 30/11/2015 09:21 |
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Nel 2017 riprenderà la salita dei prezzi che dovrebbe tracciare un trend positivo: +30% al 2020 Ringraziando stelafe per questa segnalazione.
Perche’ e’ il momento di comprare casa? (Fonte: blog.finanziamenti.lecco.it - 18/11/2015)
Guardando .. osservando… paragonando con attenzione i dati statistici degli ultimi 30 anni nel mercato immobiliare residenziale, possiamo costatare come l’onda dei prezzi abbia mantenuto un ritmo di salita-discesa decennale.
Si è assistito ad un incremento del 100% dei prezzi di vendita al mq. dal 1998 al 2008, per poi vivere un brusco calo del 50% che toccherà la punta minima nel 2017.
Solo nel 2017, quindi dopo 10 anni dal boom immobiliare, riprenderà la salita dei prezzi che dovrebbe tracciare un trend positivo: +30% al 2020.
Per capire cosa è successo e cosa accadrà nel mondo delle case, prendiamo in esame non solo questo grafico ma altre due componenti che forniscono un quadro generale e più completo che ha coinvolto il settore negli ultimi decenni.
Accanto al crollo dei prezzi al mq. possiamo notare come anche il numero delle transazioni abbia mantenuto un suo particolare andamento in risposta alla crisi economica e finanziaria del mercato.
Il picco delle compravendite si è assestato nel 2006 con oltre 870 mila passaggi di proprietà, punta massima che poi ha segnato una lenta ma progressiva diminuzione. Tuttavia i prezzi continuavano a crescere perchè i venditori , sulla scia delle grandi performance degli anni precedenti non erano pronti a deprezzare ciò che affettivamente aveva ancora grande valore. E’ costatato però, che non sempre, meglio, quasi mai, il valore affettivo corrisponde a quello di mercato.
Solo nel 2009 il mondo di chi vende ha iniziato a percepire che le quotazioni non reggevano, ma nel frattempo, il numero delle transazioni segnava già un meno di 200.000 compravendite.
La perdita dei posti di lavoro, la stretta finanziaria delle banche nell’erogazione di mutui ha fatto la sua parte e così il mercato si è riempito di immobili nuovi ed usati invenduti.
Il gap tra prezzo richiesto del venditore e dell’acquirente è diventato sempre più ampio, i due mondi si sono allontanati. La punta minima nel numero di compravendite si è registrata nel 2013, con 407 mila unità immobiliari transate.
La stima per il 2014 è ancora negativa anche se di poco. Questo dato ci riporta indietro di oltre 30 anni, quando nel 1985 erano state registrate 430.000 compravendite.
Cosa ci riserva il futuro? Pur non avendo la sfera di cristallo, possiamo azzardare qualche ipotesi… “la storia insegna sempre e quasi sempre, la storia si ripete”.
Le banche ricominceranno a concedere mutui ai risparmiatori; il calo del 75% delle concessioni edilizie non immetterà sul breve nuovi immobili che ingolferanno l’offerta già satura, e per altro molto diversificata nei prezzi e nei tagli.
I venditori hanno metabolizzato il deprezzamento e seppur con reticenza, sono disposti a scendere anche del 30% sul valore di vendita.
E’ IL MOMENTO DI COMPRARE !!!
Ovviamente l’immissione sul mercato di immobili all’asta ha reso concorrenziale al massimo il paragone tra uguali tipologie e questo ha notevolmente influito sulle valutazioni dei privati. La casa è sempre stata, è e sarà per gli Italiani, il bene rifugio.
Quindi con una lenta ripresa dell’economia già costatata dei primi segnali positivi, del PIL, favorirà dapprima una scossa di ottimismo degli anni e poi una ripresa effettiva anche del mercato.[Modificato da marco--- 30/11/2015 09:26] |
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