Quanto sono brave queste banche....

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tinos621
00sabato 10 gennaio 2009 03:53
SFRATTI: il parlamento sgrava le banche a danno degli inquilini più poveri
se le cose stanno così, conviene comprare casa al più presto e diventare subito morosi non pagando il mutuo, invece di restare in affitto in attesa che venga assegnata una casa popolare.

Roma, 17 dicembre 2008
SFRATTI:
IL PARLAMENTO SGRAVA LE BANCHE E CARICA SUGLI IACP IL RISCHIO DEI MUTUATARI INSOLVENTI LASCIA PER STRADA 37.000 FAMIGLIE SFRATTATE PER MOROSITA’ NEL 2008.

Il SICET ribadisce la necessità di una svolta decisa nelle politiche abitative e sollecita il Governo ad istituire con urgenza un tavolo di concertazione nazionale.

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE SICET GUIDO PIRAN


“Ieri il Senato ha convertito in legge il decreto 20 Ottobre 2008 n. 158 di parziale sospensione degli sfratti fino alla fine di giugno del prossimo anno, allargando leggermente l’elenco dei Comuni interessati rispetto al testo proposto dal Governo. Come è ormai consuetudine nei confronti dell’emergenza abitativa si procede periodicamente con provvedimenti d’urgenza, con riferimento ad una platea di famiglie sempre più ristretta, mentre va allargandosi in modo preoccupante il numero delle famiglie che non riescono a pagare l’affitto, per le quali la norma approvata non prevede alcuna soluzione.
L’articolo 1 quater del decreto assegna agli IACP il compito di intervenire in soccorso delle famiglie insolventi nei confronti delle banche per l’acquisto della casa. In pratica gli Istituti, comunque denominati, sono autorizzati a subentrare nei confronti delle banche garantendo il mutuo residuo, mantenendo il diritto all’abitazione del mutuatario a fronte della corresponsione di un canone agevolato con la possibilità di riscatto a fine contratto a condizioni favorevoli. In pratica si trasforma il ruolo degli IACP, i quali, invece di fornire le case alle famiglie a basso reddito inserite nelle graduatorie comunali delle case popolari, tuteleranno le banche dal pericolo di insolvenza dei mutui, e non è prevista alcuna regolamentazione dei limiti di reddito, della composizione famigliare, delle condizioni sociali.
Si favoriscono le banche e si penalizzano gli inquilini poveri. Coloro i quali si proclamavano eredi di Robin Hood hanno mostrato il loro vero volto molto più simile a quello dello sceriffo di Sherwood che, per conto del Principe usurpatore, toglieva ai poveri per dare ai ricchi.
Il SICET ribadisce la necessità di una svolta decisa nelle politiche abitative.
Serve una riforma degli affitti, serve un intervento pubblico di edilizia sociale vera, serve il blocco delle rivalutazione annuali dei canoni di locazione( istat).
Il SICET sollecita il Governo ad istituire con urgenza un tavolo di concertazione nazionale sul tema dell’abitare in affitto in modo da giungere alla scadenza del 30 Giugno 2009 con un programma immediatamente operativo per l’uscita dall’emergenza


e ancora sugli sfratti,

Roma, 17 dicembre 2008
APPROVATA LEGGE SUGLI SFRATTI
L’INQUILINO SFRATTATO NON HA DIRITTO ALLE CASE POPOLARI
SE IL PROPRIETARIO E’ UN EVASORE

DA CHE PARTE STANNO I PARLAMENTARI?


La legge di conversione del Decreto di sospensione degli sfratti approvata ieri dal Senato compie una grave ingiustizia nei confronti degli inquilini. Il provvedimento, all’articolo 1 bis nega alle famiglie che perdono la casa, l’attribuzione del punteggio valevole per la graduatoria nei bandi di edilizia economica e popolare se il contratto d’affitto non è stato registrato dal proprietario allo scopo di evadere il fisco.
“Da che parte stanno i Parlamentari?- si domanda Guido Piran Segretario generale del SICET – Sindacato Inquilini della CISL - L’inquilino è penalizzato due volte : sia perché deve lasciare casa e cercarsene un’altra, sia perché non può far valere la condizione di sfrattato nei bandi per accedere alle case popolari.
In tutta la giurisprudenza dei Paesi civili agli inquilini è riconosciuta la condizione di parte debole nei confronti della proprietà, solo in Italia le parti sono invertite. Non solo. Ma la legge infierisce con una norma ulteriormente vessatoria nei confronti degli sfrattati.
Un Paese civile avrebbe condizionato il diritto del proprietario a procedere per conseguire la licenza di sfratto dimostrando di possedere un contratto regolarmente registrato, evidentemente nel nostro Paese è stata sfrattata anche la civiltà.”


giemmeppi
00sabato 10 gennaio 2009 04:55
stanno dalla parte della maggioranza. Ci sono più mutui che contratti d'affitto, in giro... in questo senso, ormai è un mondo di "proprietari"... chisenefrega degli homeless [SM=g9202]
.olly.
00domenica 11 gennaio 2009 10:05
certo che è ufficio complicazione affari semplici e scappatoia per i furbetti
chi conosce o ha un colpo di fortuna, nn certo tutti, si troverebbe a comprare anni dopo casa propria riscattandola al prezzo di acquisto + interessi legali (e non del mutuo) ad andar male ...
mentre altri bischeri hanno pagato tutto il mutuo
le banche si rifanno sull'immobile, non è che restano a terra, immobile che può essere comprato da chi magari a prezzo di mercato non se lo può permettere ..
casomai si poteva istituire una corsia preferenziale per i pignorati per avere una casa popolare, cosa che ora non hanno, anzi sono svantaggiati rispetto agli sfrattati standard
Avevo cmq letto che lo IACP sarebbe dovuto intervenire solo per immobile di edilizia similpopolare quindi in effetti un limite di reddito implicito c'è per i beneficiari ... non è che un medio alto borghese si compra per viverci una casa all'isolotto, tanto per fare un esempio fiorentino ..
laplace77
00domenica 11 gennaio 2009 11:59
Re:
giemmeppi, 10/01/2009 4.55:

stanno dalla parte della maggioranza. Ci sono più mutui che contratti d'affitto, in giro... in questo senso, ormai è un mondo di "proprietari"... chisenefrega degli homeless [SM=g9202]




mi sono perso la parte sui mutui, mi sa...

...anche se m'e' parso di leggere un "puo'" e non un "deve"

(nel caso ci sarebbe una grossa differenza)



limitandomi a questo passaggio:


La legge di conversione del Decreto di sospensione degli sfratti approvata ieri dal Senato compie una grave ingiustizia nei confronti degli inquilini. Il provvedimento, all’articolo 1 bis nega alle famiglie che perdono la casa, l’attribuzione del punteggio valevole per la graduatoria nei bandi di edilizia economica e popolare se il contratto d’affitto non è stato registrato dal proprietario allo scopo di evadere il fisco.



mi pare che si punta semplicemente a "punire" chi e' complice del nero

senza contare che, a quanto ricordo, c'e' una punizione simile pure per il padrone di casa, che non puo' chiedere l'intervento della forza pubblica, se vuole sfrattare il suo inquilino, qualora il contratto sia al "nero"


sbaglio?

(sylvestro)
00sabato 19 giugno 2010 10:19
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