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Spagna - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2016 09:24
16/04/2013 10:08
 
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Spagna: nel 2012 al via 66 mila sfratti ipotecari
MADRID, 11 APR – Lo scorso anno sono stati avviati in Spagna oltre 65.778 procedimenti di esecuzione ipotecaria su alloggi, dei quali il 74,7% relativo alla prima casa, cifre che danno conto della precarieta’ in cui vivono decine di migliaia di famiglie a causa della recessione economica. Secondo i dati diffusi oggi dall’Ordine notarile dei Registratori di proprieta’, sono state almeno 30.000 le famiglie che hanno perso la propria casa, per insolvenza del pagamento dei mutuo ipotecario. E di queste il 77% hanno riguardato la prima casa. Il rapporto dei notai evidenza, inoltre, che il 75,5% delle esecuzioni ipotecarie hanno riguardato cittadini spagnoli, mentre il 24,4% stranieri, in particolare ecuadoriani, marocchini, britannici e rumeni

ansa
17/06/2013 21:08
 
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Spagna: prezzo delle abitazioni in vendita
Ringraziando pax2you per la segnalazione di questo sito.

Spagna: prezzo delle abitazioni in vendita (Fonte: fotocasa.es)

Un click per ingrandire

[Modificato da marco--- 17/06/2013 21:14]
28/07/2013 20:45
 
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Ringraziando fede49 per questa segnalazione.

Grattacieli mai finiti, aeroporti abbandonati e città fantasma: viaggio nella crisi della Spagna (Fonte: today.it - di Andrea Maggiolo - 26/07/2013)

Tre simboli dei 10 anni di follia edilizia che hanno segnato per sempre la Spagna. Un grattacielo da record mai terminato, un aeroporto gigantesco dove non è quasi mai atterrato un aereo e una città fantasma annichilita dalla crisi del settore immobiliare

Doveva essere il più alto edificio residenziale di tutta Europa. Un monumento perfetto per gli anni del boom, quando l'industria delle costruzioni ha contribuito a far sì che l'economia spagnola registrasse tra i più alti tassi di crescita nel mondo intero.

Oggi il grattacielo "In Tempo" a Benidorm è diventato suo malgrado una perfetta metafora dei 10 anni di follia edilizia che hanno ridotto il paese in ginocchio. Ma la "sbronza" spagnola non riguarda solo l'edilizia abitativa. Un altro simbolo perfetto delle manie di grandezza che hanno causato incalcolabili danni all'economia di Madrid è l'aeroporto di Ciudad Real. Enorme, ma inutile e in mezzo a una zona sempre più spopolata.

Per non parlare delle tante città fantasma, come Sesena, non lontano da Madrid, rovinate dal crollo del mercato immobiliare.

IL GRATTACIELO - Già è sorprendente il fatto che il grattacielo residenziale più alto d'Europa sorga in una località che, nonostante un boom del turismo negli ultimi decenni, rimane una piccola città della costa spagnola. Se ci aggiungiamo che la costruzione non è mai stata nemmeno terminata, la vicenda è ancora più assurda.

Le due torri identiche alte 200 metri che ospitano 269 appartamenti sono ora sotto la responsabilità di una cosiddetta "bad bank" creata per consolidare gli asset tossici delle banche di risparmio in bancarotta. La maggior parte di questi beni sono costituiti da beni invenduti o nemmeno finiti di costruire durante il boom. La banca, il cui nome completo è Sociedad de Gestión de Activos de la Restructuración Bancaria (Sareb), ha preso in carico il debito di 54 milioni di euro della Caixa Galicia, la banca che ha finanziato gli appartamenti nel 2005. In un chiaro esempio di incoscienza bancaria che era diventato la norma in quegli anni, Caixa Galicia ha offerto all'azienda Olga Urbana 93 milioni di euro per costruire la torre.

Benidorm ha così tanti palazzoni che vista dall'alto assomiglia più a Hong Kong che alla città di pescatori di una volta. Nonostante questi grattacieli, il grattacielo "In Tempo", che ha 47 piani, è visibile da sei chilometri di distanza. I problemi che hanno perseguitato questa costruzione sono innumerevoli.

Nel 2011, 13 lavoratori sono rimasti feriti, due dei quali in modo grave, quando un ascensore è crollato. L'anno scorso i lavoratori, irritati dai pagamenti sempre in ritardo, hanno rifiutato di entrare a lavorare nel sito a meno di non ricevere tutti i pagamenti arretrati. L'edificio doveva essere completato nel 2009. E' finito solo al 94%. Tra i molti problemi, c'è una lunga lista di creditori e la rabbia dei proprietari degli 80 appartamenti che sono stati venduti sulla carta. I restanti appartamenti andranno sul mercato a un prezzo inferiore con Sareb dicendo che è disposto ad ascoltare eventuali proposte.
07/10/2013 07:13
 
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Spagna: permessi di costruire -24,3% a luglio e -95% rispetto al 2006
Spagna: permessi di costruire in calo del 24,3% a luglio (Fonte: monitorimmobiliare.it - 06/09/2013)

Ancora trend negativo per i permessi di costruire nel residenziale in Spagna, scesi a quota -24,3% a luglio.

Nei primi sette mesi dell'anno ne sono stati concessi 22.316 contro i 29.494 dello stesso periodo del 2012.

Secondo i dati del ministero dello Sviluppo, sul totale dei permessi dati tra gennaio e luglio 15.186 sono stati destinati ad appartamenti (in calo del 24,7%) e 7.119 a case unifamiliari (-23.5%).

Inoltre, dieci permessi sono stati richiesti per edifici non destinati a uso abitativo.

Le ultime statistiche ministeriali sono in linea con l'andamento negativo degli ultimi anni: il 2012 è stato contrassegnato dal record minimo di 44.162 unità, dopo sei anni consecutivi di calo.

Un crollo impressionante se confrontato con il 2006, quando erano stati emessi ben 865.561 permessi.

L'anno scorso la flessione rispetto a sei anni prima è stata del 95%.
22/10/2013 14:30
 
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Bill Gates scommette sul settore immobiliare iberico (Fonte: teleborsa.it - 22/10/2013)

Il settore ideale dove investire un po' di risparmi? Quello immobiliare spagnolo. Almeno secondo Bill Gates, che ha da poco messo sul piatto 113,5 milioni di euro per rilevare il 6% di Fomento de Construcciones y Contratas (FCC), travagliato costruttore vittima dello scoppio della bolla immobiliare di cinque anni fa che ha messo in ginocchio l'economia iberica.

La mossa del co-fondatore di Microsoft, resa pubblica da un filing emesso dalle autorità di Borsa, conferma la percezione di molti investitori esteri che presto Madrid rialzerà la testa.

Come noto, negli anni antecedenti al 2008, il settore immobiliare spagnolo si era espanso molto rapidamente grazie anche alla facilità con cui le banche concedevano mutui e prestiti.

Scoppiata la bolla immobiliare molte società, tra cui FCC, si sono ritrovate senza più commesse e con enormi debiti da pagare.

Mr. Gates diventa dunque il secondo maggiore azionista di Fomento dopo il miliardario-filantropo Esther Koplowitz, che possiede il 53,9%. L'acquisto è avvenuto attraverso uno o più fondi di investimento controllati dal padre dei software.

Come il magnate americano sia arrivato a questa società non è al momento dato saperlo. Va rilevato, però, che negli ultimi 12 mesi le azioni FCC hanno raddoppiato il valore sulle attese che la il Gruppo riuscirà a rifinanziare il debito da 5 miliardi di euro in scadenza tra quest'anno e il 2014.
30/10/2013 14:30
 
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Non riusciamo a vendere le case? Non ci sono problemi: abbattiamole.
Mattone, linea dura in Spagna: "Abbattere le case invendute" (Fonte: repubblica.it - di Ettore Livini - 30/10/2013)

Svolta a Madrid per cercare di far ripartire il mercato immobiliare: stanziati 103 milioni di euro per iniziare la demolizione di parte delle 800mila case vuote nel paese. L'obiettivo? Risparmiare sulle spese di gestione e far risalire il valore degli altri edifici in vendita per rilanciare l'economia.

Non riusciamo a vendere le case? Non ci sono problemi: abbattiamole. La Spagna, travolta cinque anni fa dalla Burbuja del ladrillo (la bolla del mattone) e sommersa da uno stock di 800mila case invendute, ha scelto la linea dura: il Sareb, la banca pubblica che ha ereditato il patrimonio immobiliare dalle banche per salvare gli istituti di credito, ha stanziato in bilancio una cifra di 103 milioni di euro per procedere alla demolizione di un pezzo del suo tesoretto edilizio.

La recente ripresa economica (il Pil è cresciuto dello 0,1% nel terzo trimestre, dato confermato oggi dall'Istituto di Statistica) non è ancora riuscita a rilanciare il mercato: nei primi sei mesi di quest'anno sono stati venduti solo 20.770 appartamenti - ha certificato il ministero del Commercio - contro i 300mila circa che venivano acquistati nello stesso arco di tempo negli anni d'oro. E allora, dopo aver fatto fare i calcoli ai suoi economisti, il Sareb ha rotto gli indugi: meglio radere al suolo le proprietà che ancora non sono state terminate. Non solo perchè non ci sono i soldi per finire i lavori, ma soprattutto per evitare le spese di gestione e per provare a dare un piccolo elettrochoc al mercato, visto che i prezzi - malgrado un crollo del 40% dal 2008 - stanno continuando a calare mettendo a rischio gli stessi conti del Sareb.

La decisione, come ovvio, ha scatenato polemiche a Madrid.
La Plataforma de Afectados por la Hipoteca, l'associazione che rappresenta le migliaia di famiglie sfrattate nel paese, ha attaccato il "Banco malo", come lo chiamano in Spagna, chiedendo piuttosto di assegnare gli appartamenti a chi è in difficoltà e non ha un tetto sulla testa. E il Sareb ha tenuto a precisare che il progetto di demolizione partirà in modo graduale e riguarderà solo edifici fantasma allo stato del tutto inutilizzabili. Nello stesso tempo però ha provato a spiegare le ragioni della sua scelta: in Irlanda, altro Paese alle prese con una pesante crisi del mattone che ha lasciato 300mila case vuote, il governo ha già provveduto a radere al suolo diversi complessi arrivando così a generare in modo artificioso un timido rialzo dei prezzi.

La mossa della cassaforte immobiliare iberica (che ha tempo 18 anni per liquidare i suoi assett) ha in realtà un obiettivo preciso: ridare un po' di fiato alle banche del Paese, che malgrado i 40 miliardi di aiuti internazionali faticano ancora a far quadrare i loro conti. La ripresa del Pil non si è ancora tradotta in un miglioramento delle condizioni di vita nella quotidianità. E il numero di persone che faticano a far tornare i conti di casa è in costante aumento: i prestiti in sofferenza del settore creditizio, per dire, sono arrivati alla stratosferica quota dell'11,8%, pari a circa 180 miliardi di euro. E in vista delle nuove regole patrimoniali per le banche una piccola ripresa dei prezzi di mercato potrebbe aiutarle a rispettare i paletti della Bce. Si vedrà. Ruspe e gru sono in agguato. Questa volta non per far ripartire la bolla del ladrillo. Ma per cancellarne il ricordo.
19/12/2013 08:50
 
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Ripresa reale? Senza una reale ripresa dell'economia personalmente dubito, vedremo...
In Spagna buoni segnali per il mercato immobiliare (Fonte: immobiliare.it - di Andrea Polo - 19/12/2013)

Se la crisi del mercato immobiliare italiano è stata, e ancora è molto brutta, quella vissuta dagli operatori del settore spagnolo ha assunto toni che sarebbe eufemistico definire drammatici.

Ecco perché assume una valenza importante la notizia diffusa in questi giorni di un primo timido, ma comunque incoraggiante segnale positivio nei dati legati alle compravendite iberiche. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ANSA, per la prima volta negli ultimi tre anni il prezzo delle abitazioni spagnole ha fatto registrare un piccolo incremento che, nel terzo trimestre del 2013, è stato pari allo 0,7% a livello nazionale. A monitorare la situazione del mattone spagnolo è, come in Italia, l’Istituto Nazionale di Statistica, o INE, equivalente del nostro ISTAT, che ha tenuto a precisare anche altri dati i quali, sommati fra di loro, possono finalmente dare una luce di speranza alle migliaia di professionisti interessati al mercato immobiliare spagnolo.

Se si scorrono a ritroso i dati registrati negli ultimi trimesti in Spagna, in realtà si può capire come la ripresa fosse prevedibile, o forse addirittura già cominciata, nel secondo trimestre 2013; da aprile a giugno 2013 il calo dei prezzi delle case era stato in effetti alquanto contenuto, addirittura inferiore all’1%, ottima notizia dal momento che anche solo nei primi tre mesi del 2013 il deprezzamento degli immobili spagnoli era stato, in media, del 6,6%.

Per quello che riguarda il trimestre luglio-settembre 2013, il dato positivo è valido tanto per gli immobili di nuova costruzione, il cui valore è cresciuto del 2,3%, sia per quelli già esistenti (0,1%).
Ora bisogna sperare che il trend continui e si riesca, in questo modo, anche a risollevare il dato interannuale, per ora ancora pesantemente negativo (-7,9%).
[Modificato da marco--- 19/12/2013 08:52]
13/02/2014 08:34
 
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Spagna:mercato immobiliare frena caduta (Fonte: a-realestate.it - 12/02/2014)

MADRID, 12 FEB - Il mercato immobiliare in Spagna continua su livelli negativi, anche se nel dicembre scorso ha frenato la caduta, con una riduzione delle compravendite del 3,6% su base annua, rispetto a quella del 15,9% registrata nel mese precedente. Secondo i dati diffusi oggi dall'Istituto Nazionale di Statistica, l'attività commerciale immobiliare è aumentata a dicembre del 4%, fino a 22.700 transazioni, rispetto alle 21.800 registrate il mese precedente. Nell'intero 2013, la vendita di immobili è diminuita del 2% rispetto all'anno precedente, con complessive 321.000 case.
07/08/2014 20:49
 
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Spagna: prosegue ripresa mercato immobiliare (Fonte: a-realestate.it - 07/08/2014)

(ANSA) - MADRID, 7 AGO - Per il quarto mese consecutivo il mercato immobiliare spagnolo ha fatto registrare un saldo positivo. A giugno il numero delle compravendite è stato dell'8,8 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2013. Lo ha reso noto l'Istituto nazionale di statistica (INE) il quale rileva che su base annua nel primo semestre il saldo continua ad essere negativo del 5,4%. La continua ripresa del settore è trainata in modo particolare dalla vendita di alloggi usati (+17,4%), mentre quella dei nuovi alloggi segna una discesa del 3% rispetto allo stesso periodo del 2013. La ripresa immobiliare si manifesta in particolare nelle Comunità di Madrid, Estremadura e Navarra. In aumento, del 10,3%, anche la vendita di terreni agricoli. (ANSA).
09/12/2014 11:34
 
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Spagna, prezzi delle case +0,2% nel terzo trimestre
Spagna, prezzi delle case +0,2% nel terzo trimestre (Fonte: milanofinanza.it - 09/12/2014)

Spagna, prezzi delle case +0,2% nel terzo trimestre

I prezzi delle case in Spagna sono aumentati nel terzo trimestre per la seconda volta consecutiva.
Secondo i dati dell'Ine, l'aumento è stato dello 0,3% tendenziale (+0,8% nel secondo trimestre); si tratta dei primi rialzi dopo la bolla immobiliare del 2008. Su base congiunturale, i prezzi sono saliti dello 0,2% (+1,7% nel secondo trimestre). I prezzi delle case sono crollati del 35,2% medio dal 2007.
[Modificato da marco--- 09/12/2014 11:36]
15/12/2014 10:09
 
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Re: Spagna, prezzi delle case +0,2% nel terzo trimestre
marco---, 09/12/2014 11:34:

Spagna, prezzi delle case +0,2% nel terzo trimestre (Fonte: milanofinanza.it - 09/12/2014)

Spagna, prezzi delle case +0,2% nel terzo trimestre

I prezzi delle case in Spagna sono aumentati nel terzo trimestre per la seconda volta consecutiva.
Secondo i dati dell'Ine, l'aumento è stato dello 0,3% tendenziale (+0,8% nel secondo trimestre); si tratta dei primi rialzi dopo la bolla immobiliare del 2008. Su base congiunturale, i prezzi sono saliti dello 0,2% (+1,7% nel secondo trimestre). I prezzi delle case sono crollati del 35,2% medio dal 2007.



Mah...ancora informazioni discordanti:
El precio medio de los inmuebles de segunda mano en España es de 1.637 euros el metro cuadrado, lo que supone una variación de un (-0,6)% respecto al mes anterior.
La variación interanual (octubre 2013 – octubre 2014) registra una variación del -6,2%.

Inoltre se si guarda l'indice mensile di fatto i prezzi, da un anno a questa parte, sono scesi tutti i mesi tranne a dicembre e ad agosto.

www.fotocasa.es/indice-inmobiliario__fotocasa.aspx


[Modificato da pax2you 15/12/2014 15:10]
13/02/2015 08:50
 
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il mattone spagnolo solleva la testa: dopo tre anni di ribassi le compravendite aumentano del 2,5% (Fonte: idealista.it - 12/02/2015)

dopo tre anni di caduta libera, il mercato immobiliare spagnolo mostra i primi segnali di miglioramento. secondo i dati dell'ufficio nazionale di statistica (ine), le compravendite nel 2014 sono aumentate del 2,5%, raggiungendo quota 319.389 unità. si tratta comunque di un un lieve crescita, se si considera che il numero di transazioni è stato pari a quello del 2012, mentre rispetto al 2007- nel pieno della bolla immobiliare- si è registrata una diminuzione del 59%

nel 2007, anno top del boom immobiliare, il numero di transazioni toccò le 775.300 case, una cifra che sembra lontana anni luce dalle cifre attuali. l'aumento delle compravendite fu dovuto interamente alla vendita di case usate, che registrò un aumento del 61,6% in termini annuali, mentre la vendita di case nuove è caduta del 33,1%. considerando il solo mese di dicembre 2014, l'aumento registrato è stato del 14,4% rispetto al 2013
07/03/2015 03:00
 
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Qualora in futuro scomparisse il grafico Flash Player ecco lo screenshot.
[Modificato da marco--- 07/03/2015 03:07]
13/03/2016 09:24
 
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