Re:
DrJeckyll, 06/10/2010 10.13:
Quoto direttamente dal link che in effetti dice quanto sapevo anche se mi sembra che la prima parte sia sbagliata (vedi neretto).
Comunque la interpreto come una conferma, grazie.
Acquisto da privato
* Se il venditore dell'immobile è un privato non soggetto ad Iva, si applica:
- l'imposta di registro del 3% invece che del 7% sul valore dichiarato;
- le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 168 euro ciascuna.
Gli atti di compravendita di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze, stipulati fra privati o fra un privato ed un'impresa non costruttrice, devono obbligatoriamente contenere un doppio valore:
- il prezzo realmente pagato che, però, non avrà alcuna rilevanza fiscale;
- il valore catastale dell'immobile che costituisce ufficialmente l'importo sul quale vengono calcolate le imposte di registro e ipotecarie-catastali.
Nell'atto notarile deve essere fatta esplicita richiesta di pagare le imposte sulla base del valore catastale. In proposito va detto che è consigliabile dichiarare il giusto prezzo pagato per non rischiare brutte sorprese dopo la vendita. Infatti, se sorgono problemi, il grado di tutela ovvero di sicurezza è limitato al valore dichiarato nel rogito e non al prezzo effettivamente pagato. E così nei casi di gravi vizi nella costruzione dell'immobile o di impresa o società a rischio di fallimento.
Si effettivamente c'è un errore nella prima parte evidenziata..........sarà un refuso !!!
Forse il redattore del testo voleva intendere
...il 3% del valore catastale anziché il 7% del valore dichiarato (che si applica quando non è prima casa)
Non mi pare che ci sia un errore nella seconda parte evidenziata, in quanto anche se si paga l'imposta di registro sul valore catastale occorre dichiarare anche il reale prezzo che viene pagato