E l'Europa si da una svegliata

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labottegadelfuturo
00venerdì 24 settembre 2010 12:42
Il nuovo istituto di Vigilanza Europeo sulla Finanza]Il nuovo istituto di Vigilanza Europeo sulla Finanza

Che sia la volta buona?



Quindi se un paese ha troppo indebitamento o rischia una
bolla immobiliare sarà il più delle volte "avvertito" a porte
chiuse.



Le premesse non sono delle migliori, ovviamente non si disturba mai il manovratore.Ma almeno qualche cosa si muove per il futuro.Tardi, ma sono strutture che se fatte funzionare bene non sono mai da escludere.

Lo vedremo all'opera in modo incisivo?Chi lo sa ;)
laplace77
00giovedì 30 settembre 2010 14:50
Re:
labottegadelfuturo, 24/09/2010 12.42:

Il nuovo istituto di Vigilanza Europeo sulla Finanza]Il nuovo istituto di Vigilanza Europeo sulla Finanza

Che sia la volta buona?



Quindi se un paese ha troppo indebitamento o rischia una
bolla immobiliare sarà il più delle volte "avvertito" a porte
chiuse.



Le premesse non sono delle migliori, ovviamente non si disturba mai il manovratore.Ma almeno qualche cosa si muove per il futuro.Tardi, ma sono strutture che se fatte funzionare bene non sono mai da escludere.

Lo vedremo all'opera in modo incisivo?Chi lo sa ;)




queste sono le istituzioni europee che si svegliano...


i cittadini europei quando si sveglieranno?


segnalato da crisis:



(e seguenti)

...adoro questa donna, anche solo perche' e' una delle poche della mia gente, nel senso "il popolo degli uomini" di piccolo grande uomo...

[SM=g1749718] [SM=g1749718] [SM=g1749718]


bottega, sylvestro, che dite la serracchiani la mandiamo a ripetizioni da questa qui??

[SM=p7579]

(sylvestro)
00giovedì 30 settembre 2010 14:51
Re: Re:
laplace77, 30/09/2010 14.50:


...
bottega, sylvestro, che dite la serracchiani la mandiamo a ripetizioni da questa qui??

[SM=p7579]




Non riesco a visualizzare il video dall'ufficio, mi fido sulla parola e approvo [SM=g6957] [SM=g1749711] [SM=g1750826]


labottegadelfuturo
00giovedì 30 settembre 2010 15:30
beh
Quello che hanno fatto in Islanda con la legge sul Web è stata veramente spettacolare.
C'è da dire che la gli anarchici sono pure in parlamento.

Ho una serie di "riserve mentali" su Beppe Grillo ma...Si...mandiamo la Serracchiani in Islanda.

Io personalmente sono "vendoliano" (anche se a sto giro sono stato trombato [SM=g7054] )
iandy73
00giovedì 30 settembre 2010 15:42
Ma in Europa che voglioni fare su sti prezzi delle case non capisco? [SM=g1749704]

www.giornalettismo.com/archives/85150/sanzioni-ue-italia-debito-p...

"...Troviamo quindi il Regolamento COM (2010) 527 / 2 che regola gli squilibri macroeconomici. L’idea è quella di esercitare un maggiore controllo sullo stato delle singole economie a livello “centrale”. Un provvedimento che vuole tenere d’occhio in particolare quei paesi che “gonfiano la loro massa salariale del settore pubblico o che presentano un’eccessiva dipendenza dalle importazioni a scapito delle esportazioni – leggi proprio il nostro paese. Verrà perciò assegnato un punteggio che terrà conto di appositi – e nuovi – parametri tra i quali potrebbero esserci il prezzo delle case – la “boJoseManuelBarroso 1378669c Debito pubblico: le nuove sanzioni UE che fanno tremare lItalialla immobiliare” americana esplose proprio per il mancato controllo di questo dato..."
laplace77
00giovedì 30 settembre 2010 16:37
Re: beh
labottegadelfuturo, 30/09/2010 15.30:

...

Ho una serie di "riserve mentali" su Beppe Grillo ma...



io ce l'ho invece sul PD, bersani ancora parla di "crescita"...

le cose importanti in questa fase sono altre, lo sai, c'e' un mare di cose da fare per diventare sostenibili, altro che crescita della mia minc...




la cosa dei "leader" poi...

preferisco di gran lunga i "soviet" se sai che intendo...



labottegadelfuturo, 30/09/2010 15.30:

...

Ho una serie di "riserve mentali" su Beppe Grillo ma...Si...mandiamo la Serracchiani in Islanda.

...



se serve un accompagnatore...

[SM=g7777]




labottegadelfuturo, 30/09/2010 15.30:

...

Io personalmente sono "vendoliano" (anche se a sto giro sono stato trombato [SM=g7054] )



vendola non se capisce che cacchio dice, mica solo pe' la zeppola...

laplace77
00giovedì 30 settembre 2010 16:40
Re:
iandy73, 30/09/2010 15.42:

Ma in Europa che voglioni fare su sti prezzi delle case non capisco? [SM=g1749704]

www.giornalettismo.com/archives/85150/sanzioni-ue-italia-debito-p...

"...Troviamo quindi il Regolamento COM (2010) 527 / 2 che regola gli squilibri macroeconomici. L’idea è quella di esercitare un maggiore controllo sullo stato delle singole economie a livello “centrale”. Un provvedimento che vuole tenere d’occhio in particolare quei paesi che “gonfiano la loro massa salariale del settore pubblico o che presentano un’eccessiva dipendenza dalle importazioni a scapito delle esportazioni – leggi proprio il nostro paese. Verrà perciò assegnato un punteggio che terrà conto di appositi – e nuovi – parametri tra i quali potrebbero esserci il prezzo delle case – la “boJoseManuelBarroso 1378669c Debito pubblico: le nuove sanzioni UE che fanno tremare lItalialla immobiliare” americana esplose proprio per il mancato controllo di questo dato..."




beh, intanto potrebbero dire ufficialmente che un eccessivo disallineamento tra prezzi delle case e salari e' una fonte di squilibri economici, un pericolo per la stabilita' finanziaria...

...la bce se ne usci' in merito mi pare nel 2004
[SM=g1749704]
ma non la cago' nessuno...

[SM=g1747522]

iandy73
00giovedì 30 settembre 2010 16:48
Re: Re:
laplace77, 30/09/2010 16.40:




beh, intanto potrebbero dire ufficialmente che un eccessivo disallineamento tra prezzi delle case e salari e' una fonte di squilibri economici, un pericolo per la stabilita' finanziaria...

...la bce se ne usci' in merito mi pare nel 2004
[SM=g1749704]
ma non la cago' nessuno...

[SM=g1747522]





..quindi cosa potrebbe imporre per riequilibrare il mercato? [SM=g1749704] mutui max 40%-50% del prezzo dell'immobile? prezzo dell'immobile pari a max tot. annualita' medie di un lavoratore?
labottegadelfuturo
00giovedì 30 settembre 2010 16:51
Re: Re: Re:
iandy73, 30/09/2010 16.48:




..quindi cosa potrebbe imporre per riequilibrare il mercato? [SM=g1749704] mutui max 40%-50% del prezzo dell'immobile? prezzo dell'immobile pari a max tot. annualita' medie di un lavoratore?




Non possono imporle "in modo sovietico"...ma i modi per far scendere le case ci sono ;)

Tassazione sullo sfitto + tetto alla percentuale massima di prezzo mutuabile
laplace77
00giovedì 30 settembre 2010 17:07
Re: Re: Re:
iandy73, 30/09/2010 16.48:




..quindi cosa potrebbe imporre per riequilibrare il mercato? [SM=g1749704] mutui max 40%-50% del prezzo dell'immobile? prezzo dell'immobile pari a max tot. annualita' medie di un lavoratore?




ti ricordi che erano uscite "voci" proprio su questo e proprio da ambienti "eu"?

poi hanno smentito, ma secondo me si accorderanno per cambi progressivi tipo basilea III

[SM=g1750163]
dgambera
00giovedì 30 settembre 2010 18:25
Re: Re: beh
laplace77, 9/30/2010 4:37 PM:



vendola non se capisce che cacchio dice, mica solo pe' la zeppola...





www.beppegrillo.it/2010/09/lirlanda_e_il_lupo_cattivo/in...


La Anglo Irish Bank è esposta soprattutto nel mercato immobiliare che sta colando a picco in tutto il mondo. Presto o tardi tutte le banche, incluse quelle italiane, dovranno svalutare il loro patrimonio immobiliare e ricondurlo a valori reali di mercato. E' un contagio certo che metterà a rischio le banche che hanno investito e investono sul cemento. Il settore immobiliare in Italia è sopravvalutato, drogato dall'informazione. Le case valgono fino alla metà di quanto dichiarato. Le grandi città sono tappezzate di cartelli "Vendesi" e "Affitasi", ma nessuno vende e nessuno affitta. E quando succede, il prezzo lo decide il compratore, l'affittuario, non il proprietario. La domanda che dovrebbe porsi la Banca d'Italia è: "Di quanto dovranno svalutare gli immobili le banche e quante rischieranno il fallimento?". I cieli delle città e delle loro periferie sono però sempre più affollati di gru senza ali, chi finanzia progetti in perdita? Quali banche, quali assicurazioni rischiano i depositi dei loro risparmiatori?

labottegadelfuturo
00giovedì 30 settembre 2010 18:46
Re: Re: beh
laplace77, 30/09/2010 16.37:



vendola non se capisce che cacchio dice, mica solo pe' la zeppola...





non siamo ne di destra ne di sinistra

Effettivamente Grillo mi piacerebbe vederlo ad un contradditorio.Ma non può andarci.Perchè la sua forza è nell'essere "assolutamente certo" di quello che dice.
Nel non sfumare mai le posizioni.Insomma...ha centrato gli argomenti (che non per dire ma da anni erano nell'agenda della cosidetta "sinistra radicale") ma francamente poco mi quadra.

Allo stato attuale Il Movimento a 5 Stelle (M5S ? )mi ricorda tanto l'Italia dei Valori dei primissimi tempi.
Un luogo dove trovi "di tutto di più".

In bocca al lupo...ma quando si perde la verginità politica poi non la si riacquista più ;)
laplace77
00giovedì 30 settembre 2010 19:00
Re: Re: Re: beh
labottegadelfuturo, 30/09/2010 18.46:




non siamo ne di destra ne di sinistra

Effettivamente Grillo mi piacerebbe vederlo ad un contradditorio.Ma non può andarci.Perchè la sua forza è nell'essere "assolutamente certo" di quello che dice.
Nel non sfumare mai le posizioni.Insomma...ha centrato gli argomenti (che non per dire ma da anni erano nell'agenda della cosidetta "sinistra radicale") ma francamente poco mi quadra.

Allo stato attuale Il Movimento a 5 Stelle (M5S ? )mi ricorda tanto l'Italia dei Valori dei primissimi tempi.
Un luogo dove trovi "di tutto di più".

In bocca al lupo...ma quando si perde la verginità politica poi non la si riacquista più ;)




non mi interessa grillo in se' e fare il politico non interessa neanche a lui

quello che mi interessa sono le cose di cui parla, visto che e' l'unico che ne parla...

in particolare la questione energetica e logistica, oltre al discorso della deprofessionalizzazione della politica, della liberta' dell'informazione, ecc...

poi ci sono cose su cui non sono daccordo, tipo il notav, perche' penso che il futuro del trasporto (merci e persone) e' su ferro e che un corridoio di tratte europee ad alta velocita' in padania sia necessario

ma stiamo andando piuttosto OT...

ti va di aprire un thread nella sezione apposita?

[SM=g8266]


PS: sul non siamo di destra ne' di sinistra...

mi pare sia l'unico che abbia parlato di "paese a sovranita' limitata da yalta", di portella della ginestra e le altre stragi e misteri d'italia, sulla questione meridionale e il sacco del sud, del presidente con l'armadio a doppia mandata...

l'assordante silenzio su queste cose lo capisco da destra, ma da sinistra...

[SM=g8266] [SM=g8266]

(sylvestro)
00giovedì 30 settembre 2010 19:34
Re: Re: Re: Re: beh
laplace77, 30/09/2010 19.00:


...
poi ci sono cose su cui non sono daccordo, tipo il notav, perche' penso che il futuro del trasporto (merci e persone) e' su ferro e che un corridoio di tratte europee ad alta velocita' in padania sia necessario
...
ti va di aprire un thread nella sezione apposita?
...




Se mi volete ... ci sto [SM=g1750865]

(non per la padania [SM=g1748862] ma per il notav [SM=g7628])
(sylvestro)
00giovedì 30 settembre 2010 19:36
Re: Re: Re: Re: beh
laplace77, 30/09/2010 19.00:


...
l'assordante silenzio su queste cose lo capisco da destra, ma da sinistra ...

[SM=g8266] [SM=g8266]





Sinistra? [SM=g1749704] Cos'e'? [SM=g1749697]
laplace77
00giovedì 30 settembre 2010 19:53
Re: Re: Re: Re: Re: beh
(sylvestro), 30/09/2010 19.34:




Se mi volete ... ci sto [SM=g1750865]

(non per la padania [SM=g1748862] ma per il notav [SM=g7628])




mica t'ho capito...

[SM=g1749704]

(sylvestro)
00giovedì 30 settembre 2010 20:00
Re: Re: Re: Re: Re: Re: beh
laplace77, 30/09/2010 19.53:




mica t'ho capito...

[SM=g1749704]





(vedi che bisogna aprire un thread?! [SM=g1747529])

Voglio sentire i pareri di chi ne sa su TAV e noTAV (io ne so pochissimo) per valutare un ... suggerimento delle mie celluline grigie (cit. Poirot)
grella
00giovedì 30 settembre 2010 20:09
Re: Re: Re: Re: beh
laplace77, 30/09/2010 19.00:




non mi interessa grillo in se' e fare il politico non interessa neanche a lui

quello che mi interessa sono le cose di cui parla, visto che e' l'unico che ne parla...

in particolare la questione energetica e logistica, oltre al discorso della deprofessionalizzazione della politica, della liberta' dell'informazione, ecc...

poi ci sono cose su cui non sono daccordo, tipo il notav, perche' penso che il futuro del trasporto (merci e persone) e' su ferro e che un corridoio di tratte europee ad alta velocita' in padania sia necessario

ma stiamo andando piuttosto OT...

ti va di aprire un thread nella sezione apposita?

[SM=g8266]


PS: sul non siamo di destra ne' di sinistra...

mi pare sia l'unico che abbia parlato di "paese a sovranita' limitata da yalta", di portella della ginestra e le altre stragi e misteri d'italia, sulla questione meridionale e il sacco del sud, del presidente con l'armadio a doppia mandata...

l'assordante silenzio su queste cose lo capisco da destra, ma da sinistra...

[SM=g8266] [SM=g8266]




Si potrebbe inserire nel discorso il: " Una volta che la casa è tua ....è tua e non te la tocca più nessuno"...........magari accennando a quegli sfigati che a pochi metri dai lavori TAV gli si sono aperti i muri modello melone maturo........prendersela coi "mulini a vento" ( appaltatori dei subappaltatori) poi è solo l'avventura successiva e intergenerazionale........... [SM=g7777]



serafin.
00giovedì 30 settembre 2010 20:10
Ma la sicurezza di Treconti deriva solo dal ruolo che ricopre?


Tremonti, non temiamo nuove regole Ue
Crisi viene da finanza privata non pubbica, Italia in sicurezza


(ANSA) - BRUXELLES, 30 SET - 'Non temiamo le nuove regole':Cosi' il ministro Tremonti sulle proposte adottate da Bruxelles per la riforma del Patto di stabilita'. 'Visto che la crisi - ha detto Tremonti - viene dalla finanza privata e non da quella pubblica, siamo convinti che per l'Italia un conteggio algebrico tra attivi e passivi ci metta in zona di sicurezza. 'Dunque - ha proseguito il ministro - quando ci rivedremo tra tre anni per valutare la situazione del debito puo' darsi che non dovremo fare niente'.


mente sapendo di mentire ?
(sylvestro)
00giovedì 30 settembre 2010 20:12
Re:
serafin., 30/09/2010 20.10:


...
mente sapendo di mentire ?



Secondo me non ci sara' bisogno di aspettare tre anni per scoprirlo [SM=p7579]
labottegadelfuturo
00giovedì 30 settembre 2010 20:35
Re: Re:
(sylvestro), 30/09/2010 20.12:



Secondo me non ci sara' bisogno di aspettare tre anni per scoprirlo [SM=p7579]



ma non ero io quello pessimista? [SM=g7574]

Comunque ok per aprire la discussione su Grillo&Co.

laplace77
00mercoledì 23 marzo 2011 12:55
sovranita' moneteria e debitoria

...per evitare nuovi casi-grecia sarebbe piu' che opportuno...

...d'altronde siamo stati abituati a rinunciare ad un po' di liberta' in cambio di un po' di sicurezza (vedi il caso estremo del 9/11 e del patriot act)...

[SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574]

...interessante anche il passaggio finale sul discorso tassi e inflazione in EU e BRIC (per la cina in particolare: alzare i tassi farebbe rivalutare lo yuan, attualmente sottovalutato sia per policy che per l'inflazione che subisce)...


12:18 - Bce: Bini Smaghi, paesi devono essere meno liberi di vendere debito

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 23 mar - Per risolvere
alla radice i problemi del debito sovrano potrebbe tornare
utile un'agenzia europea che indipendente che raccolga fondi
al posto dei singoli Stati. E' quanto ha dichiarato Lorenzo
Bini Smaghi, membro del consiglio direttivo della Bce, in
un'intervista a Le Monde. "I paesi devono avere meno liberta'
di emettere debito", ha detto Bini Smaghi secondo cui "Se
vogliamo impegnarci veramente alla riduzione del debito,
allora abbiamo bisogno di maggiori limiti per convincere i
mercati finanziari"
. Bini Smaghi spiega nell'intervista di
essersi espresso a titolo personale a favore della creazione
di un'istituzione europea che venda debito per conto dei
singoli stati e assicuri che i paesi non tocchino i limiti
del debito pubblico. Si tratterebbe comunque di bond sovrani
e non di eurobond
. Riguardo alla politica monetaria, Bini
Smaghi ha spiegato che al momento il costo del denaro e'
talmente basso da rischiare di distorcere l'economia. La
situazione, ha aggiunto, e' simile al 2005, quando la Bce
inizio' ad alzare il costo del denaro, e non al 2008. Al
momento per fortuna non e' ancora giusto il secondo round di
pressioni inflazionistiche e al momento l'inflazione e'
soprattutto importata dall'estero tramite le commodities.
Per questo le banche centrali dei paesi emergenti, e in
particolare della Cina, non devono esitare nell'alzare il
costo del denaro.

dgambera
00mercoledì 6 aprile 2011 12:35
Mohamed El-Erian (Pimco): «Almeno uno stato europeo ristrutturerà il debito prima del 2013»

di Isabella Bufacchi 6 aprile 2011


Al colosso Pimco, dall'alto del suo portafoglio investito in oltre 1.200 miliardi di dollari di asset, piacciono i titoli di stato italiani ma non quelli americani. Il più grande gestore al mondo sul mercato del reddito è però anche interessato alle operazioni di ricapitalizzazione delle banche italiane come opportunità di investimento per i suoi investimenti in equity: non investe soltanto in bond.

La quota del possesso azionario sul totale degli investimenti è in aumento come lo sono gli strumenti alternativi: le commodities sono cresciute molto in passato, ora il loro peso si è ridotto. Nei quartieri generali di Pimco si dubita fortemente che l'Europa riesca a risolvere il problema della solvibilità di alcuni stati europei soltanto dopo il 2013 e si ritiene che molto più probabilmente «almeno uno stato europeo ristrutturerà il debito pubblico prima del 2013».

I gestori di Pimco guardano ai mercati finanziari in un'ottica di cogliere le opportunità su scala globale, scegliendo le migliori alternative in termini di valore degli asset e monitorando da vicino il rapporto tra domanda e offerta (perché tendenzialmente «c'è valore quando ci sono più acquirenti e meno venditori»): per questo non investono in Treasuries Usa ma in BTp. Stanno bene attenti a non concentrarsi sul «cosa sarebbe meglio che accadesse» ma piuttosto sul «come reagirò quando questo evento accadrà». Per loro il maggiore pericolo è rappresentato dalle idee preconcette degli investitori. Un esempio? Quando, nell'era pre-crisi 2007, i titoli di stato dei paesi occidentali erano considerati dal mercato una categoria credit risk free mentre quelli degli stati emergenti erano contrassegnati in partenza dal marchio "alto rischio", in Pimco sulla linea del rischio di credito sono finiti tutti gli stati a prescindere dall'area geografica e dal tipo di economia, matura o in via di sviluppo.
È questa l'essenza dell'intervista esclusiva di Mohamed El-Erian, ceo di Pimco, al Sole24Ore. Ecco il testo integrale.

Italia e banche
Domanda. La crisi del debito europeo si è estesa dalla Grecia all'Irlanda e adesso anche il Portogallo è sotto pressione. Ritiene che l'Europa sarà in grado di arrestare il contagio e un effetto-domino che potrebbe coinvolgere paesi come la Spagna e l'Italia che sono «troppo grandi per fallire» (too big to fail)?
Risposta. L'Italia non ha un problema di liquidità. Nelle nostra graduatoria, i paesi più vulnerabili sono la Grecia, seguita da Irlanda e Portogallo. Poi, a una certa distanza, ci sono i paesi meno vulnerabili con in testa l'Italia seguita da Belgio e Spagna. L'Italia ha un alto stock di debito pubblico ma viene finanziato principalmente sul mercato domestico e i titoli di stato hanno una struttura di durate e scadenze favorevole. Noi deteniamo titoli di stato italiani nel nostro portafoglio. L'Europa sta provando a tracciare una linea molto forte di demarcazione tra la Grecia, l'Irlanda e il Portogallo da un lato e la Spagna, il Belgio e l'Italia dall'altro lato per fermare il contagio. Per fare questo, sono stati compiuti dei passi in avanti anche per rafforzare i sistemi bancari in Spagna e Italia. La Spagna sta rafforzando matrimonialmente le Cajas e questo rappresenta una buona notizia per il mercato. L'Italia sta cominciando a fare la stessa cosa per le sue banche. In termini economici, le banche hanno la stessa funzione dell'olio in un automobile. Se l'olio manca, l'intera macchina si ferma.

D. In Italia oggi uno dei temi più attuali è proprio quello della ricapitalizzazione delle banche. Il sistema bancario italiano è molto solido, è considerato tra i più solidi in Europa. Detto questo, sta crescendo la pressione sulle banche affinchè si rafforzino patrimonialmente, e lo facciano anche in fretta…
R. Questa è la cosa giusta da fare. La ricapitalizzazione delle banche va fatta assolutamente, e con l'iniezione di capitale privato invece di ricorrere al trasferimento di debiti ai contribuenti, a chi paga le tasse. Ci sono molti investitori interessati alle banche italiane, inclusa Pimco. Noi guarderemo al mercato per partecipare a operazioni appropriate di raccolta di capitale da parte delle banche. L'Italia, e allo stesso modo la Spagna, dovrebbero evitare l'errore che ha commesso l'Irlanda, di far ricadere sui conti pubblici i problemi del sistema bancario.

D. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti sta creando un tipo di fondo sovrano, un fondo strategico d'investimento alla francese. Questo fondo potrebbe partecipare alla ricapitalizzazione delle banche. È un passo nella giusta direzione?
R. Se questo fondo troverà il modo di mobilitare il capitale privato per investire nell'equity delle banche, sì. Ma non dovrebbe far ricadere un peso eccessivo sul bilancio dello stato. Ricordiamo che troppe economie europee sono già sotto pressione per colpa delle dinamiche del debito pubblico. E questo problema non si risolve mettendo nuovo debito sopra il vecchio debito. Questa strategia può comprare tempo per un po', ma è costosa e non aiuterà i cittadini europei sul lungo termine.

Debito pubblico, debito privato
D. Per il momento in molti stati europei è in corso il trasferimento dei debiti privati ai contribuenti, al bilancio dello stato, e al contempo si sta tentando di evitare la ristrutturazione del debito pubblico e delle obbligazioni bancarie, come nel caso della Grecia o delle banche irlandesi. Qual è la sua opinione riguardo a questo?
R. Questo non va bene. L'Europa sta comprando tempo ma deve ancora assicurarsi di essere arrivata su un ponte che la porterà a una situazione di sostenibilità. Con l'intervento di Efsf, Bce, Ue e Fmi, il supporto alla liquidità per la Grecia, l'Irlanda e presto per il Portogallo ha comprato tempo. L'importante ora è usare questo tempo per limitare la probabilità del contagio. Ma tutto questo ha un prezzo molto alto in termini di occupazione, crescita e investimenti. Per questo è essenziale passare da un approccio a favore della liquidità a una soluzione del problema dell'insolvenza. L'Europa ha indicato che questo passaggio accadrà a cominciare dal 2013. Ma noi dubitiamo che queste problematiche rimarranno silenti fino a quel momento. In effetti, la situazione è già molto vulnerabile a giudicare da una serie di indicatori economici, sociali e di mercato. Nessuno può veramente credere che si può intervenire sulla liquidità per risolvere un problema di solvibilità. Quando viene detto che probabilmente il debito sarà ristrutturato nel 2013, la maggior parte degli investitori non aspetterà fino al 2013 per uscire da quel debito. Né gli investitori saranno disponibili a effettuare nuovi investimenti prima di quella data. Per tutti questi motivi, i mercati di Grecia, Irlanda e Portogallo rimarranno sotto enormi pressioni. L'Europa ha potuto tracciare una linea più marcata tra gli stati europei, ma per noi questa linea è ancora fatta di tanti puntini. Ci sono più puntini rispetto all'inizio della crisi, ma questa linea di demarcazione tra Grecia, Irlanda e Portogallo da una parte e Spagna, Belgio e Italia dall'altra parte dovrà essere rafforzata attraverso continue ricapitalizzazione del settore bancario in Italia e soprattutto in Spagna.

Uno stato europeo ristrutturerà il debito pubblico prima del 2013
D. In effetti, gli spread dei titoli di stato greci, irlandesi e portoghesi sono saliti, nonostante il piano di aiuti di Efsf, Bce, Eu e Fmi…
R. I creditori stanno valutando questi interventi sulla liquidità e stanno pensando che sono troppo fragili e vulnerabili. Ritengo che vedremo almeno uno stato europeo costretto a ristrutturare il suo debito pubblico prima del 2013.

D. Perchè ritiene che l'Europa potrebbe fallire nel suo obiettivo di comprare tempo fino al 2013?
R. Per funzionare, questo piano ha bisogno che tre gruppi coinvolti in questo processo si assumano degli impegni e li rispettino completamente. I tre gruppi che ho in mente sono i cittadini degli stati in difficoltà, i creditori ufficiali e istituzionali e i creditori privati del mercato.
Il primo gruppo sono i cittadini. I cittadini devono accettare misure di austerità molto pesanti. Prendiamo il caso della Grecia. Ho lavorato per 15 anni al Fmi e non ho mai visto uno stato impegnarsi per implementare un programma di austerity come quello portato avanti dalla Grecia. È uno sforzo enorme, di dimensioni e conseguenze notevoli sotto il profilo sociale. Pur tuttavia, anche se il governo greco dovesse avere successo nel realizzare un programma così massiccio e pesante per la società, con una correzione del deficit di bilancio del 12% del Pil, il debito/Pil comunque salirebbe dal 114% al 150% in quel periodo. E la disoccupazione in Grecia è già molto più alta di quanto fosse previsto. Il secondo gruppo è composto dai creditori ufficiali, istituzionali, che sono Ue, Efsf, Bce e Fmi. Loro dovranno convincersi che il denaro che stanno mettendo in queste operazioni gli verrà restituito prima o poi. La terza categoria è quella dei creditori attuali che dovrebbero mantenere le loro posizioni e non uscire, non disinvestire, prima del 2013. Ebbene, se soltanto uno di questi gruppi dovesse decidere di abbandonare l'impresa, l'intera operazione può fallire. E anche questo spiega perché riteniamo che almeno uno stato ristrutturerà il debito prima del 2013.

Il Brady Plan e l'Europa
D. Questo significa che l'Europa non può ambire ad avere un Brady bond plan europeo?
R. Quando il Messico finì sull'orlo della bancarotta nel 1982, lo sforzo fu quello di mantenere una facciata di normalità, per evitare il collasso del sistema bancario americano a quel tempo. Questo consentì alle banche di ricapitalizzarsi per un certo numero di anni e di divenire più, sotto il profilo patrimoniale, per poi poter assorbire le perdite provenienti dalla ristrutturazione dei paesi latino americani. Ma tutto questo ebbe un costo. L'America latina ha perso un decennio in termini di crescita e di occupazione e la povertà aumentò.

Quello che consentì di realizzare il Brady plan fu il fatto che le banche creditrici erano poche. Si poteva metterle tutte attorno a un tavolo per raggiungere un accordo, e questo è quello che fu fatto. Nei tre stati periferici più deboli, ci sono sottoscrittori di bond dappertutto. E il problema del debito europeo è un problema bancario europeo. Inoltre non è chiaro se questi paesi europei potranno tollerare la perdita di un decennio.

La Bce e i bond bancari
D. Quello che sta dicendo è che l'Europa, per avere successo nella risoluzione della crisi del debito sovrano, dovrebbe essere in grado di ricapitalizzare il sistema bancario prima della ristrutturazione del debito pubblico di alcuni stati. Questo in ultima analisi è il motivo per il quale l'Europa ha un disperato bisogno di comprare tempo?

R. Penso che questo sia quello che ha in mente il presidente della Bce Trichet, quando dice che la ristrutturazione del debito al momento non è un'opzione sul tavolo…


D. Trichet rimanda perchè le banche non sono state ancora ricapitalizzate. Ma il presidente della Bce sta frenando anche sulla ristrutturazione delle obbligazioni bancarie, come per esempio nel caso dell'Irlanda. Lei ritiene che i sottoscrittori delle obbligazioni bancarie subordinate delle banche irlandesi dovrebbero accollarsi una parte delle perdite?
R. I gestori di fondi come noi hanno opinioni sul cosa "dovrebbe" accadere. E io ho già detto in passato che non è giusto che i contribuenti irlandesi debbano sopportare un peso così grande per quello che sta accadendo. La ripartizione del peso delle perdite dovrebbe coinvolgere anche i creditori privati. Dopo tutto, gli investitori hanno acquistato di loro spontanea volontà le obbligazioni bancarie e hanno riscosso uno spread per il rischio al quale si sono esposti. Ma è irrilevante quello che noi pensiamo "debba" accadere: noi non influenziamo l'andamento degli eventi. Quello che conta di più è cosa accadrà realmente. L'Irlanda sta rinviando la ristrutturazione per evitare che il contagio si estenda in tutta la regione e che vi siano rivolte sul mercato domestico. Nel frattempo però i cittadini irlandesi devono sopportare un grosso peso. Questo è un enorme problema sociale: i debiti vengono trasferiti dai creditori privati al settore pubblico. Questo trasferimento ai contribuenti viene fatto al valore di 100, alla pari, o ben al di sopra dei prezzi impliciti di mercato. Questo non è sostenibile sul lungo periodo. E le pressioni politiche stanno aumentando: il governo portoghese ha perso il dibattito sul piano di austerità, il precedente governo irlandese ha trasferito tutto il rischio ai contribuenti e adesso i partiti dell'opposizione sono andati al potere e stanno pensando di trasferire parte dei rischi ai sottoscrittori delle obbligazioni bancarie. In Germania, la popolarità del Cancelliere Merkel è in calo. L'Europa, lo ripeto, non riuscirà a rinviare la ristrutturazione dei debiti fino al 2013. E non lo "dovrebbe" fare. La condivisione delle perdite è molto più giusta.

D. Il Brady plan come ha ricordato costò la perdita di un decennio di crescita. Accadrà anche in Europa?
R. L'Europa ha un cosiddetto "debt overhang", un eccesso di debito. Fino a quando questa situazione permarrà, nuovi investitori non arriveranno per investire nei paesi che hanno un problema di debito. E questi paesi, in aggiunta alle misure di austerità che hanno un impatto negativo sulla crescita e sull'occupazione, avranno meno capitale privato, e quindi accuseranno una carenza di nuovi investimenti per creare occupazione. Questo significa che tanto più permarranno questi problemi, tanto più l'Europa rischierà di perdere un decennio di crescita.

I Treasuries, la "AAA", il debito Usa
D. C'è un problema di debt overhang anche negli Stati Uniti? Se non sbaglio Pimco non detiene in portafoglio i Treasuries, i titoli di stato americani mentre invece investite nei BTp italiani...
R. Noi deteniamo in portafoglio i titoli di stato italiani perché i loro spread riflettono il rischio che i creditori si assumono. Quando acquistiamo un bond in Pimco, ci domandiamo: che valore c'è in questo titolo? Questo può essere identificato con il fatto che ci sono più compratori che venditori. Ebbene, il valore inerente ai Treasuries americani oggi sarà influenzato da due fattori negativi, guardando avanti: l'inflazione e il perdurante, mancato accordo per una correzione fiscale nel medio termine. In aggiunta, a questi livelli di prezzo sul mercato, non riteniamo che nei titoli di stato americani vi sia abbastanza valore per gli investitori, tenuto conto di questo: il principale acquirente di questi titoli, che è la Federal reserve attraverso il QE2 (quantitative easing ndr.) e che sta acquistando il 70% degli importi di nuova emissione in asta, dal prossimo 30 giugno cesserà di fare questo. L'offerta intanto continuerà perché il deficit supera i 1.000 miliardi di dollari. Insomma, il prezzo dei Treasuries dovrebbe essere più basso e i rendimenti dovrebbero essere più alti: a quel punto, rivaluteremo i Treasuries.

D. I Treasuries però hanno ancora il rating "AAA"…
R. Per il momento. Ma per mantenere la "AAA" per i prossimi anni, gli Stati Uniti dovranno convergere nella direzione di un programma di correzione fiscale e risanamento dei conti pubblici nel medio termine.

Inflazione e tassi
D. Ha menzionato l'inflazione. Anche questo è un altro grande problema odierno. Ritiene che la Federal Reserve sia dietro la curva mentre invece la Bce si stia muovendo per posizionarsi avanti la curva?
R. Non dubito che la Bce e la Banca d'Inghilterra inizieranno ad alzare i tassi d'interesse prima della Fed. Questo è dovuto al fatto che queste banche centrali hanno mandati diversi. La Bce e la BoE hanno un solo mandato, quello dell'inflazione, mentre la Fed ha un duplice mandato, quello dell'inflazione e dell'occupazione. In questo momento la Federal reserve si sta concentrando sull'obiettivo dell'occupazione. In aggiunta, le tensioni in Europa sui prezzi che si trasmettono dall'inflazione primaria a quella core sono maggiori rispetto agli Usa: per questo la Bce è più preoccupata per l'andamento del mercato del lavoro e i negoziati sui rinnovi salariali. Per ora il mercato prevede un rialzo dei tassi da parte della Bce tra lo 0,75% e l'1% quest'anno e poi altri rialzi nell'anno successivo. Ma va detto che la Bce deve svolgere un compito molto delicato, si trova in una situazione non facile…

D. In che senso?

R. La Bce sta provando a tornare a un mondo in cui strumenti specifici sono utilizzati per raggiungere un obiettivo primario e circoscritto L'inflazione viene gestita con i tassi d'interesse mentre il processo del deleveraging (la riduzione della leva ndr.) è trattato dalla banca centrale tramite gli interventi sulla liquidità tra i quali l'acquisto di bond, le operazioni di rifinanziamento delle banche, i repos. Ma bisognerà vedere se la Bce sarà in grado di centrare i due obiettivi contemporaneamente. Le politiche fiscali e le istituzioni che si occupano di problemi fiscali si muovono più lentamente delle istituzioni come le banche centrali. Per questo la Bce e la Fed sono dovute intervenire tempestivamente per arginare la crisi, anche assumendosi dei compiti che invece spettano alla politica. Adesso però, tornata la stabilità, la Bce si aspetta che le problematiche fiscali tornino sul tavolo della politica. Vedremo.

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