Social lending: privati che prestano soldi ad altri privati

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marco---
00sabato 28 luglio 2012 14:50
La gente si scambia denaro in prestito lasciando da parte banche e finanziarie

Esplora Smartika - Scopri il Social Lending
Dopo lo stop di Bankitalia a Zopa il prestito social riparte con Smartika (Fonte: repubblica.it - di Rosaria Amato - 03/04/2012)

E' la risposta del web al problema del credit crunch. E i tassi offerti sono più convenienti di quelli di mercato: si può arrivare fino al 5% in meno per prestiti da 5000 euro. La società si è ricostituita dopo oltre due anni e mezzo e il sito è già attivo
ZOPA ritorna: i prestiti tra privati sono di nuovo possibili. Una buona notizia in un momento di crisi e di contrazione del credito bancario. Solo che adesso non si chiama più Zopa, ma Smartika 1: "Nel 2008, quando siamo partiti per la prima volta, avevamo un accordo in franchising con Zopa. Ma adesso abbiamo deciso di tornare sul mercato con una nuova ragione sociale, visto che ricominciamo daccapo dopo oltre due anni e mezzo", spiega Carlo Vitali, marketing manager di Smartika spa.
Il primo sito era partito nel 2008 sulle orme di Zopa, la società britannica che ha praticamente inventato il social lending, e che adesso, a sette anni dall'esordio, può contare su una quota del 2 per cento nel mercato dei prestiti personali.
Ma la versione italiana di Zopa (acronimo di Zone of Possible Agreement, zona di possibile accordo) non ha avuto molta fortuna. Pur potendo contare su un gran numero di prestatori e di utenti, ha chiuso poco più di un anno dopo: la Banca d'Italia ne ha disposto nel luglio del 2009 la cancellazione dall'albo degli intermediari finanziari, sospendendone pertanto le attività. Poco dopo, sempre in seguito a contestazioni da parte della Banca d'Italia, ha chiuso i battenti anche Boober, l'altra società che aveva lanciato il social lending in Italia.
Le contestazioni mosse a Boober e a Zopa erano differenti. A Boober via Nazionale ha contestato il rilascio di garanzie sui pagamenti con assegni, attività per la quale occorre un'apposita autorizzazione della quale la società non disponeva. L'attività di Zopa è stata invece sospesa perché si trattava di raccolta del risparmio e non di semplice intermediazione dei pagamenti: "La società acquisiva la titolarità e la disponibilità dei fondi conferiti dai prestatori - argomentava Bankitalia - violando l'obbligo di separatezza delle disponibilità di terzi da quelle della società; in tal modo di realizza una abusiva attività di raccolta del risparmio, con rischio per i terzi i cui fondi non vengono più scambiati immediatamente tra creditore e debitore come dovrebbe essere nello schema di social lending ma rimangono nella disponibilità della Zopa".
Il problema, spiega Vitali, è stato superato grazie alla riorganizzazione della società ma grazie anche a una nuova normativa europea, che tutela in modo adeguato il conto di deposito nel quale transitano per circa un mese, prima di essere assegnate, le somme messe a disposizione dai prestatori. "Adesso questo conto di deposito non è più aggredibile, per legge, da parte degli eventuali creditori della società", conferma Vitali.
I prestiti sono già ripartiti da qualche settimana. I tassi d'interesse (che vengono stabiliti attraverso la negoziazione tra le parti) vanno per un prestito di 5000 euro dal 6,50 al 10,50%, dunque al di sotto degli attuali tassi di mercato che viaggiano oltre l'11%, secondo le rilevazioni della Banca d'Italia. E del resto alla base del social lending non c'è soltanto la convenienza economica: c'è anche il gusto di accordarsi tra privati, di poter impiegare il proprio danaro o avere prestiti senza dover passare dalle banche. C'è anche il piacere di sapere come il creditore utilizzerà il prestito: una nuova cucina, la ristrutturazione della casa, la moto.
I richiedenti su Smartika possono ottenere prestiti da 1000 a 15.000 euro, rimborsabili in 24, 36 e 48 mesi. Il prestatore può offrire da 100 a 50.000 euro: l'importo viene frazionato su 50 diversi richiedenti per frazionare il rischio d'insolvenza. Ma del resto le sofferenze di Zopa Uk sono minime: il sistema funziona benissimo tant'è vero che nel 2011 sono stati erogati prestiti per 60 milioni di sterline. Negli Stati Uniti il Lending Club ha erogato 260 milioni di dollari. I siti di social lending nel mondo sono attualmente 35.
In Italia si riparte adesso, dopo la falsa partenza del 2008.
E non si può dire che non sia il momento giusto: "In un momento - afferma Maurizio Sella, ammistratore delegato di Smartika - in cui il credit crunch colpisce anche le persone meritevoli di credito e non si vedono all'orizzonte strumenti di finanza personale che diano un pieno controllo dei propri investimenti e di un equo rendimento, il social lending è un canale finanziario alternativo diretto, efficiente, conveniente e gratificamente per entrambe le parti. Siamo lieti di aver creato questa opportunità in Italia".
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