Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | « 2 3 4 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Bergamo - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2016 09:42
20/11/2012 09:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Case: prezzi degli affitti in calo nel primo semestre 2012 (Fonte: bergamosera.com - 19/11/2012)

BERGAMO — I prezzi degli affitti sono in calo. Lo sostiene l’ultime ricerca effettuata dal gruppo immobiliare Tecnocasa riguardanti il primo semestre del 2012. Secondo l’ufficio studi del gruppo, i canoni di locazione hanno registrato una diminuzione dei valori del 2,1 per cento sui bilocali e del 2 sui trilocali. Percentuale che arriva fino al 3,2 per cento nelle grandi città...
04/04/2013 16:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
La provincia: flessione dei prezzi vicina al 50% per il vecchio che risulta quasi invendibile e del 5-10% sulle nuove costruzioni
Casa: sesto anno di crisi prezzi e mutui giù fino al 50% (Fonte: bergamonews.it - di Luca Samotti - 05/04/2013)

Il 2013 rappresenta per il mercato immobiliare il sesto anno di crisi, il primo dopo la batosta Imu che ha rappresentato per il settore un vero e proprio colpo di grazia capace di causare una perdita di compravendite pari a 8-10 miliardi di euro: una crisi che non dà tregua e caratterizzata da una totale mancanza di prospettive.

La presentazione del volume “Case & Terreni 2013”, giunto alla sesta edizione, è stata l’occasione per analizzare la criticità del momento che sta vivendo il mercato immobiliare e per un confronto tra qualificati esperti del settore. Il quadro triste e fosco vede un calo delle compravendite fino al 18% in città e al 21% in provincia, sempre maggiore pressione fiscale e una diminuzione del 42% della richiesta di mutui che ben testimonia la sfiducia dei potenziali acquirenti.

“Ci muoviamo in un contesto senza dubbio recessivo – ha commentato il direttore di Appe Confedilizia Bergamo Antonello Pagani – ma notiamo dinamiche che si differenziano molto per ambiti territoriali e per tipologie: l’usato di medio-buona qualità se buon posizionato mantiene buona parte del suo valore mentre il patrimonio esistente è a forte rischio invendibilità. In uno scenario già pesante la mano del fisco ha poi fatto il resto facendo entrare in affanno anche l’unico settore che reggeva il sistema casa, ovvero la locazione immobiliare abitativa”.

Nonostante le premesse negative e la mancanza di prospettive future, però, non si incrina il matrimonio tra i bergamaschi e la casa che viene considerata la vera ricchezza dalle famiglie. Ad assicurarlo è Gianfederico Belotti che sottolinea però come paradossalmente a ciò non corrisponda un adeguato accesso al credito: “Finchè non si supererà questo impasse il mercato sarà paralizzato. I numeri negativi snocciolati in precedenza rappresentano la situazione generale ma a Bergamo ogni via fa storia a sé e addirittura all’interno della via stessa ci possono essere notevoli differenze”.

Ma qual è la situazione del mercato immobiliare in città? La variazione del prezzo si aggira su una flessione del 5-8% per il nuovo e del 20% per l’usato. Parecchia attenzione è riposta sulla zona del vecchio ospedale che rimane molto ambita dai bergamaschi anche se nelle vie Statuto e XXIV maggio si riscontra maggiore cautela, dovuta all’incertezza sul futuro degli ex Riuniti e dell’accademia della Guardia di Finanza. Gli investitori in quest’area sono molto orientati sulla piccola metratura mentre ristagna il mercato dell’appartamento per famiglie. Si dimostrano sempre di grande appeal i borghi storici, le vie XX settembre, Vittorio Emanuele, Tasso e Città Alta dove però nelle zone più interne e meno esposte si denota comunque una riduzione del 5-10%. Ha trovato invece nuovo slancio la zona del nuovo ospedale che prima era considerata periferica e invece ora è teatro di numerosi investimenti.

La provincia rappresenta l’85% del mercato immobiliare bergamasco e vede una flessione dei prezzi vicina al 50% per il vecchio che risulta quasi invendibile e del 5-10% sulle nuove costruzioni. Si faticano a vendere anche i nuovi immobili perché le offerte che vengono presentate sono circa del 15% in meno rispetto al prezzo reale.

Per quanto riguarda il mercato immobiliare commerciale e terziario il settore che risente maggiormente della crisi è quello dei capannoni, dove ci si muove prevalentemente nel campo delle locazione e soprattutto nelle zone servite dalle grandi arterie come nell’area tra Orio al Serio, Seriate, Bergamo e Dalmine. In città il mercato tiene anche se le vendite sono in stallo. Ultimamente sono frequenti le richieste da parte di importanti brand nazionali e internazionali che, però, chiedono metrature che nel centro cittadino non sono disponibili. In periferia soffre moltissimo il terziario che è ai minimi storici, mentre il mercato è molto attivo nella cosiddetta Zona A, limitrofa ai grandi centri commerciali come quelli di Curno e Orio al Serio.
[Modificato da marco--- 05/04/2013 09:18]
16/05/2013 13:55
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Più case sul mercato: prezzi giù del 20% e trattative più elastiche (Fonte: bergamonews.it - 16/05/2013)

È un mercato dinamico, in continua evoluzione quello fotografato dal rapporto Fiap sull’andamento del mercato immobiliare che fa un’analisi sul 2012 e qualche previsione per il 2013. Il report è stato realizzato con il contributo di oltre 100 agenti immobiliari professionali iscritti a Fiaip Bergamo e considera 43 quartieri della città e i 244 comuni della provincia orobica.

“Siamo di fronte ad un mercato immobiliare dinamico, che offre da una parte molti immobili in vendita e dall’altra registra un aumento della richiesta di case – afferma Giuliano Olivati, presidente provinciale Fiaip Bergamo –. Da cinque anni assistiamo ad un calo dei prezzi medi delle compravendite e così è anche per il 2012, ma registriamo anche un calo dei prezzi del 19,75% per le abitazioni, del 33,57% per il settore commerciale, del 33,86% per gli uffici e del 24,5% per i capannoni. Di fronte a questi cali notiamo una maggiore disponibilità di chi vende a trattare, a scendere dal prezzo annunciato inizialmente, per riuscire a chiudere la compravendita”.

Chi compra cosa cerca? “È in calo l’interesse per le abitazioni nuove o ristrutturate, anche se insieme fanno ancora il 52,61% del reale venduto – afferma Olivati – a favore degli alloggi usati in buono stato, pari al 37,57% delle transazioni residenziali, mentre si consolida la nicchia, del 10%, il mercato degli immobili da ristrutturare”. Il tempo medio di vendita degli immobili ad uso abitativo si attesta tra i 3 e i sei mesi per il 30% e tra i 6 e i 9 mesi per il 39,25%.

“Segno che è in corso un processo di autoregolamentazione del mercato che premia il calo dei prezzi di richiesta e i proprietari che lo capiscono primo sono i più veloci a vendere” osserva Roberto Boffelli che con Antonino Chiarini, Salvatore Ranucci e Roberto Tassetti compone l’Osservatorio scientifico della Fiaip Bergamo. “Sale la quota pari al 25,25% di chi compra esclusivamente con mezzi propri, mentre si conferma seppure in lieve flessione, 40, 88%, quella di chi permuta il suo vecchio alloggio – aggiunge Antonino Chiarini – segno che nel mattone sta la ricchezza dei bergamaschi e la loro opportunità a trovare una soluzione residenziale migliore. Nel segmento degli acquirenti extracomunitari, la quota di chi compra casa con il mutuo si assesta al 77,5%”.

LOCAZIONI

Anche il mercato delle locazioni in Bergamasca registra nel 2012 un ridimensionamento generalizzato dei prezzi: si tratta di una flessione del 13,13% per il comparto residenziale, mentre la diminuzione dei canoni è in forte discesa – fino al 30% - per il commerciale, seguito dal -20,83% degli uffici e del -23,33% dei capannoni.

AREA DEGLI OSPEDALI RIUNITI

Secondo Giuliano Olivati il 2013 è del disincanto, con proprietari che sono più elastici nelle trattative per la vendita di immobili se vogliono chiudere la compravendita. “La scelta che oggi hanno oggi i proprietari non è tra vendere e svendere – osserva Olivati – ma tra vendere e non-vendere: se ne stanno accorgendo, tra gli altri, anche il Comune di Bergamo e Infrastrutture Lombarde che non riescono a vendere l’area degli ospedali riuniti nonostante il secondo esperimento d’asta. Anche qui è riecheggiato il mantra “non vogliamo svendere”. Anche qui, se non si vuole adeguare il prezzo di richiesta al prezzo di mercato corrente, l’alternativa è non-vendere, e ripensare l’area destinandola ad una funzione pubblica (trovando i soldi per riqualificarla e rilanciarla”.
02/06/2013 20:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Proposta di un taglio del 40% sui prezzi
Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

Rapporto immobiliare 2013 La Cgil: “Nessun crollo I prezzi restano alti” (Fonte: bergamonews.it - 14/05/2013)

“Crollo dei prezzi? Non ci sembra”. Nel giorno della presentazione del Rapporto immobiliare 2013 realizzato dall'Agenzia delle Entrate e dall'Abi, Angelo Chiari, segretario generale della Fillea Cgil di Bergamo, propone una riflessione su prezzi delle case, invenduto del settore e possibilità di salvare quel che resta di un comparto importante per la realtà bergamasca.

“Come se ci fosse un ulteriore bisogno di misurare la grave crisi che il settore delle costruzioni sta attraversando anche nel nostro territorio, arrivano in queste ore i dati del Rapporto immobiliare 2013 realizzato da Agenzia delle Entrate e Abi: le cifre contenute rappresentano l’ennesima preoccupante conferma di un progressivo sgretolamento del settore che ha investito anche la nostra provincia di antica vocazione edile, dove ormai si registrano quasi diecimila posti di lavoro persi dal 2008. Il Rapporto evidenzia un crollo delle compravendite di immobili nel 2012 pari al 25,7% rispetto 2011, con oltre 150 mila compravendite in meno, facendo tornare il mercato immobiliare ai volumi del 1985. Una forte diminuzione si registra anche per il valore di scambio complessivo, stimato in 75,4 miliardi di euro, quasi 27 miliardi in meno del 2011. A determinare questa contrazione è principalmente la caduta del potere d’acquisto delle famiglie, che registra un –14,1% dal 2008 (fonte Federconsumatori nazionale) oltre all’estrema difficoltà ad ottenere un mutuo per chi voglia comprare casa, senza dimenticare i tassi applicati, ancora troppo alti con uno spread superiore al 3%. Inoltre, i costi relativi all’abitazione, che non si limitano alla tassazione, secondo il monitoraggio dell’O.N.F. - Osservatorio Nazionale della Federconsumatori, nel 2013, sono aumentati mediamente del 4% rispetto allo scorso anno.

Dunque la domanda si contrae, mentre il prezzo delle vendite resta ancora troppo alto. Operatori del settore immobiliare denunciano un crollo dei prezzi delle abitazioni che in verità non si è verificato: sempre i dati dell’osservatorio dell’Agenzia delle Entrare registrano un flessione dei prezzi del 2,7% sul 2011 e complessivamente, dall’inizio della crisi, una diminuzione tra il 10 e 12%. Un calo, certo, ma non un crollo visti i dati dell’invenduto.

Comprensibile è, allora, la preoccupazione degli immobiliaristi rispetto all’invenduto. Quello che non comprendiamo è la posizione dei costruttori edili, che dovrebbero essere interessati a mettere sul mercato il patrimonio immobiliare non venduto, costoso (anche solo in termini di Imu), e che sta invecchiando precocemente. Ci chiediamo, allora: i costruttori edili sono più interessati a rilanciare il settore, salvaguardare le loro imprese e il posto di lavoro di centinaia di lavoratori o sono più interessati a mantenere alto il valore del proprio patrimonio invenduto?

È bene ricordare che il prezzo di vendita degli immobili, rispetto al costo della produzione, è pari a circa il 100%, pertanto a fronte di una domanda così carente che sta portando il settore al collasso ci si dovrebbe aspettare una contrazione dei prezzi di almeno il 30%-40%, in modo da rilanciare le vendite riducendo i propri profitti, cosa alquanto normale in tutti i settori industriali e commerciali. Così, invece, non sembra essere per la casa. Una sensibile diminuzione dei costi degli immobili incoraggerebbe di nuovo l’investimento nel mattone per chi cerca un bene rifugio, aiuterebbe tutta quella fascia di popolazione che cerca casa (giovani coppie, separati, anziani, famiglie monoreddito) e che ha bisogno di abitazioni. Ricordiamo, al proposito, le cifre che emersero in occasione di un nostro convegno lo scorso febbraio: da una ricerca condotta dal Politecnico di Milano risultava che il fabbisogno di edilizia sociale o convenzionata che si presenterà nel 2018 nella provincia di Bergamo sarà pari a 48mila alloggi, mentre già oggi ci sarebbe un’eccedenza di edilizia libera pari a 62mila alloggi. Abbattendo i prezzi ad esempio del 40% si potrebbe così spezzare quel cortocircuito tra domanda e offerta che si è creato nel settore, per cui si è continuato a costruire case che il mercato non richiede più”.

Naturalmente non manca la replica: Case: "Assurdo pensare che l'invenduto si risolva coi saldi" (Fonte: bergamonews.it - 30/05/2013)

Vedremo come andrà a finire! [SM=j7569]
[Modificato da marco--- 02/06/2013 22:56]
04/07/2013 10:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Prezzi abitazioni: -19.75%
Sempre piu' case messe in vendita e calano i prezzi (Fonte: Bergamo Economia - 06/2013)

Si conferma per il quinto anno consecutivo il calo dei prezzi medi delle compravendite nel 2012. Secondo il Report dell’Osservatorio previsionale Fiaip Bergamo le compravendite immobiliari fanno registrare un andamento medio dei prezzi in calo del -19.75% per le abitazioni. I valori si attestano invece ai -33.57% per il commerciale. -33,86% per ii segmento direzionale e -24,5% per i capannoni urbani e di cintura, confermando la crisi dei settore terziario e produttivo. A causa dei credit crunch e della ridotta solvibilità delle famiglie causa incertezza occupazionale è in calo al 32.88% (era 1 45% ud 2011) la quota di acquirenti bergamaschi che comprano casa con il mutuo. La percentuale sale al 77,5% nel segmento degli extracomunitari. che diventa però sempre più marginale in termini di volumi di compravendita. Il 40,88% degli acquirenti permuta la sua abitazione. Fase di attenta riflessione sul mercato per gli agenti immobiliari, che faticano sempre più a chiudere la forbice tra domanda e offerta. Le previsioni per il 2013 indicano grande cautela e non sono ottimistiche. Nessuno crede alle promesse elettorali e la ripresa sembra di là da venire. E’ quanto emerge da un...
26/07/2013 08:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Primo trimestre 2013
Bergamo: -19,8% volumi immobiliari nel I trim 2013 (Fonte: traderlink.it - 25/07/2013)

Il trend dei volumi immobiliari nell’intera provincia di Bergamo è in continua decrescita, -19,8% per il capoluogo.
A rilevarlo l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, che ha comunicato i dati relativi al primo trimestre 2013 per Bergamo e provincia.
La statistica mostra l’ulteriore variazione percentuale in negativo delle compravendite per ogni settore di destinazione dell’immobile, ad eccezione del terziario in provincia (dato percentuale che si innesta sul trend negativo delle scorse rilevazioni e quindi non è da sopravvalutare).
Rispetto al primo trimestre del 2010 il calo dei volumi immobiliari nel primo trimestre di quest’anno è stato del 33% per il totale della provincia, con una minor diminuzione nel capoluogo, laddove si riscontrata una variazione negativa del 25%.
“L’Omi conferma statistiche e previsioni dell’Osservatorio immobiliare Fiaip Bergamo che lo scorso marzo ha rilevato un calo annuo del 19,3% nelle compravendite residenziali”, commenta Giuliano Olivati, presidente provinciale degli agenti immobiliari professionali.
“Questa contrazione delle compravendite sta portando quei proprietari che sono realmente motivati alla vendita a ridurre la forbice tra il prezzo di richiesta e il prezzo finale del reale venduto.
Chi non si adegua ai valori correnti, influenzati dalla crisi economica generale che stiamo attraversando, di fatto esce dal mercato”, conclude Olivati.
13/08/2013 08:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Prezzi troppo elevati
Allarme case, non c'è ripresa (Fonte: Il giorno Bergamo - di Alessandro Borelli - 13/08/2013)

Bergamo, prezzi troppo elevati: gli immobili non si vendono.

Rimane molto difficile la situazione del mercato immobiliare nella Bergamasca...
28/09/2013 10:55
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Case, le quotazioni sono stabili (Fonte: Il Giorno Bergamo - di Paolo Cittadini - 28/09/2013)

26/10/2013 10:28
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
FIAIP, Olivati ancora presidente casa, prezzi in picchiata del 7% (Fonte: Il Giorno Bergamo - di Alessandro Borelli - 26/10/2013)

[Modificato da marco--- 26/10/2013 10:29]
10/01/2014 09:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
2013: a Bergamo prezzi giù del 12%
Immobili, il mattone vede rosso A Bergamo prezzi giù del 12% (Fonte: ecodibergamo.it - 10/01/2014)

I prezzi delle case in Italia hanno registrato un’ulteriore contrazione nell’ultimo trimestre del 2013, confermando il calo già evidenziato nell’arco dell’anno nell’84% delle città capoluogo monitorate dal sitp idealista.it.

Bergamo, secondo i calcoli del sito, ha sofferto molto, e molto più di altre città: il prezzo medio al metro quadro sarebbe passato da 2.089 euro di dicembre 2012 a 1.825 di dicembre 2013. Un calo delle quotazioni del 12,6 %.

Peggio di Bergamo solo Brescia, dove il calo dei valori è stato del 15,6%. Va male anche a Como che piazza un -10,5%, mentre Milano se la cava con un -3,1%.

L’ufficio studi del portale immobiliare che ha osservato l’andamento delle quotazioni di 107.915 immobili nel periodo ottobre-dicembre :dall’ultima rilevazione risulta che solo 8 dei 50 capoluoghi italiani monitorati da idealista chiudono l’anno in terreno positivo, anche se la corsa a ribasso si è attenuata nell’ultimo trimestre dell’anno.

Repricing più accentuato nelle città intermedie rispetto ai grandi mercati, fra questi solo Napoli chiude in terreno positivo; su base trimestrale diminuiscono le città in segno negativo rispetto alla passata rilevazione (il 59% contro il 70% del terzo trimestre)

Secondo Vincenzo De Tommaso, ufficio studi idealista.it: anche in un contesto di cali generalizzati, con margini di trattativa ampi, il 2013 è stato un anno di transazioni difficili per l’attendismo degli acquirenti e le difficoltà di accesso al credito.

Per l’anno prossimo prevede invece condizioni migliori per chi è intenzionato ad acquistare casa con sgravi e di incentivi fiscali in arrivo riguardanti le imposte e le ristrutturazioni. È chiaro che sull’andamento delle compravendite molto influirà un aggiustamento dei prezzi in linea con le possibilità degli italiani: in questo caso nel 2014 potremmo assistere a una piccola ripresa per il settore immobiliare con un incremento degli acquisti finalizzati ad abitazione principale pagati con propria liquidità o finanziati, ma solo in minima parte. sarà questo il new normal dopo la grande crisi.

Al termine dell’ennesimo anno di recessione, segnato da una domanda improntata al realismo e la tassazione alle stelle che ha incrementato l’offerta, i prezzi nei grandi mercati sperimentano il taglio maggiore nella Capitale (-7,1%).
07/02/2014 09:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Bergamo: prezzi -9,2% nel 2013
Case, prezzi giù del 6,6% nel 2013 Ma a Bergamo va peggio: - 9,2% (Fonte: ecodibergamo.it - 06/02/2014)

Bergamo - Calano ancora i prezzi, ma le prospettive per il futuro fanno sperare nella ripresa del mercato immobiliare residenziale: è questo, in breve, il risultato emerso nell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare residenziale italiano condotto da Gruppo Immobiliare.it e relativo a tutto il 2013.

A livello nazionale il prezzo medio degli appartamenti in vendita è diminuito del 6,6% su base annua (da gennaio a dicembre 2013): il dato risente maggiormente della diminuzione registrata nel secondo semestre che, da solo, vede i prezzi contrarsi del 3,8%. Nel dettaglio, il prezzo medio ponderato degli appartamenti italiani si è assestato intorno ai 2.270 € per metro quadro.

A Bergamo il prezzo medio registrato è stato di 2.193 euro per metro quadro, in flessione del 9,2% rispetto al dicembre del 2012. La contrazione si è concentrata in misura maggiore nel secondo semestre dell’anno, in cui si è avuto un -5,3% dei prezzi medi richiesti.

«Il 2013, per il mercato immobiliare residenziale, è stato all’insegna di una generale flessione dei prezzi su tutto il territorio nazionale – dichiara Guido Lodigiani, Direttore Corporate e Ufficio Studi di Gruppo Immobiliare.it (www.immobiliare.it) – ma sono le città con più di 250.000 abitanti e gli appartamenti in vendita nel Sud Italia a soffrire in misura maggiore»...
21/03/2014 19:55
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Immobili di pregio: prezzi calo del 30-40% rispetto dal 2007
Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

Anche gli immobili di pregio nel tunnel dell’invenduto (Fonte: bergamo.corriere.it - di Fabio Paravisi - 20/03/2014)

I cartelli «vendesi» sono ancora lì: hanno preso il sole dell’estate, la pioggia dell’autunno, il gelo dell’inverno e ora stanno accumulando muffa alle cancellate delle case o sulle facciate dei condomini sui quali sono stati affissi ormai mesi fa. Perché nemmeno nel 2013 per il mercato immobiliare è riuscito a arrampicarsi fuori dal buio abisso in cui è stato precipitato dalla crisi. L’ennesima conferma dello stato catatonico in cui si trova la compravendita degli immobili arriva dalle statistiche dell’Agenzia delle entrate. Che in tutto lo scorso anno ha registrato la miseria 8.734 compravendite in tutta la Bergamasca (delle quali 1.007 in città) mentre nei bei tempi prima della crisi si era riusciti ad arrivare a un picco nel 2006 di 21.276, di cui 2.115 in città Da allora i dati sono andati in picchiata: gli immobili comperati e venduti sono progressivamente fino a scendere nel 2012 a 9.646 e quindi nell’ultimo anno di un ulteriore 9,5%. Nel corso degli ultimi dodici mesi il mercato (crollato del 59% rispetto al picco del 2006) è andato in altalena: il primo trimestre si è chiuso a quota 1.990 compravendite, il secondo è salito a 2.457, il terzo è ridisceso a 1.882 mentre il quarto ha chiuso l’anno a quota 2.405. Non ci sono settori che sono scampati alla continua contrazione del mercato: i monolocali solo tra il 2011 e il 2013 sono scesi da 927 a 752 e a 607; le piccole abitazioni da 3.781 a 2.675 e a 2.411; le abitazioni medio-piccole da 2.658 a 2.042 e a 1.885; gli immobili medi da 3.918 a 2.987 e a 2.779; e gli immobili grandi da 1.076 a 842 e a 783 (ci sono poi i «non classificati», calati da 405 a 347 e a 783). «Sono dati che in sostanza non rappresentano una novità rispetto agli anni scorsi — commenta Giuliano Olivati, presidente della Federazione italiana agenti immobiliari professionali —. Sul mercato c’è sempre una buona richiesta, che però si deve scontrare con una capacità di spesa diminuita e con i ridotti finanziamenti concessi dalle banche. E questo comporta una difficoltà a incontrarsi con un’offerta che è troppo spesso legata alle aspettative di prima della crisi».

Tra coloro che vendono una casa ce ne sono molti che non hanno ancora accettato gli stravolgimenti avvenuti negli ultimi otto anni: «Se chi vende ha una reale volontà di farlo e bisogno allora è costretto a rendersi conto che i valori sono calati. Ma visto che Bergamo è una città che sta ancora abbastanza bene ci sono tanti proprietari di immobili che non hanno una reale necessità di vendere, e quindi stabiliscono prezzi che non sono realistici e sono fuori mercato. Il risultato che tanti immobili restano sulla piazza per anni e rischiano di non essere venduti. Solo in seguito si arriva a ribassi di prezzo molto laboriosi e alla fine il proprietario si rende conto che la situazione è cambiata, si stufa di pagare le tasse, cala il prezzo fino al valore giusto e infine la casa trova il suo acquirente».

Ormai non si salva nemmeno il mercato degli immobili di lusso: «Il mercato del lusso è basato su imprenditori, grandi professionisti e commercianti, categorie a loro volta toccate dalla crisi e che devono mettere mano ai soldi per andare avanti. Anche qui c’è stato un calo del 30-40% rispetto dal 2007. Quando alla fine arriverà la ripresa ci vorranno anni prima che il mercato della casa si consolidi e riparta veramente».
26/04/2014 06:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1
Città: MILANO
Età: 29
Sesso: Femminile
Utente semplice
Sottoscala
OFFLINE
Re:
marco---, 22/09/2010 16:34:

Osservatorio Fiaip -



No scusate..ma a leggere ste robe girano..La Fiap ormai non rappresenta niente, ha una emorragia paurosa da sempre di iscritti, non ne conosco uno che non ne parli male. Il meglio furbo immobiliarista visto, a cui ho opposto i dati veri, quelli dell'Agenzia del Territorio, va a dirmi che quella non é nulla, conta la Fiap. Come dire che conta il catechismo della maestra e non quello del Concilio. Siamo nell'area dello "scrivo quello che vorrei che fosse" al posto di quello che é.


Il 56,11% degli acquirenti bergamaschi comprano casa con il mutuo, percentuale che sale al 92,25% nel segmento degli extracomunitari. Il 31,89% degli acquirenti permuta la sua abitazione.



L'acquirente bergamasco o hai casa in Maresana/Cittá Alta o se non puoi aspira al condominione col tappeto rosso in ingresso, il bambino col triciclo al piano di sopra e la parodi con le ricette in tv. Ha i miti incrollabili come l'Arch. Angelini, il Donizetti, quelli coi soldi e compagnia cantante. Voli lirici, atti di coraggio, pensare diverso mai. Qualche vero artista in questo contesto si é suicidato. Ma questa é un'altra pagina.

Il 31% permuta? Rotolo. Nasce in Bergamo la dizione "gestione permuta" che lo sanno anche i sassi essere una truffa legalizzata di un paio di agenzie e forse piú. Son queste le permute?
Nel segmento comunitari non sale un tubo: fa solo statistica l'acquisto della ex stalla abitabile ma da ristrutturare (sic!) zona Mornico.


il presidente di Fiaip Bergamo Giuliano Olivati – è il momento giusto per comprare, ma anche per vendere perché c’è tanta richiesta.



Olivati? :-D uno che, v. forum immobilio, non sapeva neppure che esiste un Ufficio Casa in Comune con annunci di case in affitto? Sta sul sito o stava, la news é dell'anno scorso. Ma basta leggerlo su twitter..



conferma Salvatore Ranucci del comitato tecnico scientifico –



chi?:-D che voleva vendere un coso gocciolante fra Broseta e Carducci asserendolo abitabile con due verniciate? Peccato che stava parlando con una architetta. Ma si sa una donna é scema di default, ergo le si puó dire quello che si vuole.

Cioé io alla fine non me la prendo neanche con 'sta gente, me la piglio che questi non hanno una formazione adeguata, spesso neanche finito le secondarie, al pari della mia tosatrice del cane. Io pretenderei che siano contemporaneamente geometri-ingegneri-avvocati e architetti. E che portino il cliente a rogito e non solo a compromesso e che siano responsabili degli atti come un medico della salute. Cavolo sta gente é ipegarantita dalle leggi ma mica vende salsa di pomodoro, vende pezzi di vite degli altri, sudore degli altri e trattando per lo piú con la media-povera gente che i ricchi gli affari se li fan da soli. (poi cian il mito del Percassi e passan i pomeriggi a parlarsi dei ricchi come i servi della gleba parlano del castellano...ma ahó, sveja..)


dobbiamo dire che siamo supportati dalla concessione di mutui che sta riprendendo. Se le banche ci supportassero un po’ di più sarebbe ancora meglio.



Fantastico. Sai che faranno le banche? Saneranno le imprese edili che han lavorato in perdita, con cementi impoveriti e ferri sottodimensionati, con intonaci che stan su due anni e le caldaie del castorama. E una volta sanate le imprese che fanno? Il loro lavoro é costruire quindi giú altre valangate di cemento. (oddio c'é anche chi dopo i cementi impoveriti si é dato alla politica che si guadagna di piú e sostiene quel puffo che é il Cotto e Mangiato) In fondo il Pesenti é di Bergamo, onoriamo i cementi.
Questa gente deve MORIRE.
A Bergamo anche calando il prezzo del 30% non si vende nulla perché le persone sono spaventate, anche se non sanno questo lo sentono: sentono che c'é precariatá di fiducia, che i giochetti fatti sugli immobili da L'Aquila a La Maddalena, dal Vaiont al Monte Bianco son ormai troppi. Se vengono fatti, come son stati fatti, anche nella capitale del Muratore sparisce la religione. E le immobiliari? Ma come zzo si fa a prendere il 3% da due parti? il 6%? senza avere spese. Provino con un negozio, come asseriscono: fondi di magazzino, elenco clienti, elenco fornitori, scadenze ogni 15 gg, merce in/out, bollette, iva a gogó, deperibilitá, saldi, norme, invenduto, blocchisti, il ragioniere in casa...ma vadano a lavorare...
Ma non si rendono conto che accusare il cliente resistente a scendere e dire "io non calo, abbassa il prezzo tu che vendi"(e non insieme) é come il politico che si incolla sulla sedia e toglie i soldi alla vecchietta? Noi, abbiamo provato anche ad alzare il livello dell'immobiliarista scegliendola quasi al top. Un pianto. In vita mia l'unico degno incontrato, e per cui ho lavorato negli affitti, oggi fa lo psicologo a Berlino. Un altro, un amico, non lavora piú, nauseato. End of question...un tir di sberle gli ci vuole, altro che statistiche.
30/04/2014 09:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Rapporto Fiaip aprile 2014: prezzi -17,5%
Case, i tempi sono sempre difficili Volumi a -21%, prezzi giù del 17,5% (Fonte: ecodibergamo.it - 29/04/2014)

Tempi sempre duri per il mercato immobiliare a Bergamo. Il trend è rimasto invariato nel 2013: ma è in aumento il numero degli immobili messi in vendita. Nel settore residenziale si è visto un calo dei volumi (-21,25%) e dei prezzi (-17,5%). Lo dice il rapporto della Fiaip con la rilevazione condotta ad aprile.

Gli agenti immobiliari professionali lanciano un monito: «Sebbene si affaccino dei timidi segnali di ripresa - hanno detto nel corso di una conferenza stampa presentando le cifre -, resta impossibile prevedere quando usciremo davvero dalla crisi, perché siamo di fronte ad un nuovo paradigma economico che deve indurre tutti al realismo».

Si conferma infatti per il sesto anno consecutivo il calo dei prezzi medi delle compravendite nel 2013. Valori in calo anche negli altri settori: -22,5% per commerciale e uffici, e -20% per i capannoni urbani e di cintura, confermando la crisi del settore terziario e produttivo.

Aumentata al 40% (era l 32,88% nel 2012) la quota di acquirenti bergamaschi che comprano casa con il mutuo. La percentuale sale al 83,33% nel segmento degli extracomunitari, che diventa però sempre più marginale in termini di volumi di compravendita. Il 38,75% degli acquirenti permuta la sua abitazione, in calo dal 40,88% del 2012.

Siamo in una fase di attenta riflessione sul mercato per gli agenti immobiliari, che faticano sempre più a chiudere la forbice tra domanda e offerta (mediamente il 20%, con picchi più spinti). Le previsioni per il 2014 indicano una fase di assestamento dei valori e del numero di transazioni, della quale è difficile prevedere la durata.

Ci si assesta - si legge nel report - verso una lenta prospettiva di ripresa la tendenza del mercato, con il 50% dei rilevatori che attestano il calo della domanda di abitazioni e l’altro 50% che rileva stazionarietà, mentre la totalità dei rilevatori registra un aumento dell’offerta: questi dati potrebbero segnare i prodromi di una lenta e graduale uscita dal trend negativo che ha ingessato il settore immobiliare dal 2007.

Confermato anche nel 2013 l’interesse per le abitazioni nuove o ristrutturate (insieme fanno il 43% del reale venduto), tallonate degli alloggi usati in buono stato (41% delle transazioni residenziali), mentre si consolida il mercato degli immobili da ristrutturare (16%). Il tempo medio di vendita degli immobili ad uso abitativo si attesta tra i 3 - 6 mesi per il 36,25% e tra i 6 - 9 mesi per il 38,75%, segno che è in corso un processo di autoregolamentazione del mercato che premia il rapporto qualità/prezzo/location attraverso la riduzione dei prezzi di richiesta.
12/08/2014 08:32
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Case, mercato giù fino al 30% Nuovo Catasto: previsti rincari (Fonte: ecodibergamo.it - 12/08/2014)

Per la crisi del mattone non si scorge ancora una fine: le compravendite, a Bergamo, sono in continuo calo e i prezzi degli immobili non accennano a frenare la caduta iniziata nel 2008. Ci si domanda perfino, tra gli esperti del settore, se esista ancora un mercato immobiliare. Esclusi Città Alta e parte del centro (il quadrilatero tra Sentierone, via sant’Alessandro e viale Vittorio Emanuele) la situazione è preoccupante. Nei quartieri periferici le richieste di acquisto casa sono in picchiata, mentre l’offerta è addirittura in crescita. Con un forte rischio: l’aumento di numero di edifici che, a causa di una condizione sempre più degradata, risultano invendibili. E nella selva di tasse sulla casa – che con la riforma del Catasto potrebbero diventare più salate – mantenere le proprietà, da sempre simbolo della ricchezza italiana, non è stato mai tanto pesante. Il crollo arriva fino al 30%.

La riforma del Catasto

Case in centro ed edifici in borghi antichi. Ma anche residenze rurali e vecchie cascine. Sono le tipologie di abitazioni a rischio rincari con la nuova riforma del Catasto, che sta muovendo i primi passi da una decina di giorni. La conferma – informale – arriva direttamente dagli uffici dell’Agenzia delle entrate. Per fortuna non finisce qui, perché c’è spazio anche per una buona notizia: i proprietari di alloggi di recente costruzione, con stanze di dimensioni limitate, potrebbero pagare meno.
[Modificato da marco--- 12/08/2014 08:32]
07/01/2016 09:49
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Case all’asta? Sempre di più E a Zingonia bastano 2 mila euro (Fonte: ecodibergamo.it - 07/01/2016)

Sono oltre 155 gli immobili a Bergamo che si possono acquistare all’asta con cifre anche sotto i 10.000 euro. Il caso più eclatante con il prezzo di asta più basso (2.000 euro) si riscontra nel condominio «Athena» a Zingonia di Ciserano.

Un appartamento di 57 metri quadrati (soggiorno, angolo cottura, camera da letto, bagno, balcone di sette metri e cantina) che nessuno s’è filato. Un po’ per la difficoltà del privato cittadino nel conoscere tali possibilità, un po’ per la situazione di degrado della zona che scoraggerebbe chiunque: acqua e corrente elettrica che non ci sono, appartamenti vicini occupati abusivamente, interventi continui delle forze dell’ordine per situazioni di spaccio, prostituzione e malavita in generale.

Dei 6.922 immobili messi all’asta nel 2015 in Bergamasca 380 sono concentrati a Zingonia e ricadono in maniera specifica sui Comuni di Verdellino (228), Ciserano (104), Osio Sotto (72) e Boltiere (38). Significa che ogni mille abitanti ci sono 14 immobili all’asta. Una sorta di piccola Gotham a due passi da Bergamo che vanta una «densità di esecuzione immobiliare» incredibile, corrispondente al doppio della media provinciale.
[Modificato da marco--- 07/01/2016 09:50]
12/01/2016 08:55
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Case, il mercato fa ancora fatica nel 2016 prezzi in calo del 2-5% (Fonte: L'eco di Bergamo - di Tiziana Sallese - 12/01/2016)

Un click per ingrandire
[Modificato da marco--- 12/01/2016 08:56]
08/07/2016 09:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Bergamo, mercato immobiliare in ripresa: ecco i prezzi (Fonte: bergamosera.com - 08/07/2016)

BERGAMO — Buone notizie per il mattone bergamasco. Dopo 8 anni consecutivi di calo dei prezzi delle case e del numero di compravendite, i dati dell’Omi (Osservatorio mercato immobiliare) dell’Agenzia delle entrate, segnano per la prima volta un aumento del numero di transazioni e un assestamento dei valori reali degli immobili sulla piazza bergamasca. Lo rendo noto la Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) di Bergamo.

“Dal Comitato consultivo misto OMI al quale abbiamo preso parte – dichiara Giuliano Olivati, presidente Fiaip Bergamo – emerge una conferma di quello che abbiamo sempre sostenuto come Osservatorio immobiliare Fiaip Bergamo, e cioè che, fino alla fine del 2015, il calo generalizzato dei valori immobiliari ha fatto sì che si vendessero solo le case a prezzo per non dire a sconto. Questo abbassamento dei prezzi, che hanno perso anche il 50 per cento dal 2008 ad oggi, ha portato ad una ripresa del numero di compravendite, nel primo semestre 2016, con un incremento ipotizzabile del 10 per cento, del quale attendiamo conferma nei dati relativi a Bergamo e provincia, ancora in fase di elaborazione da parte dell’Agenzia delle entrate”.

Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi – continua Olivati – i dati aggregati mostrano una sostanziale stasi delle quotazioni immobiliari per Bergamo città (0,15%), con una situazione a macchia di leopardo fotografata dall’Omi. Consigliamo pertanto ai proprietari massima prudenza nella definizione delle richieste per la vendita dei loro immobili, perché si vendono solo le case prezzate realisticamente. La buona notizia – conclude Olivati – è che si è tornati a vendere,con una rinnovata attenzione all’usato che attrae per la possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali su ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche”.

Tengono i valori delle zone centrali e centralissime di pregio, Vittorio Emanuele e Poste Centrali, mentre nelle zone Papa Giovanni, Paleocapa, San Bernardino Alta, Moroni Alta e Via Palazzolo la presenza di immobili non ristrutturati influenza negativamente le quotazioni. Situazione simile nella zona Angelo Maj, con valori per edifici vecchi intorno ai 1100 – 1200 €/mq, per quelli costruiti negli anni ’90 in buono stato intorno ai 1500 €/mq, mentre le nuove iniziative immobiliari si attestano dai 2000 €/mq in su.

Un ribasso dei valori si ha anche nella zona Canovine – San Bernardino bassa – Carnovali, mentre sono in ripresa le quotazioni della zona Porta Osio – Carducci, segnata da ribassi passati. Lo stato manutentivo degli edifici fa sì che i valori dell’usato calino nelle zone periferiche Loreto, Longuelo e Monterosso. Nella parte nord-est della città rimane apprezzata Redona, dove la presenza di iniziative immobiliari di qualità energetica e abitativa fa sì che i valori non diminuiscano.

In calo generalizzato le quotazioni dei box, mentre per il mercato non residenziale mancano dati attendibili per le compravendite di uffici e negozi. Scendono del 20% le quotazioni degli affitti degli uffici nelle zone centrali del capoluogo. Lo spostamento nei prossimi mesi delle sedi della Confindustria, dell’Italcementi e delle Agenzie Fiscali (uffici statali) porterà un ulteriore terremoto sulle quotazioni del terziario, situazione che andrà verificata nelle prossime rilevazioni.

In calo anche i valori della locazione dei negozi.

Spostando lo sguardo al resto della provincia si segnala la difficoltà di Treviglio, soprattutto nelle zone centrali, con una diminuzione dei valori medi sia delle locazioni che delle compravendite. La zona periferica mostra una certa stabilità con valori rilevati ricompresi da 1300-1900 €/mq per gli immobili vicino ai servizi e in buono/ottimo stato di manutenzione. Nel resto della macroarea della Bassa i valori mostrano una certa stabilità, 1000-1300 €/mq per il buono stato e 1500-1700 €/mq per l’ottimo.

Il mercato delle seconde case resta in crisi nelle macroaree Valle Brembana e Valle Imagna, mentre in Valseriana si segnala una ripresa circoscritta però a Castione della Presolana, soprattutto nella zona Bratto-Dorga, grazie a nuove iniziative con valori medi di 1700 €/mq.

Lago d’Iseo: i prezzi rilevati a Sarnico mostrano una stasi delle quotazioni.

Isola bergamasca in tenuta di valori, segnalati invece cali dei prezzi a Seriate (per smaltire l’invenduto degli anni 2009-2012) e Dalmine. Aumento delle quotazioni segnalato invece a Treviolo.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | « 2 3 4 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:20. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
View My Stats