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Bolla immobiliare - 19° Parte

Ultimo Aggiornamento: 02/03/2009 08:45
06/02/2009 14:31
 
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Passera, non c'e' credit crunch

Ad di Intesa San Paolo, evitarlo e' una nostra responsabilita'
(ANSA) - VENEZIA, 6 FEB - Le banche hanno evitato il credit crunch, afferma Passera. Anzi, 'il credito ha continuato ad aumentare per tutte le categorie di imprese'. L'ad di Intesa San Paolo ha sottolineato che 'evitare la stretta creditizia e' una nostra responsabilita'. Sono stati dati 'in affidamento 500 miliardi, lasciandone altri 150 per ulteriori affidi e crediti nonostante la domanda sia caduta'. Sugli aiuti di Stato, 'bisogna evitare che le banche diventino delle utility e cioe' parte della politica'.

si vabbe andate a chiedere un prestito in banca.
Prestito solo a chi offre delle reali garanzie.
06/02/2009 14:39
 
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Re: Passera, non c'e' credit crunch
pax2you, 06/02/2009 14.31:


Ad di Intesa San Paolo,
'evitare la stretta creditizia e' una nostra responsabilita'.


Moltiplicando per 2 gli Spread? cosi da guadagnarci il doppio in questa fase? Complimenti! [SM=g1752723]


06/02/2009 14:45
 
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Situazione Genova ( medio ponente)
Salve a tutti,

vorrei darvi testimonianza di Genova e più precisamente Sampierdarena, una zona periferica ove la qualità degli immobili è mediamente bassa (anche se non mancano eccezioni). Nella mia zona si stanno verificando delle situazioni piuttosto bizzarre.

Nel 2007 per acquistare un 6/7 vani ( credo che voi lo definiate 3/4 locali)di 90/100 m2 occorrevano 220.000 euro + ristrutturazione praticamente totale a parte ( infissi esterni, termosifoni, porta d'ingresso, impianto elettrico, bagno e cucina). Oggi la situazione è notevolmente migliorata... per lo stesso appartamento ( che durante l'anno passato è rimasto invenduto) la richiesta si abbassa a 180.000 euro..
Coloro che invece vorrebbero vendere oggi non si rendono ancora conto del cambiamento e mi capita di vedere prezzi come 330.000 o 280.000 per immobili con la stessa condizione interna di quello di cui sopra... e magari anche al primo piano. Inoltre spesso lo stesso appartamento (anche a prezzo ribassato) è trattato da 2 o 3 agenzie naturalmente a prezzi differenti... Un incubo..
A ciò si aggiunge il fatto che gli Agenti sono restii a dire a che civico si trova l'immobile in questione e dunque capita di dover rivedere lo stesso ...

Insomma, qui ormai la situazione è da giungla.
Any
06/02/2009 14:48
 
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Re: Passera, non c'e' credit crunch
pax2you, 06/02/2009 14.31:


Ad di Intesa San Paolo, evitarlo e' una nostra responsabilita'
(ANSA) - VENEZIA, 6 FEB - Le banche hanno evitato il credit crunch, afferma Passera. Anzi, 'il credito ha continuato ad aumentare per tutte le categorie di imprese'. L'ad di Intesa San Paolo ha sottolineato che 'evitare la stretta creditizia e' una nostra responsabilita'. Sono stati dati 'in affidamento 500 miliardi, lasciandone altri 150 per ulteriori affidi e crediti nonostante la domanda sia caduta'. Sugli aiuti di Stato, 'bisogna evitare che le banche diventino delle utility e cioe' parte della politica'.

si vabbe andate a chiedere un prestito in banca.
Prestito solo a chi offre delle reali garanzie.




Lo dicono per dire che ora è come prima e che quindi le banche sono sane non avendo erogato crediti a chiunque, ma applicando criteri precisi nelle erogazioni facendo riferimento a garanzie solide.

Buffoni. Spero non succeda, ma se andasse a zampe all'aria una qualche banchetta non mi stupirei poi così tanto.
06/02/2009 15:05
 
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Re: Re: Passera, non c'e' credit crunch
dgambera, 06/02/2009 14.48:




Lo dicono per dire che ora è come prima e che quindi le banche sono sane non avendo erogato crediti a chiunque, ma applicando criteri precisi nelle erogazioni facendo riferimento a garanzie solide.




Si, infatti, sono dichiarazioni che si commentano da sole, come al solito,alla prova dei fatti, LORO non sanno mai nulla [SM=g1748862]
===============================
La calunnia è un venticello-Va scorrendo,va ronzando,
Nelle orecchie della gente- S'introduce destramente,
E le teste ed i cervelli -Fa stordire e fa gonfiar.
(Il barbiere di Siviglia)




06/02/2009 15:52
 
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Re: Situazione Genova ( medio ponente)
(Any), 2/6/2009 2:45 PM:

Salve a tutti,

vorrei darvi testimonianza di Genova e più precisamente Sampierdarena...

Benvenuta nel forum! [SM=g6963]

Marco
06/02/2009 16:12
 
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Grazie dell'accoglienza :)

Ho un pò modificato il profilo cosi almeno si capisce che "sun de xena".

Anche da queste parti, a detta di alcuni agenti immobiliari con cui ho parlato, le banche hanno ristretto i cordoni del credito.

Tempo fa sono andata a vedere un appartamento totalmente da ristrutturare...per intenderci anche i pavimenti e la disposizione delle stanze erano da cambiare. Ebbene l'appartamento in questione stava per essere acquistato al modico prezzo di 140.000...solo che il perito della banca vista la mole di lavori da fare ha stimato che l'immobile non potesse valere più di 120.000 e dunque non è stato concesso il credito....Credo che fino all'anno scorso il signore in questione non si sarebbe neppure posto il problema.
Altri mi confermano che le banche di questi tempi non hanno alcun interesse ad avere immobili a garanzia poichè i tempi di ricavo da un'eventuale vendita sono diventati più lunghi...

Mah...difatto bisognerà veramente vedere come evolve la situazione..
Any
06/02/2009 17:59
 
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Re: Situazione Genova ( medio ponente)
(Any), 06/02/2009 14.45:

Salve a tutti,

vorrei darvi testimonianza di Genova e più precisamente Sampierdarena, una zona periferica ove la qualità degli immobili è mediamente bassa (anche se non mancano eccezioni). Nella mia zona si stanno verificando delle situazioni piuttosto bizzarre.

Nel 2007 per acquistare un 6/7 vani ( credo che voi lo definiate 3/4 locali)di 90/100 m2 occorrevano 220.000 euro + ristrutturazione praticamente totale a parte ( infissi esterni, termosifoni, porta d'ingresso, impianto elettrico, bagno e cucina). Oggi la situazione è notevolmente migliorata... per lo stesso appartamento ( che durante l'anno passato è rimasto invenduto) la richiesta si abbassa a 180.000 euro..
Coloro che invece vorrebbero vendere oggi non si rendono ancora conto del cambiamento e mi capita di vedere prezzi come 330.000 o 280.000 per immobili con la stessa condizione interna di quello di cui sopra... e magari anche al primo piano. Inoltre spesso lo stesso appartamento (anche a prezzo ribassato) è trattato da 2 o 3 agenzie naturalmente a prezzi differenti... Un incubo..
A ciò si aggiunge il fatto che gli Agenti sono restii a dire a che civico si trova l'immobile in questione e dunque capita di dover rivedere lo stesso ...

Insomma, qui ormai la situazione è da giungla.
Any



Ciao,

anche io Genovese come te, ed in cerca di casa dal 2006, in passato ho postato qui nel forum la situazione della nostra città e continua ad essere tragica come se le notizie sulla crisi, sullo scoppio della bolla, sui mancati prestiti e mutui non riguardassero la nostra città.
Ormai non prendo più il giornalino delle agenzie ogni settimana ma ogni 15gg tanto i prezzi sono sempre quelli.
Per la cronaca io controllo da Marassi al levante e ti assicuro che i prezzi richiesti sono sempre inesorabilmente quelli del 2006, non scendono. L unica differenza sono le agenzie che chiudono, non so se ci hai fatto caso ma in centro città hanno chiuso in parecchi. Resistono solo, per quanto rigurada il centro, le 3 di corso buenos aires, nonostante io continuo a chiedermi come fanno a stare in 3 nella stessa via( per i non genovesi non stiamo parlando di una via enorme...)

Speriamo che la fine del 2009 porti buone notizie anche a noi genovesi, perchè qui fino all autunno non si muove una foglia.

[Modificato da mauriziofa75 06/02/2009 18:01]
06/02/2009 18:04
 
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Re: indredibile fuffa del tronchetto
aragorn2008, 06/02/2009 12.01:

Tronchetti : mattone senza credito ma non crollera'
corsera



Ssublime. Concorda nell'analisi con Profumo, che caso...
06/02/2009 18:11
 
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Re: Banche...credito
(Any), 06/02/2009 16.12:



...
Tempo fa sono andata a vedere un appartamento totalmente da ristrutturare...per intenderci anche i pavimenti e la disposizione delle stanze erano da cambiare.



Mi inserisco per chiarire 2 punti fondamentali ai non genovesi: il primo è che i pavimenti qui sono fatti "alla genovese" quindi con un unica colata di porfido come si facevano 50 anni fa quindi quando vedi un appartamento da ristrutturare devi mettere in conto che se decidi di ristrutturare il pavimento originale il conto è salato non sono semplici piastrelle. Ed un buon 70% delle case è così. (ovviamente puoi sempre piastrellarci sopra).
La seconda cosa è il numero dei vani che viene calcolato senza contare l entrata ed il bagno, per cui anche qui c'è da stare attenti.

Dico queste cose per far capire ai non genovesi le insidie ulteriori del nostro mercato locale oltre a quelle di cui discutiamo ogni giorno qui sul forum.
Maurizio


[Modificato da mauriziofa75 06/02/2009 18:12]
06/02/2009 20:52
 
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Prezzi...medio ponente lievemente in calo
Ciao!
Non ho fatto caso personalmente alla diminuzione delle agenzie ma alcuni che abitano a San Fruttuoso mi hanno testimoniato questa situazione...Qui a Sampierdarena non chiude nulla ma sentono il momento...Addirittura discutendo con un agente presente sul territorio da anni mi ha confermato che sopra i 210.000 per un 90 m2 non si vende più (quando cerchi casa per tanto tempo quasi quasi stringi rapporti di amicizia con l'agente immobiliare!) [SM=g7560].
Certo che per alcune tipologie di pregio i prezzi rimangono stabili...(albaro...vicino al mare rimane intoccabile).

Comunque se la situazione occupazionale dovesse subire qualche contraccolpo forse anche nella zona centrale potrebbe verificarsi un calo...
Io nel mio piccolo spero di non essere toccata da cassa integrazione o altro..E allora altro che casa...Torno a vivere dai miei.. [SM=g1750489]
06/02/2009 22:11
 
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Re: Re: Banche...credito
mauriziofa75, 06/02/2009 18.11:



Mi inserisco per chiarire 2 punti fondamentali ai non genovesi: il primo è che i pavimenti qui sono fatti "alla genovese" quindi con un unica colata di porfido come si facevano 50 anni fa quindi quando vedi un appartamento da ristrutturare devi mettere in conto che se decidi di ristrutturare il pavimento originale il conto è salato non sono semplici piastrelle. Ed un buon 70% delle case è così. (ovviamente puoi sempre piastrellarci sopra).
La seconda cosa è il numero dei vani che viene calcolato senza contare l entrata ed il bagno, per cui anche qui c'è da stare attenti.

Dico queste cose per far capire ai non genovesi le insidie ulteriori del nostro mercato locale oltre a quelle di cui discutiamo ogni giorno qui sul forum.
Maurizio





ma i pavimenti alla genovese sono da belli a bellissimi!!! chi è quel matto che snatura una casa? al massimo un parquet antico nelle camere
credo poi che non sia manco semplice ripiastrellare se sotto si vogliono mettere gli impianti . ci sta i solai non siano abbastanza alti e occorra una rete elettrosaldata .. insomma una mazzata per cosa?
i vani se ho capito bene li contate come noi .. fa vano anche la cucina .. solo ingresso e bagni e ripostigli non sono vani, salvo che il ripostiglio non sia finestrato che allora è indicato come mezzo vano.
07/02/2009 12:52
 
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Re: Re: Re: Banche...credito
.olly., 06/02/2009 22.11:



ma i pavimenti alla genovese sono da belli a bellissimi!!! chi è quel matto che snatura una casa? al massimo un parquet antico nelle camere
credo poi che non sia manco semplice ripiastrellare se sotto si vogliono mettere gli impianti . ci sta i solai non siano abbastanza alti e occorra una rete elettrosaldata .. insomma una mazzata per cosa?
i vani se ho capito bene li contate come noi .. fa vano anche la cucina .. solo ingresso e bagni e ripostigli non sono vani, salvo che il ripostiglio non sia finestrato che allora è indicato come mezzo vano.




Infatti sono bellissimi ma anche molto delicati, basta una scossa di assestamento di terremoto e di formano righe o fessure e sono queste che hanno un costo elevato per essere sistemate perchè non è come cambiare una piastrella. Anche io la penso come te che bisognerebbe ripristinare il vecchio pavimento perchè è bellissimo ma ho voluto cmq scrivere anche la seconda ipotesi che purtroppo di questi tempi molte persone prendono in considerazione per risparmiare.
Aggiungo anche che una volta ristrutturati i pavimenti "alla genovese" necessitano anche di lucidatura con apposito macchinario che li rende bellissimi ma anche questo ha un costo.
07/02/2009 13:14
 
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Pensavo una cosa, e chiedo lumi agli storici della bolla immobiliare:
nella crisi del 92' 93', per quanto tempo i prezzi nominali hanno resistito prima che la diga cedesse? Cioè dal momento in cui la crisi era divenuta conclamata? Se oggi diamo la crisi per "ufficializzata" al 1 gennaio di quest'anno (per comodità) quanto tempo ci vorrà per l'effettivo calo delle braghe dei venditori, rispetto a quanto accadde nel '93?
Se è vero che allora i prezzi resistettero per un anno prima del crollo, potremmo avere i primi cali nominali consistenti tra un anno.
Aggiungo che prima o poi inizierà l'inflazione indotta dalla gara tra stati per raccogliere capitali e nello stesso tempo per ridurre il peso reale del debito statale...
Poichè questo verrà fatto a scapito delle retribuzioni reali, che già sono ridicole - senza contare il mare di disoccupazione o sottoccupazione - per l'immobiliare sarà un cataclisma di proporzioni assurde. Se tra un anno o due comincia l'inflazione suddetta, per i mutuatari al rischio reddituale attuale si aggiungerà quello dei tassi che li stava già facendo schiattare prima la crisi sistemica obbligasse la BCE al taglio radicale dei tassi. Insomma non credo che andremo totalmente verso una situazione giapponese.
Ma cmq per l'immobiliare non ci sarà scampo, perchè anzi avremo prima una situazione giapponese, e poi una di alta inflazione a redditi reali fermi...
07/02/2009 13:20
 
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Re: Re: Re: Re: pavimenti
mauriziofa75, 07/02/2009 12.52:




Infatti sono bellissimi ma anche molto delicati, basta una scossa di assestamento di terremoto e di formano righe o fessure e sono queste che hanno un costo elevato per essere sistemate perchè non è come cambiare una piastrella. Anche io la penso come te che bisognerebbe ripristinare il vecchio pavimento perchè è bellissimo ma ho voluto cmq scrivere anche la seconda ipotesi che purtroppo di questi tempi molte persone prendono in considerazione per risparmiare.
Aggiungo anche che una volta ristrutturati i pavimenti "alla genovese" necessitano anche di lucidatura con apposito macchinario che li rende bellissimi ma anche questo ha un costo.




L'"arrotatura" dei pavimenti ha un costo irrisorio, rispetto a toglierli e sostituirli.
Gli operai stuccano le eventuali crepe e poi una volta levigato il tutto le fessure non si vedono più. Te lo dico perchè a casa dei miei c'è il pavimento veneziano (anche quello è una colata unica) che era lesionato per degli assestamenti del terreno e vibrazioni dei tram/metro... è normale che quel tipo di pavimenti abbiano qualche crepa... so' cent'anni che stanno lì. [SM=g7574] E comunque per me la bellezza di un pavimento d'epoca restaurato, che sia di cotto antico, marmette, cementina o mosaico, non ha prezzo!
____________________________________________________

La casa è un sentimento.

°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°
07/02/2009 13:54
 
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Pavimenti...e prezzi
Si, i pavimenti alla genovese sono belli e pratici da pulire (e chi la vede la polvere in quel marasma di colori? ;) )
Il problema è sempre lo stesso...il prezzo di partenza della casa e quanto è possibile spendere nelle ristrutturazioni.

Inoltre non è raro che le persone optino per la situazione "mista" più economica ma molto meno bella (per non dire orrenda..ma de gustibus..) [SM=g1765139] , pavimento alla genovese in corridoio e sala mentre nelle camere parquet e in bagno e cucina piastrelle. Quando vedo questa soluzione, sarà un mio limite, ma aggiungo subito al costo totale delle ristrutturazioni anche i pavimenti.

Non c'è bisogno che io aggiunga che il famoso prezzo di partenza non varia.... [SM=g6951]
Any
07/02/2009 15:12
 
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Re: Pavimenti...e prezzi
(Any), 07/02/2009 13.54:

Si, i pavimenti alla genovese sono belli e pratici da pulire (e chi la vede la polvere in quel marasma di colori? ;) )
Il problema è sempre lo stesso...il prezzo di partenza della casa e quanto è possibile spendere nelle ristrutturazioni.

Inoltre non è raro che le persone optino per la situazione "mista" più economica ma molto meno bella (per non dire orrenda..ma de gustibus..) [SM=g1765139] , pavimento alla genovese in corridoio e sala mentre nelle camere parquet e in bagno e cucina piastrelle. Quando vedo questa soluzione, sarà un mio limite, ma aggiungo subito al costo totale delle ristrutturazioni anche i pavimenti.

Non c'è bisogno che io aggiunga che il famoso prezzo di partenza non varia.... [SM=g6951]
Any



La soluzione mista non è affatto la più economica: come ho già detto, restaurare la pavimentazione esistente costa molto ma molto meno che mettere parquet o altro. Se poi sei capace a farti dei lavoretti da solo (tipo riparare buchi negli intonaci e dipingere) la casa da ristrutturare conviene sempre.
Comunque non ti avvilire, i prezzi scenderanno anche lì [SM=g7574]
____________________________________________________

La casa è un sentimento.

°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°
07/02/2009 22:42
 
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Re:
nazionalsindacalista, 2/7/2009 1:14 PM:

Pensavo una cosa, e chiedo lumi agli storici della bolla immobiliare:
nella crisi del 92' 93', per quanto tempo i prezzi nominali hanno resistito prima che la diga cedesse? Cioè dal momento in cui la crisi era divenuta conclamata? Se oggi diamo la crisi per "ufficializzata" al 1 gennaio di quest'anno (per comodità) quanto tempo ci vorrà per l'effettivo calo delle braghe dei venditori, rispetto a quanto accadde nel '93?
Se è vero che allora i prezzi resistettero per un anno prima del crollo, potremmo avere i primi cali nominali consistenti tra un anno.
Aggiungo che prima o poi inizierà l'inflazione indotta dalla gara tra stati per raccogliere capitali e nello stesso tempo per ridurre il peso reale del debito statale...
Poichè questo verrà fatto a scapito delle retribuzioni reali, che già sono ridicole - senza contare il mare di disoccupazione o sottoccupazione - per l'immobiliare sarà un cataclisma di proporzioni assurde. Se tra un anno o due comincia l'inflazione suddetta, per i mutuatari al rischio reddituale attuale si aggiungerà quello dei tassi che li stava già facendo schiattare prima la crisi sistemica obbligasse la BCE al taglio radicale dei tassi. Insomma non credo che andremo totalmente verso una situazione giapponese.
Ma cmq per l'immobiliare non ci sarà scampo, perchè anzi avremo prima una situazione giapponese, e poi una di alta inflazione a redditi reali fermi...

Io penso che un confronto col picco del '91 possa dare solo una vaga indicazione di come si scenderà questa volta, questo perché i contesti sono piuttosto differenti, aspetti di fondamentale importanza secondo me sono la velocità con cui le informazioni oggi vengono veicolate, certamente di gran lunga superiore a quella di dieci anni fa, e un contesto economico notevolmente globalizzato.
Potrei sbagliarmi ma penso che sarebbe più idoneo un confronto con gli USA, e in tal senso mi sento di sottolineare alcuni aspetti.

Andamento delle transazioni USA: Historical new home sales: 1963-Present (massimo: 2005)

Andamento delle transazioni Italia: Le compravendite immobiliari (massimo: 2006)

Negli USA l'andamento delle transazioni immobiliari sembra condizionare fortemente i prezzi: 1, 2, 3, 4, particolarmente interessante nell'ultima immagine l'indice composito di 20 città.

Informazioni tratte da: Historical New Home Sales Chart

Supponendo un ritardo Italia-USA di un anno circa, calcolato come la differenza tra i massimi delle transazioni, mi domando come sia possibile che in Italia, secondo le dichiarazioni ufficiali dei vari "esperti" del settore immobiliare, i prezzi nella sostanza non siano ancora diminuiti.
Qualcosa non mi torna, a mio giudizio i cali in Italia sono già iniziati da un pezzo, almeno a partire dall'inizio del 2007, il problema è che in molti casi finiscono sotto forma di "sconti" e non entrano a fare parte dei dati statistici, molte volte infatti nei giornali hanno parlato di sconti fino al 15-20%.
Oltre a questo aspetto io credo che l'informazione relativa ai dati del settore immobiliare, in Italia, sia fortemente pilotata per evidenti interessi.

Ho raccolto infine alcune interessanti tabelle relative agli aumenti dei prezzi abitativi nel mondo, secondo The Economist, a partire dal 1997 e arrivando agli anni: 2004, 2005, 2006, 2007, 2008 (purtroppo per l'Italia la fonte dei dati è Nomisma)

Marco
[Modificato da marco--- 08/02/2009 03:04]
07/02/2009 23:13
 
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Re: Re:
marco---, 07/02/2009 22.42:

Io penso che un confronto col picco del '91 possa dare solo una vaga indicazione di come si scenderà questa volta, questo perché i contesti sono piuttosto differenti, aspetti di fondamentale importanza secondo me sono la velocità con cui le informazioni oggi vengono veicolate, certamente di gran lunga superiore a quella di dieci anni fa, e un contesto economico notevolmente globalizzato.
Potrei sbagliarmi ma penso che sarebbe più idoneo con confronto con gli USA, e in tal mi sento di sottolineare alcuni aspetti.

Andamento delle transazioni USA: Historical new home sales: 1963-Present (massimo: 2005)

Andamento delle transazioni Italia: Le compravendite immobiliari (massimo: 2006)

Negli USA l'andamento delle transazioni immobiliari sembra condizionare fortemente i prezzi: 1, 2, 3, 4, particolarmente interessante nell'ultima immagine l'indice composito di 20 città.

Informazioni tratte da: Historical New Home Sales Chart

Supponendo un ritardo Italia-USA di un anno circa, calcolato come la differenza tra i massimi delle transazioni, mi domando come sia possibile che in Italia, secondo le dichiarazioni ufficiali dei vari "esperti" del settore immobiliare, i prezzi nella sostanza non siano ancora diminuiti.
Qualcosa non mi torna, a mio giudizio i cali in Italia sono già iniziati da un pezzo, almeno a partire dall'inizio del 2007, il problema è che in molti casi finiscono sotto forma di "sconti" e non entrano a fare parte dei dati statistici, molte volte infatti nei giornali hanno parlato di sconti fino al 15-20%.
Oltre a questo aspetto io credo che l'informazione relativa ai dati del settore immobiliare, in Italia, sia fortemente pilotata per evidenti interessi.

Ho raccolto infine alcune interessanti tabelle relative agli aumenti dei prezzi abitativi nel mondo, secondo The Economist, a partire dal 1997 e arrivando agli anni: 2004, 2005, 2006, 2007, 2008

Marco



[SM=j7569]
Ammappate...chi sei... [SM=g1750152] ...... [SM=g1747536]
e..grazie [SM=g1750826]
======================================

Vojo vede na righina nera discendente.

07/02/2009 23:30
 
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Il consumatore è in piena recessione
Il consumatore italiano non pensa di potersi permettere progetti di spesa per più di due-tre giorni.
Il consumatore italiano, insomma, pensa in piccolo e tira la cinghia.

In effetti, in Italia non c'è stato ancora nulla di paragonabile allo "sboom" dei paesi in cui lo sgonfiarsi della bolla immobiliare prima, del credito al consumo e delle carte di credito, poi, ha determinato un crollo repentino, verticale, devastante delle vendite. Non c'è stato lo sboom, perché, prima, non c'era stato il boom: da anni, redditi e consumi italiani sono ai limiti dell'asfittico. Questo, tuttavia, vuol dire che la ripresa, quando arriverà, sarà più lenta ed incerta e che la crisi, se arriverà a colpire duro, troverà un organismo già indebolito. Soprattutto, perché il malessere dell'economia italiana, che viene da lontano e che la crisi globale può solo aggravare, ha già intaccato la resistenza di quelle classi medie che sono il nerbo dell'esercito dei consumatori.

www.repubblica.it/2009/02/sezioni/economia/crisi-13/chi-ci-guadagna/chi-ci-guada...

Ritengo si sottintenda che la bolla è scoppiata anche in Italia ma che non assistiamo agli effetti devastanti che si registrano negli USA sui consumi, perchè in Italia la situazione dei redditi era già critica e, dunque, il consumatore era già abituato a tirare la cinghia.
Sui redditi medi concordo, ma per il resto mi sembra tutto troppo ottimistico.
[Modificato da nomentano 07/02/2009 23:31]
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07/02/2009 23:45
 
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Allora che prevedi Marco per il futuro?
08/02/2009 00:18
 
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da " I nostri soldi " di Massimo Fracaro
COMPARE CASA

Vorrei comprare casa (non da mettere a reddito, ma come prima casa da abitare, vivo in affitto), sto cercando, al momento i prezzi (nonostante tutti i rapporti immobiliari indicano che sono in calo) sono ancora alti,almeno a torino è così; secondo lei conviene aspettare ancora in quanto è certo che i prezzi nei prossimi mesi scenderanno(cosi dicono tutti,però io non ne sono completamente convinto perchè nel frattempo anche i tassi di interesse stanno scendendo: se riparte la domanda sugli immobili i prezzi saliranno anzichè scendere!). Quale è il suo consiglio in proposito?


Fracaro Venerdì, 06 Febbraio 2009

Continuare a cercare perchè si può presentare qualche occasione. Ma con calma, i prezzi scenderanno ancora. La discesa dei tassi non è in grado di rilanciare il mercato. [SM=g1750826]
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Re:
nazionalsindacalista, 07/02/2009 13.14:

Pensavo una cosa, e chiedo lumi agli storici della bolla immobiliare:
nella crisi del 92' 93', per quanto tempo i prezzi nominali hanno resistito prima che la diga cedesse? Cioè dal momento in cui la crisi era divenuta conclamata? Se oggi diamo la crisi per "ufficializzata" al 1 gennaio di quest'anno (per comodità) quanto tempo ci vorrà per l'effettivo calo delle braghe dei venditori, rispetto a quanto accadde nel '93?
Se è vero che allora i prezzi resistettero per un anno prima del crollo, potremmo avere i primi cali nominali consistenti tra un anno.
Aggiungo che prima o poi inizierà l'inflazione indotta dalla gara tra stati per raccogliere capitali e nello stesso tempo per ridurre il peso reale del debito statale...
Poichè questo verrà fatto a scapito delle retribuzioni reali, che già sono ridicole - senza contare il mare di disoccupazione o sottoccupazione - per l'immobiliare sarà un cataclisma di proporzioni assurde. Se tra un anno o due comincia l'inflazione suddetta, per i mutuatari al rischio reddituale attuale si aggiungerà quello dei tassi che li stava già facendo schiattare prima la crisi sistemica obbligasse la BCE al taglio radicale dei tassi. Insomma non credo che andremo totalmente verso una situazione giapponese.
Ma cmq per l'immobiliare non ci sarà scampo, perchè anzi avremo prima una situazione giapponese, e poi una di alta inflazione a redditi reali fermi...




Prova a immaginare di essere negli Usa nel Luglio 2007.
I prezzi sono scesi di solo il 5% in media ed e' gia' passato un anno e mezzo da quando le compravendite sono andate in territorio negativo.
I prezzi sono ancora alti e un 5% non significa nulla...nemmeno ti accorgi del calo.
Tempo 6 mesi e il prezzo medio e' sotto del 15% dal picco.
Cioe' -10% in altri 6 mesi.

Per l'Italia ti riporto questo passo di un articolo dell'espresso.

«Il settore immobiliare soffre - dice Alberto Pivato, amministratore della controllata Pagi - tanto che i tempi delle compravendite si fanno più lunghi e aumentano le percentuali di sconto sugli immobili: dal 3-4% di qualche mese fa si è arrivati rapidamente attorno al 10-12%».
03 febbraio 2009

espresso

[Modificato da pax2you 08/02/2009 02:24]
08/02/2009 02:55
 
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Re:
nazionalsindacalista, 2/7/2009 11:45 PM:

Allora che prevedi Marco per il futuro?

Penso, rispetto all'inizio del 2007 e relativamente alle città in cui nell'ultimo decennio c'è stato un significativo aumento dei prezzi, per intenderci dove la speculazione immobiliare si è fatta maggiormente sentire, ad un -20% conclamato per la fine del 2009.

Come per gli USA dovrebbe valere, a parte qualche rara eccezione, la regola che scenderà molto chi negli anni passati è salito molto: S&P Case-Shiller Home Prices Indices - distinto per città
A mio giudizio la distanza temporale che ci separa dagli USA, in termini di eventi, è di circa un anno.
Vorrei sottolineare non è semplice tentare previsioni, per esempio dovremmo ammettere che praticamente nessuno aveva ipotizzato che tra luglio 2008 e gennaio 2009 il costo del denaro in Europa sarebbe passato dal 4,25% al 2,00%, la difficile situazione economica potrebbe per esempio implicare la ridefinizione di alcune regole fondamentali della finanza a livello mondiale, e a questo punto lo scenario cambierebbe.
Penso tuttavia che al massimo si potrà ritardare (di poco) il crollo delle quotazioni immobiliari, evitarlo ritengo che sia un evento che ha una probabilità di verificarsi percentualmente prossima allo zero.

Non dimentichiamo che noi stessi possiamo già riscontrare i cali nelle richieste: stelafe da 550.000 a 450.000 in sei mesi, quasi un -20%.

...e che qualche timida ammissione c'è già stata: Prezzi delle case in netta discesa

NAPOLI - Prezzi degli immobili in calo, buon momento per investire nel mattone. Nel secondo semestre 2008 il mercato immobiliare ha fatto registrare un calo dei prezzi, in media, di quasi il 10% a Napoli e del 20-30% in provincia rispetto allo stesso semestre del 2007.

Per chi ancora non l'avesse letto: Sulla fase economica
Non si può dire agli italiani che il mattone rischia di perdere valore. Sarebbe una catastrofe...

Chiaro il concetto? [SM=j7569]

X kemar71: grazie per l'approvazione! [SM=g6963] ...ma per gli applausi è più prudente attendere, per ora è solo una mia ipotesi...

Marco
[Modificato da marco--- 08/02/2009 11:02]
08/02/2009 02:57
 
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pirellire channel-i cicli dei valori immobiliari reali minuto 4 circa
[Modificato da pax2you 08/02/2009 03:19]
08/02/2009 05:30
 
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Re: pirellire channel-i cicli dei valori immobiliari reali minuto 4 circa
pax2you, 08/02/2009 2.57:



mi ero perso questo interessante dibattito...
certo che le considerazioni finali: "ipotesi inflazione degli stipendi per far ripartire i prezzi degli immobili" [SM=g1750147]
ma mi chiedo... l'attuale recessione degli stipendi(cassa integrazione a go go, blocco nuove assunzioni, esodi incentivati, non rinnovo di contratti a progetto)
secono il loro ragionamento deve quindi accelerare il deprezzamento degli immobili... a quel punto il prudente -20% entro il 2009 di Marco potrebbe essere sottostimato! [SM=g1749704]
[Modificato da giulioc2 08/02/2009 13:12]

08/02/2009 11:14
 
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Re: pirellire channel-i cicli dei valori immobiliari reali minuto 4 circa
pax2you, 2/8/2009 2:57 AM:

...

Grazie per il video, peccato che sostengano, relativamente al grafico, che ci stiamo avvicinando al picco, anziché dire che è già superato.

Marco
[Modificato da marco--- 08/02/2009 11:15]
08/02/2009 11:38
 
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Re: Re: pirellire channel-i cicli dei valori immobiliari reali minuto 4 circa
giulioc2, 08/02/2009 5.30:


mi ero perso questo interessante dibattito...
certo che le considerazioni finali: "ipotesi inflazione degli stipendi per far ripartire i prezzi degli immobili" [SM=g1750147]
ma mi chiedo... l'attuale recessione degli stipendi(cassa integrazione a go go, blocco nuove assunzioni, esodi incentivati, non rinnovo di contratti a progetto)
secono il loro ragionamento deve quindi accellerare il deprezzamento degli immobili... a quel punto il prudente -20% entro il 2009 di Marco potrebbe essere sottostimato! [SM=g1749704]




Beh, finalmente qualcuno dice espressamente che i prezzi sono saliti a livelli insostenibili, [SM=g8079] fino ad ora il problema veniva solo accennato...
viene detto, come sosteniamo noi, che è questa crescita esponenziale ad essere all'origine degli attuali problemi dell'immobiliare....non che il problema consiste nel fatto che ora i prezzi stanno scendendo e che questa è una catastrofe!
Mi sembra quindi che si stiano facendo grandi passi avanti nelle ammissioni "pubbliche"... [SM=g1749718]

Viene considerato assurdo che con il vecchio miliardo di lire non si riescano a comprare i fatidici 95 mq (85 direi!) in zone semiperiferiche! [SM=g1749711]
Prima sembravamo noi gli unici pazzi a rendersene conto....e così, negli anni della bolla, è stato considerato accettabile acquistare 50mq anche a 300k euro (non una cifra buttata là a caso, per esagerare, purtroppo; ho esempi concreti più volte citati in questo forum!) [SM=g1784310]
Speriamo che la vera dicesa dei prezzi arrivi velocemente...perchè i cali fino ad ora sono davvero ridicoli rispetto all'assurdità dei prezzi richiesti!!! [SM=g1749718] [SM=g1749718] [SM=g1784310]
08/02/2009 14:43
 
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Re: Re:
marco---, 08/02/2009 2.55:



Vorrei sottolineare non è semplice tentare previsioni, per esempio dovremmo ammettere che praticamente nessuno aveva ipotizzato che tra luglio 2008 e gennaio 2009 il costo del denaro in Europa sarebbe passato dal 4,25% al 2,00%,

la difficile situazione economica potrebbe per esempio implicare la ridefinizione di alcune regole fondamentali della finanza a livello mondiale, e a questo punto lo scenario cambierebbe.
Marco



Intanto grazie per le tue lucidissime analisi[SM=g1747536] , è troppo chiederti quali potrebbero essere i muatamenti dell'attuale scenario economico (cui fai riferimento) indotti dell'eventuale adozione di una regolamentazione organica dei mercati fiananziari al livello mondiale? [SM=g1749704]

Grazie
===============================
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08/02/2009 16:26
 
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Re: Re: Re:
nomentano, 2/8/2009 2:43 PM:

Intanto grazie per le tue lucidissime analisi[SM=g1747536] , è troppo chiederti quali potrebbero essere i muatamenti dell'attuale scenario economico (cui fai riferimento) indotti dell'eventuale adozione di una regolamentazione organica dei mercati fiananziari al livello mondiale? [SM=g1749704]

Grazie

Grazie! [SM=g6963]
...ma relativamente allo scenario economico finanziario globale penso di non essere in grado di azzardare previsioni, ammetto la mia scarsa conoscenza in materia, così come riconosco che vi sono utenti più ferrati del sottoscritto in materia, per esempio OTC, grella e tanti altri che per brevità scelgo di non menzionare.
Alcuni organi d'informazione avevano ipotizzato una nuova Bretton Woods, voce smentita e successivamente, con l'acuirsi della crisi, tornata in auge per poi essere nuovamente accantonata.
C'è chi ipotizza che ci troviamo di fronte al termine naturale del modello capitalistico, del resto ogni modello presto o tardi viene superato oppure, comunque, di tanto in tanto richiede aggiustamenti.
La mia impressione è che per risolvere questa crisi si stia puntando a spendere il meno possibile e che siano in fase di studio nuovi prodotti finanziari il cui scopo è quello d'insabbiare, di nascondere nuovamente il problema, ma non quello di risolverlo.
Forse occorrerebbe davvero una nuova Bretton Woods? Scrivere nuove regole in grado di rendere più trasparente il contesto finanziario, questo forse potrebbe indurre chi dispone di liquidità a metterla nuovamente a disposizione, in una parola infondere fiducia, quella vera, non gli inviti dei vari governi di turno (perfettamente inutili) ad essere ottimisti e a spendere con incentivi, rottamazioni varie etc.
Alcuni giorni fa labottegadelfuturo ci aveva parlato dei re-remics, a quanto pare è proprio vero che la lezione dei derivati non è bastata.
Che dire, lo scenario è piuttosto complesso, in questo caso in tutta onestà la migliore cosa che posso scegliere di fare è quella di tacere invitando chi avesse idee più chiare in merito a parlarne.
Per non sconfinare nel classico OT se ne potrebbe parlare in re-remics, o cercare un topic adatto in macroeconomia, oppure crearne un nuovo.

Marco
[Modificato da marco--- 08/02/2009 16:42]
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