Ubs: “Pericolo bolla immobiliare in Svizzera”
03/05/2012
Il pericolo di una bolla immobiliare è aumentato ulteriormente in Svizzera, secondo l'Ubs.
L’indice di riferimento, lo Swiss Real estate bubble index, calcolato dalla banca, nel primo trimestre 2012 è progredito di 0,15 punti a 0,95 punti, avvicinandosi così alla soglia di rischio.
L'Ubs considera che vi sia una situazione di rischio con valori superiori a 1.
Gli esperti dell'istituto si attendono il superamento di tale limite nel trimestre corrente.
L'indice -ricalcolato fino al 1982- aveva raggiunto il massimo di 2,5 punti all'inizio degli anni Novanta, al momento del picco dell'ultima bolla immobiliare elvetica.
Il nuovo consistente incremento è determinato dal rincaro delle abitazioni in proprietà (+6,3% per gli appartamenti e +4,6% per case unifamiliari, rispetto a un anno fa) e dall'inarrestabile crescita dell'indebitamento ipotecario, insieme alla sempre più attrattiva scelta degli immobili come opzione d'investimento.
Se si confrontano i rincari reali per un'abitazione in proprietà nella fascia di prezzo intermedia (pari a oltre il 21% di acquisto negli ultimi quattro anni) con quelli degli anni '80, l'evoluzione attuale è analoga a quella segnata nel periodo 1984-1988.
Tuttavia è possibile che i prezzi manterranno l'attuale ritmo di crescita ancora per qualche anno e che quindi il ritorno a un livello maggiormente giustificato sulla base dei dati fondamentali si traduca un periodo di flessione altrettanto prolungato.
Il numero di regioni con rischio sostanziale di correzione dei prezzi delle abitazioni in proprietà si è allargato.
In queste zone critiche vive attualmente circa il 26% dell'intera popolazione svizzera.
Considerata la loro importanza nazionale, le regioni di Zurigo (foto), Ginevra e Losanna sono ancora quelle maggiormente a rischio.
Gli importanti agglomerati di Zugo, Pfannenstiel, Zimmerberg, March, Vevey, Morges e Nyon, unitamente alle regioni turistiche di Davos e dell'Alta Engadina, rientrano pure nella categoria delle regioni critiche.
Il Ticino non è invece considerato né a rischio, né da monitorare.