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Bologna - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2015 09:38
19/02/2012 13:17
 
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Re: Re: Re: Re:
dgambera, 17/02/2012 00:37:




non seguo il mercato di Bologna.... marco, l'admin, credo saprà indicarti meglio di tutti quali siano i thread di monitoraggio.

Per quanto riguarda gli archivi notarili... magari ci fossero.... una parte di questi dati finisce sui report dell'Agenzia del Territorio, ma anche questi dati sono inaffidabili per svariati motivi


L'archivio notarile non dovrebbe essere utilizzato dallo stato per percepire le tasse legate ad ogni compravendita immobiliare???
Mi stupisco di questa situazione.
19/02/2012 13:24
 
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Re: FIAIP - Osservatorio immobiliare - dati 2011
marco---, 17/02/2012 00:39:

Fiaip prevede un 2012 di stagnazione per il mattone residenziale

Bologna - variazione prezzi nel 2011: -7,5%


Grazie per la buona notizia però per bologna parla di -7.13% [SM=g6957]
Ancora due anni cosi e inizierò a cercare una casa seriamente.
Hai per caso sentito parlare di aziende edili che hanno problemi di liquidità?
Per l'aneddoto, mia sorella maggiore vive in Spagna (Valladolid) e ha comprato una casa nuova di 130 m2 con giardino piscina condominiale cucina di € 8000 e spese notarili per €150000, con un bel -47% sul prezzo di listino. [SM=g1749718]

Quanto mi piace la crisi di liquidità quando tocca le piccole aziende edili. [SM=g7777]
[Modificato da Duareg 19/02/2012 13:25]
22/03/2012 09:50
 
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Centinaia di famiglie sull'orlo del fallimento (Fonte: bologna.repubblica.it - di Marco Bettazzi - 22/03/2012)

I debiti per nucleo superano i 22mila euro. Boom di sfratti, pignoramenti e casi di morosità

Due sfratti al giorno, case pignorate e debiti che si accumulano col prolungarsi della crisi. Le famiglie bolognesi sono sotto pressione. Ognuna di loro secondo uno studio della Cgia di Mestre ha più di 22mila euro di debiti, una quota aumentata in tre anni di oltre il 30 per cento. E contemporaneamente, dice il tribunale, aumentano del 19% in un anno le pratiche di sfratto per morosità e del 28% i pignoramenti immobiliari.

La pietra di paragone presa dall'istituto veneto è il settembre 2008, data fatidica di inizio crisi col crac della banca americana Lehman Brothers. Si tratta di mutui, prestiti o acquisti a rate accumulati nel corso degli anni. I 22mila euro di debiti delle famiglie bolognesi registrati a settembre 2011 non sono il record di Roma, che sfiora i 30mila euro, e l'aumento è comunque più contenuto rispetto al resto d'Italia (dove in media la crescita è del 36% fino a 19mila euro ciascuna), ma si tratta comunque di quasi un terzo in più sui bilanci familiari rispetto a tre anni fa, fino al totale di dieci miliardi e mezzo di euro nella sola provincia di Bologna. E con i debiti aumentano altri fattori che indicano chiaramente le difficoltà finanziarie che stanno affrontando le famiglie. Gli sfratti eseguiti nel 2011, spiegano dal tribunale, sono stati 882, meno dei 979 dell'anno precedente ma comunque il 17% in più rispetto al 2009. E visto che circa l'85% riguarda case (il resto sono immobili ad uso commerciale), significa due famiglie al giorno che l'anno scorso sono uscite dalla propria abitazione.

Confermano le difficoltà anche le pratiche per morosità arrivate sui banchi degli ufficiali giudiziari, primo passo verso lo sfratto quando non si riesce a pagare l'affitto, aumentate del 19% tra 2010 e 2011 (da 2.223 a 2.646). "E non ci aspettiamo miglioramenti, visto che i proprietari sulla spinta dell'Imu stanno cominciando a chiedere adeguamenti che prima non chiedevano e il governo ha azzerato i fondi per l'affitto", spiegano dal Sunia. E sempre alla casa, questa volta di proprietà (o al capannone, nel caso di imprenditori), si attaccano anche le banche che non ricevono più i pagamenti del mutuo, o i creditori di grosse somme che non pignorano più la macchina o la televisione. Le pratiche di pignoramento immobiliare, riferiscono all'Ufficio esecuzioni e protesti del tribunale, sono passate da 874 a 1.124, con un aumento secco del 28% in un anno.
24/03/2012 15:01
 
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Case a Bologna: prezzi diminuiti del 3,7%. Oltre 6 mesi per vendere (Fonte: bolognatoday.it - 24/03/2012)

I prezzi delle abitazioni sono calati del 3,7% a Bologna, nel 2011. E' quanto emerge dal primo rapporto sul mercato immobiliare 2012 preparato da Nomisma. I prezzi per gli uffici sono invece scesi del 3,4% e quelli dei negozi dell'1,6%. Nel secondo semestre dello scorso anno, il tempo medio per una vendita è risultato pari a 6,6 mesi e quello per una locazione di 3,8 mesi. Nel corso dell'anno, le compravendite nella sola Bologna sono state 4.791, in linea con quelle del 2010 (4.704) mentre nell'intera provincia sono state 11.890 contro le 12.100 dell'anno precedente.“
Case a Bologna: prezzi diminuiti del 3,7%. Oltre 6 mesi per vendere
"Non riesco a vendere casa - conferma il proprietario di un immobile in centro storico, in zona universitaria - e le offerte che mi fanno sono addirittura inferiori al prezzo a cui ho acquistato l'immobile nel 2007. L'ho affidata alla prima agenzia un anno e mezzo fa e alla seconda da 8 mesi, ma ancora niente. Il degrado e la presenza di locali notturni non aiutano".
30/03/2012 21:15
 
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Quotazioni immobiliari a Bologna (Fonte: immobiliare.it)

[Modificato da marco--- 30/03/2012 21:16]
01/04/2012 11:23
 
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In seguito ad una donazione mi ritrovo con un malloppo che mi permette di pensare a comprare casa senza svenarmi. Il mio problema è che a Bologna si trovano quasi esclusivamente case anni 70 da ristrutturare per trasformarle da colabrodo termico a case ad alta efficienza energetica.
Non volendo abitare in palazzine colme di vecchi rinsecchiti e acidi, preferirei comprare una casa recente per evitare anche la rottura della ristrutturazione.
Vorrei sapere se qualcuno di voi ha già provato a contattare direttamente costruttori per negoziare un sconto su appartamenti nuovi rimasti invenduti?
Qualcuno mi sa dire dove posso trovare una lista di aziende edili che hanno bisogno di verdoni freschi? [SM=g2326585]
Grazieeeee!
01/04/2012 11:42
 
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Re:
Duareg, 01/04/2012 11.23:

In seguito ad una donazione mi ritrovo con un malloppo che mi permette di pensare a comprare casa senza svenarmi. Il mio problema è che a Bologna si trovano quasi esclusivamente case anni 70 da ristrutturare per trasformarle da colabrodo termico a case ad alta efficienza energetica.
Non volendo abitare in palazzine colme di vecchi rinsecchiti e acidi, preferirei comprare una casa recente per evitare anche la rottura della ristrutturazione.
Vorrei sapere se qualcuno di voi ha già provato a contattare direttamente costruttori per negoziare un sconto su appartamenti nuovi rimasti invenduti?
Qualcuno mi sa dire dove posso trovare una lista di aziende edili che hanno bisogno di verdoni freschi? [SM=g2326585]
Grazieeeee!



Non posso aiutarti in maniera diretta, posso pero' ricordare che sul web hanno creato apposite sezioni del nuovo in quasi tutti i portali; ad esempio ho trovato questo adesso, al primo tentativo

www.nuovecostruzioni.it/Bologna

Intanto puoi farti un'idea dei luoghi dove c'e' offerta ...
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01/04/2012 12:48
 
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Re: Re:
(sylvestro), 01/04/2012 11:42:



Non posso aiutarti in maniera diretta, posso pero' ricordare che sul web hanno creato apposite sezioni del nuovo in quasi tutti i portali; ad esempio ho trovato questo adesso, al primo tentativo

www.nuovecostruzioni.it/Bologna

Intanto puoi farti un'idea dei luoghi dove c'e' offerta ...



Ti ringrazio, mi sembra interessante.
Hai un opinione sulle aste giudiziarie?
Nel caso di una casa nuova, la garanzia decennale sugli immobili salta o viene comunque garantita?
01/04/2012 13:18
 
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Re: Re: Re:
Duareg, 01/04/2012 12.48:



Ti ringrazio, mi sembra interessante.
Hai un opinione sulle aste giudiziarie?
Nel caso di una casa nuova, la garanzia decennale sugli immobili salta o viene comunque garantita?




Mi spiace, non me ne intendo, conosco superficialmente gli articoli che posto.

Personalmente mi sono fatto l'idea che gli immobili piu' appetibili non arrivano alle aste, vengono intercettati prima da chi bazzica l'ambiente da anni, ma non e' escluso che anche il singolo privato qualsiasi possa trovare la sua casetta se dotato di tanta pazienza e tanta prudenza.

Di sicuro non bisogna aver fretta, quello che trovi oggi all'asta potresti trovarlo sul mercato tra un anno o due [SM=g9058]
[Modificato da (sylvestro) 01/04/2012 13:19]
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Re: Re: Re: Re:
(sylvestro), 01/04/2012 13:18:




Mi spiace, non me ne intendo, conosco superficialmente gli articoli che posto.

Personalmente mi sono fatto l'idea che gli immobili piu' appetibili non arrivano alle aste, vengono intercettati prima da chi bazzica l'ambiente da anni, ma non e' escluso che anche il singolo privato qualsiasi possa trovare la sua casetta se dotato di tanta pazienza e tanta prudenza.

Di sicuro non bisogna aver fretta, quello che trovi oggi all'asta potresti trovarlo sul mercato tra un anno o due [SM=g9058]


Non ho fretta di comprare, tanto, i prezzi si devono adeguare al potere d'acquisto e di questi tempi, siamo noi ad avere il coltello dalla parte del manico.
E poi, vedendo la forma della piramide dell'età italiana, si capisce che il saldi stanno per iniziare e dureranno a lungo...



Sono molto paziente. [SM=g7560]
01/04/2012 15:29
 
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Il calo maggiore a Bologna: meno 8%
Mattone Prezzi giù, ma a ritmo lento (Fonte: Corriere Economia - di Gino Pagliuca - 16/04/2012)

Si difendono Milano (-1%) e Roma (-2%). Il calo maggiore a Bologna: meno 8%

Volendo usare una metafora culinaria, si potrebbe dire che la crisi sta rosolando il mercato a fuoco lento. I prezzi infatti continuano a scendere lievemente, ma con costanza dal 2008. Nell’ultimo anno il calo dei valori si può situare attorno ai 5%: è un dato di fondo sul quale, con oscillazioni contenute, concordano tutte le più recenti rilevazioni di mercato...
07/05/2012 14:41
 
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Case: mutui in calo e prezzi di vendita al -2% a Bologna (Fonte: bolognatoday.it - 07/05/2012)

A Bologna il mercato immobiliare in sofferenza, anche per le banche che 'chiudono i rubinetti', concedono meno mutui alle famiglio che vogliono acquistare casa. Una situazione peraltro diffusa nel resto della Regione, dove nel quarto trimestre 2011 si è registrata una variazione delle erogazioni del -25,74% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Il dato emerge dall'analisi del Gruppo Tecnocasa sull'andamento del mercato immobiliare e creditizio in Emilia Romagna.

MUTUI, DATI. Nel terzo trimestre 2011 la regione Emilia-Romagna ha fatto registrare un importo medio di mutuo (media ponderata a 12 mesi) pari a 137.600 euro, in aumento rispetto a quanto rilevato durante il trimestre precedente quando il ticket medio ammontava a 137.500 euro. Si conferma per il secondo trimestre consecutivo il più alto ticket medio tra tutte le regioni italiane. La provincia di Bologna ha erogato volumi per 259,68 mln facendo registrare una variazione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno pari a -27,83%.

PREZZI CASE. A Bologna nella seconda parte del 2011 si è registrato un ribasso delle quotazioni immobiliari pari al 2,1% rispetto al semestre precedente.
Calo delle quotazioni di vendita si è registrato nella macroarea di Mazzini-Savena (-1,7%). In zona Mazzini gli acquirenti appaiono più incerti, l'introduzione della nuova Imu e la revisione dei valori catastali generano spesso apprensione nei potenziali acquirenti, i quali in molti casi decidono di attendere prima di acquistare. Attualmente i tempi medi di vendita si attestano tra 3 e 6 mesi.

Molto attivo il mercato delle locazioni, la domanda proviene da studenti universitari, lavoratori trasfertisti impiegati all'Ospedale Sant'Orsola Malpighi, famiglie e giovani coppie. Nella macroarea di San Donato-San Vitale il ribasso dei prezzi é stato del 2,7%. Quotazioni in discesa si registrano nell'area Pontevecchio-Fossolo Uno.
16/07/2012 11:07
 
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IL MERCATO DEL MATTONE

Case, i prezzi crollano ancora:
8 mesi per vendere un alloggio


L'analisi di Tecnocasa sul mercato immobiliare svela
i ribassi dal Savena (-1,7%) a San Mamolo (-3,9%)



BOLOGNA - Continua a crollare il prezzo del mattone. Il fenomeno sta interessando tutte le zone della cittá dove si registra un'abbondante offerta di immobili e questo porta i tempi medi di vendita ad 8 mesi.
IL RIBASSO - Secondo l'analisi di Tecnocasa, nella seconda parte del 2011 si è registrato un ribasso delle quotazioni immobiliari pari al 2,1% rispetto al semestre precedente. Nell'area centrale della cittá gli immobili hanno mantenuto il proprio valore.

I TEMPI DI VENDITA - I tempi medi di vendita si attestano attualmente sui 6-7 mesi, ma si arriva anche a otto mesi. La richiesta di immobili proviene da famiglie in cerca della prima casa oppure della soluzione migliorativa, la scelta ricade prevalentemente su soluzioni ampie (cinque locali). Da segnalare anche acquisti da parte di genitori di studenti universitari fuorisede; in questo caso la domanda si focalizza su trilocali da 60-80 metri quadri.

MAZZINI_SAVENA - Un leggero calo delle quotazioni si è registrato nella macroarea di Mazzini - Savena (-1,7%). I tempi medi di vendita si attestano tra 3 e 6 mesi. Trilocali e quattro locali sono le tipologie più richieste. Bilocali e trilocali sono le soluzioni più richieste da chi vuole mettere a reddito, la spesa è compresa mediamente tra 150 e 200 mila euro. Residenziale, signorile e molto richiesta la zona delle ville, via Bassi, via Albertazzi, via Masi, via Savioli, via Guinizelli, via Ghirardacci, caratterizzata dalla presenza di villette e case basse con pochi appartamenti. In questa zona l'offerta è scarsa, comunque il prezzo medio per un buon usato si attesta tra 3000 e 3500 euro al metro quadro.

SAN DONATO - Nella macroarea di San Donato - San Vitale il ribasso dei prezzi è stato del 2,7%. Quotazioni in discesa si registrano nell'area Pontevecchio -Fossolo Uno. Particolarmente attivo il mercato delle locazioni in zona Pontevecchio: la spesa mensile per l'affitto di un bilocale è di 450-500 euro, quella per un trilocale è di 600-650 euro.

BOLOGNINA CORTICELLA - Prezzi in calo anche nella macroarea Bolognina - Corticella (-3,5%). La tipologia più richiesta è il trilocale, il capitale a disposizione è in genere compreso tra 140 e 150 mila euro. Piacciono le soluzioni con cucina abitabile e con riscaldamento autonomo, anche se in questa area della cittá quest'ultima caratteristica è poco presente. Attivo il mercato degli affitti, alimentato soprattutto da operai stranieri, il canone di locazione medio di un trilocale è di 500-550 euro al mese.

SAFFI - Nella macroarea Saffi il ribasso dei prezzi nella seconda parte dell'anno è stato dell'1,3%. Sono in calo le quotazioni immobiliari in zona Ospedale Maggiore - Porto (-5,3%). Il trilocale è la soluzione più richiesta e la spesa media si attesta tra 170 e 180 mila euro. Il canone mensile di un bilocale è di 500 euro.

MURRI-SAN MAMOLO - Nella macroarea Murri- San Mamolo si evidenzia una diminuzione media dei prezzi delle abitazioni del 3,9%, a causa della pressione competitiva di immobili situati in zone meno prestigiose e con prezzi più bassi. I tempi medi di vendita si attestano intorno ai 6-8 mesi. La domanda degli acquirenti riguarda prevalentemente la prima casa, con una maggior richiesta di tagli medio grandi rispetto a quelli piccoli. Il numero di locazioni è calato molto, nonostante l'offerta sia comunque consistente.

IL MUTUO - Il mutuo è lo strumento finanziario più usato per comprare casa. Si evidenzia un notevole utilizzo del contratto di locazione concordato; in generale, la convenienza ad adottare una specifica tassazione (cedolare secca) sembra dipendere dal importo annuo della locazione oltre alla propria aliquota irpef.Poichè giá satura, nella zona non si registrano grandi interventi di tipo architettonico o urbanistico. L'analisi della domanda evidenzia a gennaio del 2012 un aumento della concentrazione delle richieste di monolocali (+0,3%) e bilocali (+0,6%), in calo la percentuale di domande di trilocali (-1,1%), lievi variazioni al rialzo per quattro locali (+0,1%) e cinque locali (+0,3%). Per quanto riguarda l'offerta di immobili in vendita nella seconda parte del 2011 si registra un calo della percentuale di monolocali (-2,4%) e di bilocali (-3,1%). In aumento la concentrazione dell'offerta di trilocali (+1,8%), quattro locali (+1,3%) e cinque locali (+2,3%).

Redazione online
24 luglio 2012
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25/07/2012 10:23
 
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Bologna prezzi case -8%
Casa, prezzi crollati del 5%: sei mesi per una compravendita (Fonte: la Repubblica ed. Roma - di Daniele Autieri - 19/09/2012)

...Il risultato è una classifica anticipata dal segno “meno” dove Bari occupa la prima posizione con un crollo dei valore delle case pari all’8,2%, seguita da Bologna (-8%) e Napoli (-6,3)...
26/11/2012 12:33
 
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Crolla il mercato immobiliare italiano (Fonte: ecplanet.com - di Edoardo Capuano - 22/11/2012)

...Insomma il crollo non risparmia nulla, anche a livello territoriale la crisi immobiliare è diffusa dappertutto, con Bologna che segna il ribasso peggiore, vicino al 30%. E a poca distanza seguono Roma, Milano, Firenze, tutte con cali intorno al 27%. Tra le grandi città fa eccezione Napoli, che perde solo lo 0,4%, ma semplicemente perché aveva già dato, accusando decisi cali nel periodo precedente...
11/12/2012 22:10
 
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Speciale grandi citta’: mercato immobiliare Bologna (Fonte: bolognatoday.it - 11/12/2012)

Nel primo semestre del 2012 le abitazioni di Bologna hanno segnalato una contrazione dei prezzi pari all'8%.



Nelle aree centrali il calo è stato pari all'11%. La zona che si sviluppa tra piazza Aldrovandi, via Oberdan e la Stazione ha mostrato un andamento al ribasso, caratterizzato da prezzi in calo del 7,4% e tempi di compravendita in aumento, nonostante il numero delle transazioni sia rimasto sostanzialmente costante. Il trend negativo è dovuto sia all'incertezza socio-politica degli ultimi mesi che, soprattutto, alla notevole distanza tra le richieste dei proprietari e la disponibilità di spesa degli acquirenti. Attualmente, l'IMU non rientra tra le cause principali di questo trend...
[Modificato da marco--- 11/12/2012 23:17]
28/12/2012 21:41
 
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Casa, a Bologna compravendite giù del 24% (Fonte: viaemilianet.it - 28/12/2012)

Secondo l'associazione proprietari immobiliari Confabitare nel quarto trimestre dell'anno la perdita è del 30%. Fa eccezione il mercato delle locazioni, dove i contratti stipulati e la domanda di affitti sono stabili

BOLOGNA, 28 DIC. 2012 - A fine 2012 il mercato delle compravendite a Bologna e provincia ha subito un calo del 24% circa su base annua, e nel quarto trimestre la perdita è del 30%. Lo rileva l'associazione proprietari immobiliari Confabitare: "questa flessione, se viene sommata a quella degli anni precedenti, fa sì che in sei anni il mercato sia letteralmente dimezzato nelle quantità scambiate sia nel settore residenziale che in quello non residenziale".

Delle circa 10.200 compravendite effettuate in città e provincia, a fine anno, il 90% - ovvero 9.180 - sono relative a transazioni di abitazioni, mentre la rimanente quota è ripartita tra il settore terziario (230 scambi), commerciale (450) e produttivo (280). In ambito abitativo fa eccezione il mercato delle locazioni, dove i contratti stipulati e la domanda di affitti sono stabili anche se sui livelli bassi raggiunti a fine 2011.

"Nel complesso - spiega il presidente Alberto Zanni - il segmento locativo bolognese è meno penalizzato dalla congiuntura e la domanda immobiliare si è in parte spostata verso questo mercato: i canoni calano ma con una minore intensità rispetto ai prezzi delle compravendite, i tempi medi della locazione si riducono, a fronte di un allungamento anche fino a 12 mesi per le compravendite. Per contro il mercato della proprietà è stato investito da un allungamento dei tempi medi di vendita e da una nuova flessione dei valori delle compravendite che, se sommate a quelle precedenti, determina un calo in conto capitale dei prezzi rispetto ai picchi del 2008, del 20% per le abitazioni, del 15% per gli uffici e dell'12,3% per i negozi".
29/12/2012 21:50
 
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Ringraziando Freedom (FOL) per questa segnalazione.

Mercato immobiliare stagnante "In sei anni si è dimezzato" (Fonte: bologna.repubblica.it - 28/12/2012)

L'allarme di Confabitare su Bologna e provincia: -30% del quarto trimestre 2012, -24% su base annua. Vanno meglio gli affitti

Sono percentuali da brividi quelle che riguardano il mercato immobiliare di Bologna e provincia: -24% su base annua, -30% nel quarto trimestre 2012, -50% complessivamente negli ultimi sei anni per quanto riguarda quantità scambiate nei settori residenziale e non residenziale. Sono le cifre esposte da Confabitare, l'associazione dei proprietari immobiliari.

Delle circa 10mila compravendite effettuate in città e provincia a fine anno il 90% sono relative a transazioni di abitazioni, mentre la rimanente quota è ripartita tra il settore terziario, commerciale e produttivo. Fa eccezione il mercato delle locazioni, dove i contratti stipulati e la domanda di affitti sono stabili anche se sui livelli bassi raggiunti a fine 2011.

''Nel complesso - spiega il presidente Alberto Zanni - il segmento locativo bolognese è meno penalizzato dalla congiuntura e la domanda immobiliare si è in parte spostata verso questo mercato: i canoni calano ma con una minore intensità rispetto ai prezzi delle compravendite, i tempi medi della locazione si riducono, a fronte di un allungamento anche fino a 12 mesi per le compravendite. Per contro il mercato della proprietà è stato investito da un allungamento dei tempi medi di vendita e da una nuova flessione dei valori delle compravendite che, se sommate a quelle precedenti, determina un calo in conto capitale dei prezzi rispetto ai picchi del 2008, del 20% per le abitazioni, del 15% per gli uffici e dell'12,3% per i negozi''.
[Modificato da marco--- 29/12/2012 21:50]
13/02/2013 10:16
 
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Bologna: 1° semestre 2012 prezzi case -8%
Speciale grandi città - mercato immobiliare Bologna

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Crac coop bianche, bancarotta per 11 manager. All’asta le case di 150 famiglie (Fonte: ilfattoquotidiano.it - di David Marceddu - 03/03/2013)

Falliscono Copalc, Libertas, Abitare2000. Gli assegnatari degli appartamenti in provincia di Bologna, hanno comprato le abitazioni ma da anni non riescono a diventarne proprietari perché queste sono bloccate da un'ipoteca di garanzia. I 'proprietari' ora rischiano di doversele acquistare una seconda volta.

Più informazioni su: Coop, Crac Coopcostruttori, Immobiliare

Qui sulla via Emilia c’è chi ricorda che le più gravi crisi sono partite e partono sempre dal mattone. Per ora sono si contano tre fallimenti in poche settimane: Copalc, Libertas, Abitare2000. Il crac delle cooperative di abitazione che si sta scatenando a effetto domino tra Bologna e provincia rischia di far perdere la casa che già abitano a centinaia di famiglie. L’ultimo colpo di scena ha visto la Procura indagare per bancarotta undici persone, ipotizzando così che dietro lo sbriciolarsi di questi imperi del mattone ci sia non solo la crisi economica generale, con decine di appartamenti rimasti invenduti, ma precise responsabilità di società trasformatesi da cooperative in agenzie disposte a tutto pur di vendere.

Gli undici manager sotto inchiesta sono l’ennesimo capitolo nella vicenda del crac Copalc, sigla che sta per Consorzio provinciale abitazioni lavoratori cristiani, forse la più importante realtà che a Bologna aderiva a Confcooperative, l’associazione delle coop bianche. Il fallimento è stato dichiarato lo scorso 22 gennaio. Gli assegnatari degli appartamenti, in pratica, hanno comprato e pagato le case costruite dalle cooperative, ma da anni non riescono a diventarne proprietari (a firmare cioè il rogito), perché le banche creditrici di Copalc avevano posto un’ipoteca su quelle costruzioni a garanzia che Copalc pagasse. Cosa che non è avvenuta per anni e adesso, con il fallimento, c’è il rischio che gli appartamenti situati in nuovissime palazzine tra Bologna e provincia vadano all’asta. Quelle famiglie che potranno permetterselo rischiano di doverla pagare una seconda volta, le altre potrebbero doverla rendere alle banche.

Tra gli indagati ci sono degli ex presidenti e gli ex membri del consiglio di amministrazione, ma solo per il periodo incriminato che va dal 2008 al 2011. La Guardia di finanza ha eseguito anche delle perquisizioni nei confronti di dirigenti e nella centralissima sede di via Lame a Bologna. Secondo l’accusa, non ci sarebbe solo il crollo del mercato immobiliare dietro il crac Copalc. Per i magistrati infatti tra il 2008 e il 2011 Copalc avrebbe svolto attività di costruzione e vendita, usando per le vendite coop fittizie. Inoltre sarebbero state fatte indicazioni, nel bilancio, di crediti verso altre cooperative, in misura superiore alla loro riscossione. Insomma mentre centinaia di famiglie aspettavano il documento che certificasse che la casa pagata era finalmente loro, con quei soldi c’era chi continuava a costruire: Copalc, ha chiuso con 100 milioni di debiti.

Di certo quei vertici ora sotto indagine hanno osato più del dovuto. A spiegare la vicenda in maniera chiara è stato il curatore fallimentare di Copalc, Renato Santini : ”Copalc si è comportato per diverso tempo da immobiliarista vendendo, a debito, le aree una dopo l’altra. Una catena di Sant’Antonio crollata con la crisi del mercato immobiliare”.

Simile la storia dell’altra coop bianca, Libertas, fallita il 15 febbraio. Sono 73 le famiglie coinvolte in questo altro crac tra Bologna, Ozzano e San Lazzaro. Di queste, solo 29 hanno già rogitato diventando formalmente proprietarie delle abitazioni, ma assumendosi le ipoteche con le banche. Le altre invece non sono ancora arrivate al rogito e potrebbero veder messa la loro casa all’asta. Infine è arrivata la volta di Abitare2000 (in questo caso non è una coop bianca) che a causa della crisi è fallita e con il suo crollo rischia di lasciare per strada sette famiglie di Budrio, in provincia di Bologna, che ancora non avevano fatto il rogito, ma avevano già pagato tutto o in parte.

La vicenda Copalc e Libertas ha messo in imbarazzo il mondo delle coop bianche a cui sia Copalc che Libertas aderiscono. La centrale Confcooperative aveva aperto un tavolo al ministero dell’industria e nella vicenda era intervenuto lo stesso Luigi Marino, neoeletto senatore con Mario Monti ed ex numero uno dell’associazione. Prima delle elezioni Marino aveva incontrato a Castenaso le famiglie arrabbiate che ora rischiano di perdere la loro casa: ”Copalc era autonoma, noi siamo solo una associazione di rappresentanza”, aveva detto Marino difendendo l’operato di Confcooperative. Gli assegnatari intanto già si organizzano in comitati e su Facebook invitano le famiglie a farsi avanti: ”Scrivete la vostra storia in modo da farci conoscere”.

Vedi anche: Dopo il fallimento Copalc, pressing su Confcooperative (Fonte: bologna.repubblica.it - di Marco Bettazzi - 01/02/2013)
[Modificato da marco--- 07/03/2013 21:06]
06/03/2013 21:55
 
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Dobbiamo pagare 100mila euro in pochi giorni
Ringraziando bionabol (FOL) per questa segnalazione.

Coop di S. Lazzaro di Savena in crisi... a seguire almeno altre quattro (Fonte: assocond-conafi-blog.debenedetti.textdriven.com - 17/07/2012)

Le famiglie coinvolte rilasciano dopo anni di incertezze e cattive gestioni, la cui responsabilità è tutta da verificare ma il meno di cui si può dire è che sono venuti meno tutti i principi mutualistici che dovrebbero ispirare l’agire delle coop, un’intervista al quotidiano «Resto del Carlino». Finalmente, diciamo noi... Trasparenza, pubblicità e informazione all’opinione pubblica di fronte a queste situazioni è il minimo che si può esigere. Questo l’articolo, per altro neppure molto dettagliato e con qualche sigla mancante per carità di patria...

L’articolo del «Resto del Carlino» di sabato scorso (14/07/2012)

[Modificato da marco--- 06/03/2013 22:06]
07/04/2013 14:46
 
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Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

Bologna sommersa dal cemento: "Cinquantamila case sono di troppo" (Fonte: bologna.repubblica.it - 07/04/2013)

L'allarme di Laboratorio Urbano. E' la quarta città in Italia per incremento del consumo del suolo: "Ogni giorno si costruisce l'equivalente di una superficie grande due volte e mezza piazza Maggiore".

BOLOGNA - L'Emilia-Romagna è la quarta regione in Italia per quantità di suolo consumato nel decennio 2001-2011, con i suoi 4,2 ettari al giorno di media: prima vengono la Lombardia con 6,2 ettari al giorno, il Piemonte con 5,1 e il Veneto con 4,4 ettari. E anche la provincia di Bologna, con i suoi 1,17 ettari al giorno consumati di media nell'ultimo decennio, è la quarta Provincia per consumo di suolo a livello nazionale, dopo Roma, Torino e Brescia.

A citare i dati Istat è la nuova ricerca realizzata da Paola Bonora e Walter Vitali, fondatori di Laboratorio urbano, che presenteranno lo studio sul consumo di suolo a Bologna martedì prossimo, 9 aprile. Bologna è dunque al quarto posto in italia per incremento del consumo di suolo nel decennio 2001-2011 (+15% rispetto al +8,8% nazionale) e ha una percentuale di suolo occupato superiore alla media nazionale (8,9% contro 6,7%).

Nel complesso sono sono utilizzati 408 chilometri quadrati di terreno per insediamenti di vario tipo, una superficie estesa quanto la provincia di Monza (o tre volte la superficie comunale di Bologna). Il ritmo a cui viene consumato il terreno vergine a Bologna dal 2003, spiega Bonora al termine di un lungo e approfondito studio durato un anno, equivale alla costruzione ogni giorno di una superficie grande due volte e mezza Piazza Maggiore.

Non solo. A Bologna, segnala Bonora, ci sono quasi 50mila abitazioni in più rispetto agli abitanti. "Un dato che rafforza la convinzione che si sia costruito ben oltre quelle che ragionevolmente potevano stimarsi come previsioni di utilizzo". Per questo, attacca Laboratorio urbano, "non si sa trovare motivazione sensata agli 85.752 Alloggi che il documento 2012 di bilancio del Ptcp della provincia di Bologna contabilizza" e che "corrispondono a ben due volte e mezzo il numero di nuove famiglie residenti attese al 2024"

Per fare spazio alle nuove costruzioni viene sacrificato il terreno agricolo. Dal 1961 al 2011, la superficie agricola totale (sat) in Emilia-Romagna è calata da due milioni a 1,3 milioni di ettari, così come la superficie agricola utilizzata (sau) è stata deprivata di 300mila ettari negli ultimi 50 anni: nello stesso arco di tempo, il numero delle aziende agricole è crollato da 240mila a 74mila imprese.
[Modificato da marco--- 07/04/2013 14:46]
10/04/2013 13:53
 
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case.trovit.it - andamento prezzi Bologna

Prezzo case Bologna
Prezzo case in provincia di Bologna


Il confronto con giugno-agosto 2010... è cambiato qualcosa? [SM=g6957]

Link: 30/08/2010 12:12

[Modificato da marco--- 10/04/2013 14:36]
20/05/2013 15:19
 
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Mercato della casa sempre più bloccato (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Paola Dezza - 20/05/2013)

...In media in Italia i prezzi negli ultimi cinque anni sono scesi del 23,3%. Al primo posto Bologna, che rispetto a marzo 2007 ha perso il 24,3% del valore al metro quadro; Roma e Bari sono invece le città che hanno perso meno...
23/05/2013 21:44
 
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Casa, a Bologna prezzi in picchiata: giù del 15% (Fonte: bologna.repubblica.it - 23/05/2013)

Secondo uno studio Tecnocasa in tutta l'Emilia Romagna nel secondo semestre del 2012 sono scese le quotazioni degli immobili. Nel capoluogo la diminuzione maggiore nella prima parte del 2013. L'erogazione dei mutui in regione è diminuita del 43%.

Calano in Emilia-Romagna, nel secondo semestre del 2102, le quotazioni delle abitazioni. E' quanto emerge da uno studio condotto da Tecnocasa sull'andamento del mercato immobiliare e creditizio a Bologna.
Nella seconda parte dell'anno passato, si legge nella nota di accompagnamento alla ricerca, nel capoluogo di regione le quotazioni abitative hanno registrato un calo del 5,9% mentre Rimini - viene osservato - è la città che ha registrato la contrazione più forte con una frenata dell'11,8%. A Parma le abitazioni hanno perso il 9,1% e gli immobili di Piacenza e Reggio Emilia hanno subito un arretramento della quotazione del 6,9% e del 6,8%. A Ferrara, invece, le quotazioni della case hanno segnalato una contrazione del 4%, a Modena del 3,9% e a Forlì del 3,3%.

Guardando alla sola Bologna, per quanto riguarda l'avvio del 2013, "dalle vendite effettuate dai nostri affiliati - si legge ancora nella nota - nei primi quattro mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012 le quotazioni delle abitazioni sono ancora in ribasso: la diminuzione dei prezzi oscilla da -10% a -15%".

Sul fronte dei mutui, prendendo in esame il quarto trimestre del 2012, "le famiglie in Emilia-Romagna hanno ricevuto finanziamenti per l'acquisto dell'abitazione per 796,77 milioni di euro" con un calo del "19,98% rispetto allo stesso trimestre del 2011 per un controvalore di -198,91 milioni di euro". Osservando, invece, "l'andamento delle erogazioni sui 12 mesi, ed analizzando quindi i volumi dell'intero anno solare 2012, la regione Emilia-Romagna mostra una variazione delle erogazioni pari a -43,83% per un controvalore di -1.844,65 milioni di euro. Sono dunque stati erogati in questi dodici mesi 2.364,06 milioni di euro. Volumi - chiosa la nota - che collocano la regione al quarto posto tra tutte in Italia per quantità totale di volumi erogati".
[Modificato da marco--- 24/05/2013 09:30]
04/06/2013 18:12
 
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Mercato della casa in crisi, non si ferma la flessione. Resistono i capoluoghi: male Bologna, bene Napoli (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Paola Dezza - 04/06/2013)

...Delle otto metropoli si distinguono in particolare Milano e Firenze, dove la discesa si è fermata rispettivamente al -4,8% (3.616 i contratti firmati) e -4% (con 804 trattative arrivate dal notaio). Val la pena di ricordare pero' che solo tre mesi prima Milano aveva perso quasi il 29% degli scambi e Firenze il 33%.

Nel trimestre la città più penalizzata da un mercato immobiliare ingessato è Bologna (-12,4%), seguita da Roma e Genova, dove le compravendite sono arretrate dell'11,1%...
06/06/2013 21:04
 
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Boom di immobili in vendita, crollano i prezzi: ma nessuno li vuole (Fonte: ilrestodelcarlino.it - 06/06/2013)

In città le case messe sul mercato aumentano del 10%, le compravendite effettuate diminuiscono del 20%. In calo anche gli importi degli affitti.

Bologna, 6 giugno 2013 - A Bologna città le case messe sul mercato aumentano del 10%, ma le compravendite effettuate diminuiscono del 20% con una riduzione dei prezzi del 6,8%. E’ la fotografia scattata dall’Osservatorio immobiliare presentato oggi, nella cappella Farnese di Palazzo D’Accursio, dalla Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip) di Bologna e provincia.

In base ai risultati dello studio, che prende in esame le contrattazioni effettivamente concluse nel secondo semestre 2012, per vendere un immobile ci vogliono in media otto o nove mesi. Su 100 compravendite, 60 vengono compiute ricorrendo a finanziamenti che mediamente coprono il 55% del prezzo di transazione, mentre il tempo medio per l’estinzione di un mutuo è di 25 anni. Nel raffronto tra 2012 e 2011, il calo dei prezzi oscilla dal -5,34% relativo agli immobili nuovi o integralmente ristrutturati al -8,23% di quelli da ristrutturare.

Dati che confermano una tendenza in atto ormai da diversi anni: un immobile che nel 2006 aveva un valore simbolico di 1.000 euro, oggi verrebbe venduto a 844,51 euro. Passando agli affitti, i canoni appaiono in calo per tutte le tipologie di appartamento (-4,72% per monolocali e bilocali, -3,35% per gli immobili con tre o quattro vani e -3,29% per quelli dai cinque vani in su), per una riduzione media del 3,79%.
Aumentano, nel contempo, sia gli immobili offerti (+6%) che il numero delle transazioni (+5%).

Per quanto riguarda il resto della provincia, l’Osservatorio riporta valori riferiti alla media di quelli rilevati nei Comuni di Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Imola, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa. Gli andamenti risultano molto simili a quelli registrati nel capoluogo. Il calo dei prezzi di vendita oscilla dal -4,51% relativo agli immobili nuovi o integralmente ristrutturati al -8,89% di quelli da ristrutturare, per una media del -6,98%.

Anche in questo caso aumentano le case messe in vendita (+9%), ma diminuiscono le transazioni (-21%). Sul fronte degli affitti, i canoni scendono in media del 7,20% (-6,72% per monolocali e bilocali, -7,29% per gli immobili con tre o quattro vani e -7,57% per quelli dai cinque vani in su), mentre aumentano sia gli immobili offerti (+8,5%) che il numero delle transazioni (+6%).

Commentando i dati, da un lato si riscontra “un mercato ai limiti della stagnazione”, come afferma Laura Clò, responsabile del comitato tecnico che ha stilato l’Osservatorio. Dall’altro lato, “possiamo ripartire con un certo ottimismo”, afferma il segretario regionale della Fiaip, Stefano Rambaldi: “La voglia di acquisto ci sarebbe anche”, servirebbe pero’ che “le banche ricominciassero a dare un po’ di soldi alla gente”. Una volta “toccato il fondo”, aggiunge Luigi Amedeo Melegari, presidente dell’Anci, in effetti va stimolato “un ottimismo che come imprese vogliamo rilanciare”.

Elisabetta Brunelli Monzani, presidente dell’Ape di Bologna, ribadisce che i tempi richiesti per gli sfratti sono eccessivamente lunghi e sottolinea, tra le altre problematiche, “l’impossibilità di accedere al credito”. Al convegno partecipa anche Galeazzo Bignami, consigliere regionale del Pdl, che si sofferma sull’Imu: di fatto “e’ una tassa sui debiti contratti”, dunque una “follia” che risulta “più odiosa di ogni forma di patrimoniale”.

Serve una “cura shock che per un anno o un anno e mezzo preveda l’uso della spesa pubblica per far ripartire l’attività privata”, è l’appello del presidente nazionale della Fiaip, Paolo Righi, assicurando che “se riparte il settore immobiliare, riparte l’Italia”. Di certo, “non basta la crisi a mettere in discussione i valori della nostra Federazione - sottolinea il presidente regionale Gian Battista Baccarini - l’etica lavorativa che contraddistingue la nostra missione, la volonta’ di crescere come professionisti per trasformare una societa’ che vorremmo lasciare ai nostri figli migliore di come la viviamo adesso”. In questo contesto, l’Osservatorio si conferma “un punto di riferimento qualificato ed autorevole per tutti gli operatori”, conclude il presidente della Fiaip di Bologna, Massimo Bortolotti.
[Modificato da marco--- 08/06/2013 09:54]
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