Mercato immobiliare italiano nel 2010
7 febbraio 2010
Principali fattori che che dominano il mercato immobiliare e sono causa della diminuzione dei prezzi:
1. Aumento disoccupazione
2. Aumento tempi di vendita
3. Forte diminuzione delle transazioni
4. Aumento indebitamento dei costruttori
5. Diminuzione prezzi dei terreni edificabili
6. Forte diminuzione dell’inflazione
Grafico mercato immobiliare 2010
Grafico mercato immobiliare italiano dal 1985 al 2010.
bollaimmobiliare.freeforumzone.leonardo.it/newpost.aspx?a=post&c=150353&f=150353&idc=1800&idd...
Sul grafico sono rappresentate 3 curve. La prima curva riguarda l’andamento medio del prezzo di un immobile che nel 1985 era stimato in 100 mila euro. La seconda curva rappresenta la base di rivalutazione che hanno avuto mediamente gli immobili negli ultimi 23 anni. La terza curva rappresenta l’andamento rivalutato dei picchi raggiunti dai prezzi. Dal grafico è facilmente visibile come il mercato immobiliare italiano presenti cicli di espansione e contrazione dei prezzi. Gli ultimi anni (2010,2011 e 2012) rappresentano una possibile evoluazione dei prezzi al ribasso per il mercato italiano.
Perchè la crisi immobiliare è reale? Per valutare come gli investitori guardano al mercato immobiliare italiano prendiamo in esame alcune società per azioni che investono in questo settore. Analizziamo l’andamento azionario di queste società negli ultimi mesi attraverso i seguenti grafici aggiornati a Febbraio 2010. La linea azzurra indica l’indice FTSE MIB. I grafici mostrano molto bene la valutazione negativa degli investitori nei confronti dei titoli del comparto immobiliare italiano. Se paragoniamo l’indice FTSE MIB (FTSE MIB è attualmente il più significativo indice azionario della Borsa italiana. Questo indicie rappresenta il paniere che racchiude le azioni delle 40 maggiori società italiane ed estere quotate sui mercati gestiti da Borsa Italiana) notiamo come i titoli che operano nel mercato immobiliare italiano stiano notevolmente sottoperformando.
Immagine PirelliReEstate (da Gennaio 2006 a Febbraio 2010)
Grafico del titolo Pirelli Real Estate 2010
Immagine Gabetti (da Gennaio 2006 a Febbraio 2010)
Grafico del titolo Gabetti 2010
Risanamento (da Gennaio 2006 a Febbraio 2010)
Grafico del titolo Risanamento
Ecco quanto perdono questi titoli dall’inizio della crisi economica:
* Gabetti -87%
* Pirelli Real Estate -96%
* Risanamento -91%
Ricordiamo ancora una volta che usualmente gli andamenti del mercato azionario anticipano l’andamento dell’economia reale.
La crisi del mercato immobiliare italiano è sempre più pesante. Lo scoppio della bolla immobiliare negli USA, in Spagna ed in Gran Bretagna sta facendo sentire il suo peso anche sui gruppi italiani. Il gruppo Gabetti ha evidenziato la difficile situazione del mercato immobiliare italiano con la riduzione notevole del numero di transazioni intermediate e il notevole allungamento dei tempi di vendita. A questi problemi si aggiunge la stretta del credito concesso alle famiglie e alle imprese a causa della carente liquidità del sistema finanziario.
Quali sono i segnali per un possibile scenario deflattivo?
Alcuni economisti ritengono anche probabile uno scenario deflattivo che riguarderà l’Europa. Nel caso in cui queste ipotesi si dovessero verificare i prezzi immobiliari non saliranno per molto tempo. Vediamo quali sono i principali segnali dell’inizio di un possibile scenario deflattivo:
1. Discesa dei prezzi (settore immobiliare, settore automobilistico, settore energia …)
2. Aumento delle insolvenze sui mutui e dei pignoramenti immobiliari.
3. Aumento della disoccupazione
Alcuni di questi segnali sono già presenti in Italia. Tuttavia lo scenario deflattivo non sembra ancora avviarsi e l’ultimo dato misurato a Dicembre 2009 sull’inflazione è 1.0%.
Come incideranno i prezzi dei terreni edificabili sui nuovi cantieri pronti a fine 2010?
I prezzi dei terreni edificabili sono in forte diminuzione. Questo fattore incide in modo non trascurabile sui prezzi immobiliari dei nuovi cantieri. Al momento attuale è già possibile misurare una notevole diminuzione delle differenze tra i prezzi richiesti dai venditori privati ed i prezzi rischiesti dai costruttori. I costruttori infatti stanno rivedendo i loro prezzi di vendita più velocemente dei privati. Tuttavia per i prossimi 12 mesi stimiamo una diminuzione ancora più marcata dei prezzi di vendita del nuovo data da questi fattori:
1. Costi minori sulle materie prime
2. Costi minori nel comparto energia
3. Costi minori dei terreni edificabili
4. Aumento della necessità di vendita dei costruttori (Tasse e possibilità di nuovi articoli a sfavore dei costruttori che mantengono invenduti immobili per molto tempo…)
I pignoramenti sono aumentati?
Adusbef e Federconsumatori hanno raccolto numerosi dati dai tribunali che riguardano pignoramenti e vendite all’asta nel 2009. Il risultato di questa indagine mostra che le vendite all’asta sono aumentate del 15% rispetto al 2008. Tutto questo nonostante i tassi di interesse bassi e la diminuzione dei costi legati ai mutui. Prendendo in esame un arco di tempo che va dal 2007 al 2009 l’indagine mostra un aumento dei pignoramenti del 60% (130 mila case all’asta).
[Modificato da marco--- 02/08/2010 12:14]