07/02/2009 16:34 |
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| | | Post: 1.500 | Città: MILANO | Età: 31 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Villa Singola | | OFFLINE | |
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Pensavo una cosa, e chiedo lumi agli storici della bolla immobiliare:
nella crisi del 92' 93', per quanto tempo i prezzi nominali hanno resistito prima che la diga cedesse? Cioè dal momento in cui la crisi era divenuta conclamata? Se oggi diamo la crisi per "ufficializzata" al 1 gennaio di quest'anno (per comodità) quanto tempo ci vorrà per l'effettivo calo delle braghe dei venditori, rispetto a quanto accadde nel '93?
Se è vero che allora i prezzi resistettero per un anno prima del crollo, potremmo avere i primi cali nominali consistenti tra un anno.
Aggiungo che prima o poi inizierà l'inflazione indotta dalla gara tra stati per raccogliere capitali e nello stesso tempo per ridurre il peso reale del debito statale...
Poichè questo verrà fatto a scapito delle retribuzioni reali, che già sono ridicole - senza contare il mare di disoccupazione o sottoccupazione - per l'immobiliare sarà un cataclisma di proporzioni assurde. Se tra un anno o due comincia l'inflazione suddetta, per i mutuatari al rischio reddituale attuale si aggiungerà quello dei tassi che li stava già facendo schiattare prima la crisi sistemica obbligasse la BCE al taglio radicale dei tassi. Insomma non credo che andremo totalmente verso una situazione giapponese.
Ma cmq per l'immobiliare non ci sarà scampo, perchè anzi avremo prima una situazione giapponese, e poi una di alta inflazione a redditi reali fermi o molto lenti... |
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