(sylvestro), 30/11/2010 12.13:
26 NOVEMBRE 2010 – IL CODICE PER LE VALUTAZIONI IMMOBILIARI
Le valutazioni immobiliari in Italia dal codice penale a quello “civile”!
L’Abi prende atto che il sistema delle stime non era trasparente e i periti indipendenti…
REAL ESTATE – IMMOBILIARE | ULTIMISSIME – Leggiamo dalle agenzie stampa… Maggior livello di professionalità e onorabilità richiesto ai periti. Definizione di un valore di mercato secondo le indicazioni espresse dalla Banca d’Italia. Nuove metodologie per la valutazione degli edifici redatte sulla base di standard internazionali. Estimo e valutazioni immobiliari con il bollino blu. A garantire la qualità e il rispetto di determinati standard intervengono le linee guida siglate tra l’Abi, l’Associazione bancaria italiana e i Consigli nazionali di periti industriali, geometri, agronomi e forestali e le principali società di valutazione immobiliare. … Che forse fosse la volta buona per uscire dallo stereotipo pizza, mandolino e lupara, un mondo tanto ma tanto sommerso che oggi ci sta annegando… ne avevano scritto, a proposito dei Fondi immobiliari italiani, a dicembre 2009 Consob e Bankitalia che nelle relazioni degli esperti non sempre sono esplicitati in forma chiara e completa i criteri, i parametri e le assunzioni sottese alle stime. Abbiamo indagato nel giugno di quest’anno, noi di House living and business, visto che Il “Nav” affondava sotto i colpi delle valutazioni “falsate” con un dossier sui Dieci anni di Finanza immobiliare e il crack del risparmio gestito a causa di una Deregulation scandalosa per il “mercato” dei fondi immobiliari perché Il mercato “truccato” dei fondi di pietra fa scomparire i risparmi. La maggior parte dei paesi europei ha i propri criteri di valutazione, che in alcuni casi sono obbligatori da oltre un decennio. Ecco di seguito una breve presentazione dei maggiori codici di valutazione in Europa: Il “White Book” (International Valuation Standards), aggiornato dall’International Valuation Standards Committee (IVSC), è obbligatorio solo se adottato dai valutatori a livello nazionale. Il “Blue Book” (Guide Blue), dell’European Group of Valuers Associations (TEGoVA), presenta principi guida per valutatori in Europa. Il “Red Book” (Appraisal and Valuation Manual), creato dalla Royal Institution of Chartered Surveyors (RICS), il rispetto del quale è obbligatorio per i valutatori ufficiali nel Regno Unito. L’”International Accounting Standard for Investment Property” (IAS 16 e 40) approvato dall’International Accounting Standards Committee che si applica a tutte le proprietà non-operative ed entrato in effetto il 1 Gennaio 2001.
IL CODICE ITALIANO SUGLI STANDARD PER LA VALUTAZIONE IMMOBILIARE C’ERA GIÀ NEL 2000 – Il “Codice delle Valutazioni Immobiliari – Italian Property Valuation Standard” era stato creato nel 2000 da Tecnoborsa per dotare il sistema economico-professionale italiano di una metodologia di valutazione condivisa, identificabile anche a livello internazionale, univoca e agevolmente applicabile. L’ultimo aggiornamento – come ci dice Wikipedia – la terza ed ultima edizione risale al 2005, del quale esiste pure una versione in inglese. Ora, delle due l’una o il sistema immobiliare e la sua rendita fondiaria e di posizione sta crollando sotto i colpi di un’economia che rende visibile le super bolle dei bilanci gonfiati da valori patrimoniali ormai bruciati e… come scrivevamo ieri, l’immobiliare italiano sta risalendo solo per la “bolla” dello scudo fiscale! Per cui se si vuole far ripartire il settore si dovranno sgonfiare i prezzi delle case usate, del nuovo invenduto dei bilanci delle società, delle banche… e… l’immobiliare italiano ritornerà alla Lira nel senso che si venderà solo al prezzo degli anni ’90… perché, se i redditi non salgono, i prezzi devono scendere per smaltire l’enorme inveduto degli ultimi 5 anni.
Giovanni Pivetta HOUSE LIVING AND BUSINESS
dice: ma che vordi' che tocca aspetta' che le banche smollano i cerini e poi tirano lo sciacquone?
questo qua sopra e' rumore de sciacquone, quanto meno il "click" del catis