Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Mercato immobiliare italiano: andamento delle compravendite

Ultimo Aggiornamento: 27/06/2017 08:44
17/02/2010 17:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Dati e grafici
Ringraziando dgambera per questa segnalazione.

Casa, compravendite in picchiata (Fonte: la Repubblica ed. Roma - di Alessandra Paolini - 28/04/2009)

Sale la quota dell'ipoteca sulla casa

Il rapporto tra il valore del mutuo e il valore dell'immobile è in Italia al 65% rispetto alla media europea del 79 per cento. Questa la stima di Abi che segnala cio' che più volte ha notato anche Of: la percentuale dell'ipoteca applicata alla casa è salita dal 150% al 200% e oltre nel corso del 2009. Per quanto riguarda invece le sofferenze lorde delle famiglie consumatrici, «si ragguagliano a 12,3 miliardi di euro a novembre 2009, oltre 3,5 miliardi in più rispetto a novembre 2008, quando avevano raggiunto il valore più contenuto degli ultimi anni». Nel 2009 il comparto residenziale ha registrato 596mila compravendite, 90mila in meno rispetto al 2008, e 250mila in meno rispetto al picco delle 845mila compravendite raggiunto nel 2006. Anche sul fronte dei prezzi è stato registrato un calo (-1,6% congiunturale) nel secondo semestre 2009. Ma si tratta di cifre che non tengono conto del mercato reale dve i prezzi sono calati di circa il 10%.
[Modificato da marco--- 24/07/2015 14:25]
_____________________________________

02/05/2010 08:20
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Debacle centro italia, meta' acquisti sul commerciale
DTZ Research - Italy Q1 2010

20 Aprile 2010

At the end of the first quarter investment volumes in Italy reached approx. € 570 million, registering a decrease of about 35% compared with the same period of 2009


During the first quarter of the year, investment activity was relatively limited. The total volume invested reached € 570 million, decreasing by about 35% compared with the same period of 2009, and also compared with the previous quarter (-62%)

Most transactions recorded during the quarter (approximately 40%) were closed in Lombardy. During the quarter, transactions amounting to approximately €190 million were recorded in Milan. In Rome, the total volume invested during the first quarter was limited and reached about €60 million, even though a major negotiation is underway which could improve the capital’s score in the next quarter.

The office sector, which accounts for roughly 50% of the total value, remains the leading sector, followed by the retail sector scoring 29% of total annual values.
Hotel investments record 11% on the total, improving by 2% compared with the previous year. During the last quarter of the year, a slight improvement was registered in industrial/logistics investment activity, even though on the total volume this typology continues to represent a limited percentage, only 3%



Date un'occhiata al resto nell'allegato sotto; chi e' rimasto ad investire ... su cosa ... e dove [SM=g1750163] [SM=g1746735] [SM=g9058]
[Modificato da marco--- 24/07/2015 14:26]
_____________________________________

02/05/2010 09:40
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 2.041
Età: 46
Sesso: Maschile
Utente semplice
Ranch in Texas
OFFLINE
sinchè è il residenziale che cala ... ben venga.
Quando crolla anche il commerciale significa che non sta crollando solo "l'industria del mattone", ma che crolla anche il commercio vero e proprio.
Ed è un pessimo segnale (secondo me)

_____________________________________________________
Complottismo? No, Grazie!!!
02/05/2010 09:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.953
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Femminile
Utente semplice
Villa Singola
OFFLINE
Re:
labottegadelfuturo, 02/05/2010 9.40:

sinchè è il residenziale che cala ... ben venga.
Quando crolla anche il commerciale significa che non sta crollando solo "l'industria del mattone", ma che crolla anche il commercio vero e proprio.
Ed è un pessimo segnale (secondo me)




Il commerciale crolla anche perchè affitti e costo immobili sono troppo alti, almeno nelle grandi città....un calmieramento degli uni e degli altri non potrebbe che essere di beneficio....
02/05/2010 09:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 2.041
Età: 46
Sesso: Maschile
Utente semplice
Ranch in Texas
OFFLINE
Re: Re:
ocy2001, 02/05/2010 9.45:




Il commerciale crolla anche perchè affitti e costo immobili sono troppo alti, almeno nelle grandi città....un calmieramento degli uni e degli altri non potrebbe che essere di beneficio....



E' questo che mi fa incaXXare.
Sti deficenti invece di ridurre i canoni d'affitto ai commercianti preferiscono cacciarli e riaffittare allo stesso prezzo.
Con il risultato che trovi negozi sfitti da mesi, se non anni (c'è un negozio all'Eur, abbastanza centrale che è da più di un anno con il cartello affitasi).
La precedente speculazione ha cacciato dal centro le vecchie botteghe perchè "meno remunerative" rispetto ad attività commerciali del cavolo.

Prevedo ora un percorso inverso...ma non sarà dovuto alla lungimiranza degli individui.
Sarà dovuto alla crisi economica nera che ne ammazzerà parecchi.
Mai che si riesca a prevenire un problema...sempre a metterci le toppo "DOPO".



_____________________________________________________
Complottismo? No, Grazie!!!
02/05/2010 10:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Eccellente, complimenti! [SM=g1747536] [SM=g1750826]

Alla faccia della ripresa del mattone! [SM=g7576]
Non ho parole, l'informazione italiana è a dire poco scandalosa! [SM=g1765139]
Quella che segue è la mia immagine preferita, i quadrimestri a confronto, dove sta la ripresa?!

Marco
[Modificato da marco--- 24/07/2015 14:26]
02/05/2010 21:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.953
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Femminile
Utente semplice
Villa Singola
OFFLINE
Re: Re: Re:
labottegadelfuturo, 02/05/2010 9.51:



E' questo che mi fa incaXXare.
Sti deficenti invece di ridurre i canoni d'affitto ai commercianti preferiscono cacciarli e riaffittare allo stesso prezzo.
Con il risultato che trovi negozi sfitti da mesi, se non anni (c'è un negozio all'Eur, abbastanza centrale che è da più di un anno con il cartello affitasi).
La precedente speculazione ha cacciato dal centro le vecchie botteghe perchè "meno remunerative" rispetto ad attività commerciali del cavolo.

Prevedo ora un percorso inverso...ma non sarà dovuto alla lungimiranza degli individui.
Sarà dovuto alla crisi economica nera che ne ammazzerà parecchi.
Mai che si riesca a prevenire un problema...sempre a metterci le toppo "DOPO".





[SM=g1749711] vero
08/09/2010 23:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Le compravendite di case e mutui stanno davvero ripartendo? non ci crede nessuno!

Mercoledi, 8 settembre 2010 ore 22:14 -

Oggi Repubblica titolava un suo articolo come segue: Decolla il mercato immobiliare Ripartono compravendite e mutui. L'articolista che richiama le ultime statistiche Istat racconta di un mercato immobiliare in risalita segnatamente per quanto riguarda il settore abitativo. E dietro il mercato immobiliare sembrerebbero ripartire anche i mutui che ne costituiscono il naturale carnurante. "Insieme alle compravendite di immobili, continua a crescere il numero di mutui stipulati. Nei primi tre mesi del 2010, l'Istat segnala un balzo del 13,7% rispetto allo stesso periodo del 2009.

Prosegue così la fase di ripresa tendenziale del fenomeno iniziata negli ultimi tre mesi dello scorso anno", anche se rimane "comunque insufficiente a recuperare i livelli antecedenti la discesa". Subito si è scatenata la protesta di chi opera nel settore immobiliare e che nutre giustificati dubbi riguardo a quanto riportato dall'articolista di Repubblica. Riportiamo qualche reazione abbastanza indignata. "Non credo che il mercato immobiliare stia ridecollando. Anzi. Secondo me tra circa 1 anno si tocca il fondo del barile e poi si raschia per 4 - 5 anni almeno. " si firma qhood. E ancora "Smettete di scrivere falsità.

Chiunque sia un minimo dentro al settore sa che non è vero niente. " nuwanda. "Confermo le perplessità di un altro lettore il quale afferma che le città sono piene di cartelli vendesi e i giornali sono piene di pagine di case in vendita. Il problema grosso e che purtroppo le case costano troppo perchè si vuole guadagnare troppo e subito. Mi chiedo come può essere possibile che il mercato si sia messo in movimento quando ieri è uscita la notizia che il monte ore della cassa integrazione è in aumento, i posti di lavoro diminuiscono e i disoccupati aumentano. C'è qualcosa che non torna. Io abito in un paese del nord di quattromila abitanti con tre banche ma metà delle case che sono state costruite negli ultimi tre/quatto anni sono invendute. Credo che siamo di fronte ad un tentativo di falsa informazioni per fare alzare i prezzi e recuperare il tempo e i soldi perduti. " braccobaldo01.

E' davvero non si può dar torto ai tanti che contestano l'inversione di tendenza sbandierata oggi. La verità è che il settore sta affrontando una crisi simile a quella attraversata negli anni '90. Probabilmente siamo solo all'inizio di un ciclo che potrà durare almeno per altri 3-5 anni. Oggi le tempistiche di compravendita sono arrivate ad allungarsi a tal punto che i venditori saranno costretti a rivedere in maniera congrua i prezzi di compravendita. Gli umori degli operatori immobiliari sono ai minimi storici alle prese con venditori che pretendono ancora di vendire ai prezzi di 3/4 anni fa. Solitamente i cicli di crisi si protraggono per periodi di 7-10 anni e l'inizio è segnato proprio dal dilatarsi dell'offerta. E' sufficiente come gli annunci di vendita si stiano riempiendo come anche le liste di immobili presentati alle aste immobiliari.

A questo punto per chi può permettersi di comperare si tratta solo di attendere il cadavere lungo il fiume. Se c'è stata la piccola ripresa di inizio anno potrebbe essere stata alimentata dalla liquidità riveniente dalla scudo fiscale in cerca di investimenti anche a prezzi un pò gonfiati. Per gli altri, con le remunerazioni ferme, la cassa integrazione in crescita con il rischio di non ritornare al lavoro, la crisi che continua a impervesare, difficile ipotizzare decisioni di investimento impegnative come l'acquisto di una casa. Consoliamoci con qualche commento divertente allora: "Ogni tanto si leggono questi segnali di ripresa. Penso siano dovuti agli sbalzi di temperatura" - Questo è il rimbalzo ( rimbalzino) del gatto morto. Il mercato immobiliare, a dispetto di chi ha interesse a farlo credere tonico, vedi questo giornalista del piffero, delle agenzie immobiliari, delle banche, ecc resterà comatoso per almeno i prossimi 3/4 anni ancora. La botta definitiva arriverà quest'altro anno quando chi ha avuto i mutui sospesi per perdita lavoro o quant'altro non riprenderà a pagare. Allora le banche ( che vadano tutte in malora !) si ritroveranno con tantissimi mutui parzialmente scoperti dal valore di case deprezzate e qualche banca farà dei magheggi per saltare per aria. Speravano di sistemare le cose sospendendo il pagamento dei mutui facendosi anche passare per dei filantropi, ma quando mai una banca pensa agli interessi dei suoi correntisti, non è mai esistita una banca così, anzi ..................... - Notizia fasulla e pompata ad arte: mi meraviglio ! - ..le solita palle..messe in giro ad arte..per richiamare qualche fringuello..ma innazitutto per ribadire che tutto si sta mettendo bene..signora la marchesa.


[Modificato da (sylvestro) 08/09/2010 23:47]
_____________________________________

09/09/2010 09:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Vedi anche: Mercato immobiliare, come distinguere fra vera ripresa e illusione ottica (Fonte: quotidianocasa.it - 08/09/2010)

Marco
09/09/2010 15:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
9 SETTEMBRE 2010 – MERCATI IMMOBILIARI ITALIANI

I quotidiani italiani danno i numeri,
ma non verificano l’immobiliare



Istat, nel 1° trimestre del 2010
+ 2,3% nelle compravendite


REAL ESTATE – IMMOBILIARE | Reporter sens frontière (Rsf) ha pubblicato la prima classifica mondiale della libertà di stampa e non sono mancate le sorprese. Innanzitutto va rilevato che, pluralismo e libertà nella diffusione delle notizie non sono una prerogativa dei paesi più ricchi e sviluppati. L’Italia è al 40° posto, dopo Cile e Corea del Sud. Ma libertà di stampa è anche dovere di informare, cioè di andare oltre la verità ufficiale. I Quotidiani, sia politici che economici o di partito, di oggi 9 settembre 2010, danno ancora una volta acriticamente il dato Istat che conferma quello dell’Agenzia del territorio secondo cui il mercato immobiliare sarebbe cresciuto nel primo trimestre del 2010 del 2,3% annuo. Con gradazioni differenti di ottimismo o di trionfalismo aprono con la ripresa del mattone oppure riprende al corsa al mutuo delle famiglie italiane, i giornali su questo settore oscillano tra il Solone la mosca cocchiera e il fariseo lasciando alle lobby italiane, acriticamente, la possibilità di far arrivare i loro comunicati stampa al grande pubblico senonché poi gridare ai furbetti del quartierino o alla razza padrona o al capitalismo straccione quando appare sulla scena anche solo un rumor di scandalo. Il mattone non oscilla in Italia, i prezzi non possono crollare, una percentuale a una cifra di crescita ben al di sotto del 5% non sposta nulla nei mercati immobiliari italiani, perché di mercati territoriali dobbiamo parlare nel nostro paese non potendo parametrare un immobile di Milano con uno di Genova o di Firenze. Ma perché tutto questo? In Italia ci sono quasi 8 persone su 10 che posseggono un bene di proprietà e questo bene è la loro casa, per cui ci vivono e non la possono utilizzare come leva economica per far crescere il loro benessere indebitandosi come negli Stati Uniti in quanto il nostro sistema creditizio non lo consente e perciò non la scambiano a meno che, come è successo per quasi un decennio, anche le banche non droghino il mercato spingendo sull’acceleratore dell’offerta di mutui facili come è stato nella fase di accorpamento delle stesse in Italia e prima di Basilea 2. I prezzi, che poi sono valori di stima immobiliare, sono come gli exitpoll, solo che qui li si richiede agli addetti ai lavori che tengono una forbice superiore al 30% di oscillazione derivante da molte variabili e non corrisponde mai ai prezzi reali di compravendita perché in Italia c’è l’ennesimo conflitto d’interesse, quello degli agenti immobiliari, che rilevano i prezzi e poi fanno e subiscono il mercato guadagnando a seconda delle fasi più dal venditore che dall’acquirente o viceversa. Le questioni o l’agenda d’interesse del cittadino-consumatore sono sempre le stesse – le riporta in un articolo La Stampa – Domande e risposte sulla casa (qui sotto – scarica il pdf). Le analisi andrebbero fatte sull’Industria immobiliare e delle costruzioni, sulle compravendite immobiliari passate – andata e ritorno – da 600mila a 800mila all’anno. Oltre il 30% di crescita mantenuto per un decennio e poi crollato con la crisi economica globale in un anno. Come è stata possibile una corsa al mattone così sfrenata, qui si sono depositati e immobilizzati capitali, provenienti da dove se non dal sommerso o nero, le società hanno utilizzato gli immobili e la leva finanziaria e li hanno sopravvalutati per gonfiare bilanci di un’economia in perdita. Si sono consentite favole di “Signor nessuno” che sono state utilizzate come “teste di legno” per poi scaricarli come “furbetti” del quartierino ma i grandi operatori o player da tempo con capitali internazionali hanno manovrato dietro le quinte determinando così un’economia italiana cristallizzata e oggi sono troppo grandi per fallire e complice il sistema bancario stanno svendendo i patrimoni per salvarsi. Mentre i piccoli operatori, costruttori e immobiliaristi, che hanno costruito molto, forse troppo, e senza regole perché i Comuni italiani alla canna del gas hanno concesso licenze edilizie a gogo, oggi, soffrono, s’impiccano, falliscono perché hanno creduto, speculando, ma chi non l’avrebbe fatto a un boom di vendite senza fine.

GIOVANNI PIVETTA – Direttore House Living and Business
_____________________________________

10/09/2010 11:44
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Ma nelle agenzie la ripresa non si vede (Fonte: Il Tirreno - di Luca Dal Canto - 10/09/2010)
[Modificato da marco--- 24/07/2015 14:38]
14/09/2010 23:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Ringraziando ccc56 per la segnalazione di questo articolo

Sprint del mattone. Più case e mutui nel primo trimestre. Ma per il secondo è prevista calma piatta (Fonte: ilsole24ore.com - 08/09/2010)

...Le previsioni. I dati del primo trimestre, però, rappresentano solo uno strappo al rialzo più che una netta inversione di tendenza per il settore. Secondo Assofin, infatti, l'associazione del credito al consumo e del mercato immobiliare, nel secondo trimestre il rialzo è stato molto più contenuto. «Dai dati in fase di elaborazione (che saranno resi noti a giorni, ndr) possiamo anticipare che nel periodo marzo-giugno 2010 il mercato dei mutui in Italia ha registrato una crescita decisamente contenuta che potrebbe anche essere vicina allo zero», spiega Giuseppe Piano Mortari, direttore operativo di Assofin. La flessione prevista è legata più a un calo dell'offerta, come in parte è avvenuto nel 2009 quando molti istituti hanno praticamente scelto di non erogare mutui, o della domanda? «Stimiamo che la causa sia il calo della domanda perché, lato offerta, in questa fase tutti gli operatori stanno cercando di incentivare, con la dovuta attenzione ai parametri patrimoniali, le erogazioni di mutui. Ci risulta però che molti istituti hanno chiuso il secondo trimestre con dati negativi sul fronte delle erogazioni a causa di un calo delle richieste»...
[Modificato da marco--- 15/09/2010 00:01]
15/09/2010 21:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Perplessi i bergamaschi: dati che non trovano riscontro

"Le statistiche Istat non incontrano ancora la realtà del mercato"
_____________________________________

15/09/2010 22:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Re:
(sylvestro), 9/15/2010 9:57 PM:

Perplessi i bergamaschi: dati che non trovano riscontro

"Le statistiche Istat non incontrano ancora la realtà del mercato"




«l'anno in corso sta replicando quanto avvenuto nel 2009. Quindi andrei cauto con espressioni e valutazioni ottimistiche perché sul mercato non vedo ancora variazioni rispetto allo scorso anno. E, in modo particolare, proprio in un periodo come questo, dopo le ferie, che è sempre molto "calmo": se nei mesi precedenti c'era una situazione di stallo, ora siamo alla calma piatta».

...

dall'associazione dei costruttori si fa osservare che il dato statistico non può essere interpretato come una ripresa del settore
dell'edilizia; gli imprenditori del settore non hanno, infatti, per il momento, segnali che indichino una ripresa effettiva del mercato. Il comparto dell'edilizia, anche sul territorio bergamasco, si sottolinea sempre da parte di Ance Bergamo, vive, al contrario, ancora una condizione di sofferenza: i segnali di difficoltà e di crisi sono avvertiti dagli addetti ai lavori ancora in modo consistente.

...

C'è stato un aumento notevole dei mutui surroga e dei mutui di consolidamento debiti più liquidità



[SM=p7579]

Vorrei poi far notare che la valanga di euforia è arrivata tutta dall'ANSA in seconda pagina: questo mi conferma l'incompetenza dell'intero comparto dei giornalisti, che prendono una velina e ci fanno il sugo senza approfondire. A zappare [SM=g9202]
[Modificato da dgambera 15/09/2010 22:20]
03/11/2010 14:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Investimenti retail in Europa Q1-Q3 2010 a +90%

"
...
Davide Dalmiglio, Head of Retail Capital Markets di Jones Lang LaSalle, sulla situazione italiana: "Il settore degli investimenti retail nel nostro paese è totalmente dominato da soggetti internazionali.
Permane la difficoltà data dall'allungamento del periodo necessario alla chiusura delle operazioni, come conseguenza della maggiore prudenza da parte degli investitori maggiormente avversi al rischio rispetto al passato.
La grande attenzione e maggior selezione poste durante il processo di identificazione del prodotto di investimento e nelle fasi successive (due diligence) provocano una carenza di transazioni portando il volume degli investimenti attuale ai minimi storici da 8 anni a questa parte.
Rispetto ad altre realtà in paesi con mercati più maturi, in Italia non si è infatti assistito ancora a transazioni di prodotti secondari quali Retail Park o centri commerciali secondari.
Ci aspettiamo per i prossimi mesi una leggera compressione dei prezzi dei prodotti prime come conseguenza della mancanza di asset in linea con il profilo dei fondi internazionali attualmente attivi”.

...
"
[Modificato da (sylvestro) 03/11/2010 14:07]
_____________________________________

03/11/2010 19:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 3.291
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castelletto sul Ticino
OFFLINE
Re: Debacle centro italia, meta' acquisti sul commerciale
(sylvestro), 02/05/2010 8.20:

DTZ Research - Italy Q1 2010

20 Aprile 2010


Date un'occhiata al resto nell'allegato sotto; chi e' rimasto ad investire ... su cosa ... e dove [SM=g1750163] [SM=g1746735] [SM=g9058]




Secondo me Alberghi e Uffici sono solo passaggi contabili tra grosse Società, non ci sono veri acquisti di singoli professionisti medio piccoli.



--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
09/04/2011 12:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
L'Italia e' al palo nel retail

"Latitano i capitali esteri per i prezzi alti e l'alt allo sviluppo"
_____________________________________

13/06/2011 18:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Mercato immobiliare, ancora crisi
_____________________________________

20/06/2011 22:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
_____________________________________

20/06/2011 22:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
_____________________________________

09/11/2011 19:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
_____________________________________

05/03/2012 07:23
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
_____________________________________

08/03/2012 08:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
_____________________________________

08/03/2012 19:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Mercato uffici a Roma e Milano ancora in discesa nel 2011

07.03.2012



Nel corso del 2011 gli investimenti in immobili ad uso uffici a Roma hanno toccato quota 600 milioni di euro, riducendosi così del 10% rispetto al 2010 e confermando il trend di costante riduzione dei volumi investiti ormai in atto da quattro anni.

L’assorbimento romano, nel primo semestre dell'anno, è stato più vivace rispetto ai periodi precedenti, mentre nella seconda metà dell’anno sono state registrate transazioni per solo 42mila mq, di cui soltanto quattro per delle superfici sopra i 3mila mq.

Gli investimenti su Milano nel 2011 sono stati circa invece pari a 530 milioni di euro: un livello quasi dimezzato rispetto l’anno precedente.

Gli investimenti sono sempre più concentrati nel centro città, evitando quelli che implichino un rischio maggiore (spazi vuoti o da ristrutturare).

L’assorbimento ha fatto registrare un 2011 positivo, grazie all andamento della commercializzazione delle medie superfici.

I focus sugli uffici di Milano e Roma, aggiornati al secondo semestre 2011, sono dell'Ufficio studi di Bnp Paribas Real Estate Italia.

city_report_roma_h2_2011.pdf - 2.8 MB

city_report_milano_h2_2011.pdf - 2.6 MB
[Modificato da laplace77 08/03/2012 20:19]
_____________________________________

08/03/2012 20:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
_____________________________________

25/04/2012 14:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
_____________________________________

27/04/2012 09:20
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Ance: Mercato abitativo Aprile 2012 (Fonte: lavoripubblici.it - 27/04/2012)

I dati confermano la situazione di forte crisi del settore. La nuova edilizia abitativa risulta il comparto in maggiore difficoltà: il 2012 sarà infatti il quinto anno consecutivo di calo che porterà ad una perdita produttiva complessiva, nell'arco del quinquennio 2008-2012, di oltre il 40% in termini reali (-24,1% per gli investimenti in costruzioni nel complesso).
La forte caduta dei livelli produttivi in questo comparto riflette l'andamento negativo dei permessi di costruire che in cinque anni (2005-2010) si sono più che dimezzati.

Gli investimenti di recupero del patrimonio abitativo - unica eccezione nel settore - continuano invece a registrare una lieve crescita.

Con riferimento al mercato immobiliare residenziale, si conferma anche nel 2011 la tendenza negativa nel numero di abitazioni compravendute, in calo ormai dal 2007. Fanno eccezione le grandi città italiane nelle quali si registrano nel 2010 e nel 2011 risultati positivi. Di contro, le nuove famiglie continuano ad aumentare mantenendo elevato il fabbisogno potenziale di abitazioni.

In questo contesto di crisi il tema della trasformazione urbana può rappresentare un motore di sviluppo e innescare l'avvio della ripresa.
L'Ance, in occasione del convegno del 3 aprile scorso ``Un Piano per le città. Trasformazione urbana e sviluppo sostenibile``, ha formulato proposte concrete sulla riqualificazione delle città, sul come intervenire sul patrimonio esistente, e sull'introduzione di processi di demolizione e sostituzione che in Europa trovano da tempo applicazione. Il tema della trasformazione urbana, rappresenta certamente un fattore strategico per la crescita e la competitività del Paese, al quale il settore delle costruzioni potrà contribuire concretamente.
30/04/2012 07:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
_____________________________________

02/05/2012 13:08
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
City Profiles Milano e Roma: Q1 2012, rallenta mercato uffici

02.05.2012


L’assorbimento di spazi ad uso uffici nel primo trimestre del 2012 a Milano è stato pari a 72.100 mq, in calo di circa il 15% rispetto al primo trimestre del 2011.

In questo trimestre in particolare si segnala il pre-let di Nestlè (transazione Jll) a Milanofiori Nord su un immobile con una superficie di circa 22.000 mq, che dovrebbe essere consegnato nel 2014.

Si conferma la tendenza del secondo semestre del 2011 secondo la quale l’assorbimento è localizzato principalmente nell’ Hinterland (49%, anche grazie al deal di Nestlè) e Periferia (22%).

Il take up nelle aree centrali e semicentrali è pari solo al 29% del totale: in un periodo economico difficile le scelte degli utilizzatori sembrano dettate soprattutto dal contenimento dei costi.

Negli ultimi nove mesi le società che hanno scelto di spostarsi l’hanno fatto prevalentemente verso aree più esterne della città e in immobili di grado A.

“Nel primo trimestre del 2012 - afferma Camilla Bastoni, head of research di JLL Italia - quasi il 90% degli spazi assorbiti ha registrato canoni sotto i 300 euro, mentre solo l’1% ha registrato canoni dai 400 euro in su.

Questo fenomeno è dovuto non solo alla percentuale rilevante di locazioni chiuse in periferia e Hinterland, ma anche ad un incremento di domanda per immobili di grado B, che in questo trimestre è stata pressoché pari alla domanda di immobili di grado A.

A conferma di una forte attenzione degli utilizzatori verso il contenimento dei costi si segnala la tendenza, iniziata già nel 2011, di un numero significativo di utilizzatori verso la rinegoziazione dei contratti in essere”.

Il prime rent è stabile a 530 euro al mq; la domanda piuttosto contenuta in Centro Storico potrebbe contribuire a determinare un calo del canone prime nei prossimi trimestri.

Il volume di investimenti nel settore uffici a Milano nel primo trimestre del 2012 è stato pari a circa 90 milioni di euro.

“Il mercato milanese degli investimenti - continua Bastoni - continua a risentire delle difficoltà di accesso al credito bancario e della diffidenza dei player stranieri verso l’Italia.

Le incertezze su Imu e Pgt contribuiscono a posticipare una decisa ripartenza del mercato.”

Per quanto riguarda la Capitale, nei primi tre mesi del 2012 gli spazi ad uso uffici presi in locazione sul mercato di Roma sono stati pari a 7.200 mq.

L’avvio lento del mercato delle locazioni nel primo trimestre è principalmente ascrivibile a fattori macroeconomici, l’incertezza sulle prospettive del paese ha frenato la domanda di società estere, in particolare di quelle americane, mentre la domanda del settore pubblico domestico è frenata dalle politiche di austerity del governo Monti.

“Nonostante il quadro di incertezza attuale - conclude Bastoni - è prevedibile un aumento della domanda nel secondo trimestre, in virtù della finalizzazione di alcune trattative in corso.

Inoltre un’eventuale stabilizzazione del quadro macroeconomico italiano potrebbe portare ad una ripresa della domanda di spazi per uffici già nel secondo semestre dell’anno, la previsione complessiva è comunque per un livello di assorbimento inferiore al livello del 2011 (176.000 mq)”.

Canone prime e incentivi sono rimasti tendenzialmente stabili, con un prime rent confermato a 420 €/mq.

Il basso livello di domanda degli ultimi due trimestri sta cominciando ad influenzare il mercato dei proprietari rendendoli maggiormente flessibili, con la conseguenza di una possibile riduzione dei canoni nei prossimi mesi.

Nel primo trimestre dell’anno gli investimenti nel settore uffici a Roma sono stati pari a 50 milioni di euro.

Il prime yield rimane stabile al 5,1% netto e potrebbe rimanere su questi livelli anche nel corso del 2012 soprattutto grazie all’attività degli investitori domestici.
_____________________________________

03/05/2012 07:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
click per ingrandire

_____________________________________

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:35. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
View My Stats