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Capire il Signoraggio

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2015 18:52
14/01/2010 16:53
 
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La finanza è sempre più ricca. L'industria segna il passo

Secondo Enrico Giovannini, presidente Istat, negli ultimi 10 anni è raddoppiata la quota di PIl che finisce a banche e finaziarie. Quella riferita alle aziende, invece, è diminuita di un terzo


È raddoppiata negli ultimi 10 anni la quota di ricchezza nazionale che non va alle famiglie e finisce a banche e mondo finanziario, mentre si è ridotta di un terzo la quota andata alle imprese. Lo ha sottolineato il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, illustrando alcuni grafici su andamento del Pil e benessere delle famiglie.

E nello stesso periodo di tempo (1999-2008), è quasi triplicata la percentuale finita all'estero, una quota composta anche dai profitti delle imprese trasferiti oltreconfine. Tra il 1999 e il 2008, il prodotto interno lordo è cresciuto più del reddito disponibile dei nuclei familiari: con il 1999 considerato come base 100, nel 2008 il Pil è arrivato a quota 111,1, mentre il reddito disponibile lordo delle famiglie solo a 107. Questo gap di ricchezza è finito quindi in cinque canali principali: le società finanziarie, le imprese, le risorse finite all'estero, le famiglie produttrici (o microimprese) e la pubblica amministrazione.

In questi dieci anni, quindi, la quota finita alla finanza è quasi raddoppiata, passando dal 4,6% al 9,4%, mentre quella delle aziende è diminuita di un terzo, scendendo dal 37,8% al 24,4%. La percentuale di risorse andate all'estero (composte da profitti delle imprese, multinazionali, rimesse degli immigrati) è invece quasi triplicata, salendo dal 3,9% all'11,8%. Più stabili, invece - ha concluso Giovannini, intervenendo a un convegno Aspen nella sede dell'Istat - gli andamenti delle quote di ricchezza finite alle amministrazioni pubbliche (dal 44,1% al 42,9%) e alle famiglie produttrici (dal 9,7% all'11,4%).
14/01/2010 18:06
 
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Strauss-Kahn (Fmi): non vediamo rapido cambiamento del ruolo del dollaro

Finanzaonline.com - 14.1.10/17:21

Il dollaro non cederà lo scettro di moneta guida. Lo ha dichiarato il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, in un suo intervento a Washington. "Non vediamo un cambiamento veloce del ruolo predominante del dollaro all'interno del panorama economico globale", ha detto Strauss-Kahn, rimarcando però come questo non significhi che nelle prossime decadi non si possa assiste a un crescente ruolo delle altre monete o si vada verso un sistema "multi-currency".
22/02/2010 00:05
 
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Il signoraggio primario e secondario e l’illiceità del sistema fiscale (Fonte: ecplanet.com - di Alfonso Luigi Marra - 21/02/2010)

Indisturbate, sotto gli occhi di una magistratura che non ha il senso dell’onore, le banche centrali, fra cui la Banca d’Italia (BdI) e la Banca Centrale Europea (BCE), incredibilmente private, praticano il crimine del signoraggio primario, mentre le banche commerciali praticano l’ancor più grave signoraggio secondario, realizzando peraltro un’evasione fiscale maggiore sia delle tasse pagate che delle tasse evase dal resto della società.
Dopo averlo infatti segretato già dalla nascita della Repubblica fin negli atti del Parlamento (con gli omissis), si è “scoperto” che la BdI è di privati (85% banche, 10% assicurazioni, 5% ignoti), come gran parte delle altre banche centrali; fra cui la BCE, che è al 14,57% della BdI, e quindi dei suoi proprietari.
Una privatezza di cui, da quando, pochi anni fa, la si è scoperta, si cerca di sminuire la rilevanza, ma che è la causa del malessere economico e finanziario del mondo.
Signoraggio primario della BdI/BCE e delle altre banche centrali che consiste in quel che segue.

1) Nello stampare continuamente le banconote al costo della carta e dell’inchiostro (dal 1929 non occorre alcun corrispettivo in oro, né è mai realmente occorso). Banconote la cui quantità è nota solo a loro, perché i numeri di serie non sono progressivi, e non se ne conosce il significato.

2) Usarle (al valore in euro, dollari ecc. su esse stampato) per comprare dagli Stati - udite udite - un pari importo in titoli del debito pubblico (BOT, CCT, BPT, CTZ).

3) Vendere i titoli alle aste, riprendendosi i soldi e lasciando allo Stato il “debito pubblico” inventato mediante questo crimine.

4) Iscrivere fraudolentemente al passivo l’importo delle banconote stampate a costo zero allo scopo di “pareggiare” iscrivendo all’attivo i titoli o il ricavato della loro vendita, e di occultare queste enormi somme. Un occultamento al quale (fermo restando che, come vedremo, anche il sistema fiscale è illecito), all’aliquota del 50%, segue poi un’evasione fiscale per un importo pari alla metà delle banconote emesse per “acquistare in contropartita” il debito pubblico, al solo pagamento dei cui interessi dobbiamo destinare una non modesta parte del bilancio. Fermo restando che molti deducono dalla non progressività dei numeri di serie delle banconote che la loro quantità è fuori controllo. Un fenomeno prima di produzione incontrollata e da falsari delle banconote e poi, come vedremo, di cinquantuplicazione del loro uso a opera delle banche commerciali (signoraggio secondario), che è la causa sia dell’inflazione che dell’attuale, illecito sistema fiscale, creato anche a fini di dominio dei cittadini mediante il criminalizzarli in quanto evasori, riciclatori ecc. Crimini che, tra l’altro, fermo restando l’obbligo dello Stato di pagare ai compratori alla scadenza i titoli già emessi con i promessi interessi, rendono però responsabili del “debito pubblico” la BdI/BCE, avendone esse (non lo Stato) riscosso il corrispettivo.

5) Riciclare il denaro così truffato mediante centrali interbancarie mondiali, fra cui innumerevoli fonti Internet indicano la Clearstream, l’Euroclear, la Swift e altre.

Fenomeni che hanno stravolto il mondo, a partire da ciò che si definisce inflazione, che è tutt’altro da ciò che si ritiene, perché è frutto della produzione del denaro a opera di falsari (le banche).
Osserviamo infatti che se, ad esempio, il denaro globale è 100, e un falsario (le banche) ne crea un altro ammontare pari di nuovo a 100, nel momento in cui lo mette in circolazione (lo spende), da un lato si appropria indebitamente di metà della ricchezza reale, e dall’altro porta a 200 il denaro globale, per cui ne diminuisce del 50% il potere di acquisto, ovvero determina una (cosiddetta) inflazione del 50%.
Inflazione che non si verificherebbe se fosse invece lo Stato a produrre il denaro.
Questo perché lo Stato, per legge, dovrebbe poi erogarlo solo a corrispettivo di beni, prestazioni, diritti ecc., ovvero inverandolo (coprendolo) mediante il parallelo incremento delle ricchezza reale che riceve in cambio, per cui il potere di acquisto del denaro rimarrebbe invariato.

Inveramento (processo che ho definito proprio io) che non c’è quando a produrre il denaro è un falsario (una banca), perché il falsario lo assegna a sé senza prima coprirlo.
Ciò che rileva, in definitiva, non è che il mio stipendio di £ 1.936.270 divenga di mille euro, o che lo Stato porti la cifra del denaro globale da 100 a 200, perché, quale che sia la cifra del denaro globale, o comunque essa vari, non potrà che corrispondere alla quantità globale di ricchezza reale.
Rileva invece la percentuale del denaro globale che taluno ha, perché a essa corrisponde la percentuale di ricchezza reale globale che può comprare.
Definisco quindi inflazione quel fenomeno che si verifica quando, avendo dei falsari introdotto del denaro mediante lo spenderlo, abbiano così causato una diminuzione (a loro vantaggio) della percentuale del denaro globale in mano ai cittadini, alla quale corrisponderà una parallela diminuzione della percentuale di ricchezza reale che possono comprare. Considerazioni dalle quali si deduce anche che i cittadini hanno il potere di inverare i soldi (chiunque li produca) per il sol fatto di riceverseli, perché sussiste la presunzione di fondo che non li ricevano a titolo gratuito, ma sempre coprendoli con la prestazione, il bene o il diritto che offrono a corrispettivo.
Un quadro nel quale, se un falsario “presta” dei soldi a un ignaro cittadino, che li spende mettendoli irrimediabilmente in circolazione, ma poi viene a sapere della loro falsità e può provarla, nulla dovrà al falsario, sia perché il falsario nulla gli ha dato, e sia perché il corrispettivo dello spendere quei soldi il cittadino lo otterrà dalla collettività, non dal falsario; sicché è alla collettività che dovrà restituirli.
Motivi per i quali sostengo di seguito che fidi, mutui, quinti di stipendio ecc. non vanno restituiti alle banche, e che se si vogliono rendere veri i “debiti” dei cittadini verso di esse, per poterli poi esigere, occorre prima confiscarle e nazionalizzarle, essendo altrimenti i loro crediti inesigibili in quanto crediti di falsari e di truffatori.
Crediti la cui riscossione renderà ricchissimo lo Stato debellando anche la drammatica demonetizzazione pilotata dalle banche per indebolirci e dominarci.
Infatti, nel momento in cui il denaro è prodotto dalla Stato, sicché produrlo non causa inflazione, ne va stampato un adeguato quantitativo, perché ciò incrementa gli scambi ed è benefico per l’economia.
Accuse di violazione degli artt. del c.p. 241, 283, 648 bis, 501, 501 bis, 416, 61 ecc. che non vanno ad alcun soggetto noto, ma ai soli beneficiari consci, diretti ed ignoti di questi delitti.
Opera di falsificazione delle Banche Centrali, a cui si somma l’opera di continua appropriazione indebita da parte delle banche commerciali (loro proprietarie) attraverso il meccanismo del “moltiplicatore monetario”.
Moltiplicatore monetario in virtù del quale le banche, secondo prassi che una prona e scellerata dottrina di regime dà per scontate, ma sono il massimo della criminalità, realizzano prestiti per un ammontare 50 volte maggiore del denaro che detengono.
In sostanza, se Tizio versa su Banca Intesa/San Paolo (proprietaria del 44,25% di BdI) 100.000 euro, essa banca tratterrà il 2% come riserva (per arrotondare, in realtà è l’1,6%), e presterà il 98% che, una volta depositato in un’altra banca, di nuovo, a cascata, sarà prestato al 98% all’infinito.
Finché, non la singola banca, ma il sistema bancario, attraverso un giro di prestiti di un importo ogni volta più basso del 2%, avrà azzerato i 100.000 euro iniziali, ma avrà incassato gli interessi su prestiti per 5.000.000.

Un usare 50 volte sempre lo stesso denaro che serve a monetizzare la società, ma serve poi alle banche commerciali per imporre illecitamente interessi su ognuno di questi prestiti di denaro altrui, per i quali hanno diritto solo a dei compensi per il servizio (che peraltro già riscuotono) dovendo gli interessi andare ai proprietari del denaro.
Quanto poi all’attuale sistema fiscale è illecito perché la sua principale funzione è costringere i cittadini a finanziare l’acquisto delle banconote (che già gli appartengono), presso le banche centrali.
Più in dettaglio il fisco serve a raccogliere, attraverso le imposte e tasse, denaro già inverato (oppure titoli corrispondenti) da usare per il pagamento del denaro da comprare (inverare\coprire).
Tasse e imposte che non serviranno più quando lo Stato non dovrà più comprare il denaro, ma lo stamperà e se lo farà pagare\coprire\inverare dalla collettività con beni o servizi necessari per realizzare quanto occorre.
Un sistema in cui può credo bastare un’unica imposta (potremmo definirla la “generale”) da pagarsi (senza compensazioni tra dare e avere) sui consumi di beni o servizi.
Meccanismi fraudolenti che, tra signoraggio primario e secondario, processi inflattivi a loro vantaggio, tasse evase e fiscalità illecita, sversa fiumi di denaro nelle banche, la cui esistenza è quindi basata su denaro accumulato nel tempo illecitamente.
Ecco perché, per gli stessi motivi per i quali non è dovuta a un ladro la restituzione di un prestito di somme rubate, si può ben sostenere nelle cause che non è dovuta alle banche la restituzione dei fidi, mutui, quinti di stipendio ecc., essendo essa dovuta al vero proprietario: la collettività.
Così come, nella stessa logica, non è dovuto il pagamento della attuali imposte e tasse.
Contestazioni che però vanno fatte salvaguardandosi con ogni indispensabile strategia giudiziaria e, specie per i mutui e le imposte, continuando, se possibile, nel mentre a pagarli.
Cause che noi avvocati dobbiamo iniziare in massa adducendo anche, in subordine, nelle cause contro le banche, che il tasso, specie nei fidi, è di solito usuraio, per cui, a limite, va restituito il solo capitale; ed, ancor più subordinatamente, ciò che la giurisprudenza già riconosce, come l’illegittimità di anatocismo, accredito tardivo dei versamenti, commissione di massimo scoperto, ecc. Citazioni impostate cioè in modo da ottenere già in primo grado l’accoglimento anche solo parziale delle subordinate (per importi sovente elevati), per poi proseguire, per il resto, in appello e in cassazione, in attesa che, in breve, la giurisprudenza si evolva.
Come pure vanno promosse le cause anche contro le tasse e le imposte, formulando anche qui, quale domanda principale, la richiesta che venga pronunziata la loro non debenza stante la illiceità del sistema fiscale e, quali subordinate, tutte le altre ordinarie richieste.
Cosche che hanno imposto al mondo le loro regole codificandole nei sistemi fiscali vigenti o nei famosi accordi di Basilea, di cui tutti si riempiono ridicolmente la bocca, ignorando che sono solo dei volgari accordi illeciti tra privati.
Cose che ora, per la verità proprio in seguito alla vasta diffusione di questo documento, sono divenute così note che, per dare un contentino, si inizia a parlare di nazionalizzare le banche centrali, a partire dalla BdI.
Senza invece mai mettere in discussione il signoraggio secondario, che è la maggior fonte dei loro proventi attraverso gli interessi sui mutui, fidi, carte di credito ecc.
Cose illecite perché gli interessi devono andare integralmente ai proprietari del denaro, e lo Stato, quando ha bisogno di soldi, deve stampare, da sé, le banconote, come fa già con le monete di metallo, che sono però solo il 2% delle banconote. Interessi peraltro generalmente usurai. Usura che, consistendo il signoraggio secondario, come abbiamo visto, nell’appropriarsi indebitamente di interessi cinquantuplicati sui prestiti di denaro altrui, ne costituisce quindi la forma estrema.
Stampa delle banconote e creazione del denaro cartolare da parte dello Stato che richiede una modifica del trattato di Maastricht e della Costituzione Europea, però aggirabile confiscando e nazionalizzando le banche ed eliminando i fattori di criminalità dal loro operato.
Trattato, Costituzione Europea e sistemi fiscali scritti di pugno dalle banche, e con i quali hanno tentato di rapinare gli Stati della sovranità economica per ricettarla a queste cosche, ma senza potervi riuscire, perché resta il contrasto con tutti i principi fondamentali della Costituzione Italiana, della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, e con tutti gli altri principi della stessa Costituzione Europea e di ogni altra norma.
Stampa dei soldi da parte dello Stato non indispensabile anche da varie altre angolazioni, essendo sufficiente che lo Stato li paghi alla BCE/BdI al mero costo tipografico, o anche solo che le banche centrali iscrivano come è ovvio all’attivo le banconote che creano e vi paghino le tasse: cosa che non risolve tutto il problema, ma basta ad arricchirci e ad evidenziare la criminalità dell’attuale sistema.
Crimini la cui segretazione in tanta disgrazia torna utile nelle cause per il rimborso del signoraggio primario in ragione di 29.000 euro a cittadino 20.000 per danni non patrimoniali, poiché, non potendo certo detti crimini essere previsti per legge, non vi sono ostacoli normativi a rimuoverli (La sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione n. 16751/06 verte in altra fattispecie perché la relativa citazione in tema di signoraggio primario non coglie nel segno. Al di là comunque del prodigarsi delle SU a negare di avere giurisdizione sulle politiche economiche degli Stati, qui si chiede invece ci si pronunzi, oltre che sui crimini bancari, sulla violazione di norme ordinarie, costituzionali e internazionali.) Prassi queste della BCE come della Federal Reserve, della Bank of England, Banca del Giappone eccetera, nonché dei sistemi fiscali, contro le quali non è vero che nessuno e nessun Paese può nulla, perché non appena magistratura, politica e informazione inizieranno a fare il loro dovere questi mostri saranno sconfitti in un baleno; e se non lo faranno saranno travolti lo stesso insieme ai loro mezzani; grazie a Internet: la nuova alleanza.

PS. Questa edizione del documento contiene, circa quanto ho già scritto in tema di signoraggio secondario, importanti rettifiche che devo allo sforzo fatto da mio figlio Giulio per persuadermi dell’errore in cui ero incorso. Contiene altresì ampliamenti in tema di illiceità delle tasse stante il signoraggio.

Per ulteriori informazioni:

Avvocato Alfonso Luigi Marra
Telefono: 0039 331 5702584
E-mail: studio@marra.it
Sito personale: http://www.marra.it/
22/03/2010 19:25
 
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controesempio in soldoni...

13:45 - Germania.:Weber (Bundesbank),ripresa continua, mercato lavoro robusto

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 09 mar - La fase
di ripresa dell'economia tedesca iniziata nell'estate 2009
"e' fondamentalmente intatta e continuera' malgrado la
debolezza della dinamica di fondo registrata nel semestre
invernale". Lo ha detto il presidente della Bundesbank e
consigliere della Bce, Axel Weber, presentando il bilancio
annuale della Banca centrale tedesca che ha chiuso il 2009
con un utile netto in calo del 35% a 4,1 miliardi (6,3
miliardi nel 2008), gia' interamente trasferiti al Governo
federale.
A sostenere la congiuntura tedesca, in questo
momento di parziale debolezza, sara' soprattutto la domanda
da Paesi esterni all'Eurozona. Il basso utilizzo delle
capacita' produttive garantira' pressioni sui prezzi "molto
moderate" nel breve termine e il mercato del lavoro in
Germania si sta dimostrando "estremamente robusto".


"in germania e' diverso"

[SM=g1750163]

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Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
08/05/2010 11:12
 
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eccolo il signoraggio...

...quello vero, che mangia sul debito pubblico...

fonte: corriere


Attacco all’euro - I governi

Quattro mosse a difesa dell’euro
Trichet: è una crisi sistemica


Riuniti G7 e Eurogruppo. Obama: subito una risposta forte.
I governi sulla Bce: intervenga acquistando titoli


BRUXELLES — Nell’Eurogruppo straordinario dei 16 capi di Stato e di governo della zona euro—il secondo nella storia della moneta unica dopo quello del 2008 a Parigi per il salvataggio del sistema bancario— si è sviluppato lo scontro frontale tra il potere politico degli Stati e quello finanziario dei fondi speculativi, delle banche d’affari e delle agenzie di rating di Wall Street con sponde nella City di Londra. Nella riunione serale a Bruxelles i leader hanno valutato come tentare di frenare l’attacco senza precedenti della speculazione al debito degli Stati, partito contro la Grecia ed estesosi al Portogallo, alla Spagna e ad altri Paesi della zona euro. Con effetti sulla moneta unica scesa fino a 1,2645 dollari.

I lavori del vertice sono iniziati in un clima di grande tensione con un’ora e mezza di ritardo, a causa del protrarsi degli incontri bilaterali tra i leader impegnati a comporre preventivamente le loro divergenze. L’Eurogruppo è continuato nella notte, producendo un sussulto quando è trapelato che il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, convocato a Bruxelles per contribuire con la sua istituzione al piano anti-speculazione, aveva ammonito i capi di governo a fare «attenzione» perché «siamo di fronte a una crisi sistemica».

Prima del summit, in un colloquio telefonico, il presidente Usa Barack Obama aveva concordato con la Cancelliera Angela Merkel la linea della «risposta forte» alla speculazione e del rigore nelle politiche di bilancio. Giovedì scorso la Merkel e il presidente francese Nicholas Sarkozy l’avevano anticipata in una lettera. Quel testo ha fatto da traccia ai lavori di un Eurogruppo, partito per approvare il piano di aiuti alla Grecia e concentratosi nella difesa dell’euro. Il premier Silvio Berlusconi, prima del summit, si è consultato telefonicamente con la Merkel e a Bruxelles ha incontrato in bilaterali Sarkozy, lo spagnolo Josè Luis Zapatero, il portoghese Josè Socrates e altri leader, schierandosi con l’asse franco-tedesco sulla necessità di reazione rapida e concreta. Anche i ministri finanziari del G7, in una teleconferenza, hanno valutato come arginare l’instabilità dei mercati impegnandosi a un monitoraggio continuo. Ma sull’asse Bruxelles- Washington è trapelata soprattutto preoccupazione su quanto possa essere grande la massa di capitali a disposizione della speculazione. Il premier greco Georges Papandreou ha definito la volatilità delle contrattazioni «senza precedenti». La Merkel ha ammesso l’esigenza di «accelerazione» nell’intervento dei governi.

Il presidente stabile del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, ha presieduto i lavori con il numero uno della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, che ha premuto per definire subito misure concrete. L’Eurogruppo ha attuato la sua linea esaminando, oltre al rafforzamento del controllo sui conti pubblici, diverse iniziative anti- speculazione. L’obiettivo è scoraggiare la speculazione (e le agenzie di rating) dal provocare gli eccessivi aumenti dei tassi sui titoli di Stato che hanno messo alle corde la Grecia. I leader hanno anche sollecitato trasparenza sui derivati e la fine del monopolio delle agenzie Usa di rating. Si è parlato di un meccanismo rapido per la gestione delle crisi dei Paesi sotto attacco, da finanziare con il contributo della Bce e con l’emissione di eurobond. Nella notte si è fatto sentire il pressing di alcuni governi sulla Bce per l’acquisto di titoli di stato, insomma una rete di sicurezza per i bond governativi nei confronti della quale Francoforte mostra perplessità. La paura ha trascinato le Borse europee al ribasso, bruciando 183 miliardi di euro di capitalizzazione e portando a oltre 400 miliardi le perdite degli ultimi quattro giorni. Piazza Affari ha chiuso a -3,27%, Parigi -4,6%, Francoforte -3,27%, Londra -2,62%.

Ivo Caizzi
08 maggio 2010



una specie di cura che e' peggio del male...

la BCE (banca delle banche delle banche) presta alle banche all'1%,
e prende in prestito a meno...

poi, insieme alle altre banche, compra titoli che rendono il 5%-10%...


NB: e' cmq una "cura", visto che chi ci sta speculando pesante (GS & co) lucra molto di piu'...


...ma il popolino paga...

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08/05/2010 11:22
 
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Forse un elemento di novita' c'e'; sara' difficile negare la profondita' e la persistenza della crisi, almeno per un semestre non potranno piu' dire (ahinoi) "il peggio e' alle spalle" [SM=g6942] .



P.S. Stamattina mi sono riletto il papello Minsky e Kindleberger [SM=g1749711]
[Modificato da (sylvestro) 08/05/2010 11:23]
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08/05/2010 11:40
 
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Re:
(sylvestro), 08/05/2010 11.22:

Forse un elemento di novita' c'e'; sara' difficile negare la profondita' e la persistenza della crisi, almeno per un semestre non potranno piu' dire (ahinoi) "il peggio e' alle spalle" [SM=g6942] .



P.S. Stamattina mi sono riletto il papello Minsky e Kindleberger [SM=g1749711]




[SM=g1750826]

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Tratto da: E se il sistema economico fosse una truffa gigantesca?

Ultimamente qualcosa si sta muovendo, guardate questo articolo uscito su “la Repubblica”, è solamente un sassolino rispetto ad una montagna, ma almeno è già qualcosa, forse la gente non si rende neanche conto di cosa si sta parlando, la mancanza di informazione rispetto a questa colossale truffa è stata architettata così bene che anche quando si viene a conoscenza della verità, questa ci sembra un’invenzione.

Una sentenza condanna via Nazionale al pagamento del reddito monetario, dichiarandolo illegittimo, accogliendo il ricorso dell'Adusbef

"Bankitalia restituisca il signoraggio"
In arrivo un progetto di legge Lannutti e Benvenuto (Ds): "Stiamo studiando le modalità"

di ROSARIA AMATO
ROMA - Un progetto di legge per costringere la Banca d'Italia a restituire allo Stato italiano quanto incassato a titolo di 'diritto di signoraggio', cioè di differenza tra i costi di produzione della carta moneta e il suo valore nominale. E quindi, in base a quanto ha stabilito con una recente sentenza il giudice di pace di Lecce Cosimo Rochira, cinque miliardi di euro per il periodo compreso tra il 1996 e il 2003. "Vorremmo che tale cifra venisse destinata alle vittime dei crack finanziari", ha detto Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef, l'associazione dei consumatori che ha avviato e sostenuto il ricorso al giudice di pace. "Stiamo verificando la messa a punto di questo progetto di legge con gli esperti - conferma il deputato dei Ds Giorgio Benvenuto - lo proporremo a tutta l'Unione, e anche ai parlamentari della maggioranza che, almeno a parole, hanno sempre preso posizione contro il governatore Fazio".
Il diritto di signoraggio, spiega Rochira nella sentenza, del 26 settembre 2005, nasce in passato, "quando la circolazione era costituita soprattuto da monete in metalli preziosi (oro e argento)" e "ogni cittadino poteva chiedere al suo sovrano di coniargli monete con i lingotti d'oro e d'argento che egli portava alla zecca". "Il sovrano - continua la sentenza - ponendo la sua effigie sulla moneta, ne garantiva il valore. In cambio di questa garanzia, tuttavia, tratteneva per sè una certa quantità di metallo: l'esercizio di questo potere sovrano veniva chiamato signoraggio".

(7 ottobre 2005)
(ANSA) - ROMA, 19 dic2005 - La Banca d’Italia "ha evitato in extremis, il pignoramento della scrivania del Governatore della Banca d’Italia Fazio, che doveva essere eseguito domattina alle ore 10,00 da un ufficiale giudiziario, per effetto della sentenza emessa dal Giudice di Pace di Lecce il 15 settembre 2005, che aveva condannato Via Nazionale, diramazione della Bce, a rimborsare un socio Adusbef, per l’illecito diritto di signoraggio, quantificato da una perizia tecnica in 5 miliardi di euro, ossia 87 euro per ogni cittadino italiano residente". Lo rende noto l’Adusbef, precisando che Palazzo Koch "ha infatti inviato un vaglia cambiario 276,68 euro (87 euro più le spese), corrispondente all’ importo precettato, a favore di Giovanni De Gaetanis, il socio Adusbef che assistito dall’avvocato Antonio Tanza aveva proposto e vinto il ricorso pilota davanti al Tribunale di Lecce, che aveva ha dichiarato,seppur in prima istanza, nullo un diritto feudale di signoreggio (come la carica del Governatore) quantificato in 5 miliardi di euro". La sentenza del tribunale di Lecce è "il primo colpo giudiziario in assoluto al diritto di signoraggio. Il signoraggio è un antico istituto derivante dal sovrano che battendo moneta, ne garantiva il valore nel tempo ed in cambio di quella specifica garanzia feudale (come la carica a vita del Governatore della Banca d’Italia), tratteneva una parte di quell’oro. Oggi - aggiunge l’Adusbef - che neppure le riserve auree garantiscono più la moneta, al punto che è sparita la scritta pagabili al portatore, è rimasto quel diritto feudale di signoraggio i cui proventi vengono incamerati dalla Banca d’Italia, che non appartiene più allo Stato ma a banche private ed altri soggetti che incassano parte di tale introiti". "I cittadini quindi hanno continuato a pagare quella che è diventata una sorta di tassa agli istituti di credito, in violazione dello stesso statuto della Banca d’Italia che all’articolo 3, comma 3 parla chiaro: la banca appartiene allo Stato. Quindi, è stata la conclusione del giudice la sottrazione del reddito da signoraggio in danno alla collettività è di 87 per singolo cittadino residente alla data del 31 dicembre 2003, per un controvalore di 5.023.632.491 euro, che deve essere restituito. Un altro duro colpo ad un Governatore - conclude l’Adusbef - che si continua a comportare come un sovrano, un monarca assoluto, arroccato a difendere con le unghie e con i denti assurdi privilegi, che cadranno tutti sotto i maglio della magistratura, sia civile che penale. Sul sito dell’Adusbef fac-simile ed atto di citazione che ogni cittadino può e deve fare, contro la Banca d’Italia, per la restituzione del maltolto". (ANSA).


Non lasciatevi ingannare dagli 87 €, è una somma ridicola che non rispecchia assolutamente le proporzioni colossali di tale truffa.
La dott.sa Laura Scafati nel trattato "Pecunia non olet" si immagina come sarebbe se i governi stampassero i loro soldi:

"... Da sognatrice quale sono sto provando ad immaginare un Mondo diverso; un luogo dove un Governo qualsiasi stampa i suoi soldi e li presta senza interesse a chiunque ne abbia necessità, magari, per comprarsi una casa. Cosa accadrebbe? Il costo di un mutuo precipiterebbe immediatamente; i costruttori sarebbero in ogni caso pagati perché la loro quota è compresa nel prezzo/ capitale. I fornitori riceverebbero il pagamento per le loro prestazioni ed un normale cittadino potrebbe godere di uno dei Diritti umani fondamentali: possedere una casa, invece di regalare fitti esosi a chi ha avuto la fortuna di potersela comprare. Un quadretto idilliaco senza dubbio, ma c’è una pennellata che rovina il panorama: il Banchiere si ritroverebbe – dal giorno alla notte- a perdere il proprio guadagno proprio sull’acquisto di ogni singola casa ed è logico pensare che una situazione del genere non sarebbe di suo gusto. Il Capitale è, ormai, in mano a pochissime persone come lo è il controllo dei Media. Un controllo estremamente strategico dal momento, che serve a nascondere la Verità e nello stesso tempo ad alienare le Menti di coloro, che non fanno parte di tale Elite economica."
Concludo qui questa prima carrellata sull'argomento, anche se da dire c'è ancora molto, si dovrebbe parlare della cosiddetta "riserva frazionale" o "riserva frazionaria" delle banche commerciali private; della famiglia Rothschild e di come ha controllato e controlla tuttora le banche e i governi occidentali; e soprattutto delle monete complementari, argomento molto importante sia a livello teorico per capire la vera natura della moneta, sia a livello pratico da attuare per risolvere i problemi legati al mondo economico e bancario, pensate che nel mondo ce ne sono più di 5000, ne avete mai sentito parlare? C'è un comune in Abruzzo, Guardiagrele, che ha la sua moneta, ideata dal prof. Auriti, che da anni si batte per la questione del signoraggio, ha scritto diversi trattati e rilasciato interviste in merito, ha persino messo in piedi una causa contro la Banca d'Italia e la Banca Centrale Europea.
Vedi anche: Intervista ad Auriti (Fonte: monetacomplementare.it - 03/01/2005)
[Modificato da marco--- 27/08/2011 20:22]
27/08/2011 21:24
 
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Re:
marco---, 27/08/2011 14.52:

Tratto da: E se il sistema economico fosse una truffa gigantesca?

Ultimamente qualcosa si sta muovendo, guardate questo articolo uscito su “la Repubblica”,
...

(7 ottobre 2005)



ultimamente?

vabbe' che i tempi della giustizia in italia, pero'...



marco---, 27/08/2011 14.52:



Concludo qui questa prima carrellata sull'argomento, anche se da dire c'è ancora molto, si dovrebbe parlare della cosiddetta "riserva frazionale" o "riserva frazionaria" delle banche commerciali private; della famiglia Rothschild e di come ha controllato e controlla tuttora le banche e i governi occidentali; e soprattutto delle monete complementari, argomento molto importante sia a livello teorico per capire la vera natura della moneta...




ecco appunto, vediamo di capire: la moneta serve solo ad evitare il baratto ed a "contabilizzare" la situazione patrimoniale di tutti (debiti/crediti)

come dice giustamente wikipedia (e come diceva un doc postato da sylvestro):

The main functions of money are distinguished as: a medium of exchange; a unit of account; a store of value; and, occasionally in the past, a standard of deferred payment.
Any kind of object or secure verifiable record that fulfills these functions can serve as money.



una "fiat money" stampata da chiunque sia, regge difficilmente il compito di "store of value": non lo fa quella attuale, basata sul debito e che corrisponde interessi, figuriamoci una stampata "a caxxo di politico" (in effetti le BCs quando sale troppo l'inflazione - quella intesa come "indice dei prezzi" - alzano gli interessi, per limitare l'indebitamento)


anche le monete "in oro" o "convertibili" non e' detto che funzionino come "store of value", basta che cambi il valore (o la percezione del valore) del sottostante (qualunque esso sia);

in generale non funzionano neanche troppo bene come "medium of exchange", a meno di non riuscire a velocizzarne la circolazione "quanto serve" (se aumentano i beni/servizi e gli scambi, ma la quantita' di oro non aumenta non si riesce a comprare e vendere quanto serve);

ultimamente, stanti i vincoli di sostenibilita' questo non sarebbe un grande problema (almeno per i beni "ad alto contenuto energetico/di materie prime - vedere "The Unphysical Economy" in questo post per capire di che parlo)



marco---, 27/08/2011 14.52:



"... Da sognatrice quale sono sto provando ad immaginare un Mondo diverso; un luogo dove un Governo qualsiasi stampa i suoi soldi e li presta senza interesse a chiunque ne abbia necessità, magari, per comprarsi una casa. Cosa accadrebbe?
...




ce ne sono state di "fiat money" di questo tipo, senza corrispettivo in termini reali e senza interessi a frenare l'indebitamento: sono finite tutte male causa iperinflazione

a questo punto meglio i Crediti in kilowattora rinnovabili di libera circolazione legale, avrebbe molto piu' senso sia della "fiat money" basata sul debito che della "convertibile in oro" (o altri "beni" di indubbio "pregio" ma relativa necessita')

hanno il problema della "finitezza", come l'oro e simili, ma ormai questo non mi pare piu' un gran problema, sempre che non crediate al pifferiaio magico della crescita infinita

per mio conto, continuo a preferire pero' la "man hours money" (quella di A&A, qui sotto - saranno le reminescenze della centralita' operaia o il presentimento della WW3) alla "kWh money" (dal post di crisis), o quanto meno una via di mezzo tra le due, come mi pare intendesse anche il papa' dei peakisti:

Quella di legare l'energia alla moneta non è un'idea nuova, è già stata in qualche modo avanzata da King Hubbert (il teorico del Picco del petrolio) in un suo scritto semi-sconosciuto del 1940 "Ore Uomo e Distribuzione. Reddito in unità di energia" (a pag 45)

[Modificato da laplace77 27/08/2011 21:28]
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signora-ggio

incredibile...

stopbanche.com/

[SM=g9128]
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Re: signora-ggio
laplace77, 10/11/2011 22.15:


incredibile...

stopbanche.com/

[SM=g9128]




al peggio non c'e' mai fine: non so se avete visto scilipoti che spiega il signoraggio...

la cosa simpatica e' che sia le teorie signoraggistiche alla scilipoti che le soluzioni teoriche alternative, tipo quella di barnard (la cui pars-destruens e' condivisibile, ovviamente) si basano su un semplice assunto: le BCs, o in alternativa gli stati, possono stampare soldi a volonta', e tutti continueranno a considerarli "validi" e "valutabili" al loro valore "nominale", cose come questa non possono succedere:

Cronologia del conflitto jugoslavo. 1986-1995.

1986
In Jugoslavia é cominciata una grossa crisi economica che la porta ad avere l'inflazione più alta di Europa (90%). Negli ultimi tre anni il potere d'acquisto dei salari é sceso del 18%.

1987
Aggravamento della crisi economica (inflazione al 150%). Nei primi otto mesi del 1987 sono entrate in sciopero più di 1000 imprese con 150.000 partecipanti. Alla classe operaia in lotta con il regime si uniscono anche gli studenti.

1988
L'inflazione supera il 200% mentre continuano le proteste operaie che assumono sempre più la connotazione politica di contestazione della burocrazia e di richiesta di riforme democratiche. Ascesa dell'astro di Milosevic, capo del partito in Serbia. La sua ricetta: più centralismo, meno autonomie alle repubbliche, riassorbimento nella Serbia delle regioni autonome di Vojvodina e Kosovo.

1989
L'inflazione tocca il 1000%. Si trattta della più grave crisi economica della storia jugoslava. A marzo scoppiano nel Kosovo gli incidenti più gravi dall'aprile 1981: in due giorni 24 morti. Altri scontri con morti in ottobre e dicembre. Il governo impone il coprifuoco ed invia le truppe. Milosevic mobilita in chiave nazionalista le masse serbe gridando alla "persecuzione" della minoranza serba del Kosovo. La dirigenza slovena, preoccupata della deriva nazionalista serba, a settembre approva una costituzione che sancisce il diritto della repubblica alla secessione, rivendica a sé il controllo della giustizia e della polizia ed apre al multipartitismo. A dicembre anche la Lega dei Comunisti della Croazia si pronuncia a favore del multipartitismo.

1990
A gennaio il congresso della Lega dei Comunisti é paralizzato dai dissensi tra serbi e sloveni; questi ultimi chiedono la trasformazione della Lega in una confederazione di partiti liberamente associati. Il congresso si interrompe senza riuscire a riconvocarsi.
Si riaccende contemporaneamente la crisi del Kosovo: gli albanesi chiedono la revoca delle misure d'emergenza con scioperi (minatori di Trepca) e manifestazioni che però vengono represse nel sangue. Nuove rivolte in primavera e in estate per la decisione serba di sopprimere quel che resta dell'autonomia regionale. A luglio i deputati albanesi reagiscono proclamando l'indipendenza del Kosovo dalla Serbia, e Belgrado replica esautorando il governo e il parlamento locali.
Le prime elezioni multipartitiche in Slovenia (aprile) vedono la vittoria di Milan Kucan alla presidenza anche se il suo partito (Partito del rinnovamento democratico, nuova denominazione della Lega dei comunisti sloveni) non guadagna la maggioranza dei seggi in parlamento. Nelle elezioni croate di maggio vincono i nazionalisti di destra di Franjo Tudjman a capo dell'Unione Democratica (HDZ). In Bosnia vince Izetbegovic a capo di un partito che esprime gli interessi dei musulmano-bosniaci. A dicembre le elezioni in Serbia confermano Milosevic (a capo del Partito Socialista Serbo, nuova denominazione della Lega dei Comunisti di Serbia).
A dicembre in Slovenia una maggioranza schiacciante si esprime con un referendum a favore dell'indipendenza.

1991
In gennaio la Serbia decide autonomamente di stampare moneta per ripianare i propri debiti: una decisione che sottrae al governo federale la politica monetaria. A marzo grandi manifestazioni a Belgrado contro l'autoritarismo di regime impongono la destituzione della tv di regime, la liberazione di prigionieri politici e le dimissioni del Ministro dell'Interno.
In marzo sanguinosi scontri in Slavonia tra polizia croata e bande paramilitari della minoranza serba. Si estendono gli scontri anche in Krajina i cui abitanti serbi chiedono a maggio con un referendum l'annessione alla Serbia. La Krajina a dicembre si proclama repubblica indipendente.
A maggio referendum favorevole all'indipendenza in Croazia e in settembre in Macedonia. Il 25 giugno Croazia e Slovenia proclamano l'indipendenza. La reazione dell'armata federale...


e comincia la guerra civile...

faccio notare che li' la sovranita' monetaria era assoluta, mi sa che addirittura era lo stato a possedere le banche...

curiosa poi la scelta serba del 1991: stampare altra carta (ormai inflazionatissima) per "ripianare il debito", un'assurdita', visto che la stessa carta moneta emessa e' un titolo di credito (quindi chi la emette e' in debito cmq)...

ma vabbe': i risultati quando si cazzeggia a stampare "government money" (che almeno la fiat money e' garantita dal debito di qualcuno/qualche stato) sono questi:




quindi, piuttosto che perdere tempo con facili soluzioni che non possono funzionare, vi consiglierei di continuare a studiare la questione, ad esempio con questo:



[SM=g1747536]


PS: l'unico vero problema con la "fiat money" garantita dal debito, a parte le boiate che possono essere fatte (come successo di recente) quando il mantra liberista impone la liberta' di pochi di fare danno a tutti (con l'aggravante del successivo ricatto "too big to fail" e la doppia aggravante delle banche che speculano contro gli stati che le hanno salvate) e' la sostenibilita'...

la fiat money funziona senza scossoni solo se c'e' crescita (altro mantra del caxxo che ci propinano tutti i giorni), in quanto, quando vengono creati 100EUR a fronte di un debito di 100EUR, non vengono creati anche i 2-4-6EUR degli interessi...

questo significa che ogni anno, complessivamente, servono:
- xEUR di nuovi debiti privati (X per i debiti pubblici)
- yEUR fallimenti (Y per i default)
dove x+y e' pari alla quantita' di interessi da pagare in quell'anno...

nel periodo 2000-2008 eravamo con x>>y, da lehman (2008) al 2010 c'era ancora X>>y (dove alla X contribuiscono gli stati soprattuto) e adesso siamo al redde rationem: x e X sono bassi, y viaggiano e ci sono i primi casi di Y (grecia)

[SM=g2594223] [SM=g2594223] [SM=g2594223]

[Modificato da laplace77 13/11/2011 19:47]
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Re: Re: signora-ggio
laplace77, 11/13/2011 7:36 PM:


...
la fiat money funziona senza scossoni solo se c'e' crescita (altro mantra del caxxo che ci propinano tutti i giorni), in quanto, quando vengono creati 100EUR a fronte di un debito di 100EUR, non vengono creati anche i 2-4-6EUR degli interessi...

questo significa che ogni anno, complessivamente, servono:
- xEUR di nuovi debiti privati (X per i debiti pubblici)
- yEUR fallimenti (Y per i default)
dove x+y e' pari alla quantita' di interessi da pagare in quell'anno...

nel periodo 2000-2008 eravamo con x>>y, da lehman (2008) al 2010 c'era ancora X>>y (dove alla X contribuiscono gli stati soprattuto) e adesso siamo al redde rationem: x e X sono bassi, y viaggiano e ci sono i primi casi di Y (grecia)

[SM=g2594223] [SM=g2594223] [SM=g2594223]




No scusa, Laplace, ma che discorso è !?!?

primo la fiat money può esser immessa nel circuito monetario senza emmissione di debiti : lo stato stampa e paga per infrastrutture o quant'altro.

se poi chiamiamo "debito" un'emissione monetaria sovrana verso sè stessi .... boh... andiamo veramente sul delirio mistico.

poi scusa,

se lo stato stampa 100 denari, immettendo nel circuito monetario 100 denari che creeranno lavoro sempre per 100 denari e pertanto consumi, infrastrutture .... e poi lo stato ne ripiglia 90 con le tasse....

alla fine ha immesso solo 10 nel circuito monetario perchè sono quelli che rimangono alla fine , nulla di più nulla di meno.
Nello stesso tempo ha creato lavoro, infrastrutture, oggetti per 100 denari e non per 10, ha usato una leva capace di moltiplicare il lavoro.

in quel caso l'inflazione monetaria sarebbe solo legata ai 10 e non ai 100....

giusto ?

perchè è così che funziona se uno stato sovrano usa la sua prerogativa di sovranità monetaria.

poi d'accordo che lo stato perfetto non esiste perchè tutti i politici sono teste di cazzo, e in fondo la gente stessa è piena di teste di cazzo che scelgono a loro rappresentanza teste di cazzo come loro...


d'accordo !

ma l'alternativa qual'è ?

dare tutto in mano a pochi banksters sperando che siano particolarmente sensibili di cuore da non mangiarsi tutto e farci crepare di fame come oggi ?

oppure tornare all'oro fisico nelle mutande, così addio politiche anticicliche e soprattutto si farebbe un'enorma favore ai veri capitalisti perchè l'accumulo di ricchezza - oro fisico - non sarebbe attaccabile dall'inflazione, pertanto vita di rendita a sbaffo.

quali sono le alternative !?!?


ciao
Mao

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28/11/2011 23:12
 
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Re: Re: Re: signora-ggio
ziomaoziomao, 28/11/2011 15.04:



No scusa, Laplace, ma che discorso è !?!?

quali sono le alternative !?!?


ciao
Mao



Il sistema meno imperfetto è quello vissuto dal mondo occidentale dal dopoguerra in poi, il problema è che successivamente i banchieri presero la mano e persero la testa, mentre i governanti la testa non l'hanno mai persa perchè in preponderanda di cazzo.........i risultati sono quelli attuali ...........


[Modificato da grella 28/11/2011 23:39]
--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
29/11/2011 00:11
 
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Re: Re: Re: Re: signora-ggio
grella, 11/28/2011 11:12 PM:



Il sistema meno imperfetto è quello vissuto dal mondo occidentale dal dopoguerra in poi, il problema è che successivamente i banchieri presero la mano e persero la testa, mentre i governanti la testa non l'hanno mai persa perchè in preponderanda di cazzo.........i risultati sono quelli attuali ...........






infatti Grella !


sono d'accordo al 100% !

ma nò, al 1000% !


nel dopoguerra si è usata la moneta fiat per creare occupazione e sviluppo, dimostrando che la cosa si può fare e si può fare anche bene.

I cossiddetti debiti pubblici essendo espressi in moneta sovrana e collegati alla crescita dei paesi non sono MAI ma dico M-A-I stati un problema, nessuno si sognava di pagare il 7% di interessi ai privati con un pil in negativo come oggi in italia.

purtroppo i politicanti hanno svenduto i popoli a quattro bankster è stato il grande tradimento assecondato dal bovino comportamento delle masse.

ora dobbiamo riprenderci quello che è nostro, invece di correre dietro a strampalate teorie del ritorno all'oro o alle conchiglie oppure le delizie delle decrescita dove vivremo tutti nelle grotte vestiti di pelli di topo o di cane felicemente new age.

il sistema c'era e funzionava benissimo, invece di inseguire le lucciole riprendiamoci quello che è nostro !


ciao
Mao

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18/09/2012 09:41
 
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MARRA SU SIGNORAGGIO, MORO E KENNEDY, ma suona il GONG!
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Re: MARRA SU SIGNORAGGIO, MORO E KENNEDY, ma suona il GONG!
marco---, 18/09/2012 09.41:




[SM=g8266]

Mi sfugge il senso...ma forse marra parla troppo difficile...eh si, gli stronzini sono proprio ovunque, non come la mafia che non esiste... [SM=g9589]


[Modificato da FraMI 19/09/2012 12:19]
24/10/2012 07:40
 
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Così le banche perderebbero il privilegio di creare denaro dal nulla

Non si capisce ancora bene se sia un documento ufficiale o una mezza bufala : il Fondo monetario internazionale avrebbe preparato un “piano” nel quale spiega come eliminare velocemente il debito pubblico degli Stati Uniti e di diversi Stati europei, tra cui Gran Bretagna, Germania e Italia.

A detta del FMI si dovrebbero eseguire contemporaneamente le seguenti manovre : ridurre la quota del debito privato del 100% del Pil, alimentare la crescita e l’equilibrio dei prezzi e detronizzare i banchieri.

Quello che ovviamente manca, fa notare il portale d’informazione Wall Street Italia.com : “è la volontà politica.
Per riuscirci, si legge nel “Chicago Plan Revisited”, si dovrebbe sostituire il sistema di soldi creati dalle banche private – equivalente a circa il 97% dell’offerta di moneta totale – con denaro prodotto dallo Stato.
Si tratterebbe di un assalto al sistema della riserva frazionaria, la percentuale dei depositi bancari che la banca deve avere sottoforma di contanti o di attività facilmente liquidabili.
Se gli istituti di credito fossero costretti a mettere a disposizione il 100% delle riserve per i depositi (a mantenere il 100% dei depositi in contante), perderebbero quell’esorbitante privilegio di cui dispongono attualmente e che consente loro di creare denaro dal nulla.”

www.ticinolive.ch/economia/cosi-le-banche-perderebbero-il-privilegio-di-creare-denaro-dal-nulla-47...
24/10/2012 12:07
 
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Re: Così le banche perderebbero il privilegio di creare denaro dal nulla
Ne parla anche Cobraf

qui

Sembra non sia un'idea astrusa!!
25/10/2012 13:42
 
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Re: bookeepers vs bookmakers
laplace77, 21/08/2012 04:28:


quando ho visto il riquadretto sotto sul fatto,
non ho potuto non chiedermi cosa ci sara' mai
nel famigerato bilancio della BCE

sarebbe curioso indagare le loro fonti e i loro impieghi,
che gia' sullo stato patrimoniale immagino discussioni,
figurarsi sugli eventuali utili che possono stare nel conto economico

sarebbe ora che facessimo una bella analisi e una bella discussione su questo,
magari al rientro dalle ferie, che non credo sia roba semplice


link all'articolo completo



qui c'e' quello al 31 12 2010, a beneficio di chi (s)parla senza sapere

allego il punto rilevante, che dimostra chiaramente che IL SIGNORAGGIO e' una FREGNACCIA, visto che le banconote che stampano sono i DEBITI della BdI

[SM=g2232945] [SM=g2232945] [SM=g2232945]

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laplace77, 10/25/2012 1:42 PM:

...IL SIGNORAGGIO e' una FREGNACCIA, visto che le banconote che stampano sono i DEBITI della BdI

[SM=g2232945] [SM=g2232945] [SM=g2232945]

Lap, non generalizziamo, il signoraggio non è una fregnaccia, più precisamente crea confusione chi sostiene quanto segue:

- la banca "stampa" 1 MLD di euro, quindi si aggiunge 1 MLD di euro al debito pubblico

Questa è una fregnaccia.

Da wikipedia: Signoraggio



C'è stata pure una sentenza in merito quanto mai curiosa, e queste non sono scemenze: Signoraggio: Giacinto Auriti e il paese dell'utopia
[Modificato da marco--- 25/10/2012 14:51]
25/10/2012 15:02
 
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Re: Re: Re: bookeepers vs bookmakers
marco---, 25/10/2012 14:36:

Lap, non generalizziamo, il signoraggio non è una fregnaccia, più precisamente crea confusione chi sostiene quanto segue:

- la banca "stampa" 1 MLD di euro, quindi si aggiunge 1 MLD di euro al debito pubblico

Questa è una fregnaccia.

Da wikipedia: Signoraggio



C'è stata pure una sentenza in merito quanto mai curiosa, e queste non sono scemenze: Signoraggio: Giacinto Auriti e il paese dell'utopia




evidentemente hanno cambiato definizione

io ero rimasto al signoraggio come la "differenza tra il costo di stampa della moneta e il valore di facciata della moneta"

ma se la moneta che stampi e' un tuo debito, come fai a dire che ci guadagni?


senza contare che la moneta puo' essere stampata per prestarla anche a privati

mah...


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Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
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Re: Re: Re: Re: bookeepers vs bookmakers
laplace77, 10/25/2012 3:02 PM:




evidentemente hanno cambiato definizione

io ero rimasto al signoraggio come la "differenza tra il costo di stampa della moneta e il valore di facciata della moneta"

ma se la moneta che stampi e' un tuo debito, come fai a dire che ci guadagni?


senza contare che la moneta puo' essere stampata per prestarla anche a privati

mah...





Perchè incapronirsi su problemi che non esistono ?

Il signoraggio come la cresta sul valore della moneta non esiste più da quando la moneta è diventata FIAT, senza sottostante che sia oro, argento o lenticchie.

Oggi sarebbe più giusto parlare di controllo della moneta e penso sia quello che intendono per signoraggio i più avveduti.

Chi controlla la moneta controlla i tassi, ha in mano tutta l'economia e fà quello che gli pare, alias "signoraggio" che richiama appunto il potere arbitrario del signore feudale di manipolare la moneta, una volta raspavano sull'oro oggi controllano i cambi, i tassi e si stampano e si regalano i soldi da soli...

forse era più innocuo il vecchio signoraggio .


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Re: Re: Re: Re: Re: bookeepers vs bookmakers
ziomaoziomao, 25/10/2012 15:09:



Perchè incapronirsi su problemi che non esistono ?

Il signoraggio come la cresta sul valore della moneta non esiste più da quando la moneta è diventata FIAT, senza sottostante che sia oro, argento o lenticchie.

Oggi sarebbe più giusto parlare di controllo della moneta e penso sia quello che intendono per signoraggio i più avveduti.

Chi controlla la moneta controlla i tassi, ha in mano tutta l'economia e fà quello che gli pare, alias "signoraggio" che richiama appunto il potere arbitrario del signore feudale di manipolare la moneta, una volta raspavano sull'oro oggi controllano i cambi, i tassi e si stampano e si regalano i soldi da soli...

forse era più innocuo il vecchio signoraggio .





raccogli le braghe, ti sono calate mentre divagavi

sul discorso dei tassi, sulla necessita' di un controllo delle banche, sul ricatto della finanza ci siamo, d'altronde e' noto dai tempi di Bacone che la pars destruens e' piu' facile di quella construens

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Re: Re: Re: Re: bookeepers vs bookmakers
laplace77, 10/25/2012 3:02 PM:

evidentemente hanno cambiato definizione

io ero rimasto al signoraggio come la "differenza tra il costo di stampa della moneta e il valore di facciata della moneta"

ma se la moneta che stampi e' un tuo debito, come fai a dire che ci guadagni?


senza contare che la moneta puo' essere stampata per prestarla anche a privati

mah...

No, la definizione non è cambiata, da secoli il signoraggio ha il medesimo significato.
Internet è sì utile, ma bisognerebbe farne buon uso, cosa che non ha fatto chi ha scritto e riscritto che il signoraggio è "la differenza tra il costo di stampa della moneta e il valore di facciata della moneta", inizialmente avevo finito col crederci anch'io, il libro Il più Grande Crimine di Paolo Barnard mi ha chiarito molti dei dubbi che avevo e mi ha fatto comprendere nuovi utili concetti.

Ziomao talvolta si esprime con troppa veemenza ma nella sostanza ha ragione, chi fosse interessato a uscire dalla coltre di confusione che regna in rete dovrebbe spendere almeno un po' di tempo nella lettura di alcuni testi. Personalmente di economia ammetto di saperne davvero poco, ma almeno ho la consapevolezza della mia ignoranza, questo mi sembra un buon punto di partenza dal quale molti in rete dovrebbero partire.
[Modificato da marco--- 25/10/2012 16:34]
25/10/2012 15:19
 
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Re: Re: Re: Re: Re: bookeepers vs bookmakers
ziomaoziomao, 10/25/2012 3:09 PM:

Perchè incapronirsi su problemi che non esistono ?

Il signoraggio come la cresta sul valore della moneta non esiste più da quando la moneta è diventata FIAT, senza sottostante che sia oro, argento o lenticchie.

Oggi sarebbe più giusto parlare di controllo della moneta e penso sia quello che intendono per signoraggio i più avveduti.

Chi controlla la moneta controlla i tassi, ha in mano tutta l'economia e fà quello che gli pare, alias "signoraggio" che richiama appunto il potere arbitrario del signore feudale di manipolare la moneta, una volta raspavano sull'oro oggi controllano i cambi, i tassi e si stampano e si regalano i soldi da soli...

forse era più innocuo il vecchio signoraggio .

Quoto, anche la conclusione del post.


[Modificato da marco--- 25/10/2012 15:19]
25/10/2012 15:27
 
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Re: Re: Re: Re: Re: bookeepers vs bookmakers
marco---, 25/10/2012 15:15:

No, la definizione non è cambiata, da secoli il signoraggio ha il medesimo significato.
Internet è sì utile, ma bisognerebbe farne buon uso, cosa che non ha fatto chi ha scritto e riscritto che il signoraggio è "la differenza tra il costo di stampa della moneta e il valore di facciata della moneta", inizialmente avevo finito col crederci anch'io, il libro Il più Grande Crimine di Paolo Barnard mi ha chiarito molti dei dubbi che avevo e mi ha fatto comprendere nuovi utili concetti.

Ziomao talvolta si esprime con troppa veemenza ma nella sostanza ha ragione, chi fosse interessato a uscire dalla coltre di confusione che regna in rete dovrebbe spendere almeno un po' di tempo nella lettura di alcuni testi. Personalmente di economia ammetto di saperne davvero poco, ma almeno ho la consapevolezza della mia ignoranza, questo mi sembra un buon punto di partenza dal quale molti in rete dovrebbero partire.




vedo che non capisci, allora ripartiamo da zero


descrivimi come la gestiresti tu la moneta, a livello italiano o europeo come preferisci, restando fermi i due requisiti fondamentali (che senno' tantovale tornare al baratto):

- a unit of account
- a store of value

ci provi ???


prova a fare un esempio con lo stato, 2 aziende e 10 lavoratori/consumatori, dove:

- lo stato ha un debito di 100 e un patrimonio di 100
- le aziende hanno un debito di 10 e un patrimonio di 10
- i privati 1 e 1

tanto per partire "neutri", oppure scegli tu le condizioni iniziali

[SM=g9128]


come dicevo a mao, con lui e barnard andiamo daccordo sulla pars destruens, quella construens, al solito, e' un casino

prova a smentirmi con l'esercizio sopra, se ci riesci

[SM=g9128]

[Modificato da laplace77 25/10/2012 15:28]
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25/10/2012 15:34
 
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Quando ha un attimo, se ti va, dai un'occhiata a questo 3D: Come spendono gli stati a moneta sovrana, aiuta a comprendere come viene immessa la moneta nel sistema.
[Modificato da marco--- 25/10/2012 15:35]
25/10/2012 15:37
 
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laplace77, 10/25/2012 3:27 PM:




vedo che non capisci, allora ripartiamo da zero


descrivimi come la gestiresti tu la moneta, a livello italiano o europeo come preferisci, restando fermi i due requisiti fondamentali (che senno' tantovale tornare al baratto):

- a unit of account
- a store of value

ci provi ???


prova a fare un esempio con lo stato, 2 aziende e 10 lavoratori/consumatori, dove:

- lo stato ha un debito di 100 e un patrimonio di 100
- le aziende hanno un debito di 10 e un patrimonio di 10
- i privati 1 e 1

tanto per partire "neutri", oppure scegli tu le condizioni iniziali

[SM=g9128]


come dicevo a mao, con lui e barnard andiamo daccordo sulla pars destruens, quella construens, al solito, e' un casino

prova a smentirmi con l'esercizio sopra, se ci riesci

[SM=g9128]




Non capisco cosa intendi per :
"
- a unit of account
- a store of value
"

visto che in giro c'è un sacco di confusione sui termini sarebbe meglio se spieghi chiaramente cosa intendi per questi, almeno possiamo capirci.

ciao
Mao

[Modificato da ziomaoziomao 25/10/2012 15:38]

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25/10/2012 16:00
 
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Re:
marco---, 25/10/2012 15:34:

Quando ha un attimo, se ti va, dai un'occhiata a questo 3D: Come spendono gli stati a moneta sovrana, aiuta a comprendere come viene immessa la moneta nel sistema.




artifici e complicazioni contabili a parte, sostanzialmente si vorrebbe che lo stato possa dire "io sono lo stato, se voglio spendere mi stampo i soldi", a fronte di creazione di debito pubblico o no, faccio come mi garba

vedo che poi si accorge che "L’inflazione è in effetti l’unico limite possibile alla spesa a deficit del governo a moneta sovrana", e qui non parliamo del "sano" 2% che ti impone di non tenere fermi i soldi (come una sana IMU/patrimoniale ti impone di non tenere sfitta la casa) ma di inflazione a 2 cifre che ammazza il tuo reddito e i tuoi risparmi

tu la useresti una moneta del genere? io no


il tutto fa molto "moto perpetuo" o "pietra filosofale"

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Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
25/10/2012 16:08
 
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Re: Re:
laplace77, 10/25/2012 4:00 PM:

artifici e complicazioni contabili a parte, sostanzialmente si vorrebbe che lo stato possa dire "io sono lo stato, se voglio spendere mi stampo i soldi", a fronte di creazione di debito pubblico o no, faccio come mi garba

vedo che poi si accorge che "L’inflazione è in effetti l’unico limite possibile alla spesa a deficit del governo a moneta sovrana", e qui non parliamo del "sano" 2% che ti impone di non tenere fermi i soldi (come una sana IMU/patrimoniale ti impone di non tenere sfitta la casa) ma di inflazione a 2 cifre che ammazza il tuo reddito e i tuoi risparmi

tu la useresti una moneta del genere? io no


il tutto fa molto "moto perpetuo" o "pietra filosofale"

Lap, gli Stati a moneta sovrana hanno gli strumenti per controllare l'inflazione dal momento che possono immettere/drenare moneta a seconda di quanto l'economia necessita. Quello spiegato da Barnard è, per filo e per segno, il sistema usato negli Stato Uniti, libero di condividerlo o meno, non insisto oltre nel rispetto delle tue idee, personalmente non scrivo per avere ragione, ma solo per confrontarmi, l'inconciliabilità delle nostre opinioni non è un problema, almeno per me.
[Modificato da marco--- 25/10/2012 16:09]
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