-------- riportato dal thread principale ----------
iandy73, 1/26/2011 4:19 PM:
http://it.finance.yahoo.com/notizie/Conti-Pubblici-Marcegaglia-No-adnkxml-269683702.html?x=0
Conti Pubblici: Marcegaglia, No a Patrimoniale, Cedere Immobili
Roma, 26 gen. (Adnkronos) - No a una patrimoniale, si' alla cessione degli immobili pubblici. ''In Giunta oggi abbiamo parlato molto del problema del fisco e del debito pubblico che e' troppo alto.
La proposta di Pellegrino Capaldo che ho letto oggi sul Corriere della Sera noi la condividiamo'', dice il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, a margine della riunione della Giunta degli industriali.
''Si sta affermando questa idea che la soluzione del problema del debito pubblico debba venire da una patrimoniale, noi siamo in assoluto disaccordo. Noi pensiamo che invece venga dalla vendita di una parte del patrimonio pubblico, come dice Capaldo e come anche il nostro centro studi aveva evidenziato: ci sono 500 miliardi, di cui 385 di immobili vendibili''. Per Marcegaglia si tratta di ''un tema su cui lavorare. Noi saremo disponibilissimi se il governo ci contattera' o vorra' un supporto. Riteniamo questa cosa molto giusta e pensiamo sia una cosa su cui andare avanti''.
..ma ancora co sti capz..o de immobili! solo immobili! sempre immobili! ma chi capz..o li compra 500 miliardi de immobili!!?
andatela a leggere tutta, la
La proposta di Pellegrino Capaldo che ho letto oggi sul Corriere della Sera noi la condividiamo
se non ho capito male, che ho letto al volo:
50% del debito pubblico da trasferire su ogni immobile, con una tassa del 12,5% del suo valore...
non sarebbe una patrimoniale perche' si puo' pagare in comode rate in 3-4 anni
se ho letto bene, e' la mattanza del parco buoi italiota (mattonaro), evidentemente le banche i cerini ormai li hanno smollati...
senno' pazienza: a voi la
peer review, colleghi investigatori del mercato immobiliare...
INTERVISTA sul CORRIERE
------------------------------------------------------------------
labottegadelfuturo, 1/26/2011 5:47 PM:
Una roba del genere non la faranno passare MAI
Porterebbe ad un tracollo dei valori immobiliari a mio avviso.
devo rileggere bene, ma mi pare che vogliano in sostanza ripristinare l'
INVIM, visto che parlano di plusvalenze...
il che NON farebbe di per se' perdere valore al mattone, ma...
immaginate
chi deve cambiare casa, magari per trasferirsi per esigenze lavorative: sulla sua vendita paga le tasse, l'INVIM appunto, e sul suo acquisto le tasse le paga l'altro venditore...
la quadratura del cerchio!!!
so' bestiali, niente da dire...
aggiungo che
per chi deve cambiare casa, sarebbe non piu' indifferente bensi' vantaggioso un calo generalizzato dei prezzi, visto che non avrebbero piu' plusvalenze da pagare e potrebbero vendere e comprare a livelli complessivamente piu' bassi (diciamo 'umani')
PS: rinnovo l'invito ad analizzare il pdf, piuttosto che a rispondere ai miei commenti (un po' avventati, in prima battuta, ma ancora non ho letto bene tutto, senza contare il politichese)!!!
------------------------------------------------------------------
frank--, 27/01/2011 12.30:
La proposta di abbattimento del debito di Capaldo è senz'altro degna di attenzione ed eventualmente approfondita con criteri di equità.
In sostanza partendo da un dato innegabile che i valori degli immobili si sono al minimo raddoppiati negli ultimi 7/8 anni appare più che giusto che queste plusvalenze siano tassate.
Il proprietario di un immobile che nel 2000 valeva 300 milioni di lire ed adesso vale almeno 300 mila euro se non di piu (in alcune aree urbane anche 400/600 mila euro) è giusto che paghi per questo plus valore del suoi patrimonio immobiliare; plus valore che si è creato senza alcun intervento da parte sua, ma esclusivamente per la speculazione di cui abbiamo più volte parlato.
La proposta parla di una tassazione del 12,5% sul valore corrente dell'immobile, da pagare dilazionato in vari anni oppure all'atto di una futura vendita, per coloro che non hanno la possibilità di accollarsi tale imposta amche ripartita in piu anni.
Facciamo due calcoli
il proprietario dell'immobile di cui sopra che attualmente vale 300 mila euro dovrebbe pagare 37500 euro che ripsetto all'incremento avuto dell'immobile circa 150.000 euro è pari a circa al 25%.
Mi sembra piu che equa come tassazione considerando che il nostro
propriatrio incassa un'altro 75% pulito cioè ben 112.500 euro pari a circa 225 milioni di lire.
Se l'immobile si trova ad esempio nel centro di Roma è probabile che il valore sia di 450.000 euro. In questo caso il nostro proprietario pagherebbe 56.250 euro e avrebbe una plusvalenze netta d'imposta di oltre 240.000 euro.
Nella proposta giustamente si esclude dalla tassazione tutti quegli immobili acquistati di recente (presumo 4-5 anni) che ovviamente non hannno plusvalenze, ma al più minusvalenze.
L'unico problema di tale proposta sarebbe come attribuire il giusto valore corrente all'immobile.
Ritengo d'altronde che una tale proposta possa essere accettata e resa credibile solo se accompagnata da un drastico ridimensionamento della spesa pubblica parassitaria e di rendita, a partire dalla riduzione del numero e degli stipendi degli amministratori pubblici, sia a livelli di parlamento che a tutti i livelli inferiori fino ai comuni ed inoltre dal controllo serio di tutta la spesa pubblica dalla piccola fornitura comunale ai grandi appalti pubblici e dal taglio di tutte le consulenze ... di comodo.
Sto parlando del libro dei sogni .........
Per fare ciò ci vorrebbe una forza politica seria e credibile che al momento non pare che ci sia...
i problemi che vedo io sono 2:
1) ma come lo si stima il "valore corrente", ti fa una valutazione l'AI, si va sul borsino, si chiede all'AdT? quando faceva comodo, ogni immobile aveva una valutazione a se'...
2) per chi ha ristrutturato, gli facciamo pagare anche il plusvalore della ristrutturazione? e per chi aveva comprato un terreno edificabile e aveva poi costruito, che gli facciamo pagare?
cmq, a parte le problematiche, "l'importante e' che se ne parli", come della "patrimoniale"...
saro' banale, ma prevedo un repeat del 1994:
- da 0,5% fino a 1% sui CC;
- imposta straordinaria (ex ISI) e poi ripristino imposta comunale (ex ICI domani IMU) sugli immobili
d'altronde lo chiede confindustria, che sa chiedere sempre e solo 2 cose:
- soldi pubblici per fare impresa assistita (capitalismo accattone)
- meno tutele e salari piu' bassi per fare competitivita' sui prezzi
quando poi, ad esempio, il costo del lavoro su una automobile incide per il 5%, il resto sono pubblicita', costi di distribuzione, sprechi...
...questa economia non e' sostenibile...
------------------------------------------------------------------
iandy73, 27/01/2011 16.27:
...te prova ad addebitare una famiglia con una tassa da 30.000/40.000/50.000 euro semplicemente xche' le case, e quindi quella dove la famiglia vive, sono aumentate di valore...poi vedi che rivoluzione Francese te ritrovi per le strade.....non stiamo parlando di speculatori ma di famiglie che verrebbero gravate di una tassa gigantesca, spesso insostenibile, fidati, questa strada non è perseguibile e non è neanche quella per l'esplosione della bolla.
l'alternativa, proposta da amato, era di far pagare al 30% piu' ricco il 30% del debito pubblico (circa: 30kEur a testa), con una patrimoniale "mirata"...
...il bello e' che quel 30% non avra' neanche bisogno di scendere in piazza per impedirlo...
...finira' come nel 1994, tranquilli...
------------------------------------------------------------------
FourCorners, 30/01/2011 20.52:
Si tratta di un lungo commento, espresso dal blogger Jonkind, sulla proposta del Prof. Capaldo.
Quella postata di seguito è solo una sintesi arbitraria della prima parte del post... che si chiude con «10 buoni principi che dovrebbero guidare una sensata ed efficace riforma dell'imposta immobilare», da leggere direttamente all'interno dell'articolo originale.
FourCorners
La patrimoniale dei matti
dal blog Jonkind - post del 30.01.2011
Il modo migliore per bruciare un'idea fiscale moderatamente intelligente è di gridarne la sua versione apocalitticamente idiota: in questo modo, sparandola grossa, comincia il pandemonio di reazioni e contro reazioni mentre la paura comincia a serpeggiare tra i possibili destinatari dell'imposta... Allora ti chiedi se non ci sia qualcuno che non finanzi nell'ombra, come un lobbysta, queste sparate, proprio per impedire che si faccia qualcosa di concreto.
In sintesi, la proposta del Professor Pellegrino Capaldo... è una follìa sia dal punto di vista politico che economico.
Dal punto di vista politico... "Comprarsi la casa" è una specie di preghiera giornaliera, addirittura assume i contorni di sogno perenne anche quando si tratti di bilocali spaventosi, figli della povertà di immaginazione di intere generazioni di geometri e dei pochi quattrini di palazzinari improvvisati. Da un lato c'è il (legittimo) desiderio di una base minima di proprietà reale... ma quello a cui assistiamo in Italia è una pulsione con tratti patologici, un riflesso condizionato di una povertà atavica da combattere con uno status primitivo e visibile en plein air, incoraggiata dalla diseducazione permanente fornita dai genitori e del loro trittico della morte giovane: "trovati un lavoro fisso/sposati/compra casa" (l'affitto? l'affitto?? ma scherziamo? soldi buttati via). La proposta di Capaldo prevede di tassare il possesso di case al giorno X con un'aliquota dal 5% al 20% del valore reale d'acquisto... Possibile una cosa del genere? Sulla casa, poi, il bene sacro per gli italiani come le vacche in India? ...ma per favore.
Dal punto di vista economico, diciamo tecnico, la proposta è ancora più folle... Una cifra liquida così grande da drenare provocherebbe un cataclisma sui consumi e sugli investimenti mobiliari e immobiliari... Preso dalla disperazione, il vecchietto prosciugherebbe i suoi magri risparmi di conto corrente... e alla fine, se proprio non vuole rinunciare del tutto a consumare come un cristiano... potrebbe anche pensare che è il caso di venderla, la casa comprata con i risparmi di una vita, per togliersi dalle spalle quella scimmia della patrimoniale, che poi magari ne mettono un'altra fra un po'. Ecco, se almeno un milione di pensionati la pensassero alla stessa maniera, sapete che botta per il mercato delle case un milione di appartamenti in vendita, tutti insieme? Drenare tutta la massa M1 dal mercato per pagare la Patrimoniale porterebbe a un crollo alla Kautski, con i consumi che cadono del 10% al 20%, i prezzi delle case che cadono almeno del 40%, la Borsa forse del 50%. Il PIL si avviterebbe come un missile rovesciato nella tazza del cesso e da qui in avanti non saprei fare più previsioni. Tutta la tenuta economica e civile del Paese verrebbe compromessa. Un disastro finanziario 10 volte più grande di un possibile default statale sul debito...
Per tagliare corto, la proposta di Pellegrino Capaldo è una vera sciocchezza. E finisce con il danneggiare un principio logico oltre che nobile: la necessità che il disastro del debito pubblico vada pagato per intero dai possessori di patrimonio e dagli evasori fiscali (dove finiscono generalmente i liquidi sottratti al fisco se non nelle case?)... Ma il rientro deve avvenire con un soft landing del mercato immobiliare, con un mix di provvedimenti contenuti nel valore unitario ma strutturali e continuati nel tempo, pilotando al ribasso i costi delle case e gli affitti... e nello stesso tempo garantendo entrate fiscali per ripianare il debito.
ricordo che
a confindustria piacque