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Immobiliare è Nera, Breglia : La Ripresa slitta al 2012

Ultimo Aggiornamento: 15/09/2012 13:46
12/09/2009 15:25
 
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Ormai la diga dell'informazione si è incrinata...impossibile fermarla adesso...la Ripresa slitta al 2012 in attesa di ulteriori dilazioni temporali...

Italia Oggi 12-09-2009




http://www.fiaip.it/Ecostampa/documenti/NDC/NDCWT.PDF

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12/09/2009 15:52
 
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Re:
Pegasus@, 12/09/2009 15.25:


Ormai la diga dell'informazione si è incrinata...impossibile fermarla adesso...la Ripresa slitta al 2012 in attesa di ulteriori dilazioni temporali...

Italia Oggi 12-09-2009




http://www.fiaip.it/Ecostampa/documenti/NDC/NDCWT.PDF

Pega



Prima si slittava di un anno ..........ora 2012......2018........... [SM=g1866343] [SM=g10416]




--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
12/09/2009 21:03
 
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Re: Re:
grella, 12/09/2009 15.52:



Prima si slittava di un anno ..........ora 2012......2018........... [SM=g1866343] [SM=g10416]








Secondo loro questo è il punto più basso dello sboom [SM=g1750147]
Ed ancora tirano fuori la storiella che la causa della crisi attuale dell'immobiliare è da ricercarsi nella ridotta propensione delle banche ad erogare mutui! Ancora! [SM=g1765347]
Mica si dice che i prezzi sono insostenibili!
DI fatto si continua a negare che anche in Italia c'è stata una grossa bolla dell'immobiliare....
Pagliacci [SM=g9202]
12/09/2009 22:03
 
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Re:
Pegasus@, 9/12/2009 3:25 PM:


Ormai la diga dell'informazione si è incrinata...impossibile fermarla adesso...la Ripresa slitta al 2012 in attesa di ulteriori dilazioni temporali...

Italia Oggi 12-09-2009

...


Pega

Fantastico, grazie! [SM=g1750826]
Provvedo ad aggiornare la lista e sottolineo alcune righe.

L'immobiliare in Italia dovrà aspettare il 2011-2012 per ripartire. E archiviare i danni, in termini di calo di fatturato (-10%), con prezzi in discesa fino al 25% nel residenziale, aziende chiuse e posti di lavoro persi sotto i colpi della crisi che negli ultimi 25 mesi è stata devastante come l'11 settembre...

...Gli investimenti nel settore non residenziale sono calati del 46% nel primo semestre 2009 sullo stesso periodo del 2008...


Marco
[Modificato da marco--- 12/09/2009 22:19]
26/09/2009 00:00
 
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Previsioni immobiliari dall’European Outlook
Pubblicato da Roberto in Mutui Bancari.
Venerdì, 25 Settembre 2009.

Aggiungiamo un’altra previsione sull’andamento del mercato immobiliare italiano nel 2009 e nel corso del prossimo anno. Alle numerose stime che abbiamo avuto modo di evidenziare nelle scorse settimane, aggiungiamo anche quella di Scenari Immobiliari nel suo ultimo rapporto European Outlook 2010, che - ricalcando previsioni non dissimili pubblicate negli ultimi mesi - stima un calo dei prezzi delle case prolungato fino al 2010.
25/03/2011 17:07
 
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Immobiliare italiano fermo al palo. Ripresa lontana (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - 25/03/2011)

Il mercato immobiliare italiano resta al palo e non ci sono prospettive di una consistente ripresa fino alla fine del 2012. Lo dice l'Osservatorio Nomisma sul mercato immobiliare, presentato oggi a Bologna e sul quale si soffermerà domani Il Sole 24 Ore con la copertina delle pagine di Casa&Case per un'analisi dettagliata. L'ottimismo di alcuni operatori diramato alla fine dell'anno scorso non trova dunque riscontro nei dati che, anzi, raffreddano qualsiasi entusiasmo. Secondo l'Osservatorio il tasso tendenziale annuo delle compravendite in Italia ha fatto registrare un calo del 3,4% nel quarto trimestre del 2010: dopo i primi due trimestri di crescita, con tassi tendenziali del +3,4% e del +2,4%, è seguito un calo che, nella seconda parte dell'anno, è stato sempre più intenso, passando da -2,3% a -3,4%, portando il bilancio dell'intero 2010 a una riduzione dello 0,1% delle compravendite su base nazionale.

Nomisma ha preso in esame le 13 principali aree metropolitane (Milano, Roma, Bologna, a Torino, Napoli, Bari, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Padova, Palermo, Venezia-Mestre) e 13 città intermedie (Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno, Taranto, Trieste, Verona). Sul fronte dei prezzi, si è attenuata, rispetto al 2009, la perdita di valore delle case, che nel 2010 è stata dell'1,6% nelle prime 13 città italiane (-4,1% nel 2009) e dell'1,8% nelle città intermedie. Ma i fattori di incertezza a livello nazionale e la politica restrittiva delle banche sul fronte dei mutui continuano a ingessare il mercato.

Nomisma ha messo a punto un nuovo indice per valutare la liquidità nell'investimento immobiliare nelle varie città, che misura la capacità di un immobile di essere prontamente trasformato in cash senza significative perdite in conto capitale. Il nuovo indice, nella sua prima formulazione, tiene conto non solo degli elementi tradizionali, ma anche degli sconti che vengono praticati sulle transazioni (cresciuti nel 2010 in tutti i segmenti, ad eccezione delle abitazioni nelle gradi aree urbane) e dei tempi medi di vendita che continuano a dilatarsi. Applicato ai 13 maggiori centri urbani osservati nel periodo 2006-2010, l'indice rivela che a fine 2010, nel segmento delle abitazioni nuove e usate l'area meno illiquida risulta essere quella di Milano (con domanda in aumento e sconti bassi, livelli di compravendite ancora esigui, tempi di vendita elevati e prezzi ai minimi), mentre Palermo è ultima in graduatoria. E il futuro? I dati previsionali sui prezzi degli immobili nelle 13 grandi aree urbane non lasciano spazio a molto ottimismo. Per Nomisma, l'osservazione della dinamica media dei valori di compravendita porta infatti a prevedere per il biennio 2011/2012 variazioni modeste sulle quotazioni delle abitazioni (+0,6% per il secondo semestre del 2011; + 1,9% nel secondo semestre del 2012), disegnando anche per il futuro un quadro di stagnazione dell'immobiliare.

Vedi anche: Mercato immobiliare, come distinguere fra vera ripresa e illusione ottica (Fonte: quotidianocasa.it - 08/09/2010)
25/03/2011 17:50
 
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Re:
marco---, 25/03/2011 17.07:

Immobiliare italiano fermo al palo. Ripresa lontana (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - 25/03/2011) Il mercato immobiliare italiano resta al palo e non ci sono prospettive di una consistente ripresa fino alla fine del 2012. Lo dice l'Osservatorio Nomisma sul mercato immobiliare, presentato oggi a Bologna...


Qui la Sintesi del Report

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FourCorners
25/03/2011 22:11
 
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Re: Re:
FourCorners, 25/03/2011 17:50:


Ottimo, grazie! [SM=g1750826]
Ha davvero dell'incredibile la "fioritura" di articoli di questi giorni.

Nomisma: il mattone non si riprende, mercato in stagnazione (Fonte: improntalaquila.org - 25/03/2011)

Gli strascichi della crisi continuano ad essere pesanti per il mattone: il mercato immobiliare italiano è in stagnazione e la situazione è destinata ad appesantirsi ulteriormente. E’ l’analisi semestrale di Nomisma, che con l’osservatorio immobiliare fotografa l’andamento del mercato. I segnali di piccola ripresa che erano emersi nei mesi scorsi si sono, infatti, rivelati illusori: il mercato immobiliare italiano è sempre in profonda crisi...
...e pensare che sei mesi fa scrivevano:

Mercato immobiliare in ripresa nel primo trimestre del 2010 (Fonte: web24ore.com - 09/09/2010)

Il mercato immobiliare ricomincia a correre: nel nostro paese, considerando i primi tre mesi del 2010, le convenzioni che si riferiscono alle compravendite di unità immobiliari hanno raggiunto l’importante cifra di 190.728. Con una crescita del 2,3% in confronto al medesimo periodo del 2009, il mercato immobiliare afferma una ripresa che non si era mai vista negli ultimi mesi. Nello specifico, facendo riferimento agli immobili ad uso residenziale, l’aumento arriva addirittura al 3%.
E’ quanto sottolineato nel rapporto sulle compravendite immobiliari e mutui, che è stato pubblicato dall’Istat.
Questo studio evidenzia come questo fenomeno segnali per la prima volta delle variazioni, sotto il profilo tendenziale, con il segno positivo, dopo un periodo di diminuzione che aveva visto il via addirittura nel 2007, proseguendo sempre con maggiore intensità fino al 2009, per poi rallentare gradualmente nei mesi successivi.
Affianco alle compravendite di immobili, prosegue la crescita del numero dei mutui stipulati: nel primo trimestre del 2010, l’Istat evidenzia come si sia verificato un aumento del 13,7% in confronto al medesimo periodo del 2009.

Alla faccia della professionalità! [SM=g6963]

Suppongo che abbiano compreso che sia giunto il momento di dire la verità.

Il mercato immobiliare italiano è in profonda crisi e non si riprende affatto______punto.

Tutte le corbellerie che hanno scritto fino ad oggi nell'inutile disperato tentativo di riaccendere un mercato a parole hanno solo aggravato la situazione, creando false aspettative di crescita, mantenendo i prezzi artatamente alti hanno allontanato ancor di più la vera e propria ripresa che, a mio giudizio, è ipotizzabile solo tra molti, molti anni.

Chi è causa del suo mal...

Marco
[Modificato da marco--- 25/03/2011 22:17]
25/03/2011 22:15
 
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Re: Re:

FourCorners, 25/03/2011 17.50:


Sintesi del Rapporto Nomisma per chi va di fretta.

1. È tutta colpa delle banche.
Troppo disponibili con i vecchi mutuatari:
- IERI per via del credito facile, che ha gonfiato le quotazioni oltre ogni limite
- OGGI per l'inaccettabile lentezza dei pignoramenti nei confronti di famiglie e imprese in difficoltà!
MA ANCHE troppo selettive, oggi, con la nuova generazione del parco buoi.

2. Una scoperta sensazionale: gli immobili sono ILLIQUIDI!!!
Tanto più se qualcuno vi ha convinto che la vostra catapecchia vale come un attico con vista su Central Park.
Il problema è che il mercato immobiliare italiano è caratterizzato da incertezza sui valori di mercato e disinformazione.
Ma per fortuna, da oggi, ci pensa Nomisma con i suoi nuovi indici, costruiti in base allo... SCONTO!

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25/03/2011 23:33
 
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Re: Re:
FourCorners, 25/03/2011 17.50:





[SM=g1750152] [SM=g1750826]
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26/03/2011 00:39
 
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Re: Re: Re:
FourCorners, 3/25/2011 10:15 PM:

Sintesi del Rapporto Nomisma per chi va di fretta.

1. È tutta colpa delle banche.
Troppo disponibili con i vecchi mutuatari:
- IERI per via del credito facile, che ha gonfiato le quotazioni oltre ogni limite
- OGGI per l'inaccettabile lentezza dei pignoramenti nei confronti di famiglie e imprese in difficoltà!
MA ANCHE troppo selettive, oggi, con la nuova generazione del parco buoi.

2. Una scoperta sensazionale: gli immobili sono ILLIQUIDI!!!
Tanto più se qualcuno vi ha convinto che la vostra catapecchia vale come un attico con vista su Central Park.
Il problema è che il mercato immobiliare italiano è caratterizzato da incertezza sui valori di mercato e disinformazione.
Ma per fortuna, da oggi, ci pensa Nomisma con i suoi nuovi indici, costruiti in base allo... SCONTO!

FourCorners





Praticamente hanno tracciato un quadro devastante: secondo loro o si crolla o non c'è nulla da fare per il mercato immobiliare [SM=g6941]


Un eccesso di ottimismo aveva spinto, già all’inizio dello scorso anno, a ritenere ormai esaurita la fase recessiva che caratterizzava il mercato immobiliare italiano da oltre un biennio e contestualmente avviata la ripresa, seppure le evidenze in tal senso fossero ancora piuttosto flebili.

....

L’ipotesi di una pronta ripartenza non teneva, tuttavia, in debita considerazione le profonde modifiche nel frattempo intervenute nell’allocazione del credito da parte delle banche, nel tentativo di ridurre la rischiosità degli impieghi e ripristinare un’adeguata solidità patrimoniale.
Per comprendere la rilevanza degli aspetti creditizi nell’evoluzione del mercato occorre, innanzitutto, riconoscere il ruolo che l’allentamento dei criteri di selezione e il conseguente aumento delle disponibilità economiche hanno avuto nel “gonfiare” livelli di attività e quotazioni nella fase ascendente del ciclo immobiliare. L’infondata convinzione che la finanziarizzazione del contesto avrebbe garantito la sostenibilità di prezzi altrimenti inaccessibili, associata all’incapacità di definire in maniera congrua il corrispettivo per il rischio di controparte e settore sia a livello corporate che a livello retail, ha inevitabilmente comportato un innalzamento del grado di dipendenza del settore rispetto al sistema bancario.
La maggiore selettività scaturita dalla crisi finanziaria, riducendo la disponibilità di un sostegno divenuto per molti imprescindibile, pregiudica, di fatto, le prospettive di una pronta ripresa.




Come dire .... col doping finanziario il mercato è andato a bombva, senza di esso non si può parlare di ripresa in nessun modo .... operazione verità [SM=g1750147]



A complicare il quadro concorre, oltre alla debolezza economica della domanda, la lentezza con cui i prezzi del comparto residenziale tendono ad adeguarsi alle mutate condizioni di mercato. Alle abituali lentezze di adattamento riconducibili alla componente di utilizzo insita nell’investimento si aggiungono, nel caso italiano, la durata e i costi del processo di recupero coattivo in caso di insolvenza del mutuatario.
L’inefficienza di tale processo induce le banche ad avere un atteggiamento di disponibilità nei confronti di famiglie e imprese in difficoltà (evitando per queste ultime l’immediato rispetto delle condizioni di loan to value in caso di flessione dei prezzi), all’insegna della formula “extend and pretend”, piuttosto che avventurarsi in faticose dismissioni.
Il mancato arrivo sul mercato di molti immobili a garanzia di mutui entrati in sofferenza ha, senza dubbio, consentito di non accrescere ulteriormente la pressione ribassista sulle quotazioni.Le capacità negoziali del sistema bancario non paiono, tuttavia, illimitate, soprattutto nella prospettiva che il progressivo innalzamento dei tassi di interesse determini un ampliamento delle sofferenze.
Gli immobili a garanzia di crediti deteriorati da una parte e l’ingente mole di invenduto dall’altra, rappresentano un ostacolo al momento insormontabile sulla via della ripresa
.





In sintesi:
- la crisi ha indebolito la capcità finanziaria degli acquirenti;
- le banche non si avventurano in pignoramenti lunghi anni e tendono ad essere accomodanti, anche se la prospettiva di rialzo dei tassi con conseguenti rialzi delle sofferenze fanno pensare che il giochino del rinvio stia per finire;
- invenduto e crediti deteriorati pesano come macigni sulla ripresa (oltre a quanto detto sopra): è veramente una soddisfazione vedere Nomisma che conferma ciò che si va dicendo da anni ormai.



In assenza di una repentina correzione al ribasso dei prezzi (specie delle localizzazioni secondarie) e di un allentamento dei criteri di concessione del credito è, infatti, impossibile ipotizzare che l’offerta attuale e prospettica trovi riscontro nelle autonome capacità di assorbimento della domanda.



Stoccata fatale: o si cala per bene e rapidamente o addio sogni di gloria. Era ora che dicessero certe cose.


Un’attenta analisi delle disponibilità reddituali delle famiglie e dell’onerosità e accessibilità del mercato creditizio, in relazione ai prezzi delle abitazioni, restituisce un’immagine nient’affatto tranquillizzante. L’idea secondo cui gli irrisori tassi di interesse comportino necessariamente una maggiore facilità di accesso al credito rischia di rivelarsi fuorviante, se non verificata alla luce delle effettive politiche di allocazione del sistema bancario. L’attenzione che, in questa fase, soprattutto i grandi gruppi dedicano a preservare lo stock di mutui in essere ed, eventualmente, a contendere le posizioni dei competitor, rivela il minore interesse per il mercato dei flussi (anche a causa dell’impossibilità di un corretto pricing in funzione del rischio), con inevitabili ricadute negative sul numero di transazioni immobiliari. La ponderazione delle diverse componenti spinge a propendere per l’inaccessibilità del mercato alle attuali condizioni per una notevole quota della domanda potenziale. Un arretramento dei prezzi, soprattutto nelle localizzazioni secondarie, associato ad una politica creditizia meno selettiva nei confronti delle nuove operazioni, continuano a sembrare condizioni imprescindibili per un’effettiva ripartenza del mercato.



In sintesi:
- la gente non ce la fa a comprare a questi prezzi;
- l'unica prospettiva per la ripartenza è quella di forti storni.



26/03/2011 09:51
 
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Re: Re: Re: Re:

dgambera, 26/03/2011 00.39:

Praticamente hanno tracciato un quadro devastante: secondo loro o si crolla o non c'è nulla da fare per il mercato immobiliare...


(per la recensione notturna di DGambera)

Ma ci pensate che, per arrivare alla conclusione di cui sopra, c'è qualcuno che - da chissà quanto tempo - paga 175 euro ad ogni uscita???
E poi mi chiedo... Ma anche il rapporto vero e proprio (175 euro) è scritto in word, con i font di sistema, e stampato in PDF con ghostscript?

Un rapporto che, fra l'altro, nella sua versione short, usa per 10 volte la parola "Sconto"!
Amici di Nomisma, Scemari e compagnia fuffante (detto con affetto)... ma voi conoscete il significato delle parole "mercato", "domanda", "offerta"?
Sapete cos'è il "prezzo di mercato"?
Ma possiamo ancora perdere tempo (simpaticamente) con le vostre rilevazioni e i vostri numeri?
No, ve lo chiedo perché stavo pensando all'abbonamento.

FourCorners

26/03/2011 10:24
 
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Il 2011, appena iniziato, in estrema sintesi
Mercato Immobiliare in calo nel 2011, diminuisce la richiesta di mutui (Fonte: notiziae.com - 26/03/2011)

Chi sperava in un mercato immobiliare in netta guarigione, deve fare i conti con una evidente risposta negativa fornita dal mercato che fa segnare un – 5% di transazioni rispetto al 2010, già segnato da un forte andamento negativo del settore dovuto alla scarsa accessibilità delle famiglie ai mutui bancari.
Dal 2011 però il dato preoccupante sembra quello riguardante le richieste di mutui che sembrano in diminuzione, contrapponendosi ad una decisa risalita delle richieste di affitto, più care di un mutuo ma sostenibili e senza rischi rispetto all’apertura di un credito.
26/03/2011 11:17
 
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Immobili, il mercato e' sofferente



...
I dati salienti del Rapporto

I fattori che nei primi mesi del 2010 avevano ispirato un eccesso di ottimismo – si legge nel documento - si sono scontrati con dinamiche di mercato particolarmente rigide, che ora disegnano un quadro di stagnazione, destinato ad appesantire ogni previsione. Tra gli elementi nuovi e preoccupanti emersi dal Rapporto: il calo delle compravendite registrato nel secondo semestre del 2010 (-3,5% rispetto allo stesso periodo del 2009, con punte del -5,5% nei centri urbani minori e del -10% al Sud), che, seppur parzialmente compensato da una buona capacità di tenuta dei mercati urbani del Centro-Nord, porta il saldo annuale ad appena un +0,4% rispetto al 2009; l'insensibilità delle quotazioni (dinamica che ormai avvicina Nord e Sud, centri e periferie) alla progressiva flessione della domanda e, non ultimo, il difficile accesso ai mutui da parte delle famiglie, a causa non dei tassi di interesse (esigui nel corso del 2010), ma dell'atteggiamento severo mostrato dal sistema creditizio, più impegnato a sostenere i mutui dei nuclei oggi in bilico e le imprese in difficoltà, che a concedere nuove operazioni.

Ed è proprio la maggiore selettività scaturita dalla crisi finanziaria che, riducendo la disponibilità di un supporto divenuto per molti italiani imprescindibile, pregiudica, di fatto, le prospettive di una pronta ripresa del mercato. Ma le capacità negoziali del sistema bancario non paiono illimitate – si legge nel Rapporto - soprattutto nella prospettiva che il progressivo innalzamento dei tassi di interesse determini un ampliamento delle sofferenze. In sintesi, “considerata l'ingente mole di invenduto – spiega Luca Dondi, responsabile dell'Area Immobiliare di Nomisma – e in assenza di una repentina correzione al ribasso dei prezzi, specie delle localizzazioni secondarie e di un allentamento dei criteri di concessione del credito è, infatti, impossibile ipotizzare che l'offerta attuale e prospettica trovi riscontro nelle autonome capacità di assorbimento della domanda”.
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Contrordine. Si cambia tinta!
Visto che il TG1 non lo chiama più (e preso atto che ci legge tutte le mattine)...
Mi sembra giusto dare, NOI, il giusto rilievo all'ultima uscita di Mario Breglia.

Il mattone vede rosa
di Teresa Campo - Milano Finanza del 3 marzo 2012



03/03/2012 10:15
 
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ahahah intramontabile sembrano gli etssi articoli del 2008, 2009, 2010, 2011 bwahahahaah e da quest'anno c'e l'IMU, ho gia sentito di persone terrorizzate, ville divise, altre viollone messe in vendita ovviamente senza successo per non doverla pagare...
03/03/2012 17:48
 
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"E c'erano anche le marmotte che incartavano la cioccolata... davvero" (cit.)

Forte Breglia, eh? Con la Campo fanno un mix micidiale, in cui si è capaci di dire che il governo Monti ha praticamente ridato slancio al mercato immobiliare, che il crollo dello spread BTP-Bund, anzichè essere un elemento di solidità per i BTP oltre che causa di forte gain per chi ci ha investito, è un elemento di fiducia verso il mattone. Immagino che allora quando lo spread era alto la gente scappava dall'investimento immobiliare...... ma a me sembra di ricordare che dicessero che chi investiva in BTP andava a rimetterci un sacco di soldi [SM=g1749704]
13/04/2012 07:26
 
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La notte non è finita, ma l'alba non è lontana...
European Outlook 2013 (estratto per la stampa)

«In Italia le previsioni indicano una tendenza al rialzo nel residenziale... nel 2014» (pagina 5).


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Povero Mario! (era: La notte non è finita, ma l'alba non è lontana...)
13/09/2012 08.20:

European Outlook 2013 (estratto per la stampa)

«In Italia le previsioni indicano una tendenza al rialzo nel residenziale... nel 2014» (pagina 5).


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Persino lo sponsor della kermesse prende le distanze dal povero Mario Breglia!

La ripresa dell'immobiliare nel 2013? Un'utopia
Paola Dezza - Casa 24 Plus (15 settembre 2012)

SANTA MARGHERITA LIGURE - La ripresa nel 2013? Utopia.
I protagonisti del real estate riuniti a Santa Margherita Ligure per il 20° Forum di Scenari Immobiliari, che si conclude stasera, hanno attentamente seguito le numerose relazioni di economisti ed esperti, ma nei corridoi l'aria che si respira è pesante.
Se il fatturato del mercato immobiliare scenderà dell'1,3% nel 2012, in base ai dati dell'Outlook di Scenari Immobiliari, per poi riprendersi già l'anno prossimo e segnare una performance positiva, in realtà gli a.d. e gli addetti ai lavori la pensano diversamente...
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