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Puglia - situazione mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2016 09:06
07/09/2007 11:38
 
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Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07-09-2007

Puglia, prezzi fermi
Secondo autorevoli previsioni potrebbero anche calare

E così, dopo le crescite record dei prezzi abitativi nel triennio 2004-2006 evidenziate dall'articolo:

Media Puglia +32%
Taranto +45%
Lecce +41%
Bari +30%
Brindisi +26%
Foggia +24%

...In ogni caso, il mercato immobiliare sta cambiando segno anche in Puglia. A pubblicare previsioni fosche sull'andamento della compravendita di case è la FIAIP, Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali, che prevede per la seconda metà del 2007 una flessione del 10% nel mercato immobiliare urbano del 10% e dell'1,5% in quello turistico...

Si inizia ad ammettere una decisa inversione di tendenza!

Previsioni FIAIP qui
Vedi anche: Bari ...e i costruttori vendono al ribasso
[Modificato da marco--- 25/11/2011 18:51]
27/05/2010 09:44
 
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Prezzi case, andamento parzialmente decrescente al Sud


Martedì, 23 Novembre 2010.

Andamento al sud del prezzo delle case

Tecnocasa ha pubblicato nuovi dati sull’andamento dei valori commerciali immobiliari in alcune aree del Sud e, in particolar modo, in Puglia. Da quanto emerge dal report della società, durante il primo semestre del 2010 i prezzi delle case avrebbero subito una nuova contrazione, principalmente concentrata in alcuni dei capoluoghi della regione meridionale, sintomo di una ritardata ripresa delle attività e dei valori nel mercato immobiliare dell’intera area del Mezzogiorno.

In particolar modo, Tecnocasa ricorda che a Bari i prezzi avrebbero subito una contrazione pari a 1,5 punti percentuali su base annua, denotando pertanto un rallentamento rispetto al crollo avvenuto nel 2007, nel 2008 e nel 2009, quando – rispettivamente – i prezzi calarono del 3,3%, del 5,2% e del 4,7%.

A Taranto la contrazione dei valori commerciali abitativi è stata notevolmente peggiore, con una flessione di 3,5 punti percentuali; male anche l’area urbana di Foggia, dove il prezzo medio di una proprietà ad uso abitativo avrebbe subito una diminuzione di circa 2 punti percentuali.

Migliori sono invece le prestazioni negli altri capoluoghi: a Brindisi la flessione dei prezzi è stata dell’1,5%, a Legge dell’1,2%. Stabili sono i prezzi ad Andria e Trani, che con Barletta costituiscono la nuova provincia pugliese. Proprio Barletta, tuttavia, fa registrare la performance peggiore, con un calo dei prezzi del 5,3%.
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30/04/2011 10:38
 
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Il mattone piace poco, vendite flop
In Capitanata la flessione è del 17%


È quanto emerge da una nota dell'Agenzia territoriale
Mercato delle quotazioni invariato rispetto al 2009

La Puglia fa flop nelle transazioni immobiliari. E nel Foggiano la situazione di certo non brilla rispetto al resto della regione. È quanto emerge dalla nota dell'Agenzia territoriale relativa al secondo semestre del 2010, realizzata dall’ufficio provinciale di Bari, in collaborazione con l’ufficio statistiche e studi del mercato immobiliare della direzione centrale Omise dell’Agenzia del Territorio. Nel 2010 il numero di transazioni normalizzate ha mostrato una flessione consistente in tutte le province, particolarmente nel Foggiano, dove il calo è stato del 17%. Una cifra decisamente maggiore rispetto al meno 13,6% di Bari e al meno 1,2% di Taranto, provincia in cui la decrescita è stata minore.

QUOTAZIONI INVARIATE - Anche per quanto riguarda le quotazioni, il mercato foggiano non sorride: hanno registrato infatti sul mercato piccoli aumenti in tutte le province ad eccezione di quella di Foggia, che sono rimaste invariate, e di Lecce dove si è verificata una piccola riduzione. Si è mantenuto al di sotto della media nazionale (pari all’1,87%) l’indicatore pugliese dell’Intensità del mercato immobiliare (Imi), con quello foggiano vertice basso della parabola con l’1,45%, a dimostrazione della scarsa dinamicità del mercato residenziale. Per quanto riguarda i soli capoluoghi, la tendenza è di una generale riduzione delle transazioni, compresa tra -12,8% della città di Brindisi seguita da quella di Bari con il -5,5% e Foggia con il -1,8%.

Pasquale Caputi
23 giugno 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA
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17/01/2012 21:01
 
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Mercato immobiliare, Tecnocasa: "Nel 2011 quotazioni scese del 5,3% (Fonte: foggiatoday.it - 17/01/2012)

Secondo il gruppo Tecnocasa nella prima parte del 2011, a Foggia le quotazioni immobiliari sono scese del 5,3%. In leggera flessione i valori di zona Piazza Aldo Moro e Parco San Felice. Ad acquistare sono soprattutto famiglie alla ricerca di appartamenti più grandi, generalmente tre o quattro locali dotati di box o posto auto. In aumento i tempi medi di vendita (6-8 mesi), dato che le famiglie hanno necessità di vendere il proprio appartamento prima di concedersi soluzioni più spaziose.

ZONA OSPEDALE - Richiestissima è la zona Ospedale, in particolare via Napoli e via Luigi Pinto, zona semi-periferica ma ben servita immersa nel verde, nei pressi della Facoltà di Agraria e della sede dell'Agenzia delle Entrate, dove prevalgono costruzioni degli anni '75 -'80. Un appartamento signorile di 120-130 mq, ristrutturato e in edilizia privata, costa in media 2000 € al mq. Un box auto di 20 mq in questa zona ha un prezzo di 25-30 mila €.

Risulta molto più difficile acquistare un garage nella più centrale piazza Aldo Moro, caratterizzata da condomini costruiti negli anni '60, dove si trovano soprattutto appartamenti di tre e quattro locali dove un appartamento signorile usato, da ristrutturare, ha una quotazione di 1500 € al mq.

COMPARTO BICCARI - A Parco San Felice si possono acquistare soprattutto immobili di quattro o cinque locali con box, in stabili (alcuni anche con cortile condominiale recintato) di cooperativa degli anni '80, se da ristrutturare valutati 1450 € al mq e box auto quotati 20-25 mila €. Nei pressi di Parco San Felice sorge la zona 167 (meglio conosciuta come Comparto Biccari): qui è possibile trovare varie tipologie di recente costruzione del 2001-2002, dalla villetta a schiera indipendente su tre livelli con giardino e box ad un prezzo di 290-320 mila €, alla soluzione su due livelli con giardino e box ad un prezzo di 250-280 mila €. Varie sono anche le tipologie in complessi condominiali composti principalmente da tre locali con box ad un prezzo di 170 - 190 mila €. Tra le zone di maggior sviluppo edilizio della città si segnala quella della 167 compresa tra il Tribunale ed il quartiere Macchia Gialla, zona ben servita ed apprezzata per le numerose aree verdi dove si possono acquistare villette a schiera ed appartamenti in piccoli condomini, tutti costruiti non oltre dieci anni fa. Per una villetta sono necessari 310-320 mila €, per gli appartamenti nuovi 2000-2100 € al mq, mentre quelli di recente costruzione costano 1900-2000 € al mq. A causa del forte sviluppo edilizio che ha aumentato l'offerta immobiliare e che ha costretto i costruttori ed i proprietari ad abbassare i prezzi alle quotazioni di mercato, risultano in sensibile calo i prezzi delle case in zona Tribunale ed in zona 167, quartiere tranquillo dotato di aree verdi e di ampia possibilità di parcheggio. In aumento i tempi medi di vendita, circa 6-8 mesi, dato che gli acquirenti valutano con attenzione sia le numerose soluzioni di recente costruzione, sia quelle nuove, optando, a parità di prezzo, quasi sempre per quest'ultime. Non si registrano acquisti per investimento, mentre la domanda è composta da giovani coppie alla ricerca della prima casa e da famiglie provenienti da altre zone della città alla ricerca di soluzioni migliorative. La tipologia più richiesta è il trilocale di circa 80 mq dotato di box auto, mentre si riscontra qualche difficoltà nella vendita delle abitazioni più grandi. Circa l'80% degli acquirenti acquista facendo ricorso a mutui.

VIA LUCERA - Da segnalare anche le nuove costruzioni di via Lucera, dove inizialmente si è costruito in edilizia agevolata ed ora sono in fase di realizzazione nuove soluzioni in edilizia privata. Per una villa di tre piani con ascensore e giardino sono necessari 350-360 mila €, mentre per un quattro vani con box si spendono 210 mila €. Via Lucera presenta due diverse zone: una più vecchia, dove un appartamento usato in buone condizioni costa 1.400 € al mq, ed una più nuova dove i prezzi salgono a 1.500-1.600 € al mq. In viale Giotto, strada parallela a via Lucera, un buon usato ha una valutazione di 1.600 - 1.700 € al mq.

CORSO GARIBALDI - In corso Garibaldi sono disponibili condomini costruiti tra gli anni '20 e gli anni '60, mentre nella zona limitrofa di via Vittime Civili non mancano soluzioni più recenti, degli anni '80 e '90, quotate 1800 € al mq. Buono il mercato delle locazioni. Il canone medio per un bilocale è di 360-400 € al mese, per un trilocale o un quattro locali il canone sale a 420-450 € al mese, con punte di 500 € al mese se è compreso il box auto. Il contratto più utilizzato è quello a canone libero da quattro anni più quattro. In corso Garibaldi sono disponibili condomini costruiti tra gli anni '20 e gli anni '60, mentre nella zona limitrofa di via Vittime Civili non mancano soluzioni più recenti, degli anni '80 e '90, quotate 1800 € al mq.

IMMACOLATA E PADRE PIO - Si riscontra un rallentamento del mercato immobiliare nei quartieri semicentrali Immacolata e Padre Pio. In diminuzione il numero di compravendite e le richieste di acquisto, mentre l'offerta rimane alta, alimentata quasi totalmente da anziani che vendono per raggiungere i propri figli nel nord Italia. Crescono i tempi medi per vendita, 7-8 mesi, a causa della distanza fra i prezzi richiesti dai proprietari e quelli che gli acquirenti sono disposti a spendere. Tra i venditori si registrano molti casi di successione ereditaria che hanno contribuito a rallentare il mercato. Circa la metà degli acquisti viene effettuata da investitori che poi affittano gli appartamenti agli studenti delle vicine Facoltà di Giurisprudenza ed Economia ed a lavoratori trasfertisti. Il canone medio per un bilocale è di 400 € al mese, per un trilocale è di 450 € al mese. Si segnala la demolizione di una vecchia scuola in via Guglielmi per far posto ad una nuova sede universitaria. L'altra metà degli acquirenti è composta da giovani coppie alla ricerca della prima casa e da famiglie in cerca di soluzioni migliorative. La tipologia più ricercata è il trilocale, mentre si registrano difficoltà nel vendere appartamenti dai tagli grandi, molto diffusi in zona, che richiedono impegno economico da 200 mila € in su. Scendono le quotazioni nella zona più popolare dell'Immacolata, dove per acquistare una soluzione di media qualità costruita negli anni '50-'60 sono necessari 1700 € al mq. A causa delle numerose attività commerciali e delle strade più strette presenti nel quartiere, risulta difficile parcheggiare in questa zona. Il prezzo medio per un box auto singolo si aggira su 30-35 mila €.
In via Guglielmi dov'è presente la stazione dei Carabinieri si possono acquistare appartamenti degli anni '70 di 150-200 mq a 2000 € al mq.

VIA MICHELANGELO - Tra le zone più apprezzate via Michelangelo, ampia strada a tre corsie e con possibilità di parcheggio, piazza Padre Pio e via Molfetta, aree ben servite con piscine e scuole dell'obbligo, dove sono disponibili condomini signorili di 7-8 piani degli anni '70 e dotati di portineria. Qui un appartamento in buone condizioni e dalle ampie metrature, in media di 150 mq, costa 1800 € al mq.

ZONA STAZIONE - Nei rioni Diaz, Narducci ed in zona Stazione si è avuto un rallentamento del mercato immobiliare, con un aumento delle tempistiche di vendita. A determinare il calo delle quotazioni le difficoltà di accesso al credito ed il boom di nuove costruzioni, infatti nel Rione Martucci risultano aperti ben tre cantieri ed a breve sarà operativo un quarto per la realizzazione di 500-600 nuovi alloggi quotati da 1300 a 1850 € al mq. Tra gli acquirenti prevalgono famiglie e giovani coppie alla ricerca della prima casa, quasi sempre si avvalgono dell'ausilio del mutuo e hanno possibilità di spesa media di 130-150 mila €, in calo di 40-50 mila € rispetto agli scorsi anni. La maggior parte delle compravendite ricade su bilocali e trilocali; poco richiesti i box auto che non vengono acquistati per motivi di budget nonostante molte abitazioni ne siano provviste. In diminuzione, ormai da tre anni a questa parte, i prezzi delle case in zona Stazione a causa della creazione di parcheggi a pagamento anche per residenti e soprattutto per il fenomeno di degrado che ha causato il trasferimento in periferia di molti studi professionali, con la conseguente nascita di molte attività commerciali di imprenditori extra comunitari. Molto eterogenea l'offerta immobiliare della zona, dato che si possono trovare palazzi costruiti all'inizio del XX secolo ma anche abitazioni nate 10 anni fa in seguito alla demolizione delle costruzioni più vetuste. Su quest'area il prezzo per una soluzione media usata è di 1400 € al mq.

RIONE MARTUCCI - Nelle vicinanze della Stazione, verso l'esterno della città, sorge il Rione Martucci che offre immobili di buona qualità costruiti alla fine degli anni '70 e tipologie più recenti. Per gli edifici sorti quattro anni fa si registrano quotazioni di 1700-1800 € al mq, mentre per l'usato si va da 1150 a 1550 € al mq.

RIONE DIAZ - Proseguendo verso la periferia, si trova Rione Diaz separato da Rione Martucci da un passaggio a livello, ex zona popolare dove si trovava l'Istituto Poligrafico di Stato. Qui la maggior parte delle abitazioni, per lo più palazzine ristrutturate di recente con due - tre piani e senza ascensore, risalgono agli anni '60 anche se non mancano soluzioni degli anni '80-'90 e poche nuove costruzioni. Il prezzo del nuovo si attesta su 1500 € al mq, mentre per l'usato si scende a 1150-1300 € al mq.

CEP - Più popolare il quartiere Cep che offre soluzioni in palazzi edificati fra gli anni '60 ed '80, spesso privi di ascensore. Per un appartamento usato in buono stato al primo piano si spendono in media 1300-1400 € al mq. Accanto al Tribunale, in zona Città Giardino, sono presenti numerose palazzine di 3-4 piani, tutti edificati fra l'anno 2000 ed il 2008, dove una unità con tre o quattro locali e box costa 1900-2000 € al mq. Per una villetta bifamiliare il prezzo medio è di 480 mila €, per una a schiera si aggira tra 380 mila e 400 mila €, mentre le soluzioni quadrifamiliari quotano mediamente 300-320 mila €. Un appartamento dalle ampie metrature nei pressi dello Stadio, e precisamente in via Mario Natola o in piazza Scaramella, zona nata negli anni '70, ha una quotazione di 1600 € al mq. La richiesta di immobili in locazione proviene principalmente da famiglie e giovani coppie che non possono permettersi di acquistare e da parte di lavoratori trasfertisti. Il canone di locazione medio di un bilocale è compreso tra 350 e 400 € al mese, quello di un trilocale oscilla tra 450 e 550 € mensili.

CORSO Roma - Si registra un leggero calo dei prezzi delle case nella zona di corso Roma a causa della diminuzione della domanda. Infatti i potenziali clienti, che fino a qualche anno fa acquistavano quasi sempre con il mutuo al 100%, quando hanno una situazione lavorativa poco stabile non riescono ad ottenere un finanziamento per l'acquisto della casa. Ad alimentare la domanda single, giovani coppie e famiglie alla ricerca della prima casa, principalmente soluzioni piccole, bilocali e trilocali con prezzi che vanno da 80 ad un massimo di 120 mila €. Corso Roma e la via parallela corso Giannone sono le strade più ambite e prestigiose, piene di attività commerciali e nei pressi dell'Università degli Studi di Foggia. Queste strade, insieme al vicino corso Vittorio Emanuele, offrono appartamenti, trilocali e quattro locali in condomini degli anni '60, valutati 2300-2400 € al mq se ristrutturati. Nelle traverse di corso Vittorio Emanuele si possono acquistare case indipendenti degli anni '30-'40 di piccole dimensioni, massimo 50 mq, a 1500 € al mq. Meno signorili e più vetuste le soluzioni situate nelle traverse di corso Roma e corso Giannone, dove un appartamento in complessi degli anni '50, spesso senza ascensore, si acquista a 1600 € al mq.

CORSO MATTEOTTI - Sempre signorile, ma più economica, l'offerta immobiliare del vicino corso Matteotti, dove una soluzione della seconda parte degli anni '60 e prima parte degli anni '70 ha un prezzo di 1700-1800 € al mq.

SAN MICHELE - La zona San Michele offre abitazioni più popolari, sempre degli anni '60, spesso senza ascensore e da ristrutturare a 1500 € al mq. Il mercato delle locazioni è alimentato principalmente da studenti e famiglie che non possono permettersi di acquistare casa. Il canone medio per un trilocale arredato è di 500 € al mese.

Rimangono sostanzialmente stabili le quotazioni immobiliari nella zona di Candelaro, Mercati Generali e Villaggio Artigiani. A causa delle difficoltà di accesso al credito si registra una leggera diminuzione del numero di compravendite accompagnata da un allungamento dei tempi medi di vendita. La maggior parte degli acquisti vengono realizzati da famiglie alla ricerca della prima casa, rappresentata generalmente dal trilocaleristrutturato di 80-90 mq.

VIALE CANDELARO - Nella zona di viale Candelaro sono presenti soluzioni popolari degli anni '50-'60, ormai riscattate dai proprietari, per lo più palazzine di tre piani, che si compravendono a prezzi medi di 1000 € al mq. In forte espansione via San Severo, presso la struttura dell'Unieuro appena fuori la zona Candelaro, dove si sta procedendo alla riqualificazione dell'area con la costruzione di scuole, uffici e altri 500 alloggi: si tratta di palazzine di 2-4 piani con appartamenti di 60 mq quotati 160-170 mila € (posto auto e box compreso), di villette a schiera ed indipendenti. Per acquistare una villetta di 85 mq, 150 mq di giardino e tavernetta sono necessari 310 mila €, mentre per villette di 120 mq il prezzo sale a 450 mila €. Sempre in zona Unieuro, un appartamento signorile con posto auto, costruito sei anni fa ha una quotazione di 1700-2000 € al mq.
05/02/2012 11:02
 
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Mercato immobiliare, giù i prezzi delle case in Puglia: -7% a Bari, -15% a Lecce (Fonte: bari.ilquotidianoitaliano.it - 16/05/2012)

Continuano a scendere i prezzi delle case in Puglia e se a Bari, nel I quadrimestre del 2012, si registra una flessione media di circa il 7% rispetto al 2011, a Lecce si arriva addirittura al 15%

Naturalmente, come emerge dall’Osservatorio Immobiliare Rubino sul mercato residenziale pugliese, il dato comunque va poi analizzato caso per caso, in quanto solo gli immobili più vetusti ed in zona semi-centrale hanno subito e stanno subendo un ridimensionamento rispetto ai picchi del mercato (anni 2006 e 2007) mentre per quelli centrali e in buone condizioni di manutenzione i prezzi tengono rispetto all’anno scorso e sostanzialmente sono rimasti invariati con una flessione massima del 3%.

“In generale” - spiega Andrea Rubino, presidente dell’Immobiliare Rubino – nei primi 4 mesi del 2012 i tempi di vendita si attestano in media sui 5-6 mesi, lo scarto tra prezzo richiesto e prezzo di vendita è all’incirca tra l’8% e il 10% a Bari città e tra l’8% e il 12% in provincia e la tipologia più richiesta si conferma il 3 vani anche se aumentano le richieste per appartamenti più grandi, come i 4 e i 5 vani”.

A fronte di un lieve aumento di immobili acquistati con mutuo, inoltre, diminuiscono l’importo medio del mutuo richiesto e il suo peso percentuale che se fino a qualche tempo fa arrivava a coprire addirittura il 90-100% del costo dell’appartamento oggi, anche e soprattutto a causa dell’inasprimento delle banche, corrisponde a circa il 50-60% del prezzo totale dell’immobile acquistato.

Per quanto riguarda, in dettaglio, il mercato immobiliare di BARI città nel I quadrimestre 2012 a comprare casa sono state soprattutto le famiglie e le giovani coppie, anche se naturalmente passando da una zona all’altra della città si riscontrano variazioni significative e situazioni molto diverse...
25/06/2012 16:12
 
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Fonte: Corriere del Mezzogiorno - di Alba di Palo - 28/11/2012

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Immobili, con la crisi a Bari i prezzi scendono (Fonte: go-bari.it - 13/12/2012)

Nel II semestre del 2012, si registra una flessione media di circa il 9% rispetto al 2011.

Bari - Continuano a scendere i prezzi delle case in Puglia e a Bari, sicuramente merito o colpa della crisi che sta investendo la nostra Italia. Nel secondo semestre del 2012, si registra una flessione media di circa il 9% rispetto al 2011. Questi i dati che emergono dall’'Osservatorio Immobiliare Rubino sul mercato residenziale pugliese.

Per quanto riguarda Bari, si registra un budget decisamente più basso a disposizione dei cittadini per acquistare la propria casa. Nonostante questo, aumenta la possibilità di pagare l’appartamento interamente in contanti, in un generale quadro di crolli dei mutui. Nel secondo semestre a Bari hanno acquistato casa soprattutto le famiglie e le coppie.

I prezzi variano di zona in zona, il prezzo medio di vendita si è attestato da un minimo di 1.900 - 2.000 euro al mq nella parte bassa e sui 2.200-2.600 euro al mq nella parte alta fino a 3000 – 4000 euro. Nel capoluogo pugliese, zone semicentrali, il costo complessivo degli immobili si aggira in media intorno ai 200 – 250mila euro, mentre in pieno centro, nelle zone più ambite si toccano i 400 – 450 mila euro.
14/12/2012 09:11
 
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Crisi immobiliare: è profondo rosso (Fonte: gravinalife.it - di Antonella Testini - 14/12/2012)

Casa dolce casa? Una volta, forse.

Secondo gli ultimi dati Istat, infatti, sono sempre meno gli italiani che possono recitare l'antico adagio. Le famiglie italiane hanno progressivamente abbandonato il sogno di avere una casa di proprietà trascinati dalla crisi occupazionale e dall'incertezza nel futuro anche da parte di chi possiede un lavoro.

Secondo l'istituto statistico, nel secondo trimestre 2012 i mutui, i finanziamenti e le altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare hanno registrato una caduta del 41,2%. Quest'anno sono stati stipulati in Italia 69.830 mutui e finanziamenti finalizzati all'acquisto di una casa di cui il 67.063 sono stati contratti verso banche e 2.767 verso altri soggetti diversi dalle banche. Un declino che affonda le sue radici innanzitutto sull'innalzamento esponenziale dei prezzi di vendita degli immobili. Prezzi alti a cui non corrispondono caratteristiche architettoniche, di risparmio energetico e servizi pubblici (uffici e trasporto pubblico) e privati che ne giustifichino il prezzo di vendita.

I dati Istat evidenziano un calo del mercato più o meno uniforme in tutte le regioni Italiane con il Sud che, come sempre, sta un po' più peggio del resto d'Italia. E Gravina ovviamente non può fare eccezione. Le agenzie immobiliari cittadine parlano di un "crollo epico del mercato", con percentuali che variano dal 40 al 60 % di vendite in meno. In questo momento di crisi pochi possono permettersi una casa nuova: "I gravinesi puntano sull'usato in buono stato dove magari occorrono solo delle piccole ristrutturazioni - conferma Nicola Lombardi, di "Servizi Immobiliari" - puntando l'acquisto su un budget che non deve superare i 110-120.000 euro. Qualcuno anche 150.000, non di più". "Sino a quando i costruttori non smetteranno di imporre prezzi allucinanti sarà difficile vendere le case in questo paese", sbotta il titolare di un'altra tra le agenzie più note della città, che preferendo l'anonimato racconta come il mercato sia fortemente in crisi. "Una crisi che trascina inevitabilmente altri settori dall'arredamento, all'impiantistica finendo per colpire quelle stesse imprese che impongono prezzi da superenalotto. E' come il cane che si morde la coda".

E così finisce per infrangersi anche il sogno del nido d'amore comprato poco prima del matrimonio: "Fondamentalmente comprano solo le famiglie che hanno bisogno di case più grandi e che magari sono agevolate dalla vendita della loro precedente casa", spiega sempre Lombardi. E le giovani coppie? "Vengono già con la consapevolezza che devono chiedere una casa in fitto a meno" gli fa eco un suo collega: "I pochi fortunati che vogliono comprare, che poi sono ancora meno quelli che comprano per davvero, lo fanno solo perché hanno l'aiuto di mamma e papà, per tutti gli altri solo affitto perenne".

Colpa del lavoro precario e dei bassi salari e soprattutto "delle banche che hanno chiuso i rubinetti e non concedono nemmeno più mutui", affermano in coro gli agenti immobiliari. Tra loro qualcuno la butta sullo scherzo, e con una risata amara chiosa: "Dio ci liberi dalle banche e da coloro che in questo momento stanno speculando sulla vita della povera gente".
[Modificato da marco--- 14/12/2012 09:11]
20/01/2013 11:39
 
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Alcuni interessanti dati, mettendo da parte le classiche corbellerie con le quali si esorta la gente a comprare case "oggi perché conviene".
Ripropongo a tale proposito la nostra collezione ricca collezione di esortazioni all'acqusito che ci hanno accompagnato come un ossessivo mantra di anno in anno:
Secondo gli "esperti", per una ragione o per l'altra, è sempre ora di comprare!

I miei migliori auguri a chi sta attendendo "i tempi migliori del mercato immobiliare italiano" per vendere il proprio immobile, un ragionamento a mio giudizio caparbio e antieconomico.
Il mercato attende il nuovo governo per ora chi può comprare è fortunato mentre chi vende si deve accontentare
(Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno - di Antonello Ambruosi - 20/01/2013)

Fortunato chi nel 2013 potrà acquistare un immobile, al contrario di chi deciderà di vendere. Il primo potrà beneficiare dei prezzi calati negli scorsi anni e che continueranno a scendere ancora nei prossimi mesi. Per poi, probabilmente, riprendere a salire. Per il motivo inverso saranno meno favoriti i venditori. Salvo quelli che lo faranno per cambiare casa: venderanno come acquisteranno a «poco». I veri affari d’oro li ha fatti chi ha venduto casa nel 2002: col passaggio dalla lira all’euro il valore delle case per effetto della conversione si era duplicato. Oggi, invece, a causa della crisi in atto, conviene comprare un immobile ma non certo vendere. Questo in tutta Italia, ma in modo diverso da una zona all’altra; dalle città piccole a quelle più grandi; dagli stabili di pregio rispetto a quelli più degradati, vecchi e periferici. Con Bari che, secondo Tecnocasa, è in vetta alle classifiche per quanto riguarda i prezzi in discesa. Probabilmente perché negli scorsi anni le quotazioni sono salite molto o hanno retto, negli ultimi tempi stanno scendendo quasi volessero recuperare. Ecco l’evoluzione delle quotazioni in percentuali rispetto all’anno precedente: 2003 (+12,4%), 2004 (+17%), 2005 (+ 12,6), 2006 (+7,0), 2007 (-3,3%), 2008 (-5,2%), 2009 (-4,7%), 2010 (-2,2%), 2011 (-10,8%), primo semestre 2012 (8,2%). Alle quali Tecnocasa fa seguire come andrà a finire ii 2013. Bari dovrebbe addirittura essere tra le città con i prezzi più in discesa, forse in testa alla classifica con riduzioni che vanno da 6 al 4%. Assieme a Roma (-6/-4%), superando di poco città come Milano (-4/-2%) e di molto altri capoluoghi come Torino e Verona al fanalino di coda della classifica con un -3/-1%. Difficilmente i trend continuerà allo stesso modo nel 2014. Quindi la convenienza a comprare che viene avvalorata anche da un sondaggio sul mercato immobiliare di Bankitalia e Tecnoborsa. Le case si stanno svalutando e conviene quindi investire nell’immobile. Un’operazione, comunque, possibile solo per chi ha risparmi da utilizzare. Le banche, infatti, hanno stretto i cordoni della borsa. I mutui non li concedono o il danno solo a chi dimostra ampiamente di poter sostenere senza affanno le rate e, comunque, ad un valore del 60% dell’immobile che si intende comprare (nei tempi d’oro la percentuale saliva anche al 100%). Avviene perché le banche trovano altre forme di investimento, ma soprattutto per evitare di imbattersi nei cattivi pagatori, un rischio che aumenta di giorno in giorno. Che porta a pignoramenti e immobili venduti all’asta, da parte di istituti di credito trasformati loro malgrado in agenzie immobiliari. Senza tener conto dei tempi che passano prima di giungere alle vendite all’asta (senza contare l’eventualità, sempre più comune, di non trovare acquirenti). Dall’altra parte del mercato immobiliare ci sono i venditori delle seconde case. Aumentano poco alla volta, così come poco alla volta decidono di abbassare le loro richieste. Spinti da necessità, spesso dal pagamento delle (pesanti) rate dell’Imu e per evitare il rischio di cedere in fitto i loro immobili ad inquilini che finiscono con non pagare le pigioni. Si rendono conto che non è il momento migliore di vendere. Anche secondo il più autorevole settimanale economico al mondo, The Economist, dal 2008 ad oggi i prezzi delle abitazioni in Italia sono scesi vertiginosamente: in 5 anni la diminuzione è stata del 9,4%. Il colpo definitivo è poi giunto con l’Imu che ha spinto molti a preferito il fitto all’acquisto. Dall’indagine sui 1500 agenti immobiliari, indagine Bankitalia-Tecnoborsa, interpellati tra giugno e luglio per un quadro sulla situazione della compravendita di immobili nel secondo trimestre dei 2012, emergono due tipi di proprietari. Chi non ha fretta aspetta tempi migliori, mentre chi è costretto a vendere può solo scendere a patti. E salito il margine di sconto dei prezzi di vendita paragonato alle richieste iniziali, chi deve vendere si deve accontentare del 15,4% in meno sul prezzo pattuito inizialmente. Come abbiamo accennato, la posizione più favorevole è quella nella quale si trova chi vende per comprare una casa più adatta alle sue attuali esigenze. Vende male, ma compra bene. II mercato immobiliare, comunque, si attende molto dal nuovo Governo grazie ad interventi che siano in grado di arrestare il declino di un settore che per anni ha contribuito allo sviluppo dell’economia in Italia. E che di recente è stato invece seriamente danneggiato.
[Modificato da marco--- 20/01/2013 11:50]
01/03/2013 11:06
 
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Prezzi immobiliare, in provincia Foggia calo 7% (Fonte: statoquotidiano.it - 28/02/2013)

L’andamento dei prezzi medi al metro quadro registra una contrazione, a livello regionale, del 2%. La peggiore performance viene registrata a Foggia con una caduta dei prezzi del 7%, a seguire Bari e Taranto, dove si registra, in entrambi i casi, una riduzione del 3%. In controtendenza le altre due città pugliesi, Brindisi e Lecce che registrano un timido aumento dei prezzi (+1%).

- La città con i prezzi più elevati rimane Bari con circa € 2.560 al mq, seguono molto staccate Foggia (€ 1.880) e Lecce (€ 1.560). Taranto (€ 1.464) e Brindisi (€ 1.466) sono i due capoluoghi più economici della Puglia.

Osservando la domanda, il Centro Studi di Casa.it ha rilevato che anche da parte degli acquirenti potenziali è in atto un tentativo per avvicinarsi maggiormente ai prezzi medi di mercato. In particolare a Lecce, il budget previsto dalle famiglie per acquistare una casa registra un incremento del 4%.

In Puglia oltre un terzo di chi cerca casa focalizza le sue ricerche sui trilocali (35%). Non molta è la differenza fra chi preferisce i bilocali (23%), i quadrilocali (20%) e le case con 5 o più locali (19%). Molto basse le richieste per i monolocali (4%).

Previsioni per il primo semestre 2013. Per la prima parte del 2013 il mercato residenziale della Puglia non fa prevedere particolari momenti di svolta in positivo anche se dai segnali rilevati nella parte finale del 2012, il mercato sembra cercare un suo punto di equilibrio, rappresentato dalla riduzione della forbice fra i valori di realizzo e il budget medio di spesa espresso dalle famiglie. Anche in Puglia, come in tutte le regioni italiane, una grande fetta della domanda potenziale di acquirenti ritiene che nel 2013 il mercato porrà delle condizioni più favorevoli per procedere all’acquisto, se si manterranno le condizioni di allineamento fra domanda e offerta che si erano registrate negli ultimi mesi del 2012.
20/03/2013 10:21
 
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Puglia. I prezzi di vendita degli immobili calati del 6,5% (Fonte: sudnews.it - di Andrea Polo - 20/03/2013)

Bari è la provincia più cara, Foggia quella che ha subito il calo più forte

Analisi del mercato immobiliare residenziale pugliese nel
secondo semestre 2012 e nel primo bimestre 2013

Milano, marzo 2013 – Il mercato immobiliare della Puglia continua a soffrire, ma perlomeno i primi mesi del 2013 stanno provando a fermare la discesa dei prezzi in atto. Questa è la prima conclusione a cui è giunto l’Osservatorio sul Mercato Immobiliare residenziale condotto da Gruppo Immobiliare.it (www.immobiliare.it) e relativo al secondo semestre 2012 e al primo bimestre del 2013.
Mentre a livello regionale il prezzo medio degli immobili è diminuito del 6,5% su base annua, e del 3% su base semestrale, le province hanno evidenziato differenze rilevanti: «La flessione dei prezzi è stata comune su tutto il territorio – dichiara Guido Lodigiani, Direttore Corporate e Ufficio Studi di Gruppo Immobiliare.it – ma nella provincia di Foggia, che pure ha registrato una buona frenata nel secondo semestre, la contrazione annuale è stata quasi doppia rispetto alla media regionale, arrivando al 11,6% su base annua».
Se nel complesso del 2012 è la provincia di Foggia a soffrire di più, seguita da Taranto (-7,5%)
, il solo secondo semestre vede i prezzi degli immobili della provincia di Lecce scendere maggiormente: -4,9% in soli sei mesi. Anche il capoluogo della Regione vede i prezzi delle case scendere, ma resta sotto la media pugliese: Bari segna un -5,2% in un anno, calo registrato soprattutto nel secondo semestre.
Questo quanto accaduto nel corso dell’anno passato; il 2013, fortunatamente, promette bene, registrando una generale stabilità dei prezzi di vendita degli immobili nei primi due mesi dell’anno.
Ma dove costa di più comprare casa in Puglia? A febbraio 2013 il costo medio di vendita di un immobile nella Regione si è assestato a 1.974 euro al metro quadro; tra le singole province, resta sempre più cara Bari (prezzo medio al metro quadro pari a 2.662 euro), seguita a lunga distanza da Foggia (1.682 euro), Lecce (1.546 euro), Taranto (1.393 euro) e, infine, dalla provincia di Brindisi (1.364 euro).
05/04/2013 09:15
 
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Case disabitate nel centro storico, una "bolla" del mercato immobiliare (Fonte: noci24.it - di Gianni Tinelli - 05/04/2013)

NOCI (Bari) - Vivibilità nel centro storico, un rebus machiavellico. Che Noci fosse ormai divenuto un paese per vecchi lo si è già capito da tempo e la situazione di stallo economico che il paese sta vivendo è sotto l'occhio di tutti. Basta comunque farsi un giro per le vie del borgo antico per accorgersi che la situazione degli immobili è a dir poco disastrosa. In ogni via, angolo, gnostra, non c'è un ingresso libero da cartelli con su scritto "vendesi" o "affittasi".

Come mai i proprietari degli immobili insistenti nella parte antica della città vogliono in qualche modo disfarsene? «Noci ha vissuto un periodo che possiamo definire una "bolla" all'interno del mercato immobiliare» ci racconta Giovanni D'Onghia, agente immobiliare con una passione innata per il mestiere. «Circa una decina d'anni fa - racconta - vi è stato un aumento incondizionato di richiesta che ha fatto lievitare a dismisura il prezzo delle case nel centro storico. Un meccanismo fuori controllo che ha prodotto la fase di stallo che stiamo vivendo».

04-05-ristrutturazione-anticoE cita un esempio. «Il prezzo di una casa nel centro storico - seguita a dire D'Onghia - costa oggi quanto un villino in periferia, solo che a quest'ultima non bisogna fare lavori di ristrutturazione. Lavori che alle volte costano quanto le case stesse». Tesi sostenuta anche da un residente. «La manutenzione delle case è molto costosa - dichiara Angelo Bianco residente nella bellissima gnostra Albanese - mantenere pulite ed arredate le strade ed i balconi comporta impegno e fatica e se il centro storico continua a vivere ancora oggi è grazie all'opera volenterosa di alcuni residenti». A questo bisogna aggiungere che molto spesso le case del borgo antico sono strutturate con vani disposti su più livelli che creano non poche difficoltà nella vita quotidiana.

04-05-vendesi-c-madreAi problemi di natura interna alle abitazioni vi sono anche taluni di natura esterna. «Il prezzo degli immobili nel centro storico rimane alto pur non essendoci servizi - continua a dire l'agente immobiliare - di questo passo non si venderanno o affitteranno mai». Problemi di viabilità e sosta sono evidenziati invece dal residente Bianco: «Il traffico non è regolamentato, governa l'anarchia per quanto riguarda gli accessi delle auto e delle moto. Non ci sono parcheggi dedicati ai residenti». Eppure vivere nel centro storico ha i suoi vantaggi. «Nel centro storico c'è tanta tranquillità, ci sono pochi rumori fastidiosi - sostiene Bianco - Percorrere i vicoli del centro storico la domenica mattina significa ripercorrere la nostra tradizione culinaria».

Forse non è la congiuntura economica giusta, ma posizionare il borgo antico come un pseudo luogo d'elite con sempre più immobili disabitati ed un numero pressoché esiguo di servizi lo porterebbe inevitabilmente verso il declino e la desolazione. Calmierare i prezzi potrebbe forse invertire il trend negativo rilanciando la vivibilità di un luogo che è al tempo stesso memoria storica e fascino della città murgiana.
[Modificato da marco--- 05/04/2013 09:16]
07/10/2013 16:36
 
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In 6 anni prezzi immobiliari diminuiti tra il 35% e il 50%
Mattone, spiragli di "ripresina" (Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno - di Ninni Perchiazzi - 06/10/2013)

...«All’epoca - aggiunge - spesso le banche finanziavano anche oltre il 100% del valore del bene. Così la grande domanda ha fatto lievitare i prezzi a fronte di un’offerta che non era adeguata alla domanda. D’altronde, è sempre il mercato a fare il prezzo. Oggi si può dire che stiamo ritornando alla normalità nel pieno rispetto della ciclicità dei mercato». Il decano dell’immobiliare spiega anche la caduta delle quotazioni dei mattone, con punte minime piuttosto ragguardevoli. «Il calo dei prezzi in alcuni casi ha raggiunto anche il 50% rispetto a 6 anni fa: basta calcolare un 6-7% all’anno per arrivare a riscontrare diminuzioni di prezzo che hanno oscillato tra il 35 e il 50%. Ora il momento è buono per comprare anche perché c’è una nuova maggiore elasticità delle banche nel concedere i mutui»...
[Modificato da marco--- 07/10/2013 16:38]
03/10/2014 13:51
 
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Mercato immobiliare, dati Istat: in Puglia scendono i prezzi medi, restano stabili solo a Lecce (-0,1%) (Fonte: ilpaesenuovo.it - 03/10/2014)

LECCE – E’ Lecce la città pugliese che da marzo e giugno ha mantenuto i prezzi medi degli immobili stabili (-0,1%). Seguono Taranto (-0,7%), che registra un calo più contenuto rispetto a Foggia (-3,4%), Brindisi (-2,8%) e Bari (-2,6%).

Sono i dati forniti dall’Istat, stando ai quali, nel II trimestre del 2014, l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie italiane, sia per fini abitativi sia per investimento, è diminuito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente.

“La flessione dei prezzi di vendita ha fortemente interessato tutto il territorio nazionale e in particolare molte delle regioni del Centro Italia. Al Sud si è avuto un calo dello 0,8% e non fa eccezione la Puglia – dichiara Guido Lodigiani, direttore corporate e ufficio studi di Immobiliare.it – Mentre in Italia l’offerta di immobili in vendita cresce dell’1,7%, in Puglia la situazione rimane stabile”.

Rispetto alla rilevazione condotta da Immobiliare.it un anno fa, invece, il prezzo medio richiesto per l’acquisto registra un calo ben più significativo: -8%. Segno, questo, che la crisi del mattone comincia a rallentare e che il 2014 è un anno senza troppi scossoni. A livello provinciale la riduzione più significativa dei prezzi la ha Bari, che registra un -10,1%; i prezzi scendono anche a Foggia (-7,4%), Taranto (-6,1%), Lecce (-5,5%) e Brindisi (-5,3%).

Sul fronte dell’offerta di immobili in vendita in Puglia, lo studio di Immobiliare.it rileva una stabilità del numero di case disponibili sul mercato: a giugno 2014 quasi la metà (46%) degli immobili in vendita sono concentrati a Bari, dove si registra il prezzo medio a metro quadro più elevato della regione (2.246 euro). A Foggia si concentrano invece il 14% delle offerte, con prezzo medio al mq di 1.578 euro; stessa percentuale d’offerta a Brindisi (1.263 euro al mq) e Taranto (1.239 euro al mq). Chiude Lecce con il 12% d’offerta e un prezzo medio di 1.332 euro al metro quadrato.
22/01/2015 08:54
 
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prezzi case: la puglia regina del repricing, -9,5% nel 2014 (Fonte: idealista.it - 21/01/2015)

prezzi delle case di seconda mano a picco in puglia nel corso del 2014: con un calo del 9,5% la regione meridionale segna la performance peggiore al livello nazionale. in virtù di questo ribasso il valore medio degli immobili ora si attesta a 1.419 euro al metro quadro

è quanto rileva l’ultimo rapporto sul prezzo delle abitazioni di idealista.it, che ha analizzato l’andamento delle quotazioni di un campione di 6.767 unità immobiliari pubblicate sul portale dai proprietari pugliesi tra il 30 dicembre2013 e il 30 dicembre del 2014

pioggia di ribassi in (quasi) tutte le province
lecce (-11,3%) è quella che soffre di più, registrando cali a due cifre che collocano i prezzi della zona ai minimi regionali, con 1.118 euro al metro quadro. all’opposto, quella di barletta-andria-trani (0,2%) è l’unica provincia ad aver conservato i valori immobiliari dell’area pressocchè invariati. tutte le altre sperimentano ribassi che vanno dal 6,5% di brindisi all’1,7% di foggia. nonostante una diminuzione del 5,6% nel corso del 2014 in provincia di bari si trovano i prezzi più alti della regione, 1.936 euro al metro quadro

capoluoghi di provincia
i cali maggiori spettano a lecce (-6,3%), foggia (-5,5%) e taranto (-5,3%). ribassi di minore entità per bari (-4%) e soprattutto di brindisi (-1,8%) che sperimenta una discesa a ritmo lento. barletta (-0,8%) è entrata nelle rilevazioni dell’ufficio studi solo all'ultimo trimestre

sul fronte delle quotazioni è bari la città con i prezzi più alti tra i centri maggiori, con i suoi 2.225 euro al metro quadro. all’opposto della tavola i più bassi si trovano a taranto, dove acquistare casa costa la metà che nel capoluogo levantino, “solo” 1.105 euro al metro quadro...
09/04/2016 09:06
 
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Sud Italia, il mercato immobiliare è in ripresa: dati positivi nel Forum tenutosi a Lecce (Fonte: leccenews24.it - 09/04/2016)

Negli ultimi dieci anni ha fatto meglio del resto del Paese. In aumento del 2,5% le compravendite a metro quadro, in calo i valori. Puglia prima meta per gli acquirenti esteri. Bilancio più che posaitivo per l'evento Forum del Sud organizzato nel capoluogo salentino.

Lecce. Fino a qualche anno addietro, nessuno ci avrebbe mai creduto. E invece, come spesso accade, tutto cambia. Segnali forti di ripresa dal mercato immobiliare del Sud Italia: è quanto emerge da un rapporto elaborato da Scenari Immobiliari, in occasione del “Forum del Sud”, un evento – organizzato da Scenari Immobiliari e Gruppo Cassa Depositi e Prestiti – che si svolge a Lecce e Matera (due città leader del Mezzogiorno) per mettere convergere esperienze, testimonianze e proposte per uno sviluppo armonico di questi territori, promuovendo gli investimenti immobiliari di qualità.

Una due giorni dedicata ad un ampio scenario di esperti, operatori, imprenditori e politici si confronta sulle prospettive di sviluppo e investimento immobiliare nel Mezzogiorno.
“I dati mostrano una situazione favorevole per il Mezzogiorno – dichiara Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari – dove il 2016 ha confermato il trend positivo dello scorso anno, sia per quanto riguarda le compravendite che la domanda degli investitori, sia privati che istituzionali. La Puglia, secondo la nostra analisi, è stata nel 2015 la prima meta per gli acquirenti privati provenienti dall’estero, superando anche Lazio e Sardegna: hanno scelto questa regione 1.400 famiglie, cioè il 22% su un totale di 6.300 investitori; di queste compravendite, circa la metà ha riguardato il Salento”.

Grande soddisfazione per il positivo bilancio ottenuto dall'evento è stata espressa dall'assessore al Patrimonio del Comune di Lecce, Attilio Monosi. “Il Forum ha avuto un grande successo , basti pensare ai circa 250 partecipanti e alla presenza di tutti i più grossi investitori del territorio nazionale, tra cui l'amministratore delegato di Invimit Elisabetta Sptiz e Alessandro Cattaneo della Fondazione Patrimonio di Anci.

"E' stata l'occasione non solo per fare incontrare domanda e offerta tra i professionisti del settore immobiliare ma anche per presentare il progetto Fondo immobiliare ai rappresentanti delle categorie professionali e a tutti gli operatori di settore, anche al fine di condividere il percorso e riceverne eventuali utili suggerimenti. Il Forum ha avuto una significativa risonanza a livello nazionale; parliamo dell'unico evento di questo tipo organizzato al Sud da Scenari Immobiliari”.
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