Enron - Il Film

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
laplace77
00domenica 8 luglio 2007 11:35
chi l'ha visto???
non vedo l'ora ne esca uno analogo sulla bolla immobiliare...



www.feltrinelli.it/SchedaLibro?id_volume=5000574

ENRON - Il film

La più grande bancarotta nella storia del capitalismo. Esilarante, spettacolare, un film che racconta, con il passo della commedia nera, la parabola degli uomini Enron: gli amici di Bush, la nuova razza di capitalisti, celebrati dai cantori della new-economy, additati ai discepoli nelle business-school di tutto il mondo.

Pompano soldi, baloccano fortune: in 4-5 anni Enron cresce da far spavento, sul mercato vale sul mercato 60 miliardi di dollari (qualcosa come 4 volte la Fininvest).

Poi all'inizio del 2001 una giovane giornalista comincia a indagare &. la fantastica torre comincia a scricchiolare. Basta poco per scoprire che gli uomini Enron hanno gonfiato i bilanci, hanno mentito, ma anche rubato, corrotto, strangolato l'intera California speculando sull'energia elettrica.

In un mese la Enron sparisce: da 60 miliardi di dollari & a zero, tutto finito, 20mila dipendenti per strada e senza pensione, chiusi gli splendidi uffici, buttate vie le chiavi.

Comica e spettacolare sì, ma anche inquietante.

Gli uomini Enron sono davvero "poche mele marce" come sostiene Bush?

E se Enron fosse un campanello d'allarme prima del grande botto?




fa riflettere su:

- gli intrecci tra finanza e politica (ma per quelli bastano le vicende italiche - vedi intercettazioni e furbetti e scalate);

- il ruolo di banche, istituti di rating e societa' di revisione;

- fondi pensione e TFR;



dimenticavo: qualcuno dei manager di Enron in galera c'e' finito davvero, mica carezze...

capitan-d
00domenica 8 luglio 2007 12:15
Re: chi l'ha visto???
laplace77, 08/07/2007 11.35:

non vedo l'ora ne esca uno analogo sulla bolla immobiliare...



www.feltrinelli.it/SchedaLibro?id_volume=5000574

ENRON - Il film

La più grande bancarotta nella storia del capitalismo. Esilarante, spettacolare, un film che racconta, con il passo della commedia nera, la parabola degli uomini Enron: gli amici di Bush, la nuova razza di capitalisti, celebrati dai cantori della new-economy, additati ai discepoli nelle business-school di tutto il mondo.

Pompano soldi, baloccano fortune: in 4-5 anni Enron cresce da far spavento, sul mercato vale sul mercato 60 miliardi di dollari (qualcosa come 4 volte la Fininvest).

Poi all'inizio del 2001 una giovane giornalista comincia a indagare &. la fantastica torre comincia a scricchiolare. Basta poco per scoprire che gli uomini Enron hanno gonfiato i bilanci, hanno mentito, ma anche rubato, corrotto, strangolato l'intera California speculando sull'energia elettrica.

In un mese la Enron sparisce: da 60 miliardi di dollari & a zero, tutto finito, 20mila dipendenti per strada e senza pensione, chiusi gli splendidi uffici, buttate vie le chiavi.

Comica e spettacolare sì, ma anche inquietante.

Gli uomini Enron sono davvero "poche mele marce" come sostiene Bush?

E se Enron fosse un campanello d'allarme prima del grande botto?




fa riflettere su:

- gli intrecci tra finanza e politica (ma per quelli bastano le vicende italiche - vedi intercettazioni e furbetti e scalate);

- il ruolo di banche, istituti di rating e societa' di revisione;

- fondi pensione e TFR;



dimenticavo: qualcuno dei manager di Enron in galera c'e' finito davvero, mica carezze...




questo post meriterebbe 10 kilometri di risposte e lo sdegno che ne conseguirebbe mi porterebbe alla pazzia! [SM=g7667]
laplace77
00domenica 4 novembre 2007 17:00
Re: chi l'ha visto???
laplace77, 08/07/2007 11.35:

non vedo l'ora ne esca uno analogo sulla bolla immobiliare...



www.feltrinelli.it/SchedaLibro?id_volume=5000574

...





www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200711articoli/27297gi...

"L’allarme-banche sui mutui?
Rischiamo nuovi casi Enron"

Steve Hanke

«Troppi buchi nascosti nei bilanci dei colossi di Wall Street»
MAURIZIO MOLINARI

Il terremoto che sta scuotendo le grandi banche di Wall Street e alcuni big del credito in Europa ha molto in comune con lo scandalo Enron». Ad affermarlo è Steve Hanke, direttore dell’Istituto di Economia alla Johns Hopkins University e già consigliere del presidente Ronald Reagan, secondo il quale le dimissioni del presidente di Citigroup Charles Prince (si veda box in pagina) e la precedente sostituzione del numero uno di Merrill Lynch, Stanley O’Neal, hanno una genesi tale da far tremare i mercati. Perché quanto sta avvenendo le ricorda il crollo di Enron? «Perché all’origine dell’allontanamento dei presidenti delle due grandi banche vi sono bilanci in rosso e perdite molto significative, causate dal fatto che la contabilità non era trasparente sugli enormi prestiti di denaro che venivano concessi al settore immobiliare. Si tratta di uscite che figuravano forse nelle note a piede di pagina nel bilancio ma nessuno ne teneva conto. Era una esposizione finanziaria molto sottovalutata. Le banche si sono così esposte a rischi di perdite ben superiori a quelle che i bilanci attestavano, e che gli azionisti e i clienti conoscevano. È proprio la mancata trasparenza dei bilanci bancari che ricorda da vicino il caso del colosso energetico texano Enron, dal quale scaturì la più importante bancarotta della storia americana».

Le banche rischiano a suo avviso di andare incontro alla stessa sorte?
«È troppo presto per dirlo. Possiamo però affermare con una relativa sicurezza che le leggi varate dal Congresso di Washington per porre rimedio ai problemi sollevati dai scandali finanziari del 2002, e in particolare la normativa Sarbanes-Oxley, si sono dimostrate poco efficaci. Non hanno impedito alle banche di ripetere gli errori di bilancio che all’epoca travolsero molti volti noti di Wall Street».

Perchè la Sec (la Consob d’America) non è riuscita a garantire l’affidabilità dei bilanci delle grandi banche di Wall Street?
«Il motivo sta proprio nelle leggi che furono varate dal Congresso dopo il caso Enron. Alla prova dei fatti si sono dimostrare non abbastanza restrittive: concedono ancora troppi margini a chi adopera la contabilità per mascherare perdite e uscite al fine di presentare una situazione economica aziendale che non corrisponde alla verità dei fatti».

Qual è il rischio più immediato a cui ci si sta esponendo?
«Riguarda la liquidità degli istituti bancari. Le perdite denunciate da Citigroup e Merrill Lynch sono già molto significative ma al momento sembrano gestibili, nel complesso controllabili. Ma è davvero tutta la verità oppure le dimensioni del rosso sono ben maggiori? E quante sono le banche che hanno redatto bilanci non veritieri sulle rispettive esposizioni immobiliari? È dalla risposta a queste domande che dipende ciò che avverrà nelle prossime settimane».

Eppure il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, continua ad affermare che la crisi dei mutui non incombe sul futuro dell’economia degli Stati Uniti...
«Su questo non concordo con lui. L’impatto della crisi dei mutui ha già causato un indebolimento degli investimenti da parte delle aziende. Quindi un prezzo economico già evidente. Vedremo presto quali saranno le conseguenze sull’occupazione e, soprattutto, sui consumi dei cittadini durante il periodo di fine anno. Dire che la crisi mutui non ha, o avrà, ripercussioni sull’economia è solo un auspicio, peraltro poco fondato. Ma non è solo Ben Bernanke a sbagliare analisi...».

Chi altri?
«L’Europa pensava di superare indenne la crisi dei mutui ma quanto sta avvenendo dimostra l’esatto il contrario. Anche da voi c’era una considerevole esposizione sui prestiti dati al settore immobiliare, con un’eccessiva fiducia sul fatto che tutto sarebbe filato liscio. Come invece non è stato. La mia impressione è che l’impatto della crisi dei mutui, in Europa come negli Stati Uniti, è solo all’inizio. Non siamo ancora in grado di valutare appieno le conseguenze a causa della perdurante, diffusa, abitudine a contabilità non trasparenti».


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:45.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com