Da: la tribuna di Treviso - Fabio Poloni - 12 settembre 2006
Alloggi, i prezzi precipitano: 8% in meno (Link non più valido, l'articolo originale è stato rimosso dal sito)
Il report semestrale di Tecnocasa sull'andamento del mercato immobiliare conferma la crisi del mattone nel capoluogo e nei grandi centri
Alloggi, i prezzi precipitano: 8% in meno
(Fabio Poloni)
Cara periferia: Montebelluna e Oderzo diventano appetibili e i costi salgono
TREVISO. A Treviso la bolla del mattone è scoppiata. I prezzi delle case sono calati in media dell'8,4% nel primo semestre 2006: dopo circa sette anni di crescita continua e un periodo di rallentamento a fine 2005, ora il mercato immobiliare inverte la rotta. Treviso è la provincia che guida la contro-classifica dei prezzi in discesa: il ribasso nel periodo gennaio-giugno è superiore a quello di Venezia (-5%), mentre le altre province continuano a registrare aumenti. In calo soprattutto case e appartamenti usati in centro: un "medio usato" a Treviso è sceso da 3.000 a 2.500 euro al metro. I dati arrivano da Tecnocasa.
Ma la tendenza fotografata dalla principale agenzia immobiliare italiana non sembra uniforme: in alcune zone della provincia i prezzi continuano a salire. In generale, però, dopo una "bulimia" che ha portato a costruire ben oltre i reali fabbisogni abitativi, ora i prezzi sembrano riallinearsi alle reale domanda.
Il capoluogo. I prezzi si sgonfiano in quasi tutte le tipologie di abitazioni. La tendenza si è fatta più decisa negli ultimi tre mesi, vediamo un confronto tra i prezzi a marzo di quest'anno e quelli di giugno. In centro storico, un "signorile usato" costava 3.500 euro al metro quadrato, oggi è sceso a 3.200. Calo sensibile anche per il "medio usato", che si deprezza di ben il 16,6%: a marzo servivano 3.000 euro al metro quadro, a giugno 2.500. Scende anche l'"economico usato": da 2.000 a 1.800 euro/metro. Il "medio nuovo" rimane stabile (3.500), mentre un altro calo si registra per l'"economico nuovo" (da 2.800 euro a 2.600) e per il signorile nuovo (da 5.000 a 4.800). Non variano sensibilmente, invece, i prezzi a Porta Manzoni: il medio usato rimane attorno ai 1.600 euro al metro quadro, il medio nuovo a 1.800.
Nonostante il calo delle valutazioni, il mattone di lusso continua a restare nei programmi dei costruttori: è partito infatti il piano di recupero di 10 grandi immobili dismessi della città: in centro storico a Treviso al posto di contenitori come gli ex cinema Edison, Astra ed Hesperia, l'ex Simonetti ma anche l'ex Telecom, sorgeranno appartamenti di lusso.
Castelfranco. Castelfranco va in controtendenza: aumentano i prezzi in centro, rimangono invariati in periferia. Nel comune castellano l'inversione di tendenza ancora non si è registrata: se a marzo servivano 2.000 euro al metro quadro per un signorile usato, a giugno sono lievitati a 2.300. Idem per il medio usato (da 1.800 a 2.000) e per l'economico usato (da 1.500 a 1.800), mentre una leggera flessione si nota per l'economico nuovo (da 2.200 a 2.000). Al di fuori del dato medio che fotografa un calo dell'8,4% nella Marca, insomma, quella dei prezzi resta una giungla che tiene conto di mille variabili a seconda delle zone e delle tipologie.
Montebelluna. Il comune montelliano fa registrare variazioni al ribasso sia in centro che in periferia, seppur non così marcate. A marzo, in centro a Montebelluna, un signorile usato costava 1.600 euro al metro, oggi è sceso a 1.450. Così come il medio usato, calato da 1.500 a 1.350, e l'economico usato, sceso da 1.350 a 1.200 euro. Anche case e appartamenti nuovi vedono flettere il loro valore di mercato: il signorile scende da 2.000 a 1.850 euro/metro, il medio da 1.750 a 1.650. Anche le zone periferiche di montebelluna registrano prezzi in calo, in media di 50 euro al metro per quasi tutte le tipologie. Solo l'economico nuovo rimane invariato a quota 1.200 euro.
Oderzo. Stabile l'usato, in aumento il nuovo: questa la tendenza nel capoluogo opitergino. Il "medio nuovo" in centro è salito da 1.700 a 1.800 euro, l'economico nuovo da 1.400 a 1.600. Anche in periferia, Oderzo va in controtendenza rispetto al calo medio provinciale: i prezzi salgono, lievitando per esempio da 1.500 a 1.700 euro per il signorile nuovo, da 1.200 a 1.400 per l'economico nuovo e addirittura da 1.300 a 1.550 per il medio nuovo.
L'Italia. Un mercato immobiliare a due velocità: frena il centro-nord e tiene il sud. Questa la sintesi di Tecnocasa sul mercato nazionale del mattone. Dal punto di vista geografico sono cresciuti maggiormente i valori immobiliari nei capoluoghi del sud (+3.43%), rispetto al nord (+1.97%) e al centro (+1.33%).
Sulle dinamiche pesano anche le variazioni del prezzo del denaro che si traducono in rate più pesanti per i mutui: «L'aumento atteso dei tassi nell'autunno, dopo quelli che ci sono già stati - dice Guido Lodigiani, dell'ufficio studi Tecnocasa - potrebbe essere assorbito con maggiore difficoltà dal mercato immobiliare. Le trattative sul prezzo saranno più serrate e gli sconti più consistenti. Il segno prevalente nei prossimi mesi sarà di stabilità, qualche incremento delle quotazioni ancora al sud, dove ci sono spazi di rivalutazione. Leggere flessioni dei valori più probabili al nord, nei centri storici, per i grandi tagli. Dovrebbe continuare il trend di mercato che favorisce i comuni delle cinture periferiche, per la migliore qualità della vita che offrono e per il livello di pricing più contenuto rispetto alle metropoli». Fenomeno che, nel suo piccolo, anche la Marca registra.
(12 settembre 2006)
Vedi anche:
Veneto - situazione del mercato immobiliare