Treviso - situazione del mercato immobiliare

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marco---
00giovedì 12 aprile 2007 09:02
Da: la tribuna di Treviso - Fabio Poloni - 12 settembre 2006

Alloggi, i prezzi precipitano: 8% in meno (Link non più valido, l'articolo originale è stato rimosso dal sito)

Il report semestrale di Tecnocasa sull'andamento del mercato immobiliare conferma la crisi del mattone nel capoluogo e nei grandi centri
Alloggi, i prezzi precipitano: 8% in meno
(Fabio Poloni)

Cara periferia: Montebelluna e Oderzo diventano appetibili e i costi salgono

TREVISO. A Treviso la bolla del mattone è scoppiata. I prezzi delle case sono calati in media dell'8,4% nel primo semestre 2006: dopo circa sette anni di crescita continua e un periodo di rallentamento a fine 2005, ora il mercato immobiliare inverte la rotta. Treviso è la provincia che guida la contro-classifica dei prezzi in discesa: il ribasso nel periodo gennaio-giugno è superiore a quello di Venezia (-5%), mentre le altre province continuano a registrare aumenti. In calo soprattutto case e appartamenti usati in centro: un "medio usato" a Treviso è sceso da 3.000 a 2.500 euro al metro. I dati arrivano da Tecnocasa.
Ma la tendenza fotografata dalla principale agenzia immobiliare italiana non sembra uniforme: in alcune zone della provincia i prezzi continuano a salire. In generale, però, dopo una "bulimia" che ha portato a costruire ben oltre i reali fabbisogni abitativi, ora i prezzi sembrano riallinearsi alle reale domanda.

Il capoluogo. I prezzi si sgonfiano in quasi tutte le tipologie di abitazioni. La tendenza si è fatta più decisa negli ultimi tre mesi, vediamo un confronto tra i prezzi a marzo di quest'anno e quelli di giugno. In centro storico, un "signorile usato" costava 3.500 euro al metro quadrato, oggi è sceso a 3.200. Calo sensibile anche per il "medio usato", che si deprezza di ben il 16,6%: a marzo servivano 3.000 euro al metro quadro, a giugno 2.500. Scende anche l'"economico usato": da 2.000 a 1.800 euro/metro. Il "medio nuovo" rimane stabile (3.500), mentre un altro calo si registra per l'"economico nuovo" (da 2.800 euro a 2.600) e per il signorile nuovo (da 5.000 a 4.800). Non variano sensibilmente, invece, i prezzi a Porta Manzoni: il medio usato rimane attorno ai 1.600 euro al metro quadro, il medio nuovo a 1.800.
Nonostante il calo delle valutazioni, il mattone di lusso continua a restare nei programmi dei costruttori: è partito infatti il piano di recupero di 10 grandi immobili dismessi della città: in centro storico a Treviso al posto di contenitori come gli ex cinema Edison, Astra ed Hesperia, l'ex Simonetti ma anche l'ex Telecom, sorgeranno appartamenti di lusso.

Castelfranco. Castelfranco va in controtendenza: aumentano i prezzi in centro, rimangono invariati in periferia. Nel comune castellano l'inversione di tendenza ancora non si è registrata: se a marzo servivano 2.000 euro al metro quadro per un signorile usato, a giugno sono lievitati a 2.300. Idem per il medio usato (da 1.800 a 2.000) e per l'economico usato (da 1.500 a 1.800), mentre una leggera flessione si nota per l'economico nuovo (da 2.200 a 2.000). Al di fuori del dato medio che fotografa un calo dell'8,4% nella Marca, insomma, quella dei prezzi resta una giungla che tiene conto di mille variabili a seconda delle zone e delle tipologie.

Montebelluna. Il comune montelliano fa registrare variazioni al ribasso sia in centro che in periferia, seppur non così marcate. A marzo, in centro a Montebelluna, un signorile usato costava 1.600 euro al metro, oggi è sceso a 1.450. Così come il medio usato, calato da 1.500 a 1.350, e l'economico usato, sceso da 1.350 a 1.200 euro. Anche case e appartamenti nuovi vedono flettere il loro valore di mercato: il signorile scende da 2.000 a 1.850 euro/metro, il medio da 1.750 a 1.650. Anche le zone periferiche di montebelluna registrano prezzi in calo, in media di 50 euro al metro per quasi tutte le tipologie. Solo l'economico nuovo rimane invariato a quota 1.200 euro.

Oderzo. Stabile l'usato, in aumento il nuovo: questa la tendenza nel capoluogo opitergino. Il "medio nuovo" in centro è salito da 1.700 a 1.800 euro, l'economico nuovo da 1.400 a 1.600. Anche in periferia, Oderzo va in controtendenza rispetto al calo medio provinciale: i prezzi salgono, lievitando per esempio da 1.500 a 1.700 euro per il signorile nuovo, da 1.200 a 1.400 per l'economico nuovo e addirittura da 1.300 a 1.550 per il medio nuovo.

L'Italia. Un mercato immobiliare a due velocità: frena il centro-nord e tiene il sud. Questa la sintesi di Tecnocasa sul mercato nazionale del mattone. Dal punto di vista geografico sono cresciuti maggiormente i valori immobiliari nei capoluoghi del sud (+3.43%), rispetto al nord (+1.97%) e al centro (+1.33%).
Sulle dinamiche pesano anche le variazioni del prezzo del denaro che si traducono in rate più pesanti per i mutui: «L'aumento atteso dei tassi nell'autunno, dopo quelli che ci sono già stati - dice Guido Lodigiani, dell'ufficio studi Tecnocasa - potrebbe essere assorbito con maggiore difficoltà dal mercato immobiliare. Le trattative sul prezzo saranno più serrate e gli sconti più consistenti. Il segno prevalente nei prossimi mesi sarà di stabilità, qualche incremento delle quotazioni ancora al sud, dove ci sono spazi di rivalutazione. Leggere flessioni dei valori più probabili al nord, nei centri storici, per i grandi tagli. Dovrebbe continuare il trend di mercato che favorisce i comuni delle cinture periferiche, per la migliore qualità della vita che offrono e per il livello di pricing più contenuto rispetto alle metropoli». Fenomeno che, nel suo piccolo, anche la Marca registra.

(12 settembre 2006)
Vedi anche: Veneto - situazione del mercato immobiliare
|Macchese|
00giovedì 12 aprile 2007 09:43
Bene.

Vediamo cosa succede nelle altre zone d'italia.

Macs
marco---
00lunedì 22 giugno 2009 09:21
I cali dei prezzi, iniziati nel lontano 2006 in città proseguono.

Case, prezzi in aumento fuori città (Fonte: Tribuna Treviso - di Enrico Tidona - 21/06/2009)

...Prezzi. A Treviso e provincia le quotazioni delle case sono in altalena. Per accaparrarsi un alloggio in città l'anno scorso servivano 138 mila euro, ben 28 mila in meno rispetto al 2007, mentre a parità di metratura nei restanti 94 comuni della Marca ne bastavano 122 mila, 3500 in più rispetto all'anno prima...

Da notare che un calo a 138 mila euro da 166 mila è di quasi il 17%, che si somma ai precedenti cali.
Leggeri aumenti in provincia, perfettamente logici e giustificati dalla "migrazione" dei compratori dalla città alla meno cara provincia.

Marco
marco---
00sabato 20 febbraio 2010 10:48
Vendo casa e aspetto: il mercato annaspa (Fonte: Il Gazzettino di Treviso - di Paolo Calla - 20/02/2010)
Ringraziando sylvestro per la segnalazione di questo articolo.

La situazione a Treviso sembra stia precipitando dall'ormai lontano 2006.

stelafe
00martedì 23 febbraio 2010 15:51

Edilizia, vendite a picco: -18,1%
la tribuna di Treviso — 22 febbraio 2010- Fabio Poloni

Investimenti giù del 18% in tre anni. Compravendite immobiliari a picco del 30% tra 2006 e 2009, con un -18,1% nella Marca nei primi tre trimestri 2009. Negli stessi nove mesi, bruciati 49.100 posti di lavoro in Veneto. Da qualsiasi parte la si guardi, la crisi del settore dell’edilizia è spaventosa. I numeri sono contenuti nell’ultimo rapporto regionale dell’Ance, l’associazione dei costruttori edili. Investimenti a picco. In tre anni, dal 2008 al 2010, il settore delle costruzioni avrà perso il 18% in termini di investimenti. Dopo nove anni di crescita, i volumi di produzione sono tornati ai livelli osservati alla fine degli anni ’90. Un risultato particolarmente negativo segnerà il comparto della produzione di nuove abitazioni che, vedrà ridotto di circa il 37% il volume di investimenti. Dall’indagine condotta presso le imprese associate nel mese di settembre 2009, emergono previsioni, per il 2010, di un proseguimento della crisi che continuerà a manifestarsi con intensità più forte rispetto alla media delle altre regioni. Il calo produttivo stimato per il 2010 si colloca fra il -9% e il -8,2%. Nel Veneto nel 2009 gli investimenti nell’edilizia abitativa sono ammontati a 8.371 milioni di euro (10,7% del totale nazionale), registrando flessioni del 9,1% in valore e dell’11,6% in quantità (-1,9% nel 2008). Il ridimensionamento degli investimenti in abitazioni sintetizza le forti perdite produttive (-20%) del comparto delle nuove costruzioni con il più moderato ridimensionamento dei livelli di attività del recupero abitativo (-2,5%). Mercato fermo. Anche il mercato immobiliare è in forte contrazione. Le compravendite di abitazioni hanno subito una riduzione del 30% tra il 2006 e il 2009, in presenza di una sostanziale tenuta dei prezzi di vendita. La contrazione del mercato sta riportando i livelli di abitazioni compravendute a quelli osservati a fine anni ‘90. Nei primi nove mesi del 2009 il numero di compravendite risulta diminuito del 15,6% nel confronto con lo stesso periodo del 2008. Una stima Ance sui dati dell’Agenzia del territorio per il 2009 evidenzia che il livello di compravendite Veneto si attesterà intorno alle 50 mila transazioni, facendo registrare una flessione del mercato del 35,1% rispetto al punto massimo del 2006. n questo contesto di calo di compravendite, i prezzi delle abitazioni sono caratterizzati da una sostanziale tenuta. I prezzi medi delle abitazioni nelle 13 aree urbane mostrano una diminuzione del 4,1% in termini nominali nel confronto con il secondo semestre 2008 (+2,8% nel 2008 rispetto al 2007). Crollo occupazionale. Nei primi nove mesi del 2009 il numero di occupati nelle costruzioni in Veneto subisce un calo del 3,5% rispetto al’anno precedente (-1,5% a livello nazionale). Nella regione, tra il quarto trimestre 2008 e il terzo trimestre 2009 sono usciti dal settore circa 49.100 occupati. Nel quadriennio 2007-2010 il settore delle costruzioni in Veneto avrà perso il 23,3% (-18% il dato medio nazionale).


ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/tribunatreviso/2010/02/22/TC3PO_TC...
(sylvestro)
00domenica 20 giugno 2010 10:40
Crollano le vendite di case: -15%

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(sylvestro)
00domenica 20 giugno 2010 11:26
Crolla le vendite di case: -15%

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marco---
00martedì 23 novembre 2010 14:53
Le case non si vendono: crollano i mutui (Fonte: Corriere del Veneto ed. Treviso Belluno - di Madiotto Silvia - 23/11/2010)

marco---
00lunedì 18 aprile 2011 14:55
Crolla il valore del mattone in città - Colpa di Sant'Artemio e Appiani (Fonte: Corriere del Veneto - di Gianni Favero - 16/04/2011)

dgambera
00lunedì 18 aprile 2011 15:48
marco---
00venerdì 3 febbraio 2012 21:12
Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

Ance: nella Marca 700 mila fabbricati rimasti invenduti (Fonte: tribunatreviso.gelocal.it - di Enrico Lorenzo Tidona - 02/02/2012)

Con 700 mila immobili invenduti la Provincia di Treviso rischia di trasformarsi in un cimitero di calcestruzzo. Il boom del mattone, scoppiato con la fine del 2008, ha lasciato sul campo migliaia di appartamenti, fabbriche, uffici, negozi e capannoni, diventati ora scheletri vuoti in cerca di un nuovo utilizzo. «Buona parte di questo invenduto è frutto della speculazione proliferata negli anni passati – è il giudizio del presidente dell'associazione dei costruttori trevigiani Claudio Cunial, che ieri ha snocciolato cifre da capogiro – Troppa gente si era messa a costruire senza sapere bene come farlo e a chi vendere. Pura euforia che ha visto imprenditori e commercianti di altri settori riciclarsi come costruttori inquinando un mercato ora altamente depresso». Secondo gli imprenditori edili, però, proprio l'invenduto potrebbe essere la leva attraverso la quale risollevare gli acquisti in campo immobiliare. «Ormai non ci sono più appalti pubblici sufficienti né nuove commesse per tutti – spiega Cunial – mentre abbiamo case e strutture costruite negli ultimi anni che sono già obsolete. Con qualche accorgimento e una giusta riqualificazione queste potrebbero tornare ad essere appetibili, senza per questo mangiare altro terreno. Il mercato delle costruzioni è infatti in forte recessione, gli indici sono tutti negativi. Il governo Monti ci ha imposto tasse per tirarci fuori da una situazione già compromessa, senza offrire un rilancio al nostro settore che è trainante per l'economia. Se non cambierà qualcosa il 2012 e il 2013 saranno anni catastrofici». Dal 2008 a oggi, l'Ance ha contato una perdita occupazionale di 1.700 unità in provincia di Treviso (-20%), senza dimenticare gli effetti sull'indotto. Secondo i calcoli dell'associazione la perdita di un posto di lavoro in una ditta di costruzioni comporta la perdita di altri 6 posti all'interno della filiera. «Per far capire come può funzionare ed essere efficace la riqualificazione, proporremo ai nostri associati di recuperare un edificio invenduto ancora da individuare in provincia, che verrà portato a nuova vita e poi destinato ad attività probabilmente culturali – continua Cunial, pronto inoltre a indire una guerra contro la proliferazione delle partite Iva – Non c'è più controllo ormai. Insieme alle associazioni artigiane rappresentiamo 3.500 aziende contro 15 mila partite Iva costituite da lavoratori e manovali che non hanno nessun controllo. Chiederemo perciò di regolamentare il nostro settore facendo passare al vaglio di una commissione quanti intendono svolgere attività edile».
dgambera
00giovedì 23 febbraio 2012 12:26
(sylvestro)
00sabato 31 marzo 2012 11:46
(sylvestro)
00martedì 31 luglio 2012 11:25
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(sylvestro)
00mercoledì 1 agosto 2012 09:53
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marco---
00lunedì 1 ottobre 2012 10:53
«Politici, fermatevi: basta case nuove» (Fonte: tribunatreviso.gelocal.it - 30/09/2012)

Sos degli agenti immobiliari: in tre mesi - 10% di vendite. «Solo ristrutturazioni: e le aree edificabili tornino agricole»

Stop alle nuove case, incentivi alle ristrutturazioni e ritorno a destinazione agricola delle aree edificabili non utilizzate. Un manifesto ambientalista, e non certo soft. Ma chi lo sottoscrive, facendone un appello ai politici e agli amministratori locali che sembra un invito alla decrescita sostenibile, è uno dei signori del mattone Giuseppe Spagnol, presidente provinciale della Fiaip, la federazione degli agenti immobiliari.

A Treviso e provincia le compravendite di immobili continuano a calare: - 10 % , nel secondo trimestre 2012, come testimoniano i dati dell’Agenzia del Territorio. Quasi quanto - il 12% - nell’intero 2001 rispetto al 2010. Non conforta che in Italia la situazione sia più drammatica, con un -24,9% rispetto al -17,8% del trimestre precedente.

«Anche i dati della nostra provincia, per quanto meno drammatici, confermano un trend in costante diminuzione», sbotta, «ci vuole tanto a capire che non c’è bisogno di ulteriori nuove case? La curva demografica è in discesa, la crisi in salita».

Il presidente della Fiaip ricorda come la «vicina Regione Friuli Venezia Giulia dia contributi per le ristrutturazioni». E torna all’attacco degli amministratori: «E noi cosa facciamo? Stiamo a guardare, mentre qui non si riesce a comprar casa e neanche a venderla. Da lungo tempo la nostra Federazione ha avviato una politica volta a valorizzare il patrimonio edilizio esistente, suggerendo alle istituzioni locali di dare agevolazioni ai privati che vogliano riattare l’alloggio».

Il primo esempio fornito da Spagnol è il capoluogo. »In città ci sono numerose unità abitative che posso essere ristrutturate con interventi volti a migliorarne la classe energetica e la vivibilità, senza che vengano sacrificate ulteriori aree che, anche se attualmente edificabili, potrebbero diventare agricole».

Quello che invoca Spagnol è lo stop a ulteriori lottizzazioni «Per rivitalizzare le aree urbane esistenti non c’è bisogno di nuove costruzioni, e non è sufficiente quanto previsto nel Decreto Sviluppo: ci vogliono incentivi capaci di ridare fiducia a chi sogna di comprare una casa e ossigeno al mercato».

L’appello di Spagnol sembra diretto a i comuni e alle regioni, attraverso una nuova legislazione che «preveda agevolazioni sugli oneri di urbanizzazione e la possibilità di concedere fidejussioni o contributi sugli oneri dei mutui ipotecari della prima casa».

La Fiaip annuncia di aver elaborato un proprio concreto progetto, e chiede alle istituzioni di venir accreditata per presentarlo nelle sedi istituzionali proprie.
(sylvestro)
00martedì 2 ottobre 2012 18:55
marco---
00martedì 2 ottobre 2012 21:42
Ottimo video, considerate che la discesa del mercato immobiliare nella zona di Treviso è iniziata la bellezza di 6 anni fa, l'articolo del post di apertura di questo topic porta la data del 12 settembre 2006. Fu il primo articolo che fece letteralmente esultare i primi forumisti, che tempi... allora la semplice ipotesi di un calo dei prezzi delle case era considerata alla stregua di un'eresia.
marco---
00giovedì 13 dicembre 2012 10:19
Marcato della casa, la Marca crolla (Fonte: La Tribuna di Treviso - di Federico Cipolla - 13/12/2012)

marco---
00giovedì 21 marzo 2013 10:06
A Treviso affitti in ribasso del 10% (Fonte: Casa 24 Il Sole 24 Ore - di Cristina Giua - 21/03/2013)

marco---
00lunedì 6 maggio 2013 10:01
Boom degli affitti, crollano le vendite (Fonte: corrieredelveneto.corriere.it - di Silvia Madiotto - 04/05/2013)

Mercato immobiliare in ginocchio: venduto l’11% di case e negozi

TREVISO — Non se la passa affatto bene il mercato immobiliare trevigiano. Solo l’11 per cento degli incarichi di vendita nelle agenzie va a buon fine. Le agenzie della Marca hanno una media di 100 incarichi, più che nel resto del Veneto; ma poco più di uno su dieci si conclude con un contratto d'acquisto. «I motivi sono diversi - spiega Giuseppe Spagnol, presidente Fiaip provinciale -. Per il 34% la trattativa non va in porto perché i prezzi sono alti, per il 46% perché l'acquirente fatica ad avere accesso al credito, per il 20% perché mancano le offerte». Il dito è puntato anche sulle banche: «I finanziamenti per l'acquisto si sono ridotti al 60% rispetto al 100% di qualche anno fa». I dati dell'osservatorio immobiliare sul 2012 mostrano che aumentano gli immobili messi sul mercato (+11,6%) ma diminuiscono le transazioni (-18,7).

Un dato, anche se su base regionale, aiuta a capire meglio: nel 2006 le transazioni immobiliari venete erano 80 mila; nel 2012 sono state 38.950. Va peggio al settore commerciale, per l'affitto e vendita di negozi (-21%) e uffici (-15%); un po’ meglio il residenziale, mentre i numeri migliori sono quelli degli affitti. Sul fronte locazioni infatti aumentano le transazioni (+6%) e diminuiscono, seppur leggermente, i prezzi (-1,4%). Il mercato di nicchia tiene più degli altri, ed è sui prezzi medi che si nota di più il crollo: il centro storico è la zona più costosa di Treviso, arriva a 5.280 euro per metro quadrato per un alloggio nuovo, mentre la zona più economica è quella di San Paolo, San Liberale e Monigo dove al massimo il prezzo è di 1.850 euro al metri quadrato.

I negozi in centro storico costano quattro volte quelli fuori mura: in zona pedonale si toccano i 9.330 euro. La Fiaip scatta anche una fotografia dei clienti delle agenzie immobiliari. Gli acquirenti fino a 30 anni sono il 28% (la percentuale più alta in Veneto), e nella fascia d'età fra 30 e 50 anni sono il 47%; prevalentemente si tratta di famiglie (41%) o coppie (40%), mentre i single sono il 19%. Cercano soprattutto appartamenti con due camere (33%) o 3 camere (20%), mentre solo il 14% cerca un mono o mini. Spagnol ha rilanciato il documento con cui la Fiaip chiede alla politica interventi concreti, come la riduzione della pressione fiscale sugli immobili, la revisione della legge sulle locazioni e agevolazioni per l'accesso al credito per chi vuole comprare la prima casa. «Al mercato immobiliare è stato tolto il 35% di finanziamenti e liquidità, ma se riparte questo settore riparte tutta l'economia italiana».
stelafe
00martedì 5 novembre 2013 20:28
E i costruttori vendono sottocosto...
Treviso: prezzi delle case giù del 20-30%. E i costruttori vendono sottocosto... (Pubblicato in data 24/10/2013)

marco---
00giovedì 22 maggio 2014 10:37
Treviso: dal 2007 a oggi le case hanno perso il 30% del loro valore
Mercato immobiliare saturo a Treviso: i tempi di vendita si allungano (Fonte: trevisotoday.it - di Cristina Giua - 23/05/2014)

Mercato immobiliare saturo a Treviso: i tempi di vendita si allungano

TREVISO - Mercato immobiliare in forte difficoltà nella Marca. L'offerta supera di molto la domanda e i dati dimostrano come rispetto al 2013, che vantava circa 9 mesi di media per una vendita, ora si arrivati addirittura a 10 mesi per le zone periferiche cittadine, con una media però nazionale di 8. Come riportano alcuni siti specializzati, due sono le nicchie che mantengono vivi gli scambi: da una parte il pregio (dai 500mila euro in su), dall'altra la fascia fino ai 200mila euro, per piccoli locali. A trainare il mercato ci sono però gli affitti, ma anche i canoni hanno lasciato sul terreno un 10-15% nel giro di un anno e le richieste non mancano, concentrate soprattutto sui bilocali con budget di spesa di 400-500 euro al mese. Fa il punto Flavia Querini agente Re/Max: "I prezzi si sono raffreddati ovunque,ma mentre nel centro storico e nell'area a ridosso delle mura le contrazioni sono state contenute, il parco immobili costruito negli anni 60-70 nelle zone tra semicentro e periferia hanno perso dal 2007 a oggi anche il 30% del loro valore". "Treviso città non ha superato le 640 compravendite – racconta Denis Pistellato, agente Gabetti –, 35% in meno rispetto all'anno prima e molto lontane dalle mille compravendite l'anno a cui eravamo abituati prima del 2011". Da tenere presente infine che in fase di trattative molto spesso il prezzo base viene scontato anche del 14-15% (rispetto al 7-8% degli anni del boom immobiliare), ma nonostante questo i mercato continua a languire.
marco---
00lunedì 9 giugno 2014 09:09
Scende il prezzo delle case a Treviso il calo è del 2,2% (Fonte: tribunatreviso.gelocal.it - di Giorgio Barbieri - 08/06/2014)

I nuovi dati dell’Ufficio studi di Tecnocasa sul secondo semestre del 2013 A San Giuseppe 1.450 euro al metro quadro, 1.900 euro in zona tribunale.

TREVISO. Continua a perdere valore il mercato delle abitazioni a Treviso. Nel secondo semestre del 2013 le quotazioni in città sono in calo del 2,2%. Alla caccia di case e appartamenti sono stati principalmente famiglie alla ricerca della prima casa o della casa di sostituzione secondo uno studio elaborato da Tecnocasa, che ha elaborato i raffronti sul centro storico del capoluogo e sui quartieri della perieferie. Non circolano più i soldi di una volta e i lunghi tempi per concludere le compravendite sono il termometro dell’incertezza che regna ancora sovrana anche a Treviso dopo gli anni del boom edilizio.

Centro. Come sempre dentro le mura i prezzi continuano a toccare le stelle. Tra immobili signorili e palazzetti antichi si rischia di dover sborsare fino a 5.000 euro al metro quadro. Per un’abitazione da ristrutturare si scende intorno ai 2.500 euro.

Fuori mura. A ovest, dove ci sono il quartiere Eden e San Giuseppe, gli immobili hanno il riscaldamento centralizzato e per questo motivo non sempre incontrano il favore degli acquirenti che tendono a preferire sempre più le abitazioni con riscaldamento autonomo. Infatti le quotazioni della zona scendono drasticamente, aggirandosi intorno a 1.150 euro al metro quadro per le soluzioni economiche usate e 1.450 euro un livello medio sempre usato. Più apprezzata invece la zona del Tribunale che offre un contesto immobiliare variegato composto in buona parte da uffici. e da costruzioni più moderne. Nella zona primeggiano le palazzine anni '70 affianco delle quali ci sono diverse case signorili, tra cui molte ville singole, feudo di imprenditori e professionisti. Per un buon usato gli esperti di Tecnocasa consigliano di non spendere sopra i 1.900 euro al metro quadro. Più fuori, verso Canizzano, a sud ovest della città, ci sono molti rustici, apprezzata soluzione negli ultimi anni per chi vuole evadere dal centro senza allontanarsi troppo. Per un appartamento medio, usato, gli esperti suggeriscono di non superare i 2.200 euro al metro quadro (1.650 per un appartamento nuovo). A Sant'Angelo, Santa Maria del Sile e San Zeno, più comodi al centro, la quotazione media di un immobile si aggira sui 1.500 euro. Sempre molto richiesta invece l'area fronte Sile, con soluzioni dalle finiture di pregio. Una tipologia da 120 metri quadri di fronte al fiume si vende a circa 440 mila euro.

Mutui. Tuto questo mentre il mercato dei mutui per l’acquisto della casa nel 2013, seppure ancora pesantemente in flessione rispetto all’anno precedente, ha iniziato a dare i primi timidi segnali di ripresa. Nella Marca infatti ci sono i primi segnali di ripresa. Il 2013 è stato il primo anno dall'inizio della crisi in cui il trend di crescita è in crescita.
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