ditemi se sbaglio

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.olly.
00martedì 16 settembre 2008 16:24
Non tutti possono aspettare due anni per comprare .. a volte si è costretti a farlo prima e poi la casa è un unicum e quindi quando si trova quella giusta non è detto la si ritrovi in un altro momento...
però .. pensavo ..
non è che se proprio si deve comprare conviene buttarsi su immobili da ristrutturare abbastanza pesantemente (non dico completamente)? Ai fini di protezione del capitale intendo, non di speculazione (considerando che la casa cmq non si venderebbe a breve)

Ho fatto questo calcolo
se compro oggi a 100 e ci spendo 50 di lavori ho speso 150
ammettiamo che tra 5 anni vale il 20% in meno lo stesso oggetto sarebbe comprabile a 80, ma di lavori probabilmente spenderei 60 (visto che dovrebbero risentire dell'inflazione) quindi mi trovo in mano un controvalore di 140 (in perdita, ma non drammatica)
se invece compro oggi nuovo o ristrutturato a 150, dopo 5 anni con lo stesso calo ho in mano un controvalore di 120 (che comincia ad essere una perdita notevole).

Che dite? l'ho pensata giusta?

facendo un esempio su un mercato da grande centro urbano come firenze
avremmo in valori attuali
270 vs 320 per un 4vani
270 + 50 = 320
ma dopo 5 anni (ipotizzando un calo del 20%)
avremmo per gli stessi oggetti
216 + 60 = 276
vs 256

quindi pur con la consistente perdita avremmo cmq preservato meglio il capitale (e la casa veramente su misura, a parte lo stress da lavori).


dgambera
00martedì 16 settembre 2008 16:48
Re:
.olly., 16/09/2008 16.24:

Non tutti possono aspettare due anni per comprare .. a volte si è costretti a farlo prima e poi la casa è un unicum e quindi quando si trova quella giusta non è detto la si ritrovi in un altro momento...
però .. pensavo ..
non è che se proprio si deve comprare conviene buttarsi su immobili da ristrutturare abbastanza pesantemente (non dico completamente)? Ai fini di protezione del capitale intendo, non di speculazione (considerando che la casa cmq non si venderebbe a breve)

Ho fatto questo calcolo
se compro oggi a 100 e ci spendo 50 di lavori ho speso 150
ammettiamo che tra 5 anni vale il 20% in meno lo stesso oggetto sarebbe comprabile a 80, ma di lavori probabilmente spenderei 60 (visto che dovrebbero risentire dell'inflazione) quindi mi trovo in mano un controvalore di 140 (in perdita, ma non drammatica)
se invece compro oggi nuovo o ristrutturato a 150, dopo 5 anni con lo stesso calo ho in mano un controvalore di 120 (che comincia ad essere una perdita notevole).

Che dite? l'ho pensata giusta?

facendo un esempio su un mercato da grande centro urbano come firenze
avremmo in valori attuali
270 vs 320 per un 4vani
270 + 50 = 320
ma dopo 5 anni (ipotizzando un calo del 20%)
avremmo per gli stessi oggetti
216 + 60 = 276
vs 256

quindi pur con la consistente perdita avremmo cmq preservato meglio il capitale (e la casa veramente su misura, a parte lo stress da lavori).






Tutto dipende da come compri.

Se hai del cash, prova a considerare l'affitto come altra possibilità, tenendo conto che il cash attualmente rende circa il 4% netto.

Prova a fare due conti anche a "voce alta" se vuoi, li ragioniamo assieme.

grisino
00mercoledì 17 settembre 2008 09:22
Io terrei in conto anche tutte le spese che ti comporta comunque una casa. Quindi al prezzo attuale aggiungi le spese per gli anni che hai intenzione di tenerla
jago76
00mercoledì 17 settembre 2008 11:34
Re:
.olly., 16/09/2008 16.24:

Non tutti possono aspettare due anni per comprare .. a volte si è costretti a farlo prima e poi la casa è un unicum e quindi quando si trova quella giusta non è detto la si ritrovi in un altro momento...
però .. pensavo ..
non è che se proprio si deve comprare conviene buttarsi su immobili da ristrutturare abbastanza pesantemente (non dico completamente)? Ai fini di protezione del capitale intendo, non di speculazione (considerando che la casa cmq non si venderebbe a breve)

Ho fatto questo calcolo
se compro oggi a 100 e ci spendo 50 di lavori ho speso 150
ammettiamo che tra 5 anni vale il 20% in meno lo stesso oggetto sarebbe comprabile a 80, ma di lavori probabilmente spenderei 60 (visto che dovrebbero risentire dell'inflazione) quindi mi trovo in mano un controvalore di 140 (in perdita, ma non drammatica)
se invece compro oggi nuovo o ristrutturato a 150, dopo 5 anni con lo stesso calo ho in mano un controvalore di 120 (che comincia ad essere una perdita notevole).

Che dite? l'ho pensata giusta?

facendo un esempio su un mercato da grande centro urbano come firenze
avremmo in valori attuali
270 vs 320 per un 4vani
270 + 50 = 320
ma dopo 5 anni (ipotizzando un calo del 20%)
avremmo per gli stessi oggetti
216 + 60 = 276
vs 256

quindi pur con la consistente perdita avremmo cmq preservato meglio il capitale (e la casa veramente su misura, a parte lo stress da lavori).





Il ragionamento è, secondo me, abbastanza corretto (anche se certe variabili andrebbero approfondite di più) ma ritengo non del tutto esatto il presupposto e cioè che tra tot anni (5 nel tuo caso) tu voglia rivendere.
In tal caso, sei nell'ottica di un'acquisto teso a realizzare una plusvalenza e cioè, fondamentalemtne speculativo (tranne, ovviamente i casiin cui uno DEVE vendere per i più svariati motivi, tipo salute, lavoro ecc, ma si tratta di vicende statisticamente minoritarie).
Pertanto, se partiamo in un ottica speculativa, potremmo fare altri mille ragionamenti molto più approfonditi.
In verità se uno compra casa per viverci, non dovrebbe neppure pensare ad una rivendita (come hanno fatto i nostri nonni e genitori) se non dopo molti più anni, tipo 15 o 20 anni. In tal caso, il periodo è troppo lungo per poter fare previsioni realistiche.
Altrimenti, ripeto, se l'acquisto avviene per scopi sostanzialmente speculativi..beh, entriamo in tutt'altro campo.
Ricordate che è proprio l'idea del "acquisto oggi che tra 5 anni vale di più..il mattone tira sempre ecc..." che ha creato la bolla MA, simmetricamente, anche l'idea del "acquisto oggi che tra 5 anni vale di meno pero' non ho le spese di ristrutturazione ecc.." può distorcere l'acquisto.
Secondo me l'acquisto della casa deve avvvenire ad un prezzo quantomeno "umano" ma non in un ottica di rivendita nè, a maggior ragione, in un ottica di stretta conservazione del capitale. Ci devi vivere con la casa, non giocarci in borsa.
Se tra dieci anni la tua casa, al netto dell'inflazione e della rivalutazione, dovesse valere il 20% in meno, amen..ci hai abitato dieci anni e, presupponendo che tu abbia comprato ad un buon prezzo, nessuno ti obbliga a darla via.
D'altronde questo avviene anche con altri beni, ma nessuno si lamenta del fatto che anche una automobile da 80000 € tra dieci anni varrà pochissimo...
Certo, la casa è diverso, ma secondo me quando si acquista un tetto per vivere, l'idea speculativa è comunque rovinosa. I nostri nonni non l'hanno mai pensata così e, infatti, alla fine ci troviamo ancora le loro case NON IPOTECATE in eredità.
Chi la pensava così sono sempre stati i palazzinari...
La piccola speculazione, alla lunga non rende MAI ricco il popolino...gli si ritorce contro.
Pero' se uno vuole giocare su tali aspetti, ci sono opzioni molto più redditizie.


kynetia
00sabato 20 settembre 2008 10:04
altre considerazioni
ciao
io sono d'accordo con te e non solo, ritengo anche che ci siano ulteriori vantaggi nel comprare "da ristrutturare".
Innanzi tutto la possibilità di scegliere le finiture preferite e seguire i lavori personalmente (o farli seguire da qualcuno di tua fiducia). [SM=p7579]

Si sa che le imprese che costruiscono appartamenti nuovi offrono solo 3-4 tipi di pavimento (e se quello che volevi tu non c'è? Paghi extra il triplo di quel che pagheresti a comprare e posare quel pavimento da zero), 1-2 tipi di sanitari e rubinetterie, e non danno solitamente alcuna scelta per i serramenti, le tapparelle (e se tu le vuoi blindate?), le porte interne (e se tu volessi tutte porte a scrigno? Ti spellerebbero vivo) [SM=g7626]

Poi non so, ma tu hai amici o conoscenti che abbiano comprato il nuovo e che NON abbiano riscontrato problemi, errori ecc. rispetto a quanto pattuito sulla carta? Io no! (E ci metterei anche i famosi 6-10 mesi di ritardo nella consegna)

Altro punto a favore delle case "vecchie" rispetto alle nuove: la dimensione delle stanze. Nelle nuove costruzioni le stanze sono sempre della misura minima prescritta per legge: 9mq per i bambini e 14mq per la matrimoniale. Nel bagno padronale ci entra sì un disabile in carrozzella, ma ci si gira appena appena. Se questo disabile volesse aprire lo sportello della lavatrice non avrebbe lo spazio per farlo! E la cucina, quando non è a vista, è minuscola. Inoltre i soffitti sono sempre bassi.
Nelle cAse più vecchie di norma c'è molto più respiro.

Certo, la casa nuova ha impianti a norma, tecnologie più moderne... Però non è detto [SM=g7752] che un vecchio palazzo non sia stato ammodernato, da questo punto di vista, e sia diventato pari al nuovo.

Quindi io in generale sono una sostenitrice della casa da ristrutturare... Poi è ovvio, va valutato caso per caso! [SM=g7560]

Ciriciaoo
kynetia
eurozero
00sabato 20 settembre 2008 10:34
Re: altre considerazioni
kynetia, 20/09/2008 10.04:


Poi non so, ma tu hai amici o conoscenti che abbiano comprato il nuovo e che NON abbiano riscontrato problemi, errori ecc. rispetto a quanto pattuito sulla carta? Io no! (E ci metterei anche i famosi 6-10 mesi di ritardo nella consegna)



Io considero anche la presenza di manodopera non qualificata.
La casa in cui vivo è stata costruita 10 anni fa da muratori bergamaschi DOC, dopo 10 anni non c'è stato ancora un problema.
Un amico, casa nuova si trova il box allagato ogni volta che piove: hanno sbagliato una pendenza e l'acqua defluisce verso l'interno.
Questo può capitare a tutti i muratori...ma da quando un amico, che ha un impresina edile, mi ha spiegato come "reclutano" la manovalanza qualche dubbio mi viene.
[SM=g7576] [SM=g7576] [SM=g7576]

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