I risvolti economici sull'Europa delle presidenziali americane

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guido.zip
00mercoledì 9 gennaio 2008 12:19
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" ... Difficilmente gli Stati Uniti sceglieranno la via isolazionista, ma potrebbero rilanciare un'economia piu' concreta rispetto all'attuale predilezione del settore finanziario"

" ... Una vittoria democratica cambierà sostanzialmente lo scenario economico in quanto verrà rilanciata un’economia di tipo renano, basata sulla produzione di beni e servizi a discapito della finanziarizzazione che è stata promossa fino ad ora e che ha mostrato tutti i suoi limiti. I Democratici non potranno che giocare questa carta per cercare di risollevare un’economia che in novembre prossimo sarà sicuramente in una fase di recessione. Per l’Europa ciò sarà un bene in quanto, nonostante si vitupera molto il suo apparato produttivo, questo in realtà non è affatto di secondo ordine, mentre nel settore finanziario sicuramente soffre il confronto con gli Stati Uniti”."

www.voceditalia.it/articolo.asp?id=4285

Sarà questo il vero colpo mortale alla bolla immobiliare globale? In effetti tutto è cominciato quando è arrivato G.W.Bush nel 2000, e tutto sta finendo quando se ne sta andando. Potrebbe non essere una coincidenza.
laplace77
00mercoledì 9 gennaio 2008 14:46
Re:
guido.zip, 09/01/2008 12.19:

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" ... Difficilmente gli Stati Uniti sceglieranno la via isolazionista, ma potrebbero rilanciare un'economia piu' concreta rispetto all'attuale predilezione del settore finanziario"

" ... Una vittoria democratica cambierà sostanzialmente lo scenario economico in quanto verrà rilanciata un’economia di tipo renano, basata sulla produzione di beni e servizi a discapito della finanziarizzazione che è stata promossa fino ad ora e che ha mostrato tutti i suoi limiti. I Democratici non potranno che giocare questa carta per cercare di risollevare un’economia che in novembre prossimo sarà sicuramente in una fase di recessione. Per l’Europa ciò sarà un bene in quanto, nonostante si vitupera molto il suo apparato produttivo, questo in realtà non è affatto di secondo ordine, mentre nel settore finanziario sicuramente soffre il confronto con gli Stati Uniti”."

www.voceditalia.it/articolo.asp?id=4285

Sarà questo il vero colpo mortale alla bolla immobiliare globale? In effetti tutto è cominciato quando è arrivato G.W.Bush nel 2000, e tutto sta finendo quando se ne sta andando. Potrebbe non essere una coincidenza.




me lo auguro, specie se vince obama e non la clinton


cmq, per ora gli USA vanno maluccio...


Notizia del: 09/01/08 08:22:02 - Fonte: Spystocks

Da Il Sole 24 Ore: I mercati Usa hanno subito ieri un nuovo crollo, confermando così il forte nervosismo sulla situazione delle banche e sulle prospettive dell'economia americana. La notizia delle dimissioni del numero uno di Bear Stearns ha spinto alle stelle una seduta già appesantita dai rumors, poi smentiti, sulla bancarotta del colosso dei mutui Countrywide. E come se non bastasse un allarme di AT&T sulle insolvenze nei pagamenti delle bollette telefoniche ha provocato un nuovo crollo dei titoli tecnologici. Ma dalla crisi nessuno sembra escluso, nemmeno Moody's che ieri ha annunciato un taglio occupazionale di 275 unità, pari al 7,5% del totale. Poco dopo è stata la volta di Standard & Poor's. La McGrawHill, holding della società di rating, ha preannunciato il licenziamento di 611 dipendenti, pari al 3% del gruppo. Tutte queste pressioni si sono riversate su Wall Street che dopo un avvio positivo ha invertito drasticamente la rotta.



per capire un attimo che e' successo con la globalizzazione in USA, suggerisco il documentario di Moore su Flint e la GM.

non mi ricordo il titolo...

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