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Nobel per la Pace all'Unione Europea

Ultimo Aggiornamento: 14/10/2012 15:40
12/10/2012 12:21
 
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Europa da continente di pace

Per «i progressi nella pace e nella riconciliazione» e per aver garantito «la democrazia e i diritti umani» nel Vecchio continente

La decisione del Comitato norvegese del Nobel per il vincitore del premio per la Pace 2012 è stata «unanime». Lo aveva detto, poco prima dell'annuncio del Premio, il presidente del comitato, Thorbjorn Jagland. Il comitato avrebbe deciso di assegnare il Premio all'Unione Europea per il suo ruolo nei «progressi nella pace e nella riconciliazione» e per aver garantito «la democrazia e i diritti umani» nel Vecchio continente. Una Ue, ha detto il presidente del comitato del premio, «alle prese con una delle crisi più gravi della sua storia», ma garante da decenni della pacificazione del Vecchio Continente.

DEMOCRAZIA - Il comitato ha deciso di premiare l'Ue per l'impegno per la democrazia e per i diritti umani (Voi siete d'accordo? VOTA). «L'Ue e i suoi predecessori hanno contribuito per più di 60 anni alla pace e alla riconciliazione, alla democrazia e ai diritti umani», ha detto il presidente del comitato Thorbjoern Jagland. «L'Unione e i suoi membri per oltre sei decenni hanno contribuito al progresso della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa», si legge nel testo di assegnazione del premio Nobel per la pace all'Ue.

RICONCILIAZIONE - «Durante gli anni della guerra, il comitato norvegese per il Nobel ha assegnato il riconoscimento a persone che hanno lavorato per la riconciliazione tra Germania e Francia» ha continuato il testo letto dal presidente Thorbjoern Jagland. «Oggi un conflitto tra Berlino e Parigi è impensabile. Ciò dimostra come, attraverso sforzi ben mirati e la costruzione di una fiducia reciproca, nemici storici possano divenire partner». Citando l'entrata nell'unione, negli Anni '80, di Grecia, Spagna e Portogallo e la Caduta del Muro di Berlino il testo con le motivazioni dell'assegnazione del premio ricorda come tutto ciò abbia reso possibile l'ingresso a numerosi Paesi dell'Europa centrale e orientale, aprendo una nuova era nella storia d'Europa. E la fine delle divisioni tra Est e Ovest. «L'Ue sta affrontando una difficile crisi economica e forti tensioni sociali» si legge ancora. «Il Comitato per il Nobel vuole concentrarsi su quello che considera il più importante risultato dell'Ue: l'impegno coronato da successo per la pace, la riconciliazione e per la democrazia e i diritti umani.

CONTINENTE DI PACE - Il ruolo di stabilità giocato dall'Unione, secondo il comitato per il Premio Nobel, «ha aiutato a trasformare la gran parte d'Europa da un continente di guerra a un continente di pace». Il lavoro dell'Ue rappresenta la «fraternità tra le Nazioni «e costituisce una forma di "congressi di pace" ai quali si riferiva Alfred Nobel nel 1895 come criterio per il premio Nobel per la pace».

TWITTER -Immediato il commento del presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz che in un messaggio su Twittere si è detto «commosso e onorato» ha scritto: «La riconciliazione è ciò che l'Unione Europea è. Può servire come fonte di ispirazione». Sempre sul social network si è espresso il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso: «un grande onore per l'intera Unione europea e per tutti i 500 milioni di cittadini». L'assegnazione del premio Nobel è per il cancelliere tedesco, Angela Merkel «un incoraggiamento agli sforzi per la pace».

Redazione Online
12 ottobre 2012 | 12:15
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13/10/2012 15:18
 
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Syl, perdona la mia ormai consolidata divergenza di pensiero, rispetto il tuo "credere" nell'UE, ma dietro a questo gesto rintraccio solamente ipocrisia, proprio adesso, 2012, in piena crisi Euro dovevano attribuire un Nobel "retroattivo" di 60 anni? Riconosco che l'Europa abbia lavorato bene tempo fa, ma non certamente ora, dunque non critico il Nobel in sé, ma il momento in cui è stato attribuito, quello sì.
Il Nobel per la Pace all'Ue. Ma cosa ha fatto per meritarlo? (Fonte: ilgiornale.it - di
Andrea Indini - 12/10/2012)

Dopo il Nobel "preventivo" a Obama nel 2009, oggi viene premiata l'Ue. Una decisione che lascia allibiti: incapace di arginare la crisi, Bruxelles non fa altro che complicarci la vita.

Nei peggiori un marcato sdegno. Vuoi perché i tecnici, gli economisti e i vari ministri dell'Ecofin si sono rivelati del tutto incapaci e impreparati a superare il primo vero problema che gli si è parato dinnanzi dalla formazione dell'Ue: la crisi economica. Vuoi perché le norme, i trattati e le leggi partorite dagli euroburocrati non hanno fatto altro che complicarci la vita anziché semplificarla. Vuoi perché ogni anno gli italiani pagano ancora di tasca propria la scelta più nefasta presa dai tecnocrati europei: l'unione monetaria. Dopo il Nobel per la Pace conferito a Barack Obama, fresco di nomina alla Casa Bianca, quello all'Unione europea risuona ancora più assurdo...

Il Nobel all'Unione Europea suggella la morte del premio e la nostra vergogna (Fonte: linkiesta.it - di Angelo D’Addesio - 12/10/2012)

A questo punto bisogna chiedersi se non è arrivato il caso di abolire il Premio Nobel per la Pace e la sua inutile passerella opportunistica priva di personaggi di rilievo, anche perché la astratta e schifosa premiazione di quest’anno ne decreta di fatto la morte.

Ci siamo scandalizzati per i Premi Nobel ad Arafat, Rabin e Peres ma c’era almeno il beneficio del dubbio e della speranza, non abbiamo compreso il perché dei premi fuori tema e fuori luogo ad Al Gore, ad El Baradei, ad Ahtisaari e neppure quello a Barack Obama, ma come è possibile assegnare un premio all’emblema dello sfascio economico e politico, alla più palese rappresentazione di un mostro burocratico, di ricchezze sprecate, di egoismi e di putrefazione di una cultura quale è l’Unione Europea?

E come si potrà sopportare che uomini come Barroso, come Ashton, una gaffeur di professione, come Olli Rehn, e mettiamoci anche Juncker, Draghi e tanti altri, siano i destinatari di un premio alla pace? loro che stanno mettendo a ferro e fuoco paesi come la Grecia, la Spagna e per certi versi anche l’Italia ed il Portogallo, in preda ad una totale guerra fra poveri, che stanno dando mano libera a banche ed alta finanza per speculare i risparmi di decine di stati
, che dormono sugli allori di vitalizi e privilegi e che hanno visto morire migliaia di immigrati senza aver mai preso una decisione comune…

Piuttosto che dedicarci il premio, a noi illusi, spennati, europei che ormai cercano fortuna piuttosto dalla Cina, dagli sceicchi del Qatar e degli Emirati Arabi, dagli oligarchi della Russia, tutti questi signori dovrebbero rifiutare il premio e creare un grande precedente che sarebbe anche da monito a quei barbagianni accademici svedesi sull’inutilità di questo premio. «Non ne siamo degni, vi ringraziamo ma non è il caso», è una semplice e breve frase che oggi noi europei pronunciamo con grande consapevolezza ed i nostri governanti che hanno meno vergogna e più colpe di noi, dovrebbero pronunciarle per prime.
[Modificato da marco--- 13/10/2012 15:23]
13/10/2012 17:24
 
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Re:
marco---, 13/10/2012 15.18:

Syl, perdona la mia ormai consolidata divergenza di pensiero, rispetto il tuo "credere" nell'UE, ma dietro a questo gesto rintraccio solamente ipocrisia, proprio adesso, 2012, in piena crisi Euro dovevano attribuire un Nobel "retroattivo" di 60 anni? Riconosco che l'Europa abbia lavorato bene tempo fa, ma non certamente ora, dunque non critico il Nobel in sé, ma il momento in cui è stato attribuito, quello sì...



Questo gesto è un segnale; per qualcuno una minaccia, per qualcun'altro un giubilo. Per me è solo un segnale.

E' un indicatore di come si stanno evolvendo gli scenari socio-economici. Sta a ciascuno di noi interpretare e, nel caso, adeguarsi/prepararsi secondo la propria situazione individuale.

Sono europeista e sono anche convinto che la strada che ci aspetta sia irta di ostacoli e difficoltà di vario tipo. L'Europa unita (veramente unita e completa) semmai ci sarà non sarà il paese di Bengodi, sarà una sovrastruttura pesante da mantenere ma necessaria per stare al passo coi tempi (imho).

Per ora non ci vedo calici da sollevare o eventi da celebrare, solo enormi sacrifici a carico della nostra generazione e forse anche della successiva.

Al massimo potremo (forse) scegliere quale faccia simpatica [SM=g7628] mandare ad occupare le nuove poltrone, i giochi però sono decisi altrove e nostro malgrado.


P.S.: Per quel che ne so i Nobel li hanno sempre attribuiti con decenni di ritardo.

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13/10/2012 18:12
 
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Re: Re:
(sylvestro), 10/13/2012 5:24 PM:

L'Europa unita (veramente unita e completa) semmai ci sarà non sarà il paese di Bengodi, sarà una sovrastruttura pesante da mantenere ma necessaria per stare al passo coi tempi (imho).

Stare al passo con i tempi è qualcosa che ricorre molto nelle tue espressioni, io, nel mio piccolo, scelgo di stare al passo con i tempi dove penso che possa avere un senso, per esempio, per poter comunicare non è necessario disporre di un iphone 5, ma trovo utile avere un cellulare. Vengo al dunque, non sono dell'idea che sarebbe bello fare una vita da Antenati, se così fosse, infatti, adesso io e te non potremmo dialogare a distanza, penso che evolvere significhi sì informarsi ed eventualmente testare una novità, trovo però assurda e senza senso l'accettazione incondizionata del "nuovo".

L'esistenza di questo forum comprova che alcune persone hanno scelto di non restare al passo con i tempi, ossia hanno rinunciato, in alcuni casi temporaneamente, al "sogno" di possedere una casa di proprietà, quando "tutti" dicevano con conveniva comprare perché i mutui erano convenienti, perché sarebbe stato un buon investimento etc.
(sylvestro), 10/13/2012 5:24 PM:

P.S.: Per quel che ne so i Nobel li hanno sempre attribuiti con decenni di ritardo.

Sì, non è la regola ma è capitato, come ho scritto trovo strano il momento, adesso.
13/10/2012 18:23
 
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Re: Re: Re:
marco---, 13/10/2012 18.12:

...
Stare al passo con i tempi è qualcosa che ricorre molto nelle tue espressioni, io, nel mio piccolo, scelgo di stare al passo con i tempi dove penso che possa avere un senso, per esempio, per poter comunicare non è necessario disporre di un iphone 5, ma trovo utile avere un cellulare. Vengo al dunque, non sono dell'idea che sarebbe bello fare una vita da Antenati, se così fosse, infatti, adesso io e te non potremmo dialogare a distanza, penso che evolvere significhi sì informarsi ed eventualmente testare una novità, trovo però assurda e senza senso l'accettazione incondizionata del "nuovo". ...



Io mi riferivo al processo di accrescimento territoriale ed economico, nel caso specifico dei paesi europei verso un aggregato continentale. Il fenomeno ha una portata di massa e trascende le scelte individuali, in questi casi non si può dire "non mi interessa" (nel senso che non è di mio gradimento) a meno di non fare le valigie e trasferisi altrove (come hanno già fatto in tanti).

Chi resta si tiene l'europa, piaccia o non piaccia.


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13/10/2012 23:57
 
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Re: Re: Re: Re:
(sylvestro), 10/13/2012 6:23 PM:

Io mi riferivo al processo di accrescimento territoriale ed economico, nel caso specifico dei paesi europei verso un aggregato continentale. Il fenomeno ha una portata di massa e trascende le scelte individuali, in questi casi non si può dire "non mi interessa" (nel senso che non è di mio gradimento) a meno di non fare le valigie e trasferisi altrove (come hanno già fatto in tanti).

Chi resta si tiene l'europa, piaccia o non piaccia.

E' chiaro che non è operabile una scelta a livello individuale, questo era sottinteso, ma a livello nazionale sarebbe possibile, basterebbe che i più volessero quella determinata cosa, l'Inghilterra per esempio non usa l'Euro e, al momento, non ne vogliono sapere di firmare il fiscal compact.
14/10/2012 11:16
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
marco---, 13/10/2012 23.57:

... l'Inghilterra per esempio non usa l'Euro e, al momento, non ne vogliono sapere di firmare il fiscal compact.




Credo che le due scelte sia collegate; dentro l'euro bisogna farsi carico dei successivi passi per l'integrazione, fuori si ha una relativa libertà (per ora).
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14/10/2012 15:40
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
nobel per la pace all'europa !!!

AHHHAHAHAHHAAHAHAHAHHAHAHAHAHAAHAHAA [SM=g7576] [SM=g7576]

dopo quello ad obama per "le buone intenzioni future", uno alla signora "europa" ... qui siamo alla neurodeliri.


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Comica e dannosa. In due parole, l’Unione Europea.
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