00 24/10/2012 10:00
Re: occhio a fare i conti con l'oste...
laplace77, 10/23/2012 9:09 PM:


...che altrimenti si fanno figure del piffero...

Lap, riconosco l'esattezza delle tue precisazioni, ma è doveroso aggiungere alcune osservazioni senza le quali la questione è, ancora una volta, incompleta.

Non è possibile azzerare il debito pubblico di qualunque stato, la ragione è insita nella natura stessa di come è stato concepito il sistema e di come la moneta viene immessa, appunto "a debito", il che implica la presenza di interessi che di anno in anno maturano. Consideriamo ora la situazione della virtuosa Germania e confrontiamola con quella dell'Italia. La Germania, a oggi, ha un debito pubblico che è nell'intorno dell'80% del PIL, noi del 120%.



Ipotizzando che con un colpo di bacchetta magica fosse possibile divenire, dall'oggi al domani, virtuosi come la Germania, le due colonnine a destra andrebbero ridimensionate come segue, ossia 40 MLD e 53 MLD.



In sintesi, dunque, confrontare l'intero interesse sul debito pubblico di uno Stato con i costi degli "accessori euro" lascia il tempo che trova.

Il debito pubblico, per definizione, non è azzerabile mentre i costi dei due "accessori euro", fino a un anno fa erano zero.
Ragionando in termini approssimativi, in termini di ordini di grandezza, fossimo anche virtuosi come la Germania, dovremo pagare il doppio degli interessi. Ogni anno fiscal compact + fondo salva Stati ci costa all'incirca 60 miliardi, il debito pubblico oggi ci costa 79 miliardi, divenissimo domani virtuosi come la Germania il debito pubblico ci costerebbe 53 miliardi. Qualcuno potrebbe obbiettare che ho omesso il fattore "spread", penso tuttavia che sia una scelta ragionevole perché potremmo sì ridurlo divenendo virtuosi, ma anche in questo caso ci ritroviamo nell'impossibilità oggettiva di azzerare questo parametro. Tutti gli Stati europei affidabili come la Germania agli occhi dei mercati e dunque "zero interessi"? Sconfitta della perniciosa speculazione? Non penso proprio.

Mettendo anche da parte tutti questi ragionamenti il concetto espresso dall'articolo proposto resta sempre e comunque, i costi tanto demonizzati dalla politica, messi a confronto con le altre spese sono e restano un'inezia. Fermo restando che tagliare gli sprechi ha sempre senso, occorre tenere presente che questa non può essere considerata nemmeno lontanamente parte della soluzione, sarebbe come per una famiglia tentare di aggiustare il bilancio famigliare limando sull'acquisto di matite e gomme per cancellare.

Cortesemente, non facciamoci "prendere per il naso".