MONTI E LA LEGGENDA DEL PIRATA MORGAN…STANLEY!

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grella
00lunedì 19 marzo 2012 18:13
Conflitto d'interesse che farebbe impallidire Silviuccio..............



Due miliardi e 567 milioni di euro. Passati dalle casse del Tesoro a quelle di Morgan Stanley il 3 gennaio scorso, alla vigilia dell’Epifania. In gran silenzio il ministero di via XX Settembre ha “estinto” una posizione in derivati che aveva con una delle grandi investment bank americane.


Secondo fonti di mercato, l’operazione si sarebbe conclusa a costo zero, o quasi, per il Tesoro grazie a una triangolazione: Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo) sarebbe infatti subentrata a Morgan Stanley consentendo agli americani di “alleggerirsi” rispetto alla Repubblica italiana.


Infine c’è un problema di immagine per quello che è spesso chiamato il “governo dei banchieri”: dare 2,567 miliardi a Morgan Stanley mentre si stangano i pensionati e si stanziano 50 milioni per la social card non suona bene.
Nel 1994 quando il Tesoro stipulò il contratto con la Morgan Stanley, a capo della direzione del tesoro c’era il nostro Mario Draghi!queste clausolette di estinzione anticipata a favore della banca sono rarrità nei contratti che riguardano il rischio sovrano e che erano presenti solo nei contratti stipulati con Morgan Stanley, chissà perchè proprio con Morgan Stanley chissà perchè solo con Morgan Stanley. Inoltre sembra che nessuno sappia perchè esiste una discrepanza tra il prezzo pagato a Morgan Stanley ovvero 2,567 miliardi di euro e quanto compare nella relazione della banca presso la US Securities and Exchange Commission, SEC per gli amici.

Navigando su internet ho scoperto che secondo la GAZZETTA DI PARMA il figlio di Monti…
… dopo la laurea in discipline economiche e sociali alla «Bocconi» di Milano (università di cui il padre è stato rettore ed era presidente al momento dell’assunzione di incarico di premier), ha conseguito un Master in Business administration alla prestigiosa Columbia University di New York, dove ha poi conseguito un’ulteriore specializzazione con un Master in Affari internazionali. Mentre era alla Columbia ha lavorato associato per gli investimenti bancari alla banca d’affari Goldman Sachs. La sua carriera lavorativa era iniziata come consulente di direzione da Bain & company, dove è rimasto dal 1997 al 2001. Dopo gli studi alla Columbia University, dal 2004 al 2009, vale a dire fino al suo approdo alla Parmalat, Giovanni Monti ha lavorato prima a Citigroup e poi a Morgan & Stanley.


cebergfinanza.finanza.com


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