L’usucapione blocca gli sviluppi di Berlusconi in Sardegna
16/06/2010
- Paolo Murgia è il nome di un pastore sardo che da trent’anni rompe le uova nel paniere a Edilizia Alta Italia, società di costruzioni del gruppo Fininvest del presidente del Consiglio.
E impedisce di costruire un villaggio turistico.
La storia, raccontata da Libero, narra di come ogni volta che l’azienda ha ottenuto le concessioni edilizie dal Comune abbia dovuto fermare le ruspe. Il pastore utilizza da sempre i prati del futuro villaggio turistico per far pascolare il suo gregge e, con vari ricorsi al tribunale competente, quello di Tempio Pausania, i lavori non sono mai partiti.
In più ora Murgia è diventato anche proprietario dei terreni che ha utilizzato grazie all’usucapione. Sono passati 20 anni e ora passano di proprietà, in barba alla Fininvest.
Che, secondo quanto ha ricostruito Libero, in passato ha sottovalutato il caso.
Specie dopo il blocco delle licenze per costruire vicino alla costa deciso dal presidente della Sardegna Renato Soru.
Poi le cose sono cambiate ma il pastore Murgia aveva ormai preso possesso dei terreni.
E lo scorso anno un altro fazzoletto di quel terreno è in procinto di passare di mano.
Stando al bilancio 2009 della società Edilizia Alta Italia, il pastore ha presentato un’altra citazione per un nuovo lotto di terreno che utilizza per il pascolo.
Intanto la notizia si sparge e altri pastori hanno seguito questa strada.
I coniugi Putzu, per primi, si sono visti assegnare 83.156 metri quadrati di terreno, valore catastale 71.531 euro.
Il signor Bua lo scorso ottobre ha presentato in tribunale la richiesta per l’usucapione di altri 85.736 mq in località Cugnana, ovviamente di proprietà della Edilizia Alta Italia.
Che giorno dopo giorno vede ridursi la porzione del terreno che potrebbe utilizzare per costruire, tanto da averli svalutati in bilancio di 13,3 mln di euro.
E che non tiene conto delle perdite accumulate dalla mancata realizzazione del villaggio turistico Costa Turchese.