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Il mattone vede la luce a fine 2010

Ultimo Aggiornamento: 18/03/2010 20:01
21/12/2009 12:15
 
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Fonte: Sole 24 Ore – 20/12/2009

Il mattone vede la luce a fine 2010

Un ulteriore calo dei prezzi da Nord a Sud: a Roma una discesa del 5%, a Milano del 3,5%, a Torino del 4,5%, a Firenze del 4%, a Napoli del 6%, a Palermo del 6 per cento. Il 2010 non sarà ancora un anno da ricordare per chi punta a guadagnare grazie agli investimenti sul mattone. Anzi, la discesa dei prezzi, già in corso da oltre 12 mesi, potrebbe continuare: tuttavia, secondo gli addetti ai lavori, questo trend potrebbe avere un’inversione di tendenza a partire dal secondo semestre dell’anno. Insomma, il 2010 non sembra ancora il momento migliore per vendere gli immobili sul mercato. Sarà un periodo di transizione. Ma se per i venditori la fase è problematica, al contrario i potenziali compratori potrebbero trovare qualche buona occasione a sconto.
I dati degli uffici studi sono illuminanti sul periodo che sta vivendo il mattone italiano. Secondo il Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia (Cresme) il residenziale è crollato in tre anni sui livelli del 1999 come compravendite. E addirittura — in soli due anni - Sui livelli del 2004 in termini di prezzi.
Tanto che per il terzo anno consecutivo le compravendite termineranno con una flessione fra l’11% e il 14 per cento a livello nazionale.
In ambito locale le discese maggiori, nel 2009, si sono fatte sentire nei comuni non capoluogo di provincia: con un calo annuale di circa il 18%. Nelle grandi città il calo si è attestato fra il 9% e il 15%...


17/01/2010 11:13
 
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Prezzi Case, Mercato Immobiliare 2010 ancora in discesa



17 gennaio 2010
Scritto da Donatella

Il 2009 appena concluso ha mostrato una marcata contrazione nei volumi delle compravendite immobiliari e sebbene non siano ancora disponibili i dati consuntivi, sulla scorta dei parziali sembra che la riduzione sia stata superiore al 15-20% e da vari segnali si ipotizza che anche il 2010 confermera’ il trend negativo per questo settore.

Infatti per l’anno in corso il mercato immobiliare dovrebbe essere interessato da una nuova contrazione sia pur se in minor misura rispetto al periodo precedente: alla luce del permanere delle criticita’ che hanno caratterizzato il mercato in senso lato durante l’anno passato e’ ragionevole ipotizzare una ulteriore diminuzione delle contrattazioni e dei prezzi delle case.

Va tuttavia precisato che la situazione economica che e’ stata duramente impattata dalla crisi innescata dalle note operazioni di finanza strutturata messe in atto dalle banche americane e poi trasferita nel resto del mondo e che ha inciso non solo sulla stabilita’ dei mercati finanziari, ma si e’ estesa anche alla cosiddetta economia reale, non puo’ certamente dirsi conclusa.

Anzi i riflessi negativi sulle attivita’ industriali (e parliamo anche delle p.m.i.) potrebbero farsi sentire in misura piu’ tangibile proprio nel secondo semestre di quest’anno, in concomitanza con le pubblicazioni dei bilanci 2009 (che non saranno entusiasmanti) e con le stime sull’andamento del primo semestre 2010 (su cui ci asteniamo solo per non essere di malaugurio!).

Se cio’ verra’ confermato, gli effetti ricadranno anche sull’occupazione, sulla mobilita’ e sul senso di incertezza generale che indubbiamente avrebbe risvolti negativi sul mercato immobiliare. Infatti per chi non disponde dei fondi necessari, una fonte di reddito sicura e stabile e’ il requisito principale che sta dietro alla decisione di acquistare un immobile. [SM=g1750163]

D’altra parte le continue assicurazioni che vengono propinate ogni giorno attraverso gli organi di informazione con l’intento di rasserenare gli animi dei consumatori, ormai non vengono piu’ raccolte e anzi sortiscono l’effetto di rendere diffidenti e insicuri i cittadini che stanno limitando sempre piu’ gli acquisti all’essenziale, selezionando e dando diverse priorita’. [SM=g1750163]

Un altro elemento che non ha certo favorito una rivitalizzazione del mercato immobiliare e’ il permanere nel limbo in Parlamento delle proposte di stabilire una sorta di cedolare secca del 20% sugli affitti cosa che avrebbe sicuramente sbloccato il mercato degli affitti con il risultato di smuovere il volano economico del settore.

Non ci nascondiamo che la crisi pero’ investe anche le imprese edili che si ritrovano ormai in difficolta’, con grandi parti di invenduto e scarsissime risorse economiche per poter proseguire nel lavoro dei cantieri, poche prospettive di vendita e quindi anche ridotte capacita’ di credito nei confronti delle banche. Questo meccanismo produce ulteriore disoccupazione sia diretta che nell’indotto e la spirale continua…
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17/01/2010 11:26
 
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Re:
(sylvestro), 17/01/2010 11.13:

Prezzi Case, Mercato Immobiliare 2010 ancora in discesa


Infatti per chi non disponde dei fondi necessari, una fonte di reddito sicura e stabile e’ il requisito principale che sta dietro alla decisione di acquistare un immobile. [SM=g1750163]





La questione però è una sola.
Oggi, chi è che ha la certezza di avere una fonte di reddito sicura e stabile?
Forse solo i dipendenti pubblici (ministeriali&Co, sui parastatali non ci scommetterei due lire).

Una mia amica lavorava in Hp Dcs (società di servizi del gruppo HP) dall'oggi al domani tutto il gruppo genovese di tale società s'è trovata in mezzo ad una strada.
120 persone a cui la società ha detto "grazie è stato bellissimo, teniamoci in contatto".
Eppure non stiamo parlando di pizza&fichi snc.




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Complottismo? No, Grazie!!!
17/01/2010 11:44
 
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Re: Re:
labottegadelfuturo, 17/01/2010 11.26:


...
Eppure non stiamo parlando di pizza&fichi snc.
...




[SM=g1749711] Stessa cosa meno di due anni fa alla Motorola di Torino; 400 ragazzi e ragazze in gamba, laureati, specializzati, motivati; messi in strada in poco tempo senza se e senza ma.


[Modificato da (sylvestro) 17/01/2010 11:44]
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17/01/2010 14:24
 
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Re:
marco---, 21/12/2009 12.15:

Fonte: Sole 24 Ore – 20/12/2009

Il mattone vede la luce a fine 2010

Un ulteriore calo dei prezzi da Nord a Sud: a Roma una discesa del 5%, a Milano del 3,5%, a Torino del 4,5%, a Firenze del 4%, a Napoli del 6%, a Palermo del 6 per cento. Il 2010 non sarà ancora un anno da ricordare per chi punta a guadagnare grazie agli investimenti sul mattone. Anzi, la discesa dei prezzi, già in corso da oltre 12 mesi, potrebbe continuare: tuttavia, secondo gli addetti ai lavori, questo trend potrebbe avere un’inversione di tendenza a partire dal secondo semestre dell’anno. Insomma, il 2010 non sembra ancora il momento migliore per vendere gli immobili sul mercato. Sarà un periodo di transizione. Ma se per i venditori la fase è problematica, al contrario i potenziali compratori potrebbero trovare qualche buona occasione a sconto.
I dati degli uffici studi sono illuminanti sul periodo che sta vivendo il mattone italiano. Secondo il Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia (Cresme) il residenziale è crollato in tre anni sui livelli del 1999 come compravendite. E addirittura — in soli due anni - Sui livelli del 2004 in termini di prezzi.
Tanto che per il terzo anno consecutivo le compravendite termineranno con una flessione fra l’11% e il 14 per cento a livello nazionale.
In ambito locale le discese maggiori, nel 2009, si sono fatte sentire nei comuni non capoluogo di provincia: con un calo annuale di circa il 18%. Nelle grandi città il calo si è attestato fra il 9% e il 15%...






solito doppio messaggio, funzionale a certi tizi, ripetibile di anno in anno (qui al 2010):

- ai compratori (potenziale mercato): sbrigatevi che senno' a fine 2010...

- ai venditori (potenziale concorrenza): tranquilli, non svendete, aspettate fine 2010...

e' un'arte sopraffina...

[SM=g1934144] [SM=g1934144] [SM=g1934144]


[Modificato da laplace77 17/01/2010 14:25]
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Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

forum sulla bolla immobiliare - video sulla bolla immobiliare
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DISCLAIMER:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
26/01/2010 16:03
 
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26 gennaio 2010

Mario Breglia, presidente e fondatore di Scenari Immobiliari, spiega le previsioni 2010 dopo un anno molto difficile.

[Modificato da (sylvestro) 26/01/2010 16:04]
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26/01/2010 19:46
 
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Re:
(sylvestro), 26/01/2010 16.03:

OFNetworkItalia
26 gennaio 2010

Mario Breglia, presidente e fondatore di Scenari Immobiliari, spiega le previsioni 2010 dopo un anno molto difficile.





Valanga di invenduto [SM=g1747522]
[Modificato da dgambera 26/01/2010 19:46]
26/01/2010 20:02
 
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Re: Re:
dgambera, 26/01/2010 19.46:




Valanga di invenduto [SM=g1747522]




You got it! [SM=g1750826]
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18/03/2010 08:40
 
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Marché Italien, pas de reprise avant 2011


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18/03/2010 20:01
 
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Re:
(sylvestro), 18/03/2010 8.40:

Marché Italien, pas de reprise avant 2011
...




Per gentile concessione di DG abbiamo anche la traduzione:



Mercato italiano, niente ripresa fino al 2011.

Le transazioni sono scese del 30% nel 2009, secondo Cushman & Wakefield, del 40% secondo Jones Long LaSalle. L'attendismo prevale, specialmente sui grandi progetti di Milano.

Basta mettersi al bordo dello "chicchissimo" Corso Como di Milano per farsi un'idea: a metà tra le due stazioni, la Centrale e Garibaldi, il futuro quartieri d'affari del capoluogo lombardo è sempre in gestazione e svela agli occhi dei passanti un vasto terreno pieno di sterpaglie. La maggior parte delle gru sono ferme e c'è stato un forte parlare del fatto che i due principali progetti, quello del gruppo Hines (Garibaldi Repubblica - Varesina) e i tre grandi giri concepiti da Generali, Allianz e Fonsai (CityLife), non saranno consegnati prima del 2014, come annunciato. Un solo segnale di incoraggiamento è stato registrato: a metà Dicembre, Trenitalia, la compagnia italiana dei treni, ha inaugurato la linea ad alta velocità che attraversa la penisola dal Nord al Sud, mettendo Milano a meno di 1 ora da Torino e a 3 ore da Roma. L'attrattività della zona se ne ritrova ravvivata, in una città sempre atomicizzata, che conta 11 sotto-mercati di uffici. La torre nuova fiammante nella quale il consiglio regionale è appena entrata, suscita qualche speranza di vedere il grande polo terziario della città concentrarsi a Nord dell'agglomerato, tanto che si attribuisce a Unicredit, primo gruppo bancario del paese, l'intenzione di piazzarvici la propria sede sociale.

Pessimismo circostante
A testimoniare questo immobilismo, l'insabbiamento dell'altro grande miraggio milanese: l'Expo 2015. "Siccome è stata scelta, la città ha fatto sfavillare numerosi progetti, ma il sufflè s'è completamente afflosciato" (), osserva un attiguo al progetto. Dall'autunno, il costo della manifestazione è stato ridotto del 20%, a meno di 1 miliardo di EUR, a causa della crisi. Il calcestruzzo e l'acciaio hanno ceduto il posto ad un enorme orto () ("Les Echos") dell'8 ottobre 2009). Il pessimismo circostante è anche nutrito dal fatto che le infrastrutture alberghiere di Milano sono giudicate appena sufficienti e qualche riconversione ulteriore del sito non è attualmente prevista. L'anno scorso, il numero di transazioni locative per gli uffici è calato del 30%, calcoli di Cushman & Wakefield.
Dal canto suo, Jones Long LaSalle parla di una caduta del 40% e di un calo del 10% degli investimenti, a 3,5 miliardi di EUR. "E' l'attività più bassa mai osservata da anni", sottolinea il suo direttore generale per l'Italia, Pierre Marin, che pensa tuttavia che il mercato degli investimenti "ha resistito meglio del previsto ()" e "dispone di un forte potenziale di crescita ()". Secondo Cushman & Wakefield, le tariffe "principali" al mq sono scese del 9% al centro di Milano, a 500 EUR/mq/anno, e del 6% al centro di Roma, a 480 EUR/mq/anno. Per evitare l'esodo delle imprese di locazione, i proprietari italiani hanno preferito mantenere l'affitto facciale per più mesi.

Gli osservatori notano qualche segno di inversione di tendenza dal 2009 (). L'ISTAT ha annunciato un forte rallentamento dei cali di nuovi cantieri edili nel 4^ trimestre (-8,2% contro -13,3% del 3^ ). Rispetto ai tre mesi precedenti, "un pò più di 100.000 mq di locali nuovi" è stato immesso sul mercato, indica Yannis De Francesco, responsabile del dipartimento uffici di Jones Long LaSalle Milano. A Roma, dove il solo polo di sviluppo dimora incluso nel corridoio che va dall'EUR a Fiumicino, le nuove locazioni sono cresciute nel 2009 (9%) a 125.000 mq. La vera ripresa dell'immobiliare si farà attendere fino all'inizio del 2011.

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