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Emilia Romagna - Situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 03/08/2016 08:42
03/04/2011 10:44
 
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Bilancio dell'andamento economico
del settore edile
nella provincia di Modena


Venerdì 25 marzo 2011





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03/04/2011 21:37
 
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"Il mercato immobiliare di Parma risente della crisi"

Intervista ad un operatore del settore: il parmigiano C...... B.....

21/03/2011

Intervista ad un operatore del settore: siamo in compagnia dell’agente immobiliare C..... B...., titolare della omonima agenzia Studio B.... con sede in [] a Parma (www.[].it).

Come si sta muovendo il mercato immobiliare a uso residenziale di Parma e provincia?
E' indubbio che il mercato immobiliare di Parma risente della crisi socio-economica attuale. Viviamo in un momento di "incertezze" e di stallo nei consumi.
I prezzi d’acquisto di un’abitazione si sono ridotti in città e in provincia negli ultimi tre anni del 5-10%. Ciò nonostante parecchie abitazioni messe in vendita rimangano invendute.
L’offerta immobiliare, locale e più in generale nazionale, è nettamente superiore alla domanda. Il mercato, per le leggi che lo governano, pone all’acquirente una riduzione dei prezzi di vendita; ma nonostante ciò, a seguito di una sempre più diffusa precarietà lavorativa (che si traduce in redditi non continuativi e crescente disoccupazione), la possibilità di acquistare un immobile oggi come non mai si riduce drasticamente
, soprattutto per le giovani coppie monoreddito. Spesso inutile è la richiesta di mutuo alle banche che in molti casi non danno l’ok all’erogazione del prestito per la casa. Per contro sono leggermente aumentate le richieste di coloro che richiedono un immobile in locazione.

Hai qualche suggerimento da dare a chi deve acquistare casa?
In primis cercare di identificare quale tipologia di immobile risulta più adatto a soddisfare le nuove esigenze abitative.
Destinare un budget per l'acquisto ed in caso che lo stesso sia "integrato" da un finanziamento bancario (mutuo), recarsi dalla propria banca e chiedere se si potrà accedere al mutuo e in caso affermativo quantificare l’importo massimo erogabile.
L'ideale sarebbe farsi rilasciare una pre-delibera scritta, di parere favorevole, all'erogazione del finanziamento. Successivamente consiglio di rivolgersi ad un operatore del settore immobiliare, regolarmente iscritto all’albo di categoria e stimato professionalmente, che assista il cliente sino alla stipula del rogito notarile. Per concludere sarebbe buona norma consultarsi con un notaio per ricevere informazioni sulle modalità tecnico-legislative relative all’acquisto immobiliare.

Quali sono le tipologie d’immobili più richieste nella nostra provincia?
In base all’gvoluzione sociale e dei costumi degli ultimi dieci anni, al triste "degrado" del nucleo familiare ed a seguito di un crescente numero di single, divorzi o separazioni, le soluzioni abitative che vanno per la maggiore sono bilocali e trilocali.
Talvolta si rinuncia alla cucina abitabile preferendo l’angolo cottura ma non rinunciando ad una seconda camera da letto (questa soluzione viene scelta, in genere, da giovani conviventi con un bebè a carico).
Inoltre gli immobili vengono scelti per lo più in zone della primissima periferia della città magari verdi e tranquille, comode ai servizi, dove i prezzi sono più competitivi, nel senso che a parità di prezzo rispetto ad un appartamento posto in zona più centrale, il mercato offre soluzioni di più ampia superficie o a parità di superficie immobili di nuova costruzione, allo stesso prezzo. Particolarmente richieste sono le tipologie semi-indipendenti e indipendenti, magari ricavate in "vecchie corti rurali recuperate", poste nella prima cerchia della città. In tal caso il mercato si rivolge a coloro che, già in possesso di un alloggio, vogliono migliorare la "qualità dell'abitare" e ricercano un'abitazione di "qualità superiore".

Che consigli daresti a coloro che per problemi economici o mancata erogazione del mutuo da parte della propria banca sono costretti a ricercare un immobile da prendere in affitto?
1) Ricercare scrupolosamente un immobile tra le tante proposte, puntando nella scelta sugli aspetti qualitativi dell’abitazione, ossia che abbia ambienti ben rifiniti, con impianti a norma e con basse spese condominiali (oggigiorno sono poco appetibili quegli immobili che hanno il riscaldamento centralizzato ed elevate spese di condominio);
2) Farsi assistere da un professionista del settore nella scelta dell'appartamento da prendere in locazione sino alla stipula del contratto stesso;
3) Formalizzare un regolare contratto di locazione rientrante nella legge 431/1998 (disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili a uso abitativo);
4) Formalizzare in accordo con il proprietario un contratto di locazione a canone concordato;
5) Farsi corrispondere annualmente gli interessi legali maturati sul deposito cauzionale versato al momento della stipulazione del contratto di locazione (tale deposito, in genere, corrisponde all’ammontare massimo di tre mensilità);
6) Richiedere copia del contratto di locazione debitamente registrato;
7) Ricordarsi che in caso di messa in vendita dell’alloggio occupato, se il contratto di locazione è stato formalizzato secondo quanto disciplinato dalla legge 431/1998, l'inquilino ha diritto di prelazione nell’acquisto dello stesso immobile rispetto a terzi.
Consiglio infine di consultare gli articoli 1575 e 1587 del Codice Civile e di conoscere le leggi principali in materia di locazione che sono: la legge 392/78 (nota come legge sull’equo canone) e la legge 431/1998.

Tommaso Villani
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22/06/2011 12:39
 
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A Ferrara il mercato immobiliare è ‘vivace’

Lo rendono noto gli Uffici Provinciali dell’Agenzia del Territorio di Modena e Bologna che, in collaborazione con l’Ufficio Statistiche e Studi del Mercato Immobiliare della Direzione Centrale Osservatorio Mercato Immobiliare e Servizi Estimativi, hanno illustrato i dati relativi alla composizione e alle dinamiche del mercato residenziale nelle rispettive province.
Come anticipato, in controtendenza per il secondo semestre 2010, sono le province di Ferrara con +1,1%,

www.estense.com/?p=152301


Case senza abitanti e abitanti senza casa
E’ stato presentato in Castello il Rapporto provinciale 2010 del Sistema Abitativo commissionato dalla Provincia di Ferrara alla Nuova Quasco nell’ambito del progetto regionale O.R.S.A. (Osservatorio regionale del Sistema Abitativo).

www.estense.com/?p=105559

pag. 45



www.nuovaquasco.it/userfiles/file/ORSA%20Rapporto%20Provinciale%20Modena%20201...
[Modificato da marco--- 22/06/2011 21:53]
29/06/2011 21:04
 
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I prezzi tornano a salire...
Mercato immobiliare. Calano le compravendite, ma non i prezzi (Fonte: viaemilianet.it - 29/06/2011)

In Emilia-Romagna flessione delle transazioni. Con grosse differenze nelle nove province. Le quotazioni però non diminuiscono. Lo dicono i numeri del secondo semestre 2010

29 GIU. 2011 - Una ripresa debole, e comunque a macchia di leopardo. Può essere riassunta così l'andamento delle compravendite di immobili in Emilia-Romagna. Acquisti e cessioni sono in flessione. I nove capoluoghi della regione hanno fatto registrare nel primo trimestre del 2011 un calo del 2,5% delle transazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A scattare la fotografia è l'ultimo rapporto dell'Agenzia del territorio. Una situazione che si presenta però con molte differenze da una provincia all'altra. Positive sono Bologna, Modena, Piacenza e Ravenna con aumenti rispettivamente del 5,7 , 2,8 , 5,5 e 4,7 per cento.

A far decrescere la media regionale sono i dati di Ferrara e Forlì , dei veri e propri crolli: -21,3 e -22,4 per cento. Più moderata la flessione per Parma (-1%), Reggio Emilia (-4,8%) e Rimini (-5,8%). Secondo i numeri dell'Agenzia, quasi la metà delle case in Emilia-Romagna viene acquistata con mutui ipotecari stimolando una circolazione di capitali per un miliardo e 271 mila euro.

Da sottolineare c'è il fatto che, nonostante le compravendite siano rimaste al palo, i prezzi non sono crollati, segno che i proprietari hanno preferito rinviare una vendita piuttosto che svendere. L'Emilia-Romagna rispetta un trend tutto italiano: al crollo delle vendite 2008-2009 è corrisposto un stop nei valori ma non un crollo, segno che i proprietari hanno preferito rinviare la vendita piuttosto che svendere. E ora i prezzi tornano a salire.

Per quanto riguarda i dati del secondo semestre 2010, si registrano 26.086 compravendite in regione, 5.985 a Bologna e provincia. In calo rispetto allo stesso semestre 2009 del 0,5%, ma decisamente migliore rispetto alla media nazionale (-3,5%). A Bologna città si pagano in media 3.359 euro a mq, con picchi nella zona di collina di 4.755 e 2.816 in periferia. C'é molta richiesta di monolocali (unità fino a 2,5 vani) che sono il 7,6% delle 222.000 abitazioni presenti, ma rappresentano il 10,6% delle compravendite. La pezzatura di più di 7 vani rappresenta invece l'8,5% dello stock, ma solo il 5,6% delle vendite.

A Modena, invece è la pezzatura media ad essere più richiesta: non a caso rappresenta il 43,8% delle 94.000 abitazioni cittadine, ma il 45,8% delle transazioni. Qui però il mercato è meno vivace rispetto al capoluogo regionale: il calo rispetto al semestre precedente è stato del 3,9%, in linea con quello nazionale del 3,5%. Nelle 3.908 compravendite, balza il +11,1% della bassa modenese, dove la dinamicità di Mirandola trascina in alto il numero delle contrattazioni sulla direttrice mantovana, cui fa da contraltare una generale debolezza di quella ferrarese.

Si sostiene che i prezzi tornano a salire, in sostanza la crisi immobiliare dovrebbe essere passata, bene, per ora prendiamone nota! [SM=g6963]
Da notare che il 30 marzo, ossia appena 3 mesi fa si era scritto che i prezzi, in Emilia Romagna, erano pressoché ovunque in discesa:
Case, in Emilia prezzi giù, tranne Piacenza (Fonte: gazzettadiparma.it - 30/03/2011)
[Modificato da marco--- 29/06/2011 21:09]
28/07/2011 16:09
 
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A Parma compravendite verso la ripresa
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30/07/2011 14:40
 
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Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

Tra il dire e il fare - le politiche del territorio in Italia (Fonte: Università di Bologna - 21/01/2011 di Paola Bonora)

Pagina 16/23

15/10/2011 22:07
 
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Borgo Marina: prezzi delle case giù del 30%. Parla agente immobiliare (Fonte: newsrimini.it - 15/10/2011)

RIMINI 15 ottobre 2011
La crisi economica fa senza dubbio la sua parte, sta di fatto che, se il prezzo delle case in centro storico tiene, a fronte di un abbassamento generale del 4 per cento, a Borgo marina c'è chi dice il valore delle case si sia abbassato del 30 per cento: e nonostante questo serve molto tempo a vendere.

L'integrazione ha cominciato il suo difficile percorso a Borgo Marina, con la festa del primo ottobre scorso, organizzata da commercianti italiani e stranieri della zona. Un aiuto forse lo daranno anche gli interventi di riqualifica, decisi dal Comune, che prendono il via lunedì: per migliorare l'arredo urbano, potenziare l'illuminazione pubblica e recuperare elementi d'identità storica del borgo. Intanto, però, il quotidiano resta difficile. Per esempio per chi vede il valore della propria casa scendere inesorabilmente. C'è chi deve vendere per necessità o perchè la sua vita si sposta altrove. Ma c'è anche chi decide di farlo perchè restare è diventato difficile. Ce lo racconta Gloriano Del Vecchio, un agente immobiliare rappresentante di una rete di agenzie (Sinergie immobiliari) con 15 sedi in provincia, di cui 9 a Rimini. L'ultima telefonata l'ha appena ricevuta quando lo incontriamo: da un professionista che ha lo studio in via Giovanni XXIII. "Mi ha chiamato per dirmi che era costretto a spostarsi con lo studio - che ha lì da parecchi anni - perchè i clienti si rifiutano di andare da lui".

Il prezzo delle case a Rimini è sceso mediamente del 4 per cento dicono gli ultimi dati, ma in centro storico tiene. "Sì è vero tiene - spiega Del Vecchio - perchè c'è molta domanda e poche case disponibili". Anche Borgo Marina è in centro: qui però il prezzo scende e tanto. "Si può dire di un 20-30 percento circa" dice l'agente immobiliare. Mi è capitato di vedere ultimamente un appartamento di grandi dimensioni, tutto restrutturato che aveva un prezzo di mercato di 800mila euro, e alla fine è stato venduto a 500mila euro o giù di lì".

A volte abbassare i prezzi per le case in zona – complice naturalmente anche la crisi – non basta. E così ci sono case, anche col garage, in vendita da un anno e mezzo. Osserva l'agente immobiliare: "Il periodo difficile è cominciato tre o quattro anni fa. E la situazione è andata da lì peggiorando per le vendite immobiliari in quella zona, man mano che è aumentato il numero degli extracomunitari. I negozi ora sono praticamente quasi tutti gestiti da loro. Personalmente, in tanti anni di carriera, non ricordo di zone così difficili da vendere per problematiche legate agli abitanti. Sì, c'è stato un periodo in cui era difficile vendere Miramare o, andando indietro negli anni, la via Acquario. Ma una zona difficile da vendere come questa non mi era mai capitata. L'immobile sta lì molto tempo. La gente chiede addirittura prima. Mi dicono al telefono, guardi che se la zona è quella di Borgo Marina non mi interessa..."
08/11/2011 11:16
 
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Il mercato immobiliare ristagna e i giovani non trovano casa

2011-11-07

di ENRICO AGNESSI

IL MERCATO della casa a Imola? «Stagnante, anche se non come quello delle grandi città». Parola di Libero Calamosca, presidente regionale della Federazione italiana agenti immobiliari professionali e titolare di una storica filiale in centro. «In linea di massima – aggiunge Calamosca – la provincia infatti ha tenuto meglio, anche se questo è chiaramente un momento particolare».
«CERTO — prosegue — un paio d’anni fa ci aspettavamo che dopo anni in cui il mercato era andato molto bene potesse fermarsi per un calo fisiologico. Ma quello che stiamo attraversando va davvero oltre». A risentirne, secondo il presidente regionale della Fiaip, «è soprattutto la cantieristica», mentre l’usato «continua a funzionare, anche se i prezzi scendono dal 2008 con limature ripetute ogni anno». Quanto alle zone preferite dagli imolesi, Calamosca non sembra avere dubbi: «L’asse sulla via Emilia e l’area collinare restano sicuramente le più richieste».
SÌ, MA A che prezzi? «Per il nuovo si va dai 2.200 ai 2.350 euro al metro quadrato. L’usato invece è un mondo a parte, fatto di tanti aspetti da valutare. Diciamo che lì siamo tra i 1.500 e i 1.800 euro al metro quadrato, ma cambia molto in base al fatto se sia ristrutturato o meno, con riscaldamento autonomo o centralizzato e tanti altri fattori».
ALTRA NOTA dolente, forse la peggiore in assoluto, le difficoltà per i giovani nell’acquisto della prima casa. «Purtroppo la situazione è complicata – ammette Calamosca – e gli under 35 riescono a farcela solo se hanno il supporto, e le garanzie, dei genitori. Per un primo tempo, almeno. Un mutuo oltre l’80% del valore dell’immobile, infatti, non lo eroga più nessuno. Ma l’incognita principale è ovviamente il lavoro, con moltissimi a tempo determinato che hanno difficoltà nell’avere il finanziamento. Quali zone scelgono? Non hanno particolari esigenze. A loro va bene Imola, ma anche circondario, sono pronti a spostarsi».
EPPURE C’È chi vede qualche timido segnale di ripresa. Come Filippo Cocilovo, dell’agenzia Tecnocasa di via Donizetti. «Rispetto al 2009, gli ultimi due anni sono stati discreti — avverte — con una ripresa soprattutto a partire da gennaio a oggi. Ma i prezzi sono fermi al 2009 o forse sono addirittura scesi». L’agente immobiliare vede qualche movimento anche sul fronte investimenti: «Sì, ultimamente è tornata un po’ l’idea del mattone, mancata negli ultimi due anni. Ci chiedono spazi piccoli ovviamente, spesso monolocali, dagli 80 ai 100mila euro. Se lo metto in relazione con il crollo delle borse? Sicuramente. Tenere in banca una somma simile, oggi, non produce nulla».
[Modificato da (sylvestro) 08/11/2011 11:16]
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29/03/2012 08:59
 
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Crolla ancora di più il mercato della casa: male in tutta la Romagna (Fonte: ravennatoday.it - 28/03/2012)

Per il settore delle costruzioni la crisi non è finita, e in Romagna nei cinque anni compresi tra il 2008 e il 2012, secondo le stime Ance Emilia-Romagna, il settore delle costruzioni avrà perso un quarto della produzione (- 24,9%), vale a dire 4,1 miliardi di euro: -43,8% nella nuova edilizia abitativa e -30,2% sia per gli investimenti in costruzioni non residenziali private che per le opere pubbliche. Gli effetti sull'occupazione sono pesantissimi: 51.700 occupati persi nelle costruzioni in Emilia-Romagna tra la fine del 2008 e il terzo trimestre del 2011.

Le compravendite immobiliari per l'acquisto di immobili a uso abitativo, in altre parole delle case, sono precipitate nel 2011 del -14,6% nella provincia di Forlì-Cesena, del -6,1% nella provincia di Ravenna.
Si tratta della prima e seconda provincia con trend peggiore in tutta l'Emilia-Romagna. Rimini in negativo come tutti, ma tutto sommato arginando i danni: la diminuzione delle compravendite segna un -3,6% nel 2011 rispetto al 2010.A livello regionale la contrazione è del 3,5%.

"Le imprese, senza una pronta inversione degli investimenti, non potranno continuare a mantenere l'occupazione rimanente e si rischierà che parte dei lavoratori oggi in Cassa Integrazione non potranno essere reintegrati in azienda", rileva una nota degli stessi costruttori edili. "Le imprese di costruzioni sono schiacciate da un nuovo credit crunch, ben più severo di quello registrato dopo il fallimento di Lehman Brothers, e da una Pubblica Amministrazione che continua a bloccare i pagamenti dovuti per i lavori regolarmente eseguiti".

Crolla ancora di più il mercato della casa: male in tutta la Romagna
„La stretta creditizia nel settore emerge anche dai dati di Banca d'Italia relativi ai primi 9 mesi del 2011: -31,7% di mutui erogati per investimenti in edilizia residenziale. Le difficoltà di accesso al credito sono acuite dai ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, che hanno ormai raggiunto livelli insostenibili. Il Patto di Stabilità Interno continua a rappresentare la causa prevalente di ritardato pagamento. Nella nostra Regione, secondo i dati certificati dall'Osservatorio regionale sulla finanza territoriale, ci sono oggi 2,3 miliardi di euro di residui passivi dei Comuni per investimenti in conto capitale. Ma il dato più eclatante è un altro: 350 milioni di euro che gli enti locali hanno disponibili in cassa e non possono spenderli.
[Modificato da marco--- 29/03/2012 09:00]
29/03/2012 18:36
 
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Forlì-Cesena: settore immobiliare in profondo rosso (Fonte: tele1.iobloggo.com - 29/03/2012)

Per quanto riguarda le compravendite nel settore immobiliare, l'ultima della classe per l'anno 2011 è la provincia di Forlì Cesena. In Emilia-Romagna ha conosciuto la diminuzione più importante in assoluto.

Tali dati sono diffusi dall'Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, che è termini numerici è precisa: 3.987 le compravendite totali. Una diminuzione del 14,2% rispetto al 2010 e che si discosta anche dalle penultime della classifica: Modena e Ravenna, qui il trend, sempre negativo, si è fermato attorno al -6%

Per tornare a tempi migliori bisogna andare indietro con la memoria di diversi anni, almeno fino al 2007, anno che – per ultimo – registra un incremento delle compravendite del 4,5%.

Male anche sul versante delle costruzioni: gli stanziamenti per gli investimenti immobiliari programmati dai comuni sono in profondo rosso. Nel periodo 2004-2011 il calo registrato a Forlì-Cesena è pari al 55,2%
Qui però non se la cavano bene nemmeno nel resto della Regione: ecco i numeri. Bologna – 78,3%, Modena -64,5%, Parma -64,3%, Reggio-Emilia -64,1%, Ferrara -48,3%, Rimini -46,1%, Piacenza -45,2% e Ravenna – 43,4%
09/05/2012 20:37
 
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A Rimini compravendite giù del 9%, cresciuti del 1% nel resto della provincia (Fonte: nqnews.it - 09/05/2012)

A Rimini compravendite giù del 9%, cresciuti del 1% nel resto della provincia

L'indagine periodica Tecnocasa sul mercato immobiliare in provincia di Rimini traccia un quadro di crisi. Nel 2011 le compravendite immobiliari nel comune di Rimini sono diminuite del 9,2% mentre nel resto della provincia sono cresciute dell'1% con dati positivi a Riccione, Cattolica e Misano ma soprattutto a Santarcangelo. Male Bellaria e il secondo entroterra.
Nel comune capoluogo si registra però un calo dei prezzi più contenuto, -2% rispetto al -6,3% del resto della provincia. Ampliando l'analisi agli ultimi due anni il calo a Rimini è stato però del 17,6%.
Le diminuzioni maggiori si registrano in centro storico e negli immobili signorili di recente costruzione.

La domanda prevalente arriva dalle giovani coppie (per le zone Lagomaggio e Tiro a Segno), dai turisti toscani e milanesi (zona mare) e da investitori che comprano in centro per affittare a studenti. Poco appetibile invece la zona stazione. La preferenza va ai trilocali.
I tempi di vendita si allungano a 6-8 mesi.
Una situazione di disagio legata a situazioni contingenti. "Sicuramente legata alla difficoltà a reperire liquidità tramite le banche - riconosce
Gianluca Pagliettini, affiliato Tecnocasa - ma anche alle incertezze sulla tassazione. Mi riferisco all'Imu che nei comuni della nostra provincia è caratterizzato da aliquote elevate ed in particolare quella massi (10,6 per mille) sulla seconda casa."
A livello nazionale la domanda di mutui nel 2011 è calata del 48% e l'ammontare erogato dalle banche nell'ultimo trimestre dell'anno è sceso del 25. A Rimini quest'ultimo dato è stato superiore, -28%. Sono le garanzie richieste dalle banche a mettere in difficoltà le famiglie ed in particolare determinate categorie.
"Ad esempio i monoreddito da lavoro autonomo - spiega Giulio Bianchi, affiliato Kiron - perché le banche sanno che in caso di sofferenza del cliente non possono intervenire neanche con operazioni di fido."
Tecnocasa segnala la crescita di altre forme di compravendita come la permuta, vale a dire chi vende un'abitazione per cercare di acquistarne un'altra.
Invece per quanto riguarda il commerciale si evidenzia negli ultimi mesi una certa vivacità del mercato legata alla presenza di giovani, spesso rimasti senza lavoro, che prendono in considerazione la possibilità di aprire piccole attività come bar o tabaccherie.
Per quanto riguarda invece la tendenza 2012 i numeri non sembrano incoraggianti: se lo scorso anno le richieste di acquisto arrivate a Tecnocasa avevano segnato un +20% nei primi 4 mesi di quest'anno si registra un calo del 15%. Proprio le incertezze e le difficoltà di accesso al credito sono le problematiche maggiori.
10/05/2012 07:59
 
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Bologna: Crolla il mercato immobiliare residenziale in Emilia Romagna (Fonte: epomeo.com - 05/12/2012)

Nel 2012 le transazioni nel mercato immobiliare residenziale in Emilia Romagna hanno fatto registrare un calo del 26,2 per cento, rispetto al primo semestre del 2011: a Modena il calo percentuale delle transizioni immobiliari è stato del 30.2, a Ferrara del 31.1, a Ravenna del 26.6, a Parma del 26.3, a Reggio Emilia del 30.2.

Questi dati preoccupano enormemente. Il crollo delle transazioni immobiliari è causato da un carico fiscale esorbitante, a cominciare dall’IMU che il Governo Monti ha fatto gravare, in particolare, sugli edifici residenziali, commerciali e artigianali, bloccando il mercato e le ristrutturazioni.
Il mattone, gravato da un carico fiscale così pesante, non rappresenta più per i risparmiatori, un investimento vantaggioso.
Il crollo delle transizioni, inoltre, rischia di mettere in ginocchio migliaia di aziende di costruzione che non riescono più a collocare sul mercato i manufatti realizzati ed a liquidare i fornitori che conseguentemente vanno in crisi.
La crisi delle aziende di costruzione pesa notevolmente sul mercato occupazionale: migliaia di lavoratori edili rischiano di perdere il loro posto di lavoro. Il mercato edilizio e tutto l’indotto che ruota intorno ad esso rischiano di subire un collasso economico. Ecco perché occorre dire basta a una politica fiscale che nel proprio mirino ha posto chi lavora e produce, mentre favorisce, in mille modi, il mercato speculativo e finanziario.
Forse è il caso di abolire l’IMU, ci guadagnerà il mercato, il lavoro ed anche lo Stato.
Gruppo Assembleare Pdl Fabio Filippi
Bologna, 05/12/2012

Vedi anche: Chi si maschera dietro l'IMU non vuole ammettere la verità sulla crisi immobiliare
15/12/2012 17:25
 
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Ravenna: mercato del mattone in affanno, sconti fino al 15 per cento (Fonte: ravenna24ore.it - 14/12/2012)

Indicatori negativi per il mercato del mattone a Ravenna, che comunque si conferma nel complesso ancora una provincia "vivace", dove i prezzi medi del residenziale comunque "tengono"[...]

"Alcuni aspetti patologici tuttavia permangono: più precisamente, gli immobiliaristi e le imprese edili richiamati al rientro da parte delle banche sono disponibili ad una riduzione dei prezzi che in alcuni casi è arrivata sino al 15% del prezzo inizialmente richiesto[...]

Da tempo i cali dei prezzi delle abitazioni preferiscono definirli "sconti", con i prezzi che "tengono" naturalmente! [SM=g6963]
Vedi anche: Lo "sconto" è di casa
[Modificato da marco--- 15/12/2012 17:25]
12/01/2013 11:53
 
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Mercato immobiliare a Parma quotazioni in calo del 7,2% (Fonte: parma.repubblica.it - 05/02/2013)

Il mercato di Parma ha mostrato, nel secondo semestre del 2012, quotazioni in calo del 7,5%. Tale media presenta forti differenziazioni a livello di zone e tipologie immobiliari: il centro storico ha mostrato prezzi sostanzialmente stabili per tutte le tipologie, mentre le altre zone hanno invece riscontrato flessioni soprattutto per gli immobili usati in buono stato o da ristrutturare. I tempi di vendita si confermano intorno ai 6 mesi, mentre gli sconti medi in sede di chiusura delle trattative si attestano tra il 5 e il 10%.

Per quanto riguarda le compravendite, l'Agenzia del Territorio ha registrato nel capoluogo 1.004 transazioni residenziali nel I semestre del 2012, -26,9% rispetto al I semestre del 2011. Nella restante provincia le compravendite sono state invece 1.015, -25,7% rispetto allo stesso semestre del 2011.

Come sottolinea Massimo Fedi, titolare delle Agenzie Gabetti di Parma Mantova e Santa Croce: "Le maggiori difficoltà in acquisto hanno interessato il target con disponibilità economica medio-bassa, a causa delle difficili condizioni di accesso al credito. Le compravendite realizzate nel corso del secondo semestre del 2012 hanno riguardato infatti principalmente prime abitazioni, da parte del target medio-alto, senza ricorso a mutuo. A livello di zone si conferma una preferenza per Barilla Center, Via Traversetolo, San Lazzaro e Cittadella".

In zona Barilla Center, rimane alta la richiesta per immobili nuovi e recenti; i valori si attestano su una media di 3.000 € al mq per l'usato e tra i 4.000 e 4.500 € al mq per le nuove costruzioni; si trovano inoltre sul mercato soluzioni da ristrutturare in edifici di minor pregio a 2.000 € al mq.

San Lazzaro ha mostrato valori stabili per immobili signorili usati, tra i 2.000 e i 2.300 € al mq, le nuove costruzioni variano tra i 3.000 e i 3.500 € al mq, mentre il medio usato e da ristrutturare si attesta tra i 1.500 e 1.800 € al mq. In zona Cittadella il nuovo o ristrutturato arriva anche a 4.500 € al mq, mentre l'usato medio si attesta attorno ai 2.500 € al mq. Gli immobili signorili nelle zone top del centro mantengono il loro appeal, anche se hanno subito un rallentamento a livello di compravendite. I valori per il medio in buono stato sono di 3.000 € al mq, mentre gli immobili di tipo signorile hanno valori di 4.000 € al mq. I top prices si raggiungono in zona Duomo, strada della Repubblica, in via Farini e via Cavour. Qui il signorile ristrutturato si vende in media a 4.000-5.000 € al mq.

Le giovani coppie senza il supporto dei genitori e gli stranieri, nell'impossibilità di acquistare, si sono diretti alla locazione, a causa delle attuali condizioni di accesso al credito. I giovani che invece hanno acquistato hanno scelto prevalentemente zone della prima periferia, quali Botteghino, Pilastrello, Monticelli Terme, Vicofertile, Baganzola, Pontetaro, dove il nuovo ha valori intorno ai 2.000 € al mq e l'usato in buone condizioni tra i 1.500 e i 1.600 € al mq".

Si conferma in leggero calo la domanda di investimento di tagli medio piccoli da dare in locazione nel Centro storico, a vantaggio delle zone semicentrali più facilmente accessibili, con budget tra i 150 e i 200.000 €.

Il mercato della locazione ha mostrato un incremento delle richieste per lo spostamento di parte della domanda, costituita soprattutto da stranieri e giovani, in un contesto di canoni stabili. Mediamente un bilocale in centro si affitta a 500-600 € al mese, che salgono a 650-750 € al mese per i tre locali. Buona la domanda di studenti fuori sede, che in media spendono per una camera singola intorno ai 250 -300 € al mese.
02/04/2013 09:08
 
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Situazione del mercato immobiliare modenese (Fonte: mo24.it - 02/04/2013)

In aumento la crisi nel settore.

In seguito ad un sondaggio condotto Anama-Confesercenti e Tecnocasa il quadro generale del settore è dato dal calo generalizzato dei prezzi, deprezzamento degli immobili usati, trattative che si allungano di mesi o anni, richieste a rilento e mutui in drastica diminuzione. Tutta questa situazione non fa altro che confermare l'incremento delle criticità nel settore.
Lo studio svolto segnala che il primo dato da considerare a livello provinciale è il calo generalizzato, lo scorso anno, del 5,1% sui prezzi degli immobili rispetto al 2011. Anche se in montagna e in città, in determinate zone, si riscontra un andamento in controtendenza con flessioni più contenute. Marcate poi le differenze tra il costo delle nuove costruzioni rispetto a quello degli immobili usati: le case esistenti infatti tendono a deprezzarsi sempre di più mentre il ‘nuovo’, continua a valorizzarsi. Quanto ai costi degli immobili a uso residenziale, la media provinciale si attesta sui 1.400/1500 euro al mq per l’usato e 1.950 euro al mq per il nuovo. Si allungano invece ulteriormente i tempi relativi alle trattative di vendita: sono infatti circa 12 i mesi per concludere un affare. Lo sconto poi cioè il divario tra il prezzo richiesto e quello effettivo di vendita, è mediamente del 16, ma può arrivare fino al 18%. In netta flessione però è il mercato dei mutui per l’acquisto dell’abitazione in provincia di Modena: nel 3° trimestre 2012 il calo è stato del 55,11% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente mentre i volumi erogati corrispondono a 65,66 milioni di euro. In Emilia Romagna le famiglie hanno ricevuto finanziamenti volti all’acquisto dell’abitazione per 471,16 milioni di euro: nello stesso trimestre del 2011, era il doppio, dato il calo registrato del 49,33%. In controtendenza solamente le richieste d’affitto. Il mercato delle locazioni del comparto abitativo ha confermato, anche per il 2012, la sua vivacità, con un aumento dei contratti di affitto superiore al 10% e una riduzione media dei canoni del 5%. Le tipologie abitative più richieste riguardano immobili con 2 o 3 camere ubicate in zone semicentrali; in decisa flessione invece le richieste di monolocali. Male per contro, per restare in ambito di locazioni, invece i contratti commerciali, soprattutto quello dei negozi che registrano una flessione del 15%.
Sulla situazione del settore si è espresso Archimide Pingiori, Presidente Provinciale Anama: “Un mercato quello dell’abitazione che continua a rimanere debole con una flessione generalizzata dei prezzi e un continuo aumento delle giacenze. Devo tuttavia sottolineare il fatto che per le agenzie immobiliari più orientate alle esigenze dei clienti, attrezzate con strumenti informatici tecnologie innovative e professionisti preparati, riescono ancora ad ottenere buoni risultati anche in questo particolare e difficile momento. Si tratta di una vera e propria selezione che sta interessando la categoria degli intermediari del mattone; infatti i clienti, più consapevoli e informati, si affidano sempre meno ai mediatori improvvisati e a quelli abusivi e molto di più agli agenti immobiliari preparati, responsabili e strutturati”.
Sulla tipologia delle abitazioni più richieste, Pingiori sottolinea: “Nella maggior parte dei casi si tratta di un appartamento con 2/3 camere, sala, cucina, doppio servizio, box e riscaldamento autonomo. Vi è parecchia attenzione per il piano in cui è ubicato: gli ultimi ad esempio hanno molta richiesta. Quindi la zona, l’esposizione, l’ampiezza dei vani e la classificazione energetica. il cliente tipo che si rivolge a una agenzia immobiliare oggi è molto più informato ed esigente rispetto al passato; ha una buona disponibilità di risorse finanziarie proprie dato che l’eventuale ricorso al mutuo, sempre più problematico da ottenere, copre solo parzialmente il costo dell’immobile. Tendenza questa per altro che si sta confermando anche in avvio di questo 2013”.
Per concludere, il presidente dell'Anama conferma: “Per il 2013 ci aspettiamo un mercato in linea con l’anno precedente per quanto riguarda il numero di vendite, ma stabile in merito ai prezzi che hanno già scontato negli anni scorsi le ripercussioni della crisi. La stabilizzazione dei prezzi sarà importante per far ripartire il mercato delle permute, che in questi anni ha avuto un calo importante. Nel 2014 forse sarà possibile una leggera risalita sia delle compravendite che dei prezzi, vincolata però da un’auspicabile stabilità del quadro politico istituzionale e non ultimo da una ripresa dell’economia”.
26/04/2013 14:39
 
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Mettendo da parte le sciocchezze scritte nelle ultime righe che ipotizzano segnali di ripresa o forti risalite. [SM=g6963]
Crisi mercato immobiliare, Piacenza regge. Ma si fugge da via Roma e via Dante (Fonte: piacenza24.eu - 26/04/2013)

Piacenza -

I prezzi ridotti degli immobili ampliano il bacino dei potenziali compratori. Ma il problema dell'accesso al credito pesa come un macigno e ostacola la ripresa del settore.

Quello dell'accesso al credito resta il problema principale di un mercato immobiliare che tarda a ridecollare. I numeri della crisi parlano di una perdita complessiva degli immobili dal 2007 ad oggi di circa il 25% del loro valore. E basta considerare che l'80% dei potenziali acquirenti dichiara di voler servirsi del mutuo per coprire la totalità o una larga parte del costo della casa, per capire quanto il rapporto tra banche e privati sia determinante nel settore.

“Le caratteristiche richieste dalle banche a chi vuole aprire un mutuo sono molto rigide – spiega Stefano Biaggi, titolare di Tecnocasa. Non bastano garanzie sul patrimonio e sulla basta paga, oggi si fanno verifiche anche sulla solidità dell'azienda per cui si lavora, con tempistiche a volte superiori ai 3 mesi”.

Il 2012 è stato l'annus horribilis a livello nazionale (che ha fatto registrare un ribasso in doppia cifra), ma Piacenza ha complessivamente retto bene (-6,7%) , mantenendo una discreta dinamicità del mercato, favorita da due fattori: la disponibilità dei proprietari ad abbassare il prezzo delle proprie abitazioni in vendita (fino al 12%) e, per gli investitori, la concezione della casa come bene rifugio. “Chi compra per investimento cerca una redditività annua tra il 5% e il 7% - continua Biaggi- e rivolge la sua attenzione soprattutto verso immobili nuovi e dalla metratura contenuta che, con una rendita catastale bassa, permettono di mantenere altrettanto basso il costo dell'Imu ”. A grande richiesta dunque, bilocali e trilocali in linea con le ultime innovazioni nel campo del risparmio energetico. L'introduzione delle nuove normative europee per l'adeguamento di impianti elettrici e certificazione energetica ha fatto quel che ci si aspettava: indurre una percezione di inadeguatezza e obsolescenza riguardo le case costruite nel passato e favorire così la compravendita nel nuovo, a beneficio di imprese edili e lavoratori del settore. “Oggi assistiamo a un incremento di interesse per il nuovo perché si differenzia nettamente dalle abitazioni costruite anche solo negli ultimi dieci anni – prosegue Biaggi - Laddove il costruttore è riuscito a edificare in classe energetica A o B, riuscendo a contenere i costi, ha certamente fatto centro, nonostante il settore sia, sulla carta, in crisi. Questo accade perché chi riesce ad acquistare oggi ha esigenze maggiori rispetto al passato: cerca qualità, innovazione e convenienza”.

Che dire invece della collocazione geografica delle abitazioni più richieste? A Piacenza è fuga dall'estrema periferia, dalla Stazione e dal quartiere Roma. Ma soffre anche la zona di Viale Dante, per la presenza di diverse palazzine costruite negli anni '60 e spesso prive di garage e ascensore.

“Diminuiti i prezzi delle abitazioni in città, è aumentato il bacino dei potenziali acquirenti e dunque di coloro che cercano di trasferirsi dall'estrema periferia per avvicinarsi al centro. É un fenomeno noto”.

Non restava dunque che chiedere una previsione sul futuro del mercato immobiliare. “Difficile che si possa assistere a un'inversione di rotta già a partire da quest'anno -conclude Biaggi. Le stime parlano di un ulteriore decremento dei prezzi attorno al 4-6%. Ma siamo in una fase di assestamento, con timidi segnali di ripresa. Solitamente, a una fase di crisi così prolungata segue una forte risalita”.
[Modificato da marco--- 26/04/2013 14:39]
13/05/2013 09:39
 
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Agenzie immobiliari in crisi a Modena e provincia (Fonte: mo24.it - 13/05/2013)

Anche se questo è il momento giusto per l'acquisto di un immobile a causa del calo dei prezzi, le agenzie immobiliari non attraversano il miglior momento tentando di resistere in attesa che il mercato si riprenda.
Per quanto riguarda il calo dei prezzi degli immobili, gli usati hanno avuto un diminuzione nel prezzo pari al 5.1% rispetto al 2011, senza dimenticare anche lo sconto sul prezzo di vendita, in media pari al 16%.
Sulla situazione del mercato immobiliare a Modena e provincia si è espresso Vittorio Coen, direttore sindacale Anama, l’associazione che rappresenta gli agenti immobiliari e definisce il mercato locale: “Per le agenzie immobiliari della Provincia di Modena è un momento abbastanza difficile anche se non terribile come si potrebbe pensare".
Coen ha aggiunto: "Nella provincia di Modena, infatti, dal 2009 ad oggi hanno chiuso 28 agenzie, passando da 497 a 469, che corrisponde circa a un 7% del totale, non abbiamo registrato le chiusure clamorose di Bologna, in cui è sparito il 15% delle imprese del settore, e il motivo è facilmente spiegabile: rispetto alla nostra provincia, dove abbiamo circa un’agenzia immobiliare ogni 1500 abitanti, a Bologna ce n’era una ogni otto-novecento, un numero spropositato".
In seguito Coen ha sottolineato: “Ma Modena resiste, non si chiude se non in casi estremi, abbassano le serrande solo le agenzie più marginali o gli abusivi. Le agenzie immobiliari sopravvivono, anche se con molte difficoltà: la pubblicità, per esempio, è crollata, come fanno a tenere aperto? Si vive sui risparmi degli anni scorsi che, per un’agenzia ben avviata, sono una garanzia. Nella speranza che il mercato si riprenda al più presto.
Per quanto riguarda i prezzi degli immobili, la media provinciale degli immobili residenziali si attesta sui 1400/1500 euro al metro quadro per l’usato, sui 1900 per le nuove abitazioni.
Nonostante questi prezzi il mercato continua a calare, dal 2008 a oggi le vendite immobiliari sono crollate del 30%, allineandosi con il drastico calo della concessione di mutui da parte delle banche: nel 2012 la flessione del mercato in provincia di Modena è stata del 55,11% rispetto al 2011, mentre le richieste d’affitto nel 2012 sono aumentate circa del 10%.
Per concludere Coen ha spiegato anche quali sono le zone più ricercate: “Le aree con il maggior ‘appeal’ oggi in città sono la zona dei musicisti, via Campi, tutti i quartieri che girano intorno a ospedali e università. Nuova vita anche alla periferia, mentre restano stabili le zone residenziali (come Buon Pastore o Monreali), meglio se lontane dalle strisce blu".
Sulla situazione del mercato immobiliare nel Centro Storico, Coen ha detto: "Non è in difficoltà, conta sempre su una nicchia riservata che non tramonta mai".
[Modificato da marco--- 13/05/2013 09:40]
23/05/2013 21:59
 
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Casa, a Bologna prezzi in picchiata: giù del 15% (Fonte: bologna.repubblica.it - 23/05/2013)

Secondo uno studio Tecnocasa in tutta l'Emilia Romagna nel secondo semestre del 2012 sono scese le quotazioni degli immobili. Nel capoluogo la diminuzione maggiore nella prima parte del 2013. L'erogazione dei mutui in regione è diminuita del 43%.

Calano in Emilia-Romagna, nel secondo semestre del 2102, le quotazioni delle abitazioni. E' quanto emerge da uno studio condotto da Tecnocasa sull'andamento del mercato immobiliare e creditizio a Bologna.
Nella seconda parte dell'anno passato, si legge nella nota di accompagnamento alla ricerca, nel capoluogo di regione le quotazioni abitative hanno registrato un calo del 5,9% mentre Rimini - viene osservato - è la città che ha registrato la contrazione più forte con una frenata dell'11,8%. A Parma le abitazioni hanno perso il 9,1% e gli immobili di Piacenza e Reggio Emilia hanno subito un arretramento della quotazione del 6,9% e del 6,8%. A Ferrara, invece, le quotazioni della case hanno segnalato una contrazione del 4%, a Modena del 3,9% e a Forlì del 3,3%.

Guardando alla sola Bologna, per quanto riguarda l'avvio del 2013, "dalle vendite effettuate dai nostri affiliati - si legge ancora nella nota - nei primi quattro mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012 le quotazioni delle abitazioni sono ancora in ribasso: la diminuzione dei prezzi oscilla da -10% a -15%".

Sul fronte dei mutui, prendendo in esame il quarto trimestre del 2012, "le famiglie in Emilia-Romagna hanno ricevuto finanziamenti per l'acquisto dell'abitazione per 796,77 milioni di euro" con un calo del "19,98% rispetto allo stesso trimestre del 2011 per un controvalore di -198,91 milioni di euro". Osservando, invece, "l'andamento delle erogazioni sui 12 mesi, ed analizzando quindi i volumi dell'intero anno solare 2012, la regione Emilia-Romagna mostra una variazione delle erogazioni pari a -43,83% per un controvalore di -1.844,65 milioni di euro. Sono dunque stati erogati in questi dodici mesi 2.364,06 milioni di euro. Volumi - chiosa la nota - che collocano la regione al quarto posto tra tutte in Italia per quantità totale di volumi erogati".
[Modificato da marco--- 24/05/2013 10:02]
27/07/2013 10:47
 
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Parma: prezzi case -6% nel 1° semestre 2013
Quotazioni del mercato immobiliare a Parma: -6% nel primo semestre 2013 (Fonte: parmadaily.it - 26/07/2013)

Il mercato di Parma, nel primo semestre del 2013, è stato caratterizzato da un calo delle quotazioni medie nell’ordine del -6%. I tempi di vendita si confermano intorno ai 6-7 mesi, mentre gli sconti medi in sede di chiusura delle trattative si attestano al 10%.
Per quanto riguarda le compravendite, secondo i dati dell’Agenzia del Territorio, nel capoluogo si sono registrate 1.850 transazioni residenziali nel 2012, -32,3% rispetto al 2011. Lo rivela un'indagine dell'Agenzia Gabetti.
In generale nel primo semestre dell’anno hanno mostrato una maggiore tenuta gli immobili nuovi o recenti in buone condizioni, per cui la revisione dei prezzi ha reso disponibili soluzioni interessanti come rapporto qualità/prezzo, stimolando i potenziali acquirenti a catturare le migliori occasioni sul mercato. Più in difficoltà le soluzioni usate da ristrutturare, per cui si sono registrati cali delle quotazioni nell’ordine del -8 -9% e una minore richiesta in acquisto.
Le compravendite realizzate nel corso del primo semestre del 2013 hanno riguardato principalmente prime abitazioni da parte di famiglie nelle zone semicentrali. Il taglio prevalente è stato il trilocale di circa 80-90 mq già ristrutturato con valori compresi tra i 150 e i 200.000 €. Non sono mancate richieste per il Centro da parte del target medio-alto per immobili di una certa importanza.
Andando nel dettaglio delle varie zone, il Centro storico ha quotazioni intorno ai 3.700-3.800 € al mq per il signorile usato in buono stato, mentre le soluzioni usate di tipologia media hanno valori intorno ai 2.800-2.900 € al mq.
I top prices si raggiungono in zona Duomo, strada della Repubblica, in via Farini e via Cavour, dove il signorile ristrutturato a nuovo ha valori intorno ai 4.900 € al mq.
In zona di San Lazzaro siamo su una media di 1.700 € al mq per l’usato in buono stato che passa a 2000 € al mq nel caso di immobili signorili. Le soluzioni nuove o ristrutturate hanno valori intorno ai 2.700 € al mq per la tipologia media e ai 3.100 € al mq per il signorile.
Quotazioni similari per l’usato in zona Ospedale/ Prati Bocchi che ha però valori inferiori sul nuovo e ristrutturato: 2.500 € al mq per il medio e 2.800 € al mq per il signorile.
In Zona Cittadella il nuovo o ristrutturato arriva anche a 4.500 € al mq, mentre l'usato medio si attesta attorno ai 2.200-2.300 € al mq.
Le richieste relative al primo semestre 2013 si sono rivolte ad appartamenti di 3-4 vani nella zona di Cittadella oltre che a soluzioni semi indipendenti in zona Parma est. In generale si prediligono immobili nuovi o recenti, caratterizzati da maggiore efficienza energetica. Al contrario le soluzioni usate che necessitano di ampi interventi di ristrutturazione hanno riscontrato minore richiesta e sconti in sede di chiusura delle trattative più elevati”.
In zona Barilla Center i valori si attestano su una media di 2.800 € al mq per il signorile l'usato in buono stato e tra i 4.000 e 4.300 € al mq per il nuovo/ristrutturato. Le soluzioni da ristrutturare in edifici di minor pregio hanno valori intorno ai 1.850 € al mq.
I giovani che si sono affacciati all’acquisto hanno scelto prevalentemente zone della prima periferia, quali Botteghino, Pilastrello, Monticelli Terme, Vicofertile, Baganzola e Ponte Taro, dove l'usato in buone condizioni ha valori tra i 1.500 e i 1.600 € al mq.
Le giovani coppie senza il supporto dei genitori e gli stranieri, nell’impossibilità di acquistare, si sono diretti invece alla locazione, contribuendo a determinare un incremento delle richieste in affitto.
Mediamente un bilocale in centro si affitta a 500-600 € al mese, che salgono a 650-750 € al mese per i tre locali. Buona la domanda di studenti fuori sede, che in media spendono per una camera singola intorno ai 250 -300 € al mese.
01/10/2013 15:23
 
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Tecnocasa prezzi case I° sem. 2013: Emilia Romagna mutui -22%
Casa: Emilia Romagna, nel 1 trimestre 2013 mutui -22% (Fonte: agi.it - 01/10/2013)

Bologna, 1 ott.- Nel primo trimestre 2013 le famiglie in Emilia Romagna hanno ricevuto finanziamenti per l'acquisto dell'abitazione per 385,87 milioni di euro: un calo, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, del -22,57% per un controvalore di -112,46 mln di euro. E' quanto rileva l'ufficio studi di Tecnocasa, analazzando l'andamento dei finanziamenti finalizzati all'acquisto dell'abitazione concessi alle famiglie residenti sul territorio regionale. Sempre nel primo trimestre 2013, la regione Emilia-Romagna ha fatto registrare un importo medio di mutuo pari a 120.200 euro, in aumento rispetto a quanto rilevato durante il trimestre precedente quando il ticket medio ammontava a 118.700 euro. Mediamente colui che sottoscrive un mutuo nella regione viene finanziato per quasi il 9% in piu' rispetto al mutuatario medio italiano.
[Modificato da marco--- 01/10/2013 15:23]
03/10/2013 09:34
 
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Piacenza: negli ultimi 3 anni i prezzi degli immobili hanno registrato un calo medio del 20%
Dati interessanti, mettendo però da parte la sciocchezza del titolo che indicherebbe la ripresa in virtù di un calo meno accentuato dei prezzi e anche le fantasie sulla ripresa inerenti il "Piano Casa"... [SM=g6963]

Piacenza: ripresa del mercato immobiliare (Fonte: ilpiacenza.it - 02/10/2013)

La profonda crisi che sta attraversando il mercato della casa, che ha colpito tutte le città Italiane, ha influito anche sul mercato piacentino. Per monitorare l'andamento delle compravendite, la Fiaip ha organizzato L'Osservatorio Immobiliare dei prezzi di Piacenza e Provincia, con lo scopo di fornire uno strumento professionale utile e affidabile agli operatori del settore immobiliare, ma anche di fornire informazioni utili ai consumatori.

Come spiega Fabrizio Floriani presidente provinciale Fiaip, il mercato piacentino ha subito "negli corso degli anni, un forte calo delle compravendite e dei valori medi che si sono però, negli ultimi anni, assestati". Infatti, mentre negli ultimi 3 anni il valore degli immobili aveva subito un calo del 20%, nell'ultimo anno si è limitato al 7%, registrando una frenata. Aggiunge poi, che ci troviamo di fronte ad un tipo di mercato in cui sono scomparsi gli speculatori e gli investitori, e quindi "il compratore è fortemente motivato da una seria necessità: si sta riducendo, quindi, la forbice tra la domanda e l'offerta. Speriamo, anche se lentamente in una ripresa del settore".

Le ragioni di questa ripresa che fa ben sperare nel futuro, sono da ricercare, secondo il responsabile dell'Osservatorio Fiaip di Piacenza Ivan Capra, nei contributi del Governo sulle ristrutturazioni e negli incentivi per la casa, grazie ai quali "il mercato ha subito uno stimolo percepibile dagli operatori, possiamo dire che la gente è tornata a cercare casa. La speranza è che questi segnali vengano confermati nel 2014 anche in forza della contrazione dei prezzi, che a Piacenza sono calati del 7-8%".

Positivo l'intervento del presidente nazionale Fiaip Paolo Righi, che delinea il quadro della situazione del mercato immobiliare italiano: "Negli ultimi 3 o 4 mesi si sono denotati dei segnali positivi: la domanda, infatti, è aumentata. Questo grazie ai recenti provvedimenti presi dal Governo che abbassano la pressione fiscale complessiva sull'immobile e alle banche che hanno iniziato a concedere ancora credito", nell'ultimo trimestre le erogazioni dei mutui hanno registrato, infatti, un +3,8%. Condivide poi un pensiero comune, "Speriamo che questo trend non venga interrotto dalla caduta del Governo o dalla politica che in questo momento deve avere particolare comprensione di ciò che il Paese sta vivendo".

Al momento chi acquista un immobile lo fa per migliorare la sua condizione abitativa, quindi si tratta di un mercato di sostituzione della casa, con una media di età dei compratori più alta rispetto al passato. Ma anche i giovani potranno avere la possibilità di comprare casa, grazie al Piano Casa elaborato dal Governo, che prevede, oltre all'abolizione dell'Imu, anche la riattivazione dei mutui garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti. Inoltre potrà beneficiare del Piano Casa anche il mercato degli affitti, grazie ad un fondo di 200 milioni destinati al sostegno delle locazioni.
20/12/2013 10:22
 
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Modena: negli ultimi mesi del 2013 calo prezzi usato -15%
FIMAA di Modena: nel 2014 il settore immobiliare riposiziona i prezzi e vede una prudente ripresa degli scambi (Fonte: modena2000.it - 20/12/2013)

Una domanda ricorrente che si sente rivolgere FIMAA di Modena, la Federazione italiana Mediatori Agenti d’Affari con riguardo agli immobiliaristi di Confcommercio, è come andranno le compravendite nel 2014 in questo settore trainante per il nostro territorio come per l’intera economia.

“I falsi ottimismi sono fuori luogo – sentenzia il presidente provinciale FIMAA Confcommercio Raffaele Vosino – quel che possiamo dire è che dovremmo trovarci nella fase conclusiva dell’ondata recessiva che dura dal 2011, dopo quella iniziata nell’autunno 2008″.

Il 2014 dovrebbe segnare, nel settore immobiliare, un importante tappa per la ripresa degli scambi, vale a dire il riposizionamento dei prezzi sia dell’abitativo che del commerciale.

“Questo – prosegue Vosino – dopo quella che potremmo definire la “bolla” durata appunto fino all’autunno 2008 e finita a causa delle vicende finanziarie mondiali che tutti conosciamo. Un fenomeno, quello del riposizionamento dei prezzi in corso nel nostro capoluogo come in tutta la provincia, che ha un profondo significato per le famiglie e per le imprese, ma soprattutto, per le giovani coppie alla ricerca di autonomia rispetto alle famiglie di origine”.

Il cosiddetto “repricing” in effetti è iniziato in ritardo rispetto alla caduta dei prezzi.

“Per questa ragione prevediamo che proseguirà anche nel 2014, ma il ritmo sarà decrescente e corrisponderà a una ripresa della domanda, a cominciare dalla città di Modena, per poi espandersi via via ai centri della provincia. I segnali sono tiepidi – osserva Il presidente FIMAA Modena Raffaele Vosino – ma già negli ultimi mesi del 2013, a fronte di un ulteriore calo dei prezzi attorno al 15% per l’usato e del 11% per il nuovo, registriamo un incremento, sia pur contenuto, del numero di positive conclusioni delle trattative rispetto al primo semestre di quest’anno. Ciò fa ben sperare per il 2014, in particolare per la contrazione dei tempi tra il primo contatto e la vendita effettiva dell’immobile. Tempi che da quasi un anno, nel 2013 si sono ridotti mediamente a circa sei mesi, mentre si conta su circa 120 giorni nel 2014, il ché vorrebbe dire anche una ripresa degli scambi”.

Sul fronte del credito, se combinato col riposizionamento dei prezzi, rivestono grande importanza i timidi segnali provenienti da una ricerca Nomisma che prospetta un arresto nella contrazione delle erogazioni, mentre proprio in questi mesi pare si assista a un’offerta creditizia meno restrittiva. “Prudenza dunque nelle precisioni sul 2014 – conclude Vosino – ma anche un moderato ottimismo guardando al secondo semestre del prossimo anno e in proiezione 2015″.
08/01/2014 09:05
 
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Rimini. Mercato immobiliare fermo al palo. Nuovo Quotidiano di Rimini (Fonte: libertas.sm - di Michele Macina - 08/01/2014)

Federico Rossi - Nuovo Quotidiano di Rimini: Anselmi: “La crisi non risparmia nessuno”. Pavani: “Anche se ripartisse l’economia ci vorranno mesi per riprendersi” / Il mattone fermo al palo / Una miriade di immobili invenduti nonostante i prezzi in discesa / E locali sfitti in aumento: chiudono anche le filiali delle banche

RIMINI - Dopo il terribile 2013 anche il 2014 sembra essere nato nel peggiore dei modi per il settore immobiliare. Il mercato è infatti completamente fermo e quel che è più grave non si intravede almeno nel breve termine alcun segnale di ripresa. Anzi, il numero dei locali che rimangono invenduti è se possibile in ulteriore crescita. Ad aggiungersi alle centinaia di appartamenti e attività commerciali che restano desolatamente vuoti ora ci sono anche sempre più alberghi e locali che prima ospitavano banche. Eh sì, perchè la novità, negativa, è purtroppo questa: chiudono persino gli istituti di credito o nel migliore dei casi alcune sedi che vengono accorpate con altre. Tutti stabili che molto difficilmente riavranno presto un nuovo affittuario. “Io ad esempio sto trattando a Rimini – rivela Gabriele Anselmi, titolare dell'omonima agenzia immobiliare riminese - i locali, alle Celle e in piazza Malatesta dove prima c'erano le due sedi della Banca San Paolo che hanno appunto cessato nei mesi scorsi di operare. Ma mi risulta che le banche che hanno chiuso nel 2013 siano state almeno altre tre in provincia. Un segnale preoccupante, che indica come davvero la crisi non stia risparmiando nessuno – persino i Compro oro, uno dei pochi veri boom degli ultimi anni, cominciano a cedere il passo con le prime chiusure – anche se ovviamente la parte del leone la continuano a fare loro malgrado gli esercizi commerciali”. (...)
23/05/2014 01:03
 
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II semestre 2013: i prezzi calano ovunque in Emilia Romagna
Casa, calano prezzi in capoluoghi E-R (Fonte: ansa.it - 22/05/2014)

Dati centri studi su secondo semestre 2013. A Ferrara -10,3%

BOLOGNA, 22 MAG - Nel secondo semestre sono calate in tutti i capoluoghi dell'Emilia-Romagna le quotazioni del mercato immobiliare rispetto ai sei mesi precedenti. Lo dicono le rilevazioni dell'ufficio studi del Gruppo Tecnocasa. La diminuzione più consistente si è avuta a Ferrara con un -10,3%, seguita da Piacenza (-7,7%), Forlì (-6,3%) e Parma (-6,2%)mentre Modena e Reggio Emilia chiudono la classifica con un calo del 5%. A Bologna il calo è stato del 5,9%
06/06/2014 08:37
 
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Piacenza: prezzi scesi del 6-7% in un anno trattativa sul prezzo richiesto 10-15%
A Piacenza prezzi in calo del 10% (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Cristina Giua - 06/06/2014)

Segnali discordanti sul mercato abitativo piacentino: dall'inizio dell'anno la domanda di case è infatti in crescita, ma le compravendite, pur con una leggera apertura al credito da parte delle banche, sono ferme al palo. «Le quotazioni sono scese ancora un po', entro 6-7% nel giro di un anno – spiega Andrea Rho, agente Gabetti – poi in fase di trattativa la scontistica sul prezzo di partenza varia tra il 10-15%».

Funziona la fascia delle abitazioni di pregio nel centro storico, dove i prezzi sono calati meno che nel resto della città. «A fronte di un'offerta non vastissima di prodotto adatto – interviene Fabrizio Floriani, presidente provinciale Fiaip – c'è una clientela che vuole abitare in centro in immobili storici». Due i tagli dove converge gran parte della domanda. In primis i trilocali (richiesti in genere dalla famiglia in cerca dell'acquisto di sostituzione). Seguono le piccole pezzature (soprattutto bilocali), ricercati dagli investitori. «Scomparsi i clienti che in passato compravano intere palazzine da ristrutturare e rivendere – torna a parlare Rho, facendo riferimento agli anni del boom immobiliare, tra il 2003 e il 2006 –, a essere oggi sul mercato sono i privati che comprano uno o due mini appartamenti da mettere in affitto, investendo al massimo 100-150mila euro». Con una particolarità rispetto agli ultimi anni: cresce la nicchia di mercato di chi cerca appartamenti già locati, dove c'è un inquilino in grado di garantire una redditività.
21/06/2014 10:28
 
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Mercato immobiliare in grande crescita a Modena città (+7,7%) (Fonte: gazzettadimodena.gelocal.it - 21/06/2014)

Il mercato immobiliare in Emilia Romagna tiene e, nel caso di Modena città, che assorbe il 30% del mercato provinciale, cresce. Secondo l'osservatorio del mercato immobiliare della Agenzia delle Entrate (realizzato in collaborazione con l'ufficio provinciale – territorio di Bologna e Modena) per il secondo semestre 2013, infatti, a Modena si registra un +7,7%.

Un incremento anche più alto di quello registrato a Bologna, dove l'aumento tocca quota +6,8%. Secondo l'osservatorio a livello regionale si nota una diminuzione contenuta delle compravendite nel periodo da luglio a dicembre 2013 (-4,7% rispetto allo stesso periodo del 2012), con oltre 16mila transazioni registrate, pari all'8% del mercato nazionale. Un dato ancora più significativo se si considera che nel secondo semestre 2012 la flessione era del 33%.

Nei singoli capoluoghi di provincia, il quadro è piuttosto disomogeneo: si va dal -15,8% di Forlì e dal -13,9% di Piacenza ai forti incrementi registrati a Modena (+7,7%), Parma (+7,3%) e Bologna (+6,8%).

Nel confronto 2013-2012, le quasi 33mila compravendite del 2013 determinano una flessione del 7% rispetto all’anno precedente, con cali piuttosto contenuti in tutte le province (ad eccezione del Comune di Bologna, che anche in questo caso fa registrare un saldo positivo, +1,5%). Per quanto riguarda tutta la provincia modenese, la flessione delle compravendite nel secondo semestre 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012, è in linea con il dato regionale, con un -4,1% e circa 100 compravendite in meno. In particolare l'area della Bassa modenese, dopo alcuni semestri influenzati negativamente dal sisma del 2012, ritorna a un netto segno positivo (+15,9%), con un incremento di 240 compravendite rispetto al dato 2012. Andamento positivo anche per le aree “Appennino-Panaro” e per “Modena capoluogo”.

Per il Comune di Modena l'incremento è abbastanza deciso (+7,7%), con picchi nella zona sud-est di prima espansione. Sostanzialmente stabili le quotazioni medie (-1,4%). Meno evidente, rispetto alla provincia modenese, il calo registrato dalla provincia bolognese, le cui compravendite registrano un -0,8%, in linea con il dato relativo al 2012. Ma meno elevato, rispetto a Modena, è il dato relativo a Bologna città, il cui incremento registra un +6,8% (rispetto al +7,7% di Modena capoluogo), con 1.813 compravendite nel secondo semestre 2013. Anche nel caso di Bologna e provincia le quotazioni medie subiscono un lieve calo (-2,4%).
22/06/2014 09:34
 
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Mercato immobiliare in ripresa a Parma (Fonte: parmaquotidiano.info - 20/06/2014)

Dopo tre anni di compravendite in calo, [SM=g1749697] tornano ad animarsi i listini del mattone a Parma. Lo rivelano le analisi del mercato della casa presentate dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’agenzia delle Entrate (Omi), in collaborazione con gli uffici di Bologna e Modena.

Il mercato immobiliare a Forlì è ancora in calo. Lo dicono gli studi pubblicati dall’Omi (Osservatorio del mercato immobiliare dell’agenzia delle Entrate, in collaborazione con gli uffici di Bologna e Modena) sul secondo

Nel secondo semestre 2013 c’è stato un aumento delle compravendite del 7,3%, il miglior dato in Emilia-Romagna dopo quello di Modena (+7,7%). Assieme anche a Bologna (+6,8%), queste città si distinguono in un contesto ancora di crisi. Il dato regionale è infatti di segno opposto: nell’intera Emilia-Romagna, le compravendite di appartamenti sono infatti diminuite anche nella seconda parte dell’anno passato, del 4,7%. Non male come nel periodo luglio-dicembre 2012 – che segnò un tragico -33% – ma comunque sempre in flessione.

L’incremento degli scambi di immobili si limita però sempre a proprietà all’interno del capoluogo, mentre nel resto del territorio continua a predominare un clima di attesa, a Parma con un calo delle compravendite del 2,6%, comunque meglio della media regionale di -7,5%.
[Modificato da marco--- 22/06/2014 09:56]
22/06/2014 09:56
 
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Una osservazione, gli anni di cali delle compravendite non sono 3 ma 7.



In secondo luogo solamente nel tempo verificheremo se questa sarà una effettiva ripresa, L'Agenzia delle Entrate segnala un modesto +1,6%, tra l'altro influenzato dallo slittamento di una parte dei rogiti al nuovo anno per sfruttare la più conveniente imposta di registro:

Compravendite, il mercato torna positivo: nel primo trimestre +1,6% (Fonte: ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com - 03/06/2014)
[Modificato da marco--- 22/06/2014 10:12]
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