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Tutti i numeri di Monti, professor fallimenti (Fonte: liberoquotidiano.it - 31/08/2012)

Pil, inflazione, disoccupazione e produzione industriale: da quando è arrivato lui la situazione economica è peggiorata.

Il Pil italiano marcia sette volte peggio di un anno fa rispetto alla media dell’area dell’euro. Il rapporto fra debito e Pil è peggiorato di quasi quattro punti percentuali ed è peggiorato di due punti anche rispetto alla media degli altri 16 Paesi che vivono di euro. L'inflazione è cresciuta di un punto e mezzo percentuale ed è più che triplicata la distanza dagli altri paesi. La disoccupazione è cresciuta di 2,7 punti percentuali portando l'unico indicatore che rendeva l’Italia virtuosa rispetto alla media Ue alo stesso livello degli altri. La produzione industriale è caduta in nove mesi di 3,7 punti e si è allargata di due punti anche qui la distanza rispetto alla media dell'eurozona.

I numeri di Eurostat sono impietosi, e raccontano una verità diametralmente opposta rispetto ai titoli dei giornali italiani, e alla propaganda.
Da quando Mario Monti è diventato presidente del Consiglio, la situazione dell'economia italiana è sensibilmente peggiorata anche rispetto alle ultime convulse settimane del governo di Silvio Berlusconi con Giulio Tremonti che reggeva il timone dell’Economia. La cura Monti non solo non si è rivelata una medicina utile per i conti pubblici italiani, ma al contrario è stata un veleno che ha danneggiato pericolosamente la struttura economica di un paese magari sotto attacco della speculazione, ma in cui gli indicatori fondamentali tenevano ancora. Non è stata una congiuntura più avversa che in passato a segnare un fallimento che emerge senza possibilità di dubbio da tutti gli indicatori economici - nessuno escluso. È stata proprio l’agenda Monti, la serie di provvedimenti adottati dal governo in carica, ad aggravare la situazione generale del Paese invece di migliorarla come si raccontava e certo si sperava.

Il contrario - Certo, la congiuntura internazionale non ha aiutato. Ma questa riguarda tutti i paesi europei in eguale misura, e non solo l'Italia. Anche lì c’è recessione, la produzione industriale cade, la disoccupazione aumenta, l'inflazione cresce, si fatica a tenere a freno il debito pubblico. Ma in Italia va peggio che altrove. E soprattutto nella caduta la distanza su tutti gli indicatori dell’economia italiana fra l’Italia e gli altri paesi dell’euro si è notevolmente allargata oggi rispetto a un anno fa. Questo dipende solo ed esclusivamente dalla cura scelta dal governo Monti che non ha centrato gli obiettivi proposti, provocando danni collaterali che la realtà ha mostrato assai più gravi dei possibili benefici. È fallito proprio il cuore della missione che il premier si era dato: portare l’Italia più vicino agli altri paesi dell'area dell’euro. Purtroppo è accaduto il contrario: l’Italia era in Europa nel settembre 2011 assai più di quanto non accada un anno dopo...