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La fine della bolla

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    ContediCavour
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    00 22/05/2014 17:13
    Il recupero del PIL italiano riparte dall'inclusione nel computo delle attività illegali. Poi dite che non ve l'avevo detto!!!!!
    Istat: dal 2014 droga e prostituzione in calcolo Pil


    Svolta Eurostat, entrano in calcolo dei Pil
    anche i 'fatturati' delle attività illegali

    Istat, cambia il sistema dei conti nazionali, anche «le attività illegali» nel calcolo del Pil da ottobre 2014



    Il 2014 è un anno di cambiamenti per il Sistema dei conti nazionali (Sec), l'impianto che definisce la metodologia armonizzata per la produzione di dati di contabilità nazionale all'interno dell'Unione europea. In Italia, come in gran parte dei paesi Ue, il passaggio ad «una nuova versione delle regole di contabilità» porta a miglioramenti dei metodi di misurazione e introduce nuove fonti informative con effetti positivi anche sul Pil. Nella nuova versione dei conti, ad esempio, le spese in Ricerca e Sviluppo e quelle per armamenti sono considerate come spese di investimento e non più componente dei costi intermedi, con un impatto sul Pil.

    Nel calcolo anche droga e prostituzione


    Tutti i Paesi Ue, compresa l'Italia, inseriranno «una stima nei conti (e quindi nel Pil)» delle attività illegali, come «traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcol)». La novità sarà inserita a partire dal 2014 nei conti, in coerenza con le linee Eurostat, rileva l'Istat. Modifiche condivise a livello europeo e connesse, evidenzia l'Istat, al «necessario superamento di riserve relative all'applicazione omogenea tra paesi Ue degli standard già esistenti».

    Nello specifico, tra le riserve trasversali avanzate ce ne è una, sottolinea l'Istituto, che «ha una rilevanza maggiore», in quanto, appunto, riguarda l'inserimento nei conti delle attività illegali, che già il precedente sistema dei conti nazionali, datato 1995, aveva previsto, «in ottemperanza al principio secondo il quale le stime devono essere esaustive, cioè comprendere tutte le attività che producono reddito, indipendentemente dal loro status giuridico».

    Il peso dell'economia sommersa

    L'Istat riconosce come la misurazione delle attività illegali sia «molto difficile, per l'ovvia ragione - spiega - che esse si sottraggono a qualsiasi forma di rilevazione, e lo stesso concetto di attività illegale può prestarsi a diverse interpretazioni». Ecco che, aggiunge, «allo scopo di garantire la massima comparabilità tra le stime prodotte dagli stati membri, Eurostat ha fornito linee guida ben definite. Le attività illegali di cui tutti i paesi inseriranno una stima nei conti (e quindi nel Pil) sono: traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcol)».

    Quindi viene almeno circoscritto il range per mettere a punto una stima del peso di quest'area. A riguardo può essere utile ricordare come l'Istat già inserisca nel Pil il sommerso economico, che deriva dall'attività di produzione di beni e servizi che, pur essendo legale, sfugge all'osservazione diretta in quanto connessa al fenomeno della frode fiscale e contributiva. Le ultime stime dedicate risalgono al 2008, e indicano come il valore aggiunto prodotto nell'area del sommerso sia compreso tra un minimo di 255 e un massimo 275 miliardi di euro. Il peso dell'economia sommersa è quindi stimato tra il 16,3% e il 17,5% del Pil.

    Quattro le principali novità

    Per quel che riguarda, più in generale, il passaggio alle nuove linee metodologiche fissate dagli standard internazionali (Sna) e, in particolare da quelli europei (Sec), sono quattro le principali novità che hanno impatto su alcuni dei maggiori aggregati, spiega l'Istat in una nota: la capitalizzazione delle spese in Ricerca e Sviluppo (R&S); la riclassificazione da consumi intermedi a investimenti della spesa per armamenti sostenuta dalle amministrazioni Pubbliche; una nuova metodologia di stima degli scambi con l'estero di merci da sottoporre a lavorazione (processing), per i quali si registra il valore del solo servizio di trasformazione e non più quello dei beni scambiati; la verifica del perimetro delle Amministrazioni Pubbliche sulla base degli aggiustamenti metodologici introdotti dal Sec2010.

    Nella nuova versione dei conti, le spese in Ricerca e Sviluppo sono considerate come spese di investimento in quanto contribuiscono all'accumulazione, tramite capitale intangibile, di capacità produttiva; in precedenza esse erano una componente dei costi intermedi. «Questo cambiamento del metodo di contabilizzazione determina un impatto positivo sulla domanda aggregata e, quindi, sul Pil pari alla parte di spesa effettuata dalle imprese di mercato» sottolinea l'Istat.

    Anche la componente relativa alla spesa delle amministrazioni pubbliche, benché già contabilizzata quale domanda finale in quanto parte dei consumi intermedi e quindi della produzione di servizi ad uso della collettività, «avrà comunque un effetto positivo sul valore aggiunto, pari all'ammortamento dello stock di capitale di R&S che contribuisce, per definizione, a tale aggregato».


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    [Modificato da pax2you 09/06/2014 14:02]
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    grella
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    00 22/05/2014 18:35
    Facce ride ....






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    [Modificato da grella 22/05/2014 18:35]
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    ContediCavour
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    00 22/05/2014 18:45
    Re:
    grella, 22/05/2014 18:35:

    Facce ride ....






    .




    Te di più, questo da che cinematografo è uscito?

    [SM=g7576] [SM=g7576] [SM=g7576]
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    ContediCavour
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    00 22/05/2014 18:55
    Il bello di tutti questi chiaccheroni che circondano il forum è che non hanno capito come i parametri possano variare semplicemente cambiando le regole.
    Ma purtroppo si vede che il limite impostogli dal loro datore è questo.
    Extreme bashing a oltranza. Bravi, bravi. [SM=g7576] [SM=g7576] [SM=g7576]
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    marco---
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    00 22/05/2014 20:54
    Re:
    ContediCavour, 5/22/2014 5:13 PM:

    Il recupero del PIL italiano riparte dall'inclusione nel computo delle attività illegali. Poi dite che non ve l'avevo detto!!!!!
    Istat: dal 2014 droga e prostituzione in calcolo Pil...

    Mi sembra piuttosto OT come alcuni altri post, ti chiedo gentilmente di restare in tema, nell'occasione segnalo per tutti:

    Diario della crisi economica per parlare di questioni meramente economiche, crisi, ripresa, PIL occupazione etc.

    Arena politica per la politica

    Bubble Bar per parlare liberamente di qualunque cosa.
    [Modificato da marco--- 22/05/2014 20:56]
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    Frank_Drebin
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    00 22/05/2014 23:39
    Mi sfugge come il conteggio nel pil di attività illegali abbia un filo diretto con i 10k al metro quadro entro il 2020.
    Rimane un giro economico che esisteva anche se non conteggiato, quindi sì cambiano i parametri e cambia la visione matematica di un entità astratta, ma questo come cambia le carte in tavola?
    Immagino i picchi di fiducia dei mercati perchè la nostra malavita ci rende più solidi.
    Dovremmo aver visto fin'ora come un PIL senza basi produttive sia solido, visto che proprio è stato per anni gonfiato a dismisura da prezzi irreali delle case e dell'indotto da loro generato.


    Alla gente non entra in tasca nulla. Non diventa un paese più sano e più produttivo includendo giri di denaro che comunque esistevano a prescindere. Ah dopotutto scordavo che per te non c'è un collegamento tra la disponibilità e la salute economica della popolazione e il prezzo delle case.

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    ContediCavour
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    00 22/05/2014 23:57
    Semplicemente cambiando "le carte in tavola" da paese in difficoltà con tutto il nostro sommerso potremmo diventare un paese virtuoso.
    Personalmente non so come faranno i calcoli, ma con tutta l'illegalità che esiste nel nostro paese, non si dovrebbe trattare solo di qualche punticino di PIL. Il sommerso da noi è "tanta roba", davvero, cambiando i parametri potremmo tornare all'apice.
    Personalmente io avrei mandato l'esercito al sud, fortunatamente i governanti la pensano diversamente.
    Non è solo l'Italia ad avere una mentalità mafiosa, è l'intera Europa a questo punto.
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    00 23/05/2014 11:00
    Re:
    ContediCavour, 22/05/2014 23:57:

    Semplicemente cambiando "le carte in tavola" da paese in difficoltà con tutto il nostro sommerso potremmo diventare un paese virtuoso.
    Personalmente non so come faranno i calcoli, ma con tutta l'illegalità che esiste nel nostro paese, non si dovrebbe trattare solo di qualche punticino di PIL. Il sommerso da noi è "tanta roba", davvero, cambiando i parametri potremmo tornare all'apice.
    Personalmente io avrei mandato l'esercito al sud, fortunatamente i governanti la pensano diversamente.
    Non è solo l'Italia ad avere una mentalità mafiosa, è l'intera Europa a questo punto.



    Certo con un "falso in bilancio" e un "artificio contabile" pensi di poter cambiare la realtà reale così come gli idioti governanti di questo sistema fallito per il quale non sanno più cosa inventarsi per nasconderne il fallimento (come dimostra questa genialata da poveri idioti)?
    Creano un PIL finto in maniera puramente contabile nella realtà virtuale che non cambierà una virgola nella realtà reale.


    [Modificato da nazionalsindacalista 23/05/2014 11:01]
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    00 23/05/2014 13:49
    Re:
    ContediCavour, 22/05/2014 23:57:

    Semplicemente cambiando "le carte in tavola" da paese in difficoltà con tutto il nostro sommerso potremmo diventare un paese virtuoso.
    Personalmente non so come faranno i calcoli, ma con tutta l'illegalità che esiste nel nostro paese, non si dovrebbe trattare solo di qualche punticino di PIL. Il sommerso da noi è "tanta roba", davvero, cambiando i parametri potremmo tornare all'apice.
    Personalmente io avrei mandato l'esercito al sud, fortunatamente i governanti la pensano diversamente.
    Non è solo l'Italia ad avere una mentalità mafiosa, è l'intera Europa a questo punto.



    e che centra il conteggiare nel PIL il sommerso, bisognerebbe recuperare QUEI soldi non solo conteggiarli astrattamente!
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    ContediCavour
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    00 23/05/2014 23:28
    L'italiano "medio" cmq ultimamente ha lo status di morto di fame "inside".
    Beh, l'uomo medio, non mi sento di offendere cosi' tutti gli italiani.
    Cmq belline tutte le emoticons pro-bolla, che ne dite di crearne qualcuna anti-bolla? Cosi', solo per par condicio.
    Poi "casa, carissima casa..." ma de che? Cambierei titolo in "case a prezzi stracciati", a me personalmente suona molto meglio.
    Come vedete tutto dipende dalla linea che si vuole dare al forum, un titolo può far credere alla gente che davvero le case siano carissime, quando ovviamente è vero tutto il contrario.
    Cmq dimenticavo che sto scrivendo su freeforumzone.leonardo.......della Triboo Editoriale Srl ora Spa [SM=g7576] con fondatori i seguenti personaggi:


    GIULIO CORNO
    Founder / chairman

    Graduated in Economics, BBA and MBA in the USA, where he lived and worked for a considerable length of time. He was responsible for the start up of the equity rating company Standard & Poor’s in France, Spain and Italy. He served as a financial and strategy consultant for several national and international blue chip companies.
    ALESSIO BARBATI
    cco triboo digitale / board member

    Graduated in Business and Computer Engineering he has extensive experience in the IT sector. Previously he served as Sales Manager of the e-Business division of SMC Computers and as Chief Operating Officer of Kelyan. Since 2009 he is board member of Triboo SpA, and he is responsible for all triboo commercial activities.
    GIUSEPPE BAGNASCO
    cfo

    Graduated in economics, he was CFO in Fabocart group, administration and finance director in Edison and CFO in EdisonTel. He has been responsible for the preparation of Parmalat turnaround business plan and he serves in the supervisory board of Isagro and other companies of the Edison group. He is currently CFO in triboo.
    SERGIO ESPOSITO
    group creative director

    15 years in the field of design and communication. Always focused on details, Sergio leads the creative process of triboo. He started his career at AG Fronzoni Studio; in 2005 he founded his own communication agency and in 2007 he became a partner at Nascar. Since 2010 he is a member of the Triboo Digitale Board of Directors.
    MARCO REALFONZO
    ceo triboo digitale / board member

    As a web consultant, in 2004 he founded Ciaopeople.com, a pioneering social community network, and Nascar, a fast growing consulting company that was merged in Triboo group’s e commerce activities. He is board member of triboo since 2009, and was appointed as ceo of the group e-commerce company triboo digitale in 2011.
    ALBERTO ZILLI
    founder and ceo triboo media

    He founded his first internet company at the age of 16, launching AZPoint.net, an IT editorial website and ADVLab, one of the first online advertising agencies. In 2005 he founded JuiceADV, that became part the Triboo Group in 2008. He managed the acquisition and development of LeonardoADV. Since 2009 he is part of the Triboo SpA Board of Directors.


    Giusto per Vostra info.
    [Modificato da ContediCavour 23/05/2014 23:48]
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    00 23/05/2014 23:57
    Re:
    ContediCavour, 22/05/2014 18:55:

    Il bello di tutti questi chiaccheroni che circondano il forum è che non hanno capito come i parametri possano variare semplicemente cambiando le regole.
    Ma purtroppo si vede che il limite impostogli dal loro datore è questo.
    Extreme bashing a oltranza. Bravi, bravi. [SM=g7576] [SM=g7576] [SM=g7576]




    Quanti post di differenza abbiamo comico da strapazzo? Rifletti prima di parlare.





    .
    [Modificato da grella 23/05/2014 23:58]
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    00 24/05/2014 00:02
    Re: Re:
    grella, 23/05/2014 23:57:




    Quanti post di differenza abbiamo comico da strapazzo? Rifletti prima di parlare.





    .




    Onestamnte non capisco, che significa?
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    00 24/05/2014 00:19
    Re: Re: Re:
    ContediCavour, 24/05/2014 00:02:




    Onestamnte non capisco, che significa?




    Dai del basher a uno che ha più di 3000 post? Cerca di riflettere .
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    00 24/05/2014 00:29
    Re: Re: Re: Re:
    grella, 24/05/2014 00:19:




    Dai del basher a uno che ha più di 3000 post? Cerca di riflettere .




    Basher - used in nouns meaning someone who strongly criticizes a particular type of person or thing


    Il numero dei post non c'entra molto...
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    Re: Re: Re: Re: Re:
    ContediCavour, 24/05/2014 00:29:




    Basher - used in nouns meaning someone who strongly criticizes a particular type of person or thing


    Il numero dei post non c'entra molto...




    ...qui chi ignora (la realtà) sei tu!
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    00 25/05/2014 12:04
    Finché saremo nell'euro non ci potrà essere alcuna ripresa.
    Il sedicente esperto che prevede la ripresa alla grande del mercato immobiliare evidentemente vive in un altro paese.

    Il rispetto di tutti i parametri imposti dai dictat europei ci costeranno un diluvio di tasse per i prossimi anni, oltre quelle che già sosteniamo e si parla anche di una possibile pesante patrimoniale sulle famiglie per abbattere il debito.

    Siamo al primo posto come pressione fiscale su lavoratori e imprese e tra i primi posti per la disoccupazione per la crescente desertificazione industriale.

    Lo stato di polizia fiscale che monitora i conti correnti e il famigerato redditometro sono un deterrente a tutti quelli che pensavano di riciclare denaro in nero nel settore immobiliare

    Pensare che in questa situazione ci possa essere una ripresa del settore immobiliare con percentuali a due cifre è assolutamente una provocazione.

    Una ripresa ci potrà essere solo uscendo dall'euro, ma con questa classe politica di incapaci e incompetenti è assai difficile che accada, continueremo a subire le imposizioni dell'eurocrazia dominante fino al generale impoverimento del paese, mentre continuerà la lenta agonia del mercato immobiliare.
    [Modificato da frank-- 25/05/2014 12:28]
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    00 25/05/2014 22:11
    Re: Finché saremo nell'euro non ci potrà essere alcuna ripresa.
    frank--, 25/05/2014 12:04:

    Il sedicente esperto che prevede la ripresa alla grande del mercato immobiliare evidentemente vive in un altro paese.

    Il rispetto di tutti i parametri imposti dai dictat europei ci costeranno un diluvio di tasse per i prossimi anni, oltre quelle che già sosteniamo e si parla anche di una possibile pesante patrimoniale sulle famiglie per abbattere il debito.

    Siamo al primo posto come pressione fiscale su lavoratori e imprese e tra i primi posti per la disoccupazione per la crescente desertificazione industriale.

    Lo stato di polizia fiscale che monitora i conti correnti e il famigerato redditometro sono un deterrente a tutti quelli che pensavano di riciclare denaro in nero nel settore immobiliare

    Pensare che in questa situazione ci possa essere una ripresa del settore immobiliare con percentuali a due cifre è assolutamente una provocazione.

    Una ripresa ci potrà essere solo uscendo dall'euro, ma con questa classe politica di incapaci e incompetenti è assai difficile che accada, continueremo a subire le imposizioni dell'eurocrazia dominante fino al generale impoverimento del paese, mentre continuerà la lenta agonia del mercato immobiliare.



    In parte sono d'accordo con la tua analisi, ma non credo che uscendo dall'euro si possa creare una nuova ripresa.
    E non è rimettendo i dazi o con il protezionismo che usciremo da questa situazione. Sono contento di vivere in un mondo libero, ed onestamente non me la sento di prendermela con l'Europa, quando la crisi è iniziata per ben altri motivi oltreoceano.
    Cmq hai assolutamente ragione quando definisci il nostro uno stato di polizia fiscale.
    Personalmente sono per gli eurobond, e se proprio la vogliamo dire tutta, non siamo noi o le periferie del sud che devono uscire dall'euro ma la Germania.
    Intervenni anche su youtube a proposito della supervalutata Germania dove è evidente che sono loro in piena bolla.
    Torno a ripetere, chi è quell'idiota che investirebbe in un paese all'apice della ricchezza, dove da noi è ancora tutto da fare?
    Io analizzerei più nel dettaglio, chi ha paura del supereuro?
    Beh, sicuramente USA e Cina, ma in parte anche la Russia.
    Cmq ovvio che i risultati di questa tornata elettorale dimostrano la politica fallimentare della Germania su larga scala.
    Io personalmente vorrei una grande Europa, equa e giusta che premi i più meritevoli.
    Cmq una cosa la posso dire, se siamo arrivati a questo punto è perchè l'Europa e l'euro fanno paura, hanno sempre fatto paura alle top economie del mondo.
    P.S. Non ho votato...
    [Modificato da ContediCavour 25/05/2014 22:13]
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    00 25/05/2014 23:12
    Re: Re: Finché saremo nell'euro non ci potrà essere alcuna ripresa.
    ContediCavour, 25/05/2014 22:11:



    In parte sono d'accordo con la tua analisi, ma non credo che uscendo dall'euro si possa creare una nuova ripresa.
    E non è rimettendo i dazi o con il protezionismo che usciremo da questa situazione. Sono contento di vivere in un mondo libero, ed onestamente non me la sento di prendermela con l'Europa, quando la crisi è iniziata per ben altri motivi oltreoceano.
    Cmq hai assolutamente ragione quando definisci il nostro uno stato di polizia fiscale.
    Personalmente sono per gli eurobond, e se proprio la vogliamo dire tutta, non siamo noi o le periferie del sud che devono uscire dall'euro ma la Germania.
    Intervenni anche su youtube a proposito della supervalutata Germania dove è evidente che sono loro in piena bolla.
    Torno a ripetere, chi è quell'idiota che investirebbe in un paese all'apice della ricchezza, dove da noi è ancora tutto da fare?
    Io analizzerei più nel dettaglio, chi ha paura del supereuro?
    Beh, sicuramente USA e Cina, ma in parte anche la Russia.
    Cmq ovvio che i risultati di questa tornata elettorale dimostrano la politica fallimentare della Germania su larga scala.
    Io personalmente vorrei una grande Europa, equa e giusta che premi i più meritevoli.
    Cmq una cosa la posso dire, se siamo arrivati a questo punto è perchè l'Europa e l'euro fanno paura, hanno sempre fatto paura alle top economie del mondo.
    P.S. Non ho votato...



    Visto che parlavi del pil pochi post fa, asserendo che con il pil superpositivo attiravamo investimenti esteri...mi spieghi come fa fai a dire che la Germania è in bolla quando è cresciuta in ordine di pil più di quello che pensava?!??!?! Coerenza questa sconosciuta!
    [SM=g1752717]

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    ContediCavour
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    00 25/05/2014 23:48
    Re: Re: Re: Finché saremo nell'euro non ci potrà essere alcuna ripresa.
    nasone@, 25/05/2014 23:12:



    Visto che parlavi del pil pochi post fa, asserendo che con il pil superpositivo attiravamo investimenti esteri...mi spieghi come fa fai a dire che la Germania è in bolla quando è cresciuta in ordine di pil più di quello che pensava?!??!?! Coerenza questa sconosciuta!
    [SM=g1752717]





    E' in bolla perchè il real estate tedesco è cresciuto oltre misura, arrivando a toccare quasi gli stessi prezzi di top location nel mondo.
    Vogliamo forse imparare dai paesi del nord Europa nelle costruzioni, nel real estate in generale? Avete visto la qualità delle costruzioni nel nord Europa? Case fatte di cartonegesso, senza cessi(senza bidet),
    senza un cazzo. A me gente che non si lava neanche il culo non me la racconta. Abbiamo inventato le prime fognature 2000 anni fa ( ne avrebbero avuto di tempo per imparare a lavarsi gli orifizi), le prime banche 500 anni fa, fino a dire che ci siamo inventati gli americani.
    Gli altri non hanno nulla da insegnarci.
    E ricorda chiunque nel mondo sogna l'Italia e di essere italiano.
    Non voglio parlare neanche di qualità della vita, di cibo e di patrimonio artistico,di età media, sarebbe un paragone troppo facile.
    Cmq sia noi insegnamo al resto del mondo cosa mangiare,come lavarsi il culo, come spendere i propri soldi(insomma a vivere).
    Io punterei più il dito sul gap tecnologico eventualmente, dove davvero c'è ancora molto da fare per recuperare il divario.
    [Modificato da ContediCavour 01/06/2014 07:37]
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    00 26/05/2014 10:24
    Re: Re: Re: Re: Finché saremo nell'euro non ci potrà essere alcuna ripresa.
    ContediCavour, 25/05/2014 23:48:




    E' in bolla perchè il real estate tedesco è cresciuto oltre misura, arrivando a toccare quasi gli stessi prezzi di top location nel mondo.
    Vogliamo forse imparare dai paesi del nord Europa nelle costruzioni, nel real estate in generale? Avete visto la qualità delle costruzioni nel nord Europa? Case fatte di cartonegesso, senza cessi(senza bidet),
    senza un cazzo. A me gente che non si lava neanche il culo non me la racconta. Abbiamo inventato le prime fognature 2000 anni fa ( ne avrebbero avuto di tempo per imparare a lavarsi gli orifizi), le prime banche 500 anni fa, fino a dire che ci siamo inventati gli americani.
    Gli altri non hanno nulla da insegnarci.
    E ricorda chiunque nel mondo sogna l'Italia e di essere italiano.
    Non voglio parlare neanche di qualità della vita, di cibo e di patrimonio artistico,di età media, sarebbe un paragone troppo facile.
    Cmq sia noi insegnamo al resto del mondo cosa mangiare,come lavarsi il culo, come spendere i propri soldi(isomma a vivere).
    Io punterei più il dito sul gap tecnologico eventualmente, dove davvero c'è ancora molto da fare per recuperare il divario.




    Veramente le case passive...e tu saprai sicuramente di cosa parliamo...le hanno inventate nel nord europa...e le aziende che le costruiscono in 50 giorni sono quasi tutte tedesche!!! E poi sti stereotipi tipo i paesi francofoni so sporchi perchè non c'hanno il bidet..noi siamo belli e tutti vogliono essere noi...ti pensavo più intelligente invece dagli ultimi post capisco che sei un accozaglia di cose sentite da altri [SM=g1765139] [SM=g1765139]
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    ContediCavour
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    00 02/06/2014 10:03


    Torna la domanda, ecco le migliori offerte di mutuo


    La primavera porta a spalancare le finestre e a fare grandi pulizie: anche sul mercato dei mutui, negli ultimi mesi, la finestra dell'offerta si è aperta e una vasta platea di famiglie ha deciso di sbarazzarsi dei vecchi contratti. Riprende così la domanda di credito, indirizzata sia a nuove ipoteche che a rivedere i costi di quelle esistenti. L'interesse è confermato da un sondaggio condotto da Plus24 su sette dei dieci principali gruppi bancari nazionali, come pure da una rilevazione esclusiva di IPR Marketing sulla fiducia degli italiani. In molti, sia negli istituti che tra la clientela, guardano poi con estrema attenzione alle decisioni che la Banca centrale europea potrebbe annunciare già al termine della riunione del 5 giugno: tutti gli osservatori scommettono su una nuova manovra di sostegno all'economia, finalizzata però a finanziare direttamente imprese e famiglie. I segnali positivi, insomma, non mancano. Ma le offerte vanno selezionate con cura.

    L'Osservatorio di Mutuionline
    Le indicazioni dell'Osservatorio di Mutuionline sono significative. Nel primo quadrimestre dell'anno la domanda di nuovi contratti segna un incremento di un decimo sullo stesso periodo del 2013, con un aumento minore in termini di importo medio unitario erogato. Dati che si muovono nella stessa direzione con dimensioni analoghe a quelli registrati da Banca d'Italia, Abi e Crif. Una ripresa che non basta affatto a riportare il mercato sui valori pre-crisi (l'erogato è inferiore del 60% a quello del primo quadrimestre 2011), ma che segnala un'importante inversione di tendenza.

    Le ragioni della ripresa
    Le ragioni sono sostanzialmente cinque. Innanzitutto il calo dei prezzi immobiliari, che sta riavvicinandoli alle disponibilità degli acquirenti. In secondo luogo, la sostanziale stabilità sui minimi storici dell'Euribor, il parametro cui sono agganciati i mutui a tasso variabile, e la nuova discesa verso i minimi dell'Eurirs, cui sono legati i mutui a tasso fisso. In terzo luogo, le aspettative di sostanziale stabilità dei tassi su questi livelli nel medio periodo, stanti le necessità di sostegno alla flebile ripresa economica. Quarta spiegazione è la contrazione degli spread, i ricarichi applicati dalle banche sui tassi, che si stanno sgonfiando dopo i picchi degli ultimi due anni e mezzo, segnando quindi una riapertura delle condizioni creditizie. Non siamo ancora ai livelli precedenti il crack di Lehman Brothers, ma la combinazione tra tassi ai minimi e spread in calo rende il costo dei nuovi mutui molto abbordabile anche per i contratti variabili cap rate. Infine, il rimbalzo della fiducia tra gli italiani nei confronti della stabilità politica e l'auspicio che l'economia nazionale intercetti la ripresa – anche perché, ragionano in molti, è difficile immaginare un contesto peggiore dell'attuale –.

    Tutti in attesa delle mosse Bce
    Molte famiglie, così, stanno tornando sul mercato della casa. Altre, e qui sta la spinta che fa accelerare il mercato, hanno ragionato sui costi di contratti datati e, invogliate dalle numerose possibilità contrattuali e legislative (principalmente la rinegoziazione, la surrogazione e la sostituzione), stanno dismettendo mutui troppo onerosi e accendendone di nuovi, a condizioni più leggere. Non a caso surroga e sostituzione hanno visto la loro quota sul totale delle erogazioni raddoppiare in meno di due anni, dal 4,2% del secondo semestre 2012 all'8,8% del primo quadrimestre di quest'anno. Secondo gli analisti, tuttavia, restano due importanti fattori di freno. Il primo e più generalizzato è economico: la perdita di potere d'acquisto delle famiglie dovuto al calo dell'occupazione per effetto della crisi. Il secondo è normativo: il pasticcio della Tasi e l'applicazione di aliquote fiscali più pesanti sulla casa. Ma c'è chi guarda con fiducia alle mosse della Bce. Il 5 giugno Mario Draghi potrebbe sbloccare il rubinetto dei crediti all'economia reale, creando le condizioni per una nuova ripresa della domanda di denaro da parte di imprese e famiglie. La nuova primavera dei mutui ne uscirebbe rafforzata.


    sole24ore
    [Modificato da pax2you 09/06/2014 14:02]
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    00 02/06/2014 17:29
    Re:
    ContediCavour, 02/06/2014 10:03:



    Tutti in attesa delle mosse Bce
    Molte famiglie, così, stanno tornando sul mercato della casa. Altre, e qui sta la spinta che fa accelerare il mercato, hanno ragionato sui costi di contratti datati e, invogliate dalle numerose possibilità contrattuali e legislative (principalmente la rinegoziazione, la surrogazione e la sostituzione), stanno dismettendo mutui troppo onerosi e accendendone di nuovi, a condizioni più leggere. Non a caso surroga e sostituzione hanno visto la loro quota sul totale delle erogazioni raddoppiare in meno di due anni, dal 4,2% del secondo semestre 2012 all'8,8% del primo quadrimestre di quest'anno. Secondo gli analisti, tuttavia, restano due importanti fattori di freno. Il primo e più generalizzato è economico: la perdita di potere d'acquisto delle famiglie dovuto al calo dell'occupazione per effetto della crisi. Il secondo è normativo: il pasticcio della Tasi e l'applicazione di aliquote fiscali più pesanti sulla casa. Ma c'è chi guarda con fiducia alle mosse della Bce. Il 5 giugno Mario Draghi potrebbe sbloccare il rubinetto dei crediti all'economia reale, creando le condizioni per una nuova ripresa della domanda di denaro da parte di imprese e famiglie. La nuova primavera dei mutui ne uscirebbe rafforzata.

    www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-05-30/torna-domanda-ecco-migliori-offerte-mutuo-191739.shtml?uuid=...




    Ue a Italia, sforzi aggiuntivi nel 2014
    Per rispettare i requisiti del Patto di stabilità

    "Serve più intensità su riforme e finanziare taglio cuneo anche in 2015"
    "Aumentare l'intensità delle riforme per sostenere la crescita e l'occupazione", chiede il commissario agli Affari economici Olli Rehn il quale ha riconosciuto che l'Italia è già "impegnata in un programma di riforme considerevole". Ma ha anche ricordato l'alto livello del debito pubblico del Paese. La richiesta è anche di "spostare ulteriormente il carico fiscale dai fattori produttivi ai consumi e ai beni immobili e all'ambiente nel rispetto degli obiettivi di bilancio e a questo scopo valutare l'efficacia delle recente riduzione del cuneo assicurandone il finanziamento nel 2015".

    ansa


    [Modificato da pax2you 02/06/2014 17:30]
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    00 03/06/2014 08:47
    Re: Re:
    pax2you, 6/2/2014 5:29 PM:




    Ue a Italia, sforzi aggiuntivi nel 2014
    Per rispettare i requisiti del Patto di stabilità

    "Serve più intensità su riforme e finanziare taglio cuneo anche in 2015"
    "Aumentare l'intensità delle riforme per sostenere la crescita e l'occupazione", chiede il commissario agli Affari economici Olli Rehn il quale ha riconosciuto che l'Italia è già "impegnata in un programma di riforme considerevole". Ma ha anche ricordato l'alto livello del debito pubblico del Paese. La richiesta è anche di "spostare ulteriormente il carico fiscale dai fattori produttivi ai consumi e ai beni immobili e all'ambiente nel rispetto degli obiettivi di bilancio e a questo scopo valutare l'efficacia delle recente riduzione del cuneo assicurandone il finanziamento nel 2015".

    ansa





    i deliranti euro psicopatici ci riprovano.
    dopo una pressione fiscale del 70% si vogliono tassare ulteriormente i consumi, una bella trovata.

    complimenti.


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    00 03/06/2014 09:15
    Re: Re: Finché saremo nell'euro non ci potrà essere alcuna ripresa.
    ContediCavour, 5/25/2014 10:11 PM:



    In parte sono d'accordo con la tua analisi, ma non credo che uscendo dall'euro si possa creare una nuova ripresa.
    E non è rimettendo i dazi o con il protezionismo che usciremo da questa situazione. Sono contento di vivere in un mondo libero, ed onestamente non me la sento di prendermela con l'Europa, quando la crisi è iniziata per ben altri motivi oltreoceano.



    che coacervo di luoghi comunismi.

    giusto per tua informazione, la famosa crisi che viene da lontano e tu ci informi dagli us ( o da marte o dai venusiani per quanto possa valere ) sembra che sia passata come un'influenza di stagione visto che gli unici paesi OCSE che non crescono una pippa sono guarda caso quelli della zona euro guarda caso germania esclusa ( toc! i casi della vita )

    sottotitoli : c'e' la crisi che viene da lontano ma tutti sono cresciuti meno i paesi con l'euro, percio' il problema e' della coruzzione brutta, dei raggi cosmici o della zia pina.

    ecco la signorina crisi che viene da lontano, fagli ciao ciao:






    [Modificato da ziomaoziomao 03/06/2014 09:16]

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    00 03/06/2014 12:01
    La pressione fiscale è davvero vergognosa, su questo hai ragione.
    Io cmq aspetto le mosse di Marione Draghi....
    E con il "nuovo" PIL vedrai come i numeri cambieranno.
    Io cmq anzichè far emergere il sommerso e conteggiarlo, non avrei fatto altro che liberalizzare quello che è possibile .
    Partendo dalle droghe leggere alla prostituzione al gaming, ma quello serio, non ste caxx di sale bingo....
    Luoghi comunismi is funny, cmq sono di un'altra parrocchia :)
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    00 03/06/2014 14:36
    Re:
    ContediCavour, 6/3/2014 12:01 PM:

    La pressione fiscale è davvero vergognosa, su questo hai ragione.
    Io cmq aspetto le mosse di Marione Draghi....
    E con il "nuovo" PIL vedrai come i numeri cambieranno.
    Io cmq anzichè far emergere il sommerso e conteggiarlo, non avrei fatto altro che liberalizzare quello che è possibile .
    Partendo dalle droghe leggere alla prostituzione al gaming, ma quello serio, non ste caxx di sale bingo....
    Luoghi comunismi is funny, cmq sono di un'altra parrocchia :)



    ciao ContediCavour

    I dati pil potrebbero cambiare, in fondo i trucchi contabili ci sono anche oggi per esempio sui dati irlanda appena citati senza i quali il pil irlandese e' in S-profondo rosso.

    ma anche con tutti i trucchi del mondo la situazione non cambiera', la disoccupazione in ue e' destinata a crescere e abbattere ogni possibile record, anche se scamuffano il pil e mettono nel conteggio pure i brufoli di bruno vespa.

    l'europa e' un'enorme titanic che si e' impastato su un'iceberg chiamato euro, e noi ci siamo sopra.




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    00 03/06/2014 14:45
    Disoccupazione record: vola al 13,6% nel trimestre, al 46% tra i giovani
    Il tasso rilevato dall'Istat è il più alto dal 1977: sono senza lavoro quasi 3,5 milioni di persone, in aumento di oltre 200mila unità rispetto allo stesso periodo del 2013. Ad aprile è calato anche il livello di occupazione sceso di 0,2 punti percentuali al 55,4%

    MILANO - La disoccupazione corre senza soste: nei primi tre mesi del 2014 ha registrato l'undicesimo trimestre consecutivi di crescita dal 2004. E così i dati del periodo, diffusi dall'Istat, sono drammatici: nei primi tre mesi dell'anno il tasso è salito fino al 13,6%, in crescita di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L'indicatore sale per entrambe le componenti di genere, portandosi al 12,9% per gli uomini e al 14,5% per le donne: "Stiamo strisciando sul fondo, non raccontiamoci storielle" ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.

    In effetti si tratta, in base a confronti annui, di un massimo storico, ovvero del valore più alto dall'inizio delle serie trimestrali, partite nel 1977. La situazione, però, è ancora peggiore sul fronte giovanile: il tasso dei senza lavoro tra i 15 e i 24 anni è al 46%. In assoluto, i disoccupati sfiorano i 3,5 milioni, in aumento di oltre 200mila unità rispetto allo stesso periodo del 2013

    Ad aprile il tasso di disoccupazione è rimasto invariato rispetto a marzo al 12,6% ed è salito su anno di 0,6 punti percentuali. Preoccupa, piuttosto, il calo del tasso di occupazione sceso di 0,2 punti percentuali ad aprile al 55,4% (-0,3 punti su anno).

    La situazione più drammatica resta nel Mezzogiorno, dove il tasso di disoccupazione vola al 21,7% e tra i giovani arriva al 60,9%: in particolare tra i 15 e i 24 anni sono 347mila i ragazzi in cerca di lavoro (il 14,5% della popolazione
    in questa fascia d'età).

    In particolare, il numero di individui inattivi tra 15 e 64 anni aumenta dello 0,6% rispetto a marzo (+81mila), ma diminuisce dello 0,6% rispetto a 12 mesi prima (-84mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e in diminuzione di 0,1 punti su base annua.

    La fotografia del mercato del lavoro allarma il governo, con il ministro competente, Giuliano Poletti, che spera nel cambio di passo: "L'obiettivo è produrre entro fine anno almeno il cambio di segno", ha sottolineato a un convegno della Fondazione Cariplo. "Teniamo conto - ha aggiunto - che parliamo degli esiti del trimestre in cui il pil italiano è sceso dello 0,1% per cui l'occupazione si è allineata a quel dato". Si è poi concentrato sulla necessità di reperire le risorse per la cassa in deroga: "Le coperture ci sono per la parte ordinaria e straordinaria, per la cassa in deroga sappiamo che c'è un problema di coperture che è derivato dalla precedente legge di Stabilità. E' un problema su cui il governo dovrà intervenire, integrando le risorse".

    Eurostat. Rispetto all'Italia, l'Eurozona è in controtendenza con un lieve calo del tasso di disoccupazione che ad aprile è passato all'11,7% dall'11,8% di marzo, un anno prima era al 12%. Nella Ue è passato al 10,4% da 10,5% a marzo; un anno prima era al 10,9%. Lo rileva Eurostat sottolineando che ad aprile c'erano 25,471 milioni di disoccupati di cui 18,751 milioni nell'Eurozona: rispetto a marzo i disoccupati sono 151mila in meno nella Ue e 76mila nell'Eurozona: rispetto a un anno prima sono calati di 1,167 milioni e 487mila rispettivamente.

    link




    Timida ripresa per il mercato delle case: nel primo trimestre +1,6%
    Il settore commerciale traina il comparto, ma in molti hanno fatto slittarei rogiti al nuovo anno per pagare meno imposta di registro. Bologna e Genova le città più dinamiche per il mercato residenziale, ancora in sofferenza Napoli e Palermo


    MILANO - Qualche spiraglio di recupero nella prima parte dell'anno per il mercato della casa, anche se i dati sono leggermente falsati dal tentativo di cogliere una imposta di registro più conveniente. Nei primi tre mesi del 2014 il mercato immobiliare cresce dell'1,6% rispetto allo stesso periodo del 2013. A fare da traino sono soprattutto il settore commerciale (+4,7%) e il residenziale (+4,1%), anche se i dati risultano influenzati dallo slittamento di una parte dei rogiti al nuovo anno per sfruttare la più conveniente imposta di registro.

    Sono questi i dati che emergono dalla Nota trimestrale Omi, lo studio realizzato dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate che analizza l'andamento del mercato immobiliare italiano nel primo trimestre 2014.

    Il settore residenziale. Con 98.403 transazioni, il mercato immobiliare delle abitazioni segna una crescita del 4,1%, più marcata al Centro (+10,5%) e al Nord (+4,7%), mentre resta negativo il Sud (-1,6%), seppur con minore intensità rispetto agli stessi periodi precedenti. L'aumento delle compravendite ha interessato in misura minore i Comuni non capoluogo (+1,7%) e maggiormente i capoluoghi che segnano un +8,8%, con un picco nei capoluoghi del Centro (+17,3%).

    Le abitazioni nelle principali città. A guidare la classifica della ripresa del mercato residenziale è Bologna (+29,2%), seguita da Genova (+25,3%) e Roma (+21,4%). Bene anche Torino (+10,8%), Firenze (+9,7%) e Milano (+3,4%),
    mentre chiudono il primo trimestre 2014 ancora con il segno negativo Palermo (-1%) e Napoli (-25,2%), dove, però, il dato delle compravendite nel I trimestre del 2013 era stato alterato dalle dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico del Comune: l'hinterland napoletano fa, infatti, registrare un dato positivo, +4,1%, mai rilevato dal 2010.

    Il settore non residenziale. Andamento diversificato, invece, per i settori non residenziali, con il commerciale che cresce del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il produttivo che perde lo 0,8% e il terziario il 10,3%. In particolare, il terziario (che comprende le unità immobiliari censite in catasto come uffici e istituti di credito) prosegue il trend negativo, che vede il comparto in perdita da dieci trimestri consecutivi.

    link

    [Modificato da pax2you 09/06/2014 14:03]
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    ContediCavour
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    Sottoscala
    00 03/06/2014 14:49
    Io comunque non sono contro l'euro.
    Senza come potremmo competere contro i colossi internazionali?
    E a dire la verità non sono neanche per l' Euro 2, eventualmente sono per gli eurobond. Anzi senza eventualmente, sono per spalmare i debiti all'interno della comunità. Sennò che l'abbiamo fatta a fare questa comunità?
    Credo che comunque siamo al giro di boa, peggio di cosi' non si può fare.
    Ciao ziomao
    [Modificato da ContediCavour 03/06/2014 14:50]
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    marco---
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    00 29/06/2014 10:10
    Sicuramente qualcosa è cambiato ma, parlare di ripartenza con un +1,6% mi pare prematuro, soprattutto in ragione del perdurare del difficile contesto economico, importante elemento di novità rispetto al passato.

    Il mattone inverte la rotta e riparte dopo 6 anni di stop (Fonte: Il Piccolo - di Pierpaolo Pitich - 29/06/2014)

    Un click per ingrandire
    [Modificato da marco--- 29/06/2014 10:16]
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    nazionalsindacalista
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    Villa Singola
    00 01/07/2014 15:37
    E' già stato spiegato che questo presunto aumento delle compravendite deriva da motivi fiscali per cui c'è stata una corsa ad accelerare l'acquisto tra la fine del 2013 e chi non ha fatto in tempo ai primi mesi del 2014, causa l'aumento di oneri e aliquote sulle compravendite immobiliari (mi pare che scattassero a febbraio o marzo).
    In oltre non escludo che effettivamente possa esserci qualche rimbalzino tra cali più consistenti: è l'effetto del progressivo calare dei prezzi, ma non indica affatto una tendenza di ripresa degli stessi.
    Anzi più i valori calano più c'è speranza (giusto quella) di proporzionale aumento di compravendite. Ma ancora la distanza tra "volere" e "potere" è ancora troppo ampia.
    [Modificato da nazionalsindacalista 01/07/2014 15:43]
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