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Banca d’Italia - i dati sul mercato immobiliare italiano

Ultimo Aggiornamento: 09/06/2016 09:40
28/05/2011 14:17
 
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Bankitalia: prezzi delle case in calo (Fonte: a-realestate.it - 27/05/2011)

(ANSA) - ROMA, 27 MAG - I prezzi delle abitazioni in Italia sono in calo ma i ribassi delle quotazioni non bastano a rilanciare il mercato: e' quanto emerge dal sondaggio congiunturale di Bankitalia sul mercato delle abitazioni nel nostro Paese secondo il quale nel primo trimestre 2011 e' aumentata la quota degli agenti immobiliari che segnala una diminuzione dei prezzi (al 44,2% dal 40% del totale del quarto trimestre 2010) mentre diminuisce la percentuale di coloro che registrano aumenti delle quotazioni (solo l'1,6% contro il 2% del quarto trimestre 2010). Il calo dei prezzi pero' non basta a dar fiato alle vendite: nel primo trimestre dell'anno la quota di agenzie che ha venduto nel periodo almeno un immobile e' scesa al 69,3% contro il 75,3% del quarto trimestre 2010. Il dato e' particolarmente basso nell'area Sud e Isole con solo il 63,9% di agenzie che hanno venduto almeno un'abitazione nel primo trimestre 2011 contro il 76,2% del Nord Est.Viste le difficolta' nelle quali si trova il mercato gli incarichi a vendere alle agenzie - secondo il sondaggio Bankitalia - aumentano con il 41,1% degli agenti che ritiene di avere un numero di incarichi da evadere nel complesso superiore rispetto al trimestre precedente (era il 34,1% nel quarto trimestre 2010). Il dato e' piu' alto nelle aree non metropolitane (43,6%) mentre nelle aree metropolitane la percentuale di coloro che sostiene di avere un numero di mandati da portare a termine superiore al trimestre precedente e' del 34,2%. Il numero di nuovi incarichi ricevuti nel trimestre e' invece superiore a quello del trimestre precedente nel 41,4% dei casi (era al 34,5% nel quarto trimestre 2010). E' inoltre aumentata la riduzione media del prezzo ottenuto dal venditore rispetto a quanto chiesto all'inizio (il 12% contro l'11,7% dell'ultimo trimestre 2010 con circa il 39,3% delle compravendite che spuntano uno ''sconto'' tra il 10% e il 20% (erano il 36,8% nell'ultimo trimestre 2010). La riduzione piu' consistente la ottengono i compratori delle abitazioni delle aree non urbane del Sud (14,1% il taglio medio) mentre per le aree non urbane del Nord Est lo sconto medio si limita al 10,1%. Il 70,6% degli acquisti e' finanziato con un mutuo (era il 72,6% nel trimestre precedente) ma aumenta lievemente il rapporto tra prestito e valore dell'immobile (e' al 71,5% contro il 71,3% del trimestre precedente). Tra gli agenti non c'e' grande fiducia sulla ripresa a breve dei prezzi delle abitazioni. Per il secondo trimestre 2011 infatti il 35,3% si aspetta prezzi inferiori, il 61,2% un mercato stabile e il 3,6% appena punta sul rialzo delle quotazioni immobiliari. Migliorano invece le attese se si guarda a un periodo piu' lungo: per i prossimi due anni il 18,7% si aspetta una situazione generale del mercato immobiliare peggiore dell'attuale ma il 31,6% la prevede stabile e il 49,7% si aspetta che la situazione migliori. (ANSA).
Vedi anche: Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia (Fonte: bancaditalia.it)
[Modificato da marco--- 17/11/2013 11:08]
20/02/2012 21:31
 
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Bankitalia: il mercato immobiliare peggiora (Fonte: advisoronline.it - 20/02/2012)

Segnali di debolezza nel mercato immobiliare. "A fronte di un aumento degli incarichi a vendere, nelle valutazioni degli agenti si sono allungati i tempi di vendita e ridotti i prezzi di mercato, comportando più ampi margini di sconto rispetto alle richieste iniziali dei venditori": questo è quanto si legge nel sondaggio congiunturale Banca d'Italia, Tecnoborsa e Agenzia del Territorio sul mercato delle abitazioni. Di fatto è proseguito il peggioramento delle aspettative a breve sulle condizioni del mercato di riferimento degli agenti e di quello nazionale; per quest'ultimo, si è accentuato il pessimismo anche sulle prospettive di medio periodo.

Al sondaggio, prodotto tra il 3 e il 24 gennaio 2012, hanno partecipato 1.522 agenti, fornendo informazioni sull'attività di compravendita e sui prezzi nel trimestre ottobre-dicembre 2011, nonché sulle prospettive del settore. In dettaglio, nel quarto trimestre 2011 la quota di agenti che ha segnalato una diminuzione dei prezzi rispetto al periodo precedente è ulteriormente cresciuta, al 66,5% dal 51,2% della precedente indagine.

Per quanto riguarda le compravendite, la quota di agenzie che negli ultimi mesi del 2011 hanno venduto almeno un immobile è cresciuta toccando il 72,1% rispetto a 65,5% del precedente trimestre. L'incremento congiunturale si è rivelato notevole nel Mezzogiorno (da 59,9% a 67,3% ) e nel Nord Ovest (da 67% a 75,3%). Nel quarto trimestre del 2011 il saldo tra risposte di aumento e di diminuzione rispetto al periodo precedente delle giacenze di incarichi a vendere è rimasto invariato rispetto al sondaggio di ottobre, fermo a 27,9 punti percentuali.
20/02/2012 22:23
 
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Mercato immobiliare: indagine sul quarto trimestre 2011 (Fonte: guidaacquistocasa.it - 27/02/2012)

Secondo l’inchiesta trimestrale elaborata di concerto tra Banca d’Italia, Agenzia del Territorio e Tecnoborsa relativa nello specifico agli ultimi tre mesi dell’anno passato, il mercato immobiliare nel nostro paese è caratterizzato da una generale debolezza.

In base ai dati raccolti (solo riferiti alle transazioni effettuate con l’intervento del mediatore) dalle agenzie che hanno collaborato alla stesura di questa analisi economica, si evince come, in primo luogo, si siano estesi i tempi per effettuare la compravendita in concomitanza con un’incremento degli incarichi a vendere acquisiti dai professionisti; sia continuato il pessimismo sulle prospettive future sul settore sia a breve che a medio termine, si concludano un maggior numero di operazioni con tassi di sconto più ampi rispetto alle richieste iniziali e si riscntrino maggiori difficoltà per accendere il mutuo.

Vediamo ora le statitistiche nei specifici casi; per quanto riguarda le quotazioni dei prezzi gli agenti che segnalano una riduzione sono ancora in crescita rispetto al precedente trimestre, passando dal 51,2% (dato già elevato( al 66,5%, quindi sembrerebbe che i prezzi stiano scendendo.

Ad un ribasso dei prezzi corrisponde anche un’aumento del numero delle compravendite, infatti sono in aumento gli agenti che segnalano di avere, negli utlimi mesi del 2011, concluso una trattativa; il 72,1% sostiene questa tesi, contro il 65,5% del precedente trimestre. Mentre se si paragona il dato allo stesso periodo dell’anno 2010, è in calo di tre punti percentuale.

Si riscontrano notevoli difficoltà da parte degli acquirenti nell’ottenere il mutuo, e questo ha portato ad un aumento delle scadenze degli incarichi per la mancata delibera del potenziale acquirente. Infatti anche il dato sugli acquisti effettuati con l’intervento della banca si sono ridotti rispetto al terzo trimestre passando dal 67,1% al 63,7%.

Infine anche tempi di vendita e i sconti sul prezzo iniziale sono aumentati rispettivamente, il primo passato da una media di 7,1 a 7,6 mesi, ed il secondo dal 12,5% al 13,7%.

L’ultimo dato, in realtà quello che ha subito maggiore espansione, è riferito alle prospettive, su livello nazionale, degli agenti sul futuro a breve è aumentato dal 43,1% al 61%.

Questo report viene realizzato a partire dal 2009, e per questa edizione sono stati intervistati 1522 agenti. Maggiori informazioni qui.
29/02/2012 11:20
 
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Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

Il mercato immobiliare in Italia: i dati del sondaggio congiunturale di febbraio 2012 (Fonte: banknoise.com - 28/02/2012)

La Banca d’Italia ha pubblicato i risultati dell’ultimo sondaggio congiunturale sul mercato immobiliare, che raccoglie le opinioni e le aspettative degli operatori del settore. Non crediamo di stupire nessuno se anticipiamo il fatto che il momento è considerato sostanzialmente sfavorevole anche per la compravendita di abitazioni.

È però da notare come anche le aspettative a medio-lungo termine siano negative, come evidenzia il fatto che sono in crescita quanti si aspettano che anche fra due anni lo scenario rimarrà sfavorevole per il settore immobiliare.
Un dato che però potrebbe avere un risvolto positivo: infatti, l’aspettativa che la situazione migliori a breve contribuisce a bloccare il settore (aspetto qualche mese per vendere perché guadagnerà di più), mentre se si è convinti che non ci saranno grosse variazioni si può ragionare in modo diverso (vendo adesso, anche se a meno di quanto speravo), ed infatti le attese per sono per prezzi delle case destinati a scendere. È significativo anche il fatto che la differenza tra il prezzo inizialmente richiesto e quello finale di vendita sia diminuita, cosa che può essere interpretata come un maggiore realismo delle attese di chi deve vendere casa.

Tra le difficoltà nella vendita, assume rilevanza la difficoltà dell’acquirente nell’ottenere il mutuo, una problematica che risulta avere avuto una netta crescita negli ultimi mesi.

Ecco dunque i grafici che abbiamo realizzato sulla base dei dati della Banca d’Italia, a partire da fine 2008.


















[Modificato da marco--- 29/02/2012 11:23]
07/08/2012 11:14
 
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Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia Luglio 2012
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18/08/2012 13:31
 
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Immobili e invenduti (Fonte: italiaoggi.it - 18/8/2012)

Agghiacciante sondaggio sul mercato immobiliare di Bankitalia e Tecnoborsa. Interpellati oltre 1500 agenti immobiliari tra la fine di giugno e l'inizio di luglio per un quadro sulla situazione della compravendita di immobili nel secondo trimestre del 2012. Nei mesi tra aprile e giugno di quest'anno il 74% degli agenti ha segnalato un calo nel prezzo degli immobili. La quota di agenzie che hanno venduto almeno un immobile è calata rispetto allo stesso periodo del 2011, dal 69,3 al 62,7%. Chi non ha fretta aspetta, mentre chi vuole vendere può solo scendere a patti perché chi riesce a vendere deve cedere sul prezzo. È salito, infatti, il margine di sconto dei prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali: chi vende deve accontentarsi del 15,4% in meno sul prezzo richiesto, contro il 14,3 di aprile e il 12 del secondo trimestre del 2011. Il 60% degli agenti è convinto che le cose non miglioreranno (il 10% circa in più rispetto ad aprile).
18/08/2012 22:21
 
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Rapporto tra prezzo pagato e prezzo richiesto - confronto 2011-2012
Rapporto tra prezzo pagato all'acquisto e prezzo inizialmente richiesto dal venditore - luglio 2011
Rapporto tra prezzo pagato all'acquisto e prezzo inizialmente richiesto dal venditore - luglio 2012

Il confronto

Si noti il significativo decremento degli sconti inferiori al 5% e di quelli compresi tra il 5% e il 10% mentre, per converso, il forte aumento degli sconti compresi tra il 10% e il 20%, tra il 20% e il 30% e superiori al 30%.


Fonte:
sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia
luglio 2011 - n. 39
luglio 2012 - n. 40
[Modificato da marco--- 19/08/2012 01:03]
20/08/2012 15:15
 
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Rapporto tra prezzo pagato e prezzo richiesto - andamento ottobre 2008 - giugno 2012
Una semplice elaborazione che mostra l'andamento dello "sconto" praticato rispetto alla richiesta iniziale, la fine del 2011 indica un netto aumento di questo "sconto", segno del fatto che i proprietari hanno compreso che il mercato sta letteralmente crollando, c'è da aspettarsi una vera e propria corsa alle vendite? [SM=g1747543]

Bolla immobiliare ufficialmente esplosa? [SM=g6957]
Fonte: sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia

[Modificato da marco--- 20/08/2012 15:21]
15/05/2013 07:14
 
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Bankitalia: 83% agenti immobiliari segnala calo prezzi vendita (Fonte: asca.it - 14/05/2013)

(ASCA) - Roma, 14 mag - La quota di agenti immobiliari che hanno segnalato una diminuzione dei prezzi di vendita nel trimestre di riferimento (il primo del 2013) rispetto al periodo precedente e' ulteriormente cresciuta, all'83,1 per cento dal 79,3 nell'indagine di gennaio. L'intensificarsi delle valutazioni al ribasso e' stato particolarmente accentuato nel Nord. L'incidenza di coloro che hanno indicato un aumento delle quotazioni si conferma trascurabile (0,5 per cento). Lo si evince da uno studio della Banca d'Italia effettuato sul mercato immobiliare attraverso le agenzie di vendita.

La quota di agenzie che nel trimestre invernale hanno venduto almeno un immobile e' rimasta invariata, al 64,4 per cento e alla flessione nelle regioni del Nord Ovest, del Sud e delle Isole si e' contrapposto un aumento registrato in quelle del Centro e del Nord Est.

Nel primo trimestre del 2013 il saldo tra risposte di aumento e diminuzione delle giacenze degli incarichi a vendere e' calato di un punto percentuale rispetto alla precedente rilevazione, a 36,7 punti percentuali; la riduzione e' stata concentrata al Sud e nelle Isole. Anche il saldo tra le risposte di aumento e diminuzione delle acquisizioni di nuovi incarichi e' lievemente sceso, a 25,7 punti percentuali da 26,5 nel sondaggio precedente.

In merito alle ragioni di ritiro o mancato rinnovo degli incarichi a vendere e' diminuita nuovamente, per il quarto trimestre consecutivo, la percentuale di operatori che riportano difficolta' nel reperimento del mutuo da parte dei potenziali acquirenti (51,1 per cento, contro 55,4 per cento).

L'indagine e' stata condotta ad aprile su 1.397 agenzie immobiliari e mostra che la quota di agenti che hanno segnalato una diminuzione dei prezzi di vendita nel primo trimestre 2013 rispetto al periodo precedente e' ulteriormente cresciuta, all'83,1% dal 79,3 nell'indagine di gennaio.
[Modificato da marco--- 15/05/2013 07:16]
14/06/2013 11:47
 
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Ringraziando stelafe per queste segnalazioni.
L’indebitamento e la vulnerabilità finanziaria delle famiglie nelle regioni italiane (Fonte: bancaditalia.it - giugno 2013)

Indice

1 Introduzione di Valerio Vacca p. 5
2 L’indebitamento e la vulnerabilità finanziaria delle famiglie (di Daniele Coin, Antonio Maria Conti, Luigi Leva e Valerio Vacca) p. 9
3 L’accesso alla casa di proprietà attraverso un mutuo (di Danilo Liberati e Valerio Vacca) p. 25
4 Le caratteristiche e la rischiosità dei prestiti alle famiglie (di Elisabetta Manzoli, Daniele Marangoni e Sauro Mocetti) p. 37
5 Le difficoltà nei pagamenti delle famiglie italiane (di Giuseppe Saporito e Lucia Sironi) p. 48
6 Riferimenti bibliografici p. 53
7 Appendice metodologica p. 56

L’indebitamento delle famiglie italiane dopo la crisi del 2008 (Fonte: bancaditalia.it - settembre 2012)

Indice

1 Introduzione p. 5
2 La partecipazione al mercato del credito p. 6
3 Il grado di indebitamento e il servizio del debito p. 12
4 Indicatori di vulnerabilità delle famiglie indebitate e ritardi nei rimborsi p. 17
5 Il sovra-indebitamento delle famiglie italiane p. 20
6 Tendenze relative al 2011 e al 2012 p. 23
7 Conclusioni e discussione dei risultati p. 25
8 Tavole appendice p. 28
9 Note metodologiche p. 40
10 Bibliografia p. 44
17/11/2013 10:57
 
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Rapporto tra prezzo pagato e prezzo richiesto 3° trimestre 2013

Fonte:
Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia
Ottobre 2013 - n. 41
[Modificato da marco--- 17/11/2013 11:41]
17/11/2013 11:29
 
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Rapporto tra prezzo pagato all’acquisto e prezzo inizialmente richiesto dal venditore - confronto 2008-2013
Da notare, rispetto a oggi, di quanto hanno dovuto abbassare le pretese i venditori sul prezzo inizialmente richiesto, l'eloquenza è nei numeri! [SM=g6957]
4° trimestre 2008 3° trimestre 2013

Inferiore di oltre il 30%
0,6% 5,9%

Inferiore tra il 20 e il 30%
4,0% 20,8%

Inferiore tra il 10 e il 20%
30,5% 44,4%

Inferiore tra il 5 e il 10%
44,6% 21,3%

Inferiore meno del 5%
14,2% 5,8%

Uguale o superiore
6,1% 1,7%

Riduzione media
9,5% 15,7%

[Modificato da marco--- 17/11/2013 11:47]
18/11/2013 12:20
 
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Tempi di vendita - confronto 2008-2013
Si è passati dai 6,7 mesi del 2008 ai 9 mesi del 2013.
Notare l'allungamento dei tempi particolarmente evidente nell'ultimo anno:

Terzo trimestre 2012 8,2
Quarto trimestre 2012 8,5
Primo trimestre 2013 8,6
Secondo trimestre 2013 8,8
Terzo trimestre 2013 9,0




09/08/2014 17:29
 
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Rapporto tra prezzo pagato all’acquisto e prezzo inizialmente e tempi di vendita
Aumentano gli sconti sul prezzo inizialmente richiesto

4° trimestre 2008 3° trimestre 2013 2° trimestre 2014

Inferiore di oltre il 30%
0,6% 5,9% 5,2%

Inferiore tra il 20 e il 30%
4,0% 20,8% 24,4%

Inferiore tra il 10 e il 20%
30,5% 44,4% 41,8%

Inferiore tra il 5 e il 10%
44,6% 21,3% 22,2%

Inferiore meno del 5%
14,2% 5,8% 4,5%

Uguale o superiore
6,1% 1,7% 2,0%

Riduzione media
9,5% 15,7% 16,0%

Si allungano ulteriormente i tempi di vendita nel 2014

Terzo trimestre 2012 8,2
Quarto trimestre 2012 8,5
Primo trimestre 2013 8,6
Secondo trimestre 2013 8,8
Terzo trimestre 2013 9,0
Quarto trimestre 2013 8,8
Primo trimestre 2014 9,3
[Modificato da marco--- 09/08/2014 17:50]
11/11/2014 14:09
 
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Questioni di Economia e Finanza marzo 2015 Banca d'Italia

Link alternativo: Questioni di Economia e Finanza marzo 2015 Banca d'Italia

Mercato immobiliare, imprese della filiera e credito: una valutazione degli effetti della lunga recessione











[Modificato da marco--- 25/03/2015 13:47]
13/08/2015 10:07
 
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Bankitalia: i prezzi delle abitazioni in Italia 1927-2012
N. 333 - I prezzi delle abitazioni in Italia, 1927-2012 (Giugno 2016)

Link alternativo: I prezzi delle abitazioni in Italia 1927-2012

In questo lavoro si stima l’andamento dei prezzi delle case e quello dei terreni sottostanti dal 1927 al 2012. Al netto dell’inflazione, nel periodo in esame i prezzi delle case sono più che triplicati, mentre nelle grandi città sono quintuplicati. L’aumento risulta largamente superiore a quello dei costi di costruzione, che in termini reali sono poco più che raddoppiati. Oltre due terzi dell’aumento del prezzo delle case intervenuto tra il 1950 e il 2012 è attribuibile alla variazione del prezzo dei terreni edificabili. L’aumento del rapporto tra ricchezza e PIL registrato in Italia a partire dalla metà del secolo scorso risente, in larga misura, della crescita dei prezzi reali delle abitazioni; sebbene l’aumento dei prezzi possa rendere più difficile l’acquisto di un’abitazione per coloro che non ne possiedono, questo risultato ridimensiona le preoccupazioni sulle tensioni distributive che possono derivare dalla crescita del rapporto tra la ricchezza e il prodotto.










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