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Il mattone è in crisi dal 2007: è giunta l'ora del repricing? (Fonte: idealista.it - 22/06/2012)

Salvo piccole sorprese trimestrali è indubbio che le compravendite immobiliari sono in diminuzione dal 2007. come vediamo nel grafico dell'agenzia del territorio non è solo il crollo interannuale del primo trimestre 2012 il dato rilevante, ma una generale discesa dei volumi di scambio che dura ormai cinque anni

se prendiamo come riferimento il 2004, che non fu il più elevato in quanto a numero di scambi, vediamo come il mercato immobiliare ha perso il 41,7% al nord, il 38,3% al centro e il 37,3% al sud. l'andamento è chiaro, eppure in questi anni non si è registrata una correzione dei prezzi come in altri paesi: è giunta l'ora del repricing?

dobbiamo inoltre tener conto che gli ultimi dati, di per sé assai negativi, non scontato ancora l'effetto IMU. l'imposta unica immobiliare è stata infatti introdotta a fine dicembre e, come chiarisce l'agenzia del territorio, i dati dei rogiti del primo trimestre 2012 sono frutto di scelte prese a fine 2011. ciò significa che il secondo trimestre potrebbe anche essere peggiore

Se il trend venisse confermato a fine anno le compravendite di abitazioni sarebbero circa 440mila, ossia meno del 50% rispetto agli anni d'oro. si tratterebbe della più clamorosa caduta da quando esistono le rilevazioni dell'agenzia del territorio.

come sempre il mercato immobiliare è legato ad alcune dinamiche indiscutibili, alcune delle quali di natura macroeconomica:

- il pil nazionale. e siamo in recessione

- il mercato del lavoro. meglio lasciar perdere

- i salari. fermi

- i mutui, scomparsi dalla circolazione

eppure gli italiani le case le comprerebbero, se potessero, sia per il mercato di sostituzione, sia per quello della prima casa, visto che, crisi o no, le famiglie si formano e fanno dei figli, i giovani, seppure con difficoltà, si emancipano dalla casa dei genitori, e gli stranieri spesso comprano anche più degli autoctoni

visto che i fattori macroeconomici prima citati non si riprenderanno ne' quest'anno ne' il prossimo, resta solo una soluzione: che domanda e offerta si incontrino su dei prezzi più bassi. parliamo ovviamente del mercato medio, quello della casa come bene d'uso, perché siamo consapevoli che le nicchie esistono sempre e sono importanti.
[Modificato da marco--- 24/07/2015 14:41]