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Mutui: andamento della domanda

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    marco---
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    00 16/04/2013 10:28
    [Esplora il significato del termine: Immobili, mutui in caduta libera: nei primi 9 mesi dell’anno giù del 39,1%] Immobili, mutui in caduta libera: nei primi 9 mesi dell'anno giù del 39,1% (Fonte: corriere.it - 15/04/2013)

    Mutui in caduta libera nei primi nove mesi del 2012. Le concessioni di ipoteche immobiliari a garanzia di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni verso banche e soggetti diversi dalle banche registrano un calo annuo del 39,5%. Il calo è particolarmente accentuato nelle isole (-50,6%) e al Sud (-42,8%). Lo rileva l'Istat. Guardando solo al terzo trimestre il ribasso è pari al 37,8% e segue il -41,2% del secondo.

    META' AL NORD - L'Istat fa notare come i mutui, i finanziamenti e le altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare accesi nelle due ripartizioni del Nord (Nord-ovest 19.789 e Nord-est 15.195) coprono più della metà delle convenzioni effettuate nel periodo. Inoltre, anche nel terzo trimestre è nei centri minori che si registra il maggior numero di convenzioni per mutui, finanziamenti e obbligazioni (59,3%). Ciononostante, la variazione tendenziale negativa (-38,5%) è stata più accentuata di quella riscontrata nelle città metropolitane (-36,8%).
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    marco---
    Post: 8.592
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    00 22/07/2013 16:33
    Mutui residenziali -10% (primo semestre 2013)
    Non riparte la domanda di case in Italia: richieste di mutuo in calo del 10% a metà 2013 (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Michela Finizio - 22/07/2013)

    Continua la crisi del mercato immobiliare e la contrazione del numero di domande di mutui residenziali da parte delle famiglie italiane, che sono scese del 10% nel primo semestre 2013 rispetto al corrispondente periodo del 2012. È quanto emerge dai dati di Bussola Mutui elaborata da Crif insieme a Mutui Supermarket.

    In crescita le richieste di mutui a tasso fisso, che passano da una quota di mercato del 12% nel secondo trimestre 2012 al 18% del secondo trimestre 2013, trainati da IRS che si mantengono a livelli minimi e politiche di pricing maggiormente aggressive da parte di alcuni Istituti di credito. Nel periodo di osservazione si segnala anche l'aumento di interesse della domanda per mutui a tasso misto, che arriva a spiegare l'8% delle richieste nel secondo trimestre 2013 contro un 2% del secondo trimestre 2012.

    A conferma della prudenza che continua a caratterizzare i comportamenti delle famiglie, in questa delicata fase diminuisce ulteriormente l'importo medio erogato, che si attesta nel primo trimestre 2013 a 115.712 euro, da confrontarsi con un importo medio nel primo trimestre 2012 pari a circa 120mila euro, che rappresenta il valore più basso mai registrato dalla prima metà del 2009. Sotto il profilo dei richiedenti cresce il peso della domanda da parte degli over 55, caratterizzati da una maggiore stabilità reddituale (19% della domanda nel secondo trimestre 2013, contro un 14% del 2012).
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    Post: 8.592
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    00 19/08/2013 11:06
    Variazione domanda mutui residenziali 2012-2011: -42%
    Crolla la domanda di mutui nel 2012 Lombardia e Lazio tra le più colpite (Fonte: corriere.it - 21/03/2013)

    La domanda di prestiti per l'acquisto della casa in calo del 42% nel 2012.

    Il mercato dei mutui è in contrazione diffusa, sia a livello locale sia a livello nazionale, con deboli segnali di ripresa all’orizzonte. Nel 2012 il mercato immobiliare italiano ha evidenziato una forte contrazione del numero di domande di mutui residenziali da parte delle famiglie italiane (-42% rispetto al 2011), con una attenuazione della contrazione nel quarto trimestre 2012 (-34% rispetto al quarto trimestre 2011) e in particolare nel mese di dicembre (-27% rispetto al corrispettivo mese 2011). Sul fronte della tipologia di tasso, si conferma il trend di crescita per le richieste di mutui a tasso fisso, che passano da una quota di mercato del 10% nel primo trimestre 2012 al 17% del quarto. Diminuisce ancora l’importo medio richiesto, che si attesta attorno ai 131.000 euro, mentre aumenta la durata dei mutui richiesti, con la classe tra 25 e 30 anni che arriva a spiegare il 63% delle preferenze nel quarto trimestre 2012; nel frattempo, le richieste con durate superiori ai 30 anni tendono quasi a scomparire (1% del totale nel quarto trimestre 2012), a fronte di una progressiva sospensione dell’offerta per tali durate iniziata lo scorso autunno. Sono questi i principali trend del mercato secondo la ricerca «Bussola Mutui» effettuata da MutuiSupermarket.it e Crif.

    LE REGIONI - In generale, la richiesta di mutui decelera fortemente in tutte le regioni: la Lombardia si attesta nona con un -39%, dopo Calabria (-47%), Puglia (-46%), Campania (-45%), Sicilia (-44%), Lazio (-43%), Sardegna (-42), Piemonte, Basilicata, Liguria, Marche, Molise, Umbria (tutte a -41%), Abruzzo e Toscana (-40%), a pari “merito” con l’Emilia Romagna.

    LOMBARDIA - In Lombardia, nel IV trimestre 2012, l’acquisto della prima casa spiega il 75% del totale delle richieste di mutuo (-1% rispetto allo stesso periodo del 2011). La domanda continua a essere polarizzata sui mutui a tasso variabile e mutui a tasso variabile con il cap, che assieme spiegano l’85% delle preferenze dei richiedenti (contro il 78% media nazionale). Si segnala il minor interesse in Lombardia per mutui a tasso fisso rispetto alla media nazionale (11% delle preferenze contro una media nazionale del 17%) e tasso misto (4% delle preferenze rispetto una media nazionale del 6%). Le fasce di durata fra i 20 e i 30 anni spiegano circa l’85% della domanda, con una preferenza del 53% rappresentata dai mutui di durata trentennale (che a livello nazionale contano per il 46%). L’importo medio delle erogazioni dei mutui registra una riduzione del 9,6% nel terzo trimestre del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 (contro una riduzione media nazionale sullo stesso periodo del -7,3%), riduzione dovuta al quadro complessivo di stasi del mercato immobiliare italiano.

    LAZIO - Detto che nel Lazio è in aumento la quota dei mutui richiesti da donne (38% del totale), nel IV trimestre 2012 l’acquisto della prima casa spiega il 74% del totale delle richieste di mutuo (+11% rispetto allo stesso periodo del 2011). La domanda continua a essere polarizzata sui mutui a tasso variabile e mutui a tasso variabile con il cap, che assieme spiegano il 73% delle preferenze dei richiedenti (78% media nazionale). Si segnala il maggiore interesse in Lazio per mutui a tasso fisso rispetto alla media nazionale (19% delle preferenze contro una media nazionale del 17%) e tasso misto (8% delle preferenze rispetto una media nazionale del 6%). La fascia di importo 100.000-150.000 euro è quella su cui si concentra il 44% delle richieste. L’importo medio delle erogazioni dei mutui registra una riduzione del 6,2% nel terzo trimestre del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011.
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    Post: 8.592
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    00 19/08/2013 11:10
    Domanda mutui I° trimestre 2013: -16,8%
    Il mattone a prezzi di saldo (Fonte: italiaoggi.it - 19/08/2013)

    Un segnale drammatico sullo stato di crisi del settore edilizio lo si può avere andando a consultare uno dei tanti siti di aste immobiliari. In alcuni casi si riescono a trovare immobili a un terzo del loro costo di costruzione. Ovviamente si tratta di case o capannoni che sono già stati messi all’asta più di una volta e quindi hanno visto successivi ribassi, che possono arrivare anche al 40%, del valore inizialmente richiesto. Questo significa anche che ci sono pochi compratori disponibili ad acquistare con sconti normali, ma chi investe si aspetta ribassi sempre più clamorosi.

    La conseguenza ulteriore è che il mercato immobiliare che passa dai canali ordinari è praticamente fermo e funziona solo quando il venditore dimezza il prezzo che avrebbe richiesto solo pochi anni fa. Aspetto non secondario, le imprese di costruzione che vogliono liberarsi dell’immobile appena costruito devono vendere in perdita.

    I dati ufficiali del mercato confermano queste impressioni: secondo l’osservatorio sul credito realizzato da Crif, Assofin e Prometeia, nel 2012 i mutui immobiliari erogati sono dimezzati rispetto al 2011 e il trend è proseguito anche nel primo trimestre 2013, con un -16,8%.
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    00 19/08/2013 16:49
    Sorpresa: a luglio la domanda di mutui è in crescita (+2%) (Fonte: crif.it)


    Altri articoli in questa pagina: I barometri CRIF sulla domanda di credito > Mutui
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    Post: 8.592
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    00 20/01/2014 13:08
    Barometro della domanda di mutui da parte delle famiglie - dicembre 2013

    Vedi anche: I barometri CRIF sulla domanda di credito > Mutui

    [Modificato da marco--- 20/01/2014 13:15]
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    Post: 8.592
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    00 20/01/2014 14:09
    Kiron: erogazioni mutui per acquisto abitazioni
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    Post: 8.592
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    00 08/02/2014 13:40
    I mutui ritornano sui livelli degli anni ‘90
    Crif: mercato immobiliare e dei mutui ritornano sui livelli degli anni ‘90 (Fonte: confesercentiservizi.com - 06/02/2014)

    Secondo quanto riporta una nota di CRIF è stata “presentata la nuova edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it che offre una panoramica aggiornata e completa delle tendenze in atto nel mercato italiano dei mutui residenziali e immobiliare”.

    “Da essa – si legge – emerge come nella seconda metà del 2013 si registri una inversione di tendenza per quanto riguarda il numero di domande di mutui da parte delle famiglie italiane, che tornano a crescere del +4,6% dopo due anni di profonda crisi che hanno visto la domanda contrarsi complessivamente del -42% nel 2012 e -19% nel 2011. Per altro, nell’arco dei 12 mesi del 2013 il consuntivo risulta ancora negativo, con un decremento del -3,6% rispetto all’anno precedente”.

    “Per quanto riguarda il profilo sociodemografico dei nuovi richiedenti di mutuo – spiega CRIF – la ripresa della domanda nel quarto trimestre 2013 sembra essere trainata dalla fascia di età 36-55 anni che iniziano progressivamente a riapprocciare il tema casa dopo averlo accantonato nel corso degli ultimi 18-24 mesi. Tale cluster infatti passa a rappresentare dal 54% del totale richiedenti nel terzo trimestre 2013 al 57% nel quarto trimestre 2013; parallelamente si restringe il cluster dei richiedenti con età superiore ai 55 anni che passa dal 19% al 16% del totale dal terzo al quarto trimestre 2013″.

    Infine – si legge ancora – dopo un 2012 caratterizzato da un vero crollo dei nuovi flussi di mutui erogati (-49,6% rispetto al 2011), il 2013 mostra una nuova sensibile contrazione nel corso dei primi nove mesi del 2013, pari a -15,1%. Le erogazioni di nuovi mutui nel quarto trimestre 2013 sono previste stabili rispetto al 2012 o in leggera crescita; ciò porterebbe le erogazioni totali previste per il 2013 a 22 – 23 miliardi di euro, in contrazione di circa -8% rispetto all’anno 2012. Mentre si registrano – poi – i primi segnali di ripresa sul fronte dei mutui, le compravendite sembrano non aver ancora invertito la propria traiettoria di decrescita. Il calo delle compravendite registrato nel terzo trimestre 2013 risulta pari a -5,1% rispetto al terzo trimestre 2012, mostrando una dinamica recessiva, seppur in rallentamento, rispetto al -14,2% e al -9,3% registrati nel primo e nel secondo trimestre 2013. Il numero di transazioni residenziali nel quarto trimestre 2013 è previsto stabile rispetto al 2012 o in leggera crescita; ciò porterebbe le compravendite totali previste per il 2013 a 410/420.000 unità, in contrazione di circa il -7% rispetto l’anno 2012″.

    “In questo scenario – conclude CRIF – il valore medio degli immobili forniti in garanzia si attesta attorno ai 184.000 euro (contro i circa 200.000 Euro del secondo trimestre 2011), mentre il prezzo medio al metro quadro fa segnare nel quarto trimestre 2013 un -4,4% rispetto al quarto trimestre 2012, contrazione che va a sommarsi al -5,3% del quarto trimestre 2012 e al -2,5% del quarto trimestre 2011″.
    [Modificato da marco--- 08/02/2014 13:41]
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    Post: 8.592
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    00 19/02/2014 09:06
    Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

    trend_febbraio14.pdf (Fonte: CRIF-RES - ottobre 2013)

    Link alternativo: Crif res trend febbraio 2014.pdf
    [Modificato da marco--- 19/02/2014 09:09]
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    Post: 8.592
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    00 11/03/2014 09:23
    Crollo dei mutui ipotecari nel 2013: -7,7%
    Crollo dei mutui ipotecari nel 2013 (-7,7%). Mercato immobiliare mai così male dal 1985 (Fonte: ilghirlandaio.com - di Giusy Iorlano - 11/03/2014)

    (Il Ghirlandaio) Roma, 11 mar. - Le banche prestano sempre meno soldi alle famiglie italiane. E, quando lo fanno, concedono sempre meno. Il 2013 è stato un altro anno nero per il mercato immobiliare che ha visto il crollo verticale dei mutui ipotecari per l'acquisto delle abitazioni. Ed insieme ai mutui sono continuati a calare anche gli acquisti delle case e i prezzi del mattone, tanto che il mercato residenziale è sceso a un livello più basso di quello che registrava 28 anni fa, nel 1985. E' questa la fotografia dell'Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) dell'Agenzia delle Entrate, che sottolinea come le abitazioni passate di mano nel 2013 sono state 403 mila, il 9,2% in meno rispetto al 2012 e meno della metà rispetto a prima della crisi, nel 2006.

    In un solo anno il valore di scambio complessivo delle case ha perso il 10,7% fermandosi a una stima di 66,8 miliardi. Di questi, 17,5 miliardi provengono dalle banche sotto forma di mutui ipotecari. Ma anche su questo fronte pesa la crisi che contrae sia il valore complessivo del credito erogato (del 10,6%) sia il numero di prestiti (fino a 143.000 mutui). Le compravendite di case fatte grazie all’apertura di un mutuo bancario, con iscrizione d’ipoteca sugli immobili comprati a garanzia del credito, infatti, hanno evidenziato un tasso di variazione negativo rispetto al 2012 del -7,7%. Il capitale complessivamente erogato ammonta a circa 17,6 miliardi di euro, che corrispondono a una riduzione di poco più di 2 miliardi rispetto a quanto concesso per i mutui ipotecari accesi nel 2012, -10,6%. Per l’acquisto di un’abitazione, infatti, il capitale medio erogato nel 2013 è stato pari a 122.000 euro circa, 4.000 euro in meno rispetto all’anno precedente. La durata media di un mutuo è uguale a 22 anni e mezzo, in calo rispetto al dato medio registrato nel 2012, pari a 22,9 anni.

    La percentuale di case comprate da persone fisiche facendo ricorso a mutui ipotecari si attesta nel 2013 al 37,6%, in aumento rispetto all’incidenza fatta segnare l’anno prima. Infine, il tasso di interesse medio nazionale, riferito alla prima rata di pagamento del mutuo, è diminuito nel 2013 di circa 0,3 punti percentuale, scendendo sotto il 4%; in linea con la diminuzione dei tassi di interesse, la rata mensile iniziale subisce un decremento di circa il -5,2% rispetto al 2012, con una media nazionale pari a 682 euro (dalle 720 del 2012). Intanto sui tassi di interesse nuove notizie giungono dalla Banca d'Italia. A gennaio i tassi d'interesse sui mutui erogati alle famiglie, comprensivi delle spese accessorie, per l'acquisto di abitazioni sono rimasti fermi al 3,80 per cento, come nel mese precedente. Lo comunica Bankitalia nell'analisi delle principali voci dei bilanci bancari, sottolineando come quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo siano invece saliti al 9,46 per cento (8,69 per cento a dicembre).

    I tassi d' interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 4,40 per cento (4,36 nel mese precedente). Leggero calo invece per quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,80 per cento (2,82 per cento a dicembre). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,95 per cento.
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    pax2you
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    Castellina in Chianti
    00 17/03/2014 14:33
    Mutui un confronto fra la domanda (crif) e le avvenute compravendite (agenzia delle entrate).
    Fonti dei dati:
    crif
    agenziaentrate



    [Modificato da pax2you 17/03/2014 14:35]
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    marco---
    Post: 8.592
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    00 28/09/2014 09:37
    Mutui -72% in soli 6 anni tra il 2007 e il 2013

    Riparte il mercato dei mutui, in 8 mesi erogati alle famiglie oltre 15 miliardi: +28,6% (Fonte: liberoquotidiano.it - 27/09/2014)

    (AdnKronos) - Riparte il mercato dei finanziamenti alle famiglie per l'acquisto delle abitazioni. Nei primi otto mesi dell'anno, l'ammontare delle erogazioni di nuovi mutui è stato pari a 15,543 miliardi di euro rispetto ai 12,089 miliardi dello stesso periodo dello stesso periodo del 2013, con un incremento su base annua del 28,6%. E' quanto riferisce l'Abi sulla base di un campione, composto da 84 banche, che rappresenta circa l’80% della totalità del mercato bancario italiano. L’ammontare delle nuove erogazioni di mutui nel 2014 è superiore, sottolinea l'Abi, anche al dato dei primi otto mesi del 2012, quando si attestarono sui 13,924 miliardi di euro. Sono in aumento soprattutto i mutui a tasso variabile che rappresentano, nei primi otto mesi del 2014, il 79,7% delle nuove erogazioni complessive; tale valore era del 77,2% nello stesso periodo del 2013 e del 69,1% nei primi otto mesi del 2012. Codacons: dati insufficienti per ripresa immobiliare - I dati sui mutui diffusi oggi dall’Abi "sono assolutamente insufficienti per poter parlare di ripresa del mercato immobiliare". Lo afferma il Codacons, che ricorda come nel 2007 nel nostro paese i mutui erogati per l'acquisto di un'abitazione ammontassero a 62,7 miliardi di euro, mentre nel 2013 le erogazioni sono state pari a 17,6 miliardi di euro, con un incredibile crollo del -72% in soli 6 anni. "Di fronte a questi dati fortemente negativi, i 15,6 miliardi di euro (+28%) erogati nei primi 8 mesi del 2014 non sono interpretabile come la fine della crisi del settore immobiliare, anche perché se le erogazioni fossero ancora diminuite si sarebbero avvicinate allo zero – afferma il Presidente Carlo Rienzi - Crediamo che Governo e banche debbano lavorare ancora molto per aiutare le famiglie nell’acquisto delle abitazioni, aumentando il credito e migliorando le condizioni in favore dei cittadini".
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    stelafe
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    News hunter con gli attributi
    00 02/10/2014 16:04
    Mutui, cambiare in corsa vale un risparmio di 250 euro

    corriere.it

    [Modificato da pax2you 19/02/2015 16:27]
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    marco---
    Post: 8.592
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    00 02/02/2015 23:26
    Ringraziando pax2you per questa segnalazione.

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    Post: 8.592
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    00 06/02/2015 09:59
    Non riparte il mercato immobiliare (Fonte: infobuild.it - 06/02/2015)



    [Modificato da marco--- 13/04/2015 23:56]
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    pax2you
    Post: 6.986
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    Castellina in Chianti
    00 13/04/2015 10:58
    Compravendite con mutuo: agenzia delle entrate

    Potrebbe anche essere un rimbalzo del gatto morto come quello del 2009.

    fonte e note
    ade
    [Modificato da pax2you 13/04/2015 11:00]
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    Post: 8.592
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    00 13/04/2015 18:08
    La crescita è evidente, considerate però anche il progressivo calo, ancora in corso, dell'andamento dell'importo medio, inoltre non dimenticate l'impennata delle surroghe assieme al drastico calo della finalità prima e seconda casa: link
    Domanda di mutui sostenuta nel I trimestre 2015: +37,5% (Fonte: crif.it - 02/04/2015)

    Il mese di marzo appena concluso ha fatto registrare un incremento impetuoso nel numero delle richieste di mutuo da parte delle famiglie italiane, con un eloquente +49,4% rispetto al corrispondente mese del 2014 (valore ponderato, a parità di giorni lavorativi) che per altro a sua volta si caratterizzava per un segno positivo. Si tratta del record assoluto da quando CRIF ha iniziato a rilevare l’andamento delle richieste su base mensile. Il dato di marzo porta la domanda aggregata a livello di I trimestre 2015 a segnare un incremento del +37,5% rispetto al pari periodo dello scorso anno. Nonostante il segno positivo accompagni l’andamento mensile della domanda di mutui dal luglio del 2013, a conferma di un percorso di progressivo recupero, occorre però sottolineare come la distanza rispetto agli anni pre-crisi risulti ancora significativa, con volumi ridotti di quasi un terzo...

    I grafici:

    Andamento della domanda di mutuo ipotecario ponderata sui giorni lavorativi
    Andamento dell'Importo Medio del Mutuo Ipotecario
    domanda_mutui_dicembre_2014_infografica
    [Modificato da marco--- 13/04/2015 23:58]
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    Post: 8.592
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    00 13/04/2015 18:23
    Boom di surroghe dei mutui a marzo, ma non parlate di ripresa (Fonte: linkiesta.it - di Luca Barni - 11/04/2015)

    Apro il giornale e leggo percentuali da mettere chiunque Ko: le surroghe dei mutui a marzo segnano un +40%. È la ripresa? No, se non ci limitiamo ai titoloni e allarghiamo l’angolo visuale. Do un’occhiata alle pubblicità di alcuni istituti bancari e vedo che sulle surroghe si sta schiacciando l’acceleratore: l’offerta per convincere a portare il mutuo nella propria banca arriva, infatti, molto in basso, ormai vediamo spread all’1,5%. E buttalo via di questi tempi, visto che i mutui sono stati stipulati, anche i più recenti di fine 2014, a tassi, diciamo, un po’ più alti – e qui aggiungo la considerazione sulla velocità con cui si muove la finanza - E lo erano per un motivo molto semplice: la curva dei tassi dei mutui seguiva quella sulla raccolta, che costava alle banche molto: una situazione drogata, dall’effetto rischio Italia; ma anche adesso la normalità non è tornata. Anzi, proprio questo boom dimostra il contrario. Provate a fare il conto su quanto guadagnerà il cliente con queste surroghe: i mutui investono un arco temporale di 20-30 anni, quindi, su un punto, un punto e mezzo di differenziale, è un gioco arrivare a migliaia di euro di risparmio. Manna per i cliente? Totale! Ma il sistema bancario? Secondo voi non farà scontare attraverso qualche altro canale la bassa marginalità da mutui, diciamo su raccolta o servizi? E poi, perché questa mossa? Perché anche adesso il sistema è drogato, con il quantitative easing della BCE. Vorrei ricordare che i soldi di Draghi arriveranno per tre anni, ma dopo? Un mutuo può arrivare a trent’anni, certe misure, invece, hanno il fiato corto, quindi non potranno avere effetti duraturi. La prova? Sempre sui giornali: Banca d’Italia ha certificato un -2% di impieghi a febbraio 2015 su base annua e un -1,8% su gennaio. Chi si illudeva che i soldi della BCE potessero invertire la rotta dell’economia reale nell’immediato, è servito. E puntare sulla surroga dei mutui significa contendersi clienti che sappiamo già essere affidabili, non concedere nuovi crediti, quindi mettere in circolo fiducia e possibilità di ripresa. Attenti a non prendere lucciole per lanterne: non è drogando il mercato che si riaccendono i motori. Ho la fastidiosa sensazione che il sistema bancario, come purtroppo spesso gli capita, guardi al dito e non alla luna...al contrario, le molte aziende serie, che incontro quotidianamente, sono avvezze a guardare e valutare nel medio periodo!
    [Modificato da marco--- 13/04/2015 18:24]
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    Post: 8.592
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    00 13/04/2015 18:27
    Mutui boom, ma con l'aiutino delle surroghe (Fonte: repubblica.it - di Andrea Greco - 30/12/2014)

    Ma è vera gloria quella dei dati sui mutui immobiliari? No. Comunque è "un fatto positivo", come l'Abi ha salutato un mese fa il risveglio dei prestiti per la casa, in atto da settimane con crescite a due cifre che questa nicchia non vedeva dall'inizio della crisi. La tendenza si va rafforzando: tra gennaio e novembre 2014 i mutui immobiliari concessi alle famiglie italiane, su un campione di 84 banche che fanno i quattro quinti del mercato, sono aumentati del 31,2% su base annua, pari a 22,46 miliardi di nuove erogazioni, già più dell'intero 2013. Tre spie, però, devono tenere sul chi va là il lettore. La prima riguarda le surroghe, che secondo il rapporto di Assofin, Crif e Prometeia negli ultimi mesi sono decollate: +208%. La seconda spia, che conferma la prima, riguarda l'aumento delle richieste di rata a tasso variabile, che nel 2012 erano il 70% del totale, l'anno scorso il 77% e ora il 78%. La terza spia, che conferma le altre, l'ha appena fornita l'Istat: nel secondo trimestre il mercato immobiliare è tornato in calo (del 3,1%), ma le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca sono aumentate del 5,1%. Cosa significa tutto questo? Che con i tassi ufficiali schiantati a zero, la Bce che lancia i soldi a pioggia per convincere le banche a prestare (helicopter money, dicono negli Usa dove se ne intendono) e il tasso casa offerto dagli istituti sceso in qualche caso sotto il 2%, molti italiani rinegoziano il proprio mutuo per pagare qualche euro in meno
    nella rata di fine mese. Senza far troppo caso a spese accessorie, e tantomeno alla curva dei tassi a lungo termine, l'unica che indica se la strategia di surfare sull'onda dei tassi odierni sia la migliore.
    [Modificato da marco--- 13/04/2015 18:31]
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    00 18/06/2015 07:03
    Accelera la domanda di mutui da parte delle famiglie (Fonte: edilia2000.it - 18/06/2015)

    Il Barometro della Domanda Mutui di CRIF mostra come il mese di maggio appena concluso abbia fatto registrare una nuova forte crescita del numero di domande di mutuo presentate dalle famiglie italiane agli istituti di credito, con un +84,5% rispetto allo stesso mese del 2014 che per altro già si caratterizzava per un segno positivo.

    Nello specifico, l’ultima rilevazione di CRIF relativamente alla variazione mensile rappresenta il nuovo record assoluto dopo il picco raggiunto nel mese di aprile 2015, quando l’incremento era stato del +71,9%, consolidando così il progressivo riavvicinamento dei volumi di richieste ai livelli pre-crisi.

    Con l’ulteriore forte incremento registrato nel mese di maggio, dunque, i volumi stanno tornando ai livelli del 2011, prima della grande crisi del comparto, tanto che il dato aggregato relativo ai primi cinque mesi del 2015 si attesta a un significativo +54,2% rispetto al corrispondente periodo 2014.



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    00 18/06/2015 12:32
    Attenzione: il boom di surroghe falsa i dati
    Mutui trainati dalle surroghe, ma i prestiti per l'acquisto crescono solo del 4,7%. Torna positivo il credito al consumo
    (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Emiliano Sgambato - 17/06/2015)

    Nei primi mesi dell'anno i mutui dedicati all'acquisto della casa sono cresciuti del 4,7% rispetto al 2014. Sono invece più che raddoppiati gli altri tipi di mutuo, trainati dalle surroghe, addirittura quadruplicate. L'Osservatorio Assofin-Crif-Prometeia, distinguendo tra i tipi di finanziamento, giustifica il divario tra i dati delle erogazioni - che da mesi stanno registrando, soprattutto secondo l'Abi, un vero e proprio boom - e quelli sulle compravendite, che nel primo trimestre hanno registrato addirittura una frenata (seppur giustificata dalla tassazione più favorevole sull'acquisto di prime case entrata in vigore da inizio 2014, che ha comportato, secondo le Entrate, un incremento analogo delle transazioni nel medesimo periodo, “falsando” così il dato di inizio 2015).

    Lo scenario
    Secondo la trentottesima edizione dell'Osservatorio sul credito a dettaglio presentata questa mattina, 17 giugno, “nel corso del 2014 e nel primo trimestre del 2015 il mercato del credito alle famiglie ha mostrato segnali incoraggianti di distensione delle condizioni di offerta e di aumento della domanda, che si sono progressivamente riflessi nella crescita delle nuove erogazioni, sia nel comparto del credito al consumo sia in quello dei prestiti per l'acquisto di abitazioni”. La situazione finanziaria delle famiglie italiane “è rimasta solida, tuttavia i segnali di ripresa ancora deboli e la conseguente perdurante incertezza le hanno indotte a ricorrere al credito in modo ancora molto cauto”.

    Il trend dei mutui
    Nello specifico, i mutui per l'acquisto di abitazioni nel 2014 fanno segnare +6.6%, mentre “la componente residua degli “altri mutui” (aggregato che comprende mutui di surroga, di sostituzione, di liquidità, mutui per costruzione e ristrutturazione e mutui per il consolidamento del debito) fa registrare un aumento del +44.5%. Nel corso del primo trimestre 2015 la crescita si rafforza, nonostante una evoluzione più contenuta dei mutui d'acquisto (+4.7%), grazie all'impennata degli “altri mutui” (+129.1%). Tale trend è legato al boom delle surroghe (+319.3% nel 2014 rispetto all'anno precedente, +710.7% nel primo trimestre del 2015) tornate a essere convenienti per i bassi livelli dei tassi applicati ai nuovi mutui”.
    Nel complesso – continua la nota diffusa da Assofin- Crif-Prometeia – “nel primo trimestre 2015 le surroghe rappresentano una quota pari al 20% del totale sia in termini di flussi di nuovi mutui erogati, sia in termini di numero di contratti di mutuo stipulati”. La quota coperta dal tasso fiso raddoppia rispetto all'inizio del 2014 e sfiora il 30% dell'erogato, mentre si riducono importo medio erogato e durata anche per effetto della componente di surroga.

    La rischiosità
    Secondo l'analisi dell'Osservatorio, il rischio legato al credito non ha subito sostanziali cambiamenti nell'ultimo anno, anche se il 2015 “si è aperto con indicazioni di miglioramento”. Di conseguenza, a marzo il tasso di default (ovvero l'indice di rischio che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 6 o più rate nell'ultimo anno di rilevazione) del credito al dettaglio considerato nel suo complesso è lentamente sceso, attestandosi al 2,3%, allontanandosi ancora un po' dal punto di massimo registrato all'inizio del 2010.
    Per quanto riguarda il segmento dei mutui immobiliari, il tasso di default rimane stabile all'1,8%. Nel credito al consumo c'è invece una riduzione al 2,4%.

    Il credito al consumo
    Prestiti personali e finalizzati sono al centro dell'analisi dell'Osservatorio e registrano per la prima volta il segno più dopo anni negativi. I flussi finanziati hanno infatti fatto registrare un aumento del 2,5%, il numero di operazioni di finanziamento del 5,6%. E nel primo trimestre del 2015 la crescita accelera: i volumi erogati fanno segnare un +9,3%, le operazioni finanziate un +15,8%. Hanno trainato il mercato gli acquisti di auto e moto (+10,4% nel primo trimestre), insieme a quelli via carte rateali-opzione (+15,7%), “tipologia quest'ultima che, negli anni, ha mostrato una maggior tenuta”.
    I finanziamenti finalizzati all'acquisto di altri beni/servizi (appartenenti a settori quali arredo, elettronica ed elettrodomestici, e altri beni e servizi finanziabili, tra i quali viaggi, spese mediche, palestre) dopo la flessione del 2014 (-3,2%), nel primo trimestre 2015 mostrano complessivamente una ripresa (+4,3%), “cui ha concorso la buona performance dei finanziamenti per arredo trainati dalla componente a tassi promozionali (spesso in abbinamento al c.d. “bonus mobili”)”.

    Le prospettive
    Per il futuro gli analisti si dicono moderatamente ottimisti: “Il consolidamento delle tendenze della prima parte del 2015, rafforzato dal graduale miglioramento macroeconomico, favorirà una ripresa della crescita delle consistenze di credito alle famiglie a partire dalla seconda parte dell'anno. Dopo le importanti restrizioni degli ultimi anni, le politiche di offerta saranno più distese per la rimozione dei vincoli di liquidità e l'aggiustamento patrimoniale già realizzato. Tuttavia, permangono alcuni elementi di incertezza prevalentemente legati al processo regolamentare, che potrebbero rappresentare un elemento di freno nelle strategie creditizie. Complessivamente, la crescita delle consistenze di credito complessivo si rafforzerà gradualmente nel biennio 2016-2017 (+3% medio annuo)”.
    [Modificato da marco--- 18/06/2015 12:36]
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    00 06/10/2015 08:50
    Mutui: 50% surroghe
    Boom di mutui per la casa, crisi finita? Gli agenti immobiliari sono perplessi (Fonte: primocanale.it - 06/10/2015)

    GENOVA - La crisi immobiliare sta finendo? Gli agenti e gli operatori del settore genovesi non ci credono.

    A Live News, su Primocanale, Adriano Profumo, Presidente Fiaip Genova spiega:

    "I dati esposti dall'Abi ci hanno sorpreso perché per il nostro centro studi e i nostri osservatori parlano di una lenta e stentata ripresa,pari al 2-3% e non del 12%. Abi, poi, ha dovuto ammettere che in questi quasi 30 miliardi di euro di incremento, il 50% arrivava da surroghe, e che all'interno di questo dato c'erano i finanziamenti alle piccole imprese".

    Questo piccolo incremento è comunque confortante anche a livello ligure? "Il 2015-spiega Profumo- segnerà un dato positivo per le compravendite ma siamo passati, a livello nazionale, dalle 800 mila alle 400 mila e forse nel 2016 torneremo a 500 mila".
    [Modificato da marco--- 06/10/2015 08:59]
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    00 12/10/2015 09:00
    Osservatorio Mutui: due finanziamenti su tre sono surroghe (Fonte: aiutomutuo.finanza.com - di Sylvestro - 11/10/2015)

    L’ufficio Studi di MutuiOnline ha recentemente diffuso il suo consueto Osservatorio Mutui nella versione di ottobre aggiornato con i dati fino a settembre. Come nelle precedenti pubblicazioni dello stesso tipo, il rapporto offre una interessante panoramica sul mondo dei finanziamenti retail al settore residenziale in Italia e consente di analizzare gli andamenti composti delle varie componenti sia del mutuo che degli aspiranti mutuatari.

    Uno dei primi trend che viene confermato è l’accentuata propensione ad erogare sempre più mutui per surroghe e sostituzioni e sempre meno mutui per l’acquisto della prima casa. Come si può notare nel grafico che segue, i finanziamenti per l’acquisto della prima casa hanno realizzato percentualmente un nuovo minimo storico assoluto crollando al 28,2 percento, ben sotto il terzo delle nuove erogazioni; per contro, i mutui concessi per surroga hanno praticamente interessato due casi su tre (65,2%)...



    [Modificato da marco--- 12/10/2015 09:01]
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    00 07/11/2015 09:15
    Mutui, spread e prezzi in discesa fanno aumentare i finanziamenti destinati all'acquisto (Fonte: idealista.it - 06/11/2015)

    Nonostante la surroga sia ancora una quota importante delle richieste di mutui, dopo cinque trimestri di continua diminuzione aumentano finalmente i finanziamenti destinati all'acquisto di una casa. Alla base c'è la continua riduzione degli spread e dei prezzi delle abitazioni che rendono sempre più conveniente la compravendita immobiliare. Ê questa l'analisi della bussola Mutui di Crif e MutuiSupermarket.it

    Le migliori aspettative economiche e la conseguenti migliori prospettive reddituali per privati e famiglie fanno concentrare l'attenzione degli italiani verso l'acquisto di un immobile residenziale. Ritorna quindi l’interesse sul mercato, con il numero di domande di mutuo presentate agli istituti di credito che segna un eloquente +59% sui primi nove mesi del 2015 rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, che a sua volta già si caratterizzava per un segno positivo.

    Tale trend di ripresa viene confermato anche dall’aumento di peso della domanda di mutui con finalità acquisto casa - commenta Stefano Rossini, Amministratore e Fondatore di MutuiSupermarket.it - sul totale delle domande di mutuo raccolte sul canale online, peso pari ad ottobre al 46% delle richieste, contro una media del 36% del secondo trimestre 2015. Ad ogni modo, sarà fondamentale osservare lo sviluppo di questi indicatori chiave sui prossimi mesi per confermare le nuove aspettative di progressiva ripartenza del settore immobiliare”.
    Spread e prezzi in diminuzione

    L'offerta del credito è sempre più attraente e vantaggiosa: i dati circa gli andamenti dei prezzi per i nuovi mutui proposti dalle banche nel corso del terzo trimestre 2015 mostrano, infatti, che la media dei migliori spread per un mutuo a tasso variabile e fisso passano rispettivamente da un 1,7% e 1,3% nel secondo trimestre 2015 a un 1,6% e un 1,1% nel terzo trimestre 2015. Tale trend è atteso in continuo rafforzamento nel corso del quarto trimestre 2015, trimestre chiave in cui i principali gruppi bancari iniziano a costruire i risultati di erogazione relativi all’anno seguente.

    Da ultimo, ma non meno importante, contribuisce alla ripresa della domanda di mutui di acquisto casa anche l’andamento dei prezzi degli immobili residenziali, che nel terzo trimestre 2015 segna di nuovo un’ulteriore riduzione, pari a -1,9% dopo aver registrato un -2,5% nel secondo trimestre 2015.

    Molti privati e famiglie dimostrano di comprendere la dinamica dei prezzi attualmente in essere e, di conseguenza, iniziano progressivamente a riapprocciare il tema acquisto casa e mutuo casa, sapendo che generalmente servono in media 2-3 mesi per trovare un immobile con le caratteristiche desiderate e altri 2-3 mesi per ottenere un mutuo selezionato.

    i dati dell’Agenzia delle Entrate relativi al secondo trimestre 2015 registrano una ripresa del numero delle compravendite residenziali pari al +8,2%. La stabilizzazione delle condizioni sul mercato porta con sé una ripresa del peso delle richieste di nuovi mutui a tasso variabile, che dopo essersi ridotto dal 73% del totale preferenze nel secondo trimestre 2014 al 50% nel secondo trimestre 2015, recupera in importanza spiegando nel terzo trimestre 2015 il 58% del totale richieste.
    Importi richiesti dagli aspiranti mutuatari

    Al contempo permane la propensione dei nuovi mutuatari a orientarsi verso importi più contenuti rispetto al passato: se a inizio 2010 l’importo medio era di poco superiore ai 140.000 euro, nel terzo trimestre 2015 - nonostante i tassi di offerta ridotti e la nuova apertura al credito casa da parte del sistema bancario - l’importo si attesta attorno ai minimi dei 122.000 euro. Questo andamento è riconducibile sia a valori di compravendita più ridotti sia alla tendenza di contenere quanto più possibile il peso delle rate sul reddito disponibile.Molti privati e famiglie dimostrano di comprendere la dinamica dei prezzi attualmente in essere e, di conseguenza, iniziano progressivamente a riapprocciare il tema acquisto casa e mutuo casa, sapendo che generalmente servono in media 2-3 mesi per trovare un immobile con le caratteristiche desiderate e altri 2-3 mesi per ottenere un mutuo selezionato.

    i dati dell’Agenzia delle Entrate relativi al secondo trimestre 2015 registrano una ripresa del numero delle compravendite residenziali pari al +8,2%. La stabilizzazione delle condizioni sul mercato porta con sé una ripresa del peso delle richieste di nuovi mutui a tasso variabile, che dopo essersi ridotto dal 73% del totale preferenze nel secondo trimestre 2014 al 50% nel secondo trimestre 2015, recupera in importanza spiegando nel terzo trimestre 2015 il 58% del totale richieste.
    Importi richiesti dagli aspiranti mutuatari

    Al contempo permane la propensione dei nuovi mutuatari a orientarsi verso importi più contenuti rispetto al passato: se a inizio 2010 l’importo medio era di poco superiore ai 140.000 euro, nel terzo trimestre 2015 - nonostante i tassi di offerta ridotti e la nuova apertura al credito casa da parte del sistema bancario - l’importo si attesta attorno ai minimi dei 122.000 euro. Questo andamento è riconducibile sia a valori di compravendita più ridotti sia alla tendenza di contenere quanto più possibile il peso delle rate sul reddito disponibile.




    [Modificato da marco--- 07/11/2015 09:16]
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    00 08/01/2016 08:46
    Ripartono i mutui nel 2015, +97,4% in 11 mesi (Fonte: laltrapagina.it - di Giulio Perrotta 08/01/2016)

    L’Abi (Associazione Bancaria Italiana) segnala che nei primi 11 mesi del 2015 i mutui erogati alle famiglie per l’acquisto di nuove abitazioni hanno fatto registrare un forte aumento rispetto al 2013 e al 2014. I dati sono stati comunicati dall’Associazione lo scorso 28 dicembre; nella nota si può leggere:

    “Segnali positivi emergono per le nuove erogazioni di prestiti bancari: sulla base di un campione rappresentativo di banche (che rappresentano oltre l’80% del mercato) nei primi 11 mesi del 2015 le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di immobili da parte delle famiglie hanno registrato un incremento annuo del +97,4% rispetto al medesimo arco temporale dello scorso anno.”

    Il valore delle nuove erogazioni nei primi 11 mesi dell’anno è stato di 44,340 miliardi di euro. I nuovi mutui erogati nel 2015 sono stati maggiori sia di quelli dei primi undici mesi del 2012 (18,794 miliardi di euro) sia di quelli relativi al 2013 (17,123 miliardi di euro). Invece, nel 2014, i prestiti ammontavano a quasi la meta del valore attuale, circa 22,465. Pertanto, nell’anno appena concluso l’aumento è stato netto, +97,4%.

    Malgrado ciò, è necessario sottolineare che, come comunica l’Abi, “l’incidenza delle surroghe sul totale dei nuovi finanziamenti è pari, nei primi 11 mesi del 2015, a circa il 32%”. Per surroghe si intende una quantità di mutui erogati non a nuovi clienti, bensì a vecchi clienti, cioè a soggetti che negli anni passati si erano indebitati a condizioni peggiori e che, favoriti da bassi tassi odierni, hanno trasferito il proprio mutuo in altre banche.

    Queste erogazioni, però, non sostengono né credito né favoriscono nuove compravendite, ma determinano solo il conferimento di prestiti dopo l’estinzione di vecchi mutui in altri istituti. Ad ogni modo, rispetto all’inizio dell’anno, l’incidenza di questi tipi di mutui sull’intero ammontare è diminuita progressivamente, seguita da una ripresa del mattone che secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate ha registrato una crescita dell’8,8% nel terzo trimestre del 2015.

    L’Abi ha poi concluso il suo comunicato parlando delle percentuali dei mutui a tasso variabile e a tasso fisso.

    “I mutui a tasso variabile rappresentano, nei primi undici mesi del 2015, il 43,7% delle nuove erogazioni complessive; nei mesi più recenti sono in forte incremento i mutui a tasso fisso che hanno raggiunto a novembre 2015 quasi il 65% delle nuove erogazioni, erano meno del 25% dodici mesi prima.”

    La politica monetaria espansiva attuata dalla Bce (Banca Centrale Europea) sta finalmente dando i suoi frutti; con i tassi d’interesse ai minimi si favorisce l’incremento dei mutui e in generale si sostiene la domanda nel mercato creditizio. I nuovi dati fanno dunque ben sperare sulla ripresa e sulle prospettive di crescita economica del nostro Paese per il 2016.
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    Post: 8.592
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    00 08/01/2016 14:31
    Ecco finalmente i numeri che più ci tornano (Fonte: aiutomutuo.finanza.com - 18/12/2015)

    Numeri diversi e ridimensionate percentuali sull’effettivo boom dei mutui elargiti alle famiglie ci vengono finalmente forniti in maniera più affidabile, realistica e verosimile da chi riesce effettivamente e finalmente a separare il dato “nuovi mutui” da quello delle “surroghe” ridimensionando la propaganda bancaria del fantomatico boom del credito elargito alle famiglie per l’acquisto di una casa.

    Abbiamo infatti analizzato più volte in diversi nostri articoli il dato “nuovi mutui acquisto abitazioni” che Abi lancia nel mondo dell’informazione e sull’opinione pubblica ormai da ben più di un anno a questa parte dove ogni mese l’ufficio studi dell’associazione bancaria sforna e documenta incredibili aumenti a quasi tre cifre di un dato ormai dimostrato artefatto.

    Secondo quanto riportato nella trentanovesima edizione dell’Osservatorio Assofin-Crif-Prometeia si rafforza il credito alle famiglie per l’acquisto di una abitazione ma soprattutto per la surroga di mutui già esistenti.

    Riporta il comunicato come ..<< la componente dei mutui per acquisto di abitazioni, che costituisce la parte più consistente delle nuove erogazioni, fa registrare un incremento del 21.3% rispetto allo stesso periodo del 2014, confermando il crescente sostegno del credito alle compravendite immobiliari. È tuttavia la componente degli altri mutui a mostrare la crescita più elevata (+187.1%), per effetto dell’impennata delle surroghe (+780.6%). I mutui di surroga, che continuano a essere molto convenienti per i bassi livelli dei tassi applicati sulle nuove operazioni, arrivano a rappresentare oltre un quarto dei volumi complessivamente erogati nei primi nove mesi del 2015 >>.

    Ecco la prova del dato Abi viene artefatto e falsato dal dato delle surroghe che in realtà invece sostituiscono e rottamano dei mutui già esistenti e non rappresentano affatto linfa vitale di nuovo credito immessa nel mercato. Una corposa percentuali di mutui surroga che Abi non storna dal totale dei mutui erogati. Il dato, così come lo diffonde l’associazione bancaria, ormai è chiaro, non è degno di essere denominato “erogazioni nuovi mutui acquisto immobili”; è inutile spacciarlo per buono e sintomatico di una nuova spinta del credito.

    Vediamo come Abi a suo tempo comunicava la sua rilevazione sul dato “nuovi mutui” che oggi lo studio Prometeia, per lo stesso arco temporale dei primi 9 mesi del 2015 ci quantifica con un +21%

    Nulla da aggiungere…

    Buona disinformazione a tutti.

    Massimo D.



    [Modificato da marco--- 08/01/2016 14:33]
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