00 15/01/2012 07:11
L’immobiliare alla prova del repricing


Prezzi fermi a un anno fa nella capitale e a Milano, quotazioni in ribasso a Napoli dove la caduta ha registrato una accelerazione nell’ultima parte del 2011. Questo è il quadro che emerge dal rapporto sui prezzi delle case di idealista.it riferito alle tre principali città italiane.
In un anno segnato dall’attendismo dei venditori, poco disposti a rinunciare alle loro pretese e dalla cautela di acquirenti sempre più attenti a selezionare, tra tutte le offerte, quelle più ragionevoli, i prezzi sono andati hanno iniziato a risentire della stagnazione che ha colpito il settore
Roma (-0,1%; 4.565 euro/m²) e Milano (0,3%; 4.069 euro/m²) si segnalano sempre per i prezzi top, ma proprio per questo accusano lo scarso dinamismo di un mercato già peraltro condizionato dalla stretta delle banche. Napoli (-1,6%; 3.323 euro/m²) nell’ultimo trimestre ha già imboccato la china discendente.
Il capoluogo lombardo chiude stabile il 2011, con un recupero dell’1,9% nell’ultimo quarter prevalgono i ribassi, in 11 delle 18 zone cittadine, i maggiori in Certosa (-6,5%; 2.781 euro/m²), San Siro (-6,2%; 4.796 euro/m²) e Garibaldi-Porta Venezia (-9,2%; 5.358 euro/m²), dove negli ultimi due anni si è assistito a un vertiginoso saliscendi delle quotazioni. All’opposto, non si arresta l’ascesa dell’altra area cittadina interessata dagli interventi urbanistici per expo 2015, Fiera-De Angeli (6,3%; 5.326 euro/m²), che segna la migliore performance degli ultimi 12 mesi
in un contesto in cui le opere di riqualificazione e la crisi riconfigurano rapidamente la domanda di immobili dei milanesi, aumentando l’attrattività di alcuni quartieri e aree emergenti a discapito di altre tradizionalmente più richieste, anche il centro storico segna il passo, pur rimanendo il più caro con i suoi 7.967 euro/m², nonostante una contrazione del 3,7%. Vialba-Gallaratese si conferma invece il più economico con 2.423 euro/m² e un ribasso modesto dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
prezzi ingessati anche nella capitale, dove le quotazioni tengono nelle zone di pregio e crescono nelle aree residenziali periferiche riqualificate o ben servite dai mezzi di trasporto pubblico.
Non è un caso che il balzo maggiore spetti a monte verde (11,3%; 4.921 euro/m²) con un incremento addirittura a due cifre anno su anno, seguito da colle Aniene-Collatino (2,5%; 3.761 euro/m²), Casilino-Centocelle (1,4%; 3.506 euro/m²) e Arvalia-Portuense (1,4%, 4.059 euro/m²), in questi casi con incrementi comunque nella norma.
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