DRAGHI E BANCHE
Friday 20 July 2007
Con le banche Bersani ha fatto finta di liberalizzare
Nel suo intervento all’Assemblea annuale dell’ABI il Governatore Mario Draghi non è stato tenero con le banche, ma non ha risparmiato anche un sottile rimprovero all’interventismo del Governo, che ha voluto disciplinare d’imperio il rapporto tra banca e cliente. Molti ricorderanno che nell’ambito di iniziative di così detta liberalizzazione, il Governo, per il tramite del Ministro Bersani, ha disposto l’abolizione dei costi connessi con la chiusura dei conti correnti, il divieto di applicare la commissione di massimo scoperto, la facoltà del cliente di estinguere un mutuo senza penalità.
Con il linguaggio felpato che si addice a un rappresentante delle istituzioni, Draghi non ha mancato di osservare che tali interventi – seppure condivisibili nella finalità - hanno sollevato dubbi da parte della Banca d’Italia su alcuni aspetti tecnici e ha raccomandato che in tali settori si lasci spazio alla regolamentazione secondaria e alla autoregolamentazione. Ha auspicato che si pervenga invece ad assicurare la completa portabilità dei conti correnti.
Draghi, di fatto, ha ribadito quanto già evidenziato a suo tempo da numerosi osservatori e analisti rispettosi del mercato. Gli interventi in questione non “liberalizzano”, ma si limitano a curare i sintomi della scarsa concorrenza che pervade l’intero sistema bancario. Inoltre, intervenendo inopportunamente nei meccanismi di determinazione dei prezzi dei servizi offerti, il legislatore distorce il funzionamento del mercato e diminuisce la trasparenza, finendo per danneggiare gli stessi consumatori.
Esemplare al riguardo è il provvedimento che vieta le penali per l’estinzione anticipata dei mutui a tasso fisso. Sottolinea infatti il Governatore Draghi che “il divieto di penali può comportare un innalzamento del tasso richiesto dalle banche: l’estinzione anticipata rappresenta infatti un’opzione implicita a favore del debitore e perciò a un costo finanziario”. In altre parole l’intervento di imperio del Governo ripartisce il costo dell’operazione di estinzione del mutuo sulla intera collettività dei titolari di mutui invece che sul singolo soggetto che ne dovesse richiedere l’estinzione anticipata, e che quindi sarà meglio in grado di valutare se l’estinzione con il costo della penale è per lui conveniente o meno; si obbligano di fatto tutti i beneficiari di un mutuo a tasso fisso a comprare una polizza assicurativa il cui costo sarà incorporato in un maggiore tasso di interesse sul mutuo in questione. Con il ben servito della tutela del consumatore e della trasparenza.
.....In altre parole l’intervento di imperio del Governo ripartisce il costo dell’operazione di estinzione del mutuo sulla intera collettività dei titolari di mutui invece che sul singolo soggetto che ne dovesse richiedere l’estinzione anticipata, e che quindi sarà meglio in grado di valutare se l’estinzione con il costo della penale è per lui conveniente o meno; si obbligano di fatto tutti i beneficiari di un mutuo a tasso fisso a comprare una polizza assicurativa il cui costo sarà incorporato in un maggiore tasso di interesse sul mutuo in questione. Con il ben servito della tutela del consumatore e della trasparenza.
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