Immobiliare in Borsa. Nel 2010 solo Beni Stabili positiva, record negativo per Gabetti (-49,62%)
di Maurizio Cannone
31/12/2010
- Dei 10 titoli del real estate quotati in Borsa a Milano solo uno chiude in positivo il bilancio del 2010.
E’ Beni Stabili che riporta una crescita del valore azionario pari al 10,57%.
Tutti gli altri archiviano un anno da dimenticare.
Gabetti Property Solutions è il peggiore in assoluto con -49,62% e l’aumento di capitale da 25 mln che dovrebbe avvenire a gennaio potrebbe non bastare a risollevare il titolo.
Grande crisi anche per Risanamento, -47,30%, con l’area di Santa Giulia ancora sotto sequestro e per Uni Land, -43,12%, anch’essa alle prese con la sospensione da parte di Consob del titolo della collegata House Building.
Un titolo che dopo l’Ipo non ha mai dato soddisfazioni agli investitori.
Male anche la Bastogi della famiglia Cabassi, -30,83%, che non prezza ancora i possibili sviluppi sull’area che ospiterà l’Expo 2015.
Contiene le perdite Prelios, ex Pirelli re, a -12,46%, Compagnia Immobiliare Azionaria -11,97%, Aedes -8,70%, IGD- Imm. Grande Distribuzione -6,96% e Industria e Innovazione -0,42%.
La Borsa di Milano nel su complesso archivia un anno fortemente negativo con un calo del 12% nel 2010.
E il comparto immobiliare fa addirittura peggio.
L’indice Ftse Mib ha perso dalla fine del 2009 l'11,95%, il Ftse All Share il 10,29% e il Fte Mib storico il 7,66%.
In controtendenza solo il segmento Star con l'indice Ftse Italia Star in rialzo nel 2010 del 3,24%.
La capitalizzazione complessiva delle società nazionali quotate in borsa è scesa a 429,9 miliardi di euro, pari al 27,6% del PIL.
In Piazza Affari, nel 2010, sono stati raccolti 9,3 miliardi di euro da parte di società già quotate o di nuova ammissione.
In particolare 20 operazioni di aumento di capitale hanno raccolto 6,8 miliardi di euro mentre le 10 società che si sono quotate sui mercati di Borsa Italiana attraverso Initial public offering (Ipo) hanno raccolto 2,5 miliardi.
Sei le Opa nel corso dell'anno, per un controvalore di quasi 360 milioni di euro.
In un anno che sarà ricordato sui mercati finanziari anche per la crisi dei debiti nell'Eurozona, fanno peggio solo Atene (-40,8%) e Madrid (-18,4%) nel Vecchio Continente.
Il bilancio è ancora più pesante se si guarda agli altri Pigs: non solo Lisbona (-9,9%) ma anche Dublino (-7,1%), salvata di recente dagli aiuti dell'Fmi e della Ue, limitano i danni rispetto a Milano.