dgambera, 23/06/2009 20.14:
Ma meno quanto?
Non è una questione di immolarsi, ma una questione di fermare tutto questo. Se non lo facciamo noi in primis, quelli che sappiamo, quelli che ci crediamo, ma come vogliamo che se ne rendano conto tutti quegli altri là fuori e soprattutto i proprietari che vogliono vincere la lotteria a spese di chi deve comprare?
Se noi per primi giustifichiamo certi prezzi, ma come pretendiamo poi dall'altra parte che questi calino ed arrivino ai livelli che riteniamo giusti?
Ma giusti come? Per le nostre tasche? E siamo sicuri che siano quelli i prezzi giusti?
Cioè, se un immobile, ad esempio, all'Esquilino nel 2000 costava 200.000.000 di Lire e oggi costa 600k, ma tu non compri perchè ce la faresti a 420k, è quello il prezzo giusto? O il prezzo giusto in realtà è 300k?
Si chiama immolarsi questo? Io li chiamo 120k e prospettiva del non ripetersi di certi fenomeni e magari poi ci compri la seconda di casa (lo so che easgero, ma lasciami fare).
Se però cominciamo a dire che all'Esquilino ci può stare che costa 420k perchè è vicino al vatteloapesca, e questo vatteloapessca significa il 60% in più rispetto ad una zona equivalente, scusami, ma la cosa non mi va giù. (lascia stare i numeri, che sono a puro titolo di esempio per rendere l'idea)
Parlavamo degli affitti no? Sul fatto che non bisogna comprare a questi prezzi siamo tutti d'accordo, ma un tetto sopra la testa bisogna avercelo e in quel caso non è pagando 100 euro in più di affitto che si alimenta la bolla. solo questo volevo dire.
Quanto al "prezzo giusto", è quello che possiamo permetterci "col sudore della fronte" e non con i mega buffi. Quando le compravendite riprenderanno vorrà dire che i prezzi stanno diventando "giusti" per le tasche del cittadino medio.
Il valore delle case lo facciamo noi, cioè lo fa la nostra disponibilità economica (e la "generosità" delle banche
) è sempre stato così.
Avrei potuto comprare nel 2005, come hanno fatto in molti rovinandosi per sempre l'esistenza, con un mega mutuo ma non l'ho fatto, aspettando di riuscirci con i miei mezzi.
Se riuscissi a comprare al -30% sui prezzi attuali (i quali stanno a -10% rispetto ai massimi) sarebbe per me il "prezzo giusto" cioè quello che posso permettermi senza svenarmi, punto. Non ha senso continuare a "non comprare" per essere gli eroi della sbolla, aspettando che i valori scendano a -60%. Oddìo se fossi un po' più giovane aspetterei pure - ma per comprarmi l'atticone, mica per ragioni "etiche"!
Con questi prezzi pochi possono comprare, in periferia come al centro, nelle zone fighe come in quelle popolari... quindi il mercato ci penserà da sè a rientrare nella normalità e noi non dobbiamo fare niente, se non aspettare il nostro momento.
[Modificato da TobaccoFlower 24/06/2009 11:00]
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La casa è un sentimento.
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