guido Crosetto. "Dopo aver sentito e letto oggi le dichiarazioni di Calderoli sia sulle proposte del Pdl, sia sulle nuove idee, ritengo opportuno lasciare totalmente il campo libero per consentire di lavorare a 'chi sa' ed ha ben chiaro in testa il percorso con cui il nostro Paese potrà superare la crisi". Poi, ha aggiunto Crosetto, "tra dodici o diciotto mesi, quando con un pil ridotto di tre o cinque punti, vedrò le stesse persone che oggi rifiutano ogni dialogo dire che è necessaria un'altra manovra correttiva da 20, 30 o 40 miliardi, chiederò personalmente conto a lui e Tremonti".




a quanto pare, confindustria (l'elemento in teoria "produttivo", quello che con beni e servizi, almeno quelli diretti all'estero, da' valore agli euro che abbiamo in tasca) ha capito che e' il caso di prendere i soldi dalla rendita improduttiva...

aggiungo che la differenza tra una patrimoniale ordinaria sul mattone e l'ICI (che e' sulla rendita catastale) e' poca roba: sempre una tassa sul patrimonio e', con la differenza che con l'ICI si impone/stabilisce/presume che il patrimonio debba generare una rendita...


vedo poi che sia l'orco cattivo che l'altro genio che lo controbatte, sposano in sostanza, ma senza dirlo apertamente, due posizioni, piu' che ragionevoli dell'opposizione, ossia la ritassazione dello scudo e l'evidenza che si stia approntando una manovra recessiva

a questo proposito, aggiungo pure che sarebbe altrettanto recessiva la proposta di aumentare l'IVA, visto che sarebbe opportuno far ripartire i consumi

come molti/tutti sanno (ma fanno finta di non sapere) sono i consumi delle classi medio-basse che aumentano il pil, quindi sarebbe opportuna una redistribuzione del reddito mediante il fisco (e non tagliare le tasse ai ricchi - come fece reagan/bush e vorrebbe fare berlusca - o mantenerne i tagli - come ha dovuto fare obama sotto ricatto default dei repubblicani), e di nuovo, piu' che sui redditi non dichiarati/evasi/elusi/esportati l'unica e' tassare i patrimoni che non possono essere nascosti/esportati...

[SM=g2564972] [SM=g2564972] [SM=g2564972]
laplace77
00giovedì 25 agosto 2011 19:33
al lupo al lupo... (parte 2: opposizione e parti sociali)

...e pure di qua se ne sentono varie, con contrapposizioni (anche perche' tra le parti sociali c'e' pure confindustria)...

fonte: il fatto quotidiano

Politica & Palazzo | di Redazione Il Fatto Quotidiano - 25 agosto 2011

Dalla patrimoniale all’aumento dell’Iva
Le “contromanovre” di Cgil, Pd, Confindustria


Il sindacato propone di colpire i "tesori" superiori a 800 mila euro e i grandi immobili. Polemica con Cisl e Uil sullo sciopero generale. Bersani insiste con la ritassazione dei capitali scudati. Confindustria chiede un intervento sulle pensioni e l'aumento dell'Iva. I piccoli comuni: "Costiamo meno di tredici deputati". Una sanatoria sugli immigrati porterebbe al fisco tre miliardi all'anno


Un’imposta ordinaria sulle grandi ricchezze, sul modello francese, sulla quota che eccede gli 800 mila euro; un’imposta straordinaria sui grandi immobili, con aliquota fissa dell’1%; ma anche un fondo per la crescita e l’innovazione che punti al sostegno della politica industriale per il Mezzogiorno, all’aumento della spesa in ricerca e sviluppo e a un piano per l’occupazione. Sono i cardini della contromanovra che la Cgil presenterà oggi in un’audizione in commissione Bilancio del Senato. I saldi resterebbero invariati rispetto la decreto approvato dal governo, ma con “maggiore equità” e anticipando al 2013 il pareggio del bilancio. E la proposta del sindacato maggiore arriva poche ore dopo la ricetta in dieci punti presentata dal Pd, che rilancia la ritassazione dei capitali scudati, mentre Confindustria si schiera contro la supertassa ai ricchi e la Robin tax, puntando sulla revisione del sistema pensionistico e sull’aumento dell’Iva.


CGIL: "TASSARE CHI EVADE E NIENTE VENDETTE CONTRO IL LAVORO" – ”Paghiamo tutti un contributo di solidarietà, ma che sia in ragione della capacità contributiva, in proporzione a redditi e patrimoni”, ha chiarito Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, intervenuta ieri a un presidio organizzato dal sindacato in piazza Navona, a pochi passo dal Senato, dove le commissioni competenti hanno cominciato a esaminare la manovra. Il contributo deve essere sborsato anche dagli evasori, sostiene Camusso, che propone “un’imposizione aggiuntiva del 15% sui capitali già sanati con lo scudo fiscale”. Quanto ai beni ecclesiastici, ecco la linea della Cgil: “Paghino anche quelli per uso commerciale del Vaticano, perché va difeso e rispettato il culto di tutte le religioni e non solo di alcune”.

...

(e poi varie ed eventuali tra cui confindustria, PD, comuni, addirittura gli extracomunitari - che propongono un condono per gli irregolari)





per completezza, tra le 10 proposte del PD (fonte il fatto quotidiano) spiccavano le seguenti:

2. Dismissioni immobili e frequenze. Un piano quinquennale di dismissione e valorizzazione di immobili demaniali in partenariato con gli enti locali per almeno 25 miliardi di euro e l’introduzione di un’asta competitiva per le frequenze televisive.

...

6. L’imposta ordinaria sui grandi valori immobiliari. L’introduzione di una imposta erariale ordinaria sui grandi valori immobiliari, basata su criteri fortemente progressivi.



sulla prima c'e' un po' da ridere:
- per come e' messo il mercato, e per come sono andati gli "SCIPpi", non vedo grossi incassi per lo stato, al max un po' di caos in piu';
- idem sulle frequenze, visto che... ma questo e' OT.

che in sostanza e' il ripristino dell'ICI "riformata da Prodi" (con larghe esenzioni/detrazioni per la classe medio-bassa) - ricordo che una patrimoniale sugli immobili non differisce molto da una tassa su una rendita "presunta" attribuita agli immobili stessi (e' solo piu' digeribile per l'italiota babbeo ed affetto da "effetto ricchezza mattonara")

[SM=g2564972] [SM=g2564972] [SM=g2564972]
laplace77
00giovedì 25 agosto 2011 19:38
...il lupo arriva... (aka: "do you remember greece?")

fate due conti...

in grecia il governo di centro-destra tarocco' i conti (per poter dire che "erano in ordine"), prese soldi a prestito di nascosto (dalle finanziarie, qui invece li hanno presi dal fondo TFR, non reintegrato) e tiro' a campare...

...per poi finire che alle successive elezioni vinse il centro-sinistra, che si pensava potesse "far digerire meglio" le varie pilloline in arrivo...

...come dice mazzalai: "la storia non si ripete ma ama fare rima"

[SM=g1747522] [SM=g1747522] [SM=g1747522]


laplace77
00venerdì 26 agosto 2011 18:58
la letterina a babbo natale...

...scritta e firmata da "settantacinque manager, industriali e professionisti":

Lettera aperta a Governo e Parlamento sulla manovra

24 agosto 2011 - 17:30

La manovra in discussione in questi giorni è un provvedimento segnato da un forte carattere di iniquità e da un potenziale recessivo, e appare del tutto insufficiente ad avviare a soluzione i problemi strutturali del Paese. In Italia si tassa troppo il lavoro e poco la rendita, in tutte le sue forme. Per tornare a crescere bisogna invertire completamente questa tendenza che è illiberale e va contro chi produce ricchezza.

Molte proposte sarebbero da fare, specie sull’abbassamento dei costi dello Stato e sulla necessità di accelerare la realizzazione delle infrastrutture che possano favorire lo sviluppo economico del Paese (pensiamo solo, come esempio, al tema della banda larga e del wi-fi), ma riteniamo che in questo momento poche modifiche chiare si impongano da subito e senza indugi a questa manovra sul lato delle entrate fiscali.

La manovra presenta senz’altro alcuni spunti positivi, a partire dalla tassazione al 20% delle rendite e dai provvedimenti per una maggiore flessibilità del lavoro che possono rivelarsi utili alla crescita e a una maggiore equità, purché accompagnati da adeguate rimodulazioni del welfare che supportino in particolare le generazioni più giovani.
Riteniamo, invece, sbagliato e ingiusto il «contributo di solidarietà» (leggasi un aumento della tassazione) che deve essere tolto dalla manovra senza indugi, perché grava su una fascia di persone che già pagano molto, non solo nel confronto con altri Paesi industrializzati, ma anche rispetto alla qualità dei servizi, delle prestazioni e agli investimenti effettuati dallo Stato.

Qualora le forze più responsabili non riescano in Parlamento a modificare questo ulteriore innalzamento della tassazione sul lavoro, invitiamo deputati e senatori a prendere quantomeno in esame l’esperienza inglese, inserendo per i redditi alti (per esempio, in Italia, con imponibile oltre i 300.000 euro annui) la possibilità di annullare gli aggravi di imposta previsti dalla manovra a fronte di investimenti nella creazione di nuove società o in fondi che investono nella creazione di nuove società (il cosiddetto venture capital). Bisogna tornare a mettere al centro dell’azione l’impresa e la crescita delle imprese e non la rendita.

Riteniamo, inoltre, che si debbano prendere in considerazione i seguenti punti per offrire davvero un segnale significativo di serietà fiscale, tanto ai cittadini quanto ai mercati:

1. Intensificazione della lotta all’evasione fiscale “micro”, che in termini aggregati rappresenta un fenomeno particolarmente esteso, attraverso il ripristino delle misure sulla tracciabilità degli assegni, un’ulteriore riduzione a mille euro delle transazioni in contante
(per gli affitti in nero i metodi sono altri)e l’introduzione dell’obbligo della moneta elettronica per le transazioni superiori a 300 euro, utilizzando eventualmente Poste Italiane e/o Banco Posta per dotare gratuitamente le persone più anziane e/o deboli di carte elettroniche di pagamento.
2. Innalzamento dell’età pensionabile a 65 anni per tutti, uomini e donne, essendo questo uno dei pochi provvedimenti di risanamento strutturale della finanza pubblica.
3. Reintroduzione dell’Ici, con una forte deduzione sulle prime case non di pregio. L’Ici rappresenta, infatti, una tassa necessaria ai Comuni per svolgere servizi fondamentali ai Cittadini, pienamente coerente con l’indirizzo “federalista” e particolarmente efficace nella riscossione poiché legata alle “cose”. Perché abolirla?
4. Innalzamento dell’Iva di un punto percentuale, vincolando il gettito aggiuntivo all’abbattimento del debito pubblico. In Germania questa misura è già stata adottata senza alcuna conseguenza sull’inflazione né sui consumi.

Se siete d’accordo con questa lettera lasciate la Vostra firma per adesione e la Vostra mail nei commenti (Sarete ricontattati via mail prima dell’approvazione del commento).
Distinti saluti.

I firmatari Carlo Accornero, Giorgio Ambrogioni, Livia Amidani Aliberti, Anna Maria Artoni, Luciano Balbo, Alessandro Balp, Sylvia Bartyan, Orlando Barucci, Riccardo Battaglia, Piero Bendoni, Paolo Bertolino, Cosimo Bisiach, Fausto Boni, Giovanni Bovio, Salvatore Bragantini, Cesare Buzzi-Ferraris, Pia Maria Calabresi, Davide Canavesio, Amedeo Carassai, Cosimo Cardone, Valentina Carella, Gabrio Casati (nome collettivo degli autori del libro Luigini contro Contadini – il lato oscuro della Questione Settentrionale), Mario D’Urso, Rodolfo De Benedetti, Marco Farina, Pietro Fioruzzi, Fulvio Fornaro, Alessandro Fracassi, Andrea Francesconi, Marcello Giustiniani, Alessia Glaviano, Roberta Guaineri, Andrea Guerra, Federico Lalatta Costerbosa, Stefano Landi, Maurizio Lauri, Giovanni Lombardi, Maura Magioncalda, Massimo Malvestio, Francesco Manna, Riccardo Martinelli, Lorenzo Mauri, Maurizio Mauri, Vincenzo Melluso, Oronzo Gaetano Milone, Luca Moroni, Pietro Musolesi, Alberto Musy, Alberto Nanni, Gabriella Pagliani, Auro Palomba, Alessandro Pasquarelli, Chiara Passalenti, Francesco Perilli, Marco Pescarmona, Bruno Prevedello, Ugo Runci, Marco Samaja, Ottaviano Sanseverino, Giuseppe Scassellati, Corrado Sciolla, Alfredo Scotti, Massimiliano Sforzini, Jacopo Silva, Daniele Sottile, Maria Cristina Storchi, Filippo Szego, Andrea Tavecchio, Chicco Testa, Alberto Toffoletto, Pier Giuseppe Torrani, Stefano Venier, Guido Roberto Vitale, Nicola Vitale, Cristiana Vanda Zavoianu
laplace77
00sabato 27 agosto 2011 22:42
Re: al lupo al lupo... (parte 1: governo e confindustria)
laplace77, 25/08/2011 19.10:


...

come molti/tutti sanno (ma fanno finta di non sapere) sono i consumi delle classi medio-basse che aumentano il pil, quindi sarebbe opportuna una redistribuzione del reddito mediante il fisco (e non tagliare le tasse ai ricchi - come fece reagan/bush e vorrebbe fare berlusca - o mantenerne i tagli - come ha dovuto fare obama sotto ricatto default dei repubblicani), e di nuovo, piu' che sui redditi non dichiarati/evasi/elusi/esportati l'unica e' tassare i patrimoni che non possono essere nascosti/esportati...

[SM=g2564972] [SM=g2564972] [SM=g2564972]




a sostegno di quanto sopra, nel caso di scettici, riporto un breve passaggio dell'interessante documento (allegato sotto) in cui mi sono imbattuto dibattendo sul signoraggio: visto che domani niente partite, spendete quelle due orette in modo proficuo...


Ore lavorative e reddito

C’è, tuttavia, un altro lato del quadro che richiede la nostra considerazione. La produzione industriale delle merci e dei servizi è un processo fisico ed anche il consumo è un processo fisico. Contrariamente a tutti i manuali di economia, che dichiarano l'essere umano insaziabile, il fatto è che gli esseri umani, senza riguardo a reddito, possono consumare soltanto una quantità limitata di alimenti al giorno, possono portare soltanto un vestito alla volta e così via con tutte le altre forme di consumo.
Il risultato è che quando il reddito dell'individuo o della famiglia raggiunge una determinata quantità, si produce questa saturazione ed il nuovo reddito entra nelle spese non di consumo, oppure, in risparmio. I redditi più piccoli di questo importo critico sono quasi tutti spesi per il consumo ed il risparmio è trascurabile. Sopra questo a questo punto critico aumenta velocemente la frazione del reddito risparmiato.
Il punto di transizione fra i piccoli redditi e quelli grandi, fra quelli con trascurabile e quelli con grande risparmio è, naturalmente, graduale, ma può essere preso arbitrariamente a circa $5.000 per famiglia. Usando questa cifra come un punto arbitrario di divisione fra i grandi e piccoli redditi, troviamo,
secondo lo studio del Brookings Institute, La capacità dell'America di consumare, che nel 1929, su un totale di 27 milioni di famiglie negli Stati Uniti, 25 milioni, il 91%, ha avuto redditi inferiori a $5.000, mentre 2 milioni, il 9%, ha avuto redditi più grandi di questo importo. Tuttavia su di un risparmio totale di 15.1 miliardi dei dollari, 12.5 miliardi sono stati fatti dal 9 % delle famiglie i cui redditi sono più grandi di $5.000.
Soltanto perché costituiscono una stragrande maggioranza, è la gente con i piccoli redditi che compie la maggior parte del consumo di prodotti industriali, e poiché questa gente spende essenzialmente i
proprii interi redditi per il consumo, possiamo dire che l'industria funziona o meno sulla base del totale dei piccoli redditi. Se questi stanno aumentando, aumenta il consumo ed aumenta la produzione industriale; se questi sono in diminuzione, il consumo diminuisce e l'industria comincia a declinare.
...


[SM=g1750163]
laplace77
00venerdì 21 ottobre 2011 09:18
perche' si dovrebbe pagare l'ICI sulla prima casa?

ad esempio perche' cosi' il comune fa la manutenzione delle fogne e la casa non ti si allaga...



[SM=g9128]


perche' negli stati virtuosi, le tasse servono a pagare i servizi...

negli stati corrotti invece, servono a pagare gli appalti (a volte inutili, ma sempre gonfiati) agli amici...

e negli stati indebitati servono a pagare gli interessi sul debito pubblico (che si cibano volentieri anche di "tagli")...

[SM=g9128]

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