il paese dei milionari

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Pepin la Bulle
00sabato 31 maggio 2008 18:00
Una lettera pubblicata oggi sul "Salvaprezzi" di Anna Bartolini (Corriere della Sera)

Il paese dei millionari


il paese dei milionari
Cara Anna, il tuo giornale nell'inserto Vivi Milano - sezione case in vendita - m'ha fatto sobbalzare. Ho perso il senso della realtà? M'è sfuggito che vivo a Milano/Italia, città abitata da una massa formidabile di ricchi e ricchissimi? Come m'è capitato di non rendermi conto che i milanesi sono così tanto danarosi da poter spendere sempre più d'un miliardo di vecchie lire per acquistare un appartamento di tre locali e mai meno di mezzo miliardo per uno di due? E non parliamo degli immobili sopra i 100 metri quadrati, altrimenti si stratta di scucire cifre da capogiro, roba da Lotteria Italia.
Poi, scopro che sul sito web dove ora sto scrivendo, la pagina principale si apre con una dura presa d'atto ell'Istat che denuncia rincari da spavento di gasolio, benzina, pane, pasta, frutta e verdura denunciando nel contempo il tracollo dei consumi di questi che per ragioni diverse tra loro sono da considerare beni di prima necessità. Insomma, è recessione, però in questo stato di recessione sembra che i proprietari di appartamenti messi in vendita a Milano siano persuasi di poterne ricavare capitali considerevoli come se fossimo in una fase di espansione.
Faccio un esempio. Nella zona dove abito (in affitto) venderebbero appartamenti di 100 metri a 450.000 Euro i meno cari. Mi sono detto: caspita, vuol dire che vivo davvero in un quartiere di ricconi. Poi, parlo col macellaio sotto casa che mi racconta: "Caro el mè dutùr, mi sari sù. L'è impusibil laurà cunt sta crisi". Allungo l'occhio e noto, non ci avevo fatto caso prima, che a fianco a lui a destra e a sinistra ci sono 5 serrande abbassate. Lui mi guarda e fa: "Sì, l'è vera. Vu via mì, ma prima de mì, in andà via in trì, il cervelè, un nogosi se scarp e un alter che me ricordi no". Stavamo parlando sulla porta della sua macelleria vuota.
E allora, com'è?
Vuoi vedere che anche i "miliardari" che abitano questo quartiere non hanno più un becco d'un quattrino per lussi tipo una bistecca di macelleria, due etti di crudo di quelli tagliati al momento e un paio di scarpe non di platica?
No, mi sbaglio. Adesso che l'ho scritto, cosa penso, mi rendo conto che davvero sta traballando il mio senso della realtà. Questo è un quartiere di miliardari, e che diamine! Dopo aver scoperto che casa loro vale miliardi, avranno cambiato stile di vita, avranno allungato a sei mesi le vacanze a Malibù, povero il mio amico macellaio che non l'aveva previsto, aprendo la sua bottega qui...

Max Parisi

Bartolini Venerdì, 30 Maggio 2008
Caro Max , anch'io ho la sensazione fortissima che ci sia qualcosa che non va per il verso giusto.
Arriva un week end lungo : strade intasate, tutti che partono come dannati, aerei pieni ecc ecc. Che razza di paesi è diventato questo. Sui giornali si parla di tutti quelli che non arrivano alla fine dle mese e poco di quelli che vanno e comprano come forsennati.
Mi mancano dei riferimenti utili per avere giudizi obiettivi.Ma siamo un paese di ricchi nascosti ? E gli altri cosa fanno? insomma condivido il suo senso di "precarietà" cittadina.




polfish
00sabato 31 maggio 2008 22:11
Re:
Ottima segnalazione!
Peccato che la risposta di Anna Bartolini evada completamente la questione..


Pepin la Bulle, 31/05/2008 18.00:

Una lettera pubblicata oggi sul "Salvaprezzi" di Anna Bartolini (Corriere della Sera)







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