Bolla all'italiana
Nuovi partecipanti al forum, benvenuti.
La bolla immobiliare odierna è la più gigantesca
bolla speculativa della storia dell'economia moderna e sta causando i ben noti disastri globali.
Le bolle però si sviluppano periodicamente nell'immobiliare. L'ultima esplose nel
1992, in occasione del restringersi del credito tra settembre '92 e '97 circa, per l'aumento dei tassi di interesse italiani e la svalutazione della Lira, che rese improvvisamente piu costosi i mutui in Ecu, Marchi, Franchi e altre valute estere, la moda dell'epoca, come oggi i tassi variabili.
Ecco il risultato:
Il fenomeno si sta ripetendo in maniera molto simile. Negli ultimi tre anni i
tassi di interesse sono progressivamente saliti fino a rendere impossibile comprare a quotazioni molto elevate.
Tutto inizia nel 2001, quando i tassi di interesse iniziarono a scendere per fronteggiare la recessione dovuta all'11 Settembre.
Banche e finanziarie sono andate all'assalto, erogando
mutui "facili" a tutti e per qualunque importo, che hanno
"drogato" il mercato immobiliare, facendo aumentare i prezzi tra il 100 e il
300% a seconda delle zone, con punte del 600% nel centro di alcune grandi città. Il tutto a redditi fermi.
Per qualche anno tutto è andato bene: i
costruttori si sono arricchiti, costruendo a 1000 e vendendo a 4-5000. Poi il giochino si è rotto, già nel 2005 il mercato era saturo, prima del rialzo dei tassi di interesse.
Anche in Italia, come negli USA, sono stati concessi troppi mutui "
subprime", cioé non supportati da adeguato reddito e garanzie dei richiedenti, a fronte di prestiti mediamente elevati e tutti rigorosamente a tasso variabile. Questo ci mette tra i Paesi a più elevata esposizione, solo Spagna e Irlanda sono indebitati "a tasso variabile" in Europa.
Cosa succederà da qui in avanti nessuno lo sa con esattezza. Di certo,
i prezzi delle case hanno già iniziato a scendere e la crisi del settore è avanzata, non è iniziata solo da un mese o due.
Secondo Gabetti, Toscano e altre fonti "di agenzia", il calo delle compravendite nella primavera 2008 è dl 15% nazionale e del 25% nelle grandi città. Gli "sconti" sono mediamente sul 15% con punte del 20-25%, confermate anche da alcune riduzioni nei prezzi dei cantieri di Roma (-15/20% a Parco Leonardo). I prezzi, secondo UBH, sono scesi mediamente da gennaio, del 7%, con punte del 9% a Milano Napoli e Palermo, mentre Roma si attesterebbe sull'8%.
La crisi delle società di investimento immobiliare e delle banche, alle prese con
500.000 insolvenze in Italia (fonte Antitrust, Adusbef, etc) è visibile nelle quotazioni di Borsa e nelle preoccupazioni di Bankitalia e Governo.
Stanno uscendo una infinità di articoli sui giornali e di servizi televisi. Nei vari post ne troverete traccia, ma è anche possibile ogni mattina trovare una
rassegna stampa completa liberamente accessibile su
www.fiaip.it
***
Aggiornamento aprile 2009 da
Milano Finanza