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Boom di surroghe dei mutui a marzo, ma non parlate di ripresa (Fonte: linkiesta.it - di Luca Barni - 11/04/2015)

Apro il giornale e leggo percentuali da mettere chiunque Ko: le surroghe dei mutui a marzo segnano un +40%. È la ripresa? No, se non ci limitiamo ai titoloni e allarghiamo l’angolo visuale. Do un’occhiata alle pubblicità di alcuni istituti bancari e vedo che sulle surroghe si sta schiacciando l’acceleratore: l’offerta per convincere a portare il mutuo nella propria banca arriva, infatti, molto in basso, ormai vediamo spread all’1,5%. E buttalo via di questi tempi, visto che i mutui sono stati stipulati, anche i più recenti di fine 2014, a tassi, diciamo, un po’ più alti – e qui aggiungo la considerazione sulla velocità con cui si muove la finanza - E lo erano per un motivo molto semplice: la curva dei tassi dei mutui seguiva quella sulla raccolta, che costava alle banche molto: una situazione drogata, dall’effetto rischio Italia; ma anche adesso la normalità non è tornata. Anzi, proprio questo boom dimostra il contrario. Provate a fare il conto su quanto guadagnerà il cliente con queste surroghe: i mutui investono un arco temporale di 20-30 anni, quindi, su un punto, un punto e mezzo di differenziale, è un gioco arrivare a migliaia di euro di risparmio. Manna per i cliente? Totale! Ma il sistema bancario? Secondo voi non farà scontare attraverso qualche altro canale la bassa marginalità da mutui, diciamo su raccolta o servizi? E poi, perché questa mossa? Perché anche adesso il sistema è drogato, con il quantitative easing della BCE. Vorrei ricordare che i soldi di Draghi arriveranno per tre anni, ma dopo? Un mutuo può arrivare a trent’anni, certe misure, invece, hanno il fiato corto, quindi non potranno avere effetti duraturi. La prova? Sempre sui giornali: Banca d’Italia ha certificato un -2% di impieghi a febbraio 2015 su base annua e un -1,8% su gennaio. Chi si illudeva che i soldi della BCE potessero invertire la rotta dell’economia reale nell’immediato, è servito. E puntare sulla surroga dei mutui significa contendersi clienti che sappiamo già essere affidabili, non concedere nuovi crediti, quindi mettere in circolo fiducia e possibilità di ripresa. Attenti a non prendere lucciole per lanterne: non è drogando il mercato che si riaccendono i motori. Ho la fastidiosa sensazione che il sistema bancario, come purtroppo spesso gli capita, guardi al dito e non alla luna...al contrario, le molte aziende serie, che incontro quotidianamente, sono avvezze a guardare e valutare nel medio periodo!
[Modificato da marco--- 13/04/2015 18:24]