Informazioni utili sui mutui

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dgambera
00mercoledì 28 gennaio 2009 11:06
Per conoscerli meglio, nel caso dovesse servire
Qui trovate il glossario

Come primo esempio c'è l'Euribor

oppure l'IRS

Per quest'ultimo consiglio di leggere ORIGINE EFFETTIVA DELL'IRS


L'IRS deve la sua notorietà all'utilizzo che ne fanno le banche riferendo ad esso il costo dei propri mutui a tasso fisso.

Tuttavia come indica la sua definizione - Interest Rate Swap - l'origine di questo indicatore va ricercata nei contratti di swap, che sono strumenti derivati sui tassi.

L'idea dei derivati è sfuggevole perché siamo abituati a ragionare in termini di tassi su scambi reali di capitale. Sappiamo cioè che il denaro viene prima prestato, quindi utilizzato e poi rimborsato insieme ad una quota aggiuntiva, detta interesse.

I contratti sui derivati invece non comportano l'effettivo movimento del capitale. Infatti l'obiettivo non è finanziario, ma speculativo.

E qui ci vuole un bell'esempio.

Diciamo che io e te vogliamo mettere in piedi un contratto di swap. Io credo che sia vantaggioso investire a tasso variabile mentre tu hai fiducia nel tasso fisso.

Allora potremmo fare così: io ti faccio un prestito a tasso variabile di 10.000 Euro e tu, contemporaneamente, ne fai uno a me di altrettanti 10.000 Euro a tasso fisso. Tutti i mesi io ti pago la rata a tasso fisso e tu mi rimborsi quella a tasso variabile.

Il meccanismo funziona, ma implica l'impegno di 20.000 Euro di capitale. Se ci pensi potremmo evitare di tirare in ballo il capitale e scambiarci solo le quote interessi delle rate, no?

Tanto se io ti do 10.000 Euro e tu me ne dai 10.000 il nostro patrimonio alla fine resta lo stesso, quindi tanto vale evitare lo scambio!

In questo modo le somme in gioco sarebbero solo quelle degli interessi, il che ci darebbe la possibilità di giocare anche su importi molto grossi che non possediamo veramente. Ed ecco realizzato lo swap.

Come immagini con questo sistema è possibile, per una delle parti, trasformare un prestito a tasso variabile in uno a tasso fisso.

Così le banche fanno rifornimento di denaro sul mercato a tasso variabile privo di rischi, stipulano contratti di swap con speculatori che assorbono il rischio di variazione e quindi prestano il denaro a tasso fisso senza temere le fluttuazioni dei tassi.

A volte nelle specifiche di costo potresti trovare riferimenti all'Eurirs. Esso coincide sostanzialmente con l'IRS.

Più precisamente si riferisce ai tassi ufficiali, diffusi dalla Federazione Bancaria Europea, che calcola quotidianamente la media degli IRS con cui le banche europee realizzano le operazioni di swap.

laplace77
00martedì 21 aprile 2009 14:05
Re: Per conoscerli meglio, nel caso dovesse servire
dgambera, 28/01/2009 11.06:

Qui trovate il glossario

Come primo esempio c'è l'Euribor

oppure l'IRS

Per quest'ultimo consiglio di leggere ORIGINE EFFETTIVA DELL'IRS


L'IRS deve la sua notorietà all'utilizzo che ne fanno le banche riferendo ad esso il costo dei propri mutui a tasso fisso.

Tuttavia come indica la sua definizione - Interest Rate Swap - l'origine di questo indicatore va ricercata nei contratti di swap, che sono strumenti derivati sui tassi.

L'idea dei derivati è sfuggevole perché siamo abituati a ragionare in termini di tassi su scambi reali di capitale. Sappiamo cioè che il denaro viene prima prestato, quindi utilizzato e poi rimborsato insieme ad una quota aggiuntiva, detta interesse.

I contratti sui derivati invece non comportano l'effettivo movimento del capitale. Infatti l'obiettivo non è finanziario, ma speculativo.

E qui ci vuole un bell'esempio.

Diciamo che io e te vogliamo mettere in piedi un contratto di swap. Io credo che sia vantaggioso investire a tasso variabile mentre tu hai fiducia nel tasso fisso.

Allora potremmo fare così: io ti faccio un prestito a tasso variabile di 10.000 Euro e tu, contemporaneamente, ne fai uno a me di altrettanti 10.000 Euro a tasso fisso. Tutti i mesi io ti pago la rata a tasso fisso e tu mi rimborsi quella a tasso variabile.

Il meccanismo funziona, ma implica l'impegno di 20.000 Euro di capitale. Se ci pensi potremmo evitare di tirare in ballo il capitale e scambiarci solo le quote interessi delle rate, no?

Tanto se io ti do 10.000 Euro e tu me ne dai 10.000 il nostro patrimonio alla fine resta lo stesso, quindi tanto vale evitare lo scambio!

In questo modo le somme in gioco sarebbero solo quelle degli interessi, il che ci darebbe la possibilità di giocare anche su importi molto grossi che non possediamo veramente. Ed ecco realizzato lo swap.

Come immagini con questo sistema è possibile, per una delle parti, trasformare un prestito a tasso variabile in uno a tasso fisso.

Così le banche fanno rifornimento di denaro sul mercato a tasso variabile privo di rischi, stipulano contratti di swap con speculatori che assorbono il rischio di variazione e quindi prestano il denaro a tasso fisso senza temere le fluttuazioni dei tassi.

A volte nelle specifiche di costo potresti trovare riferimenti all'Eurirs. Esso coincide sostanzialmente con l'IRS.

Più precisamente si riferisce ai tassi ufficiali, diffusi dalla Federazione Bancaria Europea, che calcola quotidianamente la media degli IRS con cui le banche europee realizzano le operazioni di swap.





riprendo il discorso, approfittando di questo post:



Oggi, 09:20 #12
Nemor



Citazione:

Originalmente inviato da porchetto Visualizza messaggio
TASSO FISSO
EURIRS aggiornati al 20/4/2009

Scadenze

Tasso

1 anno 1,69%
2 anni 1,97%
3 anni 2,29%
4 anni 2,58%
5 anni 2,80%
6 anni 2,98%
7 anni 3,15%
8 anni 3,27%
9 anni 3,38%
10 anni 3,48%
12 anni 3,64%
15 anni 3,83%
20 anni 3,95%
25 anni 3,89%
30 anni 3,83%
40 anni 3,69%
50 anni 3,63%
TASSO VARIABILE

EURIBOR aggiornati al 20/4/2009

Scadenze

Euribor
360

Euribor
365

1 mese 1 1,01
2 mesi 1,21 1,23
3 mesi 1,4 1,42
4 mesi 1,49 1,51
5 mesi 1,54 1,56
6 mesi 1,6 1,62
7 mesi 1,63 1,66
8 mesi 1,66 1,68
9 mesi 1,69 1,71
10 mesi 1,72 1,74
11 mesi 1,74 1,76
12 mesi 1,77 1,79




Fisso in discesa, paura deflazione ?




la mia domanda e': alla luce di quanto illustrato da DG,
chi e' che si prenderebbe il rischio degli SWAP,
in un'ottica di iperinflazione, a questi tassi?


se chi garantisce le banche accollandosi il rischio tassi,
applica un interesse sotto al 4% su 10-20-30-40-50 anni,
che fine fa in caso di iperinflazione?!?


oppure questi tassi sono indizio che
"colà dove si puote / ciò che si vuole"
si mette in conto una deflazione pluridecennale???



---edit:

il discorso continua nella sezione MacroEconomia

[SM=g1750163]


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