00 06/11/2012 09:39
Novembre 2012 - i dati ISTAT
Naturalmente i Monti-sostenitori osserverebbero che senza di lui la situazione sarebbe stata molto peggiore... [SM=g6963]

Crescita e disoccupazione, l’Istat dice No a Monti (Fonte: dirittodicritica.com - 06/11/2012)

Altro che ripresa: le prospettive sono nere. L’Istat calcola 2,3 punti di Pil in meno per il 2012, e anche nel 2013 dominerà il segno meno (-0,7% se tutto va bene). La “fine della tempesta” annunciata da Monti non si vede. Facendo qualche conto, si vede solo l’onda lunga della crisi: meno lavoro, meno redditi, meno consumi. Mentre il mondo si riprende (la Francia di Hollande, per esempio), l’Italia dovrà nuotare per ancora 2 anni nella palude della recessione. I dati dell’Istat per settembre 2012 sono neri. La disoccupazione ha raggiunto un nuovo picco, attestandosi a settembre a quota 10.8%: l’anno scorso, nello stesso mese, il tasso di disoccupati era dell’8,6%. I lavoratori effettivi tornano al livello di un anno fa, pari a 22,93 milioni: considerando una popolazione di quasi 61 milioni di abitanti, lavora solo uno su tre. La conseguenza, immediata, è sui redditi. Chi perde il lavoro, non spende come prima: le famiglie dei disoccupati consumano molto meno. E anche su questo l’Istat ha le cifre in mano: è la domanda interna a tagliare le gambe all’economia e alle persone, con un brusco calo del 3,2% della spesa privata per consumi...