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C'è stata o no in italia una bolla immobiliare?

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2010 22:58
03/09/2010 13:30
 
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Ringraziando @linghi. per la segnalazione di questo articolo

C'è stata o no in italia una bolla immobiliare? (Fonte: idealista.it - 03/09/2010)

Quando si parla della bolla immobiliare ci si riferisce ad una situazione in cui il mercato delle compravendite, attraverso speculazioni, finanziamenti e fiducia nella sua espansione, cresce a ritmi accelerati. contemporaneamente i prezzi crescono vertiginosamente e questo alimenta ulteriormente il sistema. fino a che, come è avvenuto negli stati uniti tre anni fa, la bolla esplode perché il sistema è insostenibile, i finanziamenti diminuiscono, il settore edilizio arretra e perde migliaia di posti di lavoro, l'economia intera viene trascinata nel baratro dalla crisi immobiliare. è successo anche in italia o è solo un problema degli altri?

la rivista valori, mensile della banca etica, sostiene che l'italia non sia rimasta affatto al di fuori di questo meccanismo, ma che ci sia dentro fino al collo. e per dimostrarlo fornisce dei numeri chiari: 2.000 imprese fallite nel settore delle costruzioni, 210.000 posti di lavoro persi, crollo delle compravendite dopo i picchi del 2007-2008, svalutazione del 66,87% dei titoli delle società immobiliari quotate in borsa

guarda il grafico della vendita di case dal 1985 ad oggi

secondo questo reportage, sebbene le banche italiane non siano esposte come quelle spagnole o statunitensi, il loro coinvolgimento non è da sottovalutare, soprattutto se si tiene conto dell'aumento delle sofferenze. il comparto edilizio ha assorbito infatti nel 2009 finanziamenti per 550 milioni di euro (tra mutui ai privati e finanziamenti alle imprese), una cofra che corrisponde a un terzo del pil italiano. con l'esplosione delle sofferenze (+47% nel 2009 da parte delle imprese; +1,5% le sofferenze degli intestatari di un mutuo)

se poi consideriamo che molti immobili hanno perso valore (sebbene in molti si ostinino a negarlo) l'esposizione delle banche si fa ancora più pesante, perché le case, poste a garanzia dei crediti da loro concessi, valgono meno. intervistato dal mensile, giacomo morri, direttore del master in real estate dell'università bocconi, dichiara: "se gli immobili posti a garanzia dei crediti fossero valutati a prezzo di mercato avremmo sofferenze ben più consistenti"

nei dibattiti che si sviluppano nel nostro forum riscontriamo sempre di più, da parte dei piccoli proprietari, la consapevolezza che gli immobili acquistati nel 2006-2007, in pieno boom, valgano oggi meno. salvo, ovviamente, le zone di pregio o i centri storici (ma anche lì, con dei distinguo). gli acquirenti sono meno e sono selettivi

da qui la necessità di molti operatori del settore, banche in testa, di coprire il più possibile la discesa dei prezzi e di tenere duro sperando in una ripresa delle compravendite e un aumento dei prezzi. ma il paradosso è che le stesse banche hanno diminuito l'erogazione di mutui e quindi loro stesse bloccano in qualche modo il mercato

il 2009 è stato l'anno nero; il 2010 dovrebbe essere leggermente meglio, ma non buono. e se i tassi di interesse dovessero aumentare neppure il 2011 sarà da festeggiare. la domanda è, quando le banche saranno costrette ad ammettere nei propri bilanci la propria esposizione, in che modo spalmeranno eventuali debiti sui risparmiatori?

Articolo visto in valori

[Modificato da marco--- 03/09/2010 13:41]
03/09/2010 16:23
 
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Giuliano Olivati for President [SM=g1750152] [SM=g1749718]


FIAIP BERGAMO, CHECK UP DEL MERCATO IMMOBILIARE: RIPRESA, FUOCO DI PAGLIA O ILLUSIONE OTTICA?

PARTITA LA CAMPAGNA RILEVAZIONE DELL'OSSERVATORIO IMMOBILIARE 2011

"Attenzione agli errori e alle distorsioni sul mercato immobiliare, rischiamo di passare dal pessimismo più nero all'euforia, che non è mai buona consigliera", lancia l'allarme Giuliano Olivati, presidente provinciale Fiaip Bergamo, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali. "Troppi parlano senza una solida base scientifica, in base a impressioni passeggere che poi rimbalzano da un sito internet ad un quotidiano e così via. Qualcuno già profetizza un aumento dei prezzi, mentre è proprio il loro plafonamento ad avere fluidificato il mercato, troppo a lungo ingessato da richieste anacronistiche, che non tengono conto che l'economia mondiale è cambiata dal 2007 ad oggi. E' necessario un serio check-up del mercato immobiliare, una rilevazione statistica solida e affidabile, per capire se i segnali di ripresa, dopo due anni di fermo, saranno confermati, o se si tratta di un fuoco di paglia. Gli economisti parlano di ripresa a W, con molti alti e bassi, stile otto volante, nessuno può garantire che si tornerà ai valori pre-crisi, ma di certo ci vorranno anni per risalire la china, deve prima cessare l’onda lunga dei licenziamenti, e le banche devono riaprire il credito".
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"Con l'inizio di settembre riparte la macchina dell'Osservatorio immobiliare Fiaip Bergamo, con i suoi 1.000 operatori aggregati sul mercato, che fanno capo a 300 agenzie immobiliari e di mediazione creditizia su tutto il territorio provinciale", spiega il presidente Fiaip Bergamo. "Anche quest'anno la raccolta dei dati di mercato è telematica, attraverso l'area riservata del sito web della federazione. In questo modo tutti i nostri associati partecipano alla raccolta, fornendo un campione statistico che non ha eguali sul territorio. Come sempre rileveremo, oltre ai prezzi, tipologie degli immobili, andamento di mercato e sentiment degli operatori per il futuro".
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Già al lavoro per l'elaborazione statistica dei dati anche il comitato scientifico dell'Osservatorio, composto dal presidente provinciale e da quattro consiglieri Fiaip Bergamo, Roberto Boffelli, Antonino Chiarini, Salvatore Ranucci e Roberto Tassetti. "In attesa dei nuovi dati statistici non possiamo lasciarci andare a commenti euforici - precisa Olivati - ma di certo possiamo dire che l'immobiliare sta ricominciando a muoversi perché i prezzi sono calati mediamente di un 20 per cento rispetto ai picchi del 2007: infatti i proprietari che non si adeguano al mercato restano al palo, ingolfando la piazza di immobili invenduti. Altra falsa percezione da sfatare - prosegue Olivati - è quella di molti proprietari che temono di perderci vendendo il loro immobile in questa fase di mercato. E' un'illusione ottica, le case si sono rivalutate di un 120-130 per cento in 10 anni, se negli ultimi tre anni il mercato si è ridimensionato di un 20% gli immobili hanno comunque raddoppiato il loro valore dall'introduzione dell'euro ad oggi, altro che perderci. Ma in questa fase di mercato abbiamo una domanda vivace pronta ad acquistare case al valore di mercato attuale, i venditori motivati hanno tutto l'interesse a cogliere quest'occasione. Il problema non è la trattativa - conclude il presidente Fiaip Bergamo - e la maggior elasticità richiesta ai venditori, il problema vero si avrebbe se venisse meno la domanda, allora sì che la macchina si fermerebbe".
[Modificato da (sylvestro) 03/09/2010 16:23]
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03/09/2010 17:37
 
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Re:
marco---, 03/09/2010 13.30:

Ringraziando @linghi. per la segnalazione di questo articolo

C'è stata o no in italia una bolla immobiliare? (Fonte: idealista.it - 03/09/2010)

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la rivista valori, mensile della banca etica, sostiene che l'italia non sia rimasta affatto al di fuori di questo meccanismo, ma che ci sia dentro fino al collo. e per dimostrarlo fornisce dei numeri chiari: 2.000 imprese fallite nel settore delle costruzioni, 210.000 posti di lavoro persi, crollo delle compravendite dopo i picchi del 2007-2008, svalutazione del 66,87% dei titoli delle società immobiliari quotate in borsa

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Articolo visto in valori





si trova una copia di questa rivista?

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Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

forum sulla bolla immobiliare - video sulla bolla immobiliare
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Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
03/09/2010 19:51
 
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Re: Re:
laplace77, 03/09/2010 17:37:

si trova una copia di questa rivista?

Alla fine dell'articolo loro propongono il link a Valori ma io nel sito non ho trovato nulla a prima vista, forse spendendoci un po' di tempo si troverebbe qualcosa.

Valori è una testata di proprietà della Fondazione Culturale Responsabilità Etica, promossa da Banca Etica ed edita dalla Società Cooperativa Editoriale Etica. Puoi trovare il nostro mensile in vendita:
...
A Roma
- presso la Bottega i sapori della legalità, dell'associazione Libera in via dei Prefetti, 23 - 00187 Roma - tel. 06 69925262 - email: roma@isaporidellalegalita.it


Marco
[Modificato da marco--- 03/09/2010 19:57]
03/09/2010 19:59
 
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Re:
(sylvestro), 03/09/2010 16:23:

Giuliano Olivati for President [SM=g1750152] [SM=g1749718]


FIAIP BERGAMO, CHECK UP DEL MERCATO IMMOBILIARE: RIPRESA, FUOCO DI PAGLIA O ILLUSIONE OTTICA?

PARTITA LA CAMPAGNA RILEVAZIONE DELL'OSSERVATORIO IMMOBILIARE 2011

"Attenzione agli errori e alle distorsioni sul mercato immobiliare...

Davvero un ottimo articolo, complimenti! [SM=g1750483]
Conferma anche che l'informazione italiana sul mercato immobiliare è un coacervo di corbellerie confezionate per nascondere la realtà.

Marco
[Modificato da marco--- 03/09/2010 20:01]
03/09/2010 21:45
 
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Re: Re:
laplace77, 03/09/2010 17.37:




si trova una copia di questa rivista?





Che si tratti di questo postato da fabio?


fabio_c, 03/09/2010 8.58:


Vedi se può esserti utile questo articolo, ma soprattutto le due immagini riportate.
Dalla rivista "Valori", anno 10 n. 81, luglio/agosto 2010: pagina 30 e pagina 31.

Per sapere su quali aspetti fare leva, bisognerebbe che ci fai conoscere tua cugina. [SM=g7574]

fabio

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03/09/2010 22:01
 
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Re: Re: Re:
(sylvestro), 03/09/2010 21.45:



Sì, è proprio quello. [SM=g1749711]

Adesso l'ho anche passato sull'OCR e lo riporto integralmente, in modo che i motori di ricerca lo possono indicizzare a dovere.

In allegato c'è anche una versione in pdf, a futura memoria nel caso si perdesse il link originario.

---

Dalla rivista "Valori", anno 10 n. 81, luglio/agosto 2010: pagina 30 e pagina 31.

finanzaetica | credito e costruzioni

Immobiliare a rischio bolla
E le banche tremano


Il mercato immobiliare è sovra-indebitato verso le banche. Dopo una cementifìcazione selvaggia e un 2009 a picco gli immobili potrebbero svalutarsi e le imprese non restituire i prestiti.

di Roberto Cuda

DUECENTOMILA POSTI DI LAVORO PERSI, novemila imprese cancellate, crollo degli investimenti e delle compravendite. Il 2009 passerà alla storia come uno degli anni neri del mercato immobiliare italiano, dopo un lungo periodo di eccessi speculativi. Ma ora il contagio sta passando alle banche, che hanno scommesso parecchi miliardi sul settore. È la la cosiddetta “bolla immobiliare”, che aleggia come uno spettro sulle economie del Pianeta. Alla base c'è sempre un sistema bancario compiacente che gonfia domanda, prezzi e investimenti, fino a quando mutano le condizioni di mercato e compaiono le prime insolvenze. È a questo punto che il banco salta e il gioco si sgonfia.

Mercato immobiliare “sofferente”
Siamo lontani dalle insolvenze registrate dalle banche spagnole e statunitensi, ma anche nel nostro Paese la svalutazione dei crediti immobiliari potrebbe avere pesanti ricadute sul sistema creditizio (e quindi sui risparmiatori). In gioco ci sono cifre importanti: secondo Bankitalia il comparto nel 2009 ha assorbito finanziamenti bancari per 550 miliardi di euro (privati e imprese), pari a un terzo del Pil italiano, di cui 130 miliardi confluiti verso imprese edili. Queste ultime hanno goduto di volumi crescenti di credito a buon mercato: +39% dal 2005, fino alla brusca frenata degli ultimi due anni. Il 2009 ha inaugurato la crescita zero, mentre le sofferenze sono esplose a quota 7,5 miliardi (+47%). Stesso trend sui mutui a carico delle famiglie, le cui sofferenze sono passate dallo 0,8% all'1,5% del totale, ma ad accusare il colpo sono soprattutto gli immobili ad uso commerciale (vedi BOX). Emblematico è il cambio di destinazione del discusso grattacielo curvo di Citylife, ex Fiera di Milano: non più uffici, ma residenze di lusso, le sole in grado oggi di avere un mercato. Del resto sono noti i salvataggi eccellenti degli ultimi 12 mesi, da Risanamento ad Aedes, per evitare fallimenti che avrebbero deteriorato pesantemente i crediti bancari.
È il risultato di un quinquennio di cementificazioni selvagge (2002-2006) quando i finanziamenti immobiliari a famiglie e imprese crescevano a ritmi del 16% annuo, per poi crollare sotto l'1% l'anno scorso. Perfino negli ultimi 15 mesi a Milano sono stati immessi sul mercato 70 mila nuovi alloggi ogni trimestre, come riferisce la società di consulenza Jones Lang LaSalle: su 572 mila metri quadrati di nuovi uffici in costruzione o ristrutturazione, quasi il 60% è riconducibile a progetti speculativi, ossia senza un reale fabbisogno.

Senza ripresa, banche a rischio
E ora? Tutti sperano nella ripresa, in primis le banche, per non accumulare nuove perdite sui crediti iscritti a bilancio. Ma la domanda langue e una vera inversione di tendenza non è all'orizzonte. C'è da chiedersi, insomma, quanto dei 550 miliardi contabilizzati corrisponda al suo valore effettivo, visto il deprezzamento degli immobili sottostanti (da -3% a -4% nel 2009, secondo Nomisma). Senza contare le dismissioni di patrimonio edilizio in programma nei prossimi mesi - 3 miliardi solo dalle prime cinque società, per abbattere parte dei debiti accumulati - che potrebbero innescare nuove pressioni al ribasso.
«Se gli asset (immobili, ndr) posti a garanzia dei crediti fossero valutati a prezzi di mercato avremmo sofferenze ben più consistenti, mentre non farei scommesse su una ripresa del settore, almeno nel breve termine», prevede Giacomo Morri, direttore del Master in Real Estate della SDA Bocconi. «Non vedo motivi plausibili perché il mercato debba tornare a crescere, soprattutto nel comparto commerciale. L'economia ristagna e sul fronte finanziario non si registrano novità: le banche non aumentano il credito e i tassi potrebbero anche salire nei prossimi mesi, raffreddando ulteriormente la domanda». Quel che è certo è che i fondi immobiliari italiani hanno dovuto svalutare i propri asset per 297 milioni di euro (-3%), portando il bilancio 2009 in perdita per 165 milioni, da un utile di 56 milioni dell'anno prima. Giacomo Morri non esclude nuovi ribassi dei prezzi nell'anno in corso, considerati i tempi di reazione del mercato immobiliare. Il 2009, infatti, ha registrato il picco negativo delle compravendite (-10%) i cui effetti - a causa dei tempi burocratici delle transazioni immobiliari - potrebbero farsi sentire in questi mesi.
La stessa Associazione dei costruttori (Ance) prevede entro dicembre una contrazione degli investimenti del 7,1%. «I prezzi sono ancora troppo alti - continua Morri - e gli investitori non comprano. Certamente assisteremo a una selezione del mercato, nel quale la domanda si rivolgerà soprattutto a immobili di qualità, causando il deprezzamento degli altri. In ogni caso è difficile pensare che oggi un fondo straniero trovi appetibile il mercato italiano». Un'opinione, a quanto pare, condivisa dagli investitori, visto che dal 2007 al 2009 i titoli delle società immobiliari hanno perso il 66,86% del valore.

Dubbi sul futuro
Sarebbe eccessivo prefigurare rischi sistemici, se non altro perché l'indebitamento delle famiglie italiane resta contenuto: con un debito pari al 60% del reddito disponibile, siamo lontani dal 130% dei nostri vicini spagnoli (Banca d'Italia, 2008). Anche i crediti a rischio presentano valori molto diversi: in Italia le sofferenze complessive si attestano intorno ai 12,5 miliardi di euro, mentre in Spagna l'esposizione problematica potrebbe toccare i 166 miliardi. Pur considerando ulteriori svalutazioni difficilmente arriveremmo a quella soglia. Restano tuttavia delle incognite, legate alla valutazione degli immobili sottostanti e all'andamento del mercato, e una domanda: in che modo le banche spalmeranno eventuali perdite sulla massa dei risparmiatori? Nel frattempo incombe la Spada di Damocle del debito bancario, che sottoporrà a nuove pressioni i bilanci: tra il 2011 e il 2012 gli istituti dovranno rimborsare 245 miliardi di obbligazioni sottoscritte dai risparmiatori, che saliranno a 503 entro il 2014.


I NUMERI DEL 2009

INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI: -9,4% (-1,8% nel 2008) (ANCE)

COMPRAVENDITE: -10% (ISTAT). di cui:
Abitazioni: -9,6%
Uso commerciale: -14,7%

PREZZI: (NOMISMA)
Abitazioni: -3,3% medie città, -4,1% grandi città
Uffici: -3,3% medie città, -3,9% grandi città

IMPRESE FALLITE: oltre 2.000 (+30% nel primo trimestre 2010) (ANCE)

IMPRESE CANCELLATE: 9.000 (+7.800 nel primo trimestre 2010)

SVALUTAZIONE DEGLI IMMOBILI DETENUTI DAI FONDI DI INVESTIMENTO:
3%, pari a 297 milioni di euro (SCENARI IMMOBILIARI)

ANDAMENTO DEI TITOLI DELLE SOCIETÀ IMMOBILIARI QUOTATE:
-66,87% nel periodo 2007-2009 (SCENARI IMMOBILIARI)


SPAGNA: LA BOMBA A OROLOGERIA DEL CREDITO IMMOBILIARE
L'ESPOSIZIONE POTENZIALMENTE problematica delle banche spagnole sul settore immobiliare potrebbe ammontare a 166 miliardi di euro, mentre gli immobili già nel portafoglio dagli istituti si attesterebbe a 60 miliardi. È quanto si legge in un report diffuso dalla Banca di Spagna sulla stabilita finanziaria del Paese. Una cifra che comporta un “rischio significativo” secondo la stessa Banca centrale, ma che potrebbe lievitare nei prossimi mesi. I crediti erogati complessivamente al settore dell'edilizia e dello sviluppo immobiliare sono pari a circa 445 miliardi di euro.
Consistente anche l'indebitamento delle famiglie (sia nei confronti delle banche che verso finanziarie), che ha toccato nel 2008 il 130% del reddito disponibile, quando nel 1995 arrivava appena al 50%. L'aumento più consistente è avvenuto tra il 2000 e il 2008, periodo nel quale la percentuale del debito sul reddito è più che raddoppiata contestualmente all'impennata dei mutui immobiliari.


ESPOSIZIONE DEL SETTORE BANCARIO VERSO IMPRESE DEL SETTORE EDILE E GRANDI OPERE (MILIONI DI EURO)

......................... 2005 ........ 2006 ........ 2007 ........ 2008 ........ 2009
Impieghi ............... 93.665 ..... 107.669 ..... 122.026 ..... 130.216 ..... 130.706
% sul totale impieghi ... 7.6% ........ 7.8% ........ 7,9% ........ 8,1% ........ 8.1%
Sofferenze .............. 6.531 ....... 6.607 ....... 6.517 ....... 5.141 ...... 7.574
% sul totale impieghi
anno precedente ......... 0,6% ........ 0,5% ........ 0.5% ........ 0,3% ........ 0.5%


GLOSSARIO
ASSETS
L'insieme dei prodotti finanziari detenuti in portafoglio da un investitore e gestiti attraverso scambi di mercato. Possono essere azioni, obbligazioni o prodotti complessi.

BOLLA
Particolare condizione di mercato nella quale un eccesso di euforia conduce ad un aumento anormale della domanda con conseguente innalzamento dei prezzi. Gli operatori acquistano un prodotto finanziario, un bene o una materia prima convinti che il valore sia destinato a salire ulteriormente. La corsa al rialzo si arresta poi all'improvviso facendo crollare i prezzi ormai eccessivi e insostenibili

ESPOSIZIONE
Il coinvolgimento di un investitore (individuo o società) in un particolare segmento di mercato. Tale coinvolgimento si misura attraverso il valore dei titoli posseduti e/o dei crediti vantati. Se il segmento è a rischio insolvenza [vedi] l'esposizione può diventere una misura del rischio bancarotta.

INSOLVENZA
L'incapacità di un soggetto di onorare i propri debiti per mancanza di liquidità. Tale condizione può riguardare singoli investitori, imprese, società finanziarie o Stati sovrani.

SOFFERENZE
L'insieme dei crediti vantati nei confronti di soggetti a rischio insolvenza e, in quanto tali, di riscossione difficile e incerta. Tali crediti possono essere trasformati in denaro liquido attraverso l'impiego di strumenti finanziari derivati. Questo processo si definisce “cartolarizzazione”.

SPECULAZIONE
Operazione di compravendita titoli realizzata in base a ipotesi soggettive sull'andamento di mercato. Tipico esempio l'acquisto di titoli o beni determinato dalla convinzione che l'aumento (magari immotivato) della domanda spingerà il loro valore al rialzo.

SVALUTAZIONE
La perdita di valore di un asset [vedi], di una moneta o di un bene materiale, determinato dai fattori base del mercato, ovvero da un calo della domanda o da una crescente disponibilità dello stesso (eccesso di offerta).
03/09/2010 22:53
 
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Re: Re: Re: Re:
fabio_c, 03/09/2010 22.01:


Sì, è proprio quello. [SM=g1749711]

Adesso l'ho anche passato sull'OCR e lo riporto integralmente, in modo che i motori di ricerca lo possono indicizzare a dovere.
...



[SM=g1749718] [SM=g1750152]
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03/09/2010 22:57
 
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Re: Re: Re: Re:
fabio_c, 03/09/2010 22.01:



Dalla rivista "Valori", anno 10 n. 81, luglio/agosto 2010: pagina 30 e pagina 31.

finanzaetica | credito e costruzioni

Immobiliare a rischio bolla
E le banche tremano


... In gioco ci sono cifre importanti: secondo Bankitalia il comparto nel 2009 ha assorbito finanziamenti bancari per 550 miliardi di euro (privati e imprese), pari a un terzo del Pil italiano, di cui 130 miliardi confluiti verso imprese edili.
...



AhhhhHAAA!

Giusto un paio di giorni fa avevo incrociato un articolo (sponsorizzato credo da MPS) che sosteneva che fino al 2008 il rapporto mutui/PIL italiano era' il piu' basso di tutti (13%), quindi poco preoccupante in confronto agli altri paesi con bolla.

Adesso qui includono tutti i finanziamenti al settore, certo, ma navighiamo intorno al 33% [SM=g1750163]
[Modificato da (sylvestro) 03/09/2010 22:58]
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