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Mercato immobiliare, come distinguere fra vera ripresa e illusione ottica

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2010 17:20
08/09/2010 08:58
 
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Mercato immobiliare, come distinguere fra vera ripresa e illusione ottica (Fonte: quotidianocasa.it - 08/09/2010)

Niente di peggio che lasciarsi prendere da facili entusiasmi per aver concluso questo o quell'affare dopo un lungo sofferto periodo di fermo tecnico. Il mercato immobiliare ha quanto mai bisogno di certezze

Si interroga il presidente FIAIP Bergamo, Giuliano Olivati, circa la consistenza o meno della ripresa del mercato immobiliare.

Si tratta di una vera ripartenza, o siamo in presenza di un fuoco di paglia, oppure, peggio, ci stiamo semplicemente lasciando prendere da un’illusione ottica?

Preoccupato da una prospettiva “fasulla” Olivati lancia l’allarme perché l’euforia, che non è comunque mai una buona consigliera, men che mai se riferita al mercato immobiliare, non prenda il sopravvento senza che ve ne sia motivo per sostenerla.
“Troppi parlano senza una solida base scientifica, in base a impressioni passeggere che poi rimbalzano da un sito internet ad un quotidiano e così via. Qualcuno già profetizza un aumento dei prezzi, mentre è proprio il loro plafonamento ad avere fluidificato il mercato, troppo a lungo ingessato da richieste anacronistiche, che non tengono conto che l’economia mondiale è cambiata dal 2007 ad oggi. E’ necessario un serio check-up del mercato immobiliare, una rilevazione statistica solida e affidabile, per capire se i segnali di ripresa, dopo due anni di fermo, saranno confermati, o se si tratta di un fuoco di paglia. Gli economisti parlano di ripresa a W, con molti alti e bassi, stile otto volante, nessuno può garantire che si tornerà ai valori pre-crisi, ma di certo ci vorranno anni per risalire la china, deve prima cessare l’onda lunga dei licenziamenti, e le banche devono riaprire il credito”.

Di certo i prezzi sono calati di un buon 20% rispetto ai valori registrati nel 2007, ma questa situazione si traduce in un numero notevole di immobili invenduti.

Attenti in definitiva a non cedere senza cognizione di causa (ecco perché esistono realtà come quella dell’Osservatorio immobiliare FIAIP Bergamo, cui è demandata la raccolta di dati concreti) a questo o a quel “sentito dire” che può portare fuori strada e fuori mercato.


Vedi anche: Le compravendite di case e mutui stanno davvero ripartendo? non ci crede nessuno! (Fonte: paid2write.org - 08/09/2010)
Tanta "informazione spazzatura", fortunatamente ogni tanto qualcuno scrive qualcosa di serio e attendibile. [SM=g1747536]
Da notare che queste riflessioni giungono da Giuliano Olivati, presidente di FIAIP Bergamo.

Buona giornata a tutti! [SM=g6957]

Marco
[Modificato da marco--- 09/09/2010 09:34]
08/09/2010 10:48
 
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Re:
marco---, 08/09/2010 8.58:

Mercato immobiliare, come distinguere fra vera ripresa e illusione ottica (Fonte: quotidianocasa.it - 08/09/2010)


....

Buona giornata a tutti! [SM=g6957]

Marco




E' cominciata bene con questo articolo [SM=g7576] [SM=g1747536]
_____________________________________

09/09/2010 09:32
 
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Mercato immobiliare in ripresaLa Fiaip: attenti ai fuochi di paglia (Fonte: ecodibergamo.it - 09/09/2010)

«Attenzione agli errori e alle distorsioni sul mercato immobiliare, rischiamo di passare dal pessimismo più nero all'euforia, che non è mai buona consigliera». A lanciare l'allarme è Giuliano Olivati, presidente provinciale della Fiaip di Bergamo, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali.

«Troppi parlano senza una solida base scientifica - dice Olivati - in base a impressioni passeggere che poi rimbalzano da un sito internet a un quotidiano e così via. Qualcuno già profetizza un aumento dei prezzi, mentre è proprio il loro plafonamento ad avere fluidificato il mercato, troppo a lungo ingessato da richieste anacronistiche, che non tengono conto che l'economia mondiale è cambiata dal 2007 ad oggi».

E prosegue: «È necessario un serio check-up del mercato immobiliare, una rilevazione statistica solida e affidabile, per capire se i segnali di ripresa, dopo due anni di fermo, saranno confermati, o se si tratta di un fuoco di paglia. Gli economisti parlano di ripresa a W, con molti alti e bassi, stile otto volante, nessuno può garantire che si tornerà ai valori pre-crisi, ma di certo ci vorranno anni per risalire la china, deve prima cessare l'onda lunga dei licenziamenti, e le banche devono riaprire il credito».

«Con l'inizio di settembre riparte la macchina dell'Osservatorio immobiliare Fiaip Bergamo, con i suoi 1.000 operatori aggregati sul mercato, che fanno capo a 300 agenzie immobiliari e di mediazione creditizia su tutto il territorio provinciale - spiega il presidente Fiaip Bergamo -. Anche quest'anno la raccolta dei dati di mercato è telematica, attraverso l'area riservata del sito web della federazione. In questo modo tutti i nostri associati partecipano alla raccolta, fornendo un campione statistico che non ha eguali sul territorio».

Già al lavoro per la rielaborazione statistica dei dati anche il comitato scientifico dell'Osservatorio, composto dal presidente provinciale e da quattro consiglieri Fiaip Bergamo (Roberto Boffelli, Antonino Chiarini, Salvatore Ranucci e Roberto Tassetti). «In attesa dei nuovi dati statistici non possiamo lasciarci andare a commenti euforici - precisa Olivati - ma di certo possiamo dire che l'immobiliare sta ricominciando a muoversi perché i prezzi sono calati mediamente di un 20 per cento rispetto ai picchi del 2007: infatti i proprietari che non si adeguano al mercato restano al palo, ingolfando la piazza di immobili invenduti».

«Altra falsa percezione da sfatare - prosegue Olivati - è quella di molti proprietari che temono di perderci vendendo il loro immobile in questa fase di mercato. È un'illusione ottica, le case si sono rivalutate di un 120-130 per cento in 10 anni, se negli ultimi tre anni il mercato si è ridimensionato di un 20% gli immobili hanno comunque raddoppiato il loro valore dall'introduzione dell'euro a oggi, altro che perderci. Ma in questa fase di mercato abbiamo una domanda vivace pronta ad acquistare case al valore di mercato attuale, i venditori motivati hanno tutto l'interesse a cogliere quest'occasione. Il problema non è la trattativa e la maggior elasticità richiesta ai venditori, il problema vero si avrebbe se venisse meno la domanda, allora sì che la macchina si fermerebbe».
[Modificato da marco--- 09/09/2010 09:32]
14/09/2010 16:46
 
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Ringraziando ccc56 per la segnalazione di questo articolo

Cosa c'è dietro la ripresa dell'immobiliare? (Fonte: idealista.it - 14/09/2010)

La settimana scorsa i dati della ripresa del mercato immobiliare, forniti dall'istat (vedi notizia), hanno dato una forte scossa al settore. allo stesso tempo però secondo alcuni operatori non bisogna passare dalla depressione all'euforia (vedi notizia), perché in realtà il mercato si muove solo laddove i prezzi scendono. non tutti insomma sono concordi nell'interpretare le cifre. ecco una spiegazione che potrebbe chiarire le ragioni dell'aumento di compravendite

secondo il quotidiano economico "milano finanza", lo scudo fiscale ha dato il via alla ripresa del mercato immobiliare italiano. degli oltre 100 mld rimpatriati in italia il 10% circa è stato destinato all'acquisto di immobili, dando una forte spinta alla ripresa del settore. che per la prima volta dopo la frenata 2009 segna un'inversione di tendenza

dunque i primi a muoversi sarebbero stati i grandi investitori e coloro che avevano a disposizione grandi cifre, da investire nel settore medio-alto. questo spiegherebbe lo scetticismo di molti operatori sul resto del mercato immobiliare, di fascia media e medio-bassa, nei quali, senza una riduzione di almeno il 20% dei prezzi, sarebbe ancora difficile vendere

è pur vero che l'istat ha segnalato un aumento dei mutui di quasi il 14% tra gennaio e marzo. tuttavia resta l'incognita su quanti di questi mutui siano in realtà rinegoziazioni o surroghe


il trend delle compravendite è probabilmente destinato a continuare. un'indagine del censis prevede per il 2010 un aumento del numero delle compravendite: 630 mila unità residenziali a fine anno (+3,4% rispetto al 2009). i numeri sono ancora lontani da quelli registrati nel lungo ciclo positivo ,del decennio 1997-2007 (grafico) quando si arrivò a scambiare più di 800 mila alloggi l'anno, ma si tratta pur sempre di un'importante inversione di tendenza. per parlare di una vera ripresa, bisognerà in ogni caso aspettare il 2011
14/09/2010 17:20
 
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Re:
marco---, 14/09/2010 16.46:

Ringraziando ccc56 per la segnalazione di questo articolo

Cosa c'è dietro la ripresa dell'immobiliare? (Fonte: idealista.it - 14/09/2010)

La settimana scorsa i dati della ripresa del mercato immobiliare, forniti dall'istat (vedi notizia), hanno dato una forte scossa al settore. allo stesso tempo però secondo alcuni operatori non bisogna passare dalla depressione all'euforia (vedi notizia), perché in realtà il mercato si muove solo laddove i prezzi scendono. non tutti insomma sono concordi nell'interpretare le cifre. ecco una spiegazione che potrebbe chiarire le ragioni dell'aumento di compravendite

secondo il quotidiano economico "milano finanza", lo scudo fiscale ha dato il via alla ripresa del mercato immobiliare italiano. degli oltre 100 mld rimpatriati in italia il 10% circa è stato destinato all'acquisto di immobili, dando una forte spinta alla ripresa del settore. che per la prima volta dopo la frenata 2009 segna un'inversione di tendenza

dunque i primi a muoversi sarebbero stati i grandi investitori e coloro che avevano a disposizione grandi cifre, da investire nel settore medio-alto. questo spiegherebbe lo scetticismo di molti operatori sul resto del mercato immobiliare, di fascia media e medio-bassa, nei quali, senza una riduzione di almeno il 20% dei prezzi, sarebbe ancora difficile vendere

è pur vero che l'istat ha segnalato un aumento dei mutui di quasi il 14% tra gennaio e marzo. tuttavia resta l'incognita su quanti di questi mutui siano in realtà rinegoziazioni o surroghe


il trend delle compravendite è probabilmente destinato a continuare. un'indagine del censis prevede per il 2010 un aumento del numero delle compravendite: 630 mila unità residenziali a fine anno (+3,4% rispetto al 2009). i numeri sono ancora lontani da quelli registrati nel lungo ciclo positivo ,del decennio 1997-2007 (grafico) quando si arrivò a scambiare più di 800 mila alloggi l'anno, ma si tratta pur sempre di un'importante inversione di tendenza. per parlare di una vera ripresa, bisognerà in ogni caso aspettare il 2011




banche e venditori contro ai e compratori...

mannaggia a 'sto cash che manca, nonostante tassi infimi...

[SM=g1750163]


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